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   Religioni & Spiritualità
  Il senso della vita

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Re: Il senso della vita
#91
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
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Oh mio dio!Al telegiornale hanno appena annunciato la nascita di 4 bambini albini!

Dobbiamo tassarli per ridurre la loro impronta ecologica!
Inviato il: 18/12/2006 23:02
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  •  Angel_7
      Angel_7
Re: Il senso della vita
#92
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 20/10/2006
Da
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Citazione:

Linucs ha scritto:
Oh mio dio!Al telegiornale hanno appena annunciato la nascita di 4 bambini albini!

Dobbiamo tassarli per ridurre la loro impronta ecologica!

Ah ah ah ah ah ah ah ah
Inviato il: 18/12/2006 23:06
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  •  D_BRANDO
      D_BRANDO
Re: Il senso della vita
#93
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 12/12/2006
Da
Messaggi: 37
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liinucs cosa ti da il diritto di prendere in giro le persono? ok nulla ti vieta il contrario quindo lo fai, benissimo!

Ora questa era una discussione sul senso della vita e siamo giunti alla conclusione che o non c' è o non si può trovare.
Il senso delle tue risposte qual'è? ti senti un novello socrate? sappi che la tua è ironia da 4 soldi..piazzi le parole 'MCDONALD', 'GOVERNO','AMERICA' in ogni contesto.. vai sempre a parare li.
varia un pò.
Angel,inizialmete, ti aveva fatto delle innocenti domande e tu hai risposto con supponenza, continuando a prenderlo in giro.
Ti comporti propio come un piccolo governo in miniatura !
Inviato il: 19/12/2006 13:24
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  •  BlSabbatH
      BlSabbatH
Re: Il senso della vita
#94
Mi sento vacillare
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le discussioni di questo tipo degenerano sempre in cazzate ironiche perchè dopo poco non se ne riesce a reggerne la pesantezza..

cmq, rispondo ad angel:
il senso della vita non esiste, molto probabilmente perchè il trovare un senso ad ogni cosa è tipico dell'intelletto umano.. personalmente mi considero un'evoluzione molto complessa e "curiosa" della materia, con idee pensieri, opinioni, sentimenti che non sono nient'altro che squallide interazioni chimiche a livello delle sinapsi neurali.. il senso di un'esistenza è squallido: si nasce, si cresce, (qualcuno) si riproduce, e si muore. Ora sta a te: fissarti su questi punti, renderti paranoico/a e suicidarti coscientemente (come l'ing. Kirillov nei "demoni" di dostoevskij) oppure vivacchiare e far passare il tempo seguendo ciò che più ti piace: la musica, l'arte, la lettura, e se sei fortunato/a l'amore..

personalmente vedo la vita come un film: entri al cinema e ti becchi un film di merda.. se non è così insopportabilmente noioso, visto che hai pagato il biglietto, te lo vedi comunque tutto fino alla fine.. tanto prima o poi dal cinema devi uscire
_________________
-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Inviato il: 11/3/2007 13:43
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Il senso della vita
#95
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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Citazione:
personalmente vedo la vita come un film: entri al cinema e ti becchi un film di merda.. se non è così insopportabilmente noioso, visto che hai pagato il biglietto, te lo vedi comunque tutto fino alla fine.. tanto prima o poi dal cinema devi uscire

straquoto
Naturalmente ogni tanto fà capolino un piccolo senso della vita temporaneo,ora per esempio trovo stimolante rompere i cojoni a chi sò io ,tanto per creare un brillante intervallo
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 11/3/2007 15:07
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  •  SENTIERO
      SENTIERO
Re: Il senso della vita
#96
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 24/4/2006
Da ROMA
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Citazione:

BlSabbatH ha scritto:
le discussioni di questo tipo degenerano sempre in cazzate ironiche perchè dopo poco non se ne riesce a reggerne la pesantezza..

cmq, rispondo ad angel:
il senso della vita non esiste, molto probabilmente perchè il trovare un senso ad ogni cosa è tipico dell'intelletto umano..


A questa conclusione ci sei arrivato con l'intelletto o cosa ?

A volte bisognerebbe ammettere di non avere le risposte a tutto:

Ciao, Roberto.
_________________
La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele
servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha
dimenticato il dono

A.Einstein
Inviato il: 11/3/2007 17:13
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  •  kirillov81
      kirillov81
Re: Il senso della vita
#97
Mi sento vacillare
Iscritto il: 6/3/2007
Da Milano
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Citazione:

Angel_7 ha scritto:

Ma che pessimismo, è solo un aprire gli occhi alla realtà!


Le questioni poste da Angel_7 non derivano né da pessimismo, né da depressione. Sono domande ben poste, che si interrogano sul significato di una vita che abbia come unico esito possibile la morte e il nulla.
Mi interesso, con l'amore e la passione più sfrenata, di filosofia da quando l'ho scoperta al liceo (ora ho quasi 40 anni) e sto caparbiamente tentando di farla diventare la mia unica professione (la carriera accademica è una vocazione al martirio, specie per chi dice quello che pensa).
Una delle questioni che ho affrontato e che continuo ad approfondire è proprio quella posta da Angel_7. Quale senso può avere vivere una vita destinata al nulla? Nell’ipotesi infatti che la nostra coscienza individuale (qualunque cosa essa sia) con la morte si dissolva nel nulla, che senso può avere vivere per accumulare gioie, dolori, esperienze, denaro, onori… qualunque cosa?
Ma non solo. C’è anche il problema di dare una giustificazione al nostro modo di comportarci, di dare una certa direzione, piuttosto che un’altra, al nostro agire quotidiano, alle nostre scelte. Se andrò nel nulla, preceduto e seguito dall’umanità intera, quale potrà essere il senso, cioè la direzione di marcia che dovrò imprimere ai miei atti? Se tutto verrà livellato dalla falce del nulla, ha ancora senso starmi a porre tanti problemi morali? Perché mai dovrei impegnarmi a rispettare il codice morale di una certa religione, di un certo pensiero filosofico, di una certa ideologia, di una certa visione del mondo se poi tutte si equivarranno, non ricevendo né premio né castigo? I buoni e i cattivi faranno la stessa identica fine, senza riguardo per il fatto che appartennero all’una o all’altra categoria. Quindi se sono abbastanza furbo e non mi faccio beccare dai carabinieri, perché non rubare, uccidere, violentare, ecc., se mi fa comodo o piacere?
Di più: che senso può avere lo stesso mettere in pratica i mie desideri, se essi, come ogni mia altra opzione di comportamento, sono privi di senso duraturo, privi di prospettiva ulteriore a questa vita?
Ancora: esiste allora una differenza tra il bene e il male, una differenza che possa essere argomentata e spiegata razionalmente (e non solo soggettivamente “sentita”, “provata”, “intuita”)? Sento che questo è bene e quell’altro è male, ma che senso ha questa distinzione se tutto è votato al nulla (compreso chi possa ricevere il mio bene o il mio male)?
Infine: l'azione più coerente non sarebbe allora il suicidio (ipotesi esplicitamente considerata da Albert Camus)?
Sartre, citando (non alla lettera) Dostoevskij, diceva: «Se Dio non esiste tutto è permesso».

Se non pensate che lo faccia per tirarmela, vi proporrei (in particolare ad Angel_7) di andare sul mio sito e scaricare in primo luogo l’articolo divulgativo che trovate in fondo alla pagina, intitolato proprio "Se Dio non esiste tutto è permesso" (1 pagina e mezza). Con un po’ di coraggio in più potreste poi avventurarvi nella lettura dell’articolo che ho scritto per una rivista filosofica, intitolato "Dio, il senso della vita e la vita senza senso dell’ateo" (35 pagine, anche questo scaricabile). Questo il sito. Se qualcuno volesse parlarne privatamente, può scrivermi utilizzando la mail del sito.
Ciao a tutti
Alessandro
_________________
Ut Veritas Patefiat
Inviato il: 15/3/2007 23:57
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Il senso della vita
#98
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Quale senso può avere vivere una vita destinata al nulla?

allora è bene inventarsi qualche cosa per consolarci?
accettare l'idea di nascere per morire è così difficile eppure lo diamo per scontato per la flora e la fauna!
E chi lo dice che l'intervallo non ha senso?
E' fine a se stesso però uno cerca di starci il meglio possibile driblando tra le avversità che altri ti creano,in quanto non viviamo isolati,e siccome viviamo in un determinato contesto ne assorbiamo la cultura,gli usi e costumi ed in base a questi interiagiamo.
Il fatto che una scelga il bene o il male è sempre in funzione delle proprie priorità contingenti e credenze,l'ateo di certo non per avere ricompense e gratificazioni future.
Dirò di più,il credente in vita futura dovrebbe obbligatoriamente comportarsi bene per paura del castigo divino,invece non è così perchè si è inventato "il pentimento" e l'assoluzione
Citazione:
Di più: che senso può avere lo stesso mettere in pratica i mie desideri, se essi, come ogni mia altra opzione di comportamento, sono privi di senso duraturo, privi di prospettiva ulteriore a questa vita?

allora tanto vale morire da piccoli,ma come mai è condannato l'aborto? Ora ricordo,per espiare in questa vita e godere nell'altra !
lo stesso si può dire per il bere ed il mangiare,tanto poi và a finire nel cesso!
A-tea,amante della vita in tutti i suoi aspetti,e sò che lascerò un bel ricordo a chi mi ha conosciuto,ecco la mia immortalità e senso della vita.
C'è di più? non mi risulta nè mio padre è tornato dall'aldilà per raccontarmelo.
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 16/3/2007 0:37
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  •  kirillov81
      kirillov81
Re: Il senso della vita
#99
Mi sento vacillare
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Citazione:

fiammifero ha scritto:
allora è bene inventarsi qualche cosa per consolarci?
accettare l'idea di nascere per morire è così difficile eppure lo diamo per scontato per la flora e la fauna!
E chi lo dice che l'intervallo non ha senso?


Consolarci? La teoria del "carpe diem" a mio avviso è odiosa in maniera proporzionale alla grandezza, all'intensità e alla bellezza del tipo di consolazione che potrei trovare sul piano non-razionale. Se sapessi (razionalmente) di finire nel nulla, odierei la vita ancora di più trovando motivo di distrazione da questa consapevolezza; proprio perché, ad esempio, amare mia moglie o i miei figli mi risulterebbe ancora maggiormente privo di senso, data la bellezza e dolcezza di tale amore. In altre parole io non riuscirei mai a superare la consapevolezza razionale della mancanza di senso, ubriacandomi con sentimenti o passioni e, anzi, la loro bellezza mi porterebbe ad odiare ancora di più il loro non senso.

Citazione:
Il fatto che una scelga il bene o il male è sempre in funzione delle proprie priorità contingenti e credenze


Se tutto finisce nel nulla, i concetti di bene e di male diventano del tutto soggettivi, proprio perché al di sopra e al di là dei singoli soggetti pensanti di questo mondo, non c'è autorità superiore o fonte etica superiore. Tutto è relativo, cioè io non posso pretendere nemmeno di fronte a me stesso di individuare un'etica (un modo di comportarmi, dei principi morali) che abbia verità maggiore di una qualsiasi altra etica possibile. Che scopo o significato avrebbe infatti attenersi ad una regola, piuttosto che a quella opposta, se tutto poi (regola, regolato e regolante) finiscono nel nulla assoluto?

Citazione:

allora tanto vale morire da piccoli,ma come mai è condannato l'aborto?


L'aborto è condannato da parte del credente, proprio perché per il credente c'è una vita dopo la morte e dunque un senso duraturo e ulteriore delle nostre azioni. Ne segue che se la natura umana prevede uno sviluppo (dal bambino all'adulto) è un bene che tale sviluppo raggiunga il suo apice.
Corro a dormire, ciao
Alessandro
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Inviato il: 16/3/2007 1:46
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Il senso della vita
#100
Sono certo di non sapere
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Buon fiorno Alessandro,
Citazione:
amare mia moglie o i miei figli mi risulterebbe ancora maggiormente privo di senso, data la bellezza e dolcezza di tale amore.

l'amore,di qualsiasi genere,non ha un tornaconto,è fine a se stesso,lo provi o non lo provi,che fai la conta del dare e avere?
metti tutto sul fattore "scambio",la gratuità per te credente dovrebbe essere naturale
Siccome riceviamo una educazione,e cozziamo con il rapporto con gli altri,ognuno sceglie come vivere secondo quello che ci può evitare e/o aumentare adrenalina da stress,paure,traumi e questo a prescindere se c'è un'altra vita,perchè l'istintio di sopravvivenza che è innato in ogni essere della natura,ti fà agire in tale modo.
Se voglio una vita spericolata,emozionante,sopra le righe sceglierò un modo di vita diverso da uno che vuole vivere in armonia con se stesso e con gli altri e godersi l'arco di permanenza su questa terra.
Gusti,preferenze,attitudini,sentimenti ,impulsi,istinti,,sono il corollario e l'imput per vivere più o meno bene,aspettando la morte.
Cosa c'è di diverso dal mondo della flora e della fauna se non il fatto che non riusciamo a comunicare con loro? La presunta superiorità di che,visto che conosciamo e sappiamo talmente poco ?
Non è che perchè parliamo e crediamo di dominare la natura,dobbiamo essere e sentirci superiori.
Il credente poi si è costruito un aldilà a misura umana e secondo le sue aspettative di premio e castigo e questo lo trovo prettamente ed egoisticamente umano.
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 16/3/2007 7:44
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  •  kirillov81
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Re: Il senso della vita
#101
Mi sento vacillare
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fiammifero ha scritto:

Citazione:

Cosa c'è di diverso dal mondo della flora e della fauna se non il fatto che non riusciamo a comunicare con loro? La presunta superiorità di che,visto che conosciamo e sappiamo talmente poco ?
Non è che perchè parliamo e crediamo di dominare la natura,dobbiamo essere e sentirci superiori.


Scusami se commento solo questi due punti per ora. Se ti andrà di leggere qualcosa di più organico, nelle prossime settimane (purtroppo ho parecchi impegni) cercherò di stendere un paio di pagine, che riassumano alcune cose che ritengo fondamentali.
Per prima cosa io penso che anche ad un'osservazione profana, chiunque si accorga della differenza tra un filo d'erba e un uomo. Che vi sia maggiore complessità e vi siano potenzialità qualitativamente superiori nell'uomo mi pare veramente innegabile. Noi siamo enti autocoscienti, razionali, pensiamo, parliamo, creiamo arte, amiamo, proviamo sentimenti ed emozioni (che non sono pure sensazioni). Se poi studiamo i vegetali a livello scientifico, non vi è traccia di qualcosa di simile al nostro cervello e alle nostre capacità intellettuali.
Ipotizzare che un uomo non sia ontologicamente (cioè nel suo essere) superiore ad un vegetale, può derivare solo da considerazioni panteistiche tipo le tue; considerazioni che però, a parte un vago e non definibile misticismo naturale, non possiedono alcuna verificabilità. Poi naturalmente chiunque è libero di illudersi di pensare cose vere, anche senza prove di nessun tipo; ma io, come filosofo, cerco sempre delle valide ragioni a sostegno delle mie opinioni. Questo non significa naturalmente che la razionalità umana esaurisca tutto lo scibile, o che non ignori nulla; però quanto conosciamo con certezza, per quanto limitato rimane vero; altrimenti, se non fossimo capaci di scoprire un minimo di verità, nemmeno saremmo in grado di costruire case, ponti, macchine, computer, ecc. che nel loro ambito funzionino a dovere.

Citazione:
Il credente poi si è costruito un aldilà a misura umana e secondo le sue aspettative di premio e castigo e questo lo trovo prettamente ed egoisticamente umano.


Questa è un interpretazione psicanalitica della ricerca della verità. Trovo quello che vorrei trovare. E, sinceramente e senza offesa, mi pare un'interpretazione molto funzionale a chi, per un qualsiasi motivo, non abbia voglia di mettersi in gioco nel ricercare alternative alle opinioni in cui si è adagiato comodamente. Se domani un marxista mi convincesse che Marx aveva ragione, io sono pronto a tornare ateo, quale ero, anche se ciò ovviamente capovolgerebbe le mie attuali posizioni.
Ciao
Alessandro
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Inviato il: 16/3/2007 13:02
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  •  SENTIERO
      SENTIERO
Re: Il senso della vita
#102
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

kirillov81 ha scritto:


Per prima cosa io penso che anche ad un'osservazione profana, chiunque si accorga della differenza tra un filo d'erba e un uomo. Che vi sia maggiore complessità e vi siano potenzialità qualitativamente superiori nell'uomo mi pare veramente innegabile. Noi siamo enti autocoscienti, razionali, pensiamo, parliamo, creiamo arte, amiamo, proviamo sentimenti ed emozioni (che non sono pure sensazioni). Se poi studiamo i vegetali a livello scientifico, non vi è traccia di qualcosa di simile al nostro cervello e alle nostre capacità intellettuali.
Ipotizzare che un uomo non sia ontologicamente (cioè nel suo essere) superiore ad un vegetale, può derivare solo da considerazioni panteistiche tipo le tue;


Ciao Alessandro,
......pero' e' anche vero che.....

Se nel mondo togliamo i vegetali....tutto muore;
Se nel mondo togliamo gli animali....tutto muore;
Se nel mondo togliamo i batteri....tutto muore;
Se togliamo l'uomo....
A livello di importanza ci andrei piano, tutto e' importante allo stesso livello.
Se parliamo di livello evolutivo, possiamo trovarci d'accordo sul fatto che l'umanita' si trova ad uno stadio superiore rispetto agli altri regni sopra citati.
Come nel nostro corpo ogni parte svolge la sua funzione, lo stomaco, il cervello, ecc. ovviamente se chiedi al cervello quale organo e' piu' importante , (dalle mie parti si dice, Oste com'e' il vino ?).
Per ironia della sorte se vai a vedere quasi sempre lo stomaco fa bene il suo lavoro, e se c'e' un organo che non va' e' proprio il cervello.

Ciao, Roberto.
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A.Einstein
Inviato il: 16/3/2007 14:19
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  •  kirillov81
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Re: Il senso della vita
#103
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SENTIERO ha scritto:
Citazione:

Se togliamo l'uomo....


Togliendo l'uomo, il mondo mancherebbe dell'unico essere autocosciente e intelligente; dunque il tutto sarebbe maggiormente imperfetto.

Citazione:
A livello di importanza ci andrei piano, tutto e' importante allo stesso livello.


Il fatto che in un ente composto di parti (o dipendente da altri enti quanto al cibo), ci siano parti, tolte le quali l'essere nel suo insieme perirebbe, non significa che quelle parti vitali siano anche le parti che svolgono la funzione qualitativamente più nobile. Infatti è vero che senza il cuore si muore, ma il cervello ha funzioni più elevate (come il pensiero, la memoria, i sentimenti, la regolazione della vita morale, ecc.).
Ciao
Ale
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Inviato il: 16/3/2007 15:16
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Re: Il senso della vita
#104
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Poi naturalmente chiunque è libero di illudersi di pensare cose vere, anche senza prove di nessun tipo;

Ecco, appunto(scusa se tolgo questa frase dal suo conteso, ma è significativa). La credenza in una vita oltre la morte è appunto una credenza senza prove di alcun tipo(come la credenza in una entità superiore).
Come affronti questo aspetto? Da filosofo dovresti sfociare in un ateismo debole ("di default") o al limite nella scelta/nonscelta dell'agnosticismo.
Ma come credente un simile proposito stona.
Citazione:
In altre parole io non riuscirei mai a superare la consapevolezza razionale della mancanza di senso, ubriacandomi con sentimenti o passioni e, anzi, la loro bellezza mi porterebbe ad odiare ancora di più il loro non senso.

Your opinion. Sinceramente io la penso all'opposto, ovvero in una eventuale eterna vita, tutto perderebbe significato.
Felicità,bellezza e amore non avrebbero molta attrattiva. se non si sperimentasse anche il contrario.
Citazione:
. Che scopo o significato avrebbe infatti attenersi ad una regola, piuttosto che a quella opposta, se tutto poi (regola, regolato e regolante) finiscono nel nulla assoluto?

La *regole*per definizione hanno un significato deciso dal *gioco* stesso che si gioca, che siano gli scacchi o l'interazione sociale.
Senza *regole*è solo l'eremita isolato (l'individuo più libero sulla faccia della terra).
Inviato il: 16/3/2007 17:38
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  •  kirillov81
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Re: Il senso della vita
#105
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Kirbmarc ha scritto:
Citazione:
La credenza in una vita oltre la morte è appunto una credenza senza prove di alcun tipo(come la credenza in una entità superiore).
Come affronti questo aspetto? Da filosofo dovresti sfociare in un ateismo debole ("di default") o al limite nella scelta/nonscelta dell'agnosticismo.


Io sono stato precocemente ateo (intorno ai 13 anni, frequentando una scuola di preti, ebbi l'idea malsana di domandarmi se è possibile argomentare per l'esistenza di Dio, ma non furono in grado di darmi risposte razionali) e, dopo avere girovagato a caso per qualche anno (arti marziali con annesso pensiero orientale, varie altre cose), incontrai la filosofia al terzo anno di liceo. Quello che subito mi affascinò è che la filosofia, quella ben fatta almeno, tenta di rispondere alle domande fondamentali sul senso della vita in base ad un metodo puramente razionale. Non so da dove tu tragga l'opinione che essendo filosofi si debba necessariamente essere atei o agnostici. Il fine dei miei studi filosofici è proprio quello di indagare compiutamente i problemi relativi alle dimostrazioni razionali dell'esistenza di Dio.

Citazione:
Sinceramente io la penso all'opposto, ovvero in una eventuale eterna vita, tutto perderebbe significato.
Felicità,bellezza e amore non avrebbero molta attrattiva. se non si sperimentasse anche il contrario.


Intanto di male credo che ne sperimentiamo abbastanza in questa vita e poi non credo al principio dello ying e dello yang, secondo cui se non c'è il male non c'è nemmeno il bene. Non è che una delusione d'amore mi abbia poi fatto innamorare di più la volta dopo (anzi semmai il contrario, anche se soffrire dà consapevolezza, in certi momenti, del valore della vita non sofferente).

Citazione:
Senza *regole*è solo l'eremita isolato (l'individuo più libero sulla faccia della terra).


Proprio no. La libertà dell'eremita (in tutte le culture e perfino nel satanismo serio) segue sempre ad una robustissima ascesi, che è l'esercizio più eorico (in senso spirituale) nel conformarsi ad un certo codice di regole morali.
Ciao
Ale
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Inviato il: 16/3/2007 19:01
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  •  SENTIERO
      SENTIERO
Re: Il senso della vita
#106
Dubito ormai di tutto
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Quindi siamo d'accordo.....o ......non ci siamo spiegati bene.....
Fiammifero sei d'accordo con me ? (con l'altro post)

Ciao.

In realta' volevo mettere a fuoco il SENSO DELLA VITA DELL'UOMO.
_________________
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servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha
dimenticato il dono

A.Einstein
Inviato il: 16/3/2007 19:28
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Re: Il senso della vita
#107
Dubito ormai di tutto
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Da Arkadia-spazio profondo
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Citazione:
Non so da dove tu tragga l'opinione che essendo filosofi si debba necessariamente essere atei o agnostici

Non hai capito bene (e io mi sono spiegato male) : dal tuo principio che senza prove non si può "speculare" dovresti per pura logica far abbandonare la tua fede.
Quali prove hai che esista un'entita divina?
Citazione:
e poi non credo al principio dello ying e dello yang

Nemmeno io: era per dire che Citazione:
soffrire dà consapevolezza, in certi momenti, del valore della vita non sofferente).
.
Ergo ,la vita va accettata così come è , cercando di trarre noi qualcosa di positivo dalle esperienze negative, senza immaginarsi un futuro premio per le sofferenze ricevute.
Inviato il: 16/3/2007 19:28
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  •  Santro
      Santro
Re: Il senso della vita
#108
Mi sento vacillare
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Salve.
Una domanda:
se uno crede che dopo la morte, in qualche modo, la coscienza di se stessi permane, magari in una dimensione o forma diversa, ciò implica credere in Dio (uno qualsiasi)?

Cioè, io non riesco ad immaginare la fine della mia esistenza con la morte. Io esisto e se alla fine di questa vita smettessi di esistere per l'eternità, tutto sarebbe assurdo, insensato. Cosa sarei esistito a fare? Nato, vissuto un attimo e poi niente più "io" in eterno? Ma che sciocchezza è??

Io non ho fedi religiose ma il continuare ad essere dopo la morte la sento una verità ineluttabile. Alla luce di ciò, come mi devo "catalogare"?
_________________
ETERNAL SALVATION
(or triple your money back)
Inviato il: 16/3/2007 20:26
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Re: Il senso della vita
#109
Mi sento vacillare
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Ciao Sartro, il problema è che potresti esistere in una forma talmente aliena all'attuale da non ricordare assolutamente la tua vita precedente o al meglio la potresti riconoscere come il fugace sogno di un bruco.

Siamo così proiettati verso l'esterno da non riconoscere che siamo interfacce aperte di fronte all'abisso.
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"Il vero Big Bang è la nascita di una coscienza"

"Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem"
Inviato il: 16/3/2007 21:41
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Il senso della vita
#110
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Questa è un interpretazione psicanalitica della ricerca della verità. Trovo quello che vorrei trovare. E, sinceramente e senza offesa, mi pare un'interpretazione molto funzionale a chi, per un qualsiasi motivo, non abbia voglia di mettersi in gioco nel ricercare alternative alle opinioni in cui si è adagiato comodamente.

che strano è la stessa cosa che penso dei credenti tutti a far riferimento alle sacre scritture,ai dogmi,alle dottrine senza scomodarsi di vedere se è vero o no,visto che è indimostrabile Dio!
Non avere certezze è quanto di più destabilizzante che ci possa essere.
x Santro,
non sei affatto inutile e la tua vita non è insensata,almeno per i tuoi genitori ed amici,si vive anche per loro,e poi le tue azioni,pensieri si ripercuotono sugli altri anche se sei un signor nessuno nella storia.
x Sentiero
a cosa ti riferisci precisamente?
Citazione:
Ergo ,la vita va accettata così come è , cercando di trarre noi qualcosa di positivo dalle esperienze negative, senza immaginarsi un futuro premio per le sofferenze ricevute.

straquoto ed aggiungo carpe diem del domani non c'è certezza
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 17/3/2007 0:05
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  •  SENTIERO
      SENTIERO
Re: Il senso della vita
#111
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Timor ha scritto:

Siamo così proiettati verso l'esterno da non riconoscere che siamo interfacce aperte di fronte all'abisso.


Alleluia alleluia

Una cosa importantissima e verificabile da tutti voi (noi),
noi non siamo mai (o quasi) presenti a noi stessi, non ci ricordiamo mai di noi, siamo proiettati fuori, verso l'esterno.
E' un continuo susseguirsi di....a stimolo rispondo.....

Chi mi risponde a questa osservazione, e' vero cio' che affermo ?
Perlomeno, mi sono spiegato cio' che intendo ?

Provate ad osservare cercando di essere presenti nella scena che state osservando. Come se un pittore disegnando un paesaggio mettesse se stesso nel dipinto, nell'atto di pitturare.

Sono in attesa, credenti o non, non ha importanza.
Ciao.
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La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele
servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha
dimenticato il dono

A.Einstein
Inviato il: 17/3/2007 1:49
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  •  SENTIERO
      SENTIERO
Re: Il senso della vita
#112
Dubito ormai di tutto
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Ciao fiammifero, mi riferivo a questo post , sei sulla stessa linea ?
......pero' e' anche vero che.....

Se nel mondo togliamo i vegetali....tutto muore;
Se nel mondo togliamo gli animali....tutto muore;
Se nel mondo togliamo i batteri....tutto muore;
Se togliamo l'uomo....
A livello di importanza ci andrei piano, tutto e' importante allo stesso livello.
Se parliamo di livello evolutivo, possiamo trovarci d'accordo sul fatto che l'umanita' si trova ad uno stadio superiore rispetto agli altri regni sopra citati.
Come nel nostro corpo ogni parte svolge la sua funzione, lo stomaco, il cervello, ecc. ovviamente se chiedi al cervello quale organo e' piu' importante , (dalle mie parti si dice, Oste com'e' il vino ?).
Per ironia della sorte se vai a vedere quasi sempre lo stomaco fa bene il suo lavoro, e se c'e' un organo che non va' e' proprio il cervello.

Ciao, Roberto.
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A.Einstein
Inviato il: 17/3/2007 1:52
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  •  kirillov81
      kirillov81
Re: Il senso della vita
#113
Mi sento vacillare
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Kirbmarc ha scritto:
Citazione:
dal tuo principio che senza prove non si può "speculare" dovresti per pura logica far abbandonare la tua fede.
Quali prove hai che esista un'entita divina?


Tra i filosofi più famosi i miei punti di riferimento sono Aristotele (384-322 a.C:) e San Tommaso d'Aquino (1225-1274 d.C.). Entrambi, ma naturalmente con notevoli differenze teoretiche dovute alla distanza culturale, hanno preteso dimostrare razionalmente (con ragionamento filosofico) l'esistenza di Dio. Io ho iniziato a studiare filosofia, e continuo a farlo, proprio per approfondire e comprendere a fondo le prove filosofiche dell'esistenza di Dio. In questa sede (che ovviamente non permette approfondimenti adeguati) non mi metto neanche ad entrare nel merito della questione, solo faccio presente che studiare filosofia non coincide assolutamente con l'essere atei (o peggio agnostici), dato che esistono fior di filosofi i quali attraverso i loro studi sono giunti alla conclusione che Dio esiste.
Un'altra cosa va chiarita. Anche per la dottrina ufficiale della Chiesa Cattolica affermare che Dio esiste, non è una verità puramente religiosa o dogmatica, bensì, proprio rifacendosi alla tradizione filosofica di San Tommaso, la Chiesa afferma che l'esistenza di Dio è provabile dalla pura ragione umana (cioè dalla ragione umana senza il supporto delle verità di fede). Questo poi non vuol dire che la nozione di Dio di tipo filosofico coincida esattamente con la nozione del Dio cristiano; ma comunque è con essa pienamente compatibile (anche se meno ricca). Il che significa che per passare dal Dio filosofico a quello cristiano c'è un salto, ma non si tratta però del salto tra l'ateismo e l'affermazione che Dio esiste. Dunque anche la fede poggia su ragioni e non corrisponde ad un'opzione irrazionale priva di qualsiasi prova. Altrimenti non potrei mai avere fede.

Citazione:
Ergo ,la vita va accettata così come è , cercando di trarre noi qualcosa di positivo dalle esperienze negative, senza immaginarsi un futuro premio per le sofferenze ricevute.


Sul fatto che la vita vada accettata per quello che è sono pienamente d'accordo. Si tratta di un principio filosofico basilare, quello del "realismo". Ma questo non implica che la realtà non possa comprendere l'esistenza di Dio, dunque quello che conta è mettersi a studiare per vedere se eventualmente la realtà così come è, possa dirmi qualcosa intorno all'esistenza di una sua causa metafisica (Dio). Quello che voglio dire è che corrisponde a pregiudizio anche partire già sicuri che Dio non esista (ateismo) o che Dio non sia dimostrabile (agnosticismo) ed è piuttosto banale rimproverare, a chi dice che Dio esiste, l'incapacità di avere dato un giudizio indipendente dai suoi desideri. Si tratta appunto di quella interpretazione banalmente psicanalitica della fede: se hai fede, ciò può essere solo perché ne hai bisogno psicologico, senza dunque che la tua fede possa corrispondere a qualcosa di reale.
Ciao
Ale
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Ut Veritas Patefiat
Inviato il: 17/3/2007 2:26
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  •  kirillov81
      kirillov81
Re: Il senso della vita
#114
Mi sento vacillare
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fiammifero ha scritto:
Citazione:

che strano è la stessa cosa che penso dei credenti tutti a far riferimento alle sacre scritture,ai dogmi,alle dottrine senza scomodarsi di vedere se è vero o no,visto che è indimostrabile Dio!


Non puoi spacciare un'affermazione di questo genere per verità evidente. Io sono credente e mi interrogo costantemente sulle ragioni che stanno alla base della mia fede. Persino sulla verità più fondamentale, proprio quella dell'esistenza di Dio. Io non voglio imporre a nessuno la mia opinione che Dio esiste e che è anche dimostrabile razionalmente, però questo non deve accadere nemmeno al contrario da parte tua. Se tu affermi che Dio è indimostrabile, per avere garanzia, prima di tutto verso te stessa, di stare affermando qualcosa di vero, dovresti esserti dedicata ad approfondire l'argomento. E approfondire l'argomento significa inevitabilmente avere valutato, anche se non da professionista, i discorsi di chi pretende che Dio sia dimostrabile. Altrimenti è il tuo ateismo che corrisponde a un pregiudizio e non la fede.

Citazione:
Non avere certezze è quanto di più destabilizzante che ci possa essere.


Ci sono molti pensatori che sono di opinione esattamente opposta. Ad esempio Jean-Paul Sartre e Albert Camus, due glorie dell'ateismo del '900, ritengono sia possibile ricavare grandi certezze dall'ateismo. La vera posizione scomoda è quella dell'agnostico, cioè di colui che giunge alla conclusione che Dio potrebbe anche esistere, ma che comunque l'uomo non sarebbe mai in grado di dimostralo. Invece se è rigorosamente dimostrabile che Dio non esiste (cosa che io nego), allora si è nella sicurezza di una risposta certa. Si tratterà poi di trarne tutte le conseguenze, "fino in fondo", come dice Camus. Ma almeno si è sicuri che una verità certa c'è.
Ciao
Ale
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Ut Veritas Patefiat
Inviato il: 17/3/2007 2:53
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  •  kirillov81
      kirillov81
Re: Il senso della vita
#115
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Santro ha scritto:

Citazione:
se uno crede che dopo la morte, in qualche modo, la coscienza di se stessi permane, magari in una dimensione o forma diversa, ciò implica credere in Dio (uno qualsiasi)?


Io penso di sì, specialmente se quella vita dopo la morte te la immagini eterna. Però è un discorso complesso, che rischierei di banalizzare troppo, scrivendone di fretta.

Citazione:
Cioè, io non riesco ad immaginare la fine della mia esistenza con la morte. Io esisto e se alla fine di questa vita smettessi di esistere per l'eternità, tutto sarebbe assurdo, insensato. Cosa sarei esistito a fare? Nato, vissuto un attimo e poi niente più "io" in eterno? Ma che sciocchezza è??


A mio parere questa osservazione, giustissima, può costituire lo stimolo adatto per spingerti ad una ricerca più approfondita di Dio; essendo consapevole che se Dio esiste la vita ha senso, ma se Dio non esiste essa non ne ha alcuno. Naturalmente anche questa mia ultima
affermazione va provata rigorosamente. Io ho cercato di farlo attraverso i miei studi. E scusatemi, sembra che io pecchi di modestia, rimandando alle mie cose (d'altra parte penso che questo forum possa costituire un'occasione di stimolo, più che il luogo dove i problemi si risolvono), ma ti proporrei di leggere un mio articolo divulgativo (in uno dei miei post precedenti trovi le indicazioni per arrivare al mio sito da cui lo puoi scaricare).

Citazione:
Io non ho fedi religiose ma il continuare ad essere dopo la morte la sento una verità ineluttabile. Alla luce di ciò, come mi devo "catalogare"?


Prima di catalogarti, cerca di approfondire le tematiche che ti interessano, possibilmente con studi il più seri possibile. Prima si cerca la verità e poi, trovatala, si comprende a che categoria si appartiene
Ciao
Alessandro
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Ut Veritas Patefiat
Inviato il: 17/3/2007 3:17
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  •  meritomio
      meritomio
Re: Il senso della vita
#116
Ho qualche dubbio
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Salve

X kirillov81

Complimenti

Io sono partito come credente alla "default" e sono arrivato alla conclusione che la religione Cristiana e' la piu' idonea di tutte per soddisfare le mie inquietudini e nessuno puo' sostenere che non sono condivisibili anzi, sono adirittura comuni a tutti gli esseri umani.
Non mi pare onesto essere credente per il "gusto" di credere come un alternativa all'ateismo.
Se si e' credenti bisogna avere il coraggio di sondare profondamente e di conoscere il piu' possibile.
Ho trovato nel Cristianesimo cio' che cercavo.
Inviato il: 17/3/2007 9:46
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  •  Santro
      Santro
Re: Il senso della vita
#117
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Timor
Citazione:
il problema è che potresti esistere in una forma talmente aliena all'attuale da non ricordare assolutamente la tua vita precedente o al meglio la potresti riconoscere come il fugace sogno di un bruco.

Se in un certo momento ricorderò tutto delle mie esistenze passate e, quindi, mi troverò di fronte a quel "io" più vero che solo fugacemente, ora, afferro; questo mi va bene, HA SENSO.
Citazione:
Siamo così proiettati verso l'esterno da non riconoscere che siamo interfacce aperte di fronte all'abisso

Di questo, purtroppo, non afferro il significato...
Intendi dire che viviamo in una "realtà virtuale" e il nostro corpo è l'interfaccia che ci permette di interagire con questo "ambiente" creato da un computer e che il nostro vero "essere" si trova altrove?

fiammifero
Citazione:
non sei affatto inutile e la tua vita non è insensata,almeno per i tuoi genitori ed amici,si vive anche per loro,e poi le tue azioni,pensieri si ripercuotono sugli altri anche se sei un signor nessuno nella storia.

Ma se finiamo nel nulla, essere "utile" e significare qualcosa per gli altri, che valore ha? Anche ammettendo che il ricordo di me resterà nel cuore e nella mente di chi mi ha conosciuto; oltre al fatto che tale loro personale ricordo non darà "esistenza" al mio essere "io", ma poi anche loro stessi finiranno nel nulla! A quel punto che differenza gli farà l'avermi o non avermi conosciuto? Il loro "io" non esisterà comunque.
Riguardo me, anche fossi stato Giulio Cesare, arriverà un momento che nessuno lo ricorderà.
Se il tempo attenua la memoria, l'eternità l'annulla!
A quel punto che senso avrà avuto la mia esistenza? Nessuno! Questa è un'assurdità, e come tale inaccettabile (per me).

Kirillov81
Visiterò senz'altro il tuo sito.
Citazione:
può costituire lo stimolo adatto per spingerti ad una ricerca più approfondita di Dio; essendo consapevole che se Dio esiste la vita ha senso, ma se Dio non esiste essa non ne ha alcuno

Dovrei prima liberarmi dall'immagine che la parola "Dio" mi evoca e che mi porto dietro dai tempi del catechismo: un vecchio signore severo che ci controlla. Un "grande fratello"!!
Forse non dovrei neppure usare quella parola.

La mia visione o meglio, una delle mie visioni di Dio, premettendo che le parole sono insufficenti a descriverlo, percui molto a grandi linee, è di un "Motore che muove se stesso". Tale movimento produce "esistenza" a vari livelli dal più elementare fino al livello di identificazione col Motore stesso; causa e piena coscienza dell'ineluttabilità del proprio esistere.
Tale Dio, tutto preso dal "creare se stesso" non si occuperà direttamente di tutto il "mosso". Tale compito è distribuito a scalare ai vari livelli; così che ogni livello si occuperà di "guidare" il livello immediatamente inferiore seguendo le direttive del livello superiore.

Sarà meglio fermare il "volo" qui.
Grazie delle risposte e dell'attenzione.

PS
La mia istruzione scolastica è di grado medio basso, percui abbiate pazienza.
_________________
ETERNAL SALVATION
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Inviato il: 17/3/2007 10:01
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Re: Il senso della vita
#118
Sono certo di non sapere
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Citazione:
La mia istruzione scolastica è di grado medio basso, percui abbiate pazienza.

In questo tipo di discorsi e' decisamente un vantaggio, visto che in genere l'istruzione (ti danno delle istruzioni dal "programma", cioe' diventi programmato, macchinetta fedele che ripete sempre la stessa cosa come un disco rotto) serve ad imprimere premesse non dimostrate che inficiano tutti i ragionamenti sucessivi.
Citazione:
Io sono partito come credente alla "default" e sono arrivato alla conclusione che la religione Cristiana e' la piu' idonea di tutte per soddisfare le mie inquietudini e nessuno puo' sostenere che non sono condivisibili anzi, sono adirittura comuni a tutti gli esseri umani.

Se continui a ripeterlo ti sembrera' sempre piu' vero, evidentemente hai una facilita' istintiva per l'auto-ipnosi.
Citazione:
Io penso di sì, specialmente se quella vita dopo la morte te la immagini eterna. Però è un discorso complesso, che rischierei di banalizzare troppo, scrivendone di fretta.

Prendi un po' di tempo, allora....ma cosa c'e' adesso - interruzione pubblicitaria:
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rimandando alle mie cose (d'altra parte penso che questo forum possa costituire un'occasione di stimolo, più che il luogo dove i problemi si risolvono), ma ti proporrei di leggere un mio articolo divulgativo (in uno dei miei post precedenti trovi le indicazioni per arrivare al mio sito da cui lo puoi scaricare).

Comincio, personalmente ad averne piu' che abbastanza delle persone che usano questo sito come rete pubblicitaira: ALMENO POTREBBERO AVERE LA DECENZA DI METTERE UN ADENSE.
In quanto all'articolo divulgativo, sarebbe auspicabile l'avere presente che non e' che si sia degli abbrutiti deficienti, su di qui, da doversi pappare la "divulgazione".
Dio quanto mi fanno incazzare quelli troppo "furbi": chi ha qualcosa da dire lo dica, se no taccia per sempre.

PS
Visto che sono masochista, adesso vado a leggermi l'articolo "divulgativo", speriamo che non sia assimilabile allla triste serie di articoli consigliati dagli autori stessi che abbiamo avuto il dispiacere di trovare in passato - ma dovrebbe essere evidente dopo un paio di paragrafi.
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 17/3/2007 10:21
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  •  meritomio
      meritomio
Re: Il senso della vita
#119
Ho qualche dubbio
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Salve

X PikeBishop

-citazione-

mia

Io sono partito come credente alla "default" e sono arrivato alla conclusione che la religione Cristiana e' la piu' idonea di tutte per soddisfare le mie inquietudini e nessuno puo' sostenere che non sono condivisibili anzi, sono adirittura comuni a tutti gli esseri umani.

tua

Se continui a ripeterlo ti sembrera' sempre piu' vero, evidentemente hai una facilita' istintiva per l'auto-ipnosi.

Rispondo

Probabilmente per te l'autoipnosi richiede una sola ripetizione per l'autoconvincimento.
Se devi fare battute che siano originali o piu'intelligenti.
Inviato il: 17/3/2007 10:46
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Re: Il senso della vita
#120
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A chi e' oggetto di battute esse non piacciono mai.

Invece di fare il critico satirico, bada a parlare per te, non per il resto dell'umanita'.
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Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 17/3/2007 11:01
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