Ma perché, pagare la bolletta non è una valutazione del consumo e quindi un "far pagare il giusto"?
Non in questo caso, [...] come detto poco sopra, chi è meno abbiente e si sforza di sprecare meno, paga molto, invece chi è più abbiente e spreca acqua paga relativamente poco.
NON è affatto detto sopra. Dov'è scritto il meccanismo in base al quale consumare molta acqua significa spendere meno al metro cubo e dove che i risparmiatori siano i meno abbienti?
Consumano meno pagano meno, su tariffe basse la cui differenza è ripartita nella comunità dove si paga in proporzione al reddito.
Chi consuma molto è probabilmente perché ha delle attività che danno un reddito più alto e "ripiana" il costo dell'acqua in proporzione maggiore del meno abbiente a causa delle tasse (salvo evasione fiscale che tuttavia non puoi attribuire in automatico agli "spreconi").
Su tutto non è spiegato come in questa Italia la privatizzazione (e quindi il no al referendum) darebbe migliorie al meno abbiente. La presunzione che il privato sia sempre meglio (in qualunque situazione reale) è del tutto infondata come quella che il pubblico sia sempre peggio. A livello ideale (di un perfetto mercato e una perfetta pubblica amministrazione) il privato non può non caricare il suo margine di guadagno, cosa il pubblico non ha interesse a fare, il tutto a parità di spese di conduzione.
Al momento il fatto che il prezzo sia basso è un vantaggio per i meno abbienti. Poco ma sicuro.
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