questa citazione l'avevo fatta anche in un alto thread , ma la ripropongo, è di von mises .
Con una natura umana che è quello che è, lo Stato è una istituzione necessaria e indispensabile. Lo Stato è, se correttamente amministrato, il fondamento della società, della cooperazione e della civiltà umane. Esso è lo strumento più benefico e utile negli sforzi dell'uomo per promuovere la felicità e il benessere umani. Ma è soltanto uno strumento e un mezzo, non il fine ultimo
quello che volevo sottolineare è la prima frase:
in essa si danno per scontate alcune cose: - la natura umana "che è quella che è". cosa avrà voluto intendere?
- "lo Stato"(notare l'uso della maiuscola , quasi a farne un'entità antropomorfizzata, nonostante la sua abbiezione per tali operazioni di umanizzazione degli organismi collettivi). cosa si intende per esso?
- infine : " è una istituzione necessaria e indispensabile". in che modo si pone o si dovrebbe porre lo stato ( e quindi le istituzioni) all'interno dei meccanismi che regolano le interazioni tra individui ?quele è il suo limite?
credo che non si possa proseguire nel discorso prima di aver creato un punto di connessione dato dalla risposta a tali domande, che prendono spunto dall'autore di socialismo, lo stato onnipotente, ed altri saggi che stanno alla base del successivo pensiero rotherbardiano (anarcocapitalista), e della rinascita dell'individualismo nella sua eterna lotta contro il collettivismo e le sue forme.
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"Questa istanza pụ tuttavia dar luogo ad un’altra convinzione ERRONEA, la seconda e più rilevante opinione di cui occorre sbarazzarsi. Essa pụ denominarsi TEORIA SOCIALE DELLA COSPIRAZIONE." K.POPPER
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