Una saluto a tutti.
Ovviamente, e come giusto che sia, ognuno ha le proprie opinioni e come è già stato detto l’argomento è molto complicato e quindi di difficile interpretazione.
Il mio pensiero, come penso anche il vostro avendo tutti una cultura occidentale, si è sviluppato seguendo una logica scientifica classica, in contrasto con un pensiero “dogmatico” cattolico.
Personalmente, non saprei dire se ha torto o a ragione, il pensiero “dogmatico” cattolico di un dio creatore/giudice, mi ha sempre infastidito anche perché è “farcito” con tutte le contraddizioni e debolezze umane, come del resto lo stesso discorso si può fare per la scienza che, anche essa, è bene ferma con i suoi “dogmi”.
Divisione tra scienza e spiritualità, è una questione culturale, non sostanziale; come culturale è la divisione tra massa ed energia.
In realtà non c’è nessun “ponte” da costruire tra i due continenti, scientifico e spirituale, perché non esisto due continenti, ma uno solo.
Il concetto di “Uno” è difficili da razionalizzare e quindi facilmente rigettato, ma penso che si debba fare lo sforzo per poterlo comprendere, lasciando da parte preconcetti, forse dobbiamo fare la stessa fatica che hanno fatto i nostri avi quando hanno dovuto abbandonare la visione della terra dal centro dell’universo.
La realtà dell’anima e la fisica quantistica
QUI<< Quando parlo di Anima, automaticamente, in funzione di quali sono gli interlocutori, perdo in genere totalmente di credibilità; se invece di Anima, parlo di Campo di Informazioni non locali, già cambia qualcosa.
Quando si pronuncia il termine “Anima” si entra in genere in un campo, quello della Spiritualità che fa paura, fa paura soprattutto a chi si definisce “uomo di Scienza”.
Il titolo del Convegno, dicevo, qual è? “La Scienza incontra lo Spirito”. Ma la Scienza ha fatto di tutto, dalle sue origini, per evitare di confrontarsi con lo Spirito. Ha fatto l’inimmaginabile.
La prima precisazione che vorrei fare è che quando si parla di Spiritualità, non si deve pensare che essere “Spirituali” significa confessarsi, andare in Chiesa la domenica mattina e fare la comunione.
La Spiritualità è una cosa profondamente diversa.
Le Chiese, le Religioni sono una cosa.
La Spiritualità è un’altra cosa e può essere vissuta in modo autentico indipendentemente da esse.
Da George Ivanovic Gurdjieff all'olismo moderno
QUI<< …. L’olismo odierno produce una visione dell'universo dove l'uomo è un insieme, un'unità olografica che contiene in sé la matrice dell'informazione totale del sistema di cui fa parte e con il quale scambia continuamente informazioni ed energia.
Anche le parti più piccole di cui l'esse-re umano e composto, le cellule, sono considerate perfette unità olografiche, in quanto ognuna di esse contiene, nel DNA, l'informazione globale dell'intera unità "corpo-mente", grazie alla quale può comunicare e relazionarsi continuamente con l'intero sistema.
La visione olistica della realtà non separa il mondo fisico da quello spirituale, ma, al contrario, considera l'esistenza composta di piani compenetrati di energie più o meno sottili ed evolute.
Del resto grandi fisici quali Albert Einstein, Wolfang Pauli, Niels Bohr, Erwing Shròdinger, Werner Heisenberg e Robert Oppenheimer erano convinti che il pensiero scientifico non e incompatibile con una visione spirituale del mondo.
All'inizio del terzo millennio, la scienza moderna ha ormai esteso la consapevolezza umana agli universi dell'infinitamente piccolo e dell'infinitamente grande, svelando ogni alchimia biologica del corpo e del cervello e le relative strutture.
Attualmente il mondo scientifico si trova in un momento di profonda trasformazione, con una parte di scienziati ancora ferma dentro una visione materialistica e riduttiva dei fenomeni inerenti alla vita, ma con un numero consistente di altri scienziati che proiettano quotidianamente il proprio pensiero verso nuovi paradigmi ed ipotesi.
Tali ipotesi riflettono per lo più il concetto di Unità Originaria da cui tutto si è sviluppato e con cui tutto continua ad essere connesso.
Le scoperte della fisica moderna realizzate agli inizi del '900 hanno costituito una vera e propria rivoluzione rispetto alle ipotesi scientifiche precedenti ed hanno non poco contribuito all'evoluzione delle nuove teorie su cui dibattono gli esperti di oggi.
Vediamone qualcuna.
Il "principio di indeterminazione" di Heinsenberg ci ha fornito la consapevolezza che la coscienza si manifesta interagendo con l'energia della dimensione fisica, proprio come se esistesse un'unica energia intelligente o coscienza vivente che si manifesta in infiniti aspetti e processi.
Col "principio di esclusione" del fisico Wolfang Pauli, premio Nobel nel 1945, viene evidenziato come esista una reale comunicazione nell'atomo come totalità, come se gli elettroni che lo costituiscono fossero costantemente a conoscenza l'uno della posizione dell'altro o della situazione globale in cui si trovano.
Da qui nasce e si sviluppa il concetto di "sincronicità" espresso da Cari Gustav Jung e quello di "non-località" utilizzato dai fisici moderni per spiegare un unica legge profonda che lega e connette ogni aspetto della vita.
Lo scienziato Ervin Laszlo pone alla base dell'esistenza di ogni cosa dell'universo, un vero e proprio "vuoto" da considerare uno stato di "pieno" potenziale, da cui tutto si origina e tutto vi ritorna, a partire dalle particelle subatomiche più elementari (quanti) per finire alle intere galassie.
Un "vuoto" dalle incredibili potenzialità e densità, cui potrebbero essere collegati fenomeni inspiegabili quali la non-località, la telepatia, la coscienza collettiva.
Già da questi pochi esempi tratti dalla ricchissima storia della fisica moderna ben si comprende come sia oggi considerata dalla scienza mondiale realistica l'ipotesi che le energie elettromagnetiche e l'intera realtà fisica sottostante al prodigio della vita siano create dalla paradossale natura delle particelle subatomiche, che si presentano, incredibilmente, sotto il duplice aspetto di particelle e di onde.
Insomma, la fisica quantistica, addentrandosi nel cuore della materia, ha scoperto che l'intero sistema vivente è interconnesso, cioè ogni frammento è intimamente legato con tutto il resto; che tutte le parti dell'universo sono connesse tra di loro dai campi elettromagnetici, come se fossero legate da un unica energia intelligente che si manifesta in differenti forme e processi di creazione, conservazione e distribuzione. >>
Ciao