non mi aspettavo tutti 'sti giocherelloni su LC

a proposito del degrado umano menzionato da tuttle, eccomi!

sono un fulminato da john carmack dai tempi di wolfstein3D, e dopo aver vissuto l'indimenticabile esperienza del più grande salto tecnologico della storia videoludica, ovvero la comparsa delle 3DFX, quakeworld mi impose imperiosamente la realizzazione di una lan permanente che da allora non ha mai interrotto l'attività. si spara, si guida, si vola. e quando fai tutto ciò a squadre, succedono cose strane, il gioco perde quasi importanza e ne acquista tantissima la persona. il gioco in lan è rivelatore della personalità, probabilmente più di quanto immaginiate. e, come ama ripetere un mio compagno di frag (un altro quasi cinquantenne insegnante di filosofia) è anche catartico, permette "sfoghi" molto efficaci con enorme beneficio del corpo e della mente
insomma, come avrete capito pendo fortemente per il multiplayer ma non disdegno affatto l'esperienza solitaria, soprattutto pensando a certi capolavori single player davvero notevoli (che so, il primo half-life vi dice niente?)
ultimamente ho trovato abbastanza buono anche il single di mw2, mi è piaciuto l'alternarsi di situazioni diversissime tra loro senza mai accusare un calo di "tensione", il tutto in una grafica più vicina al fotorealismo che al cartone animato. per una sorta di ipocrisia io preferisco sparare a mostri e pupazzi ma in questo caso, come in moltissimi altri, l'ottimo gameplay fa dimenticare la grafica.

'na lannata de luogocomunardi... mmmh

un'ultima cosa, anche se sembrerà un'ovvietà: giocare online non è come giocare in lan. la presenza fisica non è un futile tocco vintage ma è un qualcosa di molto più profondo.