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 American Moon

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   Esperienze & Riflessioni
  Scriviamo un libro collettivo!? ... copyleft

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Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#61
Sono certo di non sapere
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Da Sud Europa
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Infedeli!

Sempre di chiesa si finisce a parlare...

o fratelli liberi e muratori.. dall'ombra in cui voi state fino a me giungono le vostre risa...

no pasaran!

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-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 15/6/2006 11:05
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  •  Satirus
      Satirus
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#62
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/4/2006
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Butta una mano massone fuoriuscito



Fiammi per fare le vignette mi servono i temi.

Catechismo per bambini:

I dieci comandamenti

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Un Diario !?
Inviato il: 15/6/2006 11:28
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#63
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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Buono come inizio.
Continua con gli altri comandamenti,per il catechismo.

-Non rubare (disegna una vignetta su parmalat,o altri a piacimento)
-Non uccidere (vignetta medaglia a Quattrocchi e contractors)
-Non commettere atti impuri (vignetta predi pedofili)
-Non desiderare la donna d'altri (vignetta harem in fila al confessionale)
-Non desiderare la roba d'altri (vignetta usuraio o banchiere che ti dà soldi e poi si prende casa)
e così di seguito,facile no?

-Come avere successo: vignetta massoneria,P2,DC,farsi prete

Satirus,dì che non hai voglia di lavorare
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 18/6/2006 14:39
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  •  Satirus
      Satirus
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#64
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/4/2006
Da Luogocomune
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Che io non abbia nessuna voglia di lavorare è lapalissiano

Però mi piacerebbe avere in libreria un libercolo di LC.
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Inviato il: 19/6/2006 12:47
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  •  Satirus
      Satirus
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#65
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/4/2006
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Venghino signori venghino a scrivere un libercolo gombloddisda ....
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Inviato il: 21/6/2006 11:03
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  •  neoste
      neoste
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#66
So tutto
Iscritto il: 24/5/2006
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Hey, ma se tipo iniziamo a fare un indice?!?
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Tu sei uno schiavo Neo! Come tutti gli altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente!
Inviato il: 21/6/2006 20:31
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  •  Satirus
      Satirus
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#67
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/4/2006
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IO AVEVO PROPOSTO QUESTA TRACCIA, MA LA FIAMMI ME L'HA STRONCATA SUBITO


Titolo provvisiorio
Tutto quello che avresti dovuto sapere sul mondo ... e col cazzo che te lo dicono.

Indice provvisorio:

Prefazione

Cap. 1) Nelle società umane, quasi niente, quasi è, come quasi sembra.

Cap. 2) Come regolarti, anche se non farlo è meglio, nei rapporti inter e personali.

Cap. 3) L'ornitorinco.


Capitolo 1 "inutile ripetersi ... provvisorio"-

Nelle società umane, quasi niente, quasi è, come quasi sembra.

Certo che se sei un adolescente e ti è venuta voglia di leggere una schifezza del genere, di leggere a prescindere, stai proprio messo male, alla tua età ci si dovrebbe interessare a ben altre situazioni, a niente!?
Se invece non sei un adolescente, chessaràmmai un adolescente, stai messo pure peggio, che te le dobbiamo spiegare noi certe cose?
Adesso caro lettore qualsiasi, e nemmeno troppo intelligente, se Levi, un attimo la mano dai Cohen o dalle grandi Labrador ed hai la pazienza di seguirci, scoprirai che, non abbiamo proprio niente da dirti e che tutto quel niente che ti diremo è assolutamente falso, stupido e pure gombloddisda e chi più ne trova più ne metta, o ne dia ove ricorra, prendendo le dovute precauzioni contro le principali e ovviamente inesistenti malattie ma soprattutto contro gli spiacevoli effetti collaterali dell'ineffabile naturalità delle cose, che se hai capito questo non hai proprio bisogno di apprendere altro.
Tornando al titolo del capitolo, sarà un caso questa assonanza con capitale ... ma poi nel senso di patrimonio o di pena!?
Non divaghiamo, tornando al titolo, sappi: che non abbiamo nessuna intenzione di spiegarti che i giusti sono sempre quelli che vincono la guerra.
Non siamo qui certo per raccontarti cose che già sai, tipo che gli indiani hanno potuto capire di avere ragione non quando ne erano straconvinti ma solo dopo che la loro ragione è diventata inutile e priva di conseguenze pratiche, e non commetteremo certo la leggerezza di dire una cosa trita e ritrita tipo ... e l'indiano sei pure tu, solo un pelo meno sfigato!
Non siamo mica di quei cretini idealisti che vanno in giro dicendo che in tutte le guerre gli ideali non sono i motori ma gli strumenti e che il motore è sempre e solo uno.
Gente che dice queste cose è la stessa ... che la caccia alle streghe non è mai finita, che le streghe sono magiche e di volta in volta si trasformano ora in nazisti, ora in fascisti, ora in comunisti, ebrei, eretici, anarchici (quasi sempre! ... dei veri Jolly! ), virus, batteri, prioni, craxiani, terroristi, islamici, hacker, pedofili, gombloddisdi, downloadisti di mp3, moggi! Gente di questa risma pensa che per dare una stretta a tutti, bisogna allarmare per un eccesso di lassismo di pochi, che neanche è necessario sia vero, basta verosimile e va pure benissimo palesemente falso, che tanto conta il pulpito. Come se gli antichi precetti orientali dell'avanzare indietreggiando fossero qualcosa di ancora valido a distanza di millenni.
Questa razza di persone arriva a sostenere che quando si vede un gruppo di individui organizzato, che si muove compatto, sotto un' unica bandiera, un simbolo, o anche solo un nome comune appiccicato sopra, dietro c'è sempre e solo, uno, o giù di lì, che ci guadagna, mentre gli altri si prendono semplicemente le legnate, quando va bene.
Pensa che c'è gente che è arrivata a dire che il processo di Norimberga, eeeh! che palleee, non è stato in realtà un processo ai crimini e criminali di guerra, ma una semplice sostituzione di classe dirigente, e dobbiamo aggiungere che ciò non implica che si versi alcuna lacrima, se non la dovuta compassione cosmica per tutti i soldati del mondo, anche quelli cattivi, che sono solo le prime vittime di umidi individui imbelli nascosti dietro innumerevoli gradoni di piramide.
Andando di questo passo si arriva perfino a dire che la storia, tutta la storia è inventata di "mala" pianta e che difficile credere che a nessuno sia mai venuta la tentazione di manipolarla.
Ciò che si legge nei libri di storia, le gesta di Re fetentissimi, sifilitici, stronzi e guerrafondai che si rotolavano nei vizi e nel lusso mentre le masse popolari si puzzavano nella grama vita di sussistenza, non esiste più che c 'è stato il progresso.
Pensa che un tempo c'erano perfino i palchi per le autorità e non ti potevi avvicinare a quelli, che ti menavano, ma pensa te, poi per fortuna arrivò la libertè egalitè fraternitè e cose del genere non si vedono più.
Termini come maestà, conte, barone, onorevole, generale, monsignore, dottore, chi li ha più sentiti ahh! l'egalitè è un prodotto della legalitè.
Se uno arriva a sostenere cose simili implica l'esistenza di un potere sottile, che non è mica possibile che la gente non se ne accorga, fa si che milioni di persone si uccidano di gusto, senza essersi mai conosciuti e senza essersi mai scambiate prima neanche una parolaccia, un potere che permette a pochi di vivere senza mai aver dovuto pulire il cesso, sulle spalle di molti, ora come allora e per omnia seculum seculorum.
Certo piacerebbe pure a noi poter dire , ma proprio non si può, che c'è gente che con questo potere sottile, basato, veramente, sul nulla, va avanti anche da duemila anni, tanto per fare un numero, vestita di sete e ori, dando ordini, omaggiata e riverita e senza rigorosamente sapere che cosa sia il lavoro, vendendo aria fritta, ma no che non lo diremo.
Un tempo fra noi c'era perfino uno che sosteneva che la moneta venne inventata per poter meglio permettere di rubare e vivere senza lavorare che con lo scambio e la produzione diretta di beni si notava troppo chi lavorava e chi no, e che l'altro doveva predare e sopraffare continuamente e alla luce del sole per poter vivere, ma quel pazzo che diceva queste cose lo abbiamo allontanato, pensate credeva perfino che l'inflazione fosse un modo per togliere i soldi dalle tasche della gente.
Un altro veramente pazzo sosteneva che l'istruzione è solo un modo per indottrinare la gente e che il sistema giudiziario è stato sempre usato non solo nei paesi coloniali in luogo della guerra guerreggiata per confiscare beni e concentrarli nelle mani di avvocati e di coloro che li controllavano, pura follia.
Non crediamo che in questo mondo niente è come sembra, questa è una battuta da film di spionaggio hollywoodiano, come è una battuta da film: "Sono pagato per sospettare proprio quando non sembra esserci nulla da sospettare" (Il Socio). Che gli artisti sono costretti ad usarli pure ad Hollywood nonostante tutto.

Cap. 2) Come regolarti, anche se non farlo è meglio, nei rapporti inter e personali.

Adesso qui su due piedi la prima cosa che ci viene in mente sul quale debba essere la prima cosa da imparare nella vita, diremmo ... niente! non porti e non cercarti precetti guida nella vita, sii mobile e adattabile (come che questo non sia un precetto) , a costo di appararire scontati ... come l'acqua, valuta le circostanze tenendo in mente i tre piani temporali dell'esistenza (per i meno dotati: passato, presente, futuro) tenendo ben presente che si vive solo il presente, il passato non c'è più ed il futuro non c'è ancora, e non è detto poi che ci sarà.
Vabbè ste cose quà le sanno anche gli asini di tre anni, "Le mie parole facilmente si intendono e facilmente si attuano, ma nessuno al mondo sa intenderle, nessuno al mondo sa attuarle...", fra tutti i tempi su cui regolarsi il meno importante in assoluto, zero, è il passato, il secondo meno importante il futuro, quello più importante l'altro.
Ok stai incominciando a stufarti caro lettore, vuoi un precetto guida, da noi non l'avrai, cosa vuoi che ti diciamo? Che uno degli errori più frequenti e che spesso è la fonte di ogni manipolazione è il credere che l'aver ragione serva a qualcosa? Si, no, contrariamente a quanto possa sembrare, la profonda convinzione di aver ragione e perfino la ragionevole confortante certezza di essere dalla parte del giusto, in questo mondo ... conta un cazzo, anzi come accennato è: "la madre di tutte le manipolazioni", la verità risplende, anche se te la sto mettendo in quel posto lo so, hai ragione tu, è sbagliato, ed uno si sente rinfrancato e pensa che valga la pena continuare ad aver ragione.
Agli altri della tua ragione non gliene frega un Silvio, per gli altri sei arredamento del mondo, la gente vede i suoi desideri se tu non gli sbarri la strada sei buono, se gliela sbarri sei cattivo, se c'hai ragione c'hai ragione e basta, ma non è spendibile.
Quel che conta è un fornito archivio di documenti scottanti da tenere in 4 o 5 copie diverse con 3 o 4 notai segreti pronti ad aprirli in caso di tuo temporaneo black out.

Track
....
....
.... una cosa di cui ti devi privare al più presto è la paura, in tutte le sue forme.

....
....
.... Godiamoci questa dannata vita che non abbiamo altro buttiamo al mare le religioni che sono la fonte di tutti i pessimismi, le frustrazioni ... oddiotuo, avevano, in origine , il nobile scopo di favorire l'ordine sociale e di curare (o provocare!?) il dolore del vivere, ma poi si sono degradate, come tutto in questo universo e soprattutto l'umano.
Al mare il cristianesimo con i suoi sensi di colpa i suoi peccati originali, la sua sessuofobia, la sua rinuncia, al mare il buddhismo (religioso) che partendo da un ingenua e lapalissiana deduzione logica: la sofferenza nasce dal bramare che tanto nel mondo i desideri sono sempre più delle possibilità di soddisfarli e che le cose che c'hai non le desideri, ha creato un orrendo sistema di rinuncie alla vita, per la serie siccome non posso avere tutto allora non voglio niente.
Le altre "grandi" religioni neanche al mare che inquinano.


Ora a voi ... si accettano: stravolgimenti totali, sostituzioni, cancellazioni, opposizioni diametrali ...
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Un Diario !?
Inviato il: 23/6/2006 8:21
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Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#68
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
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Usare una wiki ?


Inviato il: 24/6/2006 13:17
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#69
Sono certo di non sapere
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Max cos'è una wiki?
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 24/6/2006 19:47
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Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#70
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
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Citazione:
Max cos'è una wiki?


La wiki è una specie di enciclopedia online dove la gente può aggiungere voci, modificarle e linkarle tra loro in modo non diverso da come avviene in un forum come questo.
Si possono settare i permessi per le modifiche, creare gruppi di utenti, categorie di argomenti nidificati ( tipo le directory per intenderci ) ... il tutto in modo molto semplice.

Le wikipedie sono una sorta di filosofia nel senso che sono implementate in modi molto diversi e ce ne sono di diversi tipi e di diversa complessità ( sebbene si assomiglino tra loro )

Un esempio l'avrai già visto : la wikipedia

ma oramai se ne contano a decine di tipi diversi per i target più disparati.
Inviato il: 24/6/2006 20:05
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  •  Satirus
      Satirus
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#71
Mi sento vacillare
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Roba da webmasters, ma qui i webmasters ci snobbano.
Bisognerebbe riuscire a scrivere almeno due righe prima di passare alla wiki.
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Inviato il: 26/6/2006 9:58
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  •  Satirus
      Satirus
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#72
Mi sento vacillare
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Mi metto questa da parte

Di un certo Marco.
"È oramai chiaro che la democrazia rappresentativa è una procedura anonima che tiene insieme politica, finanza e grande imprenditoria, fino a creare un mostro che fagocita senza pietà tutto ciò che incontra sulla propria strada. In controtendenza, la democrazia partecipata e le Municipalità sono l'unica risposta funzionale a un nuovo modello di sviluppo, che tenga conto dell'esigenza imprescindibile di riscoprire valori quali la qualità della vita e l'armonizzazione del rapporto dell'uomo con il proprio territorio."
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Inviato il: 3/7/2006 19:20
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  •  neoste
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Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#73
So tutto
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Ottimo, conservala!
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Tu sei uno schiavo Neo! Come tutti gli altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente!
Inviato il: 4/7/2006 10:34
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#74
Sono certo di non sapere
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Altro spunto: come trovare lavoro

Se sei una bella e giovane ragazza e devi presentarti per un colloquio di lavoro in ufficio,vai in tailleur accollato con gonna non eccessivamente corta,ma con uno bello spacco sul retro,scarpe con tacchi alti ma sobrie e sotto la giacca un top velato ed aderente,che mostrerai con la scusa di sentire caldo.
Guarda sempre dritto negli occhi e sorridi,elenca le tue doti e se non hai esperienza inventa di averla dicendo però che non hai referenze scritte perchè ti sei dovuta licenziare per avance spinte del tuo ex datore di lavoro paralitico (se quello che ha davanti è giovane dici che era vecchio),citando la frase " almeno fosse stato giovane" con un sospiro!

Se sei un maschio,ovvio giacca camicia e cravatta,attenzione alle scarpe che devono essere pulitissime come le mani ben curate,un solo accessorio firmato,o camicia con iniziali,e poi capisci al volo che tendenze sessuali e politiche può avere,se non ti sei informato prima
meglio faccia rossa che pancia moscia
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 6/7/2006 9:47
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  •  Satirus
      Satirus
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#75
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/4/2006
Da Luogocomune
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Non c'è che dire in Luogocomune l'ottimismo e la positività imperano
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Inviato il: 6/7/2006 9:56
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  •  fiammifero
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Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#76
Sono certo di non sapere
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La realtà la fà da padrona su LC !
Dobbiamo dare consigli o chimere?
La meritocrazia non esiste in Italia,a meno chè la bellezza,l'astuzia e l'amoralità vengano considerate tali!
E poi aver preso 110 con lode non ti assicura nessun posto di lavoro,perchè vogliono l'esperienza a poco prezzo e siccome l'esperienza si fà sul campo,fate vobis
A.A.A.A CERCASI BELLA PRESENZA,ESPERIENZA MASSIMO 25 ANNI GIOVANE DA INSERIRE IN ORGANICO MULTINAZIONALE SETTORE TECNOLOGICO oppure ricercasi segretaria massimo 25enne,bella presenza,multilingue,pratica in public-relation,full time disposta a viaggiare
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 10/7/2006 9:40
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  •  Satirus
      Satirus
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#77
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/4/2006
Da Luogocomune
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Proviamo a dare una rinfrescata.

Un libro che parte a 1.000 con un calcio sui denti.

L'errore di fondo: "Credere che il mondo sia stato creato per darci soddisfazione".

Buttate un pò di argute riflessioni.
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Inviato il: 21/7/2006 12:30
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  •  bianca
      bianca
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#78
Mi sento vacillare
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credere che il mondo sia stato creato per darci soddisfazione....


Argute riflessione non ne avrei...

Solo testimonianze AUTENTICHE!

La parola a Caino

Parte prima

Quando ero piccolo, prima della nascita di Abele, mio padre passava molto tempo con me.
Io gli facevo delle domande, e lui mi rispondeva con precisione, cosa che gli risultava anche facile, perché tutti i fatti erano recenti, e si riferivano sempre alla stessa persona.
Prima di mio padre sulla terra non c’era niente. Non c’era nemmeno la terra.
Il caso volle che nell’universo, brillasse per genio e capacità imprenditoriale, una figura davvero carismatica: il Signore.
Mio padre aveva una grande ammirazione per lui, e quando ne parlava sospirando esordiva : - quello è un uno che si è fatto tutto da solo!-.
Il Signore, per prima cosa creò il cielo e la terra, e fu una bella pensata perché se avesse creato prima gli animali se ne sarebbero andati tutti a gambe all’aria per l’universo. Anzi, a pensarci bene, prima creò l’universo, e siccome l’attività della creazione gli piaceva un sacco, lo fece infinito per crearlo infinitamente a suo piacimento per sempre.
Insomma per farla breve, quando ebbe proprio creato tutto, persino le zanzare, i pidocchi ,e le scolopendre, si accorse di un fatto:
Tutte le aiuole che aveva creato erano secche, l’erba campestre non era nata, s’era dimenticato di far piovere e nessuno irrigava il suolo.
Allora pensò: - qui ci vuole un giardiniere!-.
Così con tutto quello che aveva a disposizione, scelse di plasmare il primo uomo con una manciata di fango.
Il risultato non fu sorprendente, materializzò una specie di prototipo, modello base, mediamente accessoriato.
Mio padre non era bello, era un tipo.
Fisicamente non assomigliava a nessuna creatura esistente, nemmeno al Signore, che
si presentava sotto forma di triangolo equilatero.
Mio padre non aveva ancora un nome, allora chiese al Signore di dargliene uno.
Il Creatore, che aveva un sacco di cose da fare, rispose: - …ah…. Damo -.
Sembrava buttata lì come risposta, ma poiché era lungimirante, già pensava che se avesse creato una figura femminile avrebbe potuto chiamarla “Dama”, che suonava benissimo. Mio padre capì “Adamo”, e incominciò a gridare entusiasta il suo nome ai quattro venti. Per non fare brutta figura, il Signore finse buon viso a cattivo gioco e gli lasciò quel nome, ma in cuor suo incominciava a capire che l’uomo gli avrebbe dato dei grossi problemi.
Per metterlo alla prova, permise a mio padre di assegnare un nome ad ogni animale; ma il poverino, che non aveva molta esperienza, attribuì un unico appellativo a tutti gli esseri viventi.
Quando arrivò il Signore, mio padre fremeva per l'entusiasmo.
Con fierezza, si appostò sulla sommità di una collina e con tutto il fiato che aveva, gridò: - Pinoooo! -.
In un attimo arrivarono tutti gli animali della terra, il Signore dovette fermarli alzando le braccia e per rabbonirli e disse: - Calma calma… il diluvio universale e fra diecimila anni…circolare circolare!-.
Da quell'episodio il Signore capì che mio padre avrebbe avuto molte difficoltà a cavarsela da solo,
meditò quindi che un po’ di compagnia gli avrebbe permesso di sviluppare maggiori doti cognitive.

Quando mio padre vide mia madre per la prima volta, rimase molto sorpreso. Notò subito che aveva qualcosa in più in alto e qualcosa in meno in basso, dopo una breve riflessione pensò: - “è fallata!”.

Durante il breve periodo di permanenza in paradiso, mia madre non faceva che lamentarsi.

Sosteneva che il posto era noioso, che aveva voglia di vedere gente nuova, fare amicizie, dedicasi alla vita sociale, iscriversi in palestra.
Di mio padre non le piaceva niente.
L’unica cosa di lui che trovava geniale, era il gancio per appenderlo.
Il Signore pensò bene di non conferire ai due nessun incarico.
Diede loro una sola istruzione, sperando che limitandoli all’obbedienza non avrebbero combinato guai.
Li portò sotto un melo, “questo è l’albero della conoscenza” disse in tono solenne, “quindi a voi non dovrebbe fregarvene di meno”.
Li guardò severamente e aggiunse: - non mangiatene i frutti e godrete del paradiso eterno.
Adamo incominciò a strattonare mia madre, per allontanarla dalla pianta, ma lei continuava a fissare quei frutti con uno sguardo fisso, quasi fossero stati funghi allucinogeni.
Lei protestò: - ma non capisci Adamo!…potrebbe essere un rimedio contro la cellulite!-.
Mio padre cercò di dissuaderla in tutti i modi, ma quella sembrava un mulo.
Per aggravare la situazione, si presentò al loro cospetto un losco figuro lungo, lucido e viscido.
Mia madre lo trovò subito un tipo interessante.
Si sistemò i capelli e disse: -“saaalve!”, con un tono melodioso e accattivante.
Quello incominciò a sudare come un bagno turco, mia madre non lo lasciò nemmeno riprendersi e sbottò: -cosa ci dice di bello su questa pianta?-.
Incominciò a fargli un sacco di domande.
Il serpente rimase ad ascoltare per una mezzora, poi prese finalmente la parola: - Signori vi prego! ..Ma guardatevi!…Siete tutta ciccia e brufoli!-.
Sistemò un banchetto, e incominciò a pubblicizzare i suoi prodotti.
Si agitava come un serpente: - Signori! ..”succo d'alghe di mela” per la tonicità dell’addome, “fango di mela” per tutti i problemi di cellulite…D’ACCORDO!?-.
Mia madre dava delle tremende gomitate a mio padre proprio dove gli mancava la costola, e gli sussurrava: - “te lo dicevo io!”.
Finì che li convinse.
Dovette offrire loro anche qualche numero sicuro, per giocare al lotto.
Ma li convinse.
Mio padre volle informarsi sull’aspetto economico, ma il serpente, lo tranquillizzò; assicurò che avrebbero potuto pagare in comode rate per tutte le generazioni a venire.
Fu così che i miei mangiarono la mela.
I primi effetti furono davvero deludenti: mio padre e mia madre si accorsero d'essere nudi.
Probabilmente, il loro quoziente intellettivo era talmente basso, che anche “l’albero della conoscenza”, non aveva sortito alcun che.

Quando il Creatore si accorse di ciò che avevano fatto, andò su tutte le furie.
Prese il serpente per il collo e lo scosse violentemente, quello tirò fuori la tessera del WWF, così dovette trattenersi.
Finì per trasformarlo in una creatura strisciante, ma il rettile ebbe l’ardire di controbattere: - Ma Signore, io sono già una creatura strisciante…-
Il Signore Sfoderò un sorriso ironico: -… già, ma avevo in progetto di farti come George Clooney…-.
I due creduloni furono prontamente cacciati dal paradiso terrestre.
Trovarono un monolocale in periferia.
Adamo coltivò la terra con il sudore della fronte, poiché i fertilizzanti non erano facilmente reperibili.
Un giorno mia madre disse a mio padre: - è giunto il momento di moltiplicarci –.
Mio padre la guardò smarrito: - non potremmo iniziare con le addizioni ?-.




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Il futuro dell’uomo
è a una drammatica stretta
ho visto un panda
con la mia faccia sulla maglietta.
Stefano Benni
Inviato il: 21/7/2006 12:42
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  •  Tubo
      Tubo
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#79
Dubito ormai di tutto
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Quella di cercare di diffondere delle idee "altre" dalle solite istituzionali/false/sbagliate/pericolose mi sembra un'ottima idea ,cosi come mi sembrano buoni i temi iniziali.
Però secondo me sarebbero assolutamente da evitare espressioni volgari ( cazzo,col cazzo ecc ecc) e cercare di attenersi ad un vocabolario assolutamente neutro , questo semplicissimo accorgimento eviterebbe che il libriccino/i vengano direttamente mal valutati fin dalla prima riga da una certa tipologia di persone , che poi cercherebbe di screditare l'intero contenuto del lavoro appigliandosi a queste inezie.
So che potrebbe sembrere un consiglio banale e fors'anche "bacchettone" , ma l'obbiettivo è quello di diffondere al massimo queste idee/verità e per far ciò un qualche piccolo compromesso bisogna accettarlo.
Quantomeno per far aprire gli occhi anche ( e soprattutto ) all'eventuale screditatore di cui sopra.

Secondo me.

a presto
Inviato il: 21/7/2006 19:32
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#80
Sono certo di non sapere
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Ottimo Bianca,preso alla larga ma ottimo,complimenti.

Tubo04 Citazione:
Quantomeno per far aprire gli occhi anche ( e soprattutto ) all'eventuale screditatore di cui sopra.


non ho capito il senso di questa affermazione,puoi spiegare meglio?
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 21/7/2006 19:43
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  •  Tubo
      Tubo
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#81
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 16/6/2006
Da
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intendevo dire:
... di cui sopra parlavo...
ovvero che secondo me se si prendono alcuni piccoli accorgimenti tipo quelli che ho descritto nel mio ultimo post si potrà evitare la diffidenza di alcune persone che rifiutano a priori alcune idee.

Si è capito?
se no mi rispiego meglio,
ciao
Inviato il: 21/7/2006 19:58
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  •  Satirus
      Satirus
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#82
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/4/2006
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Tubo ma si possiamo togliere tutti i cazzi che vuoi, ma il problema di adesso è quello di aggiungere.

Il catechismo di Bianca è gustosissimo

Visto che siamo avanzatissimi con i due libri per ragazzi e bambini

Iniziamo il terzo destinato all'altra parte della barricata

....da farsi edizione in lingua inglese




Quanto è bella questa espressione, l'icona simbolo più icona simbolo dei tempi moderni.
Mala tempora currunt sed pejora parantur!
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Un Diario !?
Inviato il: 25/7/2006 18:51
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  •  Satirus
      Satirus
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#83
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/4/2006
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Niente sto progetto non decolla proprio ...

Redazzucco elimina pure il thread!
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Un Diario !?
Inviato il: 8/9/2006 10:29
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  •  emilio79
      emilio79
Re: SCRIVIAMO UN LIBRO COLLETTIVO COPYLEFT
#84
So tutto
Iscritto il: 4/11/2011
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Io sarò il primo a comprarlo!!
Inviato il: 30/11/2011 15:43
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  •  artemis
      artemis
Re: Scriviamo un libro collettivo!? ... copyleft
#85
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 29/10/2007
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secondo me questo progetto del libello da diffondere è molto interessante..e dal mio punto di vista prima di raccontare qualsiasi fiaba e prima di suggerire qualsiasi cosa riguardo a contatti inter e personali,e prima di dire a qualcuno"ci sono delle cose che nessuno ti dirà"andrebbe fatto un discorsetto generale sull'informazione..partendo dal discorso tv e case editrici/librerie/testate giornalistiche

tipo una favola su un parallelpipedo ad alto potere di rincitrullimento che diventa sempre più sottile..sia in senso fisico che in senso di sottilmente insidioso
se non si sradica quello è un po' difficile fare il resto..
è assurdo,quando sento che molta gente mi dice "io ho sky così finalmente posso scegliere cosa vedere"resto fulminata

appena ho tempo sparo una favolina sulla tv!
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"Se c'è un qualche cosa che vogliamo cambiare nel bambino, prima dovremmo esaminarlo bene e vedere se non è un qualche cosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi" C G Jung
Inviato il: 30/11/2011 16:01
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  •  crisalide
      crisalide
Re: Scriviamo un libro collettivo!? ... copyleft
#86
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 2/3/2010
Da Padova
Messaggi: 98
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Citazione:

artemis ha scritto:
tipo una favola su un parallelpipedo ad alto potere di rincitrullimento che diventa sempre più sottile..sia in senso fisico che in senso di sottilmente insidioso


Io invece conosco una favola su 2 parallelepipedi......vuoti

Comunque, grazie di avermi fatto scoprire questo thread, quei racconti sono uno spasso!
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"Non hai bisogno di un meteorologo per sapere da che parte soffia il vento"
(Bob Dylan)
Inviato il: 30/11/2011 17:53
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