Ho qualche dubbio
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Agenzia del: venerdì 16 dicembre 2005 Fonte: AGIM
FUNGO CARDONCELLO CONTRO MCDONALD’S: UNO A ZERO
La sfida che MCDONALD’S aveva sferrato anche alla identità di Altamura, nell’Alta Murgia, si è incredibilmente ritorta contro la multinazionale. Già Altamura era ed è celebre per il suo gustosissimo pane, ma dispone anche di molto altro per andare a testa alta dovunque. Per esempio proprio lì dove voleva colpire: la tavola. Aperto un suo locale di polpette americane ad Altamura, MCDONALD’S ha dovuto poi chiuderlo, dinanzi alla iniziativa gastronomica di due imprenditori, Onofrio Pepe e Peppino Colamonico, innamorati dei prodotti tipici della loro terra. Come il “fungo cardoncello”. Che, insieme ad altri prodotti identitari della Puglia è stato offerto al pubblico, accattivandolo con la Associazione del Fungo Carboncello, in una bottega aperta da Luca Di Gesù proprio accanto all’esercizio della multinazionale. Che l’ha chiuso e se ne è andata, per mancanza di clienti. Certo è stata una bella provocazione, basata però sulla competitività, identità contro colonizzazione del gusto. E non sono stati necessari proteste, scioperi, boicottaggi, ideologie anticapitaliste contro la MCDONALD’S. Ma adoperando il “mercato” come clava. Ha osservato IM che questo è il modo giusto per rispondere con la sfida di quello che si è e si ha ai tentativi di globalizzazione ammazzaidentità. Lo facessero in molti, il Sud sarebbe diverso. E migliore.
La «guerra» del pane di Altamura Così un fornaio batte McDonald’s
Enrico Lagattolla
Alla faccia del mondo globale e delle multinazionali che colonizzano il globo. Chiedete a Luigi Digesù, fornaio di Altamura. Lui la sua panetteria l'ha aperta proprio in faccia a un McDonald's, e vediamo chi la spunta. Tempo quattro anni, e a levare le tende è stato il colosso americano. Altamura uno-Stati Uniti d'America zero. E non c'è stato nulla da fare. Niente marketing, niente strategie commerciali o promozioni o sconti. La focaccia di Luigi era meglio e basta. McDonald's, sbarcato nel 2001 nella patria del «pane a ruota», aveva fatto le cose in grande. Cinquecentocinquanta metri quadrati di negozio, nella piazza principale della città (e dove, sennò?), ad attirare le ambizioni di modernità dei 65mila abitanti del centro pugliese. Affari che non andavano affatto male, finché... Finché in piazza non c'è arrivato anche Digesù Luigi, professione panettiere sfacciato. A un tiro di schioppo apre la sua bottega, e si mette a sfornare. Niente di premeditato, né di bellicoso.
Il fatto è che se la differenza c'è, si sente. E tra un «McChicken» come ce n'è a migliaia e una forma di grano duro, gli altamurani hanno scelto in fretta. Tutti da Luigi. Un po' alla volta, McDonald's s'è svuotato. E non sono servite decine di iniziative per riconquistare la clientela, non le feste per bambini, né il taglio dei prezzi e tantomeno il cambio del direttore. Fino all'onta, lo smacco, lo sfregio finale. Avventori che andavano ad acquistare in panetteria, per poi consumare nei locali del fast-food. Quelli sì, più comodi. Tavolini e sedie, e basta. E alla fine, la mesta chiusura. Il gigante s'arrende, McDonald's getta la spugna. Luigi Digesù il panettiere arriva a conquistare la prima pagina del quotidiano francese Libération, con tanto di commento politico.
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Pubblico questa notizia, riportata da due fonti distinte, perché penso che possa essere interessante e non priva di una certa soddisfazione per noi di LC.
Scontro di cultura o semplice battaglia gastronomica?
Sembra che Luigi abbia sapientemente sfruttato l'avviamento creato dal gigante McD. aprendo la sua attività proprio vicino al colosso multinazionale.
E' possibile, secondo voi, replicare questa storia (a lieto fine) anche in altre parti d'Italia?
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