Re: Perché la battaglia contro i preti pedofili è una battaglia per eliminare il cristianesimo
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Cito Temponauta:
<< (…)Il nodo focale è che questa dimensione esiste solo nella nostra mente e i limiti della densità materiale non ci consentono di vedere oltre la nostra immagine e somiglianza. La realtà è costituita da molteplici universi che contengono molteplici mondi dove esiste una energia vivente di fondo (Dio) modellata in forme diverse (creazione) nelle quali ogni essere senziente-cosciente-consapevole (IO) genera una propria bolla esistenziale (matrix) per compiere il destino che ha compreso direttamente o che gli è stato presentato per la scelta. (…)>>
Condivido in pieno questo pensiero.
A modo mio non riesco a concepire l’idea di un Dio creatore. Il dio creatore, per me, è più paragonabile ad un “demiurgo” anche se questa figura è fuori dal mio ragionamento.
Ho l’impressione che il livello di coscienza a cui siamo arrivati abbia il bisogno di creare un dio che ci ha generati, idea sostenuta anche per fini puramente di controllo, ma non solo, è un bisogno condizionato dal nostro stato di coscienza che non riesce a staccarsi dal proprio senso di individualismo che crea una “bolla spazio/temporale” in cui la nostra individualità si trasforma in individualismo deformandone i veri fini.
La nostra individualità è un percorso conoscitivo che dovrebbe potare alla crescita della coscienza perché attraverso questo viaggio individuale facciamo esperienze che diversamente non potrebbero essere comprese s non vissute coscientemente.
L’individualismo è un tranello, o una deformazione, che ci porta fuori strada, probabilmente è parte del corso di apprendimento … L’individualismo esalta il nostro “ego” ed il nostro ego esalta l’individualismo, in un legame di auto-alimentazione.
Al contrario l’individualità è un mezzo per poter comprendere il senso di unione, perché solo attraverso un giusto grado di individualità è possibile comprendere cosa significhi essere parte di un insieme indivisibile che trascende le dimensioni “spaziale” e “temporale”.
Il problema è che per la nostra coscienza è difficile poter immaginare una esistenza al di fuori delle coordinate “spazio” “tempo”, siamo e ci sentiamo tali solo perché siamo dentro questa “bolla” al di fuori di essa non abbiamo mezzi di conoscenza e anche per questo possiamo definirci co-creatori del mondo illusorio che è racchiuso dentro alla bolla ….
La realtà potrebbe essere una “Unità” in cui non esiste l’atto creativo perché già tutto “E’” non esiste istante T0 – T1 – T2 ecc. e neppure spazio S0 – S1 - S2 ecc.. dove la nostra individualità si specchia trovando ragione di essere.
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Non puoi inviare messaggi. Puoi vedere le discussioni. Non puoi rispondere. Non puoi modificare. Non puoi cancellare. Non puoi aggiungere sondaggi. Non puoi votare. Non puoi allegare files. Non puoi inviare messaggi senza approvazione.