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metas |
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Re: La luce abbaglia la scienza | #1 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 14/2/2009
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Messaggi: 97
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X dino
Un pendolo senza attrito si fermerebbe all’infinito, se non esistesse la forza di gravità, un pendolo senza attrito, se esistesse la forza di gravità si fermerebbe immediatamente perché, non bisogna dimenticare che uno dei tanti modi fasulli per definire la forza inesistente dell’attrazione gravitazionale, falsamente afferma: “la forza gravitazionale agisce perpendicolarmente verso il centro della Terra, quindi il tuo pendolo subendo l’attrazione gravitazionale, perpendicolare verso il centro della terra, non avrebbe nessuna possibilità di oscillare da destra a sinistra e da sinistra a desta, come fa quando viene azionato da una forza, sottoforma di “molla” o un congegno elettrico. Eccoti quindi un altro elemento dimostrativo che esclude l’esistenza di questa misteriosa forza gravitazionale. Come potrebbe, il pendolo, oscillare senza una forza, in presenza di un’altra forza che lo attira verso il centro della Terra? Io, pur avendoci provato, non ho ancora trovato elementi per poterlo accertare, quindi non posso accettare un evento non identificabile, perciò non sono io che devo spiegare il fenomeno ma chi lo avalla. Io espongo e metto in evidenza i motivi che mi inducono ad escludere l’esistenza di una forza contrastante con altri ben noti principi sostenuti dalla stessa scienza, se non si discerne tale contrasto, evidentemente la scienza non ha le idee chiare e coerenti sulla forza di gravità che si scontra con l’evidenza de fatti e contrasta con ogni principio termodinamico della materia. Conseguentemente, a dare le dovute spiegazioni, dovrebbe essere chi scrive le formule contenenti elementi, come la “massa” che poi, stranamente, sparisce o non ha influenza in specifici eventi. Infatti accade che, nella caduta dei corpi, la massa non influisci, lo dice la scienza, non si procede a fare il prodotto delle masse, come precisa la formula, nelle alte maree invece, il prodotto delle massi si fa, ma non tornano i conti con l’applicazione inversamente proporzionale del quadrato delle distanza che pur volendola considerare invariata, come invariato rimane il valore delle masse, provoca alte mare di dimensioni enormemente diverse tra un luogo e l’altro e, ancora più stranamente, mentre a Venezia un’alta mare è in corso, piove, cos’ì mentre l’acqua della laguna sale, la pioggia scende e se verso da una bottiglia l’acqua in un bicchiere, anche questa scende nel bicchiere, il bicchiere è pieno, colmo fino all’orlo, ma la sua acqua non gronda dalla stesso, per effetto dell’attrazione gravitazionale che nel frattempo ha inondato piazza San Marco, perché l’alta marea ha superato il metro di altezza, mentre nel bicchiere, stracolmo d’acqua fino all’orlo, come quello del vino e di tutti gli altri liquidi presenti sulla tavola, mentre pranzo, restano indifferenti ed il loro livello non aumenta di un solo millimetro, a dispetto di Newton e di tutti i sostenitori e, questo ti pare logico, coerente, credibile o che altro accidente è questo? Se tu ci riesci, prova a dimostrarmi come si possono conciliare tutte queste contraddizioni. Io, ho si trovato la soluzione e la vera causa di questo fenomeno in tutti i sui particolari, ed ho tutti gli elementi per dimostrare in pochi minuti, matematicamente e praticamente con un semplicissimo strumento che evidenzia anche le cause dei differenti livelli di maree che si verificano in momenti e luoghi diversi, ma come puoi pretendere che io te li sciorino su questo sito? I famelici lupi (Wolf) e chi dice di essersi “rotto il culo”per oltre 10 anni per studiare, invece di usare la testa e tutti gli altri , compreso gli editori dei “manuali” ne farebbero una scorpacciata a spese mie, perciò, ripeto, per chiunque voglia conoscere tutti gli elementi, già disponibili, ha solo da organizzare, in una opportuna sede, un incontro una tavola rotonda o quadrata, a condizioni che mi venga riconosciuta la paternità, io, gratuitamente e con sommo piacere procederò a svelare il fenomeno e, non ho timori di essere smentito. I commenti “faziosi” che seguiranno, francamente mi lasceranno indifferente anche se metteranno in evidenza le capacità critiche ed il livello culturale, specifico e generale, di ciascuno, senza sventolare titoli propri, formule e testi altrui. Oltre a questo, posso solo cordialmente salutarti, Ciao, dino, metas..
X regel che ha scritto: metas mi sono chiarito nel mio ultimo post e confermo che hai scritto giusto, tranne la velocità periferica, normalmente è chiamata velocità tangenziale rotazionale.
A volte la pignoleria serve anche per chiarire a noi stessi l’uso del vocabolo più appropriato per meglio definire il particolare di una funzione o di un concetto, pertanto il termine “velocità tangenziale rotazionale”, oltre a generare uno sgradevole suono cacofonico nel pronunciare , non il singolo vocabolo, ma la frase, contrappone due termini diversi di cui, rotazionale, indica un movimento e “tangenziale” una condizione che non indica uno movimento ma un’ ubicazione, lo stato in cui un elemento si trova rispetto ad un altro, in condizione statica. Un corpo può sicuramente ruotare intorno a se stesso ed essere tangente un altro corpo, ma non ho l’impressione che definisca meglio il caso specifico in discussione ed ho l’impressione che invece di chiarire il concetto sul tipo di velocità che un corpo in rotazione genera, ne complica l’aspetto e l’esatta interpretazione. Se poi si tiene conto che, grammaticalmente , il vocabolo “tangenziale” coniugato col verbo “tangere“, che ne è la radice e col suo participio presente “tangente” scopriamo che non indica una velocità, ma come possiamo ulteriormente scoprire, in matematica assume significati diversi, in accordo al contesto in cui viene usato e, finalmente la geometria definisce e ci spiega che la tangente è una retta che sfiora, tange, tocca una curva solo in un unico punto, quindi il termine “tangenziale” non è molto calzante al caso specifico di una velocità che si riferisce alla parte più esterna del corpo in rotazione che è appunto la linea periferica che determina il perimetro del corpo, non un solo punto, conseguentemente, il termine”tangenziale, nel caso in discussione è improprio. Semmai e, più comunemente, il termine tangenziale viene usato per indicare un raccordo stradale tangente la periferia di una città, di un specifico luogo, quindi una strada, una circonvallazione, un raccordo anulare, un via di scorrimento o una qualunque altra cosa tangente ad un’altra, vicina, in prossimità o adiacente, in ogni caso, difficilmente e senza l’aggiunta di un altro vocabolo come “rotazionale” si identifica con il concetto di velocità. Io, personalmente detesto il vocabolo “sinonimo” inteso come vocabolo dal significato identico ad un altro vocabolo, ogni vocabolo ha solo uno specifico significato, semmai, tra i vocaboli considerati sinonimi, possiamo individuare quello che meglio si adatta al contesto relativo all’argomento, diversamente, come spesso accade, l’uso inappropriato dei vocaboli, determina incomprensione e malintesi, ecco perché, non dico quando si parla, il cui tempo è limitato per pensare e cercare le parole più idonee per amalgamare il discorso, ma vale la pena farlo almeno quando si scrive, lo ripeto spesso anche a me stesso, quindi non è un appunto che ti faccio. Inoltre, ritengo di doverti dire anche, grazie, da questa particolare discussione, sui “termini”, si potrebbe trarre l’occasione per moderare i “termini” spesso volgari, in uso frequente su questo forum, spero se ne tenga conto. Cordialmente, metas.
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