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  •  edo
      edo
Re: Non c'è da fidarsi
#61
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
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Direttore di ricerca Ronit Peled: "con cautela, si può dire che le giovani donne che hanno vissuto nella loro vita più di una esperienza traumatica diventano automaticamente un gruppo a rischio per il cancro al seno. E questo dovrebbe anche essere preso in considerazione in fase di screening.

Curioso no? Se lo dice il direttore di ricerca ronit peled (sarà calvo? ), va tutto bene; ma se a dirlo è Hamer... aiaiaiaiai!!!

In particolare: seno destro=trauma con partner; seno sinistro=trauma famiglia d'origine.
Inviato il: 23/11/2008 18:35
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  •  Stanislao
      Stanislao
Re: Non c'è da fidarsi
#62
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 9/7/2007
Da
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Grazie della risposta, Cagliostro, e grazie anche a te Edo.

Una tesi che mi ha particolarmente colpito, letta in una panoramica delle idee di Hamer, è che il cervello non sia in grado di distinguere tra realtà ed immaginazione. È una tesi che mi è suonata bene, “giusta”. Che l’immaginazione sia in grado di generare reazioni, cioè effetti, a livello fisico, non credo sia discutibile. Dunque l’idea che uno stato psichico possa determinare un effetto fisico quale il tumore non mi sembra affatto campata in aria.

Ciao.

Stanislao
Inviato il: 24/11/2008 0:39
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: Non c'è da fidarsi
#63
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
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Nel libro "Il cervello infinito" neurologi "di frontiera" hanno dimostrato scientificamente che il cervello e' in grado addirittura di influenzare la materia

La medicina orientale , da sempre, considera il corpo come un insieme, che manifesta i suoi scompensi quando la circolazione della energia vitale viene interrotta da traumi sia fisici, psichici che emotivi.

un esempio tipico:
le scarpe strette possono provocare emicrania, la nostra medicina ti da' un analgesico, quella orientale ne ricerca la causa

Da cio' che ho letto Hamer segue la seconda strada
_________________
Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna
FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 24/11/2008 15:37
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  •  cagliostro
      cagliostro
Re: Non c'è da fidarsi
#64
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 29/9/2007
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Citazione:

Stanislao ha scritto:
Grazie della risposta, Cagliostro, e grazie anche a te Edo.

Una tesi che mi ha particolarmente colpito, letta in una panoramica delle idee di Hamer, è che il cervello non sia in grado di distinguere tra realtà ed immaginazione. È una tesi che mi è suonata bene, “giusta”. Che l’immaginazione sia in grado di generare reazioni, cioè effetti, a livello fisico, non credo sia discutibile. Dunque l’idea che uno stato psichico possa determinare un effetto fisico quale il tumore non mi sembra affatto campata in aria.

Ciao.

Stanislao


Figurati, grazie a te per il tuo intervento !
Carmine
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«Io non sono di nessuna epoca e di nessun luogo: al di fuori del tempo e dello spazio, il mio essere spirituale vive la sua eterna esistenza.»
Inviato il: 24/11/2008 18:43
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  •  cagliostro
      cagliostro
Re: Non c'è da fidarsi
#65
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 29/9/2007
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Citazione:

ahmbar ha scritto:
Nel libro "Il cervello infinito" neurologi "di frontiera" hanno dimostrato scientificamente che il cervello e' in grado addirittura di influenzare la materia

La medicina orientale , da sempre, considera il corpo come un insieme, che manifesta i suoi scompensi quando la circolazione della energia vitale viene interrotta da traumi sia fisici, psichici che emotivi.

un esempio tipico:
le scarpe strette possono provocare emicrania, la nostra medicina ti da' un analgesico, quella orientale ne ricerca la causa

Da cio' che ho letto Hamer segue la seconda strada


Si Ahmbar, corretto.
Ma lo stesso Hamer rappresenta nonostante tutto, solo il primo approccio scientifico di una INESAURIBILITA' conoscitiva che ci attende !
La sfida che ci attende è comprendere che in ultima analisi la materia stessa è SPIRITO PENSANTE !

E' ovvio che anche gli agenti chimici, fisici e meccanici possono dare danni cellulari e innescare processi di riparazione. Insomma la questione è complessa e c'è di che pensare. Ma Hamer è semplicemente verificabile da chiunque, ripeto, chiunque ! Anche i bambini !

Ciao.
Carmine
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«Io non sono di nessuna epoca e di nessun luogo: al di fuori del tempo e dello spazio, il mio essere spirituale vive la sua eterna esistenza.»
Inviato il: 24/11/2008 18:56
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  •  gudarian
      gudarian
Re: Non c'è da fidarsi
#66
Mi sento vacillare
Iscritto il: 16/9/2008
Da
Messaggi: 979
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Ciao a tutti, ho attivato la discussione su Hamer e poi mi sono perso i riscontri di Cagliostro. Chiedo scusa

Mi sono lasciato fuorviare dalla prima impressione prodotta dal sito fornito da Climber.
Purtroppo essendo Hamer un tedesco, quando li si vuole "sputtanare" gli si dà del nazista, è un giochino che capita spesso e pensavo di essere vaccinato, invece questa volta ci sono caduto.

Io non sono un medico, quindi non posso e non voglio entrare nei meriti delle varie "tecniche" di guarigione, da Di Bella ad Hamer, passando per Simoncini.

Ho sempre pensato che molte delle malattie che ci colpiscono in qualche modo siano legate a particolari stati d'animo, il caso Enzo Tortora è un buon esempio di come uno shock protratto nel tempo possa portare al tumore.
Il sistema immunitario si indebolisce, permettendo a qui virus o agenti patogeni, prima controllati e distrutti, di aggredire il fisico.

Saluti
_________________
Per la serie cerca la differenza....

Fico: "Per me Beppe Grillo è patrimonio mondiale dell'umanità come le Dolomiti, la Costiera Amalfitana o la musica".
Biancofiore: «Se fosse possibile, Berlusconi lo farei patrimonio dell'UNESCO".
Inviato il: 25/11/2008 11:12
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  •  robertomrc
      robertomrc
Re: Il metodo Simoncini
#67
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 6/12/2007
Da Trento
Messaggi: 99
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ma...alla fine nessuno ha detto come mai Simoncini chiede cifre così esorbitanti! X fare un paragone automobilistico,curarsi cn un po' di bicarbonato,in una clinica da Lui indicata, sarebbe come se andassi a comprarmi una fiat panda e mi chiedessero 60 mila euro!
Come vengono giustificati 5000 - 10000 euro per una cura ??
x sapere...
Inviato il: 25/11/2008 11:58
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  •  robertomrc
      robertomrc
Re: Il metodo Simoncini
#68
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 6/12/2007
Da Trento
Messaggi: 99
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una possibile risposta sarebbe qui cmq...
http://curenaturalicancro.easyfreeforum.com/viewtopic,p,2414886,eff,8466,highlight,soldi.html#2414886
Inviato il: 25/11/2008 12:09
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Re: Il metodo Simoncini
#69
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Messaggi: 6263
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Citazione:
X fare un paragone automobilistico,curarsi cn un po' di bicarbonato,in una clinica da Lui indicata, sarebbe come se andassi a comprarmi una fiat panda e mi chiedessero 60 mila euro!

E tu glieli daresti, i 60mila per la Panda? No.
Invece c'e' gente che paga profumatamente e non per un po' di bicarbonato, ma per guarire.

Il giusto prezzo e' un mito, esiste solo il prezzo che la gente e' pronta a pagare.

La questione e' che si dovrebbe richiedere a Simoncini di stipulare una clausola "guarito o rimborstato" (e con penale): se la cura e' efficace magari qualche volta dovrebbe rimborsare, ma alla fine ci guadagnerebbe, se no fallirebbe e non se ne sentirebbe piu' parlare. Avanti il prossimo.

Anticamente in Cina i medici venivano pagati quando i pazienti stavano bene, ma gli si sospendeva il pagamento quando si ammalavano......
_________________
Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 25/11/2008 12:29
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  •  robertomrc
      robertomrc
Re: Il metodo Simoncini
#70
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 6/12/2007
Da Trento
Messaggi: 99
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Ma non diceva che non ha nessun introito(oltre alla normale parcella per la visita) a quelli di striscia e ke nn prende soldi??
Eppure li ha presi... hanno tagliato i video??o cosa?
p.s.
Sono d'accordo con PikeBishop ,se è sicuro di guarire perkè non pagare dopo?
20000 euro per un catetere intracerebrale ????
Mi sembrano tanti ma potrei sbagliarmi,certo...
Inviato il: 25/11/2008 12:59
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  •  cagliostro
      cagliostro
Re: Non c'è da fidarsi
#71
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 29/9/2007
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Citazione:

gudarian ha scritto:
Ciao a tutti, ho attivato la discussione su Hamer e poi mi sono perso i riscontri di Cagliostro. Chiedo scusa

Mi sono lasciato fuorviare dalla prima impressione prodotta dal sito fornito da Climber.
Purtroppo essendo Hamer un tedesco, quando li si vuole "sputtanare" gli si dà del nazista, è un giochino che capita spesso e pensavo di essere vaccinato, invece questa volta ci sono caduto.

Io non sono un medico, quindi non posso e non voglio entrare nei meriti delle varie "tecniche" di guarigione, da Di Bella ad Hamer, passando per Simoncini.

Ho sempre pensato che molte delle malattie che ci colpiscono in qualche modo siano legate a particolari stati d'animo, il caso Enzo Tortora è un buon esempio di come uno shock protratto nel tempo possa portare al tumore.
Il sistema immunitario si indebolisce, permettendo a qui virus o agenti patogeni, prima controllati e distrutti, di aggredire il fisico.

Saluti


Ciao Gudarian, non ci sei caduto, ti sei giustamente fidato di una studentessa di medicina che ritenevi ne sapesse più di te, una studentessa di medicina che a sua volta in buona fede, confidando onestamente e fiduciosamente nei sacri testi di medicina, ha comprensibilmente creduto ridicole le affermazioni di Hamer.
Ma poi, dimenticando le sollecitazioni esterne, le rappresentazioni sensibili ed emotivamente pregne, hai indagato il tuo pensiero, hai svincolato il tuo pensiero da tutto quanto proviene dall'esterno, ed il tuo pensiero, la cui natura è tale per cui da nessun'altra realtà essa proviene ed è causata, indi spirituale, ti ha suggerito ciò che hai sempre e semplicemente saputo !
Ci hai dato un poderoso esempio di cosa significa pensare, della natura e forza del pensiero !

Con lo stesso procedimento di pensiero potrai comprendere la grandiosa verità dell'ASTROLOGIA.

Grazie.

Carmine
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Inviato il: 25/11/2008 18:38
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: Il metodo Simoncini
#72
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
Anticamente in Cina i medici venivano pagati quando i pazienti stavano bene, ma gli si sospendeva il pagamento quando si ammalavano......


Questa sì che è saggezza e fiducia nella propria capacità!
Mi viene in mente un cartello in una vignetta:
"I pazienti con problemi di memoria sono pregati di pagare in anticipo"

Proporrei anche per tutti i politici italiani, ma soprattutto per i parlamentari una clausola analoga: "pagamento a consuntivo dell'opera svolta".
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 28/11/2008 20:35
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Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#73
So tutto
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Salve a tutti! Sono Ilario D'Amato, il giornalista pubblicista che ha condotto l'inchiesta su Hamer raccolta nel sito www.dossierhamer.it citato poco più su. Per amore di verità, mi preme sottolineare alcune evidenti falsità che circolano in questa discussione.

Innanzitutto il signor "Edo" ha scritto:
Citazione:
siamo alla premessa del sito indicato da climber e non c'è una sola cosa vera
Attenzione, questa è diffamazione bella e buona. Io ho avuto l'onestà intellettuale di citare ogni mia fonte, esponendomi con nome e cognome ed essendo ovviamente pronto ad assumermi anche la responsabilità penale di quello che scrivo; il che è un imperativo morale di ogni uomo degno di tal nome che non usa un monitor per nascondersi dietro un monitor credendo che ciò gli dia il diritto di sparare qualsiasi cazzata.

Veniamo alle falsità elencate. Sempre l'anonimo "Edo" scrive:
Citazione:
ricordiamoci che era docente universitario e chiedeva solo che la sua teoria fosse verificata! Lui ha potuto agire (salvandone) sui pazienti terminali (ormai abbandonati perche ritenuti incurabili dalla medicina ufficiale)

Dalle sentenze riportate in originale e tradotte nel mio sito si evince chiaramente che Hamer non sia sato mai professore (né docente di alcun tipo, né primario, né ginecologo, né fisico come sostiene qualcuno che traduce male il termine "physician", ovvero "dottore in medicina" - mentre è realmente laureato in teologia). La sua tesi di abilitazione infatti mancava di ogni presupposto per essere accettata. Mi spiego meglio. Hamer ha proposto una sua particolare teoria pseudo-medica ("pseudo" perché non basata sul metodo scientifico, tale termine è tecnico e non esprime alcun giudizio di merito) e l'ha presentata all'università di Tubingen, dove -ovviamente- gli sono stati chiesti i dati scientifici sui quali basava tale teoria. Non ha mai presentato alcunché, millantando decine di migliaia di cartelle cliniche che però non ha mai visto nessuno, e pretendendo che l'università si facesse carico della sperimentazione delle sue teorie. Ciò non è solo scorretto da un punto di vista formale, ma anche e soprattutto da un punto di vista logico e scientifico. Provo a spiegarmi meglio perché la faccenda non è semplice come si pensa. Mettiamo il caso che io sia un medico, e che io elabori una teoria per la quale si guarisce da 98% delle malattie mangiando formaggio svedese: in che modo la comunità scientifica (ed il mondo, per esteso) potrà verificare queste mie affermazioni? Dovremmo forse prendere un migliaio di persone gravemente ammalate e somministrare loro solo formaggio svedese? E quando moriranno (perché moriranno) diremo che la colpa è delle multinazionali del latte che non vogliono perdere quote di mercato? La storia della "Nuova Medicina Germanica" dimostra che ci sono già state fin troppe vittime. Inoltre vorrei sottolineare come non esista UN solo caso documentato di guarigione dovuto alle teorie di Hamer, al contrario delle testimonianze di morte. Ogni tanto qualcuno si fa avanti, ma senza mai mostrare le prove di quanto afferma. E in questo modo siamo tutti bravi a spacciare qualunque pseudoverità, specie se coadiuvati dall'inesauribile ed omnicomprensiva teoria del complotto.

Il signor "Edo" specifica poi:
Citazione:
«attualmente è latitante in Norvegia»
questa poi!

"Questa poi" cosa? Hamer è fuggito dalla Germania per evitare di essere incriminato per le accuse di cui sotto, e ha fondato una casa editrice in Norvegia. Sono fatti documentati, non semplici opinioni personali e/o interiezioni banali.

Sempre l'anonimo "Edo" ha scritto:
Citazione:
«imputato dal procuratore di Cottbus, in Germania, di istigamento all’odio razziale»
ah ecco, ma non era sufficiente l'accusa di omicidio?
Penso che lei si stia un po' confondendo: Hamer non è mai stato accusato di omicidio, ma di truffa e omissione di soccorso in pericolo. La storia di Olivia Philar e quella delle sue cliniche abusive (si legga la testimonianza delle infermiere) dovrebbe chiarirle un po' le idee. In ogni caso in Germania la giustizia è "un filino" più attenta di noi verso chi fa affermazioni tanto gravi verso una popolazione senza sostanziarle da un minimo di riscontro oggettivo, visti i loro trascorsi. O forse anche lei confonde la libertà di parola con il principio di responsabilità?

"Edo" scrive poi:
Citazione:
bingo! la medicina di Hamer sarebbe praticata da sempre dagli ebrei! Strano, lui sostiene che vogliano impadronirsri (proprio gli ebrei) della sua intuizione
Bingo! E la cospirazione è bella e servita. Non so se lei sia appassionato di logica matematica, ma le ipotesi tirate in ballo sono di una banalità imbarazzante. In sostanza Hamer accusa gli ebrei di ostacolare la diffusione della sua teoria proprio perché loro (proprio loro, eh?!) si macchierebbero del più grande Olocausto di tutti i tempi. Non c'è da stupirsi se qualche procuratore tedesco chiede conto al proprio connazionale di sostanziare queste gravi affermazioni. Comunque cambia solo il capro espiatorio, ma non la sostanza: ebrei, multinazionali, governi, ufo, qualunque cosa pur di giustificare tautologicamente la mancanza di prove a supporto della propria tesi con la dolce ambrosia del complotto. Ho scoperto la formula che rende gli uomini invisibili, ma un drago alsaziano me l'ha portata via perché al soldo della società massonica degli uomini invisibili: al complotto!

Infine, l'anonimo signor Edo scrive:
Citazione:
Spiace trovare persone che buttano fango su chi ha sacrificato TUTTO per offrire un nuovo approccio nei confronti dell'essere umano. Vi invito a valutare le parole di Cagliostro, siamo in una fase in cui nessuno può dire "ho la formula della salvezza" ma buttare fango su chi CERCA, è da inquisitori

Ma gentile utente, spiace ancor più che la (buona o cattiva) fede paralizzi il cervello tanto da pretendere che la propria teoria -non basata sul metodo scientifico- venga "sperimentata" tautologicamente prendendo un po' di cavie e lasciandole morire. Che Hamer abbia sacrificato la sua vita sull'altare di questa follia è fuor di dubbio, ma non per questo merita devozione. La psiconeuroendocrinologia, ad esempio, indaga da tempo i rapporti tra psiche e corpo, ed è proprio ciò che viene citato anche in questo stesso forum: tuttavia Hamer va in una direzione del tutto opposta, perché non parla di indebolimento del sistema immunitario o di risposte delle ghiandole a determinati fattori "emotivi", quanto piuttosto per lui la malattia è un evento positivo che la natura mette in essere per superare determinati shock. Insomma, ha creato dal nulla una teoria basata su evidenti errori (come i "focolai", ovvero banalissimi artefatti ad anello) e su "terapie" piuttosto bislacche, come inghiottire batteri della tubercolosi in caso di carcinoma allo stomaco. Se l'utente anonimo di cui sopra si riferiva a me, le sottolineo che io non "getto fango" su nessuno ma mi limito ad esporre fatti documentati, al contrario di lei che mi calunnia scrivendo che nel mio sito «non c'è una cosa vera», ma non sostanzia tale affermazione con altrettanti documenti. Magari, se avesse fatto lo sforzo di leggere qualcosa in più oltre l'introduzione, avrebbe evitato questa figuraccia.
Ovviamente sono disposto a confrontarmi sui temi trattati nella mia inchiesta, giacché nessuno è perfetto (per fortuna). Ma il confronto dev'essere paritetico, e non rispecchiare semplici idee personali che, per quanto potenzialmente interessanti, servono solo ad alimentare il chiacchiericcio. Chiacchiericcio nel quale purtroppo può cadere chi, disperato, è disposto a credere a tutto.

Ilario D'Amato,
giornalista pubblicista
dell'Ordine della Campania
Inviato il: 14/12/2008 13:20
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#74
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
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Gentilissimo sig Amato, o, se mi permette come si usa qui, Ilario
Ho letto la parte riguardante le sentenze da lei citate come "prova che il dott Hamer non sia mai stato dottore in medicina, bensi' dottore in teologia"
Con sorpresa ho trovato questo

Il querelante (Hamer) chiede di ottenere l'abilitazione in medicina presso l'università di
Tübingen nel 1962.
Il querelante, nato nell'anno XXXX, ottenne il XX.XX.1962 l’autorizzazione ad
esercitare la professione medica. Dopo la laurea nel Dicembre 1963, consegue nel Febbraio 1972 il proprio riconoscimento come medico specializzato in medicina interna.
Fra 1964 e 1986 è stato attivo almeno in otto luoghi del territorio federale come medico locale
Con decreto dell’8 Aprile 1986, il governo regionale di Koblenz revoca al querelante l’autorizzazione ad esercitare la professione


Per ora non approfondisco quanto da lei in seguito riportato, in attesa di leggere le sue opinioni su quanto ho scritto sopra riguardo alle "sentenze"
Se non e' mai stato medico, che autorizzazione gli avrebbero revocato?


Io non conosco il dottor Hamer, cosi' come non conosco lei, ma se il resto del suo articolo ricalca la parte iniziale....




Aggiungo un altro solo paragrafo, dato che ho letto la seconda parte delle "sentenze" quello riguardante il caso dei coniugi Pilhar

Non auguro a nessuno di vivere esperienze simili, perche' immagino quale dramma abbiano vissuto i genitori
Posso solo aggiungere che, avendo perso mio cugino (12 anni, tumore al cervello), mia cugina (7 anni, tumore alla milza), un altro mio cugino (2 anni, tumore al tallone, trasformatosi in metastasi dopo l'operazione) , mia zia (47 anni, tumore allo stomaco) e 3 anni fa mia madre, (tumore ai polmoni), tutti trattati con la medicina "ufficiale", sottoposti a mesi di chemio e radio terapia e devastati dalle cure tanto quanto dalla malattia, se fossi stato nelle condizioni dei genitori di quella bambina mi sarei comportato nello stesso identico modo e che provo un moto di ripulsa a questa incredibilmente arrogante affermazione :
Chi nega fiducia ai medici incaricati con precisa indicazione in favore di terapie non ben
descritte, e finanche non provabili, si comporta quantomeno negligentemente

Significa che gli unici autorizzati ad applicare metodi che molto spesso (decisamente troppo) non guariscono non vogliono concorrenti?
O che sono autorizzati e quindi con la coscienza in pace quando il paziente muore?

Lei Ilario ricorda cosa scrissero i giornalisti suoi colleghi di quei genitori che, dopo aver visto le reazioni devastanti provocate da chemio e radio terapia sui loro figli, si rivolsero al prof Di Bella, che curo' (e spesso guari' ) pazienti tolti dalle mani dei "medici che applicano i metodi riconosciuti"?
_________________
Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna
FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 14/12/2008 21:14
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Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#75
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Citazione:
ahmbar ha scritto:
Gentilissimo sig Amato, o, se mi permette come si usa qui, Ilario
Ho letto la parte riguardante le sentenze da lei citate come "prova che il dott Hamer non sia mai stato dottore in medicina, bensi' dottore in teologia"

Gentile utente anonimo (come si usa qui), non ho mai detto quanto falsamente mi attribuisce nella sua calunnia, ovverossia che io avrei scritto "Hamer non sia mai stato dottore in medicina, bensi' dottore in teologia". Probabilmente, insieme alla dizione esatta del mio cognome, le è sfuggito anche questo piccolo particolare: ho scritto "Hamer non sia sato mai professore (né docente di alcun tipo, né primario, né ginecologo, né fisico come sostiene qualcuno che traduce male il termine "physician", ovvero "dottore in medicina" - mentre è realmente laureato in teologia)". Del resto se nella mia inchiesta lo chiamo "ex-medico" non potrei mai affermare che non abbia ottenuto l'autorizzazione ad esercitare come medico. Infatti è quella che gli è stata revocata nel 1986 proprio a causa delle decine e decine di morti della sua clinica (arguisco che lei non abbia letto quanto riportato nelle testimonianze documentate e nei processi). Prima di fare facile ironia sulla mia inchiesta, dunque, la invito a leggere con attenzione quanto ivi contenuto, e in particolare a non attribuirmi parole che non ho mai proferito. Per fortuna scripta manent.
Citazione:
Posso solo aggiungere che, avendo perso mio cugino (12 anni, tumore al cervello), mia cugina (7 anni, tumore alla milza), un altro mio cugino (2 anni, tumore al tallone, trasformatosi in metastasi dopo l'operazione) , mia zia (47 anni, tumore allo stomaco) e 3 anni fa mia madre, (tumore ai polmoni), tutti trattati con la medicina "ufficiale", sottoposti a mesi di chemio e radio terapia e devastati dalle cure tanto quanto dalla malattia, se fossi stato nelle condizioni dei genitori di quella bambina mi sarei comportato nello stesso identico modo e che provo un moto di ripulsa a questa incredibilmente arrogante affermazione :
Chi nega fiducia ai medici incaricati con precisa indicazione in favore di terapie non ben
descritte, e finanche non provabili, si comporta quantomeno negligentemente

Significa che gli unici autorizzati ad applicare metodi che molto spesso (decisamente troppo) non guariscono non vogliono concorrenti?
O che sono autorizzati e quindi con la coscienza in pace quando il paziente muore?
Gentile utente anonimo, qui un po' tutti abbiamo avuto dei parenti deceduti per tumore (ormai si muore praticamente solo di questo, o di infarto). Che le persone muoiano è -purtroppo- nell'ordine naturale delle cose, specie se dopo una malattia. Il punto discriminante è: quante se ne salvano? Con quella che lei chiama "medicina ufficiale" le stime sono attorno al 55%. "Uno su due", come titolava un film con Fabio Volo di qualche anno fa. Una statistica agghiacciante, me ne rendo conto. Ma è sempre più del 100% di morti documentate attribuite alle teorie hameriane. Ovviamente siamo tutti bravi, con la teoria del complotto, a giustificare qualunque bislacca idea. Ma i fatti dicono che NESSUNO è mai guarito con Hamer. Il caso della piccola Olivia Philar è appunto illuminante: i genitori l'avevano portata via dall'ospedale perché avevano paura della chemio. E chi non ne avrebbe, del resto? Nessuno dice che sia una passeggiata. E così, mentre stava migliorando, fuori dall'ospedale la piccola ha cominciato a stare malissimo. Il tumore era di 4,5 litri (aveva una pancia enorme, impressionante) e soffriva giorno e notte. E' intervenuto il governo austriaco per porre fine a questo abominio e, dopo le dovute (e certo non facili) cure Olivia è guarita ed è tutt'oggi in vita. I genitori, nonostante tutto, sono ancora convinti che ad averla salvata sia stato Hamer (nonostante lei sia stata curata con quella che lei chiama "medicina ufficiale"). Cosa ci insegna questa storia? Che due genitori, per una loro comprensibile paura, stavano per uccidere la propria figlia che invece ora è viva. Il cervello umano non è sempre razionale, purtroppo e per fortuna, e in questo caso la paura stava prendendo il sopravvento così come in un incendio alcuni si gettano dal decimo piano.

Veniamo alla frase "incriminata" scritta dai giudici tedeschi: Chi nega fiducia ai medici incaricati con precisa indicazione in favore di terapie non ben descritte, e finanche non provabili, si comporta quantomeno negligentemente. Lasciamo stare Hamer per un secondo. Consideri la mia teorie del curare le malattie con il formaggio svedese. Se un uomo seguisse le mie indicazioni per "curare" la flglia, e questa morisse, come pensa che mi considererebbe il padre? E come mi considererebbe un eventuale tribunale? "Quantomeno negligentemente" è il minimo che viene da pensare di fronte a persone che, di fronte alla paura e alla disinformazione dilagante, preferiscono simili scorciatoie. E invece la salute, così come le notizie in genere, è un processo attivo nel quale ognuno deve fare la sua parte. E finché si decise sulla propria vita va tutto bene: sono un giornalista, non un giudice, e il mio compito è informare e non perseguire. Benaltro discorso è quando, come i genitori di Olivia, ci si fa carico della vita di un'altra persona sulla base di assunti falsi e pericolosi: lei farebbe inghiottire i batteri della tubercolosi ad un malato di cancro allo stomaco?
Citazione:
Lei Ilario ricorda cosa scrissero i giornalisti suoi colleghi di quei genitori che, dopo aver visto le reazioni devastanti provocate da chemio e radio terapia sui loro figli, si rivolsero al prof Di Bella, che curo' (e spesso guari' ) pazienti tolti dalle mani dei "medici che applicano i metodi riconosciuti"?
Io rispondo solo del mio operato personale. Il mondo del giornalismo è corrotto non meno di quello della politica, della medicina, dei panettieri, dei camionisti e di tutto il resto delle attività umane. E' importante non distogliere il focus dell'attenzione su problemi "altri", in quanto il discorso prenderebbe una direzione generalista e qualunquista. Io ho dimostrato nella mia inchiesta, documenti alla mano, che le teorie di Hamer sono indimostrate e pericolose, hanno causato numerosissimi morti e nessuno è mai guarito grazie ad esse. Sto ancora aspettando smentite, querele e documenti.
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Inviato il: 14/12/2008 22:05
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Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#76
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Innanzitutto mi scuso per l'errata scrittura del suo cognome, non era certo mia intenzione ma un semplice errore nel leggere la sua firma, sig D'Amato
Qui in rete , come credo sappia, ci si chiama per nick, e come gia' scritto, non la conosco personalmente ne' professionalmente

Riguardo alla sua risposta credo dovrebbe lei fare ammenda se ha generato "facile ironia"
Citazione:
nel mio sito si evince chiaramente che Hamer non sia stato mai professore (né docente di alcun tipo, né primario, né ginecologo, né fisico come sostiene qualcuno che traduce male il termine "physician", ovvero "dottore in medicina" - mentre è realmente laureato in teologia

scrivere " ...mentre e' realmente laureato in teologia" presuppone che non sia realmente laureato in medicina, se l'italiano non e' un'opinione
Non essendo ancora andato nel suo sito, ed avendo specificato che non ho ancora approfondito la sua inchiesta, non ho evidentemente potuto leggere dove lei lo definisce ex medico, da qui l'equivoco sulle sue parole

Non conosco ne' quindi mi sogno di difendere Hamer senza sapere praticamente nulla di lui se non il pochissimo appreso su questo sito, pro e contro
Ho una sincera prevenzione, questo si, verso la medicina ufficiale, ed e' possibile che questo mio difetto si traduca in sospetto ogni volta che si parla di tumori

lei parla di 55% di guarigioni, ma questo dato lo trovo enormemente "gonfiato" se tutto quanto da me appreso nella vita (e non parlo solo dei casi nella mia famiglia,dove il 100% e' deceduto, ma di quanti ho conosciuto, amici, genitori e conoscenti di amici che si sono ammalati di tumore: gli unici sopravvissuti sono state donne con tumori al seno o uomini a cui e' stato asportato un testicolo, gli altri, alcuni a distanza di anni, sono tutti morti) valga qualcosa

E' ovvio che cio' non prova nulla, potrei essere a conoscenza solo di quel 45% di cui si parlava, ma vedendo quanto successe al compianto dott Di Bella, ed avendo letto molto sia di lui che degli arroganti, saccenti commenti dei "professori" che lo denigravano mentre i loro pazienti continuavano ( e continuano tuttora) a morire, il mio sospetto che l'enorme businnes della medicina "ufficiale" prevalga sui nostri interessi continua ad alimentarsi.
Non so se conosca quanto capitato all'ing Dario Crosetto Crosettofoundation, che da 12 anni cerca di far costruire una nuova pet che renderebbe il cancro una malattia del passato, ma a tutt'oggi, malgrado gli entusiastici commenti di tutto il mondo scientifico a cui e' riuscito a presentare il suo progetto, di realizzarla ancora non se ne parla.


Per tornare alla sua inchiesta, mi deve perdonare se questo mio sentimento mi ha portato a leggere con prevenzione le sue parole, approfondiro'
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Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna
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Inviato il: 14/12/2008 23:38
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Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#77
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Citazione:

ahmbar ha scritto:
scrivere " ...mentre e' realmente laureato in teologia" presuppone che non sia realmente laureato in medicina, se l'italiano non e' un'opinione
Appunto, l'italiano non è un'opinione. Ho scritto che NON E' professore, come qualcuno aveva scritto, ed ho aggiunto che è laureato in teologia. Se ha capito diversamente è un problema suo, non certo mio, visto che mi ha attribuito un virgolettato che non ho mai scritto. E ciò è molto grave.
Citazione:
lei parla di 55% di guarigioni, ma questo dato lo trovo enormemente "gonfiato" se tutto quanto da me appreso nella vita (...) valga qualcosa
Certo, vale per quello che è: esperienza personale. Ci sarebbe una lunga discussione epistemologica da aprire, ma me ne guardo bene. Mi limito solo a dire che se qualcuno, per sua fortuna, vede solo persone guarite attorno a sè tenderà a dare una percentuale di guarigione del 100%. Ma c'è dell'altro. Essendo il cancro una malattia che si presenta maggiormente in tarda età, ed essendosi allungata di gran lunga l'età media, ecco che in pratica è sempre più difficile non ammalarsi di tumore. Molto hanno fatto anche le ricerche diagnostiche, per cui se prima si moriva per "il tocco" ora si muore di tumore.
Citazione:
E' ovvio che cio' non prova nulla, potrei essere a conoscenza solo di quel 45% di cui si parlava, ma vedendo quanto successe al compianto dott Di Bella, ed avendo letto molto sia di lui che degli arroganti, saccenti commenti dei "professori" che lo denigravano mentre i loro pazienti continuavano ( e continuano tuttora) a morire, il mio sospetto che l'enorme businnes della medicina "ufficiale" prevalga sui nostri interessi continua ad alimentarsi.
Non so se conosca quanto capitato all'ing Dario Crosetto, che da 12 anni cerca di far costruire una nuova pet che renderebbe il cancro una malattia del passato, ma a tutt'oggi, malgrado gli entusiastici commenti di tutto il mondo scientifico a cui e' riuscito a presentare il suo progetto, di realizzarla ancora non se ne parla.
Le ripeto che la mia inchiesta è circoscritta e documentata. Le chiedo di fare altrettanto. Se le sue opinioni personali "non provano nulla" a che giovano alla discussione? A buttare tutto nel complotto della "medicina ufficiale"? Gli interessi esistono, né più né meno che nel resto delle attività umane. Ma il corpus scientifico è a disposizione di tutti per essere revisionato ed eventualmente confutato. Dove sono gli studi scientifici che dimostrano la validità delle teorie di Hamer? Ecco, lei può contestare quel 55% di sopravvivenza a tutti i tipi di cancro perché esistono migliaia di studi e può fare le pulci ad ognuno di loro. Si evince ad esempio che la tanto temuta chemioterapia incide in genere solo al 10%: ciò significa che per alcune patologie (come la ALL) incide quasi al 90%, per altre (come per i polmoni, mi pare di ricordare) è totalmente inutile. Molto può fare la prevenzione, quella stessa che Hamer nega perché altrimenti ci si spaventerebbe e quindi in quel momento comparirebbe il cancro. E le prove? Eh, le prove...
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Inviato il: 15/12/2008 0:42
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Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#78
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Buona sera Ilario, io e lei ci siamo già conosciuti e purtroppo non ho un bel ricordo.
Le sue velate minacce di segnalazione all'ordine dei medici nonostante la mia volontà di discutere serenamente con lei non della persona Hamer, ma del contenuto scientifico della sua teoria, non mi predispongono molto al dialogo, poichè avrò sempre un' immagine di lei come di una persona che vuole imporre le sue convinzioni anche purtroppo a costo di minacce.
Voglio pensare di essermi sbagliato, e provare nuovamente a confrontarmi con lei su piani prettamente scientifici.

Già a suo tempo le feci la mia richiesta se le risultasse da studi ufficiali una verifica validata chiaramente in termini di confutazione delle asserzioni di Hamer sull'impossibilità di provocare in laboratorio in vivo neoformazioni tumorali su tessuto di cavia denervato.
Ma lei non mi rispose, quella volta preferì minacciarmi.

Mutatis mutandis in riferimento a citazioni nel suo dossier di articoli scientifici che riportano casistiche di tumori insorti nei reni trapiantati, le chiedo spiegazioni in merito a questo:

" Dopo il trapianto il rischio di sviluppare una neoplasia nell’ambito dei reni nativi è notevolmente aumentato
...

L’insorgenza di neoplasie renali nell’organo trapiantato rappresenta un’evenienza rara "

che può reperire qui

Che spiegazione si è dato di questa evidenza scientifica ?
Come mai, a parità di farmaci immunosoppressivi, i reni nativi si ammalano facilmente, mentre il rene donato molto raramente ?

Cordiali saluti.
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Inviato il: 15/12/2008 0:42
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Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#79
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Buonasera a lei! Se non sbaglio lei dovrebbe essere il dottor Carmine Coll******, quello che scrisse che il mio sito era "assolutamente e categoricamente falso". L'ennesima calunnia bella e buona. Peccato che tale affermazione sia poi stata cancellata dagli amministratori del MeetUp di Trento insieme a tutto il resto della discussione (forse, ma fooorse l'ho salvata da qualche parte, se avrà pazienza vedrò cosa riesco a tirare fuori dal mio archivio). Mi dispiace che non le abbia fatto una bella impressione, ma vedrò di continuare a vivere con questa consapevolezza nel cuore. Per quanto riguarda le presunte minacce verso di lei francamente non ricordo nulla che possa essere incluso in tale categoria: se si riferisce al fatto che le ho chiesto spiegazione della diffamazione di cui mi ha fatto oggetto non è affatto una minaccia, ma una dimostrazione di buona fede. Altrimenti l'avrei querelata senza chiederle spiegazioni, non trova?

Mi viene dunque a parlare di "piano scientifico". E vediamolo dunque questo piano. Ignora forse che Hamer rinnega il metodo scientifico? Sulla base di cosa dovremmo dunque valutare le sue asserzioni? Mi faccia capire bene: gli studi che dimostrano come i "focolai" siano semplici artefatti ad anello non vanno bene, ma quelli che lei sceglie a caso per supportare suoi assunti sono più che sufficienti. Insomma, lei guarda il dito ma non vede la luna. Hamer nega l'esistenza delle metastasi, nega l'esistenza dell'Aids, nega l'esistenza dei tumori al cervello, nega l'uso della morfina a malati terminali: e lei mi viene a parlare di neoplasie renali e trapianti. E leggiamolo, allora, questo studio.

Lo studio che cita pone l'accento sula possibilità di trovare delle neoplasie primitive nei reni da trapiantare (addirittura si citano trapianti di reni a cui sono state recide delle neoplasie renali primitive unifocali di piccole dimensioni, ovverossia minori di 4 cm). Stante tali operazioni, con un'adeguata preparazione medica è possibile evitare quasi del tutto l'insorgenza di nuovi tumori. Ora, in che modo ciò avvalora le tesi di Hamer? Dove si dice che la causa di tutte le malattie sono gli shock biologici di cui parla Hamer? Sarebbe interessante scoprirlo, giacché senza metodo scientifico e basandosi sul "post hoc" vengono fuori ciarlanate davvero interessanti. In particolare non ha mai risposto alla domanda cruciale: lei, da medico (anche se anonimo) prescriverebbe ad un malato di carcinoma allo stomaco di inghiottire i batteri della tubercolosi?

Tante buone cose
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Inviato il: 15/12/2008 1:57
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Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#80
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Citazione:

Lo studio che cita pone l'accento sula possibilità di trovare delle neoplasie primitive nei reni da trapiantare (addirittura si citano trapianti di reni a cui sono state recide delle neoplasie renali primitive unifocali di piccole dimensioni, ovverossia minori di 4 cm). Stante tali operazioni, con un'adeguata preparazione medica è possibile evitare quasi del tutto l'insorgenza di nuovi tumori. Ora, in che modo ciò avvalora le tesi di Hamer? Dove si dice che la causa di tutte le malattie sono gli shock biologici di cui parla Hamer? Sarebbe interessante scoprirlo, giacché senza metodo scientifico e basandosi sul "post hoc" vengono fuori ciarlanate davvero interessanti. In particolare non ha mai risposto alla domanda cruciale: lei, da medico (anche se anonimo) prescriverebbe ad un malato di carcinoma allo stomaco di inghiottire i batteri della tubercolosi?

Tante buone cose


Caro Ilario,

con tutto il rispetto per chi non è medico, ma chiedo altrettanto rispetto nei confronti dei miei pensieri, dei miei dubbi scientifici di medico, secondo scienza e coscienza.

Lei ha colto un aspetto dell'articolo che non aveva alcuna attinenza con lo spunto di riflessione che volevo sollevare, in riferimento alla teoria del dottor Hamer.
Ma comprendo, perchè lei non è medico.

Cercherò di spiegarmi meglio.

Il concetto è questo. Il rene trapiantato non ha più innervazione, laddove ovviamente i reni nativi sono innervati. Quando un soggetto subisce ad esempio il trapianto di un rene, avrà un rene trapiantato senza innervazione e un rene nativo innervato.
E' implicito che si parla di reni trapiantati senza già tumori in atto, quindi reni trapiantati sani.
Si osserva che mentre la percentuale di insorgenza di tumori nel rene nativo è molto aumentata (forse a causa dei farmaci immunosoppressivi, forse !), il rene trapiantato invece solo molto raramente sviluppa neoplasie.

Perchè ?

Lei crede che questo dato possa avere qualche attinenza con lo stato di denervazione del rene trapiantato, ovvero ciò che sostiente Hamer, e su cui si fonda tutta la sua teoria ?

Queste potrebbero sembrare piccole cose, per chi non è medico, mentre per chi è medico, rappresentano delle mazzate micidiali che lei probabilmente fa fatica ad immaginare poichè è difficile camminare nelle scarpe degli altri.
Sicuramente io avrò difficoltà a comprendere le sue ragioni, di certo.

Per quanto riguarda gli altri aspetti, BCG (si usa nel cancro della vescica ufficialmente), focolai, morfina si morfina no etc etc sono solo dettagli.

Il vero cardine di tutto riposa nel detto quesito: un organo denervato principia una neoplasia o no ?

Io considero vergognoso, gravissimo, epocalmente drammatico che la scienza ufficiale non risponda a queste asserzioni del dottor Hamer, gravissimo !

Questa è la mia opinione di medico, secondo scienza e coscienza.
Forse sbaglio, ma ritengo giusto esternare i miei dubbi, ovviamente non parlo delle mie certezze d'accordo o meno con la teoria di Hamer, ogni medico ha la sua esperienza unica ed inesauribile.

Tante buone cose anche a lei, e tanti auguri di buon natale, anche buon principio.

Carmine
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Inviato il: 15/12/2008 2:55
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Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#81
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Egregio presunto dottor Carmine Coll.,
quello che scrive mi lascia di sasso. Non sono medico, è vero, ma credo di avere abbastanza competenze specifiche riguardo l'epistemologia, sia per il mio percorso accademico sia -soprattutto- per la passione che mi muove nello studiare continuamente tale materia. Ritornando alle mie competenze accademiche, però, le sottolineo che padroneggio abbastanza bene la lingua italiana: ragion per cui hic et nunc deve spiegarmi in quale punto dello studio da lei citato si dimostrerebbe che, come lei ha affermato, "a parità di farmaci immunosoppressivi, i reni nativi si ammalano facilmente, mentre il rene donato molto raramente". Non vorrei farle fare ancora figuracce, ma lo studio che cita afferma il contrario: "Nei pazienti trapiantati l’incidenza di tumori maligni, confrontata per classi d'età, è 3-4 volte superiore rispetto alla popolazione generale", e questo perché "Nei pazienti trapiantati l’aumentato rischio di sviluppare una neoplasia riconosce senza alcun dubbio un fattore determinante: la terapia immunosoppressiva". La frase che lei cita, ovverossia "l'insorgenza di neoplasie renali nell'organo trapiantato rappresenta un'evenienza rara" è contestualizzata dal fatto che "l’incremento dell’età media dei donatori rende sempre più plausibile la presenza in essi di tumori misconosciuti" e si avanza l'affascinante ipotesi di usare per il trapianto addirittura dei reni "affetti da neoplasie renali primitive unifocali minori di quattro centimetri". IN TALE CONTESTO, e solo in tale contesto, possiamo affermare che "l'insorgenza di neoplasie renali nell'organo trapiantato rappresenta un'evenienza rara". Lo studio che cita non dimostra affatto che "i reni nativi si ammalano facilmente, mentre il rene donato molto raramente", come lei ha affermato. Il fatto che lei sia medico non presuppone che venga escluso dall'analisi logica e grammaticale di quanto legge. Anzi, è di certo un'aggravante.
Citazione:
Il concetto è questo. Il rene trapiantato non ha più innervazione, laddove ovviamente i reni nativi sono innervati. Quando un soggetto subisce ad esempio il trapianto di un rene, avrà un rene trapiantato senza innervazione e un rene nativo innervato.
E' implicito che si parla di reni trapiantati senza già tumori in atto, quindi reni trapiantati sani.
Si osserva che mentre la percentuale di insorgenza di tumori nel rene nativo è molto aumentata (forse a causa dei farmaci immunosoppressivi, forse !), il rene trapiantato invece solo molto raramente sviluppa neoplasie.
Stante quanto già su dimostrato, può indicarmi gentilmente dove viene affermato questo che secondo lei "si osserva"? A parer suo è questo ciò che dimostra lo studio che ha citato? E' importante capirlo. Io leggo invece: Il carcinoma del rene può insorgere “de novo”, dopo il trapianto, nell’ambito dei reni nativi, mediamente a distanza di circa 7 anni dal trapianto e di circa 10 anni dall’ingresso in dialisi. Nel registro di Cincinnati vengono riportati
al 1995, 222 tumori renali insorti nell’ambito dei reni nativi dopo il trapianto. In una casistica di 129 trapianti renali consecutivi Doublet ha riscontrato un’incidenza di casi di carcinoma renale dei reni nativi aumentata di circa 100 volte rispetto a quella della popolazione generale
. Ovverossia l'esatto contrario di quanto ha affermato lei.
Citazione:
Queste potrebbero sembrare piccole cose, per chi non è medico, mentre per chi è medico, rappresentano delle mazzate micidiali che lei probabilmente fa fatica ad immaginare poichè è difficile camminare nelle scarpe degli altri. (...) Per quanto riguarda gli altri aspetti, BCG (si usa nel cancro della vescica ufficialmente), focolai, morfina si morfina no etc etc sono solo dettagli
Egregio presunto dottore Coll., non so se quando hanno spiegato epistemologia al primo anno di medicina lei fosse ammalato, in vacanza o presente in aula. Ma fa ribrezzo la sua asserzione secondo cui "morfina si morfina no" sarebbe un dettaglio. E ad un paziente con un esteso (e doloroso) tumore al cervello lei cosa farebbe, negherebbe la morfina? Lo lascerebbe soffrire peggio di un cane randagio in totale spregio della dichiarazione di Helsinki? Sono basito e disgustato. Ma mi preme sottolineare che, al di là di tutto, lei affermi:
Citazione:
Il vero cardine di tutto riposa nel detto quesito: un organo denervato principia una neoplasia o no ?
Io considero vergognoso, gravissimo, epocalmente drammatico che la scienza ufficiale non risponda a queste asserzioni del dottor Hamer, gravissimo !
Mi dica: e in base A COSA la cosiddetta "scienza ufficiale" dovrebbe rispondere a questo aspetto minoritario delle teorie hameriane, visto che egli nega il metodo scientifico? Non so se a medicina si studi logica formale, ma non è necessario averla nel proprio percorso di studi per capire che quello che sta affermando è del tutto fuori luogo, e francamente a questo punto è legittimo dubitare che lei sia davvero un medico. Il "vero cardine" è antecedente alle sue entusiastiche (ed indimostrate, visto che ha citato uno studio scientifico che non supporta affatto quanto ha affermato) tesi. E viene a dirmi addirittura che "i focolai" e tutto il resto sono "dettagli". Ma come: un ex-medico scambia dei banalissimi artefatti ad anello per il punto fondante di tutta una propria (pseudo)medicina, rigetta il metodo scientifico, afferma che non bisogna fare esami altrimenti ci si spaventa e in quel momento nascono le neoplasie, sostiene che i tumori al cervello non esistano, prescrive di inghiottire batteri della tubercolosi in caso di carcinoma allo stomaco e tutto questo per lei "sono dettagli"? Mirabile dictu. Come vede un uomo, anche se medico, può prendere delle cantonate incredibili. Così come chi, pur non medico, può analizzarle in maniera logica e serrata senza per questo vedere sminuito il proprio lavoro. D'altronde lei non ha risposto ancora alla mia domanda circa l'opportunità della "terapia" di batteri della tubercolosi. Come è ovvio che sia: le teorie di Hamer, per quanto allettanti, non hanno un solo riscontro scientifico. Altrimenti, se lei fosse davvero un medico (l'anonimato di cui si ammanta impone questa formula), potrebbe benissimo proporre uno studio scientifico e/o una revisione nella quale dimostra appunto l'inesistenza dei tumori al cervello, delle metastasi, dell'Aids e così via. Buon lavoro!
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Inviato il: 15/12/2008 10:39
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Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#82
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Veniamo al documento che ho segnalato.

"INTRODUZIONE
Nei pazienti trapiantati l’incidenza di tumori maligni,
confrontata per classi d’età, è 3-4 volte superiore rispetto
alla popolazione generale (1, 2).
Particolarmente aumentata è l’incidenza di neoplasie
generalmente poco frequenti, quali carcinomi squamocellulari,
linfomi, carcinomi epatobiliari, labiali, vulvari ed
anali, o addirittura molto rare come il Sarcoma di Kaposi
(400-500 volte più frequente rispetto alla popolazione
generale). Le neoplasie maligne più frequenti nella popolazione
generale quali il carcinoma del polmone, della mammella,
della prostata, del colon e della cervice uterina non
mostrano, invece, significativi incrementi di incidenza.
Nei pazienti trapiantati l’aumentato rischio di sviluppare
una neoplasia riconosce senza alcun dubbio un fattore
determinante: la terapia immunosoppressiva.”

Questo è un dato generale, che tutti i medici conoscono.
Vedete scritto da qualche parte riferimenti a neoplasie renali ?
O a neoplasie negli organi trapiantati ?
No, perché questa è solo l’introduzione alla discussione, è il razionale che introduce all’articolo.
Ovvero, dato che la terapia immunosoppressiva aumenta l’incidenza di tumori e ti dice anche di quali tumori (INTERESSANTE CHE NON SIANO QUELLI PIU' FREQUENTI NELLA POPOLAZIONE GENERALE, vedi AIDS e DOTTOR KREMER), io nefrologo vado a vedere la letteratura, i dati, le statistiche per quanto riguarda le neoplasie renali in relazione alla problematica del trapianto.
In termini molto semplici: sappiamo, per quanto riguarda le neoplasie in generale che la situazione è quella espressa sopra. Come si presenta la situazione per quanto riguarda la neoplasia renale ?
Procediamo.

“Negli ultimi anni in relazione all’utilizzo di donatori
sempre più anziani ed alla presenza nelle liste d’attesa di
riceventi in età sempre più avanzata, la problematica relativa
all’insorgenza delle neoplasie dopo il trapianto ha ripreso
nuovo vigore.”

Certamente, nel paziente anziano è più facile riscontrare una neoplasia, quindi è necessaria un' attenzione maggiore. E’ necessario poter diagnosticare un tumore preesistente al trapianto. Infatti, un tumore preesistente ha un decorso più aggressivo in caso di terapia immunosoppressiva rispetto ad un tumore che si forma successivamente de novo. Questo è persino banale, non occorre essere medici. Viene peraltro ribadito nelle conclusioni, vedi sotto.
Procediamo.

“In questo quadro complessivo si presenta
di particolare interesse per il nefrologo la problematica
relativa all’insorgenza dei tumori renali primitivi nei
pazienti già sottoposti o da sottoporre a trapianto renale.
Nel trapianto di rene il riscontro di una neoplasia renale
primitiva può avvenire in quattro differenti situazioni:
1) Nell’ambito dei reni del donatore al momento del prelievo;
2) Nell’ambito dei reni nativi del ricevente prima del trapianto;
3) Nell’ambito dei reni nativi del ricevente, insorta “de
novo” dopo il trapianto;
4) Nell’ambito del rene trapiantato, insorta “de novo”
dopo il trapianto.”

Il nefrologo, che si occupa di reni, si pone la problematica del cancro del rene in relazione al trapianto e in relazione alla terapia immunosoppressiva. Molto semplice. E vengono elencate tutte le possibilità di fronte alle quali si può trovare lo specialista nefrologo.

“TUMORE PRE-ESISTENTE NEL RENE DEL DONATORE
AL MOMENTO DEL PRELIEVO
Le neoplasie renali rappresentano il 21% di tutte le neoplasie
riscontrate nei donatori al momento del prelievo
(Cincinnati Transplant Tumor Registry) (7).
Il mancato riconoscimento di una neoplasia renale in
corso di prelievo d’organo determina conseguenze letali in
circa il 40% dei riceventi, a causa della rapida progressione
della neoplasia favorita dalla terapia immunosoppressiva
(7). È quindi indispensabile, in corso di prelievo d’organo,
seguire precise procedure dettate dalle linee guida.”

Se io prelevo un rene destinato ad essere trapiantato e non mi accorgo che all’intenro di questo rene c’è già un cancro, la terapia immunosoppressiva successiva determinerà una rapida progressione di questa neoplasia.
Quindi i tumori preesistenti in presenza di terapia immunosoppressiva si aggravano. Ecco perché, considerato l’aumento dell’età dei pazienti donatori, e di quelli riceventi, è necessario escludere che non ci siano già tumori prima del trapianto e quindi prima della terapia immunosoppressiva.
Più semplice di così.

“TUMORE PRE-ESISTENTE NELL'AMBITO DEI RENI
NATIVI DEL RICEVENTE PRIMA DEL TRAPIANTO”

La problematica è la stessa alla precedente, come ho già spiegato.
Basta leggere il testo: un tumore pre-esistente con la terapia immunosoppressiva va peggio, sia del donatore che del ricevente.

“TUMORE INSORTO “de novo” DOPO IL TRAPIANTO
NEI RENI NATIVI

Il carcinoma del rene può insorgere “de novo”, dopo il
trapianto, nell’ambito dei reni nativi, mediamente a distanza
di circa 7 anni dal trapianto e di circa 10 anni dall’ingresso
in dialisi (29). Nel registro di Cincinnati vengono riportati
al 1995, 222 tumori renali insorti nell’ambito dei reni nativi
dopo il trapianto (7). In una casistica di 129 trapianti renali consecutivi Doublet ha riscontrato un’incidenza di casi di
carcinoma renale dei reni nativi aumentata di circa 100 volte
rispetto a quella della popolazione generale (29).
Ad oggi, ad eccezione della MRMA, non è ancora stato
individuato un chiaro fattore predisponente in grado di giustificare
tale aumentata incidenza. La terapia immunosoppressiva
avrebbe, infatti, un ruolo limitato nel promuovere
l’insorgenza di queste neoplasie, poiché l’incidenza di
tumori renali in pazienti immunodepressi dopo trapianto
cardiaco (3.3%) è quasi sovrapponibile a quella della popolazione
generale (3%)”

Ecco, COMINCIAMO CON I DATI INTERESSANTI.
Viene detto in modo semplice ed esplicito che dopo il trapianto, rispetto alla popolazione generale, l’incidenza di casi di carcinoma renale dei reni nativi aumenta di circa 100 volte.
Sicuramente, sulla base dell’introduzione fatta, saremmo tentati di attribuire questo aumento alla terapia immunosoppressiva.
Ma non è così !!
Infatti si dice molto chiaramente che la terapia immunosoppressiva ha un ruolo limitato nel promuovere l’insorgenza di queste neoplasie, perché ? Perché nei pazienti che fanno la terapia immunosoppressiva in seguito non a trapianto di rene, bensì a trapianto di cuore, l’insorgenza di queste neoplasie è simile alla popolazione generale.
Un vero mistero !
Come spiegarlo ?

“Hoshida ha tuttavia dimostrato
che il tipo di trattamento immunosoppressivo correla con il
tempo di insorgenza delle neoplasie nell’ambito dei reni
nativi dopo il trapianto, risultando più precoce nei pazienti
trattati con Ciclosporina rispetto a quelli trattati con
Azatioprina e Corticosteroidi (24 vs 143 mesi, p<0.05) “

Una possibile spiegazione potrebbe essere il tipo di chemioterapico usato.
Ma non ci sono ancora studi validati che dimostrino questo !
Infatti si dice:

“Ad oggi, oltre alla MRMA, l’unico accertato fattore di
rischio per l’insorgenza di neoplasie nell’ambito dei reni
nativi dopo il trapianto è rappresentato dalla nefropatia cronica
da analgesici. L’analisi dei dati del registro di
Cincinnati (7), infatti, ha evidenziato che il 10% dei pazienti
che avevano sviluppato una neoplasia dei reni nativi successivamente
al trapianto erano stati precedentemente affetti
da nefropatia cronica da analgesici.”

Gli unici fattori che correlano con l’insorgenza di tumori de novo dopo il trapianto nei reni nativi sono:
la malattia renale multicistica acquisita (MRMA) e la NEFROPATIA CRONICA DA ANALGESICI.

NON LA TERAPIA IMMUNOSOPPRESSIVA !

Procediamo finalmente con il punto che ci interessa.

“TUMORE INSORTO “de novo” NEL RENE TRAPIANTATO

In letteratura sono stati ad oggi riportati 40 casi di carcinoma
renale insorto de novo nel rene trapiantato; tale evenienza
è stata mediamente riscontrata a distanza di 56 mesi dal trapianto.
Clinicamente sono tumori meno aggressivi di
quelli che insorgono dopo il trapianto nei reni nativi”

Il dato parla da solo. Ma se non fosse chiaro, viene ribadito molto esplicitamente nelle conclusioni.

“CONCLUSIONI
L’incremento dell’età media dei donatori rende sempre
più plausibile la presenza in essi di tumori misconosciuti.
Una neoplasia renale non riconosciuta al momento del prelievo
può avere conseguenze potenzialmente letali.
Pertanto in presenza di aree sospette l’ecografia renale
intraoperatoria e l’esame istologico “estemporaneo” della
eventuale lesione devono essere sempre eseguiti al fine di
dirimere eventuali dubbi diagnostici.

Tuttavia, il riscontro nel donatore di una neoplasia renale
non sempre pregiudica l’utilizzo degli organi stessi. Infatti,
anche se la legislazione italiana non lo consente, in altri
paesi sono stati utilizzati per il trapianto reni affetti da lesioni
neoplastiche di piccole dimensioni dopo aver eseguito al
banco la resezione della neoplasia e la verifica istologica
della negatività dei margini di resezione. Tale approccio è
basato su una cospiqua serie di dati provenienti dalla letteratura
urologica relativamente alla chirurgia …(questo dato non mi interessa, chiaro ?!).

Dopo il trapianto il rischio di sviluppare una neoplasia
nell’ambito dei reni nativi è notevolmente aumentato; pertanto
la periodica valutazione ecografica dei reni nativi
deve sempre essere eseguita nell’ambito del routinario follow-
up post-trapianto.
L’insorgenza di neoplasie renali nell’organo trapiantato rappresenta un’evenienza rara.

(QUESTO E’ IL DATO CHE MI INTERESSA !!!)

...

Ad oggi non è stata ancora definita un’esatta correlazione
tra l’incidenza di neoplasie renali e differenti farmaci e/o
protocolli immunosoppressivi. Il trattamento con ciclosporina
sembrerebbe indurre una più precoce comparsa di queste
neoplasie dopo il trapianto, ma non determina un incremento
della loro incidenza. Tuttavia è facile prevedere
come l’individuazione di un trattamento immunosoppressivo
capace di ottenere un’immuno-modulazione sempre più
efficace e specifica nei confronti del trapianto determinerà
in futuro una riduzione dell’incidenza e della morbilità
anche nell’ambito di queste neoplasie."

Quest'ultimo è anch'esso un dato molto interessante, ma non era l’oggetto della mia discussione, anche se deve far riflettere.


Buon lavoro a lei caro Ilario.
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Inviato il: 15/12/2008 17:00
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Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#83
So tutto
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Gentile utente anonimo,
sono seriamente imbarazzato per quello che scrive. Speravo che fosse più semplice parlare di epistemologia con uno che si spaccia per medico. E dovrebbe essere così, in teoria. Ma come vede la vita riserva sempre delle sorprese.

È incredibile come lei sia riuscito a non rispondere ad una sola delle mie argomentazioni. Devo farle sinceri complimenti: il mio raziocinio e la mia etica me lo impedirebbero. Tuttavia, nonostante tutto quello che lei ha scritto, non è stato in grado di dimostrare la correlazione tra lo studio che cita e le teorie hameriane. Al di là del fattore "metodo scientifico", sul quale mi riservo di ritornare. Visto che il parlare semplice non è servito nel suo caso, userò una potente arma logica: la RAA, "reductio ad absurdum". Ipotizziamo che lei abbia ragione: diciamo che lo studio che cita dà effettivo supporto scientifico alla teoria di Hamer circa gli organi innervati o meno. Perché mai l'effetto dovrebbe essere causato dagli shock biologici piuttosto che dall'aver mangiato formaggio svedese? Qui entra in causa un altro tassello logico, il post hoc. Se abbiamo assunto come valida la dimostrazione dello studio a supporto delle tesi hameriane, come facciamo a significare che l'effetto (il tumore) segua il comportamento (lo shock) o piuttosto che il comportamento abbia influenzato in qualche modo l'effetto? E tutti questo sempre assumendo come valida la sua ipotesi, del tutto indimostrata, che lo studio del professor Giuseppe Carrieri supporti in qualche misura le tesi dell'ex dottor Ryke Geerd Hamer.

Spero che anche questa volta io sia stato abbastanza chiaro. Del resto, apro una piccola parentesi epistemologica, la scienza medica non ha mai affermato di avere la risposta a tutte le sue domande (a differenza di Hamer, che millanta guarigioni al 98% ma non ne esiste una sola al mondo dopo 27 anni). Lo studio che cita (datato 2004) afferma che sicuramente tale "mistero" è legato alla MRMA, e che forse vi è una correlazione con la nefropatia cronica da analgesici. Cos'è che la spaventa, il fatto che non vi sia una correlazione certa e matematica tra le due cose? Ma nenche Hamer ce l'ha, se è per questo. Non esiste un solo studio scientifico che dimostri la correlazione che lei lascia intendere. Insomma, fa leva su aspetti ancora poco noti dei trapianti legati ad una singola tipologia di tumori quando Hamer, come lei dovrebbe sapere bene, rinnega addirittura l'esistenza delle metastasi. Come la mettiamo, dunque? Perché vede, il discorso hameriano è consecutivo: non si può parlare delle minuzie ignorando i palesi errori di cui si macchia, tra cui i cosiddetti "focolai". Ma del resto lei ha liquidato la questione «morfina si morfina no» come dettagli. E si professa medico. Mi lasci esprimere tutto il mio disgusto, prima che la perplessità circa la sua reale identità e titolo di studio.

La questione, egregio utente anonimo, è molto più semplice di quanto lei la voglia far apparire. Esiste un metodo chiamato "scientifico" che è alla base della medicina e delle scienze in generale. È migliorabile? Certamente! Ma è un punto di partenza imprescindibile. Dire "secondo me è così" facendo leva sulle sensazioni comuni poteva andare bene nel Medioevo, ma non oggi. Per questo gli "scienziati" di quel'epoca (non tutti, per fortuna) reputavano che la Terra fosse al centro dell'universo: analizzando la questione da un punto di vista personale non poteva che essere così. Sono occorsi gli studi tolemaici e l'invenzione -appunto- del metodo scientifico galileano per confutare qualcosa che, senza tali strumenti, poteva apparire più che plausibile. Ed Hamer si pone appunto al di fuori di tutto questo sistema, come le ho spiegato più su.

Ma le dirò di più. Mi metto a sua disposizione come giornalista per redigere un'intervista registrata nella quale lei può dire tutto quello che vuole sull'argomento, attaccare gli ebrei per l'Olocausto che starebbero commettendo e via discorrendo. Mi impegno per iscritto a farle avere una copia scritta dell'intervista, che lei poi accetterà o modificherà prima di mandarla in stampa. Mi sembra equo. I miei recapiti sono presso il quotidiano "Cronache del Mezzogiorno" , via Conforti 11 - 84100 Salerno, 089/256911. Come vede io dò la massima disponibilità ad un confronto che sia serio e non mediato da uno schermo, giacché opinioni personali di un anonimo che si spaccia per medico, francemente, non mi interessano. Io sono intervenuto solamente per difendere la mia inchiesta dalle diffamazioni di cui era stata fatta oggetto in questa sede: il resto sono solo bubbole. Del resto lei non ha ancora risposto: da medico, effettuerebbe su un paziente la "terapia hameriana" di batteri della tubercolosi per i malati di carcinoma allo stomaco?
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Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#84
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Per completezza di informazione, riporto parte della discussione in cui il sedicente medico Carmine Coll. (è lei? altrimenti come mai avrebbe scritto che «ci siamo già conosciuti»?) faceva delle affermazioni a dir poco interessanti. La pagina, che trattava dell'argomento "scie chimiche", è stata poi eliminata dal MeetUp di Trento per motivi sconosciuti. Parte è ancora reperibile qui.


Carmine, CarmColl, da Monfalcone, 1 marzo 2008
Ecco il link sul virus inventato hiv, redatto da un medico molto coraggioso, attualmente e da molti anni di ruolo nel reparto malattie infettive dell'Ospedale Maggiore di Trieste.

Axlman, 1 marzo 2008
Che c'entra con l'argomento di questo thread? Se continui di questo passo, aspetto con ansia il momento in cui farai pubblicità ad Hamer.
Qui puoi farti una cultura su tuoi colleghi ciarlatani espulsi dall'ordine per frodi varie di carattere medico, perché non basta il pezzo di carta per essere automaticamente competenti e soprattutto onesti.

CarmColl, 1 marzo 2008
Lascia stare Hamer amico. Te lo dico una volta sola. Lascia stare. Lascia stare il metodo scientifico. Attieniti alle scie chimiche, se non vuoi finire definitivamente e ad imperitura memoria nella spazzatura storica del pensiero umano. A buon intenditor poche parole.

Axlman, 1 marzo 2008
Di bene in meglio, siamo arrivati alle minacce a mezza bocca: complimenti vivissimi "dottore". E meno male che ti dipingevi come la povera vittima indifesa dei «cattivi debunker». Non mi dire che ci ho indovinato e sei davvero un ammiratore di quel pluriassassino giustamente condannato.
Per finire: no, visto che ha dimostrato di essere il metodo migliore che abbiamo a disposizione, io il metodo scientifico non lo lascio stare solo perché tu neanche sai dove stia di casa.

CarmColl, 1 marzo 2008
SI

Axlman, 1 marzo 2008
Benissimo, anzi tristissimo.
E così il cerchio si chiude sulla professionalità e la scientificità dell'approccio ai problemi del nostro "medico" Carmine, ammiratore di questo bel tipino qui.
Già che sei nell'ambiente, Carmine, fai i complimenti da parte mia a Benedetto L. dell'ospedale Sant'Andrea di Roma, che gli altri li induceva a non curarsi e, pure dietro lauto compenso, a crepare tra indicibili sofferenze seguendo la «Nuova medicina germanica» di Hamer, però chissà perché sua madre la faceva curare con la radioterapia della «cattiva» medicina convenzionale.

CarmColl, 1 marzo 2008
Io sono un ammiratore di Hamer. Non pratico la Nuova Medicina, perchè inapplicabile allo stato attuale delle cose. Nè approvo gli sciacalli che gli orbitano attorno, che ben conosco.
Un giorno la Scienza dovrà chiedere scusa a questo martire.
Così come a molti altri.
Certi delicatissimi argomenti non meritano di essere discussi con personaggi anonimi trincerati sotto quella che potrebbe essere la sigla di un detersivo per i piatti: AXLMAN BUCATO PERFETTO, oppure, AXLMAN RISCIACQUO VELOCE.
Ma con chi sto parlando ?
Preferisco andare a fare i piatti sul serio a questo punto
Ciao debunker.

Axlman, 2 marzo 2008
Guarda che quello che lasciava crepare i pazienti tra enormi sofferenze, ché non permetteva niente per alleviare il dolore, che ne nascondeva la morte per continuare a prendere la retta e che poi scaricava i suoi pazienti morti o moribondi negli altri ospedali per poter dire che non erano morti da lui, è proprio il tuo bell'eroe, non gli sciacalli che gli orbitano intorno: è una lettura interessante che consiglio a tutti, per capire quanto siano pericolosi certi pensieri antiscientifici e settari, da congrega mistica.
A proposito, anche il tuo eroe aveva un cancro, più precisamente al testicolo desto: però lui, il tuo messia, invece di curarselo risolvendo conflitti, se lo è fatto asportare chirurgicamente. Comodo usare gli altri come cavie dei propri metodi folli, ma non se stessi, vero?
Sì, il giorno in cui la superstizione e il fanatismo irrazionale la faranno di nuovo da padrone come durante l'Inquisizione e la caccia alle streghe. Tu purtroppo sei già ben avanti su questa strada e dedichi tutto te stesso per convincere gli altri a seguirti.
Poi non ti meravigliare se gente come me si preoccupa che gente come te faccia proseliti verso tali tenebre di ottusa e barbarica inciviltà.

CarmColl, 2 marzo 2008
Di fronte a queste affermazioni, provo solo pietà per te, Axlman.
Non riesci ad argomentare sulle scie chimiche, adesso pretenderesti di giudicare il percorso di un Hamer, teologo, fisico, professore universitario, primario, inventore di sopraffini strumenti chirurgici per gli interventi di ginecologia oncologica, plurispecializzato, martirizzato dai tuoi compagnucci, spacciatori, trafficanti d'armi i Savoia.
Quanto è scritto nella tua "lettura interessante" è assolutamente e categoricamente falso. Hamer è persona eccezionale, ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente, un genio a tutti gli effetti e una persona di sensibilità straordinaria.
Se prima di conoscerti, Axlman, nutrivo più di qualche dubbio sulla storia delle scie chimiche, adesso comincio a nutrire più di qualche dubbio sul fatto che dietro questa storia ci sia più di quanto una mente normale, onesta, possa immaginare. E questo grazie a te Axlman.
Farebbero bene a licenziarti subito. Se continui così, presto ci crederanno anche i neonati alle scie chimiche. Ottimo lavoro, Axlman.
PS: se la superstizione e il fanatismo stanno prendendo sempre più piede è grazie alla scienza corrotta, caro Axlman, e ai personaggi come te, che vorrebbero sbugiardare le scie chimiche, ma che con il loro atteggiamento arrogante, inquisitorio, ingiurioso, evocano subito nelle persone che li ascoltano un senso di falso, di inganno, di finto.

Axlman, 2 marzo 2008
Amen.
Non credo che avrò più molta voglia di rispondere ad uno di essere discepolo ed adoratore di pluriomicida, per di più pluriomicida in nome delle proprie fissazioni messianiche: come ho detto tante volte, con gli allucinati visionari fuori di testa non si ragiona.

CarmColl, 2 marzo 2008
Dopo che il povero Hamer ha denunciato in tutti i modi le persecuzioni perpetrate nei suoi confronti e nei confronti dei suoi famigliari da parte dei criminali Savoia, compagnucci di Axlman, e dopo anni e anni di sofferenze inaudite e pressioni psicologiche di ogni tipo, finalmente si scoprirà la terribile verità sui fatti che vedevano vittime predestinate papà Hamer e il povero figliolo Dirk.
Buona, triste lettura

Axlman, 2 marzo 2008
Fammi capire, Carmine: visto che un criminale, principe ma pur sempre criminale, gli ha ucciso il figlio per sbaglio, facendola franca, portando Hamer ad uno stadio terminale di paranoia e di mania di persecuzione, ne consegue che Hamer è un genio indiscusso e che ha il diritto di sacrificare sull'altare della propria megalomania dei poveri disperati, illudendoli di guarirli con delle assurdità pseudoscientifiche (assurdità per cui si fa pure pagare cospicue parcelle, ché il gran benefattore non dona il suo gran sapere gratis), facendola franca anche lui.
Sarebbe questa la tua tesi?
Tra parentesi, ti ricordi, sì, che il titolo di questo thread è «Scie chimiche» e non «Come e perché adorare e santificare un pluriassassino con manie messianiche, riconosciuto tale in più nazioni»?

CarmColl, 2 marzo 2008
Biografia del dott. Hamer
Il dott. med. Ryke Geer Hamer è nato in Germania nel 1935. A 18 anni ha conseguito la maturità ed iniziò gli studi di medicina e teologia all'università di Tubinger. Dopo diversi anni d'intensa attività nelle cliniche universitarie di Tubinger e Heidelberg, nel '72 conseguì la specializzazione in medicina interna e iniziò ad occuparsi quale primario in ginecologia di molti malati di cancro. Parallelamente coltivava un hobby molto particolare: quello dell'inventore. A lui si devono l'invenzione dello scalpello a taglio atraumatico utilizzato in chirurgia plastica, con lama 20 volte più sottile di quella di un rasoio, della sega speciale per ossa utilizzato in chirurgia plastica, del lettino da massaggio che si adatta automaticamente alla forma del corpo, come pure di un apparecchio per la transcutanea del siero.
Nel 1976 il dott. Hamer, con la moglie ed i suoi quattro figli, volle ritirarsi in Italia, per curare gratuitamente i malati nei quartieri più poveri, dal momento che i brevetti depositati delle sue invenzioni gli permettevano un reddito sufficiente. Il 18 agosto 1978, alle tre del mattino il principe Vittorio Emanuele di Savoia, improvvisamente impazzito, sparò nel pressi dell'isola Cavallo al figlio del dott. Hamer, Dirk, che stava dormendo in barca. Per più di tre mesi Dirk lottò tra la vita e la morte e alla fine il 7 dicembre morì. Questa perdita inaspettata cambiò la vita del dott. Hamer e della sua famiglia. Poco dopo la morte di suo figlio infatti si ammalò di cancro ai testicoli. Lavorando come primario in ginecologia nella clinica oncologica universitaria di Monaco, gli venne il dubbio che la sua malattia potesse essere in rapporto allo choc della morte di suo figlio e quindi che il suo tumore al testicolo non fosse scaturito da una "cellula impazzita", ma dovesse essere in relazione al cervello. Chiese ai suoi pazienti se anch'essi avessero vissuto un avvenimento terribile e scoprì che tutti, in effetti, avevano subito un evento traumatico prima di ammalarsi.
Nell'ottobre 1981, quando volle portare la sua scoperta ad una conferenza medica, il dott. Hamer fu richiamato dal direttore della clinica e posto davanti alla scelta di negare le sue scoperte o di lasciare la clinica. Non potendo certo rinnegare i dati da lui raccolti e verificati, conscio dell'immenso potenziale di beneficio per tutti i pazienti contenuto nelle sue scoperte, decide, suo malgrado di lasciare la clinica. Prima di partire riuscì a raccogliere i dati di tutti i suoi pazienti affetti da cancro ed i relativi risultati. Egli presentò quindi la sua ricerca all'università di Tubingen e Heidelberg, dove insegnava da diversi anni, allo scopo di verificare la fondatezza delle sue scoperte a livello universitario. Pochi mesi dopo i decani dell'università respinsero in circostanze misteriose le sue teorie sulla correlazione tra cancro e psiche, senza nemmeno verificarne l'esattezza.
Incurante delle opposizioni nazionale ed internazionali, degli attentati alla sua vita, dei 67 tentativi d'internamento psichiatrico forzato e alle campagne mediatiche calunniatrici, il dott. Hamer, dal canto suo, ha continuato l'assidua ricerca e verifica delle leggi biologiche da lui scoperte, indagato su più di 30mila pazienti e verificato in ogni caso l'esatta corrispondenza e fondatezza delle sue scoperte.
Infine, il 11 settembre 1998, presso l'istituto oncologico S. Elisabetta a Bratislava e il dipartimento oncologico di Trnava si è proceduto alla verifica delle cinque leggi biologiche della Nuova Medicina a livello universitario, trovandole perfettamente confermate (vedi allegato).
Questa è la vera storia del dott. Hamer, posso dare una personale testimonianza che tutto questo corrisponde a verità, come persona che ha avuto esperienza diretta e ha conosciuto personalmente questo genio straordinario, e come medico, per quanto riguarda la verificabilità clinica.
Come medico, mi sento di affermare che non esiste al momento possibilità alcuna di applicazione di questo metodo, la cui incredibile complessità prevede la disposizione di strutture cliniche-ospedaliere dedicate, che attualmente non esistono.
Detta teoria comunque, è al momento molto diffusa a livello conoscitivo fra medici e professionisti del settore, e specie nelle mani di psicologi, può rivelarsi un prezioso strumento di supporto alle cure tradizionali, le quali voglio ricordare a soggetti come Axlman, totalmente ignorante in materia evidentemente, spesso falliscono. Di fatto, conosco molti pazienti e colleghi oncologi che a livello non ufficiale trovano nella teoria di Hamer momenti di riflessione e sostegno.
Per chi fosse interessato, sono chiaramente a completa disposizione. Unico escluso, Axlman

Axlman, 2 marzo 2008
Mi hai convinto: se davvero tu sei un medico e davvero molti tuoi colleghi oncologi pensano seriamente, anche solo per un momento, che si possa guarire un cancro "risolvendo i conflitti interiori", allora è senz'altro vero che i medici sono tutti una manica di ciarlatani incompetenti ed inaffidabili.
Per inciso, nella mia vasta ignoranza in materia, mi risulta la medicina canonica non ha mai preteso di essere infallibile; altresì nella mia vasta esperienza di vita ho constato che, chiunque sostenga di essere infallibile e promette certezze quasi assolute, si rivela sempre un truffatore fatto e finito.
Sempre per inciso, se tu fossi davvero un medico che ha anche la minima idea di quello di cui va cianciando, daresti delle percentuali precise di guarigione, che la medicina ufficiale, tali percentuali le dà e le comprova, non si limita a generici «spesso»: spesso quanto, "dottore"? E riguardo a quale tipo di cancro, che come tu certo saprai, "dottore", non tutti hanno la stessa percentuale di guarigione. E all'interno di ogni tipo, per dare una valutazione corretta, va considerato anche quanto precocemente viene diagnosticato, naturalmente.
Allora, invece di limitarti ad uno «spesso», tu che ne sai molto più di un ignorante totale come me, perché non illumini tutti quanti fornendo qualcosina di più preciso e circostanziato?
Hai forse qualche forma di allergia ai numeri e alla documentazione, che non ne fornisci mai, "dottore"?
Naturalmente parlo di documentazione seria e imparziale, non quella fuffa che hai linkato e che proviene da siti complottisti e dagli «Amici di Dirk», che guarda caso è l'associazione fondata da Hamer: Hamer ha ragione perché... ma perché lo dice Hamer, perbacco, e si sa che Hamer è un genio. E si torna al discorso della fede, dell'irrazionalità, della superstizione, delle sette, dei guru e degli adepti che fanno proselitismo.
Già che siamo in tema di documentazione, un altro paio di cosette, visto che tu e lui siete tanto intimi. Innanzitutto ti fai mostrare, e poi magari mostri anche a noi, la documentazione di tutti i bei diplomi e specializzazioni e quant'altro di cui hai parlato? No perché non risulta da nessuna parte che sia mai stato professore universitario, né ginecologo (men che meno primario di ginecologia), né fisico (ma forse tu, molto più esperto nel campo di me come sei, hai tradotto "physician", in inglese "medico", con fisico), né plurispecializzato (anzi è stato radiato dall'Ordine nel 1986, 14 anni dopo il suo internato), né tanto meno inventore di alcuno strumento "sopraffino" (il suo scalpello non è mai stato commercializzato perché estremamente pericoloso).
Anzi, ancora prima, deciditi a documentare che tu sei veramente medico, perché sinceramente, più scrivi, più dai l'impressione opposta: e di millantatori non se ne sente l'esigenza, né qui, né altrove.
Infine potresti magari comunicare alle autorità dove si nasconde il tuo guru Hamer, visto che è indagato da due procure tedesche per "incitamento all'odio razziale": non è bello aiutare i criminali ricercati, sai?
P.S.
Visto che non ti piace chi parla dietro le spalle e visto che hai accusato d'Amato di scrivere il falso sul suo sito, ho pensato di invitarlo qui: ho fatto bene, vero?

Ilario D'Amato, 2 marzo 2008
Signor Carmine! Buonasera, o buonanotte. Faccia lei.
Lei ha scritto che quanto riportato nel mio sito è (cito) «assolutamente e categoricamente falso». Mi dimostri il contrario, possibilmente senza riportare opinioni private di suo cugino o testi pubblicitari di siti che vendono i libri di Hamer. Perché vede, la biografia che ho raccolto ha a supporto numerosi documenti ufficiali. Per quanto riguarda le cosiddette "verifiche", le chiedo: se una decina di ingegneri scrivesse un foglio sul quale affermano che i ponti costruiti con la sabbia sono solidi e sicuri, lei lo troverebbe "confermato scientificamente"? E salirebbe su quel ponte a bordo di un pesante Tir?
Lei dice di aver conosciuto personalmente Hamer. E posso anche crederle. Afferma anche di essere medico, ma qui ho i miei dubbi. Perché dovrebbe sapere benissimo che una sperimentazione si condue a doppio (o triplo) cieco, proprio per evitare che lo sperimentatore possa in qualche modo influenzare i soggetti e la raccolta dei dati. Hamer sostiene di avere circa 40mila cartelle cliniche che dimostrano la validità del suo metodo, ma non le ha mai fatte vedere a nessuno. Dice che con le sue teorie si guarisce al 98% da ogni tipo di malattia, tumori compresi, ma non esiste un solo (neanche uno, ribadisco) caso documentato di guarigione grazie alla "Nuova Medicina" (ora "Germanica"), mentre al contrario esistono centinaia di testimonianze -rigorosamente documentate- di morti a causa di questa follia.
Come medico afferma di poter dare una "verificabilità clinica": può dirci come ha compiuto questa verifica? Che metodo ha utilizzato? Se e quante persone ha "curato" con le teorie di Hamer? Non dimentichi di dire in quale preciso punto del mio sito ci sono falsità.
Sono umilmente in ascolto.

CarmColl, 2 marzo 2008
Buona sera a lei.
Caro signore, se dovessi impiegare il mio tempo per sbugiardare tutte le ciarle presenti in rete, dovrei essere stipendiato appositamente.
Lei forse lo è ?
Al contrario, basta leggerlo il libro di Hamer e applicarlo ai pazienti. Per applicarlo intendo condurre un'anamnesi facile facile secondo le indicazioni del genio tedesco.
Lei questo lo ha mai fatto ?
Io l'ho fatto e lo faccio con i miei pazienti.
Lo faccia anche lei, magari se le capita qualche conoscente, parente, amico, così poi ne riparliamo. Mi indichi i punti precisi del libro che le risultano poco chiari o che crede siano errati, dal suo punto di vista.
Si ricordi che tuttora alla medicina tradizionale sfugge l'elemento fondamentale eziologico. E una terapia non può essere curativa, ma solo palliativa, qualora manchi la cognizione eziologica delle malattie.
Nella teoria del dott. Hamer posso rigorosamente riscontrare, nella mia piccola esperienza di medico intendo, la correlazione eziologica indicata.
Come già detto, per quanto riguarda la parte gestionale della malattia, il metodo non è realizzabile, e difatti io non lo applico.
Detto questo, in riferimento al forum in discussione, per quanto le riguarda io non sono medico, ed Hamer è un ciarlatano. Non è un problema. Così come non è un problema la mia personale opinione che quanto riportato nel suo sito, è assolutamente e categoricamente falso.
Le auguro una buona notte e una vita senza conflitti biologici.

Ilario D'Amato, 2 marzo 2008
Gentile signor Carmine, vorrei rivolgerle una domanda citandola: «Certi delicatissimi argomenti non meritano di essere discussi con personaggi anonimi (...) Ma con chi sto parlando?». Come vede io ci metto nome, cognome e faccia. Pensa che anche io sia pagato -che so- da una loggia ebraica? Bene, lo dica chiaramente. Non sono abituato ai giri di parole. Io sono colui che dico di essere, e lei può verificarlo in ogni istante. Lei invece chi è? Dice di essere un medico... Ci illumini, la prego.
Lei stesso dice di applicare le idee di Hamer su alcune persone: «Io l'ho fatto e lo faccio con i miei pazienti», scrive. Ma non ha risposto alle mie domande. Le riporto nuovamente, forse le sono sfuggite. Lei ha affermato di poter dare una "verificabilità clinica" della bontà delle teorie di Hamer: può dirci come ha compiuto questa verifica? Che metodo ha utilizzato? Se e quante persone ha "curato" con le teorie di Hamer? Non ha risposto.
Inoltre le faccio presente di non aver mai detto che ci siano punti "oscuri" nel "Libro d'oro" di Hamer. Ci sono solo evidenti e palesi falsità, come dimostrato da tutti i medici del mondo. Ma lasciamo da parte il principio di autorità: lei conosce gli "artefatti ad anello"? Dovrebbe. Questa foto, che Hamer inserisce nelle copertine dei suoi libri, ne è un palese esempio. Non c'è bisogno del parere di Maximilian Reiser, presidente dei radiologi tedeschi, o di tutti gli altri radiologi del mondo: basta osservare. Gli anelli, perfettamente sferici e concentrici, attraversano la linea mediana del cervello senza subire modificazioni né, a loro volta, modificare il tessuto celebrale. Ciò è fisicamente impossibile, a meno di non pensare -come sostengono alcuni hameriani, che i "focolai" siano una sorta di traccia spirituale. Mettiamoci anche la reincarnazione, l'ottava legge della risonanza e i puffi rosa che ballano il samba, ed il quadro è completo.
Per quanto riguarda la sua "personale opinione", la invito a prendersi le sue responsabilità. Lei può dire ciò che vuole, ovviamente, ma mi deve dimostrare che «quanto riportato nel mio sito è assolutamente e categoricamente falso», come continua a ripetere. Lei ha il diritto di critica, ma io ho il diritto di difendere la mia inchiesta documentata dalle calunnie e dalle diffamazioni di chi mischia medicina e religione.
Resto ancora una volta in umile ascolto.

Marko, 2 marzo 2008
Interessante, tre pagine di post e Carmine ancora non ha risposto alla semplice domanda di Ilario (dove e cosa è falso nel suo sito). Non sapevo molto di Hamer, ma ora, l'atteggiamento di Carmine mi permette di farmi un'idea abbastanza precisa sull'agomento.
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«Il sonno della ragione genera mostri»
Inviato il: 16/12/2008 13:56
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  •  robertomrc
      robertomrc
Re: Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#85
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Interessante...
Devo dire che, anche se fosse vero che il cancro viene causato da shock emotivi(e per quel che ne sappiamo sul cancro, potrebbe pure avere una parvenza di validità...POTREBBE), non vedo come la malattia si dovrebbe curare semplicemente "curando" lo shock emotivo - biologico o quel che volete!
Voglio dire, se io avessi una teoria che dice "il cancro è causato dagli shock", penserei a dimostrare o a cercare dati che confermino questo, non certo a proporre come guarigione il "risolvere il conflitto", testando la cosa su dei poveracci.
Anche perchè, a rigor di logica, uno dice:"il conflitto ormai c'è stato, lo shock anche".
Sicchè, qualunque persona dotata di un minimo di buon senso, si accorgerebbe che se questo hamer fosse sincero, non avrebbe proposto il "metodo per guarire", ma "la causa del cancro,secondo me, può essere gli shock".

Invece questo, guarda caso, vuole guarire?
Già questo semplice ragionamento logico dimostra come non ci sia buona fede,o forse pazzia, chi lo sà...

Allucinante cascarci così...

Scusate l'intrusione...
Inviato il: 16/12/2008 14:22
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  •  Dipende
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Re: Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#86
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Il metodo scientifico…cos’è il metodo scientifico in farmacologia?
Un laboratorio di ricerche elabora un farmaco che avrebbe anche degli effetti curativi (forse) ma che come controindicazioni ha la morte del paziente, è un farmaco valido?
E’ capitato più di una volta che non potendo più nascondere le morti accertate, l’ OMS ha dovuto ritirare un farmaco letale dal mercato.
Eppure questo farmaco aveva superato la prova del “metodo scientifico”, peccato solo che chi lo aveva elaborato non avesse una coscienza.
Non entro in merito alla questione “Hamer” perché non ne ho le competenze, ma per cortesia risparmiaci le lodi alla medicina tradizionale.
Usare statistiche di tumori guaribili al 100% mischiandole con altre di tumori inguaribili (0%) e formare un 50% generico, secondo me è da furfanti.
Modificare (restringendo) il range delle analisi di routine per far rientrare quante più persone possibili nella fascia dei “malati” è azione da lestofanti.
Iatrogemia…mai sentito questo termine? Lo sai che causa più morti degli incidenti d’auto e droga messi assieme?
Per cui andiamoci piano con le lodi alla medicina tradizionale.
Poi, se uno ha il cancro e muore sotto le cure di un medico "alternativo", il medico verrà perseguitato per tutta la vita, se invece muore sotto le cure di un medico "tradizionale"...cazzo vuoi? c'havevi il cancro!"...non mi pare giusto.
Poi, lo sai che siamo su di un forum? Sui forum si usa uno pseudonimo (nickname) non perché si ha intenzione di sparar cazzate e rimanere anonimi per non subire le conseguenze, ma è sempre stato così da quando hanno inventato la rete ed i forum.
Poi, dire nome e cognome non basta ad evitar menzogne…guarda la Tv! Ogni giorno assistiamo ad un carosello di menzogne dette da persone che ci mettono il nome, la faccia (da culo) e il titolo professionale…tanto chi gli dice niente? Non hanno manco più vergogna.

Tu dici che Hamer la mamma l’ha curata con la chemio e le radio, io dico che uno dei più grandi oncologi mondiali alla moglie le ha fatto tante iniezioni di vitamina C da farla diventare quasi arancione ed è guarita.
Ma il punto non è Hamer, Simoncini, Bonifacio, Di Bella e tutti quelli che in un modo o nell’altro hanno cercato strade alternative, la chiave di tutto sta nelle sostanze utilizzate.
Che sia il bicarbonato, o il piscio delle capre, o un virus in grado di attivare le nostre difese.
Che siano i cannabinoidi, l’aloe o l’ascorbato di potassio o la vitamina C, non siamo ancora stati capaci di scoprirlo, soprattutto per l’ ostruzione da parte della “medicina tradizionale” fatta di aziende, manager, fatturati, sponsorizzazioni di campagne elettorali e introiti per massoni.
Eppure qualcosa sotto c’è, è innegabile…perché non provare…provare…provare?
Lo sappiamo tutti benissimo il perché!!!!

Se io domani trovassi il metodo per sconfiggere il cancro soltanto sputandomi in faccia allo specchio tutte le mattine, dici che non ho seguito il metodo scientifico…per cui non me la passeranno?
Inviato il: 16/12/2008 15:39
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  •  robertomrc
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Re: Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#87
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Citazione:

Dipende ha scritto:
Ma il punto non è Hamer, Simoncini, Bonifacio, Di Bella


ehm, temo che il punto fosse propio quello, ovvero si discuteva sulla bontà o meno di Hamer.

Se le sue idee hanno portato a gauriti (NO), e se le persone sono morte (SI).
Poi per carità,mi pare evidente che non è che ci sia il massimo della chiarezza nelle aziende farmaceutiche. Ma questo è un altro discorso.

Qui si sta discutendo nel caso specifico di hamer, non si era mai entrati nella questione più GENERALE delle medicine alternative.

Non sò cosa ne pensa il giornalista Ilario a tal proposito, questo te lo dirà lui.
Ma non mi pare abbia lodato la medicina ufficiale ...

(Ad esempio io penso sia un tipo a dir poco pericoloso, questo hamer.
Ciò non toglie che penso che nelle medicine alternative c'è sicuramente dell'utile!).

Piuttosto, mi pare abbia espresso chiaramente cosa pensa di hamer, portando dei dati...

e di questo si discute.
Inviato il: 16/12/2008 16:03
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Re: Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#88
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Gentile utente anonimo! Buonasera.
Innanzitutto le ricordo che "le parole sono importanti", come affermava Nanni Moretti. Per cui eviti ulteriori diffamazioni sulla mia persona affermando che io tessa le lodi della "medicina tradizionale". Se (se) avesse frenato un attimo il suo impeto avrebbe arguito che abbiamo quasi la stessa opinione in merito alle atrocità commesse in nome della scienza. Non ho mai negato che esistano interessi economici e politici sottesi alle medicina (come ho sottolineato, non diversi da ogni altra attività umana, purtroppo). Così come il "metodo scientifico" è certamente migliorabile, tanto che si è modificato nel tempo. Ma c'è una differenza sostanziale, che continua a sfuggirle. Questo corpus è criticabile proprio perché esiste ed è disponibile per tutti, per me come per lei. La forza del metodo scientifico sta proprio in questo, nella sua revisione (ed infatti l'atto scientifico più importante e delicato è appunto il "peer review"). Le aberrazioni che lei cita sono, appunto, aberrazioni: in base ad un solo studio scientifico, magari pilotato, si giunge ad una determinata conclusione. E qui torna in gioco quanto le dicevo prima: tale studio "farlocco" -diciamo così- è visibile per chiunque, cominciano gli studi di revisione e ci si accorge che quella tesi era completamente sballata. Purtroppo non è un procedimento semplice ed immediato, e in questo lasso di tempo prosperano gli sciacalli. Ma tuttavia, come vede, la menzogna non può essere nascosta a lungo.

Ben altro discorso è con chi si pone al di fuori di questo metodo, come le teorie "alternative". Se non ho alcun corpus da analizzare, come posso fare per stabilire la bontà di semplici affermazioni personali? Come dimostra la psicologia e la logica, sono innumerevoli le fallacies che possono indurre in errore anche il più scaltro degli esseri umani. Siamo fatti così, c'è poco da fare. Per questo il metodo scientifico, pur non rappresentando "la" soluzione, è di certo la soluzione migliore che abbiamo al momento. E qui rispondo a "robertomrc": per Hamer la malattia è un evento positivo, perché per lui è un processo che la natura mette in atto per risolvere un determinato "conflitto biologico". Addirittura dice che quando vede un malato di leucemia fa i salti di gioia, perché per lui sarebbe in atto una "guarigione" da un tumore alle ossa. Come vedi è follia pura, e non c'entra nulla con la pnei che invece indaga in maniera scientifica le correlazioni tra psiche, emozioni, ghiandole, sostanze chimiche e quant'altro.

Stesso discorso per quanto riguarda le statistiche citate dall'anonimo Dipende. "Uno su due" è un dato agghiacciante, come ho già scritto. Ma di certo è dimostrato che esistono persone che guariscono grazie a determinati protocolli. Non è così con le teorie di Hamer: non esiste UN SOLO caso di guarigione documentata. Anche questo è un aspetto sul quale riflettere. Inoltre se uno muore seguendo teorie già dimostrate come inefficaci non può pretendere che sia la stessa cosa di chi muore (ma anche si salva, in maniera certificata) seguendo determinati protocolli medici. Altrimenti, lasciando da parte l'epistemologia, se io proponessi di guarire i malati di tumore al cervello tagliando loro la testa, me lo lascerebbe fare? Se è dimostrato scientificamente che tagliare la testa provoca la morte, perché mai dovrei indignarmi se lo Stato mi accusa di omicidio? Senza adeguati studi scientifici che correlino azione e reazione è del tutto impossibile stabilire l'efficacia di una data teoria, quale che sia il suo grado di fascinazione.

Per quanto concerne l'anonimato mi duole deluderla, ma non esiste alcuna legge scritta che imponga di usare nickname. Al massimo una consuetudine, ma non importa: quello che sottolineo è che, di fronte a diffamazioni fatte sulla mia inchiesta, nessuno se ne assume la responsabilità. Un comportamento meschino, converrà con me. Altrimenti anche io posso spacciarmi come medico e usare il mio titolo accademico come grimaldello: e invece, nonostante tutto, sono qui ad esporre i fatti in maniera chiara e documentata. Non voglio certo convincere lei o l'anonimo presunto dottore. Chi è convinto di curare il proprio tumore allo stomaco inghiottendo batteri della tubercolosi è autorizzato a farlo in base all'articolo 32 della Costituzione. E in ultima analisi Darwin poi farà il suo sporco lavoro. Ben altra situazione si pone quando un medico parla di aver verificato tali tesi sui propri pazienti, e/o personaggi anonimi diffondono entusiasticamente queste pericolose teorie. Perché, come lei saprà benissimo, il mondo è pieno di persone disperate di fronte alla propria (o altrui) malattia, e sono disposti a credere al primo ciarlatano che incontrano sulla loro strada. Ed è a loro che, da giornalista, mi rivolgo. Del resto l'informazione corretta è il mio primo ed unico comandamento, e la mia presenza qui è giustificata solo dal fatto di difendere la mia inchiesta dalle diffamazioni qui contenute.

Chi specula sui punti oscuri della scienza medica è un farabutto, e nient'altro. E questo include sia chi coscientemente manipola gli studi scientifici, sia chi sfrutta il dolore delle persone per proporre facili (ma false) soluzioni.
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Inviato il: 16/12/2008 16:47
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Re: Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#89
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Citazione:

Ilario ha scritto:
E qui rispondo a "robertomrc": per Hamer la malattia è un evento positivo, perché per lui è un processo che la natura mette in atto per risolvere un determinato "conflitto biologico". Addirittura dice che quando vede un malato di leucemia fa i salti di gioia, perché per lui sarebbe in atto una "guarigione" da un tumore alle ossa. Come vedi è follia pura, e non c'entra nulla con la pnei che invece indaga in maniera scientifica le correlazioni tra psiche, emozioni, ghiandole, sostanze chimiche e quant'altro.



Grazie della risp.
Direi che si tratta di pazzia si....

p.s. come io avevo capito benissimo il suo punto di vista, che mi trova perfettam d'accordo...d'altronde è pura logica.
Saluti
Inviato il: 16/12/2008 17:00
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  •  Dipende
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Re: Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#90
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citazione.
ehm, temo che il punto fosse propio quello, ovvero si discuteva sulla bontà o meno di Hamer.


A parte il fatto che il titolo del thread è “Il metodo Simoncini” e non “il metodo Hamer” per cui direi che siamo tutti un po’ o.t., insisto nel dire che, la chiave di tutto è in alcune sostanze che generano reazioni chimiche, bloccando in qualche maniera il progredire del male.

cit.
Gentile utente anonimo! Buonasera.
Innanzitutto le ricordo che "le parole sono importanti", come affermava Nanni Moretti. Per cui eviti ulteriori diffamazioni sulla mia persona affermando che io tessa le lodi della "medicina tradizionale".


Si, sicuramente è stata solo una mia impressione…mettiamola che è colpa mia che spesso odio la medicina tradizionale e chi te la rifila a tutti i costi e m’inferocisco (non è questo il caso)….perdonami non mi querelare.

E solo che negli anni, ogni volta che qualcuno tenta di uscire dai canoni, con sorprendenti rivelazioni, che vanno fuori dai dogmi medici tradizionali, ci sono sempre un nugolo di persone pronte a dedicare la vita per smentirli o denigrarli.
Ripeto, questo non è il tuo caso (continuo a darti del tu, ma non per mancanza di rispetto, anzi).
E...che... a noi poveri umani, buoni solo ad ammalarsi, non ci è consentito capirci una beneamata fava.

Io, se fossi un medico, un giornalista con il pallino della cura al cancro, o un ricercatore, non dedicherei mai la quasi totalità del mio tempo per denigrare questo o quell’altro medico “alternativo”.
Dedicherei tutto il mio tempo alla ricerca della verità (perché è palese oramai che qualcosa sotto ci sia). Comparazioni, deduzioni, riscontri e quant’altro.
Cosa hanno in comune il bicarbonato, il piscio delle capre, la cartilagine di squalo, le varie erbe della Cassie…e tutte le altre sostanze, che in un modo o nell’altro hanno smosso qualcosa?
Quanto è potente la mia mente? Fino a che punto mi può far guarire? Fino a che punto può farmi ammalare?
Certo, ci sono dei personaggi appositi, che questo dovrebbero fare, hanno studiato e sono pagati per questo, ma spesso non lo fanno, badano più alle loro tasche che alla salute dell’umanità.

Non dico che dovresti smettere di pensare ad Hamer e cominciare a studiare per trovare una cura al cancro, ma penso che, se ci mettessi lo stesso impegno che ci hai messo per “smascherare” Hamer, nel cercare un denominatore comune di tutte quelle sostanze che in un modo o nell’altro hanno dato dei riscontri positivi…fra un po’ avremo la cura contro il cancro.

Per quanto riguarda l’anonimato, non è una legge… il nick, è un uso, una consuetudine da tutti accettata, ma ciò non significa che chi non metta nome e cognome, sia da identificare come un anonimo in vena di sparare falsità per poi fuggire col timore di essere querelato. Ti ripeto, in Italia la querela oramai è più che una barzelletta….anzi sembrerebbe che avere una querela per diffamazione sia uno status symbol nel nostro Paese.

Scusa per l’intromissione e buon lavoro con tutto il cuore!

Saluti
Inviato il: 16/12/2008 17:31
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