cit Ho letto la trama e già questo mi fa capire il movente di questo film: trasportare su un piano materiale e di potere sociale conoscenze e pratiche magiche usate nella ricerca della libertà, come dire che di fronte all'infinito uno preferisce il conto in banca e poter disporre delle vite altrui.
Se sbaglio dopo averlo visto lo dico.
Non cambio una virgola di quanto affermato anzi aggiungerò qualcosa, ma andiamo con ordine.
Lato artistico -tecnico.
A tratti avvincente, attori dal mediocre al bravino. Trama, sceneggiatura, scenografia notevoli. Montaggio scorrevole. Dialogo e doppiaggio discreti. Musica pessima. Effetti speciali e scene di azione a volte noiosi o ridicoli. Effetti dolby stereo con riverbero volutamente fuori sincrono.
Se devo gustarmi un film d'azione preferisco "Dove osano le aquile" con Richard Burton, Clint Eastwood, ricordatomi dalla scena dell'attacco all'albergo.
Ora prima di entrare nel vivo, una considerazione che dovrebbe allarmare: la musica e gli effetti stereo mantengono un volume insopportabile che diventa invasivo combinandosi con le immagini contribuendo ad una perdita di centratura nell'equilibrio psicofisico, fenomeno di cui nessuno dei presenti sembrava rendersi conto, forse perché abituati a questo tipo di sonoro.
Come ci sono libri che parlano di libri ora, lo avevo già notato guardando l'anteprima di "Avatar", ci sono film che propongono riferimenti significativi a film del passato. Possiamo dire che sulla falsariga del montaggio delle scene in stile "Matrix" questo lavoro è stato dedicato a Kubrick e a due suoi film in particolare: 2001 "Odissea nello spazio" e"Shining". In una delle prime scene, uno dei manifestanti balza dal tetto sul cofano dell'automobile brandendo un bastone, quando percuote il cofano stesso con l'improvvisata arma, ripete la postura e il movimento dello scimmione, nostro presunto antenato,impugnante anche esso un arma di fortuna, un osso, nella famosa scena dello scontro per l'acqua all'inizio dell'odissea stellare. Poi è un susseguirsi di flash. Del labirinto concettuale in stanze d'albergo, dal colore nauseabondo ricorda, del coltello riproposta offesa, attraverso la neve l'incubo ricompone, dell'epilogo pazzia funesta, il rovesciare nei protagonisti la trama.
Il nuovo "Shining" toglie ogni speranza,l'America dei pionieri è scomparsa,le donne rappresentate nell'originale simbolo di una epopea hanno cessato ogni resistenza, l'idea di distruzione ormai indotta. A ribadire l'uomo nuovo ecco riproporci chiudendo l'arco, ciò che all'inizio non avevamo inquadrato nella sua giusta dimensione: Bowman vecchio, il bambino delle stelle. Non a caso siamo nel 2010 partenza della seconda odissea. Il tutto facendo divertire anche gli adolescenti. Un film come i sogni rappresentati a diversi strati di visione o ossessione.
PS Delle tecniche del sogno degli antichi stregoni e di ciò che questo film ci ha detto sugli esperimenti militari a questo riguardo parlerò in seguito.
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