quello che riporto io dei vangeli è da non considerare perchè i vangeli sono una specie di rielaborato ex novo pieno di affermazioni mendaci e scorrette fatto dalla chiesa ( pure glia pocrifi). quindi da buttare nel cesso.quando invece tu mi parli di "gesù nel tempio", di " porgere l'altra guancia" " di dare a cesare cị che è di cesare", tutte espressioni tratte dalle sacre scritture , queste divengono di nuovo attendibili e passibili di interpretazione
nichilista, non fare quello che non capisce: ti stavo facendo notare che la tua affermazione nel post 123 “cristo non rifiutava l'AUTORITà . sosteneva semmai che tutti eravamo uguali davanti all'estrema autorità e che solo davanti ad essa dovevamo prostrarci . lui non rifiutava il concetto di gerarchia.”
è inattendibile, dal momento che i vangeli sono stati taroccati, per cui quello che dai per scontato potrebbe non esserlo, e che tutto cị che è stato corrotto dall’intervento del “potere” è necessariamente passibile di interpretazione. Ora ci siamo capiti? Citazione:
non credo che l'uomo sia capace di superare questa ineluttabilità, dati anche i precedenti storici ed una semplice analisi empirica su rapporti sociali reali?!!
Scusa tanto, ma stai dando per scontato che sia ineluttabile. EDITO ed aggiungo: stai praticamento affermando che non sia possibile superare il potere perchè esso è un FONDAMENTO BIOLOGICO dell'uomo, come la morte? Questa è una vaccata, se permetti. Cioè, fammi capire: per ipotesi, se gli esseri umani si sottraessero definitivamente dal "potere" smetterebbero di morire? Evidentemente no, ti pare? Ti avevo poi chiesto di scindere i piani tra "autorità" personale ed "autorità" intesa come "potere DELLE autorità", ma evidentemente il giochino intersecarli tra loro usandoli funzionalmente all’esposizione delle tue tesi ti piace troppo, giusto per dimostrare che (secondo te) non c’è linea di demarcazione tra potere dell’ individuo e potere delle autorità. Insomma, l’equivalente dello “stato siamo noi”. I precedenti storici che chiami in causa parlano di “autorità istituzionali” che limitano i poteri individuali e collettivi, quello che dovrebbe essere preso in esame è quindi la possibilità per l’uomo di superare un potere che gli è imposto dall’esterno, non il SUO personale potere di interagire con il suo ambiente a prescindere dalla condizione sociale in cui si trova. Ho chiesto: "chi determina il limite del potere dell’autorità nel suo esercizio di “tutela” dal potere dei singoli e delle moltitudini? O forse l’autorità è dotata di virtù benefiche per il solo fatto di essere costituita da un gruppo di “eletti” che si autoregolano e si tengono d’occhio vicendevolmente?" Mi rispondi: "ti rendi conto anche tu che non stai parlando di un efficente democrazia pluralista, ma di una qualsiasi dittatura vero?"
nichilista, una domanda: gli USA sono una “dittatura”? L’Italia è una dittatura? I paesi che concorrono alla costituzione dell’Unione Europea sono delle dittature? Eppure, le autorità che li rappresentano li ritengono sistemi “efficienti”. Ma efficienti PER COSA e PER CHI? Risponderesti a queste domande? Grazie anticipatamente. Citazione:
e che non esistono "virtù benefiche " di sorta ed infallibilità in nessun sistema
Quindi, guarda caso, le fallacie e gli “errori” di un qualsiasi sistema bisogna considerarle ineluttabili in virtù del fatto che ineluttabile lo sia il “potere”. Comincia ad essere tutto più chiaro… Citazione:
( neanche quello anarchico)
L’Anarchia non è un “sistema”, nè è possibile imporla dall’alto, tanto per cominciare. Citazione:
evinco solo che se un giorno mi alzo nel mio mondo senza regole e decido che per oggi il mio modo " di interagire con l'esterno" sarà quello di ammazzarti , di prenderti casa o di stuprare un tuo parente(prima opzione delle 2 possibili) lo faccio e basta
Questo è esattamente quello che avviene “legalmente” e sistematicamente quando all’individuo si offre l’opportunità di esprimere quell’aspetto di se stesso: le guerre, le occupazioni militari e le “missioni di pace” ne sono un esempio eloquente. Citazione:
cosa dovrebbe fermarmi. la ragione?
No, spiegami tu COSA DOVREBBE SPINGERTI a commettere quegli orrori, per favore. Citazione:
cosa dovrebbe fermarmi. la ragione? l'amore universale?
E cosa muoverebbe le “autorità”? L’amore e la ragione? Citazione:
per me l'autorità sta nella condivisione di limiti e regole elaborati da una intera comunità -pronti a mutare con il variare delle esigenze- e gestito dall'attiva partecipazione degli stessi membri
Ancora favolette? Come potrebbe la “condivisione” presupporre un’autorità, quando i “limiti e le regole” non sono imposte da un’oligarchia o da un gruppo ma stabilite dalla comunità stessa? La tua interpretazione di "condivisione di limiti e regole" si riduce alla "scelta" tra un QUESTO ed un QUELLO proposti dall'alto, mi pare un attimino diverso dall'elaborazione di parametri stabiliti dalla comunità. Citazione:
quindi 2 considerazioni - sarebbe sbagliato il sitema democratico per difetti congeniti e a monte secondo tale visione. peṛ bisogna specificare quali e non fare esempi di " deviazione da tali regole" più o meno particolari.
Le deviazioni del sistema “democratico” sono sotto i tuoi occhi, non fare lo gnorri. Citazione:
-" chi deve subirlo ugualmente" non solo non agisce per evitare che il sistema vigente non degeneri, ma a quanto pare non fa nulla per crearne uno nuovo e migliore ( manca all'appello persino una teoria valida)
Scusa, non ti sembrerebbe un controsenso rifiutare un “sistema” ed adoperarsi per crearne un altro?
_________________ "Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi".Vittorio Arrigoni
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