Non è questione di cospirazione.

E' questione di rapporti con gli alleati.

Sulla bontà delle missioni militari all'estero si può discutere, si può essere o meno d'accordo.

Ma una volta presa uan decisone e una volta presi degli impegni con degli alleati, questi impegni vanno mantenuti e siccome sono questioni di stato, essi vanno mantenuti con la massima serietà.

Tutto qui.

Citazione:

Impegni...alleati...mantenuti...questioni di stato...serieta'...

Di che cosa si sta parlando?

La guerra in Afghanistan e' stata cominciata ed e' proseguita con la piu' grande confusione (voluta) di motivazioni ed indirizzi, metodi e finalita'.

In realta' gli alleati non sono alleati: si fanno per lo piu' i cazzi loro, a seconda della loro potenza e convenienza spesso l'uno contro l'altro. Ad esempio gli italiani sono li' per conto di alcuni "bisinesmenne" trinacriuti e non e non ci sarebbero andati se non fosse stato che per difendere i loro interessi o perlomeno sarebbe stato un apporto molto piu' limitato con modalita' diverse.

Gli scopi della missione italiana sono diversi da quelli della missione americana (anche se molto simili se non per la scala degli ultimi) e di quella britannica (geopolitici) e assolutamente diversi da quelli degli altri paesi co-involti. Agli italiani non interessa spargere sangue italiano, ai francesi i morti francesi non dispiacciono, specialmente se possono darne la responsabilita' agli italiani, ed ambedue si comportano di conseguenza.

E' come un matrimonio di convenienza concordato per motivi diversi dai due coniugi: parlare di infedelta' e' puerile quando non apertamente ipocrita. I canadesi hanno avuto quel che volevano e si sganciano: gli italiani resteranno fino a che ci sara' un fiorellino o un'ospedale da costruire. Gli americani finche' il resto del mondo usera' la loro carta da cesso verde e finche' c'e' guerra c'e' speranza.

Ora il Pakistan sta reiterando gli attacchi falliti in passato alle province di confine dichiaraesi autonome unilateralmente e comincera' con il Wizikistan, tanto per dare un'esempio. Falliranno di nuovo e Tommy, nella sua bonta' estrema, mandera' soldati anche in Pakistan, possibilmente seguiti da altri a stelle e striscie.

Io ho fatto domanda (e' possibile essere mandati da public servants) ma mi sa che non mi manderanno: peccato, ne verrebbero fuori dei bei reportages esclusivi...

Visto che i governi alleati non si sono dissociati dagli "scoop" del Times possiamo dedurre perfettamente quale sia la stima che tali nazioni hanno dell'Italia e quale sia stata l'utilità dei ragaaazzi morti in missione (la loro involontaria dipartita non vale neppure una medaglia visto che tecnicamente non sono neppure caduti in guerra).
Al prossimo richiamo all'adempimento dei doveri internazionali spero si possa finalmente rispondere con un coeso e sonoro rutto nazionale.

'Mo beccatevi questa: L'esercito Britannico "fornisce" ai Talebani trasporto aereo dall'Irlandese PRESSTV.

In pratica qualche whistleblower che non vuole essere identificato sostiene che una forza di Talebani e' stata "rilocata" con elicotteri inglesi dal sud al nord dell'Afghanistan in funzione anticinese e pure armata dagli Inglesi con armi sovietiche requisite nel 2001.

Che sia vero o no e' ormai opinione comune che il Ministro degli Interni dell'Afghanistan sia un uomo di Londra e che da anni tratti coi cosiddetti Talebani tanto che dei diplomatici britannici furono espulsi per salvargli la faccia mentre si trattava per usare i servizi dei "Talebani" sotto la guida Britannica.

Ma gli Italiani sono infidi e ti accoltellano alle spalle...

That's a bad Hat, Harry!