Scusate l'ingenuità della domanda? Ma se io falsifico le mie generalità, procurandomi passaporti falsi (come avrebbero fatto i dirottatori, dal momento che i loro nomi non figuravano nelle liste passeggeri), poi vado in giro col mio vero passaporto in tasca o nella valigia? Non è un po' imprudente, visto che ogni tanto il controllo di una valigia ci scappa? Il passaporto caduto dal cielo di Manhattan infatti non aveva il nome di uno dei passaggeri, ma quello originale del dirottatore. O forse col calore si era scollato l'autoadesivo che copriva il nome, probabilmente scozzese o finlandese per non destare sospetti, di copertura? Altrettanto per la valigia ritrovata a Boston, con dentro il passaporto originale, di sicuro un tenero ricordo per il terrorista, che non voleva separarsene nel suo ultimo viaggio...

enrigoletto

Ciao enrigoletto.
Benvenuto su Luogocomune

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La domanda sarà forse ingenua. Ma è più ingenuo non porsela.

Ti rispondo citandoti le parole di un attore che, durante il suo spettacolo sull'11 settembre, chiedeva al pubblico:

"C'è qualcuno tra di voi che potrebbe spiegarmi come ha fatto il passaporto di uno dei terroristi, durante l'impatto dell'aereo, a sfilarsi dalla tasca dei suoi pantaloni, dribblare tutti i sedili che si schiodavano dalla carlinga, penetrare attraverso le fiamme dovute all'incidente e cadere tranquillo tranquillo al suolo senza nemmeno bruciarsi o rovinarsi minimamente? Per farsi poi (gurarda caso) trovare dalle mani esperte di un agente dell'FBI. E' strano. Ma di che materiale poteva essere costruito tale passaporto? Un materiale più resistente del materiale con cui vengono costruiti gli aerei perchè, si sà, gli aerei prendono fuoco ed il metallo che li costituiscono si scalda tanto da evaporare!!"

ciao enrigoletto,

è lecito supporre che molti nomi delle liste pubblicate siano falsi : come questo sia stato possibile è un mistero ma rimane il fatto che non ci sono due liste uguali.
Incrociando le liste si capisce che alcuni nomi sono fittizzi.

I nomi degli "arabi" imbarcati non sono mai stati pubblicati.

In pratica : non sappiamo chi fosse sugli aerei tanto più che casi di scambio di persona tra gli stessi dirottatori sono stati segnalati anche a livello mainstream.

Qui si discuteva proprio di questo aspetto inquietante.

Per quanto riguarda i passaporti ritrovati piuttosto che raccontarti bufale ti dico per certo ( qui c'è la foto ) che nello schianto del volo 93 ( quello scomparso nel buco per terra ) è comparso un biglietto da visita mezzo bruciato appartenente a tal Assem Jarrah.

Se altri hanno altre notizie ...

Ciao !

Infatti confesso che con la forma della domanda, volevo porre l'accento su un aspetto incoerente, tra i tanti, della versione ufficiale: quello delle tracce incredibilmente lasciate dai dirottatori presunti ed altrettanto incredibilmente ritrovate pressocché intatte. I passaporti coi loro veri nomi sarebbero stati portati in tasca o nelle valigie? A che pro? Se si usa un nome di copertura non ci si porta il vero passaporto con sè, non vi pare?

enrigoletto

P.S. Forse è un tema che era già stato dibattuto, ma se continuo a leggere tutti i tread aperti con le migliaia di post e commenti finisce che divorzio...

Enrigoletto :

il problema della faccenda è che c'è stato un enorme cover-up fondato non sul silenzio ma sulla disinformazione.

Il fatto che un passaporto sia stato trovato al WTC ( le scatole nere non sono mai state trovate ! ) è notizia che è stata diffusa da media mainstream americani : possiamo davvero considerare ufficiale questa notizia ?
In rete è pieno di siti che ti raccontano storie di questo tipo ma da dove hanno preso le notizie ?

Faccio un esempio : rense.com riporta la notizia :

Citazione:

Il passaporto di Satam al-Sugami sarebbe stato trovato subito dopo il primo impatto prima che la torre crollasse : in pratica è stato sbalzato dall'abitacolo finendo in mano al primo passante che vedendo la foto avrebbe esclamato : "non può che essere un terrorista !" ... capirai che in quei momenti poteva essere, anzi si pensava che lo fosse, un incidente e comunque sapere già che quel documento fosse di terroristi è già di per se incredibile !

talmente incredibile che non può essere vero e infatti secondo me non lo è !

anche la wikipedia riporta la notizia e spiega che il passaporto ( già che fosse di Atta è una bufala !) fu trovato dopo l'impatto dell'aereo ma prima del crollo della torre : " lo ha detto l'FBI !".
Ma quando l'ha detto l'FBI e dove l'ha scritto ?

Il trucco dei servizi ( e di Attivissmo che ci va dietro ) è che se una cosa la dicono loro è ok, sei tu che devi fornire delle prove se dici il contrario : anzi devi avere prove anche solo per avere dubbi !

Come dire : la loro verità è tale fino a prova contaria e anche se ci fosse una prova falsa non sono stati loro a metterla in giro : come le liste passeggeri false !

Chi le ha messe in giro quelle liste e perchè ?
Scartando l'ipotesi che giornali o network del calibro di USaToday o della CNN o della CBS si inventino nomi falsi per le vittime di incidenti aerei (che hanno cambiato la storia) e che le compagnie aeree non siano neppure capaci di contare chi entra sull'aereo è facile capire che quei nomi li hanno messi in giro gli stessi che non vogliono mostare i manifesti di imbarco completi !

C'è da mettersi le mani nei capelli a pensare che gli americani sono partiti per due guerre sulla base di queste prove : se non è vero non l'ho detto, se è vero l'ho detto, se le prove esistono le mostro altrimenti le devi mostrare tu ...

Questo tipo di morbo (dovremmo dargli un nome!) ha contagiato anche i lettori di Attivissimo i quali, pur non essendo ( immagino ) agenti dell'FBI, ragionano nello stesso modo : dobbiamo fornire le prove che non ci sono prove.
Ma se le prove non esistono come fai a dimostrarlo ?!? Come fai a dimostrare che l'ippogrifo a tre teste non esiste ?!?

La verità è che nessuno ha fornito dimostrazione della colpevolezza dei 19 terroristi nè ha pubblicato i manifesti di imbarco ... però se uno mette in dubbio la faccenda gli vengono fornite non risposte ma vengono richieste a lui le prove : le associazioni vittime da anni cercano di fare chiarezza e si scontrano con un muro di gomma.

Diverso il caso del biglietto da visita di Jarra trovato nel plane site del volo 93 : il reperto esiste davvero ed è stato portato in un'aula di tribunale ( processo Mossaoui ). Appare poco credibile che un biglietto da visita esca da una tasca e finisca per terra : bruciacchiato ma non carbonizzato. ridicolo. l'aereo è invece misteriosamente scomparso in un buco di "7 metri per 3" invece ...

In conclusione : è bene non prendere troppo alla leggera le molte bufale che girano in rete perchè fanno il gioco degli insabbiatori.