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Re: NWO Buzzword Bingo
#211
Sono certo di non sapere
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Da Sud Europa
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Questo thread è divenuto una interessante testimonianza del mutamento dei tempi e dello sdoganamento dei termini di cui si serve l'elite mondialista.
Solo un anno fa bisognava andare a cercarli i riferimenti al nuovo ordine mondiale, adesso provocano solo sbadigli.
Ne parla persino il TG1.

Questa discussione rimarrà a futura memoria, affinchè i posteri sappiano che vi era un'epoca in cui nel nominare il nuovo ordine mondiale si veniva accusati di avere delle visioni e di essere dei teorici della cospirazione
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-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 18/4/2009 19:07
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Re: NWO Buzzword Bingo
#212
Sono certo di non sapere
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Da Sud Europa
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Carlo, se paragoni il discorso di Napolitano con quello del suo lume ispiratore, l'amico dei massoni Giuseppe Mazzini, vedrai che il concetto da due secoli a questa parte è sempre quello: amiamo la Patria, amiamo la Nazione, in vista di una fraternità ancora più grande.
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-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 18/4/2009 19:10
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Re: NWO Buzzword Bingo
#213
Dubito ormai di tutto
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Napolitano non solo non è contro il nuovo ordine mondiale, ma lo invoca ormai quasi ad ogni comparsa pubblica.

(Detto per inciso, la cosa per me più irritante è che detiene una straordinaria capacità di infarcire i soliti slogan mondialisti con circonvoluzioni retoriche degne del miglior Gran Maestro del vattelapesca)
Inviato il: 18/4/2009 19:29
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  •  carloooooo
      carloooooo
Re: NWO Buzzword Bingo
#214
Dubito ormai di tutto
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Ma basta davvero un "associazione delle nazioni" buttato lì tra le righe per fare di Mazzini un mondialista al pari di Kissinger? Chiunque voglia semplicemente la fine della guerra tra le nazioni non può che auspicarne una "associazione". Kant ci ha scritto perfino un libro. Con questa logica dovrebbe essere tacciato di mondialismo pure lui.

Poi, non capisco, se uno in un discorso dice che bisogna eliminare le barriere nazionali, allora è mondialista, se uno dice che bisogna amare le barriere nazionali, allora è mondialista lo stesso, perché dice così ma in realtà intende il contrario.
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Bicarlonato.
Inviato il: 19/4/2009 12:25
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Re: NWO Buzzword Bingo
#215
Sono certo di non sapere
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Da Sud Europa
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Ma basta davvero un "associazione delle nazioni" buttato lì tra le righe per fare di Mazzini un mondialista al pari di Kissinger?


Obiezione assai debole

Capisco che nel periodo che stiamo vivendo è doveroso porsi in maniera molto critica di fronte alla deriva che sta prendendo un certo modo di intendere gli eventi all'interno del cosiddetto "universo cospirazionista"

Ma almeno nel caso di Mazzini dubbi sulla visione mondialista non ve ne sono, dal momento che è sufficiente leggere i suoi scritti.
E non è certo il solo uso di una espressione come quella citata che fa di Mazzini un mondialista ante litteram, ma l'intero corpo della sua opera e del suo progetto.

Non vi è alcun "complottismo" nel definire Mazzini un mondialista, dal momento che abbracciava in toto l'ideologia massonica rivolta verso una diffusione internazionale degli ideali della libera muratoria ed impegnata nell'edificazione di un unico potere sovranazionale che pacificasse le nazioni.

Ripeto, queste sono nozioni che si ricavano semplicemente dalla lettura dei massoni dell'epoca, e degli amici dei massoni, come lo fu Mazzini.

Occorre quindi conoscere anche il progetto esoterico di tali associazioni, cosa invero un po' più sottile, dal momento che con organizzazioni esoteriche abbiamo a che fare.
Qualunque valutazione si dia all'esoterismo.

Per quanto riguarda l'apparente "contraddizione" tra il lavorare per l'ergersi di stati nazionali ed in seguito puntare su delle strutture sovranazionali, occorre ricordare che in fondo si tratta semplicemente di due passi del medesimo percorso.

Il primo obiettivo, a cavallo tra il 700 e l' 800, era quello di deporre i poteri del vecchio regime, monarchici e "religiosi", dal momento che il re agiva per grazia di Dio, e transnazionali.
In seguito, edificati delle nuove forme di governo laiche, nazionaliste e democratiche, su ispirazione massonica, si sarebbe proseguito lavorando all'edificazione di forme di potere sovranazionali, questa volta però unite dal comune progetto della elite "illuminata".

Per capire meglio tale processo si può fare un paragone con le costruzioni dei lego.
Se mi trovo di fronte una costruzione (imperi del vecchio regime) ed ho in mente di crearne un'altra del tutto diversa (unione europea, diciamo), debbo prima smontare la vecchia costruzione in tanti mattoncini (stati nazionali), per poi riedificare.

A presto
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-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 19/4/2009 14:35
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: NWO Buzzword Bingo
#216
Dubito ormai di tutto
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Da Leith
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Ma basta davvero un "associazione delle nazioni" buttato lì tra le righe per fare di Mazzini un mondialista al pari di Kissinger? Chiunque voglia semplicemente la fine della guerra tra le nazioni non può che auspicarne una "associazione". Kant ci ha scritto perfino un libro. Con questa logica dovrebbe essere tacciato di mondialismo pure lui.

Io non capisco dove vuoi andare a parare con questa domanda, dal momento che secondo me sai benissimo come discriminare; credo che tu sappia giocare benissimo a Buzzword Bingo
Inviato il: 19/4/2009 16:24
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  •  carloooooo
      carloooooo
Re: NWO Buzzword Bingo
#217
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Il primo obiettivo, a cavallo tra il 700 e l' 800, era quello di deporre i poteri del vecchio regime, monarchici e "religiosi", dal momento che il re agiva per grazia di Dio, e transnazionali.
In seguito, edificati delle nuove forme di governo laiche, nazionaliste e democratiche, su ispirazione massonica, si sarebbe proseguito lavorando all'edificazione di forme di potere sovranazionali, questa volta però unite dal comune progetto della elite "illuminata".


Non ho mai nutrito grande ammirazione per le dottrine politiche e storicistiche di stampo teleologico - hegeliano-marxista -, quale quella che forse inconsapevolmente proponi. Per cui faccio fatica ad scorgere disegni unitari dietro a periodi storici così lunghi (stiamo parlando infatti degli ultimi 4-5 secoli della storia europea prima e mondiale poi!).

Seguendo l'insegnamento di Ockham, non è necessario tirare in ballo alcuna associazione esoterica per spiegare la progressiva spinta verso la separazione di stato e chiesa e l'istituzione di ordinamenti repubblicani e democratici. Basta una sola parola: borghesia, della quale anche la massoneria è espressione.

Anche perché questa progressiva separazione non è lineare come può sembrare ad una ricostruzione storica poco accurata. L'assolutismo monarchico (e parliamo dei secoli XVI e XVII) è quanto di meno repubblicano possa esistere, tuttavia fu il germe della disgiunzione tra stato e chiesa, e il fatto che l'autorità derivasse direttamente da Dio era solo una facciata per rendere più digeribile un potere sempre più accentrato e che lasciava via via meno spazio di manovra alla gerarchia ecclesiastica. Non è un caso che il coronamento teoretico dell'assolutismo stia nell'opera di Hobbes, tutta tesa a giustificare il potere assoluto senza tirare in ballo l'autorità divina.

L'esigenza di un fondamento laico dell'istituzione politica è una tendenza che velatamente si fa sentire fin dalla fine del Medioevo (e non stupisce che sia così), e si inserisce in un generale processo di "disincantamento del mondo" che coinvolge tutte le sfere dell'esistenza umana.

Allo stesso modo, anche il nazionalismo ha radici ben più antiche del XVII secolo, e anch'esso può essere ricondotto in buona parte ad esigenze di accentramento politico e di presa ideologica da parte dei sovrani assoluti. Ad esempio, l'opera italiana nel Sei-Settecento ha spopolato in tutta Europa tranne che nell'unico stato-nazione al momento già bello e formato, la Francia, dove tutti i sovrani - tra i quali spicca Luigi XIV e con l'eccezione di Mazarino (che però era italiano) - hanno premuto perché il balletto e l'opera francesi rimanessero tali, e lo fecero per precise ragioni ideologiche e propagandistiche. La grandeur francese precede la Rivoluzione e ha radici aristocratiche.

Riguardo alle forme di potere sovranazionali, poi, queste nel periodo di massima diffusione del nazionalismo erano semplici idee sulla carta di qualche politico utopista, visto che progressivamente nel corso della seconda metà dell'Ottocento abbiamo assistito a una frammentazione del panorama geopolitico, in cui diverse potenze relativamente equivalenti si spartivano il mondo, e che ha successivamente portato alle due guerre mondiali.

In seguito, Società delle Nazioni, ONU, Nato e via dicendo, hanno potuto vedere la luce solo perché erano a tutti gli effetti controllati da una unica superpotenza (il blocco sovietico faceva storia a sé). Nel momento in cui prevarranno gli interessi particolaristici delle nuove potenze che stanno emergendo ora nel panorama mondiale, delle "associazioni di stati" potremo anche scordarcene.

Questo per dire che la storia secondo me è priva di senso, oppure ne ha uno talmente complicato che è come se non l'avesse.
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Bicarlonato.
Inviato il: 19/4/2009 19:15
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Re: NWO Buzzword Bingo
#218
Dubito ormai di tutto
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Carlo, per quanto riguarda Napolitano basta una semplice ricerca in rete per accedere ai discorsi in cui ha esplicitamente nominato il nuovo ordine mondiale. (inoltre, detto per inciso, bisogna guardare alla sostanza dei suoi discorsi, non alle migliaia di giravolte retoriche con cui infarcisce il nocciolo).

Ed è in buona compagnia: Sarkozy, Brown, Obama e tanti altri leader politici mondiali ormai nominano il NWO come fosse la cosa più naturale e giusta da [e]seguire.
(Qualcuno deve avere pigiato il tasto di sdoganamento di certi termini, perché ultimamente è sulla bocca di tutti i più importanti politici, economisti e giornalisti del pianeta).

Lo dicono loro stessi. Più chiaro di così.
Inviato il: 20/4/2009 10:05
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  •  Ashoka
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Re: NWO Buzzword Bingo
#219
Sono certo di non sapere
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Bonanni

"La crisi non è ancora finita ma ci sono elementi che mostrano comunque un'attenuazione della caduta". Il segretario generale della Cisl analizza l'attuiale fase economica dicendo no al protezionismo e chiedendo un "nuovo umanesimo del lavoro"
(1) con un equilibrio tra democrazia economica e democrazia partecipativa. "I dati dell'economia - spiega Bonanni - non ci danno ancora certezze sul processo di risanamento del sistema finanziario, sul raggiungimento o meno del fondo della crisi economica, sui segnali concreti dell'inizio di una ripresa, anche se vengono individuati elementi favorevoli, comunque di attenuazione della caduta"


(1) Che cos'è il "Nuovo umanesimo del lavoro" ? Se è "Nuovo" qual era l'Umanesimo del lavoro originale?
Inviato il: 20/5/2009 21:43
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Re: NWO Buzzword Bingo
#220
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Che cos'è il "Nuovo umanesimo del lavoro" ? Se è "Nuovo" qual era l'Umanesimo del lavoro originale?


Marx?

(è solo un'ipotesi, ma ci potrebbe stare)
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Bicarlonato.
Inviato il: 21/5/2009 13:58
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  •  Ashoka
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Re: NWO Buzzword Bingo
#221
Sono certo di non sapere
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Mmmm se cerco su google "umanesimo del lavoro" mi viene fuori Giovanni Gentile.... brrrrrrrrr
Inviato il: 21/5/2009 21:48
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  •  carloooooo
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Re: NWO Buzzword Bingo
#222
Dubito ormai di tutto
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Beh, hegeliano era hegeliano, per cui si sono andato vicino. Forse non è un caso.

Comunque almeno non puoi dire che era socialista. E neanche mondialista.
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Bicarlonato.
Inviato il: 22/5/2009 22:53
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Re: NWO Buzzword Bingo
#223
Dubito ormai di tutto
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Preso di peso dall'ansait...
Il nostro "Principe" ottuagenario e medagliato forte del plauso incassato dal nuovo Esarca nero, si pronuncia con entusiasmo...

"La crisi economica e finanziaria crea "gravi difficoltà", ma poiché impone una risposta comune della comunità internazionale, offre "una decisiva occasione di cambiamento nella visione e nel governo del mondo", una occasione da "cogliere" riprendendo le ispirazioni e le intuizioni più lungimiranti emerse già alla fine della seconda guerra mondiale. Lo ha detto Giorgio Napolitano ai capi di Stato e ai leader internazionali che partecipano al G8 suoi ospiti stasera al pranzo ufficiale all'Aquila."
Inviato il: 9/7/2009 21:56
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Re: NWO Buzzword Bingo
#224
Dubito ormai di tutto
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Non ho parole..

Predatory animals are bad and should be allowed to go extinct, or should be modified to become kind and herbivorous

(...) philosopher David Pearce is honestly proposing that we should feel ethically compelled to eradicate all suffering and cruelty from the natural world in order to create a sort of global vegan paradise where predators don't exist. Pearce terms this the Abolitionist Project (for more on Pearce and his ideas see this wikipedia article). His plans are, as discussed in depth on his website, theoretically plausible and involve such things as the use of brain implants, behaviour-modifying drugs, and genetic manipulation. (...)


Nozioni basilari di ecologia = zero assoluto.

Ingegneria sociale applicata all'intero mondo naturale = abominio assoluto.


Che possa esistere un demente in grado di partorire progetti simili già mi mette i brividi, ma il guaio è che si trova sempre qualcuno pronto a bersi tutto e appoggiare lo psicopatico di turno a suon di "generose elargizioni", magari detraibili sotto la voce "donazione filantropica per un mondo di pace"..
Inviato il: 8/9/2009 16:25
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  •  FedeV
      FedeV
Re: NWO Buzzword Bingo
#225
Mi sento vacillare
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Ieri sera a Ballarò intervista al regista greco Teo Angelopoulos:

questo il link per rivederlo sul sito della rai

Qualche crocetta se la merita:

in Italia bisognerà abituarsi a vivere come nel dopoguerra in modo molto povero rimanendo felici perchè penseremo che domani andrà meglio. Come dice un poeta greco biognerà scendere le scale del male per ritrovare le ali. Si combatterà la corruzione dilagante in europa e nel mondo ritrovando l'umanesimo per migliorare il mondo.

Felici verso il baratro "inevitabile" che ci stanno preparando.
Inviato il: 11/1/2012 14:43
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Re: NWO Buzzword Bingo
#226
Dubito ormai di tutto
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Beh, mi spiace per chi tanto s'era affannato in questo gioco, ma questa fa il vuoto spinto dietro di sè


Sito web dello Stato di Antarcticland <<< Buzzword Bingo!!!


Qui una edificante foto del Reggente:



..e questi devono essere i cittadini su cui regna:



(notare l'attenta devozione con cui salutano il loro Reggente dopo averne ascoltato l'illuminato comunicato)


Scusate ma questa le supera tutte O_O
Inviato il: 9/2/2012 23:30
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  •  benitoche
      benitoche
Re: NWO Buzzword Bingo
#227
Dubito ormai di tutto
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Operazione Sarkozy : come la CIA ha piazzato uno dei suoi agenti alla presidenza della Repubblica francese

di Thierry Meyssan

Nicolas Sarkozy deve essere giudicato per la sua azione e non in base alla sua personalità. Ma quando la sua azione sorprende perfino i suoi elettori, è legittimo entrare in dettaglio nella sua biografia ed interrogarsi sulle alleanze che lo hanno portato al potere. Thierry Meyssan ha deciso di scrivere la verità sulle origini del presidente della Repubblica francese. Tutte le informazioni contenute in questo articolo sono verificabili, ad eccezione di due imputazioni, segnalate dall’autore che si assume le sue responsabilità.
Rete Voltaire | Almaty (Kazakistan) | 21 agosto 2008


I Francesi, stanchi delle presidenze troppo lunghe di François Mitterrand e di Jacques Chirac, hanno eletto Nicolas Sarkozy contando sulla sua energia per rivitalizzare il loro paese. Speravano in una rottura con anni d’immobilismo e di ideologie superate. Hanno avuto una rottura con i principi che fondano la nazione francese. Sono stati sorpresi da questo « iper-presidente », che ogni giorno apre un nuovo capitolo, che assorbe in sé la destra e la sinistra, che sconvolge ogni sistema di riferimento, fino a creare una totale confusione.

Come bambini che hanno appena combinato una grossa sciocchezza, i Francesi sono troppo occupati a trovare delle scuse, per ammettere l’ampiezza dei danni e la loro ingenuità. Ancor più rifiutano di vedere chi sia veramente Nicolas Sarkozy proprio quelli che da molto tempo avrebbero dovuto rendersene conto.

Il fatto è che l’uomo è abile. Come un illusionista, egli ha distolto la loro attenzione offrendo in spettacolo la sua vita privata e posando sui rotocalchi fino a far loro dimenticare il suo percorso politico.

Il senso di questo articolo sia ben chiaro : non si tratta di rimproverare al sig.Sarkozy i suoi legami familiari, amichevoli e professionali, ma di rimproverargli di aver nascosto i suoi attacchi ai Francesi o quali, a torto, hanno creduto di eleggere un uomo libero.

Per capire come un uomo, in cui oggi tutti concordano nel vedere l’agente degli Stati Uniti e di Israele, abbia potuto diventare il capo del partito gollista e poi il presidente della Repubblica francese, bisogna tornare indietro. Molto indietro. Dobbiamo effettuare una lunga digressione, nel corso della quale presenteremo i protagonisti che trovano oggi la loro rivincita.
Segreti di famiglia

Alla fine della Seconda Guerra mondiale, i servizi segreti statunitensi si appoggiano al padrino italo-americano Lucky Luciano per controllare la sicurezza dei porti americani e per preparare lo sbarco alleato in Sicilia. I contatti di Luciano con i servizi US passano in particolare attraverso Frank Wisner Sr. E poi, quando il « padrino » è liberato e si esilia in Italia, tramite il suo « ambasciatore » corso, Étienne Léandri.

Nel 1958, gli Stati Uniti, inquieti per una possibile vittoria del FLN in Algeria che aprirebbe l’Africa del Nord all’influenza sovietica, decidono di suscitare un colpo di Stato militare in Francia. L’operazione è organizzata congiuntamente dalla Direzione della pianificazione della CIA — diretta teoricamente da Frank Wisner Sr.— e dalla NATO. Ma Wisner è già piombato nella demenza, per cui è il suo successore, Allan Dulles, a supervisionare il colpo. Da Algeri, alcuni generali francesi creano un Comitato di salute pubblica che esercita una pressione sul potere civili parigino e lo costringe a votare i pieni poteri al generale De Gaulle senza avere bisogno di ricorrere alla forza [1].

Ora, Charles De Gaulle non è la pedina che gli Anglosassoni credono di poter manipolare. In un primo tempo, egli tenta di uscire dalla contraddizione coloniale accordando una larga autonomia ai territori d’oltremare in senso ad un’Unione francese. Ma è già troppo tardi per salvare l’Impero francese, perché i popoli colonizzati non credono più alle promesse della metropoli ed esigono la loro indipendenza. Dopo aver condotto vittoriosamente feroci campagne di repressione contro gli indipendentisti, De Gaulle si arrende all’evidenza. Dando prova di rara saggezza politica, decide di accordare ad ogni colonia la sua indipendenza.

Questo voltafaccia è vissuto come un tradimento dalla maggior parte di coloro che lo hanno portato al potere. La CIA e la NATO sostengono allora complotti di ogni sorta per eliminarlo, tra cui un mancato putsch ed una quarantina di tentativi di assassinio [2]. Comunque, alcuni dei suoi sostenitori approvano la sua evoluzione politica. Per proteggerlo, essi creano attorno a Charles Pasqua una milizia per proteggerlo, il SAC.



Pasqua è un malavitoso corso e un vecchio resistente. Ha sposato la figlia di un bootlegger canadese che aveva fatto fortuna durante il proibizionismo. Dirige la società Ricard che, dopo aver commercializzato assenzio, un alcool proibito, è diventata rispettabile vendendo anisetta. Tuttavia, la società continua a servire da copertura per ogni sorta di traffico in relazione con la famiglia italo-newyorkese dei Genovese, quella di Lucky Luciano. Non è dunque da stupirsi che Pasqua si rivolga a Étienne Léandri (« l’ambasciatore » di Luciano) per reclutare manovalanza e costituire la milizia gollista [3]. Un terzo uomo gioca un grande ruolo nella formazione del SAC, l’ex guardia del corpo di De Gaulle, Achille Peretti — anche lui corso —.

Così difeso, De Gaulle traccia con decisione una politica d’indipendenza nazionale. Pur affermando la sua appartenenza al campo atlantico, egli rimette in discussione la leadership anglosassone. Si oppone all’ingresso del Regno Unito nel Mercato comune europeo (1961 e 1967) ; rifiuta di schierare i caschi della NATO nel Congo (1961) ; il incoraggia gli Stati latino-americani ad affrancarsi dall’imperialismo USA (discorso di Mexico, 1964) ; espelle la NATO dalla Francia e si ritira dal Comando integrato dell’Alleanza atlantica (1966) ; denuncia la guerra del Vietnam (discorso di Phnon Penh, 1966) ; condanna l’espansionismo israeliano durante la Guerra dei Sei giorni (1967) ; Il sostiene l’indipendenza del Quebec (discorso di Montreal 1967) ; etc.

Nello stesso tempo, De Gaulle consolida la potenza della Francia dotandola di un complesso militare-industriale comprendente la forza di dissuasione nucleare e garantendo il suo approvvigionamento energetico. Allontana saggiamente dal suo entourage gli ingombranti Corsi, affidando loro delle missioni all’estero. Così, Étienne Léandri diviene il trader del gruppo Elf (oggi Total) [4], mentre Charles Pasqua diventa l’uomo di fiducia dei capi di Stato dell’Africa francese.

Consapevole di non poter sfidare gli Anglosassoni su tutti I campi, De Gaulle si allea con la famiglia Rothschild. Sceglie come Primo ministro il procuratore della Banca, Georges Pompidou. I due uomini formano un tandem efficace. L’audace politica del primo non perde mai di vista il realismo economico del secondo.

Quando, nel 1969, De Gaulle si dimette, Georges Pompidou gli succede brevemente alla presidenza, prima di essere vinto da un cancro. I gaullisti storici non ammettono lasua leadership e s’inquietano per il suo tropismo anglofilo. Urlano al tradimento quando Pompidou, assecondato dal segretario generale dell’Eliseo, Edouard Balladur, fa entrare la « perfida Albione » nel Mercato comune europeo.
La fabbricazione di Nicolas Sarkozy

Una volta delineato questo quadro, torniamo al nostro personaggio principale, Nicolas Sarkozy. Nato nel 1955, è figlio di un nobile cattolico ungherese, Pal Sarkösy de Nagy-Bocsa, riparato in Francia dopo essere sfuggito all’Armata Rossa, e di Andrée Mallah, un’ebrea di famiglia non nobile, originaria di Tessalonica. Dopo aver avuto tre figli (Guillaume, Nicolas e François), la coppia divorzia. Pal Sarkosy de Nagy-Bocsa si risposa con un’aristocratica, Christine de Ganay, dalla quale avrà due figli (Pierre-Olivier e Caroline). Nicolas non sarà allevato dai suoi soli genitori, ma sarà sballottato in questa famiglia ricomposta.

Sua madre è divenuta segretaria di Achille Peretti. Dopo aver co-fondato il SAC, lla guardia del corpo di De Gaulle ha continuato una brillante carriera politica. È stato eletto deputato e sindaco di Neuilly-sur-Seine, la più ricca periferia residenziale della capitale, e poi presidente dell’Assemblea nazionale.

Disgraziatamente, nel 1972, Achille Peretti viene gravemente chiamato in causa. Negli Stati Uniti, la rivista Time rivela l’esistenza di un’organizzazione criminale segreta « l’Unione corsa » che controllerebbe gran parte del traffico di stupefacenti tra l’Europa e l’America, la famosa « French connection » che Hollywwod doveva portare sugli schermi. Basandosi su audizioni parlamentari e sui proprie indagini, Time cita il nome di un capo mafioso, Jean Venturi, arrestato in Canada alcuni anni prima e che altri non è che il delegato commerciale di Charles Pasqua per la società di alcoolici Ricard. Si ventilano i nomi di numerose famiglie che dirigerebbero « l’Unione corsa », tra cui i Peretti. Achille nega, ma deve rinunciare alla presidenza dell’Assemblea e sfugge anche ad un «suicidio».

Nel 1977, Pal Sarkozy si separa dalla seconda moglie, Christine de Ganay, la quale si lega allora al n°2 dell’amministrazione centrale del dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Lo sposa e s’installa con lui in America. Si sa che il mondo è piccolo: suo marito non è altri che Frank Wisner Jr., figlio del precedente. Le funzioni di Junior alla CIA non sono note, ma è chiaro che egli vi ha un ruolo importante. Nicolas, che resta vicino alla matrigna, al fratellastro e alla sorellastra, comincia a volgersi verso gli Stati Uniti dove « beneficia » dei programmi di formazione del dipartimento di Stato.

Nello stesso periodo, Nicolas Sarkozy aderisce al partito gollista. Ben presto vi frequenta Charles Pasqua in quanto questi non è solo un leader nazionale, ma anche il responsabile delle sezione dipartimentale delle Hauts-de-Seine.

Nel 1982, Nicolas Sarkozy, terminati i suoi studi di diritto ed iscrittosi all’avvocatura, sposa la nipote di Achille Peretti. Il suo testimone di nozze è Charles Pasqua. In quanto avvocato, la signora Sarkozy difende gli interessi degli amici corsi dei suoi mentori. Lui acquista una proprietà sull’isola della bellezza, a Vico, ed immagina di rendere corso il suo nome sostituendo la « y » con una « i » : Sarkozi.

L’anno dopo, è eletto sindaco di Neuilly-sur-Seine in sostituzione di suo zio di creanza Achille Peretti, stroncato da una crisi cardiaca.

Tuttavia, Nicolas non tarda a tradire sua moglie e, dal 1984, continua una relazione nascosta con Cécilia, moglie del più famoso animatore della televisione francese di allora, Jacques Martin, che ha conosciuto celebrando il loro matrimonio come sindaco di Neuilly. Questa doppia vita dura cinque anni prima che gli amanti lascino u loro rispettivi coniugi per costituire una nuova famiglia.

Nel 1992, Nicolas è testimone di nozze della figlia di Jacques Chirac, Claude, con un editorialista di Le Figaro. Non può impedirsi di sedurre Claude e di avere con lei una breve relazione mentre, ufficialmente, vive con Cécilia. Il marito tradito si suicida assumendo delle droghe. Tra gli Chirac e Nicolas Sarkozy, la rottura è brusca e definitiva.

Nel 1993, la sinistra perde le elezioni legislative. Il presidente François Mitterrand si rifiuta di dimettersi ed entra in coabitazione con un Primo ministro di destra. Jacques Chirac, che ambisce alla presidenza e pensa allora di formare con Edouard Balladur un tandem paragonabile a quello di De Gaulle e Pompidou, rifiuta di essere nuovamente Primo ministro e lascia il posto al suo « amico da trent’anni » Edouard Balladur. Malgrado il suo passato scottante, Charles Pasqua diviene ministro dell’Interno. Se conserva una posizione di comando sulla marijuana marocchina, egli approfitta della sua situazione per legalizzare le alter sue attività, prendendo il controllo dei casino, dei giochi e delle corse nell’Africa francofona. Intreccia anche dei legami in Arabia Saudita e in Israele e diventa ufficiale d’onore del Mossad. Quanto a Nicolas Sarkozy, egli è ministro del Bilancio e portavoce del governo.

À Washington, Frank Wisner Jr. è succeduto a Paul Wolfowitz come responsabile della pianificazione politica al dipartimento della Difesa. Nessuno nota i legami che lo uniscono al portavoce del governo francese.

È allora che in seno al partito gollista riprende la tensione conosciuta trent0anni prima tra i gollisti storici e la destra finanziaria, incarnata da Balladur. La novità consiste nel fatto che Charles Pasqua, e con lui il giovane Nicolas Sarkozy, tradiscono Jacques Chirac per riavvicinarsi alla corrente Rothschild. Tutto sembra slittare via: il conflitto raggiungerà il culmine nel 1995 quando Édouard Balladur si presenta all’elezione presidenziale contro il suo ex amico Jacques Chirac e viene battuto. Soprattutto, seguendo le istruzioni di Londra e di Washington, il governo Balladur apre i negoziati di adesione all’Unione Europea e alla NATO degli Stati dell’Europa centrale ed orientale, affrancati dalla tutela sovietica.

Niente più funziona nel partito gollista, dove gli amici di ieri sono prossimi ad ammazzarsi tra di loro. Per finanziare la sua campagna elettorale, Edouard Balladur tenta di fare man bassa dei fondi neri del partito gollista, nascosti nella doppia contabilità della petrolifera Elf. Appena muore il vecchio Étienne Léandri, i giudici perquisiscono la società e i suoi dirigenti vengono arrestati. Ma Balladur, Pasqua e Sarkozy non arriveranno mai a recuperare il gruzzolo.
La traversata del deserto

Per tutto il suo primo mandato, Jacques Chirac tiene a distanza Nicolas Sarkozy. Durante questa lunga traversata del deserto, l’uomo si fa discreto. Continua a stringere relazioni nelle cerchie finanziarie.

Nel 1996, Nicolas Sarkozy riesce alla fine a chiudere un’interminabile pratica di divorzio e si sposa con Cécilia. I loro testimoni sono i due miliardari Martin Bouygues e Bernard Arnaud (l’uomo più ricco del paese).
Ultimo atto

Ben prima della crisi irachena, Frank Wisner Jr. e i suoi colleghi della CIA pianificano la distruzione della corrente gollista e l’ascesa di Nicolas Sarkozy. Essi agiscono in tre tempi : in primo luogo, bisogna eliminare la direzione del partito gollista e prendere il controllo di quell’apparato; in secondo luogo, va eliminato il principale rivale di destra e si deve ottenere l’investitura del partito gollista all’elezione presidenziale e, in terzo luogo, va eliminato ogni serio sfidante a sinistra in modo da essere sicuri di vincere l’elezione presidenziale.

Per anni, i media sono tenuti nell’incertezza dalle rivelazioni postume di un immobiliarista. Per ragioni mai chiarite, prima di morire di una grave malattia, egli ha registrato una confessione in video. Per ragioni ancora più oscure, la « cassetta » salta fuori nelle mani di un gerarca del Partito socialista, Dominique Strauss-Khan che, indirettamente, la fa arrivare alla stampa.

Se le confessioni dell’immobiliarista non comportano alcuna sanzione giudiziaria, esse aprono una vaso di Pandore. La principale vittima dell’affaire che ne consegue è il Primo ministro Alain Juppé. Per proteggere Chirac, egli assume su di sé tutte le infrazioni penali. L’esclusione di Juppé lascia via libera a Nicolas Sarkozy pere prendere la direzione del partito gollista.

Sarkozy sfrutta allora la sua posizione per costringere Jacques Chirac a riprenderlo nel governo malgrado il loro odio reciproco. In definitiva, egli sarà ministro dell’Interno. Errore ! Da quella posizione, egli controlla i prefetti ed alcuni servizi interni che utilizza per introdursi nelle grandi amministrazioni.

Si occupa anche delle questioni corse. Il prefetto Claude Érignac è stato assassinato. Sebbene non sia stato rivendicato, l’omicidio viene immediatamente interpretato come una sfida lanciata dagli indipendentisti alla Repubblica. Dopo una lunga battuta, la polizia arriva ad arrestare un sospetto in fuga, Yvan Colonna, figlio di un deputato socialista. In barba alla presunzione d’innocenza, Nicolas Sarkozy annuncia l’interrogatorio accusando il sospetto di essere l’assassino. Il fatto è che la notizia è troppo bella, a due giorni dal referendum che il ministro dell’Interno organizza in Corsica per modificare lo statuto dell’isola. In ogni caso, gli elettori rigettano il progetto Sarkozy che, secondo alcuni, favorisce gli interessi mafiosi.

Sebbene Yvan Colonna sia stato successivamente riconosciuto colpevole, egli ha sempre proclamato la sua innocenza e contro di lui non è stata trovata alcuna prova materiale. Stranamente, l’uomo si è trincerato nel silenzio, preferendo essere condannato anziché rivelare ciò che sa.

In questa sede, riveliamo che il prefetto Érignac non è stato ucciso dai nazionalisti, ma abbattuto da un assassino a pagamento, immediatamente fatto espatriare verso l’Angola dove è stato ingaggiato dalla sicurezza del gruppo Elf. Il movente del crimine era precisamente legato alle precedenti funzioni di Érignac, responsabile delle reti africane di Charles Pasqua al ministero della Cooperazione. Quanto a Yvan Colonna, si tratta di un amico personale di Nicolas Sarkozy da decenni e i loro figli si sono frequentati.

Scoppia un nuovo caso : circolano false liste che accusano in modo menzognero numerose personalità di nascondere dei conti bancari in Lussemburgo, presso Clearstream. Tra le personalità diffamate vi è Nicolas Sarkozy. Egli fa querela ed insinua che il suo rivale di destra nell’elezione presidenziale, il Primo ministro Dominique de Villepin, abbia organizzato questa macchinazione. Egli non nasconde la sua intenzione di farlo gettare in prigione.

In realtà, i falsi elenchi sono stati messi in giro da membri della Fondation franco-américaine [5], di cui John Negroponte è stato presidente e Frank Wisner Jr. è amministratore. Ciò che i giudici ignorano e che noi qui riveliamo, è che le liste sono state fabbricate a Londra da un laboratorio comune della CIA e del MI6, Hakluyt & Co, anch’esso amministrato Frank Wisner Jr.

Villepin si difende dall’accusa, ma è messo sotto inchiesta, ha l’obbligo della residenza e, di fatto, viene provvisoriamente escluso dalla vita politica. A destra, la via è libera per Nicolas Sarkozy.

Restano da neutralizzare i candidati dell’opposizione. Le quote di adesione al partito socialista sono ridotte ad un livello simbolico per attirare nuovi militanti. Improvvisamente, migliaia di giovani prendono la tessera. Tra loro, almeno diecimila nuovi aderenti sono in realtà militanti del Partito trotzkiste « lambertista » (dal nome del suo fondatore Pierre Lambert). Questa piccola formazione di estrema sinistra si è storicamente messa al servizio della CIA contro i comunisti stalinisti durante la Guerra fredda (è l’equivalente dello SD/USA di Max Shatchman, che ha formato i neoconservatori negli USA [6]. Non è la prima volta che i « lambertisti » infiltrano il Partito socialista. In particolare vi inserirono due celebri agenti della CIA : Lionel Jospin (divenuto Primo ministro) e Jean-Christophe Cambadélis, il principale consigliere di Dominique Strauss-Kahn [7].

All’interno del Partito socialista vengono organizzate delle primarie per designare il candidato all’elezione presidenziale. Due personalità sono in concorrenza : Laurent Fabius e Ségolène Royal. Solo il primo rappresenta un pericolo per Sarkozy. Dominique Strauss-Kahn entra in corsa all’ultimo momento con la missione di eliminare Fabius. Sarà in grado di farlo grazie ai voti dei militanti « lambertisti » infiltrati, che portano il loro suffragio non sul suo nome, ma su quello di Royal.

L’operazione è possibile perché Strauss-Kahn è da molto tempo sul libro paga degli Stati Uniti. I Francesi ignorano che egli tiene dei corsi a Stanford, dove è stato assunto dal preside dell’università, Condoleezza Rice [8]. .

Dopo l’entrata in carica, Nicolas Sarkozy e Condoleezza Rice ringrazieranno Strauss-Kahn facendolo eleggere alla direzione del Fondo Monetario Internazionale.
Primi giorni all’Eliseo

La sera del secondo turno dell’elezione presidenziale, quando gli istituti di sondaggio annunciano la sua probabile vittoria, Nicolas Sarkozy pronuncia un breve discorso alla nazione dal suo QG di campagna. Poi, contrariamente ad ogni consuetudine, non vaa festeggiare con i militanti del suo partito, ma si reca al Fouquet’s. La celebre birreria dei Champs-Élysées, un tempo ritrovo dell’ « Unione corsa » è oggi proprietà del biscazziere Dominique Desseigne. Egli è stato messo a disposizione del presidente eletto per ricevervi i suoi amici e i principali finanziatori della sua campagna. Vi si affrettano un centinaio di invitati, gli uomini più ricchi di Francia a fianco dei padroni di casinò.

Poi il presidente eletto si concede qualche giorno di ben meritato riposo. Portato a Malta in Falcon-900 privato, si riposa sul Paloma, lo yacht da 65 metri del suo amico Vincent Bolloré, un miliardario formato alla Banca Rothschild.

Infine, Nicolas Sarkozy è investito presidente della Repubblica francese. Il primo decreto che firma non è per proclamare un’amnistia, ma per autorizzare i casinò dei suoi amici Desseigne e Partouche a moltiplicare le macchine da soldi.

Forma la sua squadra di lavoro e il suo governo. Senza essere sorpresi, vi ritroviamo un torbido proprietario di casinò (il ministro della Gioventù e degli Sport) e il lobbysta dei casinò dell’amico Desseigne (che diventa portavoce del partito « gollista »).

Nicolas Sarkozy si appoggia innanzi tutto su quattro uomini :
- Claude Guéant, segretario generale del palazzo dell’Eliseo. È l’ex braccio destro di Charles Pasqua.
- François Pérol, segretario generale aggiunto dell’Eliseo. È un associato-gestore della Banca Rothschild.
- Jean-David Lévitte, consigliere diplomatico. Figlio dell’ex direttore dell’Agernzia ebraica. Ambasciatore di Francia all’ONU, era stato sollevato dall’incarico da Chirac che lo giudicava troppo vicino a George Bush.
- Alain Bauer, l’uomo dell’ombra. Il suo nome non compariva negli annuari. Incaricato dei servizi segreti. Ex Gran Maestro del Grande Oriente di Francia (la principale obbedienza massonica francese) ed ex n°2 della National Security Agency statunitense in Europa [9].

Frank Wisner Jr., nominato frattanto inviato speciale del presidente Bush per l’indipendenza del Kosovo, insiste perché Bernard Kouchner sia nominato ministro degli Esteri con una doppia missione prioritaria : l’indipendenza del Kosovo e la liquidazione della politica araba della Francia.

Kouchner ha iniziato la sua carriera partecipando alla creazione di una ONG umanitaria. Grazie ai finanziamenti del National Endowment for Democracy, ha partecipato alle operazioni di Zbigniew Brzezinski in Afghanistan, a fianco di Usama Ben Laden e dei fratelli Karzai contro i Soviétici. Lo ritroviamo negli anni 90 presso Alija Izetbegoviç in Bosnia-Erzegovina. Dal 1999 al 2001, è stato Alto responsabile dell’ONU in Kosovo.

Sotto il controllo del fratello cadetto del presidente Hamid Karzai, l’Afghanistan è diventato il primo produttore mondiale di papaveri. Il loro succo viene trasformato sul posto in eroina e trasportato dall’US Air Force a Camp Bondsteed (Kosovo). Lì, la droga è presa in consegna dagli uomini di Hasim Thasi che la smerciano principalmente in Europa. E, accessoriamente, negli Stati Uniti [10]. I benefici sono utilizzati per finanziare le operazioni illegali della CIA.

Karzai e Thasi sono da molto tempo amici personali di Bernard Kouchner, che certamente ignora le loro attività criminali, malgrado i rapporti internazionali di cui essi sono oggetto.

Per completare il suo governo, Nicolas Sarkozy nomina Christine Lagarde ministro dell’Economia e delle Finanze. Ella ha fatto tutta la sua carriera negli Stati Uniti dove ha diretto il prestigioso studio di giuristi Baker & McKenzie. In seno al Center for International & Strategic Studies di Dick Cheney, ha co-presierduto con Zbigniew Brzezinski un gruppo di lavoro che ha supervisionato le privatizzazioni in Polonia. Ha organizzato un’intensa attività di lobby per conto della Lockheed Martin contro la francese Dassault [11].

Nuova scappata durante l’estate. Nicolas, Cécilia e i loro figli si fanno offrire delle vacanze statunitensi a Wolfenboroo, non lontano dalla proprietà del presidente Bush. Questa volta, la fattura è pagata da Robert F. Agostinelli, un banchiere d’affari italo-newyorkese, un autentico sionista e neoconservatore che si esprime su Commentary, la rivista dell’American Jewish Committee.

Il successo di Nicolas ricade sul fratellastro Pierre-Olivier. Con il nome americanizzato « d’Oliver », egli è nominato da Frank Carlucci (che era stato il n°2 della CIA dopo essere stato reclutato da Frank Wisner Sr.) [12] direttore di un nuovo fondo d’investimento del Carlyle Group (la comune società di gestione di portafoglio dei Bush e dei Ben Laden) [13]. Senza una particolare qualità personale, è diventato il 5° intermediario d’affari del mondo e gestisce i principali averi dei fondi sovrani dei Kuwait e di Singapore.

Nei sondaggi, l’indice di popolarità del presidente è in caduta libera. Uno dei consiglieri per la comunicazione, Jacques Séguéla, preconizza di distogliere l’attenzione del pubblico con nuove « people stories ». L’annuncio del divorzio da Cécilia è pubblicato da Libération, il giornale del suo amico Edouard de Rothschild, per coprire gli slogan dei manifestanti in un giorno di sciopero generale. Per rincarare la dose, il comunicatore organizza un incontro con l’artista ed ex modella Carla Bruni. Pochi giorni dopo, la sua relazione con il presidente è ufficializzata ed il battage mediatico copre di nuovo le critiche politiche. Alcune settimane ancora e abbiamo il terzo matrimonio di Nicolas. Stavolta, sceglie come testimone Mathilde Agostinelli (moglie di Robert) e Nicolas Bazire, vecchio direttore di gabinetto di Edouard Balladur divenuto associato-gestore alla Rothschild.

Quando apriranno gli occhi i Francesi per vedere con chi hanno a che fare ?


16 juin 2008Le informazioni contenute in questo articolo sono state presentate da Thierry Meyssan nel corso della tavola rotonda di chiusura del l’Eurasian Media Forum (Kazakhstan, 25 aprile 2008) dedicata alla popolarizzazione ed al glamour in politica.

L’interesse suscitato da tali informazioni ha indotto l’autore a redigere il presente articolo che è stato pubblicato da Profile, attualmente il principale news magazine russo.

Mentre il sito del Réseau Voltaire era fuori servizio, sono state diffuse numerose versioni e traduzioni non autorizzate di questo articolo. Vi preghiamo di considerare il presente articolo come il solo valido.





http://www.voltairenet.org/Operazione-Sarkozy-come-la-CIA-ha

“Massone mondialista individuato!”.
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 20/3/2012 11:57
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Re: NWO Buzzword Bingo
#228
Sono certo di non sapere
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Francois Holland tiene un discorso al Grande Oriente di Francia

http://www.youtube.com/watch?v=wrnrbeoE3U8



politici francesi parlano del nuovo ordine mondiale ( qualcuno può tradurlo ? )

http://www.youtube.com/watch?v=dbb66CvLCkM
Inviato il: 14/10/2012 13:27
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