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Indice del forum Luogocomune
   Guerre e Terrorismo
  "On the Lebanon side of the border..."

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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#61
Sono certo di non sapere
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Anche contro gli hezbollah hanno i loro problemi...


Cosa c'è dietro alla nuova strategia bellica di Israele

L'assedio di Bint Jebeil mostra come Israele abbia imparato che, malgrado la sua opprimente superiorità tecnologica, deve combattere Hizballah alle loro condizioni – in battaglie terrestri confuse e prolungate.
...

Lunedì due carri armati sono stati spediti per prendere i soldati israeliani feriti nell'assedio di Bint Jebeil, una città usata dai militanti Islamici Hizballah per lanciare sugli angoli dell'Israele del nord i suoi missili . La città inoltre ha valore simbolico per Hizballah; è stato qui che nel 2000 lo sceicco capo Hassan Nasrallah di Hizballah affermò la vittoria dopo che le truppe israeliane si furono ritirate dal Libano. Le osservazioni derisorie dello sceicco avevano irritato i generali israeliani, che così non hanno avuto bisogno di alcuna motivazione supplementare questa settimana quando Bint Jebeil, i suoi tunnel e caverne imbottiti di razzi ed oltre 100 combattenti di Hizballah, è diventato un loro principale obiettivo.

Come i due carri armati sono tornati rombando indietro con il loro carico di feriti, si sono trovati sotto fuoco nemico. Un missile ha fatto saltare uno del Merkav 4s, uccidendo un soldato e ferendo un comandante di battaglione. Il secondo è finito su un grosso dispositivo esplosivo piantato da Hizballah che è identico a quelli usati con lo stesso effetto devastante contro le forze corazzate U.S.A. in Iraq. La forza dell'esplosione ha fatto rovesciare il carro armato da 65 tonnellate, uccidendo il comandante del veicolo e ferendo tre altri componenti della squadra.

________________________


Era più facile con i palestinesi pezzenti armati di sole pietre, a quanto pare...
Inviato il: 25/7/2006 19:48
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  •  soulsaver
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#62
Mi sento vacillare
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Contiuiamo a postare qui nel forum o torniamo in Home visto che è aperto il thread?...
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Inviato il: 25/7/2006 21:47
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#63
Sono certo di non sapere
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Io direi di continuare qui per quanto riguarda eventuali aggiornamenti, può diventare una risorsa utile.
Per quanto riguarda lo sconfinamento, in home, per d-o!

Inviato il: 25/7/2006 23:25
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  •  soulsaver
      soulsaver
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#64
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ATTENZIONE IL VIDEO HA IMMAGINI MOLTO FORTI

Lebanese Doctor says Israeli Using White Phosphorus Weapons
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Inviato il: 26/7/2006 10:30
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#65
Sono certo di non sapere
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An Israeli spy network arrested in Lebanon

Saturday, July 22, 2006 - 02:50 PM

BEIRUT, July 22 (SANA)

Lebanese intelligence services have arrested a spy network working for Israel since long years ago, Lebanese A-Safir daily newspaper reported Saturday.

"The confession of suspects could lead to the exposure of a number of unactive spy cells working for Israel on Lebanese soil," the paper added in an article.

The paper quoted a well-informed source as saying that activities of this spy network exceeded what Mahmoud Rafa network which already uncovered has done.

"Members of the network, using developed technologies and communication apparatuses, facilitated selection of certain goals in Beirut's southern suburb through putting signs guiding the Israeli aircrafts to those targets," the papers indicated.

"One of the prominent figures in the network confessed that Israel has put itself on the alert 4 days before arrest of the two Israeli soldiers and provided its inactive spy cells with directives and technologies regarding targeting centers and headquarters of Hizbullah party in all Lebanese territories particularly in the Beirut's southern suburb.

Avete capito bene? E' ben chiaro, oppure devo fare un disegno?
Inviato il: 26/7/2006 11:05
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  •  ELFLACO
      ELFLACO
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#66
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
spy network working for Israel since long years ago


Dice di quale nazionalita erano queste spie??

Articolo interessante e si si è capito benissimo quello che vuoi dire MA la agenzia è siriana eh!
Per questo articolo ci vogliono le pinze,quelle da chirurgo.

EL FLACO
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“Le persone non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi a dover aver paura delle persone.”
Inviato il: 26/7/2006 20:17
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#67
Sono certo di non sapere
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Articolo interessante e si si è capito benissimo quello che vuoi dire MA la agenzia è siriana eh!
Per questo articolo ci vogliono le pinze,quelle da chirurgo.


Per la precisione, l'agenzia riporta l'articolo di un quotidiano libanese. Comunque, che dici, se la riporta anche Haaretz possiamo toccarla a mani nude?

Report: Israeli spy network in Lebanon uncovered

Inviato il: 26/7/2006 20:50
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#68
Sono certo di non sapere
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L'ultimo.

Se non interessa un cazzo a nessuno tanto vale parlare dei vegan, degli ufo e del big pharma.
Inviato il: 27/7/2006 10:47
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#69
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Perché dici che non interessa a nessuno?
Questo thread è utilissimo, e ha finora oltre 2200 letture...
Mi date la possibilità di leggere notizie e informazioni che non trovo altrove, e di questo vi ringrazio infinitamente!

Inviato il: 27/7/2006 11:18
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  •  Ramingo
      Ramingo
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#70
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Citazione:
Se non interessa un cazzo a nessuno tanto vale parlare dei vegan, degli ufo e del big pharma.

Non fare così...se uno (io) non ha di meglio da postare,legge e basta


...e comunque anche il resto (tranne i vegan... ) è abbastanza interessante,anche se non impellente come questo.
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La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Inviato il: 27/7/2006 11:22
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  •  ELFLACO
      ELFLACO
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#71
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Citazione:
Per la precisione, l'agenzia riporta l'articolo di un quotidiano libanese. Comunque, che dici, se la riporta anche Haaretz possiamo toccarla a mani nude?


Non lo so,magari bastano un paio di guanti.

E' chiaro che la "guerra mediatica" la sanno fare anche in Siria,ora che le armi su cui può contare Israele per combaterla siano di gran lunga più potenti,su questo non ci piove.

Cmq se la riporta anche Haaretz secondo me è una interessante conferma.
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Inviato il: 27/7/2006 13:08
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#72
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Citazione:
Se non interessa un cazzo a nessuno tanto vale parlare dei vegan, degli ufo e del big pharma

Linucs, ma quello nell'avatar sei proprio tu?
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la libertà è un bene incommensurabile solo per chi brama essere eretico

(non ricordo di chi)
Inviato il: 27/7/2006 13:18
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  •  goldstein
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#73
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Alcuni articoli interessanti che ho letto oggi:

FOX NEWS: Hezbollah bombarderà sicuramente una grande città (il solito ritornello)

Amici veri e falsi di Israel Shamir

Putin sottolinea l'importanza dei rapporti con la Siria
La Russia ha solide relazioni con la Siria che è considerato il paese piu' importante nel mondo Arabo, e stabilirà assieme una cooperazione attiva nel campo dell'opposizione al terrorismo internazionale. (chiaro il concetto?)

Demonizzare Hezbollah: ecco a voi Ayman al-Zawahiri del solito ottimo Nimmo

La guerra in Libano e la battaglia per il petrolio di M.Chossudovsky

Israele distrugge il Libano dopo aver subito pesanti perdite
I jet israeliani hanno paralizzato le comunicazinoi nell'area di Amsheet a nord di Beirut dopo aver attaccato tre camion che trasportavano medicinali e razioni di cibo verso Est, uccidendo due guidatori.


La lobby israeliana è troppo... (effedieffe)

Un disastro che doveva succedere (si riferisce al boardamento delle Nazioni Unite, che Israele - as usual - ha provato ad affibbiare a i razzi Hezbollah)

Back to 1982
Then: The war was prepared well in advance.
This time: The same.

Then: We went to war only to protect "the peace of Galilee".
This time: We go to war to protect Haifa and Afula, too.

Then: We waited for a provocation (the attempt on the life of Israeli ambassador to Britain Shlomo Argov). This time:We waited for a provocation (the capture of two soldiers).

Then: "We shall advance only 40 kilometers in order to eliminate the Katyushas."
This time: "We shall advance only a few kilometers in order to eliminate the rockets."

Then: Ariel Sharon acted behind the back of the cabinet.
This time: Olmert, Defense Minister Amir Peretz and army chief of staff Dan Halutz act behind the back of the ministers.

Then: We destroyed Lebanon.
This time: We are destroying Lebanon.

Then: Only the Palestinian Liberation Organization profited from the war. A few years later they returned to Palestine.
This time: Only Hezbollah will profit from the war. Its prestige in the Arab world increases every day.

Then: We were stuck in the quagmire for 18 years.
For how long shall we be stuck this time? The question is posed by Gush Shalom of the Israeli Peace Block in a large advertisement published in Ha'aretz newspaper on Wednesday.

Inviato il: 27/7/2006 23:17
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#74
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Continuo a postare in questo 3ad informazioni varie...
Bell'articolo su Disinformazione.it (che tutti voi conoscete, certo, ma forse i 500 iscritti nuovi no!!! ) sul piano per la frammentazione di tutto il medio oriente, Condi ci rivela poi che i dolori del Libano sono le doglie del parto che metterà al mondo un nuovo Medio Oriente. A quando le felicitazioni per il nuovo nato?
i costruttori di caos

100,000 Whiners for War Crimes : Israel's Ministry of Foreign Affairs has called for 100,000 apologists for Israel to spam web sites reporting the Israeli Death Forces' horrors in Lebanon.

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Inviato il: 28/7/2006 12:07
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  •  Ashoka
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#75
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L'arsenale a stelle e strisce di Israele

di Frida Berrigan e William D Hartung

Molto è stato detto dai media americani sull'origine Siriana – e Iraniana – delle armi usate dagli Hezbollah nell'escalation di violenza in Israele e Libano. Non c'è stata una discussione parallela sulle origini delle armi israeliane, la maggior parte delle quali arriva dagli Stati Uniti.

Gli USA sono il principale fornitore dell'arsenale, tecnologicamente molto superiore, israeliano. Per più di 30 anni, Israele è stato il principale destinatario del foreign aid americano e, dal 1985, Gerusalemme ha ricevuto qualcosa come 3 miliardi di dollari di aiuti economici e militari ogni anno da Washington. Gli aiuti americani coprono più del 20% del budget totale per la difesa israeliano.

Durante al passata decade gli Stati Uniti hanno trasferito più di 17 miliardi di dollari a questo paese che ha poco meno di 7 milioni di persone.

Israele è uno dei maggiori importatori di armi statunitensi. Tra il 1996 ed il 2005 (l'ultimo anno per cui i dati sono disponibili), Israele ha ricevuto circa 10.19 miliardi di dollari in armi ed equipaggiamento militari provenienti dagli Stati Uniti, di cui più di 8.58 miliardi di dollari attravero il Foreign Military Sales Program e altri 1.61 miliardi in vendite commerciali dirette.

Over the past decade, the US has transferred more than $17 billion in military aid to this country of just under 7 million people.

Durante l'amministrazione Bush, tra il 2001 ed il 2005, Israele ha ricevuto 10.5 miliardi di dollari di finanziamento militare estero – il più grande programma di aiuti militari del Pentagono – e 6.3 miliardi in spedizioni di armamenti statunitensi. La stima degli aiuti è maggiore di quella della vendita perché include anche i finanziamenti per accordi di vendita di armamenti per i quali l'equipaggiamento deve ancora essere spedito completamente. Il principale di questi accordi è un contratto di 4.5 miliardi per la vendita di F-16 della Lockheed Martin a Israele.

Visti i miliardi di dollari di aiuto che invia ad Israele ogni anno ed il ruolo centrale degli armamenti di provenienza americana nell'arsenale israeliano, gli Stati Uniti possiedono un considerabile potere contrattuale che potrebbe essere usato per promuovere un cessate il fuoco nel conflitto tra Israele e gli Hezbollah prima che altri civili Israeliani e Libanesi siano uccisi o sfollati.

Il Presidente Bush deve soltanto andare oltre i suoi vaghi richiami per una “limitazione” e domandare il cessate il fuoco tra Israele e gli Hezbollah, coinvolgento altri attori chiave delle regione, come Iran e Siria.
Inviato il: 28/7/2006 16:14
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#76
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Citazione:
La stima degli aiuti è maggiore di quella della vendita perché include anche i finanziamenti per accordi di vendita di armamenti per i quali l'equipaggiamento deve ancora essere spedito completamente. Il principale di questi accordi è un contratto di 4.5 miliardi per la vendita di F-16 della Lockheed Martin a Israele

Lockheed Martin ed Israele hanno firmato un contratto di collaborazione di 4 miliardi di dollari per la costruzione di una versione dell'F16 chiamato The Sufa (tempesta in ebraico) costruito a Ft. Worth in Texas e parte dell'avionica a Tel Aviv.
I profitti delle corporations americane ed il progetto del Grande Israele vanno di pari passo.
I contribuenti americani pagano il 20% del budget militare di israele, 3 Miliardi di dollari l'anno vengono versati dagli stati uniti nelle casse di Israele, di questi 3 miliardi il 70% torna immediatamente alle industrie degli armamenti americani (Boeing, Raytheon in Massachussets che produce missili e dalla Lockheed Martin in Texas), come pensare che un così proficuo e sicurissimo affare possa essere messo in discussione da poche centinai di morti civili???

ricordiamo anche che:

Una legge statunitense l'Arm Export Control Act, proibisce la vendita di armamenti ad un'altra nazione il cui uso non sia la legittima difesa, tanto che nel 1981 ai tempi della prima invasione del Libano la presidenza Reagan con Alexander Hague come segretario alla Difesa bloccò per 10 mesi le vendite di armi ad Israele mentre è di qualche giorno fa (fonte NY Times) la notizia che gli stati uniti stanno velocizzando una consegna di bombe con guida satellitare e al laser ad Israele, e il 14 Luglio è stata fatta una consegna per 120 milioni di dollari di jet fuel che chiaramente sarà usato per assicurare pace e prosperità.

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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#77
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Sul lato libanese del confine c'è l'acqua...
http://petrolio.blogosfere.it/2006/07/non_solo_petrol.html

Tanta acqua che tanto serve ai nostri eroi in mimetica. Ed è da quel dì che cercano di prendersela: ora con la fasciolina di sicurezza forse finalmente ci riusciranno!
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"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Inviato il: 29/7/2006 2:08
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#78
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http://www.waynemadsenreport.com/

28 Luglio, 2006. Contrastare la propaganda. Fonti Hezbollah hanno una storia completamente diversa sull'incidente che ha scatenato l'attacco israeliano contro il Libano. L'altra versione porta a credere alla natura premetidata di un piano che fu delineato in un meeting a 3 tra Dick Cheney, Benjamin Netanyahy, e Natan Sharansky alla conferenza dell'American Enterprise Institute in Colorado lo scorso mese.
Hezbollah riporta che il 12 Luglio, due soldati dell'esercito israeliano sono stati catturati da Hezbollah dopo aver penetrato il territorio Libanese. Hezbollah credeva che avrebbero portato ad uno scambio di prigioneri, qualcosa che era successo molte volte in passato. Tuttavia, già alla ricerca di un incidente sul confine tra Israele e Libano, il Governo Israeliano mandò un carroarmato Merkava-2 in Libano a recuperare le sue due unità catturate. Il carroarmato fu distrutto da una mina, uccidendo 4 soldati Israeliani. Haaretz ha confermato che il carroarmato è stato distrutto da una mina e non da un attacco degli Hezbollah.
Inviato il: 29/7/2006 15:09
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#79
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Vi riassumo traducendo rapidamente parte del telegiornale libanese LBC riguardo ai danni alle infrastrutture a Beirut.
Beirut, Libano, sobborgo di Sidon: quello che era il Fatima Complex, un'edificio di 4 piani all'interno del quale c'erano: una Scuola Religiosa, Una Moschea, una Clinica ed una Biblioteca Pubblica (chiaramente tutti obiettivi militari, le biblioteche pubbliche sono piene di Hezbollah) sono adesso un'ammasso di pietre e acciaio...
Il bombardamento del sito ha danneggiato seriamente anche una scuola adiacente in cui bambini stavano facendo lezione, e ferito una coppia di persone che vivono vicino al complesso. I danni nel solo quartiere di Sidon mercoledì ammontano a 7 milioni di dollari, 3 ponti sono stati distrutti, una stazione di servizio e 2 strade che collegano da sud a nord la città rese inagibili fanno si che siano raddoppiati i tempi di percorrenza delle tratte. Si potrebbero anche rendere agibili strade e ponti, dice il sindaco di Sidon ma non ci sono le condizioni di sicurezza per far lavorare le persone alle infrastrutture distrutte.

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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#80
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Il tributo in vite umane potrebbe essere il doppio delle stime ufficiali

by Dahr Jamail

BEIRUT - I medici libanesi, i soccorritori ed i rifugiati segnalano tutti che il numero ufficiale di morti nel Libano è molto più basso di quello reale.

“Penso che il numero reale sia finora di almeno 750 morti,“ ha detto all'IPS in un'intervista telefonica il dott. Bachir el-Sham del Complex Hospital nella città di Sidone. Sidone si trova a 43 chilometri a sud di Beirut, e poco a nord di Tiro. Questa regione ha visto il peggio dei bombardamenti israeliani.

Sham ha detto ciò correlando il numero delle vittime con altri ospedali e cliniche del sud, e pensa che una media di 40 civili sono uccisi ogni giorno dagli attacchi aerei israeliani.

“Un giorno abbiamo avuto 100 morti. Le autorità a Beirut possono soltanto fare delle stime – non abbiamo mai statistiche ufficiali su qualsiasi cosa nel Libano,“ ha detto. “Per quanto riguarda il numero di morti, possiamo dare per certo che dai numeri che stiamo vedendo qui da noi, è di almeno 750, se non di più.“

Un motivo per cui il numero reale sarà più alto è che “tanta gente è sepolta nelle macerie,“ ha spiegato.

Come nel distretto di Dahaya nella Beirut del sud, sia a Sidone che a Tiro sono state tantissime le costruzioni di appartamenti civili rase al suolo, molte delle quali con intere famiglie all'interno.

“Quando avete una costruzione demolita, quanta gente sarà rimasta sotto le macerie? Chi può dirlo? Ma sappiamo che ce n'è molta.“

Anche Bilal Masri, aiuto direttore del grande Beirut Government University Hospital a Beirut, ha detto ad IPS che il numero ufficiale era di gran lunga troppo basso.

“Abbiamo avuti parecchi rapporti dal sud che dicono che ci sono molti corpi sepolti sotto gli edifici, o lasciati in automobili che sono state colpite dai razzi israeliani,“ ha detto.

Ghadeer Shayto, una ragazza di 15 anni che è trattata all'ospedale di Beirut per le ferite sofferte in un attacco missilistico israeliano mentre fuggiva dal suo villaggio Kafra vicino a Bint Jbail, ha detto di aver visto molti morti nel suo viaggio verso Beirut.

“Nella nostra fuga abbiamo passato tante automobili civili con dei cadaveri bruciati dentro,“ ha detto, piangendo. “Erano bruciati, e lasciati lì perché nessuno può andare a recuperare i corpi.“ Bint Jbail è la città del sud che ha visto i combattimenti più intensi fra le truppe israeliane ed i combattenti di Hezbollah.

Ha detto che il bus con cui stavano andandosene portava bandiere bianche, ma è stato colpito da un razzo.“ Mio fratello e mio cugino sono stati uccisi, ed il resto di noi è ferito.“

Abdel Hamid Al-Ashi, un padre di due figli, ha visto cose simili fuggendo da Bint Jbail.

“Ho dovuto camminare 10 chilometri fino ad un piccolo villaggio per trovare un tassì, e lungo la strada ho visto molti corpi decomporsi al sole,“ ha detto all'IPS. “C'erano inoltre automobili bombardate che erano piene di corpi."

Molti pazienti e rifugiati hanno raccontato di aver visto cadaveri lungo la strada. Sotto gli attacchi aerei continui, le squadre di soccorso non sono state in grado di aiutare nessuno né di recuperare i corpi.

Nel distretto di Beirut di Dahaya circa un quinto di tutte le costruzioni è stato completamente distrutto. C'era un forte odore di cadaveri in decomposizione in molti di quei luoghi che questo corrispondente ha visitato.

Anche i volontari stanno segnalando che il tributo ufficialmente dichiarato è troppo basso.

“Vari dei nostri operatori di soccorso che hanno tentato di aiutare a Dahaya ci hanno segnalato che laggiù molte famiglie sono sepolte sotto le macerie,“ ha detto all'IPS Wafaa el-Yassir, una rappresentante del Norwegian People's Aid-Lebanon parlando nel suo ufficio. “Ed abbiamo rapporti simili da Tiro e da Sidone."

“Il numero di morti arriva ad 800 ormai,“ ha aggiunto. “E probabilmente ancor di più, ma occorrerà un certo tempo per trovare tutti i corpi.“

Ahmad Halimeh, dell'organizzazione non governativa Popular Aid for Relief and Development che sta ora lavorando soprattutto per aiutare le vittime di guerra a Beirut e nel Libano del sud, ha detto che “dalla mia esperienza potete sempre almeno raddoppiare la stima iniziale, e vediamo che la stessa cosa sta di nuovo accadendo. Così il numero è almeno 800, e diventerà più alto continuando ad accedere a quelle zone che sono state distrutte.“

Non c'è dubbio che il tributo reale di morte sia ben superiore a quello ufficiale. La domanda rimane, di quanto?



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Inviato il: 29/7/2006 16:49
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#81
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perdonatemi, questo veramente solo per portarlo in home page...
stò seguendo la conferenza, dopo con un pò di tempo, magari edito e scrivo qualcos di sensato!
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#82
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L'irlanda si è rifiutata di partecipare al massacro: ha respinto le richieste statunitensi di concedere lo scalo sul proprio territorio agli aerei che trasporteranno in Israele, secondo procedure inusitatamente veloci (strano...), un numero imprecisato delle famigerate bunker buster.
Ci ha pensato dunque la Scozia, e vista la distanza con Israele è possibile che faranno scalo anche sul nostro territorio, presumibilmente ad Aviano.
Praticamente inutile sperare che l'Italia segua il coraggioso gesto dell'Irlanda.

Non male questo articolo: la bugia degli scudi umani, di cui traduco un estratto velocemente.

Quando qualcuno usa un altro essere umano come "scudo", secondo il chiaro significato della parola, si conviene che sia un deterrente contro l'aggressione degli avversari. Perchè quell'obiettivo venga raggiunto, devono quindi esistere le premesse fondamentali.

La parte che usa scudi umani DEVE assumere che il loro avversario esiterà a sparare contro quegli scudi per paura di ucciderli.

MA perchè questo accada, l'avversario deve prima AVERE CURA della salute dei cosiddetti "scudi umani."

Se l'opponente non se ne cura, dunque decade il presunto obiettivo della deterrenza contro l'aggressione.[...]

In questo caso, Israele ha provato in passato ed ancora adesso, oltre OGNI ragionevole dubbio, che NON E' sensibile ad alcun deterrente che impedisca l'uso devastante della forza contro qualunque obiettivo desideri, che ci siano o meno civili nell'area.
Inviato il: 31/7/2006 0:50
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#83
Sono certo di non sapere
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Bump!

La marcia contro la guerra attira una folla di Israeliani ed Arabi

Più di 2500 persone sabato hanno partecipato ad una dimostrazione contro la guerra in Libano, marciando da Rabin square, a Tel Aviv, per radunarsi a Cinemateque plaza.

Questo raduno è il primo del suo genere, contro l'offensiva dell'IDF in Libano. Diversamente dalle precedenti proteste contro la guerra in Israele, le principali organizzazioni arabe d'Israele, tra cui Hadash e Balad, hanno partecipato in gran numero all'evento.

Si sono uniti a loro la corrente di sinistra della sinistra sionista – l'ex leader di Meretz, Shulamit Aloni ed il prof. Galia Golan, insieme alla sinistra radicale di Gush Shalom, il movimento dei “Refusal to serve” Yesh Gvul, il movimento degli “Anarchici contro il Muro”, la “Coalizione delle Donne per la Pace”, Taayush de altri.

Questi gruppi Ebrei ed Arabi di solito evitano l'attività comune. Neppure questa volta sono riusciti a trovare uno slogan comune, eccetto che per la richiesta di fermare la guerra ed aprire i negoziati. Tuttavia, i veterani delle proteste hanno notato che nella guerra in Libano del 1982 c'erano voluti più di 10 giorni di scontri per far uscire allo scoperto i contestatori, segnalando la prima falla nel consenso.

La protesta ha attirato qualche faccia nuova, come Tehiya Regev di Carmiel, che ha visto due suoi vicini uccisi da un attacco di razzi Katyusha alla sua città. “Questa guerra non ha il giusto indirizzo,” ha dichiarato ad Haaretz, “i soldati catturati sono oramai stati dimenticati, per cui sono veduta a rivendicare un immediato stop a questa folle e crudele guerra”.

Il raduno, che ha ricevuto una larga copertura internazionale
(ne avete sentito parlare al tg? NdA) ha avuto una tematica non familiare con le precedenti dimostrazioni tenute qui. A parte le solite richieste di dimissioni per il Primo Ministro ed il Ministro della Difesa, questa è stata in modo chiaro chiaro una protesta anti-Americana. Insieme ai cori di “Noi non uccideremo, noi non moriremo, nel nome del Sionismo” vi erano anche quelli di “Non moriremo e non uccideremo al servizio degli Stati Uniti,” e slogan di condanna per il presidente George W. Bush.

Ashoka
Inviato il: 31/7/2006 12:36
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  •  florizel
      florizel
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#84
Sono certo di non sapere
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Da dove potrei stare meglio.
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"Le vittime dell'orribile e tragico incidente (di Cana)saranno sì state uccise dal fuoco israeliano, ma sono vittime di Hezbollah. Ciò non sarebbe mai successo se Hezbollah non fosse esistito e se il Libano fosse stato un paese libero e sovrano".

Ecco.Il Libano NON E' un paese LIBERO E SOVRANO.
Il solito,amaro sapore della "democrazia esportata"...

Lo ha detto, intervenendo al Consiglio di Sicurezza l'ambasciatore israeliano Dan Gillerman, parlando di "orribile, triste domenica piena di sangue".

_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 31/7/2006 23:12
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#85
Sono certo di non sapere
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*bump!*
Inviato il: 1/8/2006 19:22
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  •  goldstein
      goldstein
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#86
Dubito ormai di tutto
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Israele fa paura. Il suo comportamento è irresponsabile. Ecco, l’ho detto. E non sono neppure ubriaco. Sono solo spaventato per i miei figli. Come forse siamo un po’ tutti. Lo so, Veltroni mi metterà al bando da Cinecittà.
Dietro Israele ci sono gli Stati Uniti o dietro gli Stati Uniti c’è Israele, chi è la causa e chi l’effetto?
I giornali di tutti i Paesi musulmani hanno in prima pagina le foto di bambini libanesi bruciati. Il Mediterraneo è un mare di odio. In Italia siamo pieni di ordigni nucleari statunitensi. Per proteggerci meglio dicono. Ma io non voglio più essere protetto da questa gente. E se la scusa è la Nato, fuori dalla Nato e i cow boy a casa loro.


Firmato? Beppe Grillo.
Inviato il: 1/8/2006 20:41
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#87
Dubito ormai di tutto
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(solo per tenere in home il thread)
ciao
Inviato il: 2/8/2006 14:58
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  •  Ramingo
      Ramingo
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#88
Mi sento vacillare
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Da Puglia
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Scusate,ma leggendo
http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3284514,00.html#n
che non penso sia la fonte più affidabile...però mi viene il dubbio...non è che gli hezbollah,abituati e inclini al terrore,guerriglia e propaganda tanto quanto gli "amici" israeliani,ci marciano un pò!?
Insomma,non c'è il rischio di fare le pulci a solo una delle parti in causa?
_________________
La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Inviato il: 2/8/2006 19:05
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#89
Sono certo di non sapere
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Insomma,non c'è il rischio di fare le pulci a solo una delle parti in causa?

Sicuramente, ma poiché Israele è uno Stato occidentale, quindi morale, pretendiamo un livello di civiltà maggiore di quello degli arabi cattivi, se non altro perché Hezbollah non scrive le leggi speciali tramite ADL e soci per difendere le proprie panzane. L'ambasciata israeliana può sempre dichiarare "siamo una succursale del Rwanda o dello Zimbabwe", con i pagliacci con le treccine che intonano canti tribali vicino ai tank, e chiudere il problema. Oppure può dichiarare pubblicamente "vogliamo sterminare gli arabi perché sono Amalek, come gli armeni", senza inventare troppe balle, delle quali abbiamo le tasche ben piene.

Israele potrà ottenere l'esenzione dallo spulcio a) smettendo di rompere i coglioni con la favoletta dell'antisemitismo, b) evitando di spacciare la favola per cui "siamo tutti l'occidente e abbiamo solo interessi in comune." Col cazzo: il taxpayer USA, per dirne una, non ha alcun interesse a foraggiare lorsignori, e io non ho nessun interesse a vivere in uno stato di polizia perché a lorsignori trema il culo dopo aver combinato l'ennesimo casino, naturalmente condito dalle ennesime balle.

Inviato il: 2/8/2006 19:23
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  •  bandit
      bandit
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#90
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
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"Sicuramente, ma poiché Israele è uno Stato occidentale, quindi morale, pretendiamo un livello di civiltà maggiore"
+++++
..ma se ti sentono, caro Linucs...considerando anche che "superiore" e' sinonimo di "maggiore", quindi si potrebbe sostituire il primo al posto del secondo...e il "pretendiamo" potrebbe diventare "ci aspettiamo"...ma forse hai fatto (particolarmente in questo caso) una scelta accorta delle parole
Inviato il: 2/8/2006 19:50
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