Vorrei cercare di chiarire meglio cio' di cui blateravo nei precedenti post. Il tutto verteva proprio sull'autoregolamentazione se non si fosse capito.
Il realizzare di peccare di sicurezza in se stessi e' il primo passo.
Cerco di spiegarmi meglio con un esempio soggettivo: Un cazzone che mi da del "cazzone" pubblicamente non ha modo di farmi arrabbiare perche' :
1) non e' mai una argomentazione valida e di per se' non dimostra e non aggiunge nulla alla discussione (aperta al mondo intero!!!!!! ...gli esclamativi sono alla faccia della nonna di Fefo ... ) in cui si e' coinvolti.
2) posso anche essere un cazzone a volte, ma so quando scrivo cose da cazzone e quando no (se non le distingui, di solito, ci sono buone possibilta' che il cazzone che ti da del cazzone, abbia una qualche ragione).
3) L'arrabbiatura mi porterebbe solo a pensare agli insulti da rigirare al supposto cazzone e ricadrei nella situazione del punto uno. Dimostrando io stesso di non apportare null'altro che frustrazione e poca autostima, e peggiorando la situazione se non corredando gli epiteti con almeno qualche argomentazione valida a supporto del mio punto di vista, sia in relazione al tema discusso, sia sul personale punto di vista in relazione alla cazzonagine del malcapitato.
Personalmente credo che le utenze che tendono a non incazzarsi* mai per una discussione siano passate al livello superiore.
Note: *) l'ironia e il sarcasmo sono fuori dal discorso, intendo "rissa verbale" per "incazzatura" ... ma anche insulto gratuito e reiterazione dello stesso ... commenti striscianti senza attinenze particolari con il tema trattato ...
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