Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Commenti liberi
  Papa Francesco e il cattocomunismo

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione
  •  padegre
      padegre
Papa Francesco e il cattocomunismo
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 28/11/2007
Da
Messaggi: 496
Offline
- Papa Francesco e il cattocomunismo -
di Paolo De Gregorio, 5 ottobre 2015

Ho la netta impressione che avvicinare le posizioni dei rimasugli frammentati della vecchia “sinistra” alla predicazione di Francesco sia una operazione che nuoce sia al Papa che alla ricostruzione di un partito che difenda, senza se e senza ma, i diritti dei lavoratori.
Sia Stefano Fassina che Maurizio Landini hanno “indicato Francesco come il modello più autorevole nella lotta alle diseguaglianze a alle ingiustizie del nostro tempo” e don Luigi Ciotti ha parlato, al funerale di Ingrao, di “senso politico del Vangelo, che si sostanzia in: austerità, sobrietà, terra, casa, lavoro”.

Politici e preti sulla stessa lunghezza d’onda appaiono deboli e ambigui, scontentano visibilmente e rispettivamente la laicità della politica e lasciano Francesco in balia degli attacchi della Curia che ha buon gioco a definire questo Papa un rivoluzionario, sia nella prassi che nella dottrina ecclesiale, e presto questi nodi verranno al pettine in modo cruento o più semplicemente e pretescamente non applicando le direttive papali e attendendo con ansia la sua dipartita.

Da laico convinto troverei utilissimo il fatto che i preti facessero i preti, cioè che si occupassero dell’immenso lavoro di far comportare i cristiani secondo le regole che essi stessi dicono di condividere almeno a parole, tipo non uccidere o non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.
Mi sarebbe molto piaciuto vedere davanti ai cancelli della “Valsella Meccanotecnica”, specializzata nel produrre mine antiuomo, in una delle zone più cattoliche d’Italia, dei preti a parlare con gli operai per convincerli a non essere complici di guerrafondai, assassini, in nome di una religione che deve essere una cosa seria, di cui vanno tassativamente rispettati i principi fondativi.
Mi sembra che ci sia un distanza immensa tra ciò che si professa a parole e come ci si comporta nella vita di ogni giorno e ciò crea ambiguità, sfiducia, scetticismo nella possibilità di creare un mondo migliore.

Lo stesso succede in politica, a parole sono tutti al servizio del popolo sovrano, nella realtà la maggioranza degli uomini politici, soprattutto quelli di lungo corso, sono lì per avere privilegi, piazzare i loro familiari, rubare denaro pubblico, pretendere mazzette su atti che dovrebbero essere dovuti, mentendo sistematicamente e trattando i cittadini da sudditi imbecilli.
Vi sembrerà elementare, ma il problema è tutto qui: in politica dobbiamo mandare solo persone perbene, che svolgano solo due legislature e poi ineleggibili, gente scelta da noi elettori sul territorio e non dalle segreterie dei partiti, perché il potere trasforma tutti in piccoli dittatori.

Per i preti aiuterebbe molto il fatto di non privare queste persone di affettività e sessualità normale. Le frustrazioni facilmente si trasformano in patologie sadiche, tipo la pedofilia, troppo a lungo tollerata e coperta all’interno della Chiesa fingendo che il problema non esiste, mentre all’esterno tuona contro i gay e le coppie di fatto per impedire che abbiano gli stessi diritti degli altri cittadini.

La religione e la politica hanno ruoli molto diversi tra loro, meno si avvicinano e meglio è, e la storia della defunta Democrazia Cristiana, che aveva come simbolo la croce, ci ricorda che serviva solo a coprire ruberie e mafie.
Paolo De Gregorio
Inviato il: 5/10/2015 18:39
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA