La quantistica pone risposte ad infinite domande, in quanto rispetto alla fisica di Newton (o tradizionale) è impostata su un punto di osservazione della reazione chimica e fisica in un analisi di limitata considerazione posta tra Energia,Spazio,Tempo in una costante invariabile. La quantistica mette in discussione la variabilità di questi tre elementi che sono alla base dei calcoli tradizionali. Si potrebbe dunque pensare che la quantistica è effettivamente veritiera,ma non consona alla realtà statica che osserviamo e/o viviamo,in quanto i parametri che determinano lo spazio tempo li osserviamo come stabili ed invariabili. Dunque perché mettere in discussione la fisica Newtioniana che è basata su parametri e calcoli che sembrano stabili e veritieri? Mi verrebbe da dire “nessuno”, ma senza andare a menzionare “grandi esperimenti”,mi viene da pensare il motivo per il quale la percezione del tempo varia a seconda della velocità: Se analizziamo lo scorrimento del tempo misurato a differenti velocità,noteremo che due orologi di assoluta precisione,messi uno a terra ed uno su un get che viaggia a velocità supersonica;pone risultati differenti. Il tempo misurato dal get per percorrere un determinato percorso,risulta inferiore rispetto all’analisi del tempo fatta a terra… Ovvero:se un get supersonico parte da Roma alle ore 13 per fare il giro del mondo,quando torna a Roma sono le 19:59,mentre sul get risultano essere le 20:00 nonostante l’orologio gemello. Se andiamo a vivere per un anno su un monte a 3000 metri col nostro orologio di precisione,riscontreremo che dopo un anno la differenza di qualche secondo dall’ orologio gemello è consistente. Pertanto è giusto mettere in discussione la fisica tradizionale,ma allo stesso tempo credo che non sia giusto porsi la quantistica come osservazione assoluta,in quanto può essere di sicuro illimitata,ma và comunque considerato il limite del nostro punto di osservazione che è statico,ma variabile in modo limitato a seconda delle variazioni disponibili. A questo punto possiamo cambiare la variabile “E”, ma la variabile Energia,nonostante la sua differente intensità e frequenza,è già posta a limitazioni che rispetto allo spazio tempo sembrano variabili,ma solo perché l’energia è il risultato materiale dei due poli distinti che formano una costante variabile nei determinati limiti… (Il solito discorso della triade…per creare materia e pensiero gli devi mettere due poli…altrimenti non esisterebbe il risultato che ora definiamo come energia costantemente variabile tra due poli). Piu’ aumenta il campo di osservazione,e piu’ aumentano le possibilità di osservazione, piu’ si ha la possibilità di viaggiare veloce,e piu’ si può riscontrare un calcolo basato su differenti basi strutturali che portano a relazioni e possibilità… Piu’ aumenta la coscienza di esistere,e piu’ cambiano i parametri che delimitano l’Energia che ci contiene. Di conseguenza,il fattore E che canalizza lo spazio tempo in fotoni statici,può modificare i parametri di spazio tempo,ma solo se L’ “E globale” riesce a cambiare i propri parametri di conoscenza di tempo e spazio,dando così evoluzione e controllo a se stesso,il quale può arrivare a formulare spostamenti spazio temporali grazie alle evoluzioni di calcolo che diventano variabili e considerabili anche nella fisica tradizionale,in quanto il punto di vista non è piu’ fermo,ma diventa a fatti osservabile in diversi parametri limitati dalla conoscenza,e quindi calcolabile rispetto all’osservazione …dando così la possibilità di misurazione e calcolo da diversi punti di vista che diventano multipli,ma non infiniti rispetto alla pura quantistica,e nemmeno singoli rispetto alla fisica tradizionale.
_________________ L'Apice della realtà è basato sull'inconsistenza di Essa. - Davy-
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