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  HIV e AIDS

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Re: HIV e AIDS
#211
So tutto
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Da Terni
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AIDS e se fosse tutto sbagliato?

Alcuni giorni fa c'è stata la giornata mondiale per la lotta contro l'AIDS. Bene. Se tutto ciò che ci hanno detto finora, o almeno in parte, fosse sbagliato?
"AIDS e se fosse tutto sbagliato?" è un libro edito dalla Macro Edizioni, autrice Christine Maggiore che, nel 1992, risultò positiva al test dell'HIV. Riporterò qui di seguito alcuni passi del libro. Per una lettura più approfondita consiglio di leggere il libro.

VERO O FALSO? 1- l'AIDS è una nuova malattia. FALSO 2- l'HIV è il virus che causa l'AIDS. FALSO 3- Negli Stati Uniti, la percentuale delle infezioni da HIV è in aumento. FALSO. 4- il test per l'AIDS è estremamente preciso. FALSO 5- Negli Stati Uniti, l'AIDS è la più grave minaccia per la salute. FALSO. 6- le donne, gli eterosessuali e gli adolescenti sono categorie sempre più a rischio. FALSO 7- il continente africano è stato devastato dall'AIDS. FALSO 8- il recente declino d'infezione è dovuto ai nuovi farmaci contro l'AIDS. FALSO 9- i sintomi dell'AIDS si manifestano solo dopo anni dal momento dell'infezione. FALSO 10- senza trattamenti medici, le donne incinte positive all'HIV, trasmetteranno l'AIDS ai loro bambini. FALSO.

ECCO PERCHE' L'HIV NON PUO' CAUSARE L'AIDS
- l'HIV è un retrovirus. I retrovirus non sono citotossici; non distruggono le cellule.
- l'HIV presenta la medesima srtuttura genetica di tutti gli altri retrovirus conosciuti. Negli individui sani, si trovano normalmente centinaia di retrovirus.
- anche se l'HIV fosse in grado di distruggere i linfociti T, ne attaccherebbe, in media, solo 1 su 1.000 e ciò non sarebbe sufficente ad esaurirli e a provocare l'AIDS.
- moltissime persone sane hanno contratto infezioni da virus citotossici come quelli che causano l'herpes e la mononucleosi. Questi virus attaccano milioni di linfociti T, fino a metà di tutte le cellule immunizzanti, senza causare una deplezione cellulare e senza provocare l'AIDS.

INDAGANDO SULL'AIDS
- perchè l'88 % degli americani affetti da AIDS viene relegato in due gruppi a rischio?
- come mai negli Stati Uniti l'85 % dei casi di AIDS si registra tra persone di sesso maschile?
- se l'AIDS è un rischio per la salute molto diffuso, per quale motivo non si è mai propagato tra l'intera popolazione?
- dato che gli operatori sanitari, durante ogni epidemia, sono ad alto rischio di contagio, come mai dopo 20 anni da quando è stato identificato l'AIDS, si è avuta notizia di soli 25 casi di malattia legata alle professioni del settore medico?
- se l'AIDS è una malattia a trasmissione sessuale ( sexual trasmitted disease, STD), perchè i casi di sifilide, clamidia e gonorrea superano di gran lunga quelli dell'AIDS?
- siccome le prostitute sono costantemente esposte alle malattie veneree, perchè non costituiscono un gruppo a rischio di AIDS?

COSA SUCCEDE IN AFRICA?
- in Africa l'AIDS viene diagnosticato in base a quattro sintomi clinici: diarrea, febbre, tosse persistente e perdita di peso di oltre il 10 % nel giro di due mesi.
- in Africa, per diagnosticare l'AIDS, i test per l'HIV non sono richiesti. Il 99,5 % degli africani non è affetto da AIDS. Il 97 % degli africani positivi all'HIV non ha l'AIDS.
- in Africa, i casi di tubercolosi, malaria e morbillo superano di gran lunga quelli dell'AIDS.
- l'AIDS, in ciascuna delle nazioni africane, non è la principale causa di malattia o di morte.

AIDS COME DA PRESCRIZIONE?
Le seguenti affezioni sono causate dai farmaci analoghi ai nucleosidi ( AZT, ddl, ddC, D4T e 3TC). Quelle seguite dall' asterisco, sono le malattie che ufficialemente designano l'AIDS.

anemia (con necessità di trasfusioni), malformazioni alla nascita, diarrea *, demenza*, indebolimento delle facoltà riproduttive, granulocitopenia, perdita di capelli, mal di testa, danni al fegato, linfoma (cancro)*, perdita di appetito, deperimento muscolare*, nausea, neuropatia, pancreatite, pancitopenia, crisi epilettiche, scolorimento della pelle, aborto spontaneo, deplezione dei linfociti T*.

MOTIVI PER DUBITARE DEI FARMACI MIRACOLOSI

- non esistono studi a lungo termine che dimostrino i benefici per la salute o che confermino le aspettative riguardo ad un prolungamento della vita in quei pazienti che assumono le combinazioni dei farmaci conosciuti come HAART (terapia antiretrovirale ad elevata efficacia).
- gli studi rivelano che la HAART interrompe effettivamente numerose funzioni del sistema immunitario considerate essenziali per la sopravvivenza, inclusa l'attività di svariate citochine, le proteine che mettono in moto le risposte immunitarie fondamentali.
- il 30 % dei pazienti che seguono la HAART, soffre di lipodistrofia, un disordine nella distribuzione della massa adiposa e del metabolismo che può provocare attacchi cardiaci e colpi apoplettici e può causare la formazione di masse di grasso conosciute come "gobbe di bufalo" e altre deformità fisiche.
- la diminuzione dei livelli di carica virale che si verifica in alcuni pazienti che seguono la HAART, non si può associare ad una buona condizione di salute, ad un aumento dei linfociti T o ad un incremento nelle percentuali che riguardano la sopravvivenza.

SI PUO' FARE AFFIDAMENTO SULLA CARICA VIRALE?

- i test per la carica virale rivelano e riproducono solo frammenti di geni e non l'HIV.
- i produttori del test avvertono che la carica virale non è in grado di confermare la presenza dell'HIV.
- la FDA ( food and drug administration) non ha approvato i test per la carica virale a scopo diagnostico.
- le cariche virali sono riscontrabili anche in persone sane risultate negative al test per l'HIV.
- livelli elevati di carica virale non possono essere psti in relazione con un numero esiguo di linfociti T o con una condizione di malattia.
- livelli bassi di carica virale non possono essere posti in relazione con un numero elevato di linfociti T o con una situazione di salute.
_________________
Chi danzava fu giudicato folle da chi non riusciva a sentire la musica.
Il mio blog : www.orabastablog.com .
Inviato il: 18/12/2006 12:35
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Re: HIV e AIDS
#212
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ho sempre più dubbi...grazie erpazzo per il prezioso riassuntino!
Inviato il: 18/12/2006 14:40
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Re: HIV e AIDS
#213
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Prefazione al libro di Peter H. Duesberg
AIDS – Il virus inventato
Baldini Castoldi Dalai editore
Titolo originale: “Inventing the AIDS Virus”

di Kary B. Mullis

Nel 1988 lavoravo come consulente allo Specialty Labs di Santa Monica, per impostare una serie di analisi di routine per il virus dell’immunodeficienza umana (Hiv). Ero un esperto nell’ideare esami di laboratorio per qualsiasi cosa contenesse acido nucleico, perché ero io che avevo inventato la Polymerase Chain Reaction (Reazione a catena della polimerase). Era per questo che mi avevano assunto.
Dell’Acquired Immune Deficiency Syndrome (AIDS), d’altra parte, non ne sapevo molto. Così quando mi trovai a stendere una relazione sui progressi e gli obiettivi del progetto a cui stavo lavorando, sponsorizzato dal Nih, mi resi conto di non conoscere fonti scientifiche che potessero corroborare una frase che avevo appena scritto: “L’Hiv è la causa probabile dell’Aids”.
Così mi rivolsi al virologo seduto alla scrivania di fianco, persona attendibile e competente, e gli chiesi quali fonti potevo citare. Mi rispose che non ne avevo bisogno. Non ero d’accordo. E’ bensì vero che certe scoperte o tecniche scientifiche sono ormai così accettate che non si sente più il bisogno di citarne la fonte nella letteratura contemporanea, ma la regola non mi sembrava applicabile al legame Hiv-Aids. Per me era del tutto sorprendente che l’individuo che aveva scoperto la causa di una malattia mortale, per la quale non si conosceva ancora una cura, non venisse continuamente citato nelle pubblicazioni scientifiche, almeno fino a che quella malattia non fosse stata sconfitta con una cura efficace. Ma come avrei presto imparato, nessuno aveva sulla punta della lingua il nome di quell’individuo, che pure sarebbe stato un perfetto candidato per il Nobel.
Naturalmente, da qualche parte doveva pure esserci la fonte di questa notizia semplice ma fondamentale. Altrimenti decine di migliaia di operatori sanitari e stimati scienziati, che cercavano di risolvere il tragico mistero della morte di tanti omosessuali e/o tossicodipendenti di età compresa fra i 25 e i 40 anni, non avrebbero permesso alla loro ricerca di battere un’unica strada. Non avrebbero gettato l’amo nello stesso stagno, se non fosse stato appurato che gli altri stagni erano privi di pesce. Doveva pur esserci un lavoro pubblicato, o forse più di uno, che indicasse che l’Hiv era la causa probabile dell’Aids. Doveva esserci assolutamente.
Feci le mie ricerche tramite computer, ma non venni a capo di nulla. Naturalmente nelle ricerche computerizzate c’è sempre la possibilità di non ottenere risultati perché non si digitano le parole chiave giuste. Su un argomento scientifico è meglio chiedere le informazioni direttamente ad altri scienziati. Dovrebbe essere questa la ragione prima per cui si organizzano congressi in posti lontani con spiagge bellissime.
Per il mio lavoro io andavo a un sacco di congressi e convegni. Presi così l’abitudine di avvicinare qualsiasi relatore che avesse parlato di Aids per chiedergli che fonte dovevo citare per quella benedetta frase, “l’Hiv è la causa probabile dell’Aids”.
Dopo dieci o quindici congressi a cui partecipai nel giro di un paio d’anni, ero decisamente allarmato dal fatto che nessuno sapesse citarmi la fonte in questione. Mi si stava formando in testa una sgradevole conclusione: tutta la campagna montata contro una malattia che era sempre più considerata la Peste del XX secolo si basava su un’ipotesi di cui nessuno ricordava l’origine. Questo era contrario alla scienza e al buon senso.
Finalmente ebbi l’occasione di parlare con uno dei giganti della ricerca sull’Hiv e l’Aids, il dottor Luc Montagnier dell’Istituto Pasteur, quando venne a San Diego a tenere una conferenza. Quella sarebbe stata l’ultima volta in cui sarei stato in grado di porre la mia domandina senza mostrare irritazione, e immaginavo che Montagnier sapesse la risposta. Così gli esposi il mio problema.
Con un’occhiata stupita e condiscendente, Montagnier mi disse: “Perché non cita il rapporto del Cdc (il Centro per il controllo delle malattie)?”
Risposi: “Perché quel rapporto non risponde al quesito se l’Hiv sia o meno la probabile causa dell’Aids, non è così?”
“No”, ammise lui, senza dubbio chiedendosi quando mi sarei tolto dalle scatole. Cercò sostegno con lo sguardo fra le persone che gli si erano radunate intorno, ma tutte, come me, avevano l’aria di aspettare una risposta più definitiva.
“Perché non cita il lavoro sul Siv (Simian Immunodeficiency Virus, virus dell’immunodeficienza della scimmia)” mi suggerì il buon dottore.
“Ho letto anche quello, dottor Montagnier”, risposi. “Ciò che accade a quelle scimmie a me non ha fatto venire in mente l’Aids. Inoltre quel lavoro è stato pubblicato solo un paio di mesi fa. Io sto cercando il lavoro originario in cui qualcuno ha dimostrato che l’Hiv provoca l’Aids.”
A questo punto, invece di rispondermi il dottor Montagnier si allontanò rapidamente per andare a salutare un conoscente all’altro capo della sala.
E arriviamo così a qualche anno fa, a un giorno in cui mi dirigevo in macchina da Mendocino a San Diego. Come chiunque altro, ormai sapevo molte più cose sull’Aids. Ma ancora non conoscevo il nome di chi aveva stabilito che la sindrome era causata dall’Hiv. Mentre guidavo dulle San Bernardino Mountains, mi prese un colpo di sonno e per svegliarmi accesi la radio. C’era un tizio che parlava dell’Aids. Si chiamava Peter Duesberg, ed era un noto virologo di Berkeley. Avevo sentito parlare di lui, ma non avevo mai letto suoi lavori scientifici né lo avevo ascoltato di persona. Ormai del tutto sveglio, lo sentii spiegare esattamente perché incontravo tante difficoltà a trovare le pezze d’appoggio del legame Hiv-Aids. Non ne esistevano. Nessuno aveva mai dimostrato che l’Hiv provoca l’Aids. Arrivato a casa, invitai Duesberg a San Diego per esporre le sue idee a una riunione dell’American Association for Chemistry (Associazione americana per la chimica). Quanto mai scettico all’inizio, il pubblico si fermò a sentire la conferenza fino alla fine, e poi rimase per un’altra ora di domande e continuò a discutere sull’argomento finché non gli fu chiesto di sgombrare la sala. Tutti se ne andarono con più domande irrisolte di quante ne avevano all’inizio della conferenza.
Peter Duesberg mi piace e lo rispetto. Non credo che sappia necessariamente che cosa provochi l’Aids; sulle cause non abbiamo le stesse convinzioni. Ma entrambi sappiamo con certezza che cosa non provoca l’Aids.
Non siamo riusciti a scoprire nessuna ragione valida per cui la maggior parte della gente è convinta che l’Aids sia una malattia causata dall’Hiv. Semplicemente non esistono prove scientifiche che dimostrino questo assunto.
Non siamo neanche riusciti a scoprire perché mai i medici prescrivano un farmaco tossico chiamato Azt (Zidovudina) a persone che non presentano altri disturbi se non la presenza di anticorpi anti-Hiv nel loro sangue. Anzi, non riusciamo a capire perché la gente debba prendere quella medicina per qualsivoglia ragione.
Non sappiamo come sia nata questa follia ed essendo vissuti entrambi a Berkeley, abbiamo assistito a cose davvero strane. Sappiamo che errare è umano, ma l’ipotesi Hiv-Aids è un errore macroscopico.
Lo dico forte e chiaro per mettere in guardia la gente. Duesberg lo va dicendo da un sacco di tempo. Leggete questo libro.
Inviato il: 18/12/2006 22:33
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Re: HIV e AIDS
#214
So tutto
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Sono accusate di aver infettato col virus hiv 426 bambini, insieme a un medico
palestinese. La comunità scientifica internazionale: "Fu colpa delle carenze igieniche"
Libia, a morte le infermiere bulgare
Shock e proteste dall'Europa
Il processo senza garanzie per la difesa e le torture agli imputati rischiano di compromettere
le relazioni con l'Europa. Il vicepresidente Ue Frattini: "Deluso e sconvolto"

TRIPOLI - Sono stati condannati a morte, in Libia, le cinque infermiere bulgare e il medico palestinese, accusati di aver inoculato il virus dell'Aids a 426 bambini ricoverati all'ospedale di Bengasi (42 di loro sono morti). Lo ha annunciato il tribunale di Tripoli: una decisione, quella dei giudici, che rischia di compromettere le relazioni tra il Paese guidato da Gheddafi e il mondo occidentale (in particolare, l'Unione europea). Visto che il processo si è svolto senza alcuna garanzia per i diritti degli imputati, che hanno anche dichiarato di aver confessato perché sottoposti a durissime torture.

Ecco perché, appena appreso della sentenza, il vicepresidente della Commissione Ue, Franco Frattini, ha rilasciato un commento molto duro: "Sono sconvolto, deluso e scioccato - ha detto - le autorità libiche dovrebbero ripensarci al più presto". Frattini ha ricordato che "la Bulgaria dal primo gennaio è membro dell'Unione Europea" e dunque la condanna "sarebbe un ostacolo alla nostra cooperazione con la Libia".

Poco dopo è intervenuto anche il portavoce del presidente della Commissione, José Manuel Barroso: "Siamo fiduciosi - ha dichiarato - he una corte superiore possa rivedere il giudizio e possa trovare una soluzione giusta e equa". E in effetti gli imputati hanno già presentato appello.

Il processo era iniziato lo scorso 11 maggio, dopo che la Corte suprema aveva annullato il precedente. Le infermiere e il medico sono in carcere dal febbraio del 1999. E mentre la stampa libica si è sempre dichiarata colpevolista, sollecitando con toni virulenti la condanna a morte per gli imputati, da ogni parte del mondo sono arrivate a Tripoli pressioni per una sentenza più mite. Il mondo della scienza è compatto nel sostenere la loro innocenza, e l'infondatezza delle accuse.

Per gli esperti internazionali - da Luc Montagnier, uno degli scopritori dell'aids, all'italiano Vittorio Colizzi, ad altri ricercatori interpellati da Science, Lancet e Nature - non c'è alcun dubbio: il virus dell'hiv era già presente nell'ospedale prima dell'arrivo dei sei accusati, nel 1998, e la contaminazione fu dovuta alle pessime, catastrofiche condizioni igieniche e sanitarie. L'avvocato della difesa Othman Bizanti ha anche prodotto documenti per provare che nel 1997 furono registrati a Bengasi 207 casi di contaminazione da virus dell'aids, vicenda che fu messa a tacere.

Ma l'accanimento dei legali dell'accusa - tra cui il padre di una vittima - durante tutto questo processo, lascia poco spazio alla speranza. Anche perché le affermazioni degli imputati di aver confessato colpe mai commesse, sotto atroci torture, sono cadute nel nulla. Specie dopo che i poliziotti da loro indicati come torturatori sono stati assolti dalla giustizia libica.

L'ultimo appello per l'assoluzione è stato fatto il 14 novembre dal ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier in occasione di un suo incontro a Tripoli con il collega Abdel Rahman Chalgam. "Questa vicenda - disse - pesa enormemente sull'evoluzione delle relazioni della Libia non solo con la Germania ma con tutta l'Europa". Anche il Consiglio d'Europa ha denunciato "la negazione del diritto alla difesa".

(19 dicembre 2006)
Inviato il: 19/12/2006 13:57
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Re: HIV e AIDS
#215
So tutto
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perchè non scrive più nessuno????
Inviato il: 31/1/2007 1:37
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  •  tredinove
      tredinove
Re: HIV e AIDS
#216
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C'è ora un processo in Australia che discute sulla colpevolezza di un uomo che avrebbe trasmesso l'hiv a partners senza dire di essere sieropositivo.

Il giudice sta ascoltando molti medici e studiosi del fantomatico retrovirus e anche la dottoressa Eleni Papadopulous-Eliopulos che invece sostiene che la sua ricerca la porta in una direzione diversa da quella ufficiale.

In ogni caso va detto che nella faccenda hiv ci sono molte cose che non quadrano e spesso e volentieri i suoi studiosi sono tutt'altro che competenti.
Mi viene sempre la domanda: come mai nessuno scopritore del retrovirus (Gallo e Montagner e altri) si è preso il nobel per la medicina per il merito di aver isolato un agente infettivo così pericoloso?

Dulbecco, che isolò il virus della polio, per questo, il nobel se lo guadagnò e la sua ricerca consentì a Sabin di ottenere un vaccino.
Guardacaso i premi nobel o candidati al premio che si sono occupati della faccenda dell'hiv dissentono con l'opinione ufficiale, guardacaso.

Questa è solo una delle tante cose che non quadrano e personalmente non quadra la mia esperienza diretta di conoscenza di persone che sono sieropositive o hanno la malattia conclamata con relativi partners che permangono sieronegativi (e ben pochi di questi usano il preservativo!).
Diciamo che la mia esperienza personale sembra andare incontro alle argomentazioni degli scienziati che si pongono criticamente nei confronti della teoria retrovirale dell'AIDS.

Al di fuori della dichiarazione di Durbans (che è anonima, fatto di per se indicativo della poca serietà scientifica di coloro che lo hanno redatto, che appunto non hanno apposto nemmeno il loro nome) che è un documento del tutto generico che comprende più ragionamenti tutt'altro che di buonsenso invece di argomentazioni sostenute da causalità scientifica, non c'è alcun documento singolo o una collezione di documenti NOTE che sostengono il principio di causalità scientifica tra retrovirus hiv e aids.

Dopo 25 anni di scuse, ritardi, promesse, lamentazioni di assenza di fondi (chiunque può fare i conti degli stanziamenti di 3 decadi e vedere che questo dei fondi è solo un piagnisteo - specie in usa), teorie cangianti a seconda delle statistiche che nessuno pubblica più per intero, personalmente penso che le obiezioni poste dagli scienziati "dissidenti" (e ripeto, li si che ci sono premi nobel...) abbiano un reale fondamento.
Ora va anche di moda ritenere un agente virale o batterico responsabile di quasi ogni malattia, dal fuoco di sant'antonio al tumore del collo dell'utero (sarebbe il Papilloma Virus il colpevole, ma anche qui niente causalità scientifica ma solo un insieme di dati) e altri mali vari: non hai più la gastrite perchè sei frustrato da questo mondo sempre più fatuo, no, hai l'Helicobacter Pilori. La causa è sempre esterna, è sempre colpa di qualcun/qualcos'altro.
Ma è scienza questa? Ma a me pare proprio di no!
Inviato il: 12/4/2007 8:43
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  •  lilla
      lilla
Re: HIV e AIDS
#217
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Io veramente vorrei rinnovare la discussione sottolineando che purtroppo c'è pochissima informazione tra i più giovani, gli adolescenti sanno poco di hiv e prevenzione e non se ne parla molto, oggi curiosando su internet ho visto un sito nuovo www.hivideo.it è un sito dove ci sono delle risposte a domande elementari ed un esperto in linea, inoltre si potranno caricare dei video fatti con i cellulari sul tema dell'aids e soprattutto della prevenzione!credo che questa iniziativa sia utile per sensibilizzare i più giovani!
Inviato il: 17/7/2008 11:19
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  •  Thhh
      Thhh
Re: HIV e AIDS
#218
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http://www.niaid.nih.gov/factsheets/evidhiv.htm

avevo pensato di esporre le stesse tesi con parole mie, ma rischio di fare molta più confusione. consiglio la lettura a tutti, dovrebbe sfatarvi parecchi miti.
Se qualcuno avesse problemi con qualche passaggio (vuoi la materia, vuoi la lingua), chieda pure. Purtroppo vari studi sono "privati"; se siete studenti universitari, guardate se l'uni è abbonata :D

questo invece descrive bene qualcuno tra i presenti...
(e se volete approfondire, contiene anche numerosi link interessanti)

altri link
http://www3.niaid.nih.gov/news/focuson/hiv/resources/default.htm

*piccola nota per chi sostiene che in ambiente medico non ci sono casi di HIV: a parte la falsità dell'affermazione, si fa notare che esistono MOLTE altre malattie trasmissibili. Anzi, l'HIV per quanto pericoloso, non è certo il più infettivo. I virus dell'epatite B e C sono molto più resistenti e necessitano di cariche virali minori per infettare, le modalità di infezione sono le stesse dell'HIV, e il bacino di infetti è maggiore.
Questo per dire che, il personale sanitario sa cosa e quanto rischia, e ci sta attento.
Inviato il: 17/9/2008 21:29
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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: HIV e AIDS
#219
Sono certo di non sapere
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Cogliendo fior da fiore alcune putt@nate da uno dei siti sopra consigliati, nello specifico, sto coso qua www.hivideo.it :


"Le zanzare trasmettono l’AIDS?

Risponde la Dott.ssa Maillard Myriam

No le zanzare in alcuni paesi del mondo possono trasmettere malattie anche gravi ma non l’AIDS. E’ escluso che una puntura di zanzara trasmetta l’AIDS neppure la zanzara Tigre."

Ma qualcuno ha mai visto l'AIDS? No!
Quindi come fate a dire come si trasmette?
Dicono che non si trova perchè "muta" ... ma se muta, come sapete che non c'è (o ci sarà) una mutazione che non sia trasmissibile attraverso le zanzare?

Io stre domande je l'ho fatte, risponderanno?


p.s. consiglio anche di leggere l'ultima domanda nel sito, che è spassosissima! ^__^

p.p.s. Per Thhh
Bellissimo il metodo di inserire un sito pieno de cazzate con un altro sito che critica chi critica il primo sito ... ma se vuoi sostenere delle tesi da ste parti, devi impegnarti molto di più!
Inviato il: 18/9/2008 9:22
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  •  Thhh
      Thhh
Re: HIV e AIDS
#220
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Citazione:
Ma qualcuno ha mai visto l'AIDS? No!

L'AIDS è l'effetto su milioni di persone, basta che le guardi.
L'HIV è stato isolato e fotografato, io ne ho due foto sottomano orora (pag. 675 "Microbiologia Medica" Murray et altri, EMSI, 5° Ed, tratto da Textbook of human virology, 2° ed) o dici che è l'ultimo scoop di Novella 2000?

ricerca di due minuti sul web


Citazione:
Dicono che non si trova perchè "muta" ... ma se muta, come sapete che non c'è (o ci sarà) una mutazione che non sia trasmissibile attraverso le zanzare?


il virus muta, mica cambia radicalmente. Più esattamente, cambia i propri antigeni (non le proteine intere, solo delle parti!) di superficie in modo da non essere rilevabile dal sistema immunitario.
Per diventare resistente allo sbalzo osmotico, all'azione degli enzimi difensivi della saliva della zanzara (analoghi di lisozima e amilasi immagino, purtroppo le zanzare non sono il mio campo :D), non gli basta mutare i propri geni, dovrebbe guadagnarne di nuovi, perderne dei propri, e modificare i restanti. Natura non fecit saltus, e qui stai parlando di una evoluzione radicale.
Nota: in natura ci sono 4 arbovirus (virus trasportati da artropodi) patogeni per l'uomo: Alphavirus e Flavivirus, Coltivirus e Orbivirus (a coppie perchè correlati). Stop. Non è una strada di diffusione facile, prevede due ospiti filogeneticamente lontani da cui difendersi e in cui possibilmente replicarsi. Inoltre HIV necessita di una carica infettiva medio-elevata, quello contenuto nella saliva di zanzara potrebbe facilmente non essere adeguato.
Se vuoi la risposta migliore, comunque, è che la probabilità che HIV possa usare artropodi come vettore pressochè eguaglia quella della generazione di un buco nero nell'LHC.

Citazione:
p.s. consiglio anche di leggere l'ultima domanda nel sito, che è spassosissima! ^__^

consigliatissima... rotolo XD XD XD

Citazione:
p.p.s. Per Thhh
Bellissimo il metodo di inserire un sito pieno de cazzate con un altro sito che critica chi critica il primo sito ... ma se vuoi sostenere delle tesi da ste parti, devi impegnarti molto di più!

ti ringrazio per il tuo giudizio, ne farò tesoro.
detto questo:
a) come ho già scritto, esperti espongono il tutto meglio di me. Io mi perderei, non potendo sapere le conoscenze del pubblico, a spiegare troppo o a dare per scontato troppo. Bravo studente ma pessimo docente
b) la tesi ufficiale, per la mia logica e cultura, è fondata, e sperimentata. Quel sito ne fa una sintesi buona. Qui mi pare che nessuno l'abbia letto, se si continua a sostenere fatti come "non è mai stato isolato" "i test non sono validi" etcetc.
Tu lo definisci pieno di cazzate, provalo.
Io definisco le tue tesi piene di cazzate, e sul sito prima proposto hai la risposta a grossomodo tutte le ipotesi, con i link ai lavori citati (cosa che manca negli altri articoli, che caso )

Il link sullo studio sui detrattori l'ho messo perchè a me ha fatto sorridere. Liberissimi di credere a chiunque vi dica la verità, non volevo con quello contestare le tesi.

Concludo: se hai domande su passaggi che non ti sono chiari o che contesti, provo a risponderti io, come ho fatto per l'altra domanda.
Per argomentare servirebbe scrivere un trattato, e il tempo non lo ho essendocene già di ben scritti, vi propongo quelli (sperando che qualcuno li legga, prima di scrivere "tutte cazzate" )
Inviato il: 18/9/2008 18:41
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  •  melo
      melo
Re: HIV e AIDS
#221
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Ho letto molto attentamente la discussione...
Personalmente credo che il virus hiv porti all'Aids (ma questa è una mia opinione personale). Troverei molto interessante capire la storia di questo virus...dalla sua nascita alla sua diffusione. Se non ricordo male avevo letto che il virus era nato su esperimenti fatti sulle scimmie che l'hanno poi trasmesso all'uomo.. Leggendo su vari forum ho capito che l'hiv "animale" non può essere trasmesso all'uomo.

Riporto: "l'origine del virus dell'Aids va ricondotta allo scimpanzè selvatico, della sottospecie "troglodytes". Il Pan troglodytes vive nelle foreste dell'Africa centro-occidentale ed è considerato una sorta di riserva naturale del temibile Hiv, che miete migliaia di vittime nel mondo. La ricerca - uno studio congiunto di esperti americani, europei e camerunensi - è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista Science"

Dal sito del ministero: "32. Gli insetti e gli animali domestici possono trasmettere il virus HIV?

No, perché non è possibile la trasmissione uomo/animale e viceversa. Questo virus, infatti, si può trasmettere solo da un essere umano infetto ad un altro"

Infine ho trovato questo articolo che parla dei dissidenti dell'aids:

Dissidenti e Aids

Le storie degli attivisti dissidenti sono davvero molto toccanti. Mi ha colpito ad esempio quella di Ken Anderlini.
Possiamo trovare diversi suoi interventi nell'unico, seppure ormai poco frequentato,forum dell'aids myts exposed, sito che nasce in seguito all'indubbio successo del testo di Duesberg. La sua morte, per danni cerebrali prodotti dall'hiv, è simile a quella di Mark Griffiths (compagno di Silvie Cousseau sulla quale ci ritorno dopo, morta, ovviamente, anche lei di Aids).
Molto noto in Francia, musicista di anche ottime qualità, subirà un grosso colpo dopo la morte della sua compagna Silvie Cousseau. Viene trovato morto,nel mese di ottobre del 2004, con una bottiglia di super alcoolico, ufficialmente per infarto ma, da una analisi approfondita, leggendo le testimonianze dei suoi ultimi giorni, parrebbe che il cervello non rispondesse più bene (gli amici notarono che cercava di rullarsi una sigaretta senza la cartina...) e il giornalista che lo intervistò qualche giorno prima della sua morte notò che diceva cose senza senso e contradditorie. E' evidente che sono i famosi danni da hiv indotti nel cervello. Credo che Mark sapeva che stava perdendo la sua guerra, la guerra di una vita con tante battaglie intraprese. Credo che avesse capito che forse l'hiv esisteva davvero, e questo, nonostante avesse da 15 anni lasciato l'alcool e avesse avuto, fino ad allora uno stile alimentare e dietetico impeccabile. La fase calante comincerà quando di colpo perderà diversi kg, nonostante cure omeopatiche... Comincerà a soffrire di stanchezza cronica e gli amici noteranno che la famosa energia, che da sempre lo aveva contraddistinto, era ormai il passato... Da persona intelligente , e soprattutto, dopo la morte della sua compagna di una vita e di battaglie, Silvie Cousseau, dalla quale resterà fortemente scosso, smetterà di combattere. Parteciperà all'ultimo concerto rock e , per la prima volta dopo 15 anni, si farà l'ultima bevuta e morirà da solo, rileggendo i suoi 20 anni da dissidente che eroicamente, come chi ormai non ha nulla da perdere, brinderà alla sua vita, intensa e vissuta da combattente. Morira' in solitudine consapevole, un pò come il cane invecchiato che sa di essere arrivato all'ultimo giorno, saluta il padrone, e condivide i suoi ultimi momenti da solo perché nella vita non abbiamo certezze a parte la triste legge : si nasce e si muore da soli.

Sylvie Cousseau la trovate nel testo della Maggiore "Aids : e se fosse tutto sbagliato?" oppure nella rivista Continuum, il periodico dei dissidenti aids il cui ultimo nr uscirà nel 2001, anno in cui morirà di Aids il suo editore , Huw Christie Williams, sieropositivo dissidente amico di Duesberg, a 41 anni. Morirà egli stesso di Sarkoma di Kaposi. La Cousseau pare prendesse molte vitamine e partecipasse alle scuole di preghiera.... long survivor, muore nell'intervallo 10-15 anni dei long survivor di patologia aids correlata.. http://molbio.med.miami.edu/HIV-Aids/stories.htm

Nota anche la storia di Raphael Sabato Lombardo : viene citato nel libro di Duesberg come tra quelli che non hanno creduto che l’hiv causi l’aids. Il titolo della lettera, pubblicata per intero nel suo famoso libro,"Aids : il virus inventato" è “la mia vita sensa azt! che troverete nel libro appena citato. La lettera credo venga scritta nel 1996 e parla di un omosessuale di origine italiana al quale viene diagnosticata la sieropositività 10 anni prima. Successivamente alla pubblicazione del libro, Lombardo verrà invitato da Tabo Mbeky insieme a Duesberg per trovare una soluzione ai sieropositivi africani. Morirà un anno dopo di patologia aids correlata (Sarkoma di Kaposi) : anche qua non si sfugge al periodo di latenza 10-15 anni dei long survivor.
Un lettore chiederà a Duesberg cosa ne pensava della morte di Raphael Sabato Lombardo. Duesberg dirà che a lui la lettera di Lombardo pareva troppo bella per essere vera, e che l'immagine che Lombardo ha dato di se stesso è quella che lui, alla famiglia e gli amici, avrebbe voluto che fosse. Detto altrimenti, in modo neanche troppo velato Duesberg fa supporre che Lombardo facesse uso di droghe.

Sempre di Aids muore Jack Levine, assiduo frequentatore del forum aids myth exposed, che in diverse occasioni chiedeva sempre nel forum il motivo per il quale i sieropositivi morivano proprio delle patologie aids correlate…lui non si drogava e non prendeva farmaci…

Ronny Burk, cofondatore del gruppo attivista ACT UP/San Francisco morirà di aids nel 2003.

Michael Bellefountaine altra persona nota e combattiva, attivista e dissidente ( se fate una ricerca su google lo troverete in suoi diversi interventi scritti oltre a diverse partecipazioni in piazza)…morira’ di aids il 10 maggio 2007. Credo sia stato uno degli ultimi dissidenti ancora in vita (dalla mia ricerca dei dissidenti storici rimane solo la Christine Maggiore, alla quale ho inviato una mail ma non ho avuto risposta). La Maggiore mi risulta sia rimasta molto scossa dalla morte del suo amico David Pasquarelli. Al momento di lei, a parte il sito, non si hanno notizie recenti. Spero ovviamente che goda di ottima salute. So che sia una ottima persona, solare e disponibile. Si sottolinea che la Maggiore è salita di recente agli onori della cronaca per la morte della figlia di patologia Aids correlata (almeno così si suppone. Vi invito ad approfondire )

Kelly Jon Landis : appassionato di bicicletta, maniaco della dieta alimentare sana e della medicina alternativa, si autodefinira’ "dissidente in salute”. Il suo sito è ancora attivo : http://people.tribe.net/aca8f528-05d6-4 ... 64320fd60a
Come vedrete sul sito , l’ultimo aggiornamento è di settembre 2006. C’e’ anche la sua foto dove in apparenza è sanissimo (come lui scrive: sieropositivo e in salute da 16 anni). Di li a poco la sua condizione di salute peggiora drasticamente e morirà di linfoma e di altre patologie aids correlata il 3 dicembre 2007. Anche in questo caso i cd4 completamente annientati e viremia enorme. Notate che i forum che lui consiglia, compreso il famoso aid$ myth exposed, ha gli interventi aggiornati al 2007, segno che l’evidenza ha ormai preso il passo (il forum nel 2007 era ancora abbastanza frequentato!!, il problema poi è che i moderatori sieropositivi sono morti di aids).

Concludo con David Pasquarelli,(http://www.davidpasquarelli.com) certamente uno dei volti più noti tra i dissidenti, insieme a Ken Anderlini, Mark Griffiths e Michael Bellefountaine, tutti e tre amici, attivisti e membri dell’organizzazione act up . Una parantesi innanzi tutto sulla organizzazione negazionista act up. Nei loro incontri organizzavano dibattiti per la libertà di cura, la difesa degli omosessuali e, ovviamente, negavano la relazione hiv aids e dicevano che era l’azt a provocare l’aids. Partecipando ai loro incontri, poteva capitare che attivisti morivano poi di aids , e , di fronte a questa evidenza, gli chiedevi cosa ne pensavano. La risposta ? Semplice “quello scopava come un riccio” oppure “quello prendeva i farmaci”. Si rifacevano al Duesberg, al Mullis, a Kremer…

David era davvero in gamba : persona brillante, affascinante, carismatica, dotata di raro talento artistico. Simpatica e magnetica, come solo il genio artistico sa dimostrare. All’indomani del suo test sieropositivo, girovaga per due giorni nella metropoli pensando : non sono drogato, non ho mai fatto uso di droghe, non ho avuto rapporti promiscui…come posso essere sieropositivo? Di li a poco sentirà parlare di Duesberg e leggerà il libro : "Aids : Il virus inventato". Si identificherà nella missione : la truffa delle case farmaceutiche contro gli omosessuali sarebbe diventata la battaglia della sua vita. Questo accadeva il primo aprile del 1995 (il giorno del pesce d’aprile, ironia della sorte…); morirà l’otto marzo 2004 , il giorno della festa delle donne! Intanto vi faccio notare come muoiano per la maggiore tra il 2003 e il 2004, e tutti apparantamente in salute fintanto che l’hiv non ha distrutto le difese immunitarie e, attenzione, sempre morti di patologie aids correlate dopo il periodo di latenza 10-15 anni!
Dicevo…verra’ arrestato nel 2001 successivamente ad una denuncia per minacce, intimidazioni e molestie contro l’autorità di polizia (in una foto del sito ad esempio c’e’ lui sorridente che viene rincorso da un poliziotto).Rimarrà in carcere 72 giorni e l’ultimo ricordo pubblico che abbiamo e l’intervista successiva al suo rilascio. Si vedono con il giornalista mentre lui mangia una bella insalata di spinaci! Dopo la detenzione in carcere diventerà fortemente anemico e probabilmente e coerentemente, cercava di sopperire con gli spinaci stessi...
La sua permanenza in carcere lo convincerà che è la malnutrizione e la droga a causare l’aids. Successivamente alla detenzione lui è malato, anemico ma è convinto che si rimetterà presto. Ha le difese immunitarie molto basse ed è molto debole e prende quello che anni fa dalla gerarchia medica viene considerata una porcheria chimica per rafforzare le difese immunitarie : il dncb (praticamente da noi chiamato DHEA) vedi il sito http://www.thinkfree.it/poiesis/hiv/ica/xii/altre.htm e che lo prendevano i sieropositivi in aids al posto di prendere farmaci (già qui si nota la presa di coscienza della dannosità dell’hiv e soprattutto della sua esistenza : perché prendere il dhea se cmq l’hiv non causa l’aids??)
Nell’intervista riprenderà i temi classici dei dissidenti : la repressione contro l’omosessualità e l’invenzione dell’hiv, l’aids in africa, l’attivismo politico e lo schierarsi a destra dei dissidenti…).Parlerà della sua detenzione e della causa per la quale vorrà dimostrare la sua innocenza non appena ritornerà in salute… Non ne avra’ il tempo : il suo sistema immunitario era ormai collassato! Dopo l’anemia arriverà la polmonite da pneumocisty carini (tipica patologia aids correlata).Nonostante le cure alternative e quelle classiche, come suggerito da Duesberg, cioè di combattere le patologie con i farmaci in uso classici (ma non la haart che all’inizio rifiuta seguendo Duesberg fin quasi ai suoi ultimi giorni) arriverà la meningite e lo stafilococco, micobatterio e il classico cmv. Tenterà allora la haart ma ormai era troppo tardi… Credo che anche lui, come Mark Griffits, nell’ultimo anno si sia ritrovato sperduto, senza punti di riferimento, e l’avere accettato la haart la si può tranquillamente interpretare come una pubblica ammissione della esistenza dell’hiv che causa l’aids. Mi piace pensare che qualora,( come in tanti altri casi è successo,) l’haart gli avesse salvato la vita avrebbe impegnato tutta la sua vita stessa a promuovere l’uso del preservativo, e avrebbe denunciato i vari duesberg con la stessa enfasi con cui per una vita lo ha promosso e preso a riferimento vitale…

Da una ng leggo, com cordoglio e dispiacere, della morte di un altro negazionista il cui nome su internet era Siddah (per gli amici marco). Sieropositivo si curera' anche lui con vari digiuni terapeutici, eliminando zuccheri e utilizzando integratori. Sembra fosse seguito da un naturopata. Il suo livello dei cd4 crolla inesorabilmente negli anni (dall'ultimo suo intervento credo che avesse circa 80 cd4 e viremia alle stelle) sebbene, come lui scrive, non abbia mai avuto infezioni opportunistiche (chi lo conosceva cmq lo vedeva anno dopo anno sempre più magro). Purtroppo morirà di Aids con patologia meningite da criptococco che se lo prenderà in pochi giorni. Anche lui giovanissimo haimé. Se ne parla in diversi link (www.sieropositivo.it e lilachat.it). Ho trovato l'informazione su segnalazione di un utente : http://lilanew.forumup.it/about917-lilanew.html.

Ciao!
Inviato il: 26/12/2008 18:46
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  •  melo
      melo
Re: HIV e AIDS
#222
So tutto
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Ho trovato delle controrisposte a quello postato da sotutto

Citazione:

erpazzo ha scritto:

INDAGANDO SULL'AIDS
- come mai negli Stati Uniti l'85 % dei casi di AIDS si registra tra persone di sesso maschile?


Perchè il sesso anale è molto più a rischio del sesso vaginale.Questo comporta più possibilità di lesioni e di scambio di fluidi rispetto ad un rapporto etero sessuale. I casi di contagio tra donna a donna tramite rapporti sessuali sono praticamenti nulli...

Citazione:

- dato che gli operatori sanitari, durante ogni epidemia, sono ad alto rischio di contagio, come mai dopo 20 anni da quando è stato identificato l'AIDS, si è avuta notizia di soli 25 casi di malattia legata alle professioni del settore medico?

Perchè a differenza di altre malattie non ci si può contagiare con uno sternuto...ma solo con contatto di sangue ecc...

Citazione:

- se l'AIDS è una malattia a trasmissione sessuale ( sexual trasmitted disease, STD), perchè i casi di sifilide, clamidia e gonorrea superano di gran lunga quelli dell'AIDS?


Il contagio non è automatico, bisogna che la carica virale sia molto alta a differenza delle altre malattie veneree.

Citazione:

- siccome le prostitute sono costantemente esposte alle malattie veneree, perchè non costituiscono un gruppo a rischio di AIDS?

Di solito quando si va con le prostitute si è più propensi all'uso di protezioni.
Inviato il: 26/12/2008 19:04
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: HIV e AIDS
#223
Dubito ormai di tutto
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Innanzitutto ti avviso che "so tutto" non e' un nick, ma un semplice attributo che fa' il sito per evidenziare chi posta da poco ( o poche volte), che cambia man mano che inserisci commenti, il nick che posto' Il libro della Maggiore e' Erpazzo

Non so quanti anni tu abbia Melo, pero' ti posso dire quello che, sulla mia pelle, provai dopo la campagna terroristica tramite media che venne scatenata sulla "peste del 2000"
Giornali, televisioni, settimanali batterono per mesi e mesi su questa nuova malattia, sulle terribili conseguenze, sulle nuove possibilita' di contagio che via via allargavano a tutta la popolazione la possibilita' di essere infettati.

Inizialmente gli unici a rischio erano i drogati ( da eroina) e gli omosessuali, per via dello scambio di siringhe e dei rapporti anali, poi in un crescendo di notizie sempre piu' allarmanti vennero estesi a tutta la popolazione, con notizie della sempre crescente diffusione in Africa e Sud America (ma non solo), in cui le cartine via via venivano mostrate con "zone rosse" sempre piu' larghe, con fasce sempre piu' ampie di popolazione che contraeva questa sieropositivita', di cui la sig.ra Maggiore divenne "Il caso" : eterosessuale, con un solo partner, nessuna avventura ne' lei ne' lui, eppure contagiata dall' HIV
Venne quindi portata in giro per il mondo nei sempre piu' numerosi convegni in cui si parlava di questa nuova malattia

Che l'aids esista e' purtroppo una verita', che l'equazione HIV = AIDS sia valida ho molta perplessita'

Quando la sig.ra Maggiore, nei suoi numerosi incontri con medici, scopri' che TUTTA l'informazione che possediamo sulla malattia veniva dalle case farmaceutiche che producono i farmaci per combatterla, cominciarono i primi dubbi
Quando scopri' che i farmaci usati per combattere la malattia sino all'anno prima erano etichettati con un grande teschio, con l'avvertenza di usarli solo per esami di laboratorio in quanto di estrema tossicita', e costavano un decimo del prezzo che poi raggiunsero, i dubbi cominciarono a moltiplicarsi.
Quando scopri' che a premi nobel per la medicina , se esprimevano posizioni in contrasto con questa equazione, veniva impedita la partecipazione a questi meeting informativi, i dubbi divennero quasi certezze: era in atto una vergognosa, schifosissima operazione commerciale
Ogni governo, quando si parlava di Aids, apriva le borse, investendo migliaia di miliardi nel tentativo di contrastare questa condanna a morte che sembrava inarrestabile nella sua avanzata: ogni giorno leggevamo di nuove fasce di popolazione a rischio, i morti si moltiplicavano in maniera esponenziale, i contagiati nei paesi poveri erano ormai milioni e milioni...
A 20 anni di distanza, abbiamo ca... un migliaio di morti all'anno qui in Italia, a fronte di non so quante decine di migliaia di "sieropositivi", e quasi tutti i sieropositivi (non tutti, beninteso) che poi contraevano l'Aids avevano il sistema immunitario debilitato da droghe o altri farmaci/problemi/malattie


Termino con un episodio personale questo mio intervento
Allora avevo un cliente nigeriano, che due volte all'anno veniva qui a fare acquisti di abbigliamento per il suo negozio a Lagos.
Diventammo amici, e un giorno mi permisi di affrontare l'argomento della terribile situazione che vivevano nel suo paese, soprattutto nella sua citta', e gli chiesi come vivevano questo dramma: lui mi ascolto' e poi mi chiese: "ma di che cazzo stai parlando?"
Basito dalla sua ignoranza, gli lessi alcuni articoli e gli mostrai le cartine della diffusione della mortalita' per Aids che in quei giorni imperversavano ovunque qui da noi e nel resto del mondo "civilizzato"
Lui non solo nego' quanto gli mostrai, ma aggiunse che era una palla mostruosa

Fu' allora che scoprii come la "diffusione esponenziale" dei morti per Aids in Africa e Sud America ci venne venduta:
ogni morte non accertata? Aids
ogni morte dubbia? Aids
ogni morte per febbri non malariche? Aids

Ti lascio indovinare la fonte di quelle affermazioni e cartine
_________________
Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna
FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 27/12/2008 0:15
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  •  viko
      viko
Re: HIV e AIDS
#224
Ho qualche dubbio
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Come in altri casi, anche la versione ufficiale del fenomeno AIDS cozza con la ragione.

Lessi tantissimo tempo fa "Le carte dell'AIDS", Francesco Romano e Elizabeth Vogel, Cesco Ciapanna Editore, che già allora mi era sembrato molto interessante.

Vi invito a scaricarvi questo video (da emule):
Le Origini dell'Aids - Le origini del male - Christian Biasco (tsi1)
La naturale continuazione del libro citato sopra. Consiglio anche a Massimo di aggiungerlo tra i suoi Downloads

E' un documentario realizzato dalla televisione svizzera, tratto da un opera teatrale intitolata "Le origini del Male" di Christian Biasco.

Affronta la correlazione tra le campagne di vaccinazione in africa e la nascita dei casi di AIDS negli stessi territori oggetto della vaccinazione.
Il diffondersi della "malattia" anche nei paesi Occidentali in seguito sempre a campagne di vaccinazione di massa.
Punta il dito sull'uso di parti animali di scimmia nella preparazione dei vaccini, pratica che a quanto pare non è stata ancora eliminata del tutto.

Contiene anche numerose interviste ad Edward Hooper uno dei pochi che ha combattuto (purtroppo invano) contro lo strapotere delle lobby mediche.
BUONA VISIONE
Inviato il: 10/2/2009 17:31
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hbv epatite b cronica attiva
#225
So tutto
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salve sono affetto di epatite b cronica attiva da circa 30 anni con i nuovi esami mi dicono ce il dubbio di epatite c attiva non ho fatto mai una vera e propria terapia come il interferone oggi ho 46 anni il mio medico epatologo mia subito cosigliato di sotto porere alla biopsia epatica per la fine del mese io non so e come prendere questa iniziativa il motivo e che tutti dicono e pericolosa mi possono far svegliare il virus e vero tutto questo'' vorrei un consiglio ok saluti a presto camillo email camilloascolese@hotmail.it
Inviato il: 12/3/2009 14:22
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  •  Spooky_max
      Spooky_max
Re: hbv epatite b cronica attiva
#226
Ho qualche dubbio
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Da vetrina
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Segnalo e riporto questo articolo:
Virus HIV e AIDS, quale rapporto?

Tra infezione da HIV e sindrome di AIDS conclamato non ci sarebbe una relazione causa-effetto e tra le due potrebbe esserci più distanza di quanto non si ritenga. Questa ipotesi ha nella comunità scientifica internazionale autorevoli sostenitori, primo fra tutti Peter H. Duesberg professore di biologia molecolare presso l'Università della California a Berkeley, ma anche Henry H. Bauer professore emerito di Chimica e di Scienze al Politecnico della Virginia e il Premio Nobel per la Chimica 1993 Kary B. Mullis. L'ipotesi viene rilanciata da un gruppo di ricercatori dell'Università di Firenze, coordinata da Marco Ruggiero ordinario di Biologia molecolare presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, attraverso un articolo pubblicato dalla rivista Medical Hypotheses, che si fonda su un'analisi di dati epidemiologici e normativi. Molti sono i problemi ancora aperti per quanto riguarda l'AIDS, ad esempio la produzione di un vaccino o una terapia del tutto efficace. La questione più enigmatica riguarda la patogenesi della malattia. Ed è proprio a questo riguardo che tra gli scienziati si rilevano opinioni diverse. "Il nostro lavoro si basa sui dati epidemiologici del Ministero della Salute italiano e dell'Istituto Superiore di Sanità", spiega Ruggiero. "In questi dati emerge uno iato tra l'infezione da parte del retrovirus (HIV) e la sindrome definita come AIDS. Infatti, nelle statistiche registrate dal Ministero della Salute, si evidenzia che può essere diagnosticata la sindrome di immunodeficienza acquisita (AIDS) in assenza di segni di infezione da parte del virus, ma se una malattia può esistere in assenza di un determinato agente, è messo in dubbio allora che tale agente ne sia la causa". Dai dati dell'Istituto Superiore di Sanità, inoltre, aggiunge Ruggiero, "emerge che oltre un quarto dei casi di AIDS neonatale non è imputabile a trasmissione verticale, cioè madre-figlio, escludendo, quindi, la trasmissione del virus come agente causale. In sintesi, concludiamo che per lo stesso Ministero della Salute l'HIV non è la sola causa dell'AIDS. Una conclusione che, per quanto basata su dati e documenti ufficiali, potrebbe essere errata, certamente", sottolinea Ruggiero, "ed è per questo che chiediamo al Ministero di confutare la nostra ipotesi".
Fonte: Ruggiero M, Prayer Galletti M, Pacini S et al. Aids denialism at the ministry of health. Medical Hypotheses 2009; doi:10.1016/j.mehy.2009.06.002
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Inviato il: 17/7/2009 13:34
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Re: HIV e AIDS
#227
Ho qualche dubbio
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No so se qualcuno lo ha già postato ( non ho letto tutto il thread ) ma notate che negli anni '80 il periodo di "latenza" dell' HIV era di 6 mesi . in quegli anni se eri sieropositivo il medico praticametnte ti diceva "mi dispiace, tra circa 6 mesi lei sicuramente morirà". Col passare del tempo dalla data della "scoperta" di questo oltremodo fantomatico virus, il tempo di latenza è andato allungandosi di pari passo, negli anni 90 era di 5 anni, nel 2000 era 10 anni, ora si parla di 15 anni. Inoltre solo di recente la "scienza ufficiale" ha ammesso che minimo l'80% dei sieropositivi non sviluppa MAI l'AIDS.
Tirate voi le somme..
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Inviato il: 18/8/2009 20:23
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Re: HIV e AIDS
#228
Sono certo di non sapere
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Citazione:

francofior ha scritto:
Inoltre solo di recente la "scienza ufficiale" ha ammesso che minimo l'80% dei sieropositivi non sviluppa MAI l'AIDS.
Tirate voi le somme..


questo è interessante, non ho mai letto niente di ufficiale.. mi piacerebbe...
tempo fa parlavo con una amica che lavora agli infettivi e chiarendomi alcuni dubbi riguardo all' HIV (la storia 'retrovirus o meno') mi diceva che attualmente con le medicine che si usano per l' HIV si riesce a 'tamponare' e ridurre la % di trasformazione in aids ma siamo comunque sopra il 50%
Inviato il: 18/8/2009 20:43
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Re: HIV e AIDS
#229
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se il tempo di latenza dell' HIV è cosi' lungo e variabile, come fa la tua amica ( e in generale i medici ) a sapere qual è la percentuale di "tamponamento" della terapia? Bisognerebbe seguire i pazienti sotto terapia per almeno 20 anni, confrontandoli con un gruppo che prende un placebo.
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  •  sitchinite
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Re: HIV e AIDS
#230
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Citazione:

francofior ha scritto:
se il tempo di latenza dell' HIV è cosi' lungo e variabile, come fa la tua amica ( e in generale i medici ) a sapere qual è la percentuale di "tamponamento" della terapia? Bisognerebbe seguire i pazienti sotto terapia per almeno 20 anni, confrontandoli con un gruppo che prende un placebo.


no i tempi di latenza ora arrivano FINO A 20 anni... ma ci son casi che si tramutano in 2, in 5, in 8 etc...
Inviato il: 18/8/2009 23:07
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Re: HIV e AIDS
#231
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appunto, vedi come è variabile sto tempo di latenza?

evidentemente il virus HIV cambia genetica a seconda dell'ospite. Magari se sei nero e omosessuale ti ammazza in 1 anno.
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Re: HIV e AIDS
#232
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Citazione:

francofior ha scritto:
appunto, vedi come è variabile sto tempo di latenza?

evidentemente il virus HIV cambia genetica a seconda dell'ospite. Magari se sei nero e omosessuale ti ammazza in 1 anno.


Diavolo, ci sara' mica Borghezio dietro mmmm
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Re: HIV e AIDS
#233
Sono certo di non sapere
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Citazione:

francofior ha scritto:
appunto, vedi come è variabile sto tempo di latenza?

evidentemente il virus HIV cambia genetica a seconda dell'ospite. Magari se sei nero e omosessuale ti ammazza in 1 anno.


ma questo é risaputo da sempre, l' HIV si modifica e attualmente son state fatte alcune scoperte 'chiave'.

Una é questa
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Re: HIV e AIDS
#234
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Citazione:
evidentemente il virus HIV cambia genetica a seconda dell'ospite. Magari se sei nero e omosessuale ti ammazza in 1 anno.


Francofior, la prossima volta che fai dell'ironia metti una faccina, perche' c'e' sempre qualcuno privo di senso dello humor:

Citazione:
ma questo é risaputo da sempre


Questa dell'AIDS e' una panzana cosi' grossa che c'e' da chiedersi se non sia un complotto, visto che il famoso Cacciatorissimo di Bufalissime non se ne e' mai occupato (lui si occupa solo dei non-complotti, quelli che coinvolgono personaggi di scarso rilievo sociale, finanziario e politico).

A questo punto possono dire qualsiasi panzana incredibile perche' ci sara' sempre qualcuno che dira' qualcosa del tipo:"ma questo e' risaputo da sempre, la terra e' piatta e' l'osservazione spicciola ed il senso comune che ci fanno pensare che sia sferica ci distolgono dalle vere prove che solo gli esperti in teologia possono raccogliere con cognizione di causa.
Adesso hanno anche scoperto il genoma della tartaruga che sorregge la Terra! La Teologia Scientifica e' inarrestabile.


Citazione:
come fa la tua amica ( e in generale i medici ) a sapere qual è la percentuale di "tamponamento" della terapia? Bisognerebbe seguire i pazienti sotto terapia per almeno 20 anni, confrontandoli con un gruppo che prende un placebo.

Tu sei un ricercatore? No, e allora taci!!!! Brutto sciacallo gombloddista, c'e' gente che muore per colpa tua, un po' di rispetto per i morti! Non c'e' piu' religione (e mezze stagioni)! Alla forca (logica)!
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Inviato il: 19/8/2009 12:23
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  •  sitchinite
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Re: HIV e AIDS
#235
Sono certo di non sapere
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pike come al solito scolleghi il cervello e sacrifichi la ragione in nome del sarcasmo (e manco di buon livello).

'questo è risaputo da sempre' significa che dalll' inizio del fenomeno HIV/AIDS si è detto che é un virus che muta e si adatta all' ambiente che trova.
Complotto o meno a me me ne frega poco, al contrario di te che vedi il complotto ovunque.

Renditi conto che NON fai ridere, e NON arrivi a niente col tuo modo di scrivere.
Lo usi per autocelebrarti? per farti forza? sperando che qualcuno simile a te ti faccia 'clap clap'?
Inviato il: 19/8/2009 12:32
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Re: HIV e AIDS
#236
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Renditi conto che NON fai ridere, e NON arrivi a niente col tuo modo di scrivere. Lo usi per autocelebrarti? per farti forza? sperando che qualcuno simile a te ti faccia 'clap clap'?


Che saranno anche cazzi miei.

Invece i cazzi tuoi tu non sai farteli, cioe' non sai controbattere e percio' ti occupi alla persona piuttosto che di quel che dice. Yahwn...

EDIT

Se pensi che questa storia dell'AIDS non sia una truffa colossale, immagino che sarai in fila per la vaccinazione anti-influenzale. Arrivano dalla stessa ditta.
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Inviato il: 19/8/2009 15:19
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Re: HIV e AIDS
#237
Ho qualche dubbio
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si si ! la vaccinazione! ahahah madonna quanto ho riso..hanno raggiunto livelli tali di ridicolo che a questo punto secondo me si sono dati la zappa sui piedi e la gente sta cominciando a capire come funziona BigPharma
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  •  sitchinite
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Re: HIV e AIDS
#238
Sono certo di non sapere
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
Citazione:
Renditi conto che NON fai ridere, e NON arrivi a niente col tuo modo di scrivere. Lo usi per autocelebrarti? per farti forza? sperando che qualcuno simile a te ti faccia 'clap clap'?


Che saranno anche cazzi miei.

Invece i cazzi tuoi tu non sai farteli, cioe' non sai controbattere e percio' ti occupi alla persona piuttosto che di quel che dice. Yahwn...

EDIT

Se pensi che questa storia dell'AIDS non sia una truffa colossale, immagino che sarai in fila per la vaccinazione anti-influenzale. Arrivano dalla stessa ditta.


veramente ho controvattuto:

"'questo è risaputo da sempre' significa che dalll' inizio del fenomeno HIV/AIDS si è detto che é un virus che muta e si adatta all' ambiente che trova."

mi sarei occupato di quel che dicevise fosse stato qualcosa di serio.

P.S. in uale parte dei miei interventi ho detto che questa dell' aids non è una truffa?
Ho semplicemente detto che me ne frego.
E riferito quel che ho sentito da una persona che lavora in un reparti che maneggia hiv positivi ogni giorno.
Inviato il: 19/8/2009 22:40
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Re: HIV e AIDS
#239
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Citazione:
quel che ho sentito da una persona che lavora in un reparti che maneggia hiv positivi ogni giorno

E' tuo cuggino?

Citazione:
in uale parte dei miei interventi ho detto che questa dell' aids non è una truffa? Ho semplicemente detto che me ne frego.

Se te ne freghi, posti per romperci i quagliozzi?
Come fai a passarci le palle di tuo cuggino se te ne freghi?

E quale cacchio di organismo vivo, morto vivente o non morto non si adatta all'amnbiente che trova, come Emilio Fede?

Beam me up, Scottie....
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Re: HIV e AIDS
#240
Sono certo di non sapere
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No ho postato per chiedere qualche fonte sulla notizia ch eormai l'80% dei positivi non si tramuta in aids...
per chiedere questo non c' é bisogno di occuparsi del complotto dell' aids... o si?
Inviato il: 19/8/2009 23:15
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