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   Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

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  •  prealbe
      prealbe
Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
Messaggi: 478
Offline
Premesso che non mi sogno proprio di fare una difesa d’ufficio della Chiesa, rimango serenamente certo che se anche essa sparisse di colpo dall’oggi al domani (per miracolo? ), la felicità sociale rimarrebbe - nonostante le diminuite spese in avvocati et similia - un traguardo semplicemente utopico, stanti tutte le altre fazioni in campo che, in questo senso, “remano contro” e che non sono certamente residuali come invece lo è la Chiesa.

Ancora più chiaramente: oggi non è la Chiesa che “fa” il clima sociale. Prima di essa - e immensamente più influenti - ci sono un sacco di forze le quali, tra l’altro, sono anche alla base del diffuso livore nei suoi confronti, che promuovono instancabilmente; e sui motivi di quest’ultimo punto, escludendo come risposta l’altruismo idealistico - che mal si concilia con altre manifestazioni delle suddette forze - una domanda intelligente (ma difficile, mi rendo conto) da porsi sarebbe: “Perché lo fanno?”.


E poi, giacché ci sono, posto pure il seguente articolo in cui mi sono imbattuto giusto giusto oggi. Ah, le coincidenze!

Citazione:
L’amore si è ammalato
di Claudio Risé - 15/01/2008
La relazione tra uomo e donna si è ammalata. Aumentano i divorzi, ma aumenta anche lo stalking, la persecuzione dell’ex partner tempestato (soprattutto se donna), da telefonate, minacce, irruzioni, purtroppo anche percosse, qualche volta ferite, e peggio. Non si riesce a stare assieme, ma neppure a lasciarsi. Anche le separazioni e i divorzi, con la loro sequela di accuse, dispetti, ritorsioni, diventano spesso un modo di non lasciare l’altro, perseguitandolo nei modi più crudeli.
Cos’è che avvelena la relazione tra le persone, impedisce loro di progettare insieme, di costruire, di mediare le rispettive differenze? Il fatto è che si è ammalato l’amore. In particolare, s’è ammalato il luogo dove ogni essere umano sperimenta per la prima volta l’amore, il venire amato e l’amare gli altri: la famiglia.
Del resto, si tratta della più antica istituzione umana, con compiti e funzioni estremamente diversificati, e sensibili all’ambiente circostante: non c’è dunque da stupirsi che si sia ammalata, in un’epoca di così profondi e numerosi cambiamenti, come la nostra. Il fatto è che la buona funzionalità della famiglia, come incubatrice delle successive esperienze d’amore e di relazione affettiva dei figli, è sempre stata fondata soprattutto su un requisito preciso: la sua capacità di fornire effettivamente amore e supporto ai suoi figli, di essere insomma il primo luogo dove viene sperimentato un pieno appagamento affettivo.
Questa piena soddisfazione affettiva, ricevuta dal rapporto coi genitori, all’interno della relazione familiare, metteva i figli in grado di credere nell’amore degli altri per loro, e di aver fiducia nella relazione uomo-donna, modellata sul rapporto genitoriale.
Qui, però, già incominciano i dolori. Innanzitutto perché nella famiglia attuale i figli, come oggetti d’amore dei genitori, si trovano in concorrenza con molte altre cose. Per esempio il successo, l’immagine, gli oggetti di consumo che contribuiscono ad affermarla. Ci sono però anche le altre persone, fuori dalla famiglia: i possibili flirt o amori (reali o virtuali, le passioni da internet e chat) dei genitori, che non sono più un tabù, ma fanno parte di una quotidianità diffusa.
Naturalmente la trasgressione genitoriale è sempre esistita, ed i figli ne hanno sempre sentito la più o meno nascosta minaccia. Quando però si manifesta (tra trasgressioni paterne, e quelle materne), in una coppia su tre, come oggi, e diventa quindi costume (infatti non più sanzionato dalla legge), nei figli si instaura l’angoscia.
La sfiducia nella relazione affettiva, e nella relazione di coppia, comincia, in queste condizioni, molto presto. Sia perché spesso i figli stessi non si sono sentiti realmente ascoltati e pienamente amati per quello che sono, sia perché hanno percepito la fragilità nel rapporto d’amore tra i genitori. I quali, quando ne hanno le possibilità, cercano spesso di rimediare a quest’angoscia dei figli, che più o meno consciamente avvertono, colmandoli di favori. Riempirli di regali e cercare di farsi perdonare però, non rimedia a nulla. Anzi peggiora, perché non li aiuta a costruire quel senso di responsabilità, che sarà decisivo per la salute della coppia. Inoltre spinge i figli a coprire la loro insicurezza profonda, con una narcisistica illusione del proprio valore, confermato dalla benevolenza che i genitori mostrano verso di loro. Nutre insomma quello che la psicologia chiama il “sé grandioso” destinato ad infrangersi al primo no che l’altro dirà loro.
La fragilità della famiglia rende così, a loro volta, i giovani incapaci di relazioni salde.


Mi verrebbe da aggiungere “Evviva!!!” (così il papa impara!!!).


Prealbe
Inviato il: 15/1/2008 20:59
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Oggetto: Autore Data
     Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% blackbart 14/1/2008 19:00
       Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% PikeBishop 14/1/2008 19:44
         Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% blackbart 14/1/2008 23:37
     Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% prealbe 14/1/2008 19:40
       Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% LoneWolf58 14/1/2008 23:45
         Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% prealbe 15/1/2008 20:59
           Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% Pyter 15/1/2008 21:28
           Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% prealbe 16/1/2008 7:27
     Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% Rickard 15/1/2008 18:10
       Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% carloooooo 15/1/2008 20:50
     Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% BlSabbatH 15/1/2008 22:53
     Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% Linucs 16/1/2008 13:26
       Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% franco8 16/1/2008 14:50
         Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% fiammifero 16/1/2008 23:08
           Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% PikeBishop 18/1/2008 16:28
             Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% blackbart 18/1/2008 17:24
               Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% fiammifero 18/1/2008 22:34
             Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25% BlSabbatH 19/1/2008 21:56
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