Qualche centinaio di post fa avevo cercato di dare una mia interpretazione del concetto di autorità/libertà/gerarchia partendo dalle origini dell’uomo, poichè secondo me autorità libertà e gerarchia nascono insieme/ e /con la nascita dell’uomo, o meglio , dell’uomo/sociale. Mi piace la storia, ed è nella storia che spesso vado a ricercare le risposte alle mie domande . Ed una domanda che mi sono posto è questa : la storia degli uomini ci ha sempre offerto una grande varietà di sistemi di rappresentanza, di concezioni dell'autorità, di strutture sociali, di istituzioni politiche allora per quale motivo per millenni, nessun popoìo è andato a cercare, fuori dal proprio àmbito, modelli da imitare ed ha continuato ad organizzarsi in conformità alle proprie esigenze, alle proprie inclinazioni, ai propri valori? Forse perche’ gli uomini ed i popoli non sono uguali e cio’ che puo’ essere valido per un popolo puo’ non esserlo per un altro? Si è detto in questo 3D che l’uomo puo’ esistere solo in quanto uomo/sociale : il gruppo è la condizione per la sopravvivenza dell'uomo, rappresenta quindi, oltre ad un fatto oggettivo, un fatto positivo, la risultante di un'esigenza, anzi, di un gran numero di esigenze. Il gruppo sociale per sopravvivere deve avere compatezza al suo interno e indirizzare all’esterno la sua aggressività : e questa regola ha fatto si che oggi noi si “esista”, pensiamo infatti cosa sarebbe accaduto se l’aggressività dell’uomo si fosse rivolta all’interno del gruppo stesso : noi non esisteremo. Se non si vogliamo percorrere delle strade che conducono all'utopia, cioè al nulla, è necessario comprendere la realtà, conoscere la storia l'uomo e le leggi che hanno regolato per tanti millenni le società ed hanno consentito alla specie umana di sopravvivere sino ai nostri giorni. La società nasce dunque come necessità inderogabile e, immediatamente, si struttura in maniera gerarchica ed originale: gerarchica in risposta all'esigenza di funzionalità, per rispondere alle specifiche caratteristiche di ogni popolo. L'autorità nasce al tempo stesso come propensione naturale di alcuni uomini a comandare e dalla generale accettazione della scala gerarchica che si viene a creare. Questa è una esigenza dell’uomo , niente di piu’. Le società nascono dunque come organicamente utili a sé stesse , dove i diversi ruoli sono compenetrati , con accettazione quindi, delle diversità . Il contadino aveva bisogno del soldato che difendesse i suoi campi, ma anche il soldato, per nutrirsi, aveva bisogno del contadino e cosi’ via. La gerarchia non era altro che il modo organico in cui si strutturava il gruppo sociale, oggi magari la chiamiamo classe , ceto o categoria, ma resta comunque una organica suddivisione dei ruoli(spiacente, ma è ancora cosi’). Onde evitare “confusioni”, devo precisare che non cè nessun riferimento alle gerarchie politico/partitiche/statalistiche in quello che ho cercato di dire, ma solo il perché secondo me e non solo, la gerarchia e l’autorità hanno fatto parte dell’uomo/sociale per millenni ed hanno permesso la continuità dell’esistenza stessa dell’uomo. Ci puo’ piacere o non ci puo’ piacere, questo è evidente. Poi come ci infiliamo il concetto di libertà in tutto questo è abbastanza complesso. Sarà che mi rifaccio forse troppo alla filosofia, ma per come la vedo io, la libertà non esiste , e dato che il concetto di libertà non è tanto semplice e direi che a volte è anche insopportabile, mi rassegno al fatto che non ci sia ritenedo questa mia rassegnazione una notevole dose di libertà (lo so lo so, è una contraddizione…ma la penso cosi’ che ci volete fare!)….magari mi rassegno fischiettando qualcosa dei Ricchi e Poveri …
Non puoi inviare messaggi. Puoi vedere le discussioni. Non puoi rispondere. Non puoi modificare. Non puoi cancellare. Non puoi aggiungere sondaggi. Non puoi votare. Non puoi allegare files. Non puoi inviare messaggi senza approvazione.