Non sono molto bravo nel proporre metafore né nel coglierle pienamente, cercherò quindi di non disperdermi troppo se ci riesco e con semplicità di rendere conto di un paio di ragionamenti che mi intrappolano nello scetticismo totale. La mia speranza è di essere contraddetto con successo.
Due perplessità irrisolvibili mi inseguono. E mi convincono a credere che NON SIA POSSIBILE dimostrare la validità (né la non-validità) della omeopatia usando metodi scientifici. Questo succede poichè ci si scontra con limiti logici ma anche tecnologici non superabili. Ci si trova a riflettere su diluizioni non-senso.
Insomma finché non capisco QUESTO aspetto, che funzioni o meno, che agisca con meccanismo noto oppure ignoto, l'omeopatia per me è puramente una FEDE.
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La prima perplessità è sulle diluizioni. Diluizioni così elevate HANNO un SIGNIFICATO?
Le parole hanno un senso, proviamo a seguirlo: 1/100^10000 (!!!!) è infatti un valore di diluizione che non riesco neanche a capacitarmi del suo significato o a definire che significa in termini pratici!!! Impossibile inoltre almeno MISURARLO e quindi avere almeno una DEFINIZIONE EMPIRICA (certi fenomeni sono stati studiati anche senza capirli, ma bisogna almeno poterli misurare) !!!
diluizioni di 20000 CH... francamente io mi perdo già ben prima, anche a "soli" 20 CH provo una "vertigine" del significato da far paura. Per il semplice motivo che 1/(100)^20 (cioè 20 centesimali hahnemanniani) secondo me è già OLTRE qualunque significato della definizione di diluizione.
Se infatti la chimica generale insegna che "una mole" di sostanza contiene circa 6*10^23 molecole, quante molecole ci sono in una diluizione 10^40 (10^2)^20=10^40)?
NESSUNA!
e come agisce una sostanza che non c'è???
è un problema di LOGICA. Significa 10^-17 molecole e, dato che le molecole per definizione ineludibile non si dividono, ne risulta che avremo UNA molecola ogni 10^17 diluizioni. In termini pratici, diluendo 20 CH avrò 10^17 diluizioni che contengono UNA molecola, cioè ( (10^17) - 1 ) bottiglie di acqua "pura" e 1 bottiglia con UNA molecola ed una sola molecola.
E mi chiedo allora: come fa una sostanza ad esercitare una funzione terapeutica quando non c'è?!
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Poi l'altra perplessità, è forse ancora maggiore. Chiedevo dove trovi acqua abbastanza pura. Forse sembra una domanda banale o inutile: io sono convinto che invece sia una domanda cruciale per chiarirsi le idee.
Comunque, non ho avuto risposta: forse è colpa mia, perchè la domanda non è abbastanza chiara.. e sono stato anche impreciso (grazie sitchinite per la correzione). Provo a rendere la domanda più esplicita.
Mi pare evidente che l'acqua "pura" (H2O) nel senso letterale della definizione è impossibile da trovare (e da produrre). E' una formula chimica. Ma in natura (come in laboratorio) non esiste.
Infatti, per quanto sia "purificata" l'acqua, e con qualunque metodo la si voglia produrre, l'acqua contiene sempre delle impurezze con concentrazione dell'ordine di 10^-x e "x" è un valore che difficilmente può essere meno di 9... e già questa "purezza massima teorica" è avvicinabile solo a carissimo prezzo, solo con tecniche costosissime... che non sono di certo quelle usate nella produzione industriale di omeopatici.
Ne consegue che una diluizione di 10^-8 diluita anche CENTINAIA O MIGLIAIA di volte con una soluzione "pura" in questi limiti (contenente almeno di 10^-9 moli / litro di impurezze) rimarrà comunque una soluzione con concentrazioni da circa 10^-8 a circa 10^-9 mol/litro di una qualche sostanza (non rilevabile). Difficile poi dire se siano impurezze dell'acqua o sostanze omeopatiche. Inutile quindi diluire ulteriormente. L'omeopatia però lo fà. Perchè ricorrere a diluizioni con CH così elevati? a occhio di perfetto "ignorante" della materia già CH 10 mi sembra una diluizione molto marcata!!!
(E' come provare ad ottenere acqua dolce diluendo l'acqua salata con l'acqua di mare)
-per inciso-
(Sulla "memoria dell'acqua", unica SCAPPATOIA e COMPLETAMENTE teorica e a tutt'oggi priva di evidenze scientifiche [Montagnier e Benenviste non c'entrano nulla con l'omeopatia], continuo a non trovare spiegate quali siano le caratteristiche di questa memoria [confronta il mio post precedente], né risulta evidente come le postulate caratteristiche di "memoria dell'acqua" riguardino l'omeopatia, che pretende inoltre di possedere l'esclusiva di tale fenomeno.)
-infine-
Per quello che riguarda l'argomento: "tanto vale provare, perchè male non fà..." per brevità ti rispondo con una battuta: "no grazie, in tal caso preferisco pregare (a gratis)"
-thread-
questo thread è ricco di spunti, ma non vorrei discostarmi dal tema. Sono curiosissimo di capire come funziona quella cosa della menta "anti-omeopatica". Sull'effetto placebo avrei un po' da puntualizzare; l'esperienza del guaritore filippino ha dell'incredibile e induce riflessione; però... i numeri random li lascerei proprio ad altre occasioni!