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Re: Libero Arbitrio Confutato? | #1 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 14/11/2005
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Citazione: Il fatto è questo: la psicanalisi funziona. Se ritieni che io sia ignorante, al contempo posso affermare che tu sei arrogante e presuntuoso. La frase sopra farà scompisciare dal ridere una marea di gente....pazienti e non Dato che l'inglese non lo sai...ti metto un semplice link da http://it.wikipedia.org/wiki/Psicoanalisi nella parte delle critiche alla psicanalisi A partire dagli anni settanta del ventesimo secolo, studiosi come Ellenberger, Cioffi, Sulloway hanno messo in dubbio l'integrità scientifica di Freud, appoggiandosi su prove documentali: sono state sottolineate ad esempio discrepanze fra le descrizioni di casi clinici negli articoli pubblicati di Freud e i resoconti degli stessi casi nella sua corrispondenza privata (cosa che a onor del vero capita molto frequentemente nel settore psicologico, compresi gli approcci cognitivo-comportamentali: il tema della "descrizione narrativa del caso clinico" è uno dei più complessi dell'intera riflessione psicoterapeutica, non sempre però in senso negativo). Sulla scorta di questi studi, lo psicologo clinico Jacques Bénesteau (autore del libro Mensonges freudiens: Histoire d'une désinformation séculaire, vincitore nel 2003 del premio assegnato dalla Société française d'histoire de la médecine per il migliore libro dell'anno per la ricerca nella storia della medicina) ha sostenuto che Freud ha mentito su tutti i casi da lui trattati nei suoi scritti: "[...] abbiamo appreso, di pubblicazione in pubblicazione, e rivelazione dopo rivelazione, che Freud aveva manipolato i fatti, inventato dei malati, con i loro sintomi e una eziologia, fabbricato degli effetti terapeutici inesistenti e delle false prove, il tutto dissimulando le sue costruzioni sotto la protezione di una retorica straordinaria e dietro "fantasmi" supposti inconfutabili, quali il complesso d'Edipo, questa fantastica barriera disinformativa. La disinformazione e la sottrazione dei documenti dovevano fare il resto del lavoro."[2] Studiosi come il filosofo della scienza Frank Cioffi hanno tratto dalle critiche sulla veridicità degli scritti di Freud conseguenze riguardo alla validità della teoria psicoanalitica: "Allora, perché Freud è uno pseudoscienziato? La ragione principale è la seguente: ha dichiarato di aver testato -e dunque di aver fornito delle prove suscettibili di legittimare in modo convincente- delle teorie che erano inconfutabili o, quando erano confutabili, non erano state testate."[3] È del 2000 il discusso libro: “Il caso Marilyn M. e altri disastri della psicoanalisi” del prof. Luciano Mecacci, docente di Psicologia generale all’Università di Firenze. Si tratta di una durissima e documentata requisitoria contro la psicoanalisi, in cui si sostiene che le teorie psicoanalitiche sono troppo soggettive ed arbitrarie per essere credibili e inoltre che la formazione degli psicoanalisti non garantisce affatto che abbiano risolto i loro problemi interiori (come credono e vorrebbero far credere) e che quindi i pazienti e gli analisti stessi si trovano dentro rapporti a grave rischio. Il libro va a scavare negli intrecci perversi tra la vita privata degli psicoanalisti più celebri, quella di allievi analizzandi, pazienti e loro familiari (intrecci e “costellazioni” dagli esiti spesso letali). Rivela impietosamente i tragici insuccessi (verificatisi più a causa della psicoanalisi che nonostante essa), l’impressionante numero di suicidi tra psicoanalisti, loro figli e loro pazienti, le falsificazioni dei casi clinici, ecc., insomma gli innumerevoli scheletri nell’armadio che la psicoanalisi ha cercato di rimuovere.
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"Il vero Big Bang è la nascita di una coscienza"
"Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem"
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