Citazione:
Calvero ha scritto:
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L'equazione per cui la «non regolarità» del fenomeno mostra più attinenze e corrobora le Tesi per cui il fenomeno sarebbe contestuale (indica cioè che gli "alieni/Ufo" non vivano di Vita propria) sposta il piattino della bilancia all'interno della "macchina uomo".
Però il fenomeno "alieni", a sua volta, potrebbe essere connesso a una volontà precisa dei "visitatori" che appunto intenderebbero manifestarsi soltanto secondo quelle percezioni umane; di volta in volta - ad esse - si "adeguano", cioè alle circostanze di luogo, di tempo e di consapevolezza comune (se non di coscienza collettiva).
Ergo, in questo senso, si dovrebbe risolvere, o quanto meno fare più luce su questo: - se gli "alieni/UFO" pare si siano distribuiti_manifestati_apparsi come se questa cosa partisse dall'uomo per andare verso l'esterno...
.. allo stesso tempo allora, non potrebbe significare che la non-regolarità sia un protocollo necessario per cui eventuali alieni si manifestino secondo la consapevolezza comune e tutto vada quindi dall'esterno verso noi ===> "macchina uomo"?
Ma se ciò fosse, allora si ritornerebbe al punto per cui una fortissima correlazione tra coscienza individuale, sapere collettivo e psiche sarebbe comunque necessaria; anzi, ancora meglio, sarebbe cardine imprescindibile per il "contatto".
Bersaglio centrato.
Bravo Calvero.
Quando si parla di contatto con entità provenienti da dimensioni sottili (ovvero non fisiche), la "portante" per il contatto è l'uomo stesso, quando esso si trova nella particolare condizione del SAC (stato alterato della coscienza).
E' un po' come il fulmine: sembra che venga dal cielo ma è la terra che lo attiva.
Si verifica una sorta di aggancio sulla portante coscienza-uomo e l'ufo-entità extradimensionale comincia a manifestarsi, prima mentalmente poi in modo sempre più "denso" (energeticamente parlando).
Diventando "denso" si rende disponibile ad essere osservato e addirittura "catturato" in immagini con dispositivi tecnologici.
Ma senza l'intervento dell'uomo-coscienza non sarebbe possibile.
Lo stesso accade anche con i fenomeni poltergeist.
La percezione del freddo in un castello antico o in una casa "infestata", causato dalla presenza di un'entità extrasensoriale che cerca di drenare energia dall'ambiente per manifestarsi nel nostro mondo, provoca nel soggetto un SAC e da questo punto in poi parte il fenomeno "paranormale".
Quando si esce dalla location, lo SAC finisce e tutto torna come prima.
Quando invece si parla di contatti con entità gia dense, ovvero che vivono nella nostra dimensione, con al massimo capacità di espansione nella quarta dimensione inferiore (tipico dei rettiliani, grigi, ecc.), non si parla di portante sul SAC, ma di "controllo mentale": questi esseri agiscono cioè sulle nostre menti inserendo forme pensiero (esempio crediamo di avere davanti un uomo ma invece è un rettiloide).
In realtà anche queste entità riescono a provocare un SAC, ma la portante è diversa perchè sempre basata sulla vibrazione della paura (la vibrazione opposta a quella dell'amore).
In conclusione, in un modo o nell'altro il fenomeno ufo nasce dall'uomo e dalle sue possibilità extrasensoriali, latenti ma potentissime.
Ciò non toglie che un giorno si possa verificare un'invasione aliena in stile indipendence day, ma la domanda sarebbe: Dio è un regista di Hollywood?