Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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i militari ammazzano per guadagnare.
Allora gli avvocati guadagnano per liberare i delinquenti e i medici guadagnano sulle sofferenze altrui e molte altre categorie guadagnano sui bisogni altrui. Il nome del sito mi sembra azzeccato.
Il lavoro del militare è uccidere, non per legittima difesa o per altri motivi personali, ma per motivi altrui che non può mettere in discussione.
Il lavoro del medico, come anche i più giovani sanno, è al contrario curare e tentare di salvare vite. Ci sono, ovvio, anche medici cattivi e cattivi medici, i quali possono nuocere al paziente o anche causarne la morte, ma si dice in questo caso che "non fanno bene il loro lavoro."
Non si può paragonare l'uccidere un uomo con l'impastare il pane o il progettare palazzi, dovrebbe essere persino superfluo il rimarcarlo.
Ma, che ti piaccia o meno, esiste uno Stato con leggi e norme di vita civile, che comprendono anche quelle che disciplinano le forze armate. Quest'esercito è quello del nostro Stato (ripeto, che ci piaccia o no) quindi potrai dissentire e giudicare come ti pare, dall'alto della tua esperienza, ma non puoi dire che i soldati non ci rappresentino tutti, in quanto cittadini del suddetto Stato.
Chiariamo anche questo: nessuno può dire di rappresentarmi in assenza di una mia personale delega. Io non voto, la delega non l'ho data a nessuno, nessuno mi rappresenta legalmente, e il denaro che - obtorto collo - lo stato mi sottrae, non è che la refurtiva di una rapina a mano armata.
Non ti piace? Cambia lo Stato o eliminalo!
La fai facile, tu... Però mi piacerebbe capire se a te questo stato piace. Per concludere, e senza retorica, credimi, ecco la frase che mi sarebbe piaciuto ascoltare:
5) Luca, lascia perdere, abbiamo già fatto abbastanza danni, torniamocene a casa. Che ci vengano Martino e Berlusconi con i loro figli, a far la guardia al pozzo. In fondo, che li paghiamo a fare?
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