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   Politica Interna & Estera
  Intervista a Raul Castro

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Autore Discussione
Re: Intervista a Raul Castro
#31
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 4/7/2005
Da BS
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Cosa significa "dittatura"?

Cosa significa "democrazia"?

sono concetti astratti definibilissimi, ma la realtà non è in bianco e nero

viviamo in democrazie reali o "a responsabilità limitata"?

e i paesi africani o sudamericani, governati dai vari FMI? ci lamentiamo noi, credo giustamente, perchè le leggi le fanno nelle commissioni a bruxelles, la patria delle lobby (se non più in alto), e perchè "Berlusconi e Prodi sono uguali, tanto vale non andare a votare". e perchè è la benedetta "economia", speculatori finanzieri banchieri e lobbysti, che decide i nostri destini con l'unico obiettivo di accrescere il suo potere.

basta solo capire che il sistema cubano non è necessariamente e completamente male perchè è etichettato "dittatura", e il sistema messicano non è positivo semplicemente perchè ci attacchiamo l'etichetta di "democrazia". e che le democrazie che conosciamo non necessariamente sono migliori per la popolazione (la somma degli individui) del governo castrista.

preferesti nascere (in una famiglia a caso, la "famiglia media") a cuba o in messico? prima di scegliere io non mi fermerei alla definizione formale dello stato.
Inviato il: 20/8/2006 17:46
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Re: Intervista a Raul Castro
#32
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
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le acque costiere sono pattugliate dalle autorità cubane visto che ci sono limitazioni alla libera emigrazione (limitazioni sbagliate e tutto il resto, e qui siamo d'accordo).

Dunque sappiamo che i cubani stanno bene, però non possiamo contare gli emigranti per dimostrare il contrario. Se ne deduce che Cuba è un carcere a cielo aperto. Invece possiamo dire che in Niger stanno male, contando facilmente i barconi di disperati. Per Cuba ci dobbiamo accontentare delle statistiche prodotte dalle organizzazioni internazionali. Come la FAO, per dirne una, che manda i suoi saluti al Niger.

si sa che i cubani vanno in Florida, di sicuro i controlli delle autorità si limiteranno a quel braccio di mare.

Quindi il governo federale collabora con il regime di Cuba per impedire l'emigrazione.

visto che nessun cubano scappa in messico non ci sarebbe motivo per pattugliare con attenzione queste rotte. quindi scappare in messico è decisamente più sicuro che scappare negli usa.

Segue che gli USA, benché devastati dal neoliberismo estremo ed esasperato, e nonostante i controlli sull'emigrazione, e nonostante le pattuglie in mare, siano comunque un'alternativa al carcere a cielo aperto per cui vale la pena rischiare.

eppure..

Segue inoltre che i cubani siano stupidi, poiché passare dal Messico agli USA è poco più che uno scherzo: probabilmente lo saprebbero anche loro, se avessero letto un quotidiano. A meno che non ci siano limitazioni anche per i quotidiani, naturalmente.

Domanda: se per te è sufficiente avere cibo nella ciotola senza alcuna libertà di movimento, perché non ti fai arrestare?

-citazione-

chiedi a qualunque politico, a qualunque liberale, a qualunque economista, a qualunque banchiere se è più "bravo" il messico o cuba.

Proviamo.

Mexico's Advanced Auction on Stolen Goods

With free trade, such resentment would not exist today. But the fact is that for many countries, trade with the United States requires IMF and World Bank loans and comes with strings that reward politically well-connected industries. Indeed, if trade were truly free, it wouldn't require trade treaties (such as NAFTA and CAFTA) with tens of thousands of pages of confusing (read: easy-to-violate) rules or a court that makes criminals of those who engage in voluntary exchanges unapproved by treaty signatories. It's no surprise that Calderón's strongest support comes from those regions that benefit the most from regulated trade with the United States, while López Obrador's support comes from areas that are excluded and therefore suffer from such treaties. The result is a mess in Mexico, and neither Mises nor Rothbard would be surprised by it.

Forse era meglio lasciar perdere gli economisti.

C'è un semplice motivo per cui il Messico è meglio di Cuba: dal Messico te ne puoi andare. Infatti se ne vanno.

perchè cuba è sotto embargo e il messico no, anzi?

Perché il governo federale, "legittimato" dal voto del gregge, può rifilare un embargo a chi vuole. Proprio come una dittatura.

perchè il messico starebbe facendo passi in avanti? chi fa passi avanti, in messico?

Fammi indovinare: gli emigranti?

l'economia non è necessariamente un mostro mastodontico globale che pascola allegramente nella grande stalla globale, è "economia" anche il peone che fa il latte, coltiva l'orto e vende o scambia i prodotti al mercato senza che nessuno gli rompa i coglioni come ha fatto per milioni di anni.

Non mi dire? Davvero? Immagino che nessun economista sia arrivato a questa conclusione.

il problema è che non fa tanto PIL, ma cosa importa a un peone del PIL?

E che cosa importa a noi tutti del PIL? A che serve, il PIL?

lo "stato" al massimo dovrebbe prendere a calci nel culo mr. coca cola e la sua cannuccia. i peones chiedono solo questo, il resto sono illusioni

Dunque il ruolo dello "stato" è mettere in fuga i capitali privati?

il commercio equo e solidale è una pezza a un sistema che non funziona, non una soluzione.

Oh.

dare semplicemente un'aura solidale alle monocolture non è una soluzione: gli africani esistono da prima degli europei e possono continuare a farlo, basta che mettiamo da parte i frustini e le navi negriere che si stanno arrugginendo, cioè gli "aggiustamenti strutturali", i prestiti e gli stratagemmi per "attirare capitali".

Quindi è sufficiente fare ciò, e lo Zimbabwe tornerà a rifiorire nel suo massimo splendore?

basta smetterla di prenderli per il culo, io aspetto con curiosità che si incazzino e magari ce la facciano pagare.

Ma questo è il solito feticcio masochista e terzomondista: speriamo che ce la facciano pagare. Sì, Mobutu, picchiami più forte.

Ma quando te l'avranno fatta pagare (e come? ti manderanno il conto con relativa fattura, oppure a forza di stupri etnici stile Londra o Washington?) sarai in prima fila in qualche partito dichiaratamente razzista, invocando il porto d'armi e qualche "soluzione" dello "stato", che dovrà prendere a calci in culo loro piuttosto che la Coca Cola.

Ho indovinato? Esattamente come le vittime di stupro tendono ad apprezzare maggiormente il secondo emendamento, lasciando da parte le fiabe sulla collettività organizzata che ci difende tutti.

mai detto nè lasciato intendere questo. però il messico non è un sistema che da da mangiare (o permette di guadagnarsi dignitosamente il cibo)

Dunque l'intervento dello Stato impedisce di guadagnarsi da vivere. Per quale motivo allora la "dittatura" dovrebbe essere migliore della "democrazia?" Sempre di economia pianificata si tratta: regole e regolette.

sì, se questo mi obbliga a lavorare come un cambogiano, cioè più di prima della rivoluzione industriale.

Ma non sei tu a lavorare come il cambogiano: è il cambogiano. Tu lavorerai come un occidentale, osservando l'aumento dei prezi grazie al diffuso accesso al credito, cardine della società che permette a tutti di comprare ciò che non si possono permettere, per via dell'uguaglianza.

senza contare che il fatto che il prodotto è zuppo del sangue del solito cambogiano figlio del nostro sistema e dei nostri "aggiustamenti strutturali" può turbare.

Allora non resta che chiudere tutte le fabbriche in Cambogia: poiché i cambogiani sono masochisti, certamente avranno scelto di lavorare in fabbrica piuttosto che coltivare piccoli e sereni orticelli. La soluzione migliore è ovviamente togliere lavoro al cambogiano. Oppure stabilire un salario minimo di 100 dollari l'ora, garantendo - com'è naturale - piena occupazione.

se lo stato impone questo brevetto che chiaramente va contro gli interessi del peone, evidentemente o l'individuo-peone non ha capito che glielo stanno mettendo in quel posto, o ama essere sodomizzato, oppure c'è qualcosa in questo "stato" o in questa "economia globale" che la sua democrazia non riesce a controllare.

Perché, ti risulta forse che la maggioranza degli elettori abbia anche la minima idea della differenza tra copyright e brevetto?

Per "economia globale" intendi le regole e regolette delle organizzazioni internazionali di cui sopra, che costituiscono - immagino - il libero mercato globale?

e allora in questo a che serve la democrazia se è a sovranità limitata?

E chi ha mai detto che la "democrazia" serva a qualcosa, trattandosi del voto del branco per dividersi la refurtiva fiscale, foraggiando una classe di parassiti? Bisognerebbe chiederlo a qualche poverello che crede nella democrazia e nella volontà della maggioranza.

Forse in questo caso serve a far fuggire i peones, al contrario della dittatura.

il brevetto va bene forse per un frigorifero, non certo per una specie naturale che ho a disposizione gratis da sempre.

Il brevetto non riguarda la specie naturale, bensì quella OGM. Altrimenti non parleremmo di "OGM", ma di "O" e basta.

E per quale motivo il brevetto dovrebbe andar bene per un frigorifero? Non ne vedo la minima ragione. L'idea del frigorifero è forse tua esclusiva proprietà? Inventando un frigorifero indipendentemente ti rubo forse qualcosa? Suvvia. Semmai avrai il copyright sul progetto del frigorifero.

perchè no? intanto evitiamo di peggiorare le cose -facendo credere alla gente che le vogliamo migliorare. e poi al massimo facciamo una colletta ogni tanto per spedire qualche trattore o qualche pozzo, cose concrete e trasparenti.

Dunque i paesi emergenti dovrebbero continuare a vivere della nostra carità, poiché resterebbero comunque incapaci di acquistare un trattore o un pozzo? E a chi lo mandiamo il trattore: al peone, oppure a Mugabe? Vorrei esserne sicuro, prima che i migranti cattivi me la facciano pagare con pietre e bastoni.



PS: La prossima volta che citi frustini e navi negriere, magari metti una buona parola per le disgraziate prelevate in Moldavia e finite a battere le strade di Tel Aviv, che male non fa. Quelle "navi" sono tutt'altro che arrugginite, ma stranamente pare non interessare a molti (indovinate perché?)
Inviato il: 20/8/2006 17:46
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  •  Redazione
      Redazione
Fidel: meraviglioso bastardo, stupendo criminale
#33
Webmaster
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Segnalo uno dei primissimi articoli pubblicati da LC, che risale al tempo della diatriìba sulle condanne a morte a Cuba.

FIDEL: MERAVIGLIOSO BASTARDO, STUPENDO CRIMINALE

di Fernanda Alene

Nel putiferio di opinioni scatenato dalle recenti condanne a morte di Cuba, il ruolo del leone lo hanno certo fatto i "pro-americani", che non vedevano l'ora di trovare un neo qualunque su colui che è, in realtà, lui stesso l'ultimo neo rimasto sulla pelle dell'occidente globalizzante.

Io a Cuba ci sono stata, per un certo periodo di tempo, intorno al '75. Non sono comunista, non lo sono mai stata, ... (continua)
Inviato il: 21/8/2006 5:01
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Re: Fidel: meraviglioso bastardo, stupendo criminale
#34
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
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Quasi tutte, tra l'altro, contro innocenti neri che pagano regolarmente per crimini commessi dai bianchi.

Ma è sempre, sempre, sempre il solito piagnisteo. Un giro a Washington dovrebbe risultare illuminante, soprattutto quando cala la sera.
Inviato il: 21/8/2006 14:06
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  •  tccom
      tccom
Re: Intervista a Raul Castro
#35
Mi sento vacillare
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Da civitavecchia
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Citazione:
La rivoluzione ha fatto il suo tempo, chi va a visitare Cuba lo constata con mano.
Certo, non parlano male di Castro appena ti incontrano: devi entrarci in confidenza. Sai com'è...


ciao Goldstein,

devo dire che una bella parte dei cubani con cui ho parlato io non ti parlano male di castro neanche dopo che ci sei entrato in confidenza. La frase esatta, se ricordo bene, è: "Castro? es un'estronzo...però gran parte di quello che abbiamo lo dobbiamo a lui"

e viste le situazioni dei paesi limitrofi che citava Mnz86, non penso che il concetto possa essere messo in discussione
_________________
...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
Inviato il: 21/8/2006 14:22
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  •  bandit
      bandit
Re: Intervista a Raul Castro
#36
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
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la cosa bizzarra è che da una parte si glorifica l'autarchia, dall'altra il colpevole della povertà sarebbe l'embargo imposto dai cattivi. se vale la seconda, si direbbe che allora il libero scambio tra i paesi sia una buona cosa.

dall'articolo di Fernanda (grazie Massimo per la segnalazione):
"C'è qualcuno che vuole sostenere che la povertà di Cuba, tanto esasperante nei tempi quanto dignitosa nei modi, è in qualche modo paragonabile alla profonda vergogna umana - di cui siamo TUTTI responsabili - delle favelas di Rio de Janeiro?"
++++++++++++
TUTTI quanti responsabili.
dunque inginocchiamoci e chiediamo perdono.
Inviato il: 21/8/2006 15:08
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Re: Intervista a Raul Castro
#37
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 4/7/2005
Da BS
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Citazione:
la cosa bizzarra è che da una parte si glorifica l'autarchia, dall'altra il colpevole della povertà sarebbe l'embargo imposto dai cattivi. se vale la seconda, si direbbe che allora il libero scambio tra i paesi sarebbe una buona cosa.


hai ragione bandit, le due cose sono in contraddizione.

diciamo che l'alternativa a un mercato "mediato" da un embargo non è unicamente il libero mercato ma anche un mercato "mediato" in altro senso, ad esempio un mercato che salvaguarda determinati settori e quindi posti di lavoro e quindi fonti di reddito (penso ad esempio alle produzioni agricole, le produzioni industriali nei settori dove non c'è grave carenza etc.).

L'embargo si fa sentire in altri settori. Le automobili, per portare nel discorso un pò di "colore locale", sono in gran parte quelle dell'epoca di Batista e capisci che è un problema aggiustarle perchè non si trovano pezzi di ricambio non solo perchè quelle auto sono vecchie ma perchè questi pezzi possono arrivare solo dagli USA o dalle poche nazioni che mettono sotto embargo Cuba.

In questo settore (è solo un esempio, ovviamente) a Cuba c'è evidentemente un gap tecnologico enorme che non è priorità chiudere. Non ci sarebbe nulla di male se la Ford mettesse una fabbrichetta di automobili a Cuba (una volta le conoscenze si muovevano in maniera più "gratuita" - lo zero, la polvere da sparo, l'astronomia c'è arrivata senza essere colonizzati e senza pagare- ma il sistema di oggi non contempla questi scambi pacifici di know how, quindi il know how lo bisogna in qualche modo "importare" ma senza, per questo svendersi).

Però Ford non può pretendere come nel resto del mondo di essere al di sopra della legge perchè lo stato, per come la vedo io, deve prima tutelare comunque la somma degli individui (popolazione) che i "capitali esteri". Il fatto è che Ford non vuole utilizzare questa ipotetica fabbrichetta a Cuba per produrre auto "per i cubani" , cioè che i cubani possono comprare, e tenersi la sua fetta proporzionata di profitto: la fabbrichetta a Cuba la metterebbe per tagliare le spese sui salari, sulla sicurezza, sulla "refurtiva fiscale" che si dovrebbe tradurre in strade, ospedali, scuole per la popolazione (somma di individui) cubana. Quelle auto sono per noi: le pagheremo tanto comunque però i manager, gli azionisti, i finanziatori, aumenteranno i loro ricavi (e noi grazie alla follia consumistica continueremo a svenarci per comprare grazie al diffuso accesso al credito e ad altre forme di "economia creativa", ma questo è un sistema che ha perso ogni contatto con la realtà e che ci penzola addosso come una grande spada di damocle).

Questo si chiama neocolonialismo, e il governo che lo permette (democratico o dittatoriale che sia) è un governo sbagliato perchè non fa gli interessi della popolazione ma, al massimo, di qualche individuo locale (se non direttamente del "grande capitale").

Questo un qualsiasi governo, democratico o no, non lo dovrebbe a mio modo di vedere permettere.

Citazione:
Ma è sempre, sempre, sempre il solito piagnisteo.


hai ragione Linucs, alla lunga è un discorso noioso e quasi stufa anche a me. tuttavia è giusto che si sottolinei la cosa lasciando sottinteso che non è -secondo me- soltanto perchè la società occidentale è intimamente razzista ma perchè queste persone commettono in percentuale più crimini. Il fatto è che non lo fanno perchè nel DNA sono più cattivi, meno intelligenti, meno civili dei bianchi ma perchè, questi messicani criminali, evidentemente stanno in una situazione di degrado/disagio/sfiducia/incomprensione/scarsa-istruzione che li avvicina al crimine. forse anche perchè, quando sono scesi dal barcone, non hanno trovato quello che aspettavano.

PS: (vi saluto, vado in Perù e probabilmente mancherò da LC per un mesetto, a presto)
Inviato il: 21/8/2006 15:59
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  •  Ramingo
      Ramingo
Re: Intervista a Raul Castro
#38
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/10/2005
Da Puglia
Messaggi: 657
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Piccola domanda:
saremmo quì a discutere se al posto di Cuba e Fidel si parlasse di Italia e Mussolini!?
Così entro nel mondo dei romanzi ucronici...ma se l'Italia fascista fosse sopravvissuta,così come descritta,ad esempio,nei romanzi di Mario Farneti,persone come Mnz (stimabile sotto molti punti di vista) starebbero a difendela!?

_________________
La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Inviato il: 21/8/2006 19:02
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  •  Mr_Neville
      Mr_Neville
Re: Intervista a Raul Castro
#39
So tutto
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Da between San Diego and Bologna
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Ciao a tutti!

Ho seguito la discussione ...molto interessante.....

Io ho vissuto a Cuba un anno, nel 1996....prima ho girato un pochino di SudAmerica
...purtroppo certezze non ne ho, anzi più ho approfondito le conoscenze più le incertezze sono aumentate....

Nella mia permanenza a Cuba ho potuto conoscere e parlare con centinaia di Cubani, ognuno con la propria idea, tutti con le proprie ragioni, tante e differenti, dettate anche dalle esperienze personali...ho visto tante ingiustizie e tanti sopprusi (non che in Italia non ce ne siano)...e tanttissime cose positive .... quello però che più rattrista e che fa desiderare ai giovani di andarsene è la mancanza dell'opportunità...o per lo meno dell'illusione dell'opportunità
non hanno nemmeno l'illusione di poter cambiare in meglio la loro vita ....

Un giorno parlando con un conoscente di 60 anni, disse una frase che non dimenticherò mai....disse che a Cuba lui si sentiva come un cane, un cane ben accudito, sfamato, con un padrone che gli vuole bene, non gli fa mancare niente e che lo cura quando è ammalato ...ma sempre un cane, che deve essere obbediente e dipendere continuamente dal suo padrone!

I giovani che riescono ad emigrare negli USA o in Europa probabilmente dopo non condurranno la vita che avevano sognato o che avevano immaginato guardando i video musicali di Mtv Latino....ma avrano per lo meno l'illusione di poter fare qualcosa per migliorarsi....tenteranno il tutto per tutto,
sapere di essere impotenti del proprio futuro non è bello subito!

Tutto questo senza nulla togliere alle cose positive che il governo ha fatto per il suo popolo...

penso che su Cuba si possa dire tutto ed il suo contrario....senza essere completamente nel torto o nella ragione

Inviato il: 21/8/2006 19:20
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Re: Intervista a Raul Castro
#40
Sono certo di non sapere
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"C'è qualcuno che vuole sostenere che la povertà di Cuba, tanto esasperante nei tempi quanto dignitosa nei modi, è in qualche modo paragonabile alla profonda vergogna umana - di cui siamo TUTTI responsabili - delle favelas di Rio de Janeiro?"

Bel tentativo, fa il paio con la favoletta dell'antisemitismo. Me ne sbatto ovviamente di entrambe.

TUTTI quanti responsabili. dunque inginocchiamoci e chiediamo perdono.

"Aaamen!"

===

hai ragione bandit, le due cose sono in contraddizione.

Ergo...

diciamo che l'alternativa a un mercato "mediato" da un embargo non è unicamente il libero mercato

...il che è un po' come parlare di una vergine mediata dallo stupro, ma portiamo pazienza...

ma anche un mercato "mediato" in altro senso, ad esempio un mercato che salvaguarda determinati settori

Quali? E perché gli altri no?

e quindi posti di lavoro e quindi fonti di reddito

Quali? Ci sono dunque favoritismi e nepotismo d'ogni sorta, nonché conflitti d'interesse? Forse i lavoratori non protetti sono pattume?

(penso ad esempio alle produzioni agricole, le produzioni industriali nei settori dove non c'è grave carenza etc.).

E in qual modo il governo dovrebbe "mediare" questi settori, causando surplus, carestie e miseria?

L'embargo si fa sentire in altri settori. Le automobili, per portare nel discorso un pò di "colore locale", sono in gran parte quelle dell'epoca di Batista

(non mi dire)

e capisci che è un problema aggiustarle perchè non si trovano pezzi di ricambio non solo perchè quelle auto sono vecchie ma perchè questi pezzi possono arrivare solo dagli USA o dalle poche nazioni che mettono sotto embargo Cuba.

Potrebbero chiedere ai cinesi cattivi di copiare i pezzi.

In questo settore (è solo un esempio, ovviamente) a Cuba c'è evidentemente un gap tecnologico enorme che non è priorità chiudere.

Lieve gap.

Non ci sarebbe nulla di male se la Ford mettesse una fabbrichetta di automobili a Cuba (una volta le conoscenze si muovevano in maniera più "gratuita" - lo zero, la polvere da sparo, l'astronomia c'è arrivata senza essere colonizzati e senza pagare- ma il sistema di oggi non contempla questi scambi pacifici di know how, quindi il know how lo bisogna in qualche modo "importare" ma senza, per questo svendersi).

Intendi dire che a Cuba non è disponibile l'immenso know how dell'umanità intera disponibile tramite - dico per dire - Internet?

Però Ford non può pretendere come nel resto del mondo di essere al di sopra della legge perchè lo stato, per come la vedo io, deve prima tutelare comunque la somma degli individui (popolazione) che i "capitali esteri".

Domanda: e da quando gli individui si sommano? Quale algebra perversa è mai questa? Dobbiamo dunque dedurre che i diritti del singolo siano carta da cesso in confronto a quelli della somma inesistente?

Il fatto è che Ford non vuole utilizzare questa ipotetica fabbrichetta a Cuba per produrre auto "per i cubani" , cioè che i cubani possono comprare,

Con cosa?

e tenersi la sua fetta proporzionata di profitto

Decisa da chi? Da Castro?

la fabbrichetta a Cuba la metterebbe per tagliare le spese sui salari, sulla sicurezza,

Tuttavia i cubani ci lavorerebbero, segno che la fabbrichetta sarebbe preferita all'attuale occupazione. Cosa ne dobbiamo dedurre? Forse che l'occupazione attuale è migliore, e i cubani sono masochisti? Oppure che preferirebbero la fabbrichetta, ma tu non gliela vuoi dare perché sai cos'è meglio per loro?

sulla "refurtiva fiscale" che si dovrebbe tradurre in strade, ospedali, scuole per la popolazione (somma di individui) cubana.

Immagino che la stessa refurtiva venga utilizzata per pagare chi vigila sul rispetto delle norme sull'emigrazione. Ho indovinato?

Immagino anche che se qualcuno ti rapinasse per strada con la scusa di dover curare la nonna malata tu lo denunceresti comunque. Ho indovinato?

Quelle auto sono per noi: le pagheremo tanto comunque però i manager, gli azionisti, i finanziatori, aumenteranno i loro ricavi (e noi grazie alla follia consumistica continueremo a svenarci per comprare

E chi ti obbliga a comprare?

grazie al diffuso accesso al credito e ad altre forme di "economia creativa",

Dunque la miseria è degna figlia della manipolazione del credito operata dalla banca centrale, il cui compito è pianificare l'economia e finanziare il governo a forza di deficit? (quale parte di pianificare ti sfugge?)

ma questo è un sistema che ha perso ogni contatto con la realtà

Quale parte di "fiat money" ti sfugge?

e che ci penzola addosso come una grande spada di damocle).

Per "ci" intendi tutti noi, o principalmente i beoti che rifinanziano la casa con mutuo a tasso variabile a 40 anni?

Questo si chiama neocolonialismo,

Ah sì? E chi l'ha inventata questa fiaba? Non avevamo appena detto che Ford non colonializza Cuba?

e il governo che lo permette (democratico o dittatoriale che sia) è un governo sbagliato perchè non fa gli interessi della popolazione ma, al massimo, di qualche individuo locale (se non direttamente del "grande capitale").

Dunque il governo garantisce l'uso della legge, quindi del monopolio sulla forza pubblica, al servizio del padrone. Questo sarebbe il libero mercato?

Questo un qualsiasi governo, democratico o no, non lo dovrebbe a mio modo di vedere permettere.

E chi sei tu per decidere? L'importante è il voto della maggioranza, ovvero - statisticamente - dei beoti, poiché il numero dei beoti tende solitamente a superare quello dei savi.

(no, Magdi Allam al-Kagàm, non quei savi, aspetta che le pedate nel culo non sono mica finite...)

hai ragione Linucs, alla lunga è un discorso noioso e quasi stufa anche a me.

Veramente anche alla corta. Basta confrontare il clamore per Tookie con quello per il condannato successivo, l'indiano cieco sulla sedia a rotelle, o qualcosa del genere. Purtroppo l'indiano era un po' pallido (sfortuna!) e gli attivisti per i diritti civili hanno dimenticato la lotta contro la pena di morte (troppo strano, no ma veramente).

tuttavia è giusto che si sottolinei la cosa lasciando sottinteso che non è -secondo me- soltanto perchè la società occidentale è intimamente razzista

Se fosse intimamente razzista, per quale motivo i governi democratici impongono l'integrazione a forza di leggi speciali, affirmative action, positive discrimination, race relations law e compagnia? Dunque, se l'occidente è razzista, segue che i governi inventori di leggi speciali sono sobillati da una qualche minoranza (non mi dire?) mentre se sono il prodotto del voto di maggioranza allora vuol dire che l'occidente è razzista al contrario, discriminando per legge le persone molto molto pallide. E non fatemi metter mano ai link, che verrà anche il loro momento.

Fammi indovinare: intimamente razzista significa che ciascuno di noi è maledetto dal peccato originale?

ma perchè queste persone commettono in percentuale più crimini.

E perché mai?

Il fatto è che non lo fanno perchè nel DNA sono più cattivi, meno intelligenti, meno civili dei bianchi ma perchè, questi messicani criminali, evidentemente stanno in una situazione di degrado/disagio/sfiducia/incomprensione/scarsa-istruzione che li avvicina al crimine.

Capisco. Ci potrei credere se fosse un crimine dettato dalla necessità (rapina) o dalla difesa (omicidio di qualche bianco razzista armato di fucile mitragliatore). Però vorrei sapere il nesso tra lo stupro etnico e il disagio morale di queste povere, povere persone.

Dunque i bianchi sono tutti magicamente ricchi. Soprattutto negli Appalachi. Tuttavia, i bianchi sono intimamente razzisti, stavolta sì per via del loro DNA. Il DNA dei bianchi è diverso da quello degli altri: contiene il seme sempiterno del razzismo. Come potranno fare questi nostri pallidi eroi per sradicare il seme molesto del razzismo dalla loro intimità?

(provate ad indovinate, e vincete una bambolina)

Al contrario, chi canta "Kill Whitey!" staccando la testa di qualcuno a calci non riceverà neanche l'aggravante dell'hate crime, poiché gli sfortunati e i diseredati sono incapaci di covare il seme molesto del razzismo. Ma ci sarà da ridere nell'apposito megapost, anche per questi bastardi.

Ovviamente, a qualcuno sfugge il fatto che siano comparse anche persone dalla pelle molto molto scura a pattugliare il confine insieme ai minutemen, segno che forse i razzisti sono in ottima e variopinta compagnia. Ma ovviamente nessuno se ne accorge, perché rovina il bel quadretto, proprio come i disordini multiculturali a Birmingham.

Ricordate, bambini: quando Alene e soci dicono "nostra", intendono "vostra perché siete fastidiosamente pallidi". Siete la minoranza che sfrutta il mondo intero, tuttavia (contrariamente alla semplice logica) siete contemporaneamente tenuti a chiamare minoranze le maggioranze. Strano, vero? Ma dopo aver sistemato le teste di scodella, tocca anche a lorsignori, i razzisti al contrario che sguazzano nel vittimismo: nel mirino del megapost pure loro.

(i minorati, altra categoria, scrivono editoriali sul Corriere)

forse anche perchè, quando sono scesi dal barcone, non hanno trovato quello che aspettavano.

Non hanno trovato l'amnistia e l'assistenza sanitaria gratuita made in USA, alla faccia dei babbei che pagano l'IRS?

PS: (vi saluto, vado in Perù e probabilmente mancherò da LC per un mesetto, a presto)

"Il colonialismo in azione!"

===

saremmo quì a discutere se al posto di Cuba e Fidel si parlasse di Italia e Mussolini!?

No, saremmo tutti in carcere e comunque l'accesso ad Internet sarebbe con protocollo SLIP a 1200.

===

quello però che più rattrista e che fa desiderare ai giovani di andarsene è la mancanza dell'opportunità...o per lo meno dell'illusione dell'opportunità non hanno nemmeno l'illusione di poter cambiare in meglio la loro vita ....

Perché cambiare? Sono tutti uguali, ed hanno il necessario. A che serve cambiare? Uguaglianza sociale. Se c'è giustizia sociale non c'è motivo di cambiamento. Il cambiamento sarebbe ingiusto per definizione.

Un giorno parlando con un conoscente di 60 anni, disse una frase che non dimenticherò mai....disse che a Cuba lui si sentiva come un cane, un cane ben accudito, sfamato, con un padrone che gli vuole bene, non gli fa mancare niente e che lo cura quando è ammalato ...ma sempre un cane, che deve essere obbediente e dipendere continuamente dal suo padrone!

Si chiama "welfare". Vi ricorda nulla? La differenza è che il cane non compila un modulo per farsi derubare.

penso che su Cuba si possa dire tutto ed il suo contrario....senza essere completamente nel torto o nella ragione

No. Si può tranquillamente dire che un luogo dal quale non puoi uscire si chiama "carcere", senza doversi sciroppare la fiaba relativista sull'occidente becero e cattivo.

(al contrario, un luogo nel quale non puoi entrare si chiama proprietà privata, nel caso qualcuno si stesse interrogando sul mistero misterioso.)
Inviato il: 21/8/2006 21:43
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  •  DIVA
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Re: Intervista a Raul Castro
#41
Mi sento vacillare
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bel post Linucs
Inviato il: 21/8/2006 23:26
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  •  Mr_Neville
      Mr_Neville
Re: Intervista a Raul Castro
#42
So tutto
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Linucs, nel tuo post ho letto di tutto ed il suo contrario......
e sei riuscito ad avere completamente torto in tutto!

personale opinione ovviamente!

Grazie, ora ho una certezza in più

Inviato il: 21/8/2006 23:35
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  •  bandit
      bandit
Re: Intervista a Raul Castro
#43
Dubito ormai di tutto
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"Linucs, nel tuo post ho letto di tutto ed il suo contrario......
e sei riuscito ad avere completamente torto in tutto!"
+++++++++++
questa cosa è impossibile per definizione.
(finalmente una cosa certa !)
Inviato il: 21/8/2006 23:43
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  •  DIVA
      DIVA
Re: Intervista a Raul Castro
#44
Mi sento vacillare
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Mi ha colpito un articolo di CLAUDIO ABBADO sul corriere della sera di un anno fa circa.
diceva : perche' non si parla delle cose positive di Cuba ?
Della ricerca medica, dell'istruzione pubblica , della sanità tutte cose per cui Cuba e' all'avanguardia, nonstante i decenni di embargo e nonostante , non dimentichiamolo, sia un paese povero, di quelle parti del mondo non sviluppati economicamente.
Si attacca Cuba, sapendo di mentire, Ma Cuba, per i piu', resta un mistero.

Nei piani dell'America di Bush, Cuba e' o sara' uno dei prossimi obiettivi del cosidetto impero globale, o Nuovo Ordine Mondiale.

E' evidente che cio' non sara' il frutto dell'indignazione dei bravi americani per le sorti dei cubani "oppressi" dalla dittatura di Castro.

Se la memoria non fa cilecca, dobbiamo ricordarci che nelle intenzioni dei "pensatori" del Nuovo Ordine Mondiale non e' prevista nessuna azione di "giustizia", certamente e' prevista ogni azione di convenienza.

Quindi Cuba e' un frutto gradito da cogliere per Bush and Company.

Sarebbe interessante svilupparne le motivazioni.
Diamo per scontato che il concetto "esportazione di democrazia" atteso che per il mondo occidentalle a Cuba vige un regime di dittatura, e' improponibile per le sorti dei cubani....cribbio...solo in tema di pena di morte Cuba nel 2005 vince con l'America per -0-120 (mi pare..forse saranno un po' di piu')
Sara' anche una dittatura per il resto del mondo, ma nessun paese occidentale e' piu' dittatoriale di chi usa la pena di morte prevaLentemente su detenuti di colore o comunque non di grado sociale elevato, e neppure medio. >Un accanimento riservato alle classi piu' deboli impossibilitate ad una adeguata difesa.

A questo punto mi chiedo dove sta la dittatura, in una conclamata ed accettata dove nel corso degli anni, nonostante 42 anni di embrargo c'e' stato un miglioramento evidente delle condizioni di vita, o in un paese dichiaratamente democratico cosi' convinto di essere nel giusto, tanto da decidere che visto che non hai soldi puoi tranquillamente soddisfare le esigenze elettorali dei vari governatori e quindi beccarti una iniezione letale...se sei innocente poi ci pensera' Dio a darti giustizia, cosi' democratico che la democrazia gli avanza e ha deciso che e' bene esportarla, e se non la vogliono gli si butta una bella scarica di bombette...non importa se muiono donne e bambini..la democrazia vuole le sue vittime per essere vincente.

Quale e' il mondo migliore ?
non so dare una risposta, ma la storia appena recente parla...e oggi parla anche di piu', visto che non siamo piu' legati solo alla stampa e media ufficiali, abbiamo Internet..e che sia sia di un pensiero politico o di un altro, veramente di questo ci si dovrebbe dimenticare e non farne il distinguo....Israele e' canaglia, l'Iran e' vittima cosi' come la Palestina e l'Iraq....Cuba e' rossa..quindi per molti non ha diritti poiche essere rossi vuole dire avere gia' negato i diritti ai suoi cittadini....


questo non ha nessuna logica, se siamo esseri pensanti
Inviato il: 21/8/2006 23:52
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  •  bandit
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Re: Intervista a Raul Castro
#45
Dubito ormai di tutto
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"solo in tema di pena di morte Cuba nel 2005 vince con l'America per -0-120 (mi pare..forse saranno un po' di piu')"
++++++++
impossibile non notare come i dati relativi a Cuba siano presi per buoni in un sol boccone.
viene da chiedersi a che pro avrebbero imposto censura e negato la libertà di stampa.

"non so dare una risposta, ma la storia appena recente parla...e oggi parla anche di piu', visto che non siamo piu' legati solo alla stampa e media ufficiali, abbiamo Internet.."
+++++++++
qui sì, ma là ?

"Cuba e' rossa..quindi per molti non ha diritti poiche essere rossi vuole dire avere gia' negato i diritti ai suoi cittadini...
questo non ha nessuna logica, se siamo esseri pensanti"
+++++++
tutt'altro, se per rosso si intende un regime comunista applicato a rigore.
la negazione dei diritti sta proprio nella definizione.


Inviato il: 22/8/2006 0:10
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Re: Intervista a Raul Castro
#46
Sono certo di non sapere
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Linucs, nel tuo post ho letto di tutto ed il suo contrario...... e sei riuscito ad avere completamente torto in tutto!

Una profonda verità espressa con tale acuto espediente retorico dev'essere senz'altro vera.

personale opinione ovviamente!

In rotoli, o sfusa? Ritengo che il package in rotoli sia più efficiente ed ecologico.

Grazie, ora ho una certezza in più

E chi ne dubitava? Sono come i puffi: collezionale tutte...
Inviato il: 22/8/2006 0:13
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  •  DIVA
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Re: Intervista a Raul Castro
#47
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X Bandit
sono presi per buoni perche' ufficiali
o pensi che la liberta' di stampa valga solo per l'America ?
Ci sono organizzazioni in Sud America che manco ti immagini
Se ti interessa domani ti posto i dati ufficiali e le fonti
Inviato il: 22/8/2006 0:30
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  •  bandit
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Re: Intervista a Raul Castro
#48
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"sono presi per buoni perche' ufficiali [i dati]"
+++++++++
non so se quella sia una buona abitudine

"o pensi che la liberta' di stampa valga solo per l'America ?"
++++++++
si diceva appunto che a Cuba non se ne vede molta, ma se a te risulta diversamente ne prenderemo atto

"Ci sono organizzazioni in Sud America che manco ti immagini"
+++++++
a me piacciono le sorprese !

"Se ti interessa domani ti posto i dati ufficiali e le fonti"
+++++++++++
va bene ma non lavorare troppo che poi mi sento in colpa !

acc, adesso non mi cazziare perchè non ho fatto un discorso serio...
Inviato il: 22/8/2006 0:37
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  •  DIVA
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Re: Intervista a Raul Castro
#49
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Se non vuoi che lavoro troppo fallo tu
e' una semplice indagine che puoi fare col tuo PC
prova a cercare quante esecuzioni ci sono state in America nel 2005 e quante a Cuba

Sicuramente credi ad Internet senno' dovresti rinnegare troppe cose che Internet ti ha fatto conoscere.
Fa questa ricerca, poi mi dirai
Se comunque lo desideri domani ti linko dove reperire i dati che ti ho indicato, ora non mi e' facile perche' e' un centro studi universitario e ci sono arrivata attraverso parecchi passaggi....e forse perche' la stampa libera americana non ama questo tipo di pubblicita'..Cuba aveva poco da rimetterci nel confronto
Inviato il: 22/8/2006 0:42
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  •  Ramingo
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Re: Intervista a Raul Castro
#50
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Citazione:
saremmo quì a discutere se al posto di Cuba e Fidel si parlasse di Italia e Mussolini!?
Citazione:
No, saremmo tutti in carcere e comunque l'accesso ad Internet sarebbe con protocollo SLIP a 1200.

Bella risposta
Non era quello che intendevo,ma me la sono decisamente cercata....


P.S.
Quello che scrive Linucs ha sempre un senso.Talvolta bisogna ragionarci sopra,talvolta ne comprendi solo una parte...ma non può lasciare indifferente la mole di dati che snocciola.
Se conosco von Mises(e tanto altro...) è grazie a lui.
Solo che non capirò mai come arrivare all'assenza di stato che auspica lo zio Linucs

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La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Inviato il: 22/8/2006 10:19
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Re: Intervista a Raul Castro
#51
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prova a cercare quante esecuzioni ci sono state in America nel 2005 e quante a Cuba

Le ultime tre esecuzioni, se non sbaglio, sono avvenute nel 2003. Motivo: aver cercato di dirottare un traghetto verso gli USA.

Tuesday marked the third anniversary of the application of the death penalty in the case of three Cubans who hijacked a ferry carrying dozens of passengers, including four foreign tourists, in an attempt to reach the United States in April 2003.

The hijackers, who had threatened to kill their hostages, were executed after a summary trial in which they were found guilty under a 2001 law on terrorism.

The executions drew widespread condemnation, even from international figures who have been staunch supporters of the government of Fidel Castro, as well as in Cuba, where capital punishment tends to be accepted in the case of serious crimes like murder or the rape of minors.
Inviato il: 22/8/2006 10:37
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  •  tccom
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Re: Intervista a Raul Castro
#52
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Citazione:
....Israele e' canaglia, l'Iran e' vittima cosi' come la Palestina e l'Iraq....Cuba e' rossa..quindi per molti non ha diritti poiche essere rossi vuole dire avere gia' negato i diritti ai suoi cittadini....


questo non ha nessuna logica, se siamo esseri pensanti


APPLAUSO!
in una parola: preconcetto
come quello di cui parlava ramingo con la sua domanda...

eliminati quelli stiamo un pezzo avanti

Citazione:
Solo che non capirò mai come arrivare all'assenza di stato che auspica lo zio Linucs


tranquillo che mi sa che neanche lo zio stesso ha le idee chiarissime su questo punto.
dico bene "sifu"?
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...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
Inviato il: 22/8/2006 11:06
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Re: Intervista a Raul Castro
#53
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in una parola: preconcetto

In effetti, se io giudico liberticida un paese che condanna a morte chi cerca di andarsene lo faccio in base ad un preconcetto: quello secondo cui la pena di morte è illegittima. Ma forse, se il regime è comunista, questa premessa non vale più.

tranquillo che mi sa che neanche lo zio stesso ha le idee chiarissime su questo punto.

Te piacerebbe...

Inviato il: 22/8/2006 11:35
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Re: Intervista a Raul Castro
#54
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Citazione:
In effetti, se io giudico liberticida un paese che condanna a morte chi cerca di andarsene lo faccio in base ad un preconcetto: quello secondo cui la pena di morte è illegittima. Ma forse, se il regime è comunista, questa premessa non vale più.


preconcetto...appunto
tant'è vero che nel post avevo dato pari dignità alla domanda di ramingo

e visto il mio avatar, ti assicuro che un pò mi è costato

Citazione:
Te piacerebbe...


macchè!
io dicevo sul serio!

un conto è avere in testa una bella idea...e un conto è avere in testa come realizzarla
vero "sifu"?

ciao pax
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...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
Inviato il: 22/8/2006 12:14
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Re: Intervista a Raul Castro
#55
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Ciao nemico
La mia domanda "tendenziosa" mirava a "sputtanare" i difensori di Cuba,gente chiaramente di sinistra,nel concetto più ampio del termine,che non difenderebbe mai un altro dittatore come il Duce,anche se facesse meglio...
Seppure subisca il fascino del Duce,comunque,non vorrei mai vivere assistito dallo Stato,o da chiunque altro...
Certo,in casi disperati accetterei un aiuto,ma se questi continuano ad aiutarmi tenendomi in gabbia...
Il concetto è semplice:se una figura "eroica" come quella di Fidel,si fosse mossa e organizzata per abbattere Batista,e lasciato auto governare il pueblo,tutto bene.
Rimanendo al potere e modellando i "suoi" concittadini,per quanto tenga a loro(finchè non lo fanno arrabiare...),non fà altro che quello che fanno i nostri politici:mantenere la poltrona.
Solo che a noi ci danno l'illusione del voto;a loro l'illusione del cibo per tutti...
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Inviato il: 22/8/2006 12:22
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Re: Intervista a Raul Castro
#56
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un conto è avere in testa una bella idea...e un conto è avere in testa come realizzarla

Certo, meglio avere in testa idea repellenti ma realizzabilissime...
Inviato il: 22/8/2006 12:23
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  •  bandit
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Re: Intervista a Raul Castro
#57
Dubito ormai di tutto
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"APPLAUSO!
in una parola: preconcetto"
+++++++
magari !
Inviato il: 22/8/2006 13:11
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Re: Intervista a Raul Castro
#58
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tranquillo che mi sa che neanche lo zio stesso ha le idee chiarissime su questo punto. dico bene "sifu"?

A parte il sempre valido consiglio di non fare gare di link con lo zio Linucs, poiché la società precede lo Stato toccherebbe a te dimostrarne la necessità.

un conto è avere in testa una bella idea...e un conto è avere in testa come realizzarla

E' il momento della Storiella Zen.

Allievo> Ha ha ha! Mike Tyson me lo sta mettendo nel culo a viva forza e il Maestro non è capace di staccarlo! Ha ha ha!

Maestro> Ma perché ridi, se il culo è il tuo?

Allievo> Ehm... uhm... bohooo!!

e visto il mio avatar, ti assicuro che un pò mi è costato

Ne deduco il concreto appeal erotico del comunismo.

Badombe> Trattandosi di una sega mentale...
Inviato il: 22/8/2006 13:54
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  •  tccom
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Re: Intervista a Raul Castro
#59
Mi sento vacillare
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Citazione:
Certo, meglio avere in testa idea repellenti ma realizzabilissime...


e che risposta è, pax?
guarda che qualche volta puoi anche evitare di avere l'ultima parola


Citazione:
Ciao nemico
La mia domanda "tendenziosa" mirava a "sputtanare" i difensori di Cuba,gente chiaramente di sinistra,nel concetto più ampio del termine,che non difenderebbe mai un altro dittatore come il Duce,anche se facesse meglio...
Seppure subisca il fascino del Duce,comunque,non vorrei mai vivere assistito dallo Stato,o da chiunque altro...
Certo,in casi disperati accetterei un aiuto,ma se questi continuano ad aiutarmi tenendomi in gabbia...


e l'ho capito a cosa mirava la tua domanda, caro il mio nemico numero2!
il fatto, però, che tu risponda con una domanda tendenziosa alle affermazioni fatte da mnz86 e dagli altri nei post pro-cuba, farebbe supporre che tu sia per alcuni versi d'accordo con loro (tiè!)

per quanto riguarda la politica cubana sull'emigrazione, secondo me è dovuta - a ragione - alla convinzione che gli esuli vanno ad ingrossare le fila di quelle organizzazioni cubane con sede a miami che i telegiornali ci mostrano in festa con le bandiere di cuba per la malattia di fidel, ma che in realtà hanno organizzato non so più quante azioni terroristiche su suolo cubano: non proprio degli angioletti.
E l'idea non è proprio campata per aria, anche perchè raggiungere il messico non sarebbe un'ideona

Citazione:
Solo che a noi ci danno l'illusione del voto;a loro l'illusione del cibo per tutti...


vuoi mettere l'ilusione del voto, con la certezza del cibo?
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Inviato il: 22/8/2006 13:57
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Re: Intervista a Raul Castro
#60
Mi sento vacillare
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Citazione:
A parte il sempre valido consiglio di non fare gare di link con lo zio Linucs, poiché la società precede lo Stato toccherebbe a te dimostrarne la necessità.


per carità la vita, sifu.
mai mi permetterei!

Citazione:
E' il momento della Storiella Zen.


e chi ride ?.

Citazione:
Ne deduco il concreto appeal erotico del comunismo.

Badombe> Trattandosi di una sega mentale...


ne deduci male, ma puo darsi anche che sia una sega mentale.
A questo punto tu conosci la mia di sega mentale...
mi illustri la tua, o magnanimo sifu?

ps: ti prego, i link si, ma un paio e non lunghi quanto l'enciclopedia britannica o è la volta buona che mi licenziano
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Inviato il: 22/8/2006 14:03
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