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  Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie

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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#16
Sono certo di non sapere
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Da ROMA
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Citazione:
in una famiglia di quattro persone del ceto medio davvero le spese per l'alimentazione sono la voce principale ( rappresenta almeno il 30% del peso totale ) quindi un aumento in questo settore merceologico può essere sentito maggiormente.

Eccomi rappresentata alla grande,perchè ho lupi famelici in casa!
Ma è mai possibile che il pane costi € 2.50/3.00 in panetteria mentre al mercato rionale va da un minimo di € 1.54 a € 2.00. parliamo delle vecchie 5.000/6.000 lire contro le 3/4.00 sempre caro è ! quando prima dell'euro lo pagavo intorno alle 1.200/1.500 a Kg. Per non parlare del latte,e di altri generi di primaria necessità,come la pasta,i pomodori,la carne,il prociutto,le uova non sto parlando di salmone e caviale
Il mangiare rappresenta circa il 50% dello stipendio eppure cucino,economizzo non vado in pizzeria o rosticceria.
Evidentemente c'è qualche cosa che non quadra sia nell'Istat che nell'Eurispes perchè entrambi si adeguano alle esigenze politiche di parte.
Quello che conta è il portafolgi come dice Max ed il mio è sempre vuoto pur non spendendo in svaghi,vacanze ,voluttuario.
Dovrò chiedere consiglio alla mamma di Berlusconi?
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 19/3/2006 11:59
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  •  ziomao
      ziomao
Re: Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#15
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/10/2005
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Max,

Io non ho mai detto che bisogna vivere a monitor al plasma

Ma ho detto che l'umento dei prezzi ( non l'inflazione che per me' e' un'altra cosa ) e' stato a macchia di leopardo rispetto ai famosi panieri.
L'aumento degli affitti e degli immobili e' stato enorme rispetto alla parte alimentare; tanto che l'istat pensa bene di non includerlo nel calcolo ottenendo cosi', insieme ad altri artifici, un tasso di aumento dei costi contenuto.

Cio' non toglie che sarebbe meglio pagare di meno anche la pappa !
Ma serebbe anche una bella cosa avere affitti e costi immobiliari proporzionati agli stipendi; quando un ragazzo guadagna 700 euro mese e spende 500 euro per una camera ( manco un monolocale ) o accende un mutuo a vita per pari importo... si brucia il 65% del potere di acquisto, e anche se mangia poco, diciamo che riamane magrolino rappresenta un costo per la collettivita'.

Se invece uno ha una sola casa di proprieta' almeno questo problema non lo sente, in quel caso i piccoli risparmi che ha messo da parte verranno derubati non tanto dall'aumento alimentare ma dalle banche con i loro risparimi "gestiti".

Ciao
Mao


Inviato il: 19/3/2006 11:54
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Re: Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#14
Sono certo di non sapere
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ziomao:

in una famiglia di quattro persone del ceto medio davvero le spese per l'alimentazione sono la voce principale ( rappresenta almeno il 30% del peso totale ) quindi un aumento in questo settore merceologico può essere sentito maggiormente.

L'inflazione dipende dagli acquisti che si fanno : non è un valore uguale per tutti i tipi di consumatori !
Se io comprassi molte TV al plasma ( considerando quanto costano ! ) potrei pensare di essere in un periodo di deflazione perchè in effetti il loro prezzo (sebbene pesante) è in discesa; se invece non riuscissi a comprare altro che ortofrutticoli potrei invece percepire una inflazione spaventosa !
(tra parentesi : frutta&verdura fanno bene ma sarebbe meglio mangiare anche qualcos'altro, inoltre poche persone hanno il lusso di fare due pasti a casa )

La fiammata del dopo euro è stata certamente un caso estremo ed irripetibile ma un aumento dei prezzi del 50% sugli ortofrutticoli (certificato da molte associazioni e dal mio esempio sui pomodori ) significa che il suo contributo inflazionistico è già dell'ordine del 10% su base annua (a cui dovremmo aggiungere l'inflazione "fisiologica" del 2003,2004 e 2005)

Per quanto riguarda l'inflazione "percepita", questo è un termine che è stato inventato dai politici per non dire che l'ISTAT tira fuori numeri senza senso ... cioè le statistiche ISTAT sono "ufficiali" mentre quelle di altre associazioni sono in qualche modo "soggettive" (anche se i metodi usati, ad esempio dall'Eurispes, sono di una semplicità disarmante!)

Il compito dell'ISTAT non è quello di fornire un servizio al cittadino ma compiacere il governo : l'ISTAT infatti non è di destra o di sinistra : l'ISTAT è sempre dalla parte del governo (come la confindustria del resto )( nonostante quello che il buon silvio dice, gli uomini ISTAT li ha scelti proprio lui )
Non dubito che anche con Prodi l'ISTAT continuerà a seguire le sue tradizioni improntate all'ottimismo !
Inviato il: 19/3/2006 10:45
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  •  ziomao
      ziomao
Re: Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#13
Mi sento vacillare
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ashoka;

per l'inflazione, chiarissimo il concetto di vettore o paniere.
Dipende come utilizziamo i termini :

per me' come ho scritto in precedenza inflazione e' un'aumento generalizzato della moneta, il che significa aumento del paniere di spesa ( anche se in minura eterogenea ) e parallelo aumento degli stipendi; insomma il fattore di generalita' contraddistingue il fenomeno inflazionistico:

http://it.wikipedia.org/wiki/Inflazione

Quando gli inglesi nel periodo coloniale causarono in india la carestia del riso, accapparrandosi tutto il riso e poi vendendolo ad un prezzo folle, per il mio punto di vista non causarono "inflazione" ma operarono una speculazione che non porto' ad un'aumento generalizzato di prezzi e stipendi.

Stesso discorso per il mercato immobiliare in italia.

Comunque e' solo una questione di terminologia.

Per me' ad oggi in italia non ce' inflazione ( nel senso che ho inteso sopra ) ma un processo speculativo che vede aumentare a dismisura alcune voci di questo paniere ( come l'affitto ) e nello stesso tempo tenere fermi o ridurre come il contratto biagi il costo del lavoro ( deflazionistico ); non e' un surplus di denaro circolante, ma e' al massimo un surplus di denaro nelle tasche di pochi che come hai detto viene indirizzato in modo mirato verso alcuni settori.

Quando ci sono cocopro che prendono 350 euro al mese, o lavoratori edili da 700 euro mese non si puo' parlare di inflazione nel senso detto sopra.

Se questo fenomeno tu' lo chiami inflazione, per me' OK.
Basta mettersi d'accordo sul termine, anche se preferirei un termine come "aumento dei prezzi" che mi pare tolga un po' di confusione.

Max,

Inflazione percepita ?
E' come parlare di temperatura percepita, bellezza percepita ecc ecc una roba che non ha senso.

Per prima cosa bisognerebbe capire a che categorie di persone si rivolge l'analisi.

Il cibo...

Il mangiare copre una minima parte delle spese di una normale famiglia industrializzata ( diciamo un 20%, PS: per i paesi del 3 mondo vale esattamente l'opposto ) il resto e' coperto da spese di servizi, tasse, tempo libero ... Cio' e' vero in modo inverso al reddito, una famiglia povera spende una percentuale maggiore delle proprie risorse in cibo
ES : se per mangiare si spende mediamente che so' 200 euro mese, se guadagni 500 euro mese spendi il 40% in cibo se ne guadagni 3000 spendi il 6,6%.


Se togliessi tutte le spese di affitto, tasse, scuola, vacanze, macchina, riscaldamento, tempo libero, ecc ecc e impiegassi tali risorse solo per il cibo potresti fare il bagno nelle zucchine e nei pomodori tutti i giorni

Poi come ho detto questo aumento e' stato una fiammata irrazionale che sta' facendo il torna a casa lassie da un bel po' di mesi. Tanto che i discount fanno affari d'oro vendendo la pappa ai prezzi pre-allegria.
Se poi vogliamo essere puntigliosi ce' da dire che i prezzi della carne e di tantissimi generi alimentari sono in picchiata libera.

Purtroppo gli italiani preferiscono fare i nobili, con i carrellini all'esselunga e poi lamentarsi dei prezzi. Se vai all'ortomercato, con 5 euro ti compri una ( forse persino due ) cassetta di pomodori di diversi kg !
Infatti all'ortomercato trovi sempre gli extracomunitari che hanno famiglie di 10 figli da sfamare e stipendi da fame ( vedi esempio sopra ), e magari qualche idealista come il sottoscritto che non ha nessuna voglia di farsi pigliare per il culo dall'esselunga, anche se poi mi toccava mangiare verdura come una capra

Percio' il discorso cibo, mi pare un tantino tirato per i capelli, diciamo un po' elettoralistico ( va' sempre di moda ).

Io l'unico aumento pazzesco che vedo e' nel settore immobiliare, nelle tasse indirette che colpiscono in modo subdolo ( i famosi bolli passaporto, tassine nascoste , tasse sui cc, balzelli ), nei settori di monopolio statale o pubblico.

Ma sopratutto quello che vedo e' una diminuzione degli stipendi. Ad oggi un neo assunto non costa praticamente nulla, inoltre non ha alcun diritto sul lavoro.
A mantenerlo non solo tra un lavoretto e l'atro ma persino quando lavora ci deve pensare mamma e papa' , con un'ulteriore pesante aggravio sulle finanze famigliari.

Sono questi i problemi che creano un'aumento dei prezzi "percepito", non tanto i pomodori o le sigarette.

PS: poi vedrai che quando andra' al potere il prodi anche l'eurispes cambiera' le sue previsioni e allora "percepiranno" una situazione diversa...

Mao
Inviato il: 19/3/2006 5:31
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Re: Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#12
Sono certo di non sapere
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Infatti l'Istat non tiene conto dei beni di prima necessità quali cibo, vestiario, immobili e, perchè no, anche petrolio.
L'inflazione va a colpire innanzitutto i beni di prima necessità e non il lettore DVD o il televisore jpc al plasma; quelli SEMMAI vengono dopo.
In tal modo risulta un inflazione al 2 - 2,5% e non quella reale che è sicuramente più alta.


Infatti !

Il metodo seguito da Eurispes e ISTAT è simile ma la differenza è che vengono usati panieri diversi e soprattutto pesi diversi.
Le statistiche Eurispes sono orientate a misurare l'inflazione percepita da una famiglia media del ceto medio, quelle dell'ISTAT a far contenti i governanti quando portano i conti alla commissione europea.
Insomma : anche l'ISTAT tiene conto, per esempio, delle spese per l'alimentazione ma non le pesa nel modo con cui queste realmente pesano nel bilancio di una famiglia media ( quasi un terzo delle spese totali )!

Per esempio dopo il famigerato 2002 mentre l'ISTAT favoleggiava circa inflazioni di "pochi punti percentuali", più realisticamente l'Eurispes (e altre associazioni tra cui Adiconsum e Confconsumatori ) concordavano che l'inflazione (letteralmente "aumento dei prezzi") aveva raggiunto il 30% ( addirittura più del 50% per gli ortofrutticoli ).
Inviato il: 18/3/2006 18:21
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  •  Ulisse86
      Ulisse86
Re: Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#11
Ho qualche dubbio
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L'Istat cosa fa? Sceglie alcuni degli elementi di questo vettore, assegna loro un peso, e fa una bella operazione aritmetica per tirare fuori un numero. Scegliendo gli elementi in modo diverso si possono ottenere numeri diversi. (es. nel paniere non ci sono gli immobili)


Infatti l'Istat non tiene conto dei beni di prima necessità quali cibo, vestiario, immobili e, perchè no, anche petrolio.
L'inflazione va a colpire innanzitutto i beni di prima necessità e non il lettore DVD o il televisore jpc al plasma; quelli SEMMAI vengono dopo.
In tal modo risulta un inflazione al 2 - 2,5% e non quella reale che è sicuramente più alta.

Non è ammissibile andare al supermercato e comprare un kg di pomodori a 5 euro e dire poi che l'inflazione è al 2%
Lo stesso dicasi per gli immobili: dato che la domanda in Italia è molto alta, gli immobili sono i primi ad essere toccati dall'inflazione ed a essere oggetto di speculazione.

Sarà poi un caso che l'Istat e l'Eurispes (a mio avviso già più attendibile dell'Istat) non si trovano MAI d'accordo sull'indice dei prezzi?
Inviato il: 18/3/2006 15:58
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  •  Ashoka
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Re: Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#10
Sono certo di non sapere
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Comunque quello che intendi te' non e' propriamente inflazione.


Beh dipende da quello che si intende per inflazione. Se la definisco come potere d'acquisto di un euro ad es. Potrei avere che (caso ipotetico eh!)

2005: con un euro compri: 1 banana, 2 zucchine ½ scatola di cioccolatini, 1/60 di barile di petrolio..

quindi il potere d'acquisto dell'euro2005 sarà un vettore [1, 2 , ½, 1/60.....]

nel 2006 con un euro compri: 1 banana, zucchina, 1/3 scatola cioccolatini, 1/70 barile di petrolio,..]

quindi il potere d'acquisto dell'euro2006 sarà un vettore [1, 1, 1/3, 1/70]

Come vedi solo alcuni prezzi sono aumentati mentre altri no (la disponibilità di una quantità maggiore di moneta ci spingerà a comprare prima i beni che valutiamo maggiormente, etc.

Questo non è indice automatico di inflazione cmq, alcuni prezzi possono essere aumentati per un aumento della domanda non bilanciato da un aumento dell'offerta. Ovviamente i due fenomeni non sono separati per cui se, oltre alla perdita di potere d'acquisto della moneta si aggiunge un aumento del prezzo del bene (aumento domanda che supera aumento dell'offerta), avrai un aumento di prezzo più marcato in alcuni beni rispetto agli altri (cfr. petrolio)

L'Istat cosa fa? Sceglie alcuni degli elementi di questo vettore, assegna loro un peso, e fa una bella operazione aritmetica per tirare fuori un numero. Scegliendo gli elementi in modo diverso si possono ottenere numeri diversi. (es. nel paniere non ci sono gli immobili)

Ashoka
Inviato il: 18/3/2006 13:59
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  •  ziomao
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Re: Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#9
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ashoka : Un aumento della quantità di moneta, immessa da alcuni dei soggetti del mercato, non si traduce in un aumento di tutti i prezzi (e dei salari). Infatti sono le preferenze di chi ha accesso a questa quantità extra di moneta a determinare dove essa va (ed aumenterà la domanda a pari di offerta--> aumenterà il prezzo). I primi ad utilizzare questa moneta in eccesso (Stato e banche) la utilizzeranno a pieno potere di acquisto, mentre gli ultimi attori che ne verranno in possesso (salariati) sono quelli che pagheranno il costo


Per capire meglio; e' quello che e' successo nel mercato immobiliare ?

Le banche hanno pompato moneta virtuale ( spostano bit, manco cartamoneta ! ) nel sistema del credito per rifilare l'accensione di mutui a vita.
In questo clima euforico, effettivamente gli immobili sono impazziti di prezzo ! e quando i polli avranno tutti il bel pollaio le banche aumenteranno i tassi e si ritroveranno fra le mani delle belle casette old economy che si possono palpare i costi economici e sociali li pagheranno i famosi polli...

Comunque quello che intendi te' non e' propriamente inflazione.
Infatti come dici, il pompaggio di denaro e' mirato, infatti io continuo a ribadire che la vita, il petrolio e molte altre cose strombazzate non sono in realta' influenti come si voglia credere.

L'impazzimento immobiliare, il comportamento deliquenziale delle banche ( cirio, parmalat, RISPARMIO GESTITO ! ), la giungla di monopoli pubblici e privati che mirano solo allo spolpamento del pollo... questo ha creato la situzione di catastrofe economica, che e' stata percepita eroneamente come inflazione.

Infatti i politicanti continuano ad indicare il rincaro del petrolio come una causa scatenante, con tanto di pianti pubblici. ma il costo del petrolio e' a mio avviso totalmente ininfluente, i colpevoli della situazione siedono nelle banche e nei governi.

Mao

Inviato il: 18/3/2006 13:43
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  •  Ashoka
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Re: Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#8
Sono certo di non sapere
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Potere d'acquisto e case

Ziomao
Citazione:

Monopoli e diminuzione degli stipendi sono le cause dell'abbassamento del potere di acquisto !
L'inflazione non centra nulla, in tal caso dovrebbero anche aumentare gli stipendi e il generale costo della vita, cosa che non solo non e' avvenuta ma e' persino andato tutto al contrario.


Come sono diminuiti gli stipendi in valore reale? Lo Stato ha immesso (debito pubblico) nuova moneta nel circolo del mercato e coloro i quali hanno ricevuto gli euro extra alla fine del processo sono risultati i penalizzati. (l'aumento dei prezzi non si verifica istantaneamente ma viene pagato via via dagli attori che ricevono la moneta extra).
I salari non aumentano perché vengono negoziati in contratti ogni 2/3 anni per cui si trovano a rincorrere l'aumento dei prezzi (che come ho spiegato prima non è uniforme dato un aumento della moneta), quando devono stipulare un nuovo contratto di lavoro. Sembra quindi che il lavoratore venga pagato di più (in termini nominali lo è) mentre invece, in termini di potere d'acquisto (lo stock di beni che può comprare, date le sue preferenze soggettive) è diminuito.

Ziomao
Citazione:
Costo del denaro pari a 0% non significa che tutti corrono ad indebitarsi.
In giappone ben se ne guardano da indebitarsi per comprare immobili anche con un costo del denaro nullo !!!!


Perché le preferenze dei giapponesi sono diverse dalle nostre. Il tasso 0% a cui viene prestato il denaro giapponese è utilizzato in altri modi. Attori del mercato prendono in prestito il denaro là e lo utilizzano per acquistare debito pubblico americano che rende il 4,5%. Questa operazione si chiama carry trade.

In italia invece il desiderio di una casa di proprietà è molto forte nella cultura e nella società. Molte famiglie si erano indebitate, per comprarne una, anche quando i tassi di interesse erano molto alti. Fissando un tasso di interesse così basso inevitabilmente sono stati attratti, dal mercato immobiliare, diversi tipi di attori che lo trovavano favorevole ai loro scopi.

a) chi si doveva comprare la casa e vedeva l'occasione per indebitarsi ad un tasso basso. (hanno cercato casa e nella maggior parte dei casi hanno contratto un mutuo a tasso variabile)

b) chi, prima o dopo, si è trovato con denaro da investire e, dopo le delusioni del mercato azionario nel bienno 2001/2002 e, dato il basso rendimento dei BOT (che è funzione del tasso di interesse della BCE), ha voluto reindirizzare i suoi investimenti (nono necessariamente per acquistare casa) nel campo immobiliare. Tra questi ci sono attori del mercato che si son mossi prima ed altri dopo: tra i primi si possono inserire coloro i quali hanno approfittato delle cosiddette cartolarizzazioni per venire in possesso di immobili a basso prezzo (direi anche collusivo). Tra gli ultimi invece abbiamo investitori che, attratti dai soldi facili che altri avevano fatto nel mercato immobiliare, hanno contratto debiti (i famosi prestiti per cui paghi solo gli interessi i primi 2 anni e poi se non rimborsi tutto, scatta il mutuo) per comprare casa e cercare di piazzarla a prezzo maggiorato entro pochi mesi.

Tutto questo si è concretizzato in un enorme aumento della domanda nel campo immobiliare che ha visto quindi un'esplosione verticale dei prezzi. Ma i veri acquirenti di case sono soltanto i primi, per cui il prezzo delle case si è notevolmente (ed artificialmente) alzato sopra quello di mercato (dato da domanda/offerta).
Infatti il basso tasso di interesse ha spinto ad investimenti (comprare e vendere l'immobile in pochi mesi) via via sempre meno vantaggiosi ( i prezzi delle case aumentavano a velocità sempre meno crescenti) ed ora che la BCE sta rialzando i tassi piano piano la domanda calerà e la bolla scoppierà.

Chi voleva comprare casa x sé si troverà a pagare rate del mutuo con tassi molto più alti di quelli che aveva negoziato (se a tasso variabile), gli ultimi attori entrati nel mercato speculativo immobiliare si troveranno la patata bollente in mano e cercheranno di liberarsene, per limitare le perdite, o eventualmente fallire (il mutuo lo dovranno pagare).

Ashoka
Inviato il: 18/3/2006 13:34
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#7
Sono certo di non sapere
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Vedo che siete andati avanti un sacco nella discussione e non son riuscito a starvi dietro..
vediam di recuperare:

Max_Piano

Citazione:
L'aumento dei prezzi varia molto : il fatto che si verifichi in prodotti locali dimostra che tale aumento non può che essere ricondotto a speculazioni o a un aumento dei costi di produzione (cosa che non si verifica appunto con i prodotti made-in-china !).


ZioMao
Citazione:
L'inflazione non centra nulla, in tal caso dovrebbero anche aumentare gli stipendi e il generale costo della vita, cosa che non solo non e' avvenuta ma e' persino andato tutto al contrario.

Citazione:
Certe volte l'inflazione e' persino auspicabile, se e' causata dal mercato e non da speculazioni come quella italiana.

Il potere di acquisto puo' crollare anche in condizione di bassa o bassissima inflazione.
Ad esempio, le aziende hanno come obiettivo i fatturati minimi, se le persone comprano di meno ce' una diminuzione di produttivita'; si fanno meno prodotti.
ma il prezzo per singolo prodotto sara' maggiore perche' dovra' ripagare comunque le spese fisse sostenute nella sua produzione.


Un aumento della quantità di moneta, immessa da alcuni dei soggetti del mercato, non si traduce in un aumento di tutti i prezzi (e dei salari). Infatti sono le preferenze di chi ha accesso a questa quantità extra di moneta a determinare dove essa va (ed aumenterà la domanda a pari di offerta--> aumenterà il prezzo). I primi ad utilizzare questa moneta in eccesso (Stato e banche) la utilizzeranno a pieno potere di acquisto, mentre gli ultimi attori che ne verranno in possesso (salariati) sono quelli che pagheranno il costo.

Faccio un esempio esemplificativo che c'entra poco ma serve ad illustrare il meccanismo. Avete presente il fantacalcio? Prima di ogni anno calcistico si effettua il fantamercato ed ogni fantallenatore riceve 300 fantamiliardi da spendere per comprarsi la squadra. Ogni allenatore ha le sue preferenze (io ad es. evito di comprare juventini!) e si sarà preparato una lista con dei massimali di spesa per i vari giocatori, obiettivi da c'entrare ad ogni costo etc. (il mio pallino, anche se sono interista, è ad es. Kakà). I prezzi dipendono da un'asta e non è detto che a priori si possa determinare quanto costerà un Adriano (e che risultati darà in futuro) piuttosto che un Lucarelli.

Bene. Mettiamo di fare il fantamercato e di stabilire quindi dei prezzi per i giocatori.

Poi si stabilisce però di rifarlo con una regola strana. Io, ogni 10 aste, ricevo 30 crediti bonus. Come li userò? Evidentemente non mi interesserò del mercato degli juventini (il cui prezzo non aumenterà di molto) mentre farò un'asta spietata ad es. per comprarmi Kakà. Risultato? C'e' stata una perdita del potere d'acquisto dei “crediti” perché io ne ho ricevuto gratis extra ma questa si è ripercorsa di più verso alcune attori (chi voleva comprare Kakà, come me) e di meno a chi voleva comprare giocatori della Juve.

Ashoka
Inviato il: 18/3/2006 13:05
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  •  ziomao
      ziomao
Re: Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#6
Mi sento vacillare
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Citazione:
L'aumento dei prezzi varia molto : il fatto che si verifichi in prodotti locali dimostra che tale aumento non può che essere ricondotto a speculazioni o a un aumento dei costi di produzione (cosa che non si verifica appunto con i prodotti made-in-china !).


Che ci sia speculazione siamo tutti d'accordo.
Il cambio fantasy e' alla base del casino, ma questo con l'inflazione non centra nulla.

Certe volte l'inflazione e' persino auspicabile, se e' causata dal mercato e non da speculazioni come quella italiana.

Il potere di acquisto puo' crollare anche in condizione di bassa o bassissima inflazione.
Ad esempio, le aziende hanno come obiettivo i fatturati minimi, se le persone comprano di meno ce' una diminuzione di produttivita'; si fanno meno prodotti.
ma il prezzo per singolo prodotto sara' maggiore perche' dovra' ripagare comunque le spese fisse sostenute nella sua produzione.

paradosso ... meno circolante, meno inflazione , meno si compra ma aumentano i prezzi.

Il caso italiano e' ancora piu' assurdo in quanto autoindotto da ingordigia speculativa da un lato e panico sociale dall'altro.

Non si arriva a fine mese perche' si e' spolpati vivi da speculatori, come il tuo esempio dei pomodori

Ma attenzione a non confondere speculazione con inflazione.

Mao



Inviato il: 18/3/2006 12:41
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  •  ziomao
      ziomao
Re: Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#5
Mi sento vacillare
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Mattone...

Citazione:
Dipende cosa intendi per "affare". Il mattone, si sa, non garantisce grossi guadagni in poco tempo ma certamente è più sicuro di tanti altri investimenti dove puoi vedere per davvero il tuo capitale andarsene in fumo !


Se un'investimento nel mattone ti rende come e adirittura meno di un'obbligazione statale allora ce' qualche problema.

Se poi i soldi che hai messo nell'immabile si svalutano allora i problemi sono enormi.

La favoletta che gli immobili non si svalutano mai l'hanno inventata le agenzie immobiliari che a quanto pare hanno pure la memoria corta tanto che si sono dimenticati il favoloso crollo degli immobili di 30 anni fa'.

Non devi pensare al capitale come i soldi nel porcellino che "se non li perdo va' bene".
Investimenti da pensionati come le obbligazioni statali rendono un 3,8% sul capitale, mentre gli immobili rischiano di scendere anche del 5% annuo di svalutazione. Se sommi la perdita e la mancata rivalutazione sul capitale il mattone si rivela perdente del 10% (!) annuo.
Fai un'ipotesi a 5 anni e vedrai che in potere reale l'investimento in mattone rischia di essere un bagno di sangue.

per la cronaca i prezzi sono gia' in discesa.

PS Tokio...
Ti posso assicurare che le cose stanno cosi' ! le case costano poco piu' che a milano.
Persino a seoul in korea del sud ( citta' di 15 milioni di abitanti 15 linee metropolitane ) sono molto piu' economiche che a milano, logicamente milano e' come un quartierino di seoul....




Inviato il: 18/3/2006 12:27
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Re: Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#4
Mi sento vacillare
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Max,

Sul prezzo del petrolio fissato con parametri speculativi siamo d'accordo.
L'unico punto che mi trova contrario riguarda il discorso dell'aumento esagerato.

Il problema non e' l'aumento eccessivo ma il prezzo eccessivamente basso prima dell'aumento !
La produzione economica e' stata supportata da un petrolio volutamente tenuto basso, ora gli usa hanno altri piani... ma spiegare l'inflazione con l'aumento dei carburanti e' una distorsione puramente italiana.

Oggi la logistica costa una frazione di soli pochi anni fa', tanto che conviene fare le mutande in cina, cucire i risvolti in india e poi riportarle in italia persino in via aerea con buona pace del kerosene !
oggi puoi viaggiare con 600 euro in giappone, 40 euro a londra, ecc ecc

NB mandare un container di 35 metri in cina costa meno di 2000 euro consegna DOOR to DOOR ( te lo portano sotto casa a hong kong ), di cui 900 solo per il tratto milano genova ! che e' quello che consuma meno petrolio di tutti ma e' quello piu' speculato dai piccoli magna-magna !!! ma allora questa tragedia petrolifera dova cavolo la vedono i nostri politicanti ?


Nei paesi esteri la questione petrolifera non e' sentita minimamente, perche' poco influente sul costo della vita.
In italia ce' la psicosi petrolifera legata piu' ad operazioni di monopolio pubblico-statale che altro.

quando il petrolio costera' quello che deve costare, solo allora potra' essere un problema serio e non solo per gli italiani.


Inviato il: 18/3/2006 12:15
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Re: Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#3
Sono certo di non sapere
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Ziomao

Citazione:
Poi chi dice che i prezzi siano aumentati ?


Il mio portafogli ?
(mia battutaccia !)

Citazione:
Il tuo portafogli dice anche che non sono aumentati gli stipendi !
Dopo l'allegra abbuffata dei commercianti con il cambio fantasia, le cose si stanno normalizzando. Adesso per molti prodotti i costi in italia sono persino piu' bassi che del resto dell'europa.
Se vai al supermercato per due lire ti porti a casa pantaloni made in china, se non hai pretese per il mangiare puoi spendere poco ( se vai all'ortomercato compri a cassetta con pochi euro ) ti compri un monitor sharp 17 pollici a 200 euro ( costa meno che in korea ! ) ... per i monopoli altra zuppa !


Certo che si può spendere poco comprando una cassetta al supermercato ma mica ci si può sfamare andando a brucare l'erba come una capra !
Comunque il fatto che i pomodori abbiano raggiunto i 5 euro/kg (10000 lire!) mi pare davvero un cambio "fantasia" (da incubo!).
Insomma : secondo me non basta che "le massaie imparino a fare i conti" come suggeriva il nostro beneamato premier.
Per la prima volta i consumi alimentari sono in calo : forse gli italiani sono a dieta ?

Vero che i prodotti elettronici sono davvero economici, positivo certo, ma infilare l'antenna satellitare, il decoder, i DVD, la fotocamera digitale nel paniere ISTAT del ceto medio mi pare quasi offensivo.

L'aumento dei prezzi varia molto : il fatto che si verifichi in prodotti locali dimostra che tale aumento non può che essere ricondotto a speculazioni o a un aumento dei costi di produzione (cosa che non si verifica appunto con i prodotti made-in-china !).

Citazione:
L'inflazione non centra nulla, in tal caso dovrebbero anche aumentare gli stipendi e il generale costo della vita, cosa che non solo non e' avvenuta ma e' persino andato tutto al contrario.


La situazione non mi pare così rosea però !
Come dicevo si può avere inflazione anche senza un aumento degli stipendi : in tal caso, sebbene l'inflazione rimanga limitata ( fatto positivo per i conti dello stato e delle imprese ), gli effetti reali (o "percepiti" ) dai lavoratori a stipendio fisso possono essere drammatici.
Inviato il: 18/3/2006 11:11
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Re: Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#2
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Ziomao
Citazione:
La fuga verso il mattone e' un fatto irrazionale, o meglio pilotato dalle banche che con un'inflazione reale non centra una bella pippa.


Vero : non è l'inflazione a spingere gli investimenti verso il mattone ma la scarsa fiducia nelle banche e nei mercati (in italia accentuati e non poco dal vergognoso spaccio di bond falsi ai risparmiatori )

Citazione:

Ad oggi gli appartementi italiani costano in proporzione e spesso persino in termini reali molto piu' che a tokio ( te lo assicuro di persona ! ) o a new york...


magari esageri ...

Citazione:
ma barletta non e' tokio....


... ma non troppo ( accetto il paragone )

Citazione:
questo sarebbe spiegabile in un regime di alta inflazione dove il mattone e' il classico bene rifugio... ma il caso italiano non centra nulla.


Ma l'inflazione in italia è causata da un aumento dei prezzi di produzione ( vedi speculazione petrolifera => inflazione da costi ) : per questo motivo si usa il ( brutto ) termine "stagflazione" (stagnazione + inflazione).
Come diceva Ashoka, certamente è presente una componente inflazionistica da eccesso di liquidità (certamente non da domanda) ma non credo sia la causa fondamentale.

Citazione:
dove sta' il grande affare del mattone ?


Ma allora perchè i prezzi sono in aumento ?

Citazione:
Se lo vedi, fammelo vedere anche a me' e magari anche a quei "fortunelli" che hanno comprato delle sole pazzesche a prezzi gonfiati che non rendono manco il 4% del capitale investito all'anno, che inltre rischiano di bruciarsi il capitale investito ad un minimo rialzo dei tassi


Dipende cosa intendi per "affare". Il mattone, si sa, non garantisce grossi guadagni in poco tempo ma certamente è più sicuro di tanti altri investimenti dove puoi vedere per davvero il tuo capitale andarsene in fumo !
Quello che voglio dire è che in situazioni di incertezza è un investimento a lungo termine, basso rischio (quindi con poco guadagno) : naturalmente anche qui ci sono bolle speculative gonfiate ad arte !
Quindi "bruciarsi il capitale investito" (a meno di un terremoto!) non mi sembra davvero possibile !
Inviato il: 18/3/2006 10:44
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Euroinflazione, Petroldollari e amenità varie
#1
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Il thread è il proseguimento di questa discussione
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Comincio a rispondere all'ultimo post di ziomao

ho scritto:
Dopo la prima guerra del golfo si raggiunse il "record assoluto" di 40$ al barile.
Nel 2002 era sceso ad appena 25$, di nuovo 40 nel 2004 e ora ... sta puntando dritto a 70.
Il prezzo è quasi triplicato in cinque anni e dici che "il valore del petrolio è volutamente più basso ??


ziomao:
Citazione:
No. Il petrolio non e' aumentato quanto dovrebbe.
Le riserve petrolifere sono in esaurimento, e' sempre piu' costoso estrarre petrolio e le stime piu' ottimiste danno l'esaurimento tra soli 20 anni ( non considerando la richiesta indiana ). Inoltre paesi come la cina e l'india stanno facendo impazzire il mercato e "dissanguando" le ultime risorse.


Quanto dovrebbe aumentare e a quale velocità non lo sappiamo.

Sicuramente è vero che

- le riserve petrolifere non sono infinite
- costerà maggiormente estrarre petrolio se si dovessero usare giacimenti "scomodi" (es sottomarini)
- la richiesta di petrolio da parte di cina e india (rappresentano circa un terzo della popolazione mondiale!) ha un notevole impatto

A queste osservazioni qualitative, su cui non possiamo che essere d'accordo, si aggiungono risposte contrastanti su quando avverrà l'esaurimento ( o la scarsità lo rendesse economicamente inadeguato come combustibile di uso "comune" ).

Segnalo un ottimo articolo : Allarme petrolio : il mondo è in riserva

ziomao:
Citazione:

Se il petrolio si vendesse in base al prezzo reale dovrebbe costare almeno 10 volte tanto. E' forzatamente tenuto basso per non bloccare il sistema capitalista, anzi per l'esattezza, viene alzato e abbassato senza una vera controparte reale e solo in base al calcolo politico economico usa ( vedi cambio dollaro ).
Prima o poi bisognera' per forza di cose fare i conti con la realta'... e gli usa questo lo sanno benissimo.


Quoto l'articolo che ho proposto :

Ma di quanto petrolio disponiamo?
Ogni anno vengono pubblicati diversi rapporti sull'entità delle riserve di petrolio e gas, sia da agenzie governative e internazionali che dalle compagnie petrolifere.
Tuttavia ciò non basta ad avere un quadro chiaro delle disponibilità delle diverse fonti di energia, perché le informazioni fornite al pubblico ubbidiscono a criteri politici ed economici. Le compagnie petrolifere, ad esempio, sono interessate a diminuire la stima delle proprie riserve quando si tratta di pagare le tasse, mentre sono interessate a sovrastimarle quando si tratta di raccogliere capitali tra gli investitori. Le associazioni di produttori, come l'Opec, sono interessate a mantenere un equilibrio nel mercato delle quote assegnate ai loro associati, e siccome tali quote sono stabilite in base al rapporto tra produzione e riserve di petrolio nei vari Paesi, tendono a mantenere stabile la valutazione di tali riserve, come se ogni anno venisse scoperto altrettanto petrolio di quanto se ne è venduto.


Secondo me è vero che l'incertezza sulle scorte deve o dovrà far aumentare il prezzo del greggio ma credo ci sia dell'altro.
Anche dopo la prima guerra del golfo la situazione era "simile" con il petrolio che aveva raggiunto il valore di 40$ al barile : sembrava una catastrofe.
Dieci anni dopo, nel 2002, era sceso ad appena 25$ al barile ( poco più della metà! ).
Bene : non credo che Babbo Natale abbia regalato negli ultimi tre anni una macchina a ogni cinese e indiano ma se anche fosse quello che non capisco è per quale motivo se la produzione di petrolio è in aumento il prezzo salga a questa velocità.
E' vero : la domanda cresce anch'essa ma non sufficientemente per determinare addirittura la triplicazione dei prezzi (da 25$ del 2002 ai quasi 70$ di oggi ).
La produzione si è forse ridotta ? No : è aumentatata
E' aumentata la richiesta ? Non certo di tre volte ( semmai pochi punti percentuale )

Articolo datato ma adattabile al presente :
Il rincaro del prezzo del petrolio nel 2004

I prezzi del petrolio sono cresciuti nonostante la sovraproduzione di petrolio rispetto alla domanda mondiale.

Cosa è successo allora in quattro anni ?
La mia risposta : speculazione.
Qualcuno si sta chiedendo : "a quale prezzo possiamo spingere il prezzo del petrolio e fare un mucchio di quattrini senza che il giocattolo capitalista alimentato a benzina si rompa ?"
Ora siamo arrivati a quasi 70$ al barile, l'esperimento prosegue ...

Anzi : emblematica la mossa speculativa della russia, attuata per far aumentare il prezzo del gas di cui l'europa è importatrice. Motivi ? Fa freddo e il gas serve a noi, gli ucraini ce lo rubano (!!!), non ne produciamo abbastanza, ...
Inviato il: 18/3/2006 10:19
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