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   Scienze Economiche
  demolizione della storiella di Bankestein

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Autore Discussione
  •  Mande
      Mande
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#31
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/1/2008
Da Cologna veneta
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a_mensa
Citazione:

@ mande
Il richiamo del valore dei pignoramenti, e delle aste giudiziarie è talmente sballato e fuorviante ( lo sanno anche i sassi che anche un oggetto nuovo di zecca viene messo all’asta a meno della metà del suo valore commerciale, perché l’obiettivo è vendere, in contanti e subito. Se poi si realizza , meglio, ma gli obiettivi sono quelli) per cui non spreco tempo con simili st….te in quanto non si è mai introdotto tutte queste variabili nei discorsi fatti.

Non perdi il tempo con simili stronzate?
(Non sono fine come te. Io dico pane al pane e vino al vino)
Praticamente stai definendo il mercato e la legge della domanda e dell'offerta una stronzata poiché una vendita all'asta è ciò che rimane nei nostri paesi della tradizione secolare del contrattazione prima dello scambio.
Nell'esempio fatto sono partito dal presupposto di una crisi immobiliare in atto e che la banca fatichi a vendere una casa all'asta ma guarda che le aste avvengono a rialzo ovvero si mettono varie persone in competizione tra loro per poter spuntare il prezzo migliore.
Cosa succede dunque?

-Se l'asta va deserta ovvero nessun compratore fa un'offerta all'ora si ripete con una base d'asta più bassa.
-Se invece c'è una offerta di base si attende qualcun altro che faccia un'offerta superiore.

Quanto varrà dunque quella casa? Io offro 80 ma Mario fa una sua valutazione personale che lo rende pronto a pagare anche 85. Io ci ripenso e mi convinco che potrebbe pure valere 90. Giulia si è innamorata della casa già dalla foto ed è disposta a pagare 95. Io ci ripenso e visto che ho cinquemila da parte che non mi servono posso permettermi di assegnare a quella casa valore 100 tanto di denaro ne ho anche troppo e vinco l'asta.

Ma allora che cosa diavolo è successo?
Per me la casa nel giro di pochi minuti d'asta prima vale 80 poi 90 ed infine 100.
Ma quella casa non ha un valore fisso e io non dovrei essere in grado di stabilirlo a priori?
NO e NO. Questo lo dicono i fatti ovunque interviene la contrattazione ed il mercato. Se quando vai al supermercato non te ne accorgi è solo perché il mercato agisce in quel caso in tempi più lunghi dell'asta ma il concetto è lo stesso.
Più chiaro così?
Citazione:

Cit:” Non è questione di "debunker", l'inganno sta nel fatto che si calcolano solamente i soldi....l”
Quando si fa un esempio, si sta nell’esempio o al massimo in situazioni simili, altrimenti l’esempio non vale più.
So benissimo cosa è il corso forzoso, e se vogliamo trasferirci nella realtà allora vediamo cosa succede.
Adesso chiamo mercato tutto ciò che sta fuori della banca. Tanto per dargli un nome e non venirmi a fare la teoria del mercato altrimenti lo chiamo pippo.
La banca mi presta 1000€ e dopo un anno me ne chiede 1050.
Per renderli io tolgo dal mercato 50€. Giusto fino qui ?

NO. Particolarmente errato fin qui.
Un presupposto fondante delle mie affermazioni è che esista il monopolio dell'emissione monetaria attraverso il corso forzoso imposto dallo stato.
Tu pretendi di separare il mercato (ma chiamalo anche pippo se vuoi) dalla banca facendo credere che nel mercato esistano soldi non creati dalle banche (e dunque non creati a debito) ai quali attingere per poter pagare il debito alla banca. Se questa tua affermazione fosse vera esisterebbero più monete in competizione tra loro oltre quella stampata dalle banche.
Ti risulta sia cosi? Provalo!

Se invece non è così allora i 50€ che estrai dal mercato sono i debiti di qualcun altro che sarà così impossibilitato a pagare il suo debito.

Torniamo dunque all'assunto iniziale ancora verificato dove non tutti i debiti possono essere ripagati.
Citazione:

li avrò guadagnati quei 50 € pulendo cessi o fabbricando biciclette ? si ? allora io non devo niente al mercato, va bene?

Il punto non è se tu debba qualcosa al mercato.
Il punto è che se esistevano quei 50€ nel mercato, siccome la moneta è frutto di monopolio, erano forzatamente il debito di qualcuno.
Quel qualcuno ora è indebitato di 50€ più interessi ed anche se la banca alla quale paghi il tuo debito li reimmette sul mercato proprio a quella persona quest'ultima non sarà in grado di ripagare il proprio debito perché ha a disposizione solo la quota capitale (50€) e non gli interessi (qualunque essi siano).

Quando ammetti che esiste il monopolio della gestione del denaro e che nasce da un indebitamento maggiorato di interessi non puoi più divincolarti.
Te lo impedisce la matematica difatti attendo ancora il tuo esempio di un ed un solo caso dove sia possibile ripagare tutti i debiti.
Come mai questo esempio semplice semplice e terra terra non arriva?
Cosa c'è di più semplice di un esempio?
Citazione:

Cosa ne fa la banca ? i 1000 € sono quelli che mi aveva prestato, pertanto è esattamente quanto avevano tirato fuori, da dove non sto a indagarlo ora.
50 € sono in più.
Adesso secondo te, cosa ne fa? Li mette in cassaforte, li chiude li e butta la chiave ?, perché solo così sparirebbero definitivamente dalla circolazione. Oppure li brucia o li macera ? anche così sparirebbero dalla circolazione. Ma che fa? Distrugge il suo guadagno ?

I 1000 € non li indaghi?
Se accetti i bilanci delle banche vengono distrutti perché secondo il tuo esempio sono la quota capitale creata dal nulla. Ma questo lo sai benissimo non hai bisogno di indagare.
I 50 € sono la quota interessi che la banca incassa e la rispende. In tutti gli esempi che ti ho fatto la rispende. Guarda caso però non è mai sufficiente per permettere alle altre persone indebitate di estinguere i loro debiti.
Quante volte vuoi continuare affermando che negli esempi che ti ho fatto in altre sedi la banca non rispende la quota interessi?
Ti stai rendendo ridicolo e spero tu te ne renda conto!
Ho già risposto a questa tua obiezione per l'ennessima volta poco fa giusto in questo thread e tu fai finta di niente e continui.
Se non te ne rendi conto non so che farci ma se continui su questa linea non occorre che sia io a definirti. Lo fai benissimo da solo. Se ci tieni un minimo alla tua reputazione sei pregato di finirla con questo comportamento immediatamente perché la pazienza ha un limite. Persino la mia.

Citazione:

pps. e dato che sono una carogna, faccio anche una affermazione, e vediamo se e come la contesti:
"in un sistema a copertura aurea al 100%, in cui le banche imprestassero solo i risparmi dei depositanti, dopo avergliene anche chiesto il permesso, i prestiti si baserebbero sul risparmio FATTO, ovvero sul valore prodotto e non consumato.
in un sistema a banconote di carta e riserva frazionata, i prestiti vengono fatti sulla base di un risparmio FUTURO.
il problema è che essendo il futuro illimitato, con questo sistema, si può impegnare il risparmio delle generazioni future fino all'ennesima generazione.
ovvero si vende il culo di tutti i nostri discendenti."
ti piace ??

Fammi indovinare...
Qualcuno di chiara estrazione "austriaca" ha fatto questa affermazione che tu non condividi e speri che io argomenti al tuo posto per confutarla?

Mi spiace per te ma è sostanzialmente corretta.
L'unico appunto che potresti fare è che i discendenti possono in linea teorica rifiutare l'eredità dei progenitori e con questa anche i loro debiti.
Certo però se si chiama in ballo il debito pubblico una persona può rifiutare la cittadinanza e dunque anche il debito ma per farlo ne dovrà ottenere un'altra. Siccome praticamente non esistono stati senza debito pubblico chiunque esista sulla terra si trova un debito lasciato in eredità da chi è venuto prima di lui.
A parte queste piccole frecciatine dunque la frase nella sostanza risulta corretta e sarebbe perfetta se non introducesse i discendenti ma si fermasse al risparmio futuro.

Ti do un altro piccolo aiutino. Guarda bene la parola valore. E' presente solo nella prima parte dove si parla del risparmio fatto ma non nella seconda del risparmio futuro. Se chi ha fatto questa affermazione avesse inserito la parola valore anche dopo potevi contestarlo per bene. Ma evidentemente quella persona è abituata a riflettere prima di scrivere e dunque hai perso una occasione di farti valere. Sempre che tu sia in grado di argomentare perché introdotta nel risparmio futuro sarebbe stata un gravissimo errore.
Inviato il: 6/12/2009 0:13
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  •  edo
      edo
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#32
Sono certo di non sapere
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Da casa
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Grazie mande, da te avrei moltissimo da imparare.
Puoi indicarmi almeno un libro, sull'argomento, adatto a me? (cioè scritto semplice semplice)
Inviato il: 6/12/2009 11:25
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  •  Infettato
      Infettato
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#33
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/11/2006
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Per quanto riguarda il discorso delle aste, a me risulta come base di partenza un 20/30 % in meno sul valore di mercato, se poi è deserta la % viene incrementata, di fatto se l’oggetto ha mercato prenderlo con quel risparmio è comunque un affare, quindi non vedo tutte queste discrepanze sulle posizioni prese da entrambi.

Mentre il fulcro del discorso è l’interesse non estinguibile, attenzione, in questo caso noi stessi potremmo far parte della schiera dei prenditori di interesse “non estinguibile”, investendo sul debito pubblico, comprando azioni, siamo noi stessi che percepiamo l’interesse…Altro esempio, se avessi investito in oro 4 anni fa, ora sarei in possesso della quota capitale + quota interessi + quota investimento azzeccato, certo, il discorso di Mande o meglio di Bankestein potrebbe essere giusto se fossero solo le BC a prendere la quota interessi, sulla “stampa” è vero, ha il monopolio, ma non è l’unico modo come ho scritto sopra per prendere interessi.

Parlando della realtà, se chiedi un prestito, (non quanto ti pare) ma una cifra che valuti restituibile e chi la presta, finanziaria o banca che sia, ritiene di avere le giuste garanzie, che non sono altro che il controvalore, e spesso, quel famoso 20 30 % in più delle aste, è la valutazione che effettuano per poter fare l’operazione.

Poi tutte le magagne che le banche fanno, è il proseguo del discorso, esempio: Noi per prestare soldi, ossia investire nel mercato, magari nelle banche stesse, dobbiamo mettere il 100%, mentre loro no, la funzione che dovrebbero svolgere è quella di intermediario, è proprio grazie anche a questo sistema che “puntualmente” avvengono i cicli spiegati dalla scuola austriaca.

Lo schema Ponzi delle banche ogni tanto collassa, lo stesso schema non può essere trasferito allo stato, questa è una delle cose che non sopporto di Pascucci & company.
_________________
Infettato dal morbo di Ashcroft
---------------------------------------------
Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
Inviato il: 6/12/2009 12:40
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  •  Mande
      Mande
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#34
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/1/2008
Da Cologna veneta
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Edo
Citazione:

Puoi indicarmi almeno un libro, sull'argomento, adatto a me? (cioè scritto semplice semplice)

Penso tu ti riferisca alla teoria del valore.

Per prima cosa ti conviene partire da una infarinatura di base su wikipedia che stranamente in italiano è addirittura più completa completa di quella in inglese.

http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_valore

Se ti interessa vedere come il concetto di valore si è evoluto nel tempo trovi una buona carrellata fino ad arrivare alla teoria che oggi è più accettata ovvero quello dell'utilità marginale. Alcuni approfondimenti specifici:

http://it.wikipedia.org/wiki/Utilit%C3%A0_%28economia%29
http://it.wikipedia.org/wiki/Marginalismo
http://it.wikipedia.org/wiki/Utilit%C3%A0_marginale

Come libro potresti avvicinarti alla lettura di:
Menger, Carl, Grundsätze der Volkswirtschaftslehre, 1871. Traduzione inglese consultabile on-line: Principles of Economics

Che trovi tradotto in inglese al Mises Institute:

http://mises.org/etexts/menger/principles.asp

Da notare particolarmente anche la recensione che ne fa Mises.

Poche parole ma particolarmente pesanti pronunciate da lui.

Se per te l'inglese è un problema si potrebbe chiedere al Gongoro se e ha una traduzione in Italiano. Sovente e per molti libri del sito Mises le ha.
Inviato il: 6/12/2009 12:45
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  •  Mande
      Mande
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#35
Dubito ormai di tutto
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Infettato
Citazione:

Per quanto riguarda il discorso delle aste, a me risulta come base di partenza un 20/30 % in meno sul valore di mercato, se poi è deserta la % viene incrementata, di fatto se l’oggetto ha mercato prenderlo con quel risparmio è comunque un affare, quindi non vedo tutte queste discrepanze sulle posizioni prese da entrambi.

Le discrepanze nascono dal fatto che a_mensa riteneva sbagliato prendere in considerazione il fatto che il valore è un attributo soggettivo e non intrinseco di ogni singolo bene. La stessa leggerezza l'avevi commessa anche tu nel precedente intervento ed ho inteso farti notare che fare una comparazione tra debito residuo (numero assoluto ed oggettivo) e valore era quantomeno forzata per non dire fuorviante.
I miei interventi erano dunque tesi a spiegare perché questa equivalenza matematica non era possibile farla.
Citazione:

Mentre il fulcro del discorso è l’interesse non estinguibile, attenzione, in questo caso noi stessi potremmo far parte della schiera dei prenditori di interesse “non estinguibile”, investendo sul debito pubblico, comprando azioni, siamo noi stessi che percepiamo l’interesse…

Piano con l'uso delle parole. Io parlo di somma dei debiti non estinguibile non di interesse.
Le parole hanno tutte un loro peso ed inserite a caso possono arrivare a stravolgere i concetti.

In questo caso tu parlando di interessi sposti il discorso sul guadagno derivante dall'operazione di prestito ma metti assieme un guadagno privato con un signoraggio dovuto all'emissione monetaria creando una grande confusione.

Vediamo se riesco a dipanare un attimino la situazione ristabilendo le giuste differenze.

Caso 1
Persona fisica che acquista un titolo di stato.
Questa persona si reca in un istituto di credito e cede del denaro che già possiede in cambio di un titolo di debito. A scadenza dell'operazione riceve il suo capitale + interessi che può rispendere in qualsiasi maniera decide.

Caso 2
Banca centrale acquista un titolo di stato.
Con una operazione di mercato aperto la banca centrale stampa la moneta necessaria per comprare un titolo di debito e la usa. A scadenza dell'operazione distrugge il capitale creato dal nulla e trattiene gli interessi come signoraggio.

Caso 3
Banca commerciale concede credito.
Con una scrittura contabile crea la moneta che richiede il debitore (assicurandosi di avere una riserva che lo consenta). A scadenza dell'operazione distrugge il capitale creato contabilmente e trattiene gli interessi come signoraggio.

Il meccanismo che rende inestinguibile la somma dei debiti è nascosto all'interno della fase distrugge il capitale creato perché così facendo la massa monetaria sarà sempre inferiore al somma dei debiti matematicamente.

Un debito contratto verso un risparmiatore invece è teoricamente sempre restituibile. In funzione certo dell'abilità e fortuna dell'imprenditore ma matematicamente possibile. Questo perché il risparmiatore privato reimmetterà nel mercato sia la quota capitale del prestito che gli interessi ottenuti.

Attento però a non commettere l'errore di dire:
"Ma allora facciamo solo prestiti tra privati e non bancari".
Perché anche così non funziona. Il risparmio che usa una persona per farti un prestito è sempre derivato dal debito di qualcun altro per cui quella persona non riuscirà più ad onorare i suoi impegni.
Se infatti vi fosse una base monetaria a credito come accadeva nel gold standard allora era teoricamente possibile ripagare ogni debito facendo svariati passaggi di mercato. Questo anche se le banche commerciali creassero dal nulla il credito per poi distruggerlo al rientro.
Siccome però questa condizione non è più reale si è persa matematicamente ogni possibilità di estinzione totale dei debiti ingabbiandoci in una trappola senza fine dove tutti prima o dopo siamo destinati al fallimento. Prima uno e poi l'altro ma alla fine tutti.
Inviato il: 6/12/2009 13:23
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  •  Infettato
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Re: demolizione della storiella di Bankestein
#36
Dubito ormai di tutto
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Ok grazie

Citazione:
Se infatti vi fosse una base monetaria a credito come accadeva nel gold standard allora era teoricamente possibile ripagare ogni debito facendo svariati passaggi di mercato.


Questo basta e avanza, siamo d’accordo, aggiungo, più passa il tempo ossia più pompano a debito e più sarà impossibile recuperare la situazione….

Solo una postilla, la storiella non parte dal passato molto remoto?
Io consideravo quel periodo, mettendoci anche l'attuale, le cose sono due, o ancora non ho capito bene come funzionava all'epoca, oppure l'ho capito ma ho mischiato con il sistema attuale, ed è evidente che ne è uscito un bel casino.
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Infettato dal morbo di Ashcroft
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Inviato il: 6/12/2009 14:36
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  •  Mande
      Mande
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#37
Dubito ormai di tutto
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Da Cologna veneta
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Infettato
Citazione:

Solo una postilla, la storiella non parte dal passato molto remoto?
Io consideravo quel periodo, mettendoci anche l'attuale, le cose sono due, o ancora non ho capito bene come funzionava all'epoca, oppure l'ho capito ma ho mischiato con il sistema attuale, ed è evidente che ne è uscito un bel casino.

Come cercavo di spiegare ad a_mensa la storiella di bankestein è puramente divulgativa e rivolta alla grande massa.
Come giustamente noti non si tengono conto dei vari passaggi storici che ci hanno portato all'attuale sistema di emissione monetaria ma si semplifica drasticamente passando dal baratto ad oggi in un singolo istante con la figura di bankestein.

Se ti interessa un saggio che ripercorra a grandi linee varie fasi storiche devi rivolgere la tua attenzione verso "Bankestein revisitated" di Ashoka diviso in tre articoli che trovi qui su luogocomune. Quegli articoli hanno il pregio di considerare le varie fasi storiche di trasformazione della moneta ma il racconto si ferma all'epoca di Breeton-woods dove ancora esiste una base monetaria gold-standard e non arriva fino ai giorni nostri.
Se dunque vuoi ripercorrere il passato prendi in esame quegli ottimi articoli. Il presente invece lo affronta bankestein.

Guardando il passato puoi evincere semplicemente che l'evoluzione economica è andata sempre in peggio per i "fruitori" ed a guadagno dei creatori.

Parti da una moneta merce sostanzialmente neutra.
Si inseriscono gli orafo-banchieri creando fraudolentemente credito a partire dalla moneta merce e ne ottengono illeciti profitti.
Le banche centrali sostituiscono la moneta merce con moneta "fiat" a debito creando il sistema attuale.

In estrema sintesi il succo è questo.
Inviato il: 6/12/2009 15:42
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#38
Sono certo di non sapere
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@ mande
Hai un vantaggio nel poter dedicare a scrivere cazzate quanto tempo vuoi, cosa che non ho io.
E mi spiace che si siano allontanati edo e infettato proprio mentre cominciavano a capire qualcosa, sotterrati dai tuoi scritti.
Adesso, rimando a dopo tutte le altre questioni (che si riveleranno inutili) e torno all’esempio sul quale ho dimenticato di specificare la premessa, pensandoti tanto intelligente da capirla da solo, e non usando tale fatto per far finta di non capire.
Premessa:
Fotografo la situazione esistente e cerco di tracciare un prestito di 1000 e al tasso del 5% di interesse.
(nel mercato ci sono milioni di euro, non badare al perché e al percome, lo capirai dopo. Siano anche frutto di prestiti di altre persone, non ha nessuna importanza).
La banca mi presta 1000€ e dopo un anno me ne chiede 1050.
Per renderli io tolgo dal mercato 50€. Giusto fino qui ? li avrò guadagnati quei 50 € pulendo cessi o fabbricando biciclette ? si ? allora io non devo niente a nessun altro, va bene?
Però il mercato ha 50 € in meno di prima. Sei d’accordo fin qui?
Cosa ne fa la banca ? i 1000 € sono quelli che mi aveva prestato, pertanto è esattamente quanto avevano tirato fuori, da dove non sto a indagarlo ora. (li avevano stampati ? va bene, li rimettano nel cassetto, o sul piatto di uscita della stampante, 1000 erano e 1000 tornano)
50 € sono in più.
Adesso secondo te, cosa ne fa? Li mette in cassaforte, li chiude li e butta la chiave ?, perché solo così sparirebbero definitivamente dalla circolazione. Oppure li brucia o li macera ? anche così sparirebbero dalla circolazione. Ma che fa? Distrugge il suo guadagno ?
A te pare sensato, ti sembra realistico, che distrugga il suo guadagno ?
Se la banca fosse tua, cosa faresti ad un direttore che facesse una cosa simile ?
A parte il fatto che avrà pur da pagare i suoi impiegati, la luce delle sue sedi, il riscaldamento, ecc… ma metti pure che da tutti i prestiti fatti, pagate le spese, le tasse, ecc… gli avanzino ancora tot euro.
Secondo te che ne fa ? li distrugge ? perché quello è l’unico modo per toglierli definitivamente dalla circolazione e quindi creare carenza di banconote.
Secondo me li investe invece, compra appartamenti, quadri d’autore, ecc… e questo per aumentare il suo capitale di garanzia, cosa che gli permette di coprire meglio gli “impieghi”
Ma così facendo quel tot di euro tra i quali ci sono anche i 50 di sopra, non tornano forse nel mercato e questa volta NON a debito ?
Adesso, con cosa ha pagato la banca i suoi impiegati ? le bollette della luce ? del riscaldamento ? e tutto il resto ? con del denaro no? O con cosa ? e quello per la definizione di prima non è il mercato ? allora del denaro è arrivato nel mercato e NON a debito, ma in cambio di prestazioni.
E se la banca ha accumulato guadagni e ha comprato un immobile l’ha pagato o no, e con cosa ? denaro vero ? e anche questo è denaro che torna al mercato e NON a debito.
Lo vedi o no quindi, che nel mercato NON esiste solo denaro preso in prestito ?
Anzi, la maggior parte NON è preso a prestito, ma riflette il valore che è stato creato nell’arco degli anni da chi lavora.
Questo, se non l’hai capito è l’esempio di come si possa ripagare TUTTI i debiti, ed avere ancora in circolazione del denaro.
Prova a sgusciare ancora di qui, se ci riesci.

Ps. Aver affermato che la storiella di Bankestein punti a dimostrare che lo stampare denaro e darlo in prestito, pretendendo un interesse, conduce al fallimento delle persone, in quanto viene stampato il denaro per il prestito ma non quello per gli interessi, visto che l’Italiano lo conosco ancora, riaffermo che è il principale scopo della storiella.
E questo fatto si basa su tre presupposti:
1) Che benché il denaro venga imprestato per facilitare gli scambi, non venga accettato come pagamento degli interessi, nessun altra “riserva di valore” che non del denaro.
2) Che chi stampa il denaro NON abbia spese, o almeno ne abbia inferiori a quanto guadagna con gli interessi
3) Che ci sia interesse a far fallire le persone, disposte a pagare con beni diversi da un qualcosa che non c’è più, per pignorargli quegli stessi beni.
Tutto ciò non considerando che:
il punto 2 vuol dire arricchirsi, quindi il problema è eventualmente che qualcuno si arricchisca.
Che non vi sia alternativa al denaro per scambiarsi dei beni, quando il denaro viene prodotto proprio per tale scopo.(punto 1).
Che di qualsiasi tipo di bene si trattasse, al posto del denaro (conchigliette, noccioline, pietruzze, pepite d’oro, ecc…) con queste condizioni, il risultato non cambierebbe.
Perché è ovvio, che se considero SOLO un tipo di bene, e ne pretendo più di quanto ne do (capitale + interesse), ed il surplus (interesse) lo trattengo, è ovvio che prima o poi, quel bene che è in quantità limitata, sparirà dalla circolazione. Ma la cosa essenziale da vedere, per chi ha gli occhi per farlo, è che NON è sparita dalla circolazione ogni "riserva di valore", non le auto, non gli appartamenti, non le biciclette, non il pane ne il formaggio, ma SOLO quel tipo di bene che l'arricchito ha sequestrato dalla circolazione.
E l’errore maggiore, in queste considerazioni, è che si parla di UN SOLO tipo di bene usato come “riserva di valore” , per permettere lo scambio di tanti altri tipi di beni, anch’essi “riserva di valore”, negando la valenza dell’unica caratteristica per cui è creato.
Aggiungere poi che questo falso ideologico, è causato dal fatto di voler guardare solo e unicamente al denaro come valore, mentre ogni bene ha un valore, e, ripeto avvalorando il paradosso per cui da una parte il denaro serve per permettere gli scambi, ma alla fine non è scambiabile con null’altro che con se stesso, è forse inutile, ora.
Mi accontenterei che trovassi dove non sei d’accordo nella parte prima del ps.
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non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 6/12/2009 16:20
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#39
Sono certo di non sapere
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@ mande
una cosa mi incuriosisce di te:
ma sei veramente e fermamente convinto di quanto affermi, o ti stai solo divertendo a "fare il tonto" (attenzione, ho detto "fare" perchè dimostri molte abilità soprattutto perchè per sostenere una cosa illogica, occorre veramente una grande abilità).
di qui direi che la curiosità si estende alla seconda domanda e cioè:
"hai seriamente cercato di capire quanto affermo, o ti opponi in modo preconcetto, attaccandoti ad ogni appiglio che , grazie alla mia difficoltà e incompletezza nell'esprimermi, riesco sempre a lasciare ?"

della serie stai opponendoti ai concetti che cerco di esprimere o al mio modo di esprimerli?
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Inviato il: 6/12/2009 16:40
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#40
Sono certo di non sapere
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@ mande
ho fatto ricerca e letto gli scritti di marco bollettino sulla stessa storiella.

ma lui non si è mai sognato di sostenere che se si crea il denaro per fare prestiti occorra creare anche quello per gli interessi !
mi pareva che marco non potesse dire una simile fesseria !
anche nel suo scritto "lo stato falsario" smonta solo la diceria che se fosse lo stato a stampare il denaro , sarebbe meglio !
penso che valga la pena che vada tu a rileggerti sia gli scritti di bollettino che la storiella di bankestein, e forse la troverai la differenza.
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Inviato il: 6/12/2009 17:05
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  •  Mande
      Mande
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#41
Dubito ormai di tutto
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a_mensa

Partiamo da finale che è più semplice.
Citazione:

ho fatto ricerca e letto gli scritti di marco bollettino sulla stessa storiella.

ma lui non si è mai sognato di sostenere che se si crea il denaro per fare prestiti occorra creare anche quello per gli interessi !

Fallacia enorme come una casa. Dove sta scritto in bankestein che occorre creare anche il denaro per gli interessi?
Trovalo se ne sei capace.
In bankestein ricordo il vecchio saggio che si lamenta dell'impossibilità matematica di pagare il debito perché mancheranno sempre gli interessi.
E' matematica delle elementari che il saggio sapeva benissimo.
Il saggio notificava a bankestein che ciò era truffa oltre che circonvenzione di incapaci ad intendere la matematica.

Ashoka come ti ho già detto ha fermato la sua analisi storica quando ancora esisteva una base di moneta stabile a credito dovuta al gold standard. Questa considerazione avviene solo nel passaggio successivo dove anche questa base monetaria viene tolta e sostituita con denaro-debito. Sei pregato di leggere con attenzione perché questo genere di repliche stancano.
Citazione:

della serie stai opponendoti ai concetti che cerco di esprimere o al mio modo di esprimerli?

Mi oppongo ai concetti che scrivi ma la forma è parimenti importante. La singola parola al posto sbagliato infatti stravolge letteralmente i concetti. Opporsi alla forma oppure al concetto è equivalente. Tanto per farti capire meglio la mia affermazione ti faccio un esempio.

Tu scrivi:
Citazione:

Premessa:
Fotografo la situazione esistente e cerco di tracciare un prestito di 1000 e al tasso del 5% di interesse.
(nel mercato ci sono milioni di euro, non badare al perché e al percome, lo capirai dopo. Siano anche frutto di prestiti di altre persone, non ha nessuna importanza).
La banca mi presta 1000€ e dopo un anno me ne chiede 1050.
Per renderli io tolgo dal mercato 50€. Giusto fino qui ? li avrò guadagnati quei 50 € pulendo cessi o fabbricando biciclette ? si ? allora io non devo niente a nessun altro, va bene?

Io ti chiedo uno ed un solo esempio che dimostri che la somma totale dei debiti possa essere ripagata.
Tu mi porti un esempio dove un singolo debito può essere ripagato.

Hai dimostrato che matematicamente il singolo debito può essere ripagato?
Si! Ma non era l'argomento della discussione.
La tesi che cerchi inutilmente di confutare è che la somma totale dei debiti non può essere ripagata.
Io non metto le parole a caso. Quando parlo di somma totale spero di usare un italiano corrente che sta a significare tutti i debiti esistenti.
Io non ho mai ed in nessun caso affermato che sia matematicamente impossibile pagare il singolo debito. Accade ogni giorno che singoli debiti vengano pagati. Quello che non è matematicamente possibile è pagare la somma totale dei debiti.
Somma totale.
Somma totale.
Somma totale.
Somma totale.

Dimmi quante volte devo ripeterlo perché ti resti in mente che non si parla di debiti in generale ma di somma totale.

Trovami un solo intervento dove sbaglio la mia affermazione e mi riferisco al singolo debito e non alla somma totale.
Somma. Somma. Le parole non si mettono a caso.
Citazione:

Ps. Aver affermato che la storiella di Bankestein punti a dimostrare che lo stampare denaro e darlo in prestito, pretendendo un interesse, conduce al fallimento delle persone, in quanto viene stampato il denaro per il prestito ma non quello per gli interessi, visto che l’Italiano lo conosco ancora, riaffermo che è il principale scopo della storiella.
E questo fatto si basa su tre presupposti:
1) Che benché il denaro venga imprestato per facilitare gli scambi, non venga accettato come pagamento degli interessi, nessun altra “riserva di valore” che non del denaro.

Ancora con questa storia. Ti ho ripetuto allo sfinimento che il potere liberatorio è affidato esclusivamente alla moneta di corso forzoso.
Ti ho dato link e quant'altro che ti parlano del potere liberatorio della moneta e come solo essa deve essere accettata come pagamento di un debito.

Vuoi confutare?
FALLO!

Sai come si fa a confutare?
Esempio:
-Mi presenti il link ad un articolo dove una banca accetta pagamenti diversi dal denaro. Vuoi che un giornale non scriva di una tale bizzarria?

Ma anche avendo fortuna nel trovarlo non hai dimostrato nulla. Perché la tua obiezione per essere valida deve prevedere che tutte le banche siano obbligate ad accettare come pagamento dei debiti qualsiasi bene.

-Mi presenti una legge dello stato che dice che ogni oggetto-servizio ha potere liberatorio.

Se ogni bene o servizio ha potere liberatorio allora la tua obiezione è fondata. Aspetto dunque.

Citazione:

2) Che chi stampa il denaro NON abbia spese, o almeno ne abbia inferiori a quanto guadagna con gli interessi

Al punto due ti ho risposto migliaia di volte oramai. Prendine atto. Hai un blocco mentale irrecuperabile che le risposte entrano ed escono dal tuo cervello allo stesso istante. Non riceverai altre risposte in merito.
Ora mi hai fatto incazzare veramente

L'esempio dal quale nasce la diatriba almeno potevi riportarlo no? NO. Come sempre apri una discussione e pretendi di confutare esempi senza neanche riportarli. Ora lo riporto io ma è l'ultimo favore che ti faccio. La prossima volta ti arrangi.

Questo intervento è datato 14/11/2009 18:51 in questa discussione:
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3409
Citazione:

Ti riscrivo l'esempio di prima:
Citazione:


Anno 0
Marco fa un contratto di 100€ al 5% annuo per 3 anni.
Moneta 100
Debito 100

Anno 1
Debito 105 Marco restituisce i soli interessi al banchiere 5€ (il 5% al banchiere)
Moneta 100
Banca 5
Marco 95
Debito 100

Anno 2
Debito 105 Marco restituisce i soli interessi al banchiere 5€
Moneta 100
Banca 10
Marco 90
Debito 100

Anno 3
Debito 105 Marco vende merci alla banca per 10€ e pensa di saldare il suo debito.
Moneta 100
Banca 0
Marco 100
Marco non possiede i 105 promessi nonostante possiede tutta la massa monetaria e fallisce


Seppure il primo ed il secondo anno per semplicità la banca non spende nulla ma tiene i soldi in cassa ti ho scritto appositamente che il 3 anno quei soldi li spende tutti verso Marco.
Ma nonostante la banca abbia speso tutto quello che possedeva verso Marco che aveva bisogno di soldi...
Nonostante Marco fosse in possesso dell'intera massa monetaria esistente...
Marco è comunque risultato insolvente.

Se ancora non hai capito che il fatto che le banche spendano gli interessi che incassano è ininfluente ai fini del discorso non penso di poter spendere altre parole.

E' passato un mese quasi. Ho speso fiumi di parole ed ancora non lo hai capito. Prendine atto. Il tuo cervello subisce un blocco da rifiuto perché evidentemente per te accettare questo è veramente troppo.
Almeno finiscila di aprire thread inutili dove cerchi di confutare quel che ti rifiuti di capire ed amici come prima ma guarda che il vaso è colmo.
Citazione:

E l’errore maggiore, in queste considerazioni, è che si parla di UN SOLO tipo di bene usato come “riserva di valore” , per permettere lo scambio di tanti altri tipi di beni, anch’essi “riserva di valore”, negando la valenza dell’unica caratteristica per cui è creato.

L'errore maggiore è far notare a tutti quanti la realtà che hanno sotto il naso ovvero che la moneta a corso forzoso è l'unica ad avere potere liberatorio?
L'errore maggiore è dire la verità e difenderla?
Citazione:

Aggiungere poi che questo falso ideologico, è causato dal fatto di voler guardare solo e unicamente al denaro come valore, mentre ogni bene ha un valore, e, ripeto avvalorando il paradosso per cui da una parte il denaro serve per permettere gli scambi, ma alla fine non è scambiabile con null’altro che con se stesso, è forse inutile, ora.

Vedi che non capisci?
Il denaro puoi scambiarlo con qualsiasi bene tu voglia!
Il punto è che per restituire un debito puoi usare solo il denaro che è l'unico ad avere potere liberatorio.
Anche questo te lo ho ripetuto allo sfinimento. BASTA.
Sei in grado di dimostrare che le banche sono obbligate ad accettare qualsiasi bene come restituzione di un debito?
Se sei in grado fallo se no taci per sempre che di risposte non ne avrai più su questi punti.
Inviato il: 6/12/2009 18:10
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#42
Sono certo di non sapere
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Il tuo esempio, come ti è già stato detto più volte, fallisce perché l'hai costruito per fallire. Marco ha preso in prestito al 5% 100 per 4 anni ed ha ottenuto soltanto 10 dalla vendita delle sue merci.

Il rendimento del suo investimento era minore del tasso di interesse: per forza è fallito!

Vediamo controesempio costruito ad hoc in cui non fallisce.

Marco prende in prestito 100 dalla banca al 5% per 5 anni. Ogni anno restituisce parte in capitale e parte in interessi.

Dopo un anno Marco restituisce 20 di capitale + 5 di interessi alla banca. Vende poi alla banca le merci che ha prodotto durante l'anno per 10.

Quindi dopo un anno

Marco moneta: 85 (100- 20 capitale restituito - 5 interessi + 10 vendita merci)
Banca moneta: 15
Debito: 80

Dopo due anni la quota di interessi scende a 4 e Marco rimborsa 24 intascando 10 per la vendita delle merci

Marco moneta: 71 (85-24+10)
Banca moneta: 29
Debito: 60

Alla fine del terzo anno continua il rimborso di capitale ed interessi (-23) e la vendita di merci (+10)

Marco moneta: 58 (71-23+10)
banca moneta 42
Debito: 40

E così al quarto anno (-22 è10)

Marco moneta: 46 (58-22+10)
Banca moneta: 54
Debito: 20

Mentre dopo cinque anni finisce di pagare il debito

Marco moneta: 35 (46-21+10)
Banca moneta: 65
Debito: 0
Inviato il: 6/12/2009 18:28
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  •  Mande
      Mande
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#43
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Ashoka
Citazione:

Il tuo esempio, come ti è già stato detto più volte, fallisce perché l'hai costruito per fallire. Marco ha preso in prestito al 5% 100 per 4 anni ed ha ottenuto soltanto 10 dalla vendita delle sue merci.

Il rendimento del suo investimento era minore del tasso di interesse: per forza è fallito!

Vediamo controesempio costruito ad hoc in cui non fallisce.

No, caro Ashoka. Tu non hai scusanti. Non puoi appellarti al fatto che di economia non sai nulla per cui questi errori sono profondamente gravi ed intollerabili. Non puoi dire :"Ma io in fondo di economia non so niente e mi piace parlare a vanvera".

Hai voluto intervenire?
Bene. Vediamo cosa hai osato dire:
Citazione:

Marco prende in prestito 100 dalla banca al 5% per 5 anni. Ogni anno restituisce parte in capitale e parte in interessi.

Dopo un anno Marco restituisce 20 di capitale + 5 di interessi alla banca. Vende poi alla banca le merci che ha prodotto durante l'anno per 10.

Quindi dopo un anno

Marco moneta: 85 (100- 20 capitale restituito - 5 interessi + 10 vendita merci)
Banca moneta: 15
Debito: 80

Dopo due anni la quota di interessi scende a 4 e Marco rimborsa 24 intascando 10 per la vendita delle merci

Marco moneta: 71 (85-24+10)
Banca moneta: 29
Debito: 60

Alla fine del terzo anno continua il rimborso di capitale ed interessi (-23) e la vendita di merci (+10)

Marco moneta: 58 (71-23+10)
banca moneta 42
Debito: 40

E così al quarto anno (-22 è10)

Marco moneta: 46 (58-22+10)
Banca moneta: 54
Debito: 20

Mentre dopo cinque anni finisce di pagare il debito

Marco moneta: 35 (46-21+10)
Banca moneta: 65
Debito: 0


Errore grave 1:
Ogni volta che si somma "Marco moneta" con "banca moneta" si ottiene 100 nonostante venga restituita quota capitale.
Questo significa una ed una cosa soltanto. Che la banca rispende anche il capitale creato dal nulla e non solo gli interessi ergo affermi che il signoraggio è dato dalla moneta stampata più interessi.
Questa affermazione va contro a quanto ti ho mai visto affermare finora. Te lo ho già fatto notare ma tu sei recidivo.
Ashoka afferma dunque di essere uno di quei signoraggisti che a parole ha sempre combattuto presentando pure prove documentali della falsità della loro tesi.
Sei dunque ora in grado di dimostrare che le banche per ogni euro stampato se ne intascano e rispendono un euro più interessi?
Questa è la tua prima affermazione errata alla quale sei pregato di portare dimostrazione.

Errore grave 2:
Fin dal primo passaggio per effetto dell'errore grave 1 la banca spende 10 pur avendo incassato di interesse 5. Esempio impossibile per errore matematico poiché la banca non poteva spendere più di quello che possedeva. Certo a meno che Ashoka non sia in grado di provare che il signoraggio sia dovuto al capitale+interessi invece dei soli interessi come ha sempre finora affermato. Si attende questa sconvolgente dimostrazione.

L'esempio corretto era già stato fatto nel thread originario e queste obiezioni già confutate la. Ogni tentativo di dire non sapevo da parte tua è ininfluente perché è tutto scritto.

14/11/2009 16:51
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3409
Citazione:

Ma se Marco pagava quota capitale e quota interessi come nei mutui?

Risposta non cambiava nulla.
Vediamo:

Portatevi su questo sito per calcolare il piano di ammortamento.
http://mutuionline.24oreborsaonline.ilsole24ore.com/guidaestrumenti/base/ammortamento_in.asp

Dati:
Importo 100.000€
Anni 10
Rate mensili
Tasso fisso 5%

Anno 0
Moneta 100.000€
Debito 100.000€

Mese 1
Moneta esistente 100.000 €
Rata 1.060,66 €
Banca 416,67 €
Moneta sparita 643,99 €

Mese 2
Moneta esistente 99.356,01 €
Rata 1.060,66 €
Banca 413,98 € (in più del mese scorso)
Moneta sparita 646,67 €

.............................

Mese 119
Moneta esistente 2.108,13 €
Rata 1.060,66 €
Banca 8,78 € (in più in interessi)
Moneta sparita 1.051,87

Mese 120 (ultimo)
Moneta esistente 1.056,25 €
Rata 1.060,66 €
Marco fallito


Rimango in attesa che tu dimostri inconfutabilmente a seguito del tuo intervento che il signoraggio è quanto descritto da Pascucci come hai appena affermato. Quando avrò questa dimostrazione allora avrai confutato il mio esempio.
Inviato il: 6/12/2009 19:11
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#44
Sono certo di non sapere
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@ mande
Cit:
“Fallacia enorme come una casa. Dove sta scritto in bankestein che occorre creare anche il denaro per gli interessi?
Trovalo se ne sei capace.
In bankestein ricordo il vecchio saggio che si lamenta dell'impossibilità matematica di pagare il debito perché mancheranno sempre gli interessi.”
Ma ti stai proprio arrampicando sui vetri !!! “impossibilità matematica di pagare il debito perché mancheranno sempre gli interessi” e “occorre creare anche il denaro per gli interessi” ti sembrano così diversi nel significato ? ma tu in queste due frasi, cosa capisci ?

Cit:” Hai dimostrato che matematicamente il singolo debito può essere ripagato?
Si! Ma non era l'argomento della discussione.
La tesi che cerchi inutilmente di confutare è che la somma totale dei debiti non può essere ripagata.”
Ma accidenti, LA SOMMA TOTALE DEI DEBITI non è la somma dei singoli debiti ?
E se la dimostrazione è valida per ogni singolo, non è forse valida per due, tre, tutti? Ma mi stai prendendo in giro o che?
Cit:” Dimmi quante volte devo ripeterlo perché ti resti in mente che non si parla di debiti in generale ma di somma totale.”
E tu dimmi quante volte devo ripeterti che 1+1+1+1….= somma totale ? cosa cavolo intendi per somma totale ?

Cit: ”Ancora con questa storia. Ti ho ripetuto allo sfinimento che il potere liberatorio è affidato esclusivamente alla moneta di corso forzoso.” Ed io sono sfinito dal ripeterti che :
se accetti la dimostrazione che ti ho fatto per il singolo prestito, accetti anche la conclusione che alla fine torna nel mercato del denaro che non è a debito. E allora se esiste del denaro NON a debito io potrò scambiare la mia capra, la mia bicicletta, o qualsiasi altro bene, che la banca non accetterebbe, con QUEL denaro che è in circolazione ma NON è a debito. Era un passaggio troppo difficile per te ?

Cit:” Seppure il primo ed il secondo anno per semplicità la banca non spende nulla ma tiene i soldi in cassa ti ho scritto appositamente che il 3 anno quei soldi li spende tutti verso Marco.”
Bari e non ti accorgi nemmeno di barare. Se il tuo presupposto era che Marco desse alla banca una prestazione equivalente agli interessi , la prestazione doveva valere 15 e non 10. Lo sai fare 5x3= 15? Perché a casa mia 5x3non fa 10.

Cit:” Il punto è che per restituire un debito puoi usare solo il denaro che è l'unico ad avere potere liberatorio.”
e tu non vuoi capire, ed io sono veramente più stufo di te di ripetertelo, che visto che di beni e “valore” ce n’è in giro MOLTO ma MOLTO più che di denaro, (dato che il valore è creato dal lavoro, molto più in fretta di quanto il tempo e l’uso lo riesca ad azzerare) ci sarà sempre, e ripeto sempre in circolazione del denaro NON a debito, almeno quanto rappresenta tutti i beni mobili e immobili delle banche, perché quei beni li avranno COMPRATI , e quindi quel denaro usato per comprarli NON saranno più stati restituiti alle banche, e quindi si potrà sempre pagare gli interessi con del denaro, che non ci sarebbe più in circolazione SOLO se le banche lo distruggessero o lo chiudessero in cassaforte. Ma questo come ben puoi constatare NON succede.
A proposito di risposte non date: ti ho chiesto e ti richiedo “con cosa credi che le banche paghino i loro dipendenti, le bollette, le tasse, e tutto ciò che ogni azienda paga? E quel denaro lo prendono forse a prestito ? e a chi ?”
Sei tu che non rispondi quando dovresti contraddirti!
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Inviato il: 6/12/2009 19:12
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  •  a_mensa
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Re: demolizione della storiella di Bankestein
#45
Sono certo di non sapere
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@ Ashoka

bravo !!!!
anche se per non fallire basterebbe che Marco guadagnasse esattamente l'importo degli interessi !!!
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Inviato il: 6/12/2009 19:15
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Re: demolizione della storiella di Bankestein
#46
Sono certo di non sapere
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@ mande
ha.. ha...ha...
non ti sei accorto che Ashoka ti ha fregato perchè ha fatto guadagnare a Marco, più di quanto Marco dovesse alla banca per interessi.
che è cosa sostenevo io fin dall'inizio.
se la banca spende di meno di quanto GUADAGNA con gli interessi, allora fallisce Marco
se la banca spende quanto guadagna con gli interessi vanno in pari
se la banca spende di più di quanto guadagna con gli interessi allora è la banca ad impoverirsi e Marco ad arricchirsi!

cacchio è un secolo che sto dicendo questa cosa!!!
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Inviato il: 6/12/2009 19:22
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Re: demolizione della storiella di Bankestein
#47
Sono certo di non sapere
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@ mande

cit" L'esempio corretto era già stato fatto nel thread originario e queste obiezioni già confutate la. Ogni tentativo di dire non sapevo da parte tua è ininfluente perché è tutto scritto."

già, con un esempio in cui la banca NON spende nulla, NON paga gli impiegati, NON paga alcuna bolletta, e.... che banca !!!!
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Inviato il: 6/12/2009 19:29
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  •  Mande
      Mande
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#48
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a_mensa
Citazione:

@ mande
ha.. ha...ha...
non ti sei accorto che Ashoka ti ha fregato perchè ha fatto guadagnare a Marco, più di quanto Marco dovesse alla banca per interessi.
che è cosa sostenevo io fin dall'inizio.
se la banca spende di meno di quanto GUADAGNA con gli interessi, allora fallisce Marco
se la banca spende quanto guadagna con gli interessi vanno in pari
se la banca spende di più di quanto guadagna con gli interessi allora è la banca ad impoverirsi e Marco ad arricchirsi!

cacchio è un secolo che sto dicendo questa cosa!!!

E' un secolo che stai dicendo che il guadagno delle banche non è solo degli interessi ma anche di tutto il capitale che creano dal nulla?

Altro Signoraggista che afferma che le banche incamerano non solo gli interessi dal denaro creato dal nulla ma anche il capitale.

Hai anche tu appena affermato dunque che ogni cento euro che le banche creano dal nulla si intascano cento euro più interessi come ha sempre affermato Pascucci nel suo sito www.signoraggio.com .

Attendo anche da te prove della tua affermazione.
Inviato il: 6/12/2009 19:33
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  •  edo
      edo
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#49
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Citazione:
Se infatti vi fosse una base monetaria a credito come accadeva nel gold standard allora era teoricamente possibile ripagare ogni debito facendo svariati passaggi di mercato. Questo anche se le banche commerciali creassero dal nulla il credito per poi distruggerlo al rientro. Siccome però questa condizione non è più reale si è persa matematicamente ogni possibilità di estinzione totale dei debiti ingabbiandoci in una trappola senza fine dove tutti prima o dopo siamo destinati al fallimento. Prima uno e poi l'altro ma alla fine tutti.


Che scenario si può ipotizzare per quando i debiti pubblici nazionali saranno ingestibili? Per la Grecia a breve (pare), altri potrebbero seguire velocemente con effetto domino.

Mande, andrò sul sito di linucs a leggere qualcosa. Grazie.
Inviato il: 6/12/2009 20:17
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Re: demolizione della storiella di Bankestein
#50
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@ mande
non cambiare le carte in tavola!
io sostengo e ho sempre sostenuto, e trovami dove io abbia detto qualcosa di diverso, che il guadagno delle banche consiste negli INTERESSI che riscuotono sui prestiti che fanno.
ivi compresa la banca centrale (quella che stampa soldi e li da in prestito alle banche commerciali, tanto per intenderci bene).
sempre che si trascurino gli spiccioli che guadagnano sulle "operazioni di conto" tipo assegni, pagamento bollette, ecc...
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Inviato il: 6/12/2009 20:53
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Re: demolizione della storiella di Bankestein
#51
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@ edo
per favore, non mescolare il debito pubblico con banche , signoraggi, interessi e compagnia.
il debito pubblico è la semplice conseguenza del fatto che lo stato spende più di quanto incassa.
ogni anno incassa tot e spende tot+qualcosa (come milioni di euro, tanto per intenderci).
dato che non è il tesoro (che è il ministero che si occupa delle finanze) a stampare il denaro, per poter pagare quel "qualcosa" in più deve farseli prestare, altrimenti qualche impiegato statale resterebbe senza paga, o qualche fornitore non verrebbe pagato.
allora il tesoro stampa dei titoli (bot, cct, btp, ecc...) e li mette in vendita.
questi titoli promettono di essere rimborsati dopo un certo tempo (dai 3 mesi per certi Bot, ai 10 anni per cct o bpt) a fronte di un certo interesse che matura in tale tempo.
gli interessi verranno pagati in modi diversi a secondo del titolo, ma sempre di interessi si tratta.
alle aste ( aste al ribasso) di tali titoli parteciopano gli investitori istituzionali (banche , finanziarie, ecc..), a meno dielle rare emisioni a "mercato aperto" (te ne parlerò un'altra volta).
quelli che riescoino ad essere asseganti alle banche vanno ai clienti che li avevano prenotati, ed anche , a volte se la banca lo ritiene conveniente, nel suo capitale di garanzia.
quando scadono i titoli, metti dopo tre mesi, lo stato ovviamente non ha ancora i soldi per rimborsarli, allora stampa altri titoli, fa un'altra asta ecc.., ecc...
morale, in italia c'è un'asta ogni 15 giorni circa.....
ma come vedi, in tutto ciò le banche c'entrano solo come "clienti" del tesoro.
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Inviato il: 6/12/2009 21:07
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  •  edo
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Re: demolizione della storiella di Bankestein
#52
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a-mensa: il debito pubblico è la semplice conseguenza del fatto che lo stato spende più di quanto incassa.

A me pare che la logica sia la stessa di un altro qualunque prestito, fatto a partire da moneta debito.
Inviato il: 6/12/2009 21:15
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  •  Mande
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Re: demolizione della storiella di Bankestein
#53
Dubito ormai di tutto
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a_mensa
Citazione:

@ mande
non cambiare le carte in tavola!
io sostengo e ho sempre sostenuto, e trovami dove io abbia detto qualcosa di diverso, che il guadagno delle banche consiste negli INTERESSI che riscuotono sui prestiti che fanno.

Quando hai affermato seguendo l'esempio di Ashoka che le banche trattengono anche la quota capitale oltre agli interessi dal denaro che generano dal nulla hai affermato esattamente questo.

L'unica e sola maniera che hai a disposizione per provare che tutti i debiti possono teoricamente essere ripagati è questa.

Ora sta a te provare che il sistema economico è un furto operato dalle banche.
Se non ci riesci hai automaticamente provato che è una frode da parte delle banche.

Puoi scegliere tra furto o frode. A te la scelta.
Inviato il: 6/12/2009 21:16
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  •  a_mensa
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Re: demolizione della storiella di Bankestein
#54
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@ mande
cit"Puoi scegliere tra furto o frode. A te la scelta."

mi pare, e i miei post da un po a questa parte lo testimoniano, che io ho scelto già parecchio tempo fa.
cosa sostengo, da tempo, è chelebanche taglieggiano la società mediante tassi (guadagni) che non rispecchiano nemmeno lontanamente l'impegno, la perizia, il rischio, le conoscenze necessarie, e quant'altro necessarie per fare il lavoro che fanno.
sono delle sanguissughe.
ma non per motivi e cose strane e difficili da capire,ma solo perchè applicano tassi troppo alti, o meglio, perchè la forbice tra tassi attivi e passivi è troppo ampia, da usura.
questo sostengo ora, sostenevo un mese fa, e anche 3 mesi fa.
tutto qui, operando in clima di monopolio, anzi , meglio di oligopolio, ma protetti e benedetti dalla banca centrale, al popolo non resterebbe che farle fallire ritirando tutti i propri averi .
peccato che sarebbe come martellarsi sui coglioni, visto che a rimetterci per primi, sarebbe proprio il popolo.

cit:"Quando hai affermato seguendo l'esempio di Ashoka che le banche trattengono anche la quota capitale oltre agli interessi dal denaro che generano dal nulla hai affermato esattamente questo"
per cosa riguarda i soldi che entrano in banca, io non faccio alcuna distinzione tra quelli che provengono da un prestito e quelli cherappresentano gli interessi. per me il denaro è tutto uguale.
se facendo le somme, alla fine quel che resta è meno del capitale di partenza, vuol solo dire che la banca ha speso più di quello che ha guadagnato (interesse) e pertanto è semplicemente più povera, gli manca qualcosa, come a tutte quelle entità che spendono più di quanto guadagnano.
se invece, alla fine la banca si ritrova esattamente il capitale, significa che ha speso solo e soltanto il proprio guadagno (bilancioin pareggio) e questi sono i due modi, come preannunciato, per NON far funzionare l'impoverimento della popolazione, cosa che invece avviene se le spese sono inferiori al guadagno.
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Inviato il: 6/12/2009 21:54
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#55
Sono certo di non sapere
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Mande cerca di darti una calmata perché la mia pazienza non è infinita.

Ogni volta che presenti un "esempio" cambi il significato dei termini che usi e quindi la banca diventa banca centrale a seconda di quello che stai cercando di dimostrare in quel momento.

La tua tesi di fondo è che ogni moneta nasca tramite indebitamento

Ti avevo presentato l'esempio della Fed che paga lo 0.15% sulle riserve di valuta che le banche hanno presso di lei. Visto circa 1 trilione di dollari di riserva lo 0.15% fa 1.5 miliardi di dollari. Quella è moneta esente da debito o no?

N.B. Questa domanda te l'ho già fatta ed avevi casualmente glissato.

Riguardo al mio esempio che ti ha tanto scandalizzato:

a) Dai per scontato che la banca creasse sul momento i 100 che prestava. Dove l'ho mai sostenuto? Ho scritto che la banca aveva 100 e li prestava a Marco. Secondo te i prestiti non potevano essere mai restituiti e ti ho dimostrato che non era vero.

b) Se invece ipotizziamo che quella fosse una banca centrale, che tutti i nuovi soldi nascano solo come debito (non ci sono le operazioni di mercato aperto) allora segue che...... visto che la banca centrale presta solo al sistema bancario sono le banche commerciali ad essere precisamente nella posizione di Marco! Tanti auguri a sostenere questa tesi

c) Se rifai il tuo esempio e metti un miliardo di monete nel sistema ma Marco continua a vendere solo per 10 otterrai sempre un fallimento: questo perché l'investimento di Marco è fallimentare (la redditività dell'investimento è minore del tasso di interesse praticato)

Con questo tanti saluti e smettila di tirarmi in ballo a sproposito
Inviato il: 6/12/2009 23:36
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  •  Mande
      Mande
Re: demolizione della storiella di Bankestein
#56
Dubito ormai di tutto
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Ashoka
Citazione:

Mande cerca di darti una calmata perché la mia pazienza non è infinita.

La mia verso di te invece è già esaurita. Mi dai solo due scelte.
O credere che di colpo sei diventato un finto tonto oppure che sei in aperta malafede. Entrambe sono negative e reiterate.
Citazione:

Ogni volta che presenti un "esempio" cambi il significato dei termini che usi e quindi la banca diventa banca centrale a seconda di quello che stai cercando di dimostrare in quel momento.

Ogni volta che qualcuno mi chiede di modificare l'esempio per rispondere alle sue obiezioni getto delle basi per far capire da che situazione parte il mio esempio. Cosa che tu casualmente dimentichi sempre di fare come ora per poi poter affermare che gli altri fraintendono il tuo esempio. Comportamento ineccepibile non c'è che dire.
Citazione:

La tua tesi di fondo è che ogni moneta nasca tramite indebitamento

Ti avevo presentato l'esempio della Fed che paga lo 0.15% sulle riserve di valuta che le banche hanno presso di lei. Visto circa 1 trilione di dollari di riserva lo 0.15% fa 1.5 miliardi di dollari. Quella è moneta esente da debito o no?

N.B. Questa domanda te l'ho già fatta ed avevi casualmente glissato.

Casualmente avevo glissato? Memoria corta anche te?
Ma guarda che è tutto scritto. Se non hai memoria basta che rileggi.
Intervento del 17/11/2009 18:18
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3409
Citazione:

Citazione:

Rimane poi l’esempio che ti avevo fatto e che ovviamente hai saltato. Oggi come oggi le banche commerciali hanno depositato presso la Fed circa 1000 miliardi di dollari e su questi La Fed paga un interesse. Come paga questi interessi? Stampando nuova moneta.

Può benissimo attingere quei soldi dalle riserve che possiede o da altri interessi positivi che percepisce. Devi essere tu a dimostrare che stampa moneta dal nulla e se la accredita per spenderla.
Quando sarai riuscito a dimostrarlo vai anche tu da Pascucci e forniscigli le prove inconfutabili che ha ragione. Te ne sarà grato se dimostri che le banche intascano ogni moneta più gli interessi.

Te la riformulo la risposta se non ti è chiara ma più di così non posso.
Tu affermi che siccome la FED paga alle banche un interesse dello 0,15% sulle riserve che detengono presso di lei allora lo fa stampando moneta e spendendola.
Se hai prove di questo effettivamente mette in circolo moneta esente da debito come affermato da Pascucci e da Auriti prima di lui. Dunque hai effettivamente provato che le banche centrali creano dal nulla il denaro e lo spendono per quello che ritengono più opportuno al pari di un comune falsario.
Questo a patto che tu sia in grado di provare che quei soldi che pagano alle banche non derivino da interessi che incassa dai suoi debitori o da somme precedentemente messe a riserva nei bilanci.
Se sei in grado di provare che i soldi che la FED usa per pagare gli interessi alle banche depositanti li crea dal nulla hai provato che il signoraggio è dato dall'intero capitale che la banca crea.
Se si senti in grado di provare questa affermazione con dei dati incontrovertibili che indichino che la FED non prende quei soldi da altre entrate del suo bilancio ma li crea dal nulla a suo personale credito per spenderli hai falsificato la mia tesi senza dubbio. Hai altresì verificato incontrovertibilmente la tesi di Pascucci.

Te lo ho già detto e te lo ripeto. Sei tu in grado di provare che quei soldi la FED li crea a credito suo per spenderseli oppure no?
Citazione:

Riguardo al mio esempio che ti ha tanto scandalizzato:

a) Dai per scontato che la banca creasse sul momento i 100 che prestava. Dove l'ho mai sostenuto? Ho scritto che la banca aveva 100 e li prestava a Marco. Secondo te i prestiti non potevano essere mai restituiti e ti ho dimostrato che non era vero.

Casualmente ti sei dimenticarlo di indicarlo come premessa. Cosa non del tutto ovvia poiché lo era nel mio. Ma le premesse le gettiamo sempre dopo altrimenti perché chiamarle premesse?
In questo caso i 100 che la banca possedeva doveva averli trovati da qualche parte ed i casi sono solo due.
-Esiste una seconda persona che si è indebitata per 100 e poi li ha depositati.
-La banca si è indebitata di 100 presso un'altra banca.

Ma allora ci sono due debiti e tu ingannevolmente ne consideri solo uno. Ma dopo tutto questo discutere io devo credere che ti sei già dimenticato la tesi da confutare.
Ho appena ripetuto allo sfinimento ad a_mensa che la tesi parla di somma totale dei debiti e che prenderne in considerazione uno singolo, a meno che non sia l'unico, è ininfluente.
Dunque tu confezioni un esempio ad hoc facendo credere che il debito sia uno solo invece di due. Non puoi dirmi che non te ne sei accorto o che non lo hai fatto apposta. Basta scuse.
Citazione:

b) Se invece ipotizziamo che quella fosse una banca centrale, che tutti i nuovi soldi nascano solo come debito (non ci sono le operazioni di mercato aperto) allora segue che...... visto che la banca centrale presta solo al sistema bancario sono le banche commerciali ad essere precisamente nella posizione di Marco! Tanti auguri a sostenere questa tesi

Ti risulta che siano solo le banche commerciali a versare interessi alle banche centrali o forse sono anche gli stati?
E' un po più amplia la platea di quel che fingi di ignorare.
Ed il difficile nel sostenere questa tesi dove sta? Me lo spieghi?
Quante banche sono fallite in america dall'inizio della crisi? Più di 100 forse?
E perché sono fallite? Forse perché non avevano trovato sul mercato sufficienti fondi per ripagare i loro debiti verso i correntisti?
Si caro mio perché la coperta è artificialmente corta. Se si salva qualche correntista deve per forza andare in default una banca e viceversa. Se invece si salvano sia banche che correntisti allora deve andare in default uno stato come stanno rischiando in molti per aver voluto salvare il sistema bancario. Non sfuggi alla matematica.
Citazione:

c) Se rifai il tuo esempio e metti un miliardo di monete nel sistema ma Marco continua a vendere solo per 10 otterrai sempre un fallimento: questo perché l'investimento di Marco è fallimentare (la redditività dell'investimento è minore del tasso di interesse praticato)

Non ci sei ancora arrivato?
Se Marco riesce a vendere per la cifra necessaria per pagare il suo debito non fallisce. Ma se lui ce la fa giocoforza avrà guadagnato del denaro necessario ad un altro per pagare il suo di debito. Il fatto che Marco sia un buon imprenditore e ottenga sufficiente moneta dal mercato implica di conseguenza che qualcun altro non possa matematicamente farcela.
Ovviamente se la massa monetaria ovvero l'indebitamento totale smette di crescere. Finché continua a cresce viene ogni giorno pompata nel sistema nuova moneta per pagare i debiti pregressi. Ma nuova moneta vuol dire nuovo debito in uno schema Ponzi che prima o poi si esaurisce. E quando si esaurisce e la propensione all'indebitamento finisce gli effetti li vedi subito. Fallimenti a catena uno dietro l'altro. Casualità?
Citazione:

Con questo tanti saluti e smettila di tirarmi in ballo a sproposito

In questo thread ti ho tirato in ballo consigliando di leggere i tuoi interventi sparsi qua e là sulla teoria del valore. Se consigliare di leggere i pochi interventi assennati che ultimamente riesci a fare lo chiami tirarti in ballo a sproposito lo terrò presente e mi asterrò in futuro. Non sia mai che le lodi ti offendano.
Inviato il: 7/12/2009 1:09
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  •  a_mensa
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Re: demolizione della storiella di Bankestein
#57
Sono certo di non sapere
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@ mande e ashoka.
un aspetto non trascurabile di tutta la questione è costituito dal reato di AGGIOTAGGIO, applicato in questi casi addirittura al denaro.
questo è un reato, visto che Mande richiama alle norme relative all'uso esclusivo del denaro.
tale reato "è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da euro 516 a 25.822"
e inoltre "Se l'aumento o la diminuzione del prezzo delle merci o dei valori si verifica, le pene sono aumentate.".

quindi vedete che, è tutto interesse delle banche, nel momento i cui i loro guadagni fossero troppo elevati, e questo fatto rarefacesse troppo il denaro in circolazione, acquistare con esso dei beni in modo da rimettere il denaro in circolazione. beni alla banca > denaro al mercato.

che mi pare possa chiudere definitivamente la diatriba.
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Inviato il: 7/12/2009 5:30
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Re: demolizione della storiella di Bankestein
#58
Sono certo di non sapere
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@ mande
cit:"Tu affermi che siccome la FED paga alle banche un interesse dello 0,15% sulle riserve che detengono presso di lei allora lo fa stampando moneta e spendendola."

mande, dimostri ancora una volta di non sapere come funziona il rapporto tra banca centrale e banca commerciale.

la banca commerciale ha ottenuto e continuamente ottiene denaro dalla banca centrale, IN PRESTITO.
le richieste che ogni mattina, la banca centrale riceve dalle banche commerciali, NON vengono mai soddisfatte al 100%, ma in una percentuale che la banca centrale ritiene idonea, e non sto a spiegarti su quali basi perchè diventerebbe troppo lunga.
per questo fatto, ovvero una certa difficoltà di ottenere denaro, quando le banche commerciali riscontrano una eccedenza di disponibilità, ovvero non usano TUTTO il denaro disponibile, lo DEPOSITANO presso la banca centrale.
si creano quindi, nella banca centrale, DUE tipi di conto, uno dei prestiti che la banca centrale fa a quella commerciale, ed uno, al contrario, dei depositi che la banca commerciale fa presso quella centrale.
la ragione per cui non COMPENSINO, azzerando una parte del primo debito, sta proprio e solo nella difficoltà di riavere , nel caso, nuova disponibilità.
io credo pertanto che Ashoka alludesse ai depositi della banca commerciale presso quella centrale, sperando che tu conoscessi questo meccanismo, cosa che invece hai dimostrato di ignorare.
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Inviato il: 7/12/2009 5:42
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Re: demolizione della storiella di Bankestein
#59
Sono certo di non sapere
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@ mande
cit:"E perché sono fallite? Forse perché non avevano trovato sul mercato sufficienti fondi per ripagare i loro debiti verso i correntisti?"

ripeto:" ignori come funziona una banca e ti ostini a non volerti aggiornare, oscurato da non so quali preconcetti"

le banche commerciali minori, negli S.U. sono fallite per una ragione semplicissima e banale:

per fare prestiti, una banca deve garantire di possedere un "capitale di garanzia" che copra almeno una percentuale del totale dei prestiti fatti.
oggi, credo che tale percentuale sia l'8%.

una banca può mettere a "capitale di garanzia" titoli di stato o asset con tripla A, ovvero che garantiscano la massima convertibilità in liquidità all'occorrenza.

se d'improvviso, i titoli che ha come "capitale di garanzia" vengono declassati o peggio il loro valore viene svalutato, la banca ha tre possibilità:
1) ottenere dei prestiti e ripristinare, almeno sul momento, il suo capitale di garanzia.
2) richiamare una quantità di prestiti in modo da rientrare, con il restante capitale di garanzia, nella percentuale prefissata.
3) fallire.

se vai a vedere ANCHE lo svolgimento di tali fallimenti ti accorgerai che il FDIC RICAPITALIZZA, ovvero ripristina al valore necessario il capitale di garanzia, e rimette sul mercato la banca.

vedi quindi che la tua affermazione semplicemente NON HA SENSO.
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Inviato il: 7/12/2009 5:56
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Re: demolizione della storiella di Bankestein
#60
Sono certo di non sapere
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@ mande
cit:"Ti risulta che siano solo le banche commerciali a versare interessi alle banche centrali o forse sono anche gli stati?"

gl stati, tramite il ministero delle finanze ( e il tesoiro), pagano alle banche SOLO gli interessi relativi ai titoli di stato posseduti dalla banca stessa, come a chiunque altro possieda titoli di stato.

le banche commerciali pagano alla banca centrale gli interessi relativi al prestito di TUTTO il denaro ricevuto dalla banca centrale. (vedi sopra).

la banca centrale paga a quella commerciale gli interessi sui DEPOSITI che quest'ultime hanno presso di lei (vedi sopra)

NOTA: oggi, la BCE sta finanziando le banche proprio grazie alla differenza tra i due tipi di interesse.
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Inviato il: 7/12/2009 6:06
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