Quello che mi faceva più male è l’uso coercitivo della psicologia
Perché la TV sa bene come funziona, per rendere efficaci operazioni di marketing come quella… In questo caso ha “funzionato” bene il fatto che alcune dichiarazioni di Hamer hanno prestato il fianco ad un “j’accuse” totale contro OGNI terapia alternativa a quella riconosciuta.
Se l’uso strumentale della psicologia di massa ha consentito e consente tuttora di assolvere l’occupazione militare della Palestina come legittima, figuriamoci se non funziona per obbligare subdolamente gli individui a riconoscere come valida una cura “legittimata” dalla democratica scienza medica…
Ovviamente, in quella trasmissione ci si è guardati bene dal diffondere anche altri dati:
“Nel marzo del 2005 al Senato australiano è stata presentata una “Inchiesta sui servizi e sulle opzioni di trattamento di persone con cancro”, prodotta dal Cancer Information & Support Society, del St. Leonards di Sydney(1).
Secondo tale inchiesta, alcuni scienziati del McGill Cancer Center di Montreal in Canada, inviarono a 118 medici, esperti di cancro ai polmoni, un questionario per determinare quale grado di fiducia nutrissero nelle terapie da loro applicate, nel caso essi stessi avessero sviluppato la malattia.
Risposero 79 medici e 64 di loro non avrebbero acconsentito a sottoporsi ad un trattamento che contenesse Cisplatino (un chemioterapico molto utilizzato a base di platino). Mentre 58 dei 79 reputavano che tutte le terapie sperimentali in questione fossero inaccettabili a causa dell’inefficacia e dell’elevato grado di tossicità (2)!
Un risultato eclatante: l’81% degli oncologi intervistati, in caso di tumore, non si farebbero somministrare un chemioterapico, mentre il 73% di loro reputano addirittura le “terapie sperimentali inaccettabili per l’elevato grado di tossicità”.”
Citazione:
e mi sento COLPEVOLE solo per aver aiutato a capire ....
Quello che hai fatto tu è quello che dovrebbe fare ogni medico, che riconosca efficace o meno la chemioterapia, nei confronti di OGNI paziente: metterlo al corrente dei rischi e dei risultati. C’è da chiedersi perché non debba sentirsi colpevole chiunque proponga esclusivamente la cura ufficiale, malgrado gli scarsi risultati in relazione alla propaganda che se ne fa… essere professionalmente “tutelato” dal fatto di appartenere ad un establishement legittimato da parametri prestabiliti ed intoccabili può rendere un medico “riconosciuto”, ma questo non implica che si possa essere anche medici aperti a nuove ricerche, e quindi responsabili.
Bisognerebbe proporre a "Mi manda Rai3" di fare una trasmissione sui rischi di malattie legate all'esposizione ai campi elettromagnetici, al nucleare, ai rifiuti tossici, alle trivellazioni del suolo, e a quello che ingurgitiamo con l'alimentazione "industriale".
Dici che sarebbe troppo impopolare?
Un abbraccio saldo.
_________________ "Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi".Vittorio Arrigoni
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