L'equazione per cui la «non regolarità» del fenomeno mostra più attinenze e corrobora le Tesi per cui il fenomeno sarebbe contestuale (indica cioè che gli "alieni/Ufo" non vivano di Vita propria) sposta il piattino della bilancia all'interno della "macchina uomo".
Però il fenomeno "alieni", a sua volta, potrebbe essere connesso a una volontà precisa dei "visitatori" che appunto intenderebbero manifestarsi soltanto secondo quelle percezioni umane; di volta in volta - ad esse - si "adeguano", cioè alle circostanze di luogo, di tempo e di consapevolezza comune (se non di coscienza collettiva).
Ergo, in questo senso, si dovrebbe risolvere, o quanto meno fare più luce su questo: - se gli "alieni/UFO" pare si siano distribuiti_manifestati_apparsi come se questa cosa partisse dall'uomo per andare verso l'esterno...
.. allo stesso tempo allora, non potrebbe significare che la non-regolarità sia un protocollo necessario per cui eventuali alieni si manifestino secondo la consapevolezza comune e tutto vada quindi dall'esterno verso noi ===> "macchina uomo"?
Ma se ciò fosse, allora si ritornerebbe al punto per cui una fortissima correlazione tra coscienza individuale, sapere collettivo e psiche sarebbe comunque necessaria; anzi, ancora meglio, sarebbe cardine imprescindibile per il "contatto".
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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