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     Dibattito
   Scie chimiche- dibattito- Ma scusate...

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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: Ma scusate...
#5401
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
Messaggi: 1785
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Wagener@
Mi fa molto piacere se non altro Ahmbar tu abbia fatto un passetto indietro,

Mi farebbe piacere mi illustrassi dove io li abbia fatti in avanti, credevo di aver parlato solo di fatti accertati o di mie ricerche che hanno portato a mie personali deduzioni
Deduzioni che, oltretutto, sono il primo a sperare siano sbagliate


Ehm forse prima internet non era cosi' diffuso...

Colgo il tuo spunto per porti una domanda: nel 2005/2006/2007/2008 internet era gia' diffuso?
A me risulta lo fosse, eppure in nessuna delle conferennze, discussioni o altro a cui partecipai in quegli anni, nemmeno in quelle del Cicap, salto' fuori una foto come le decine che ora sono in rete

Lo stesso "Book of clouds" nessuno lo ha mai menzionato', eppure il fenomeno era nato in America, dove il libro era stato pubblicato ben 20 anni prima
Per 3 ann qui in Italiai, infatti, uno dei " cavalli di battaglia fotografici" dei nostrani assertori della normalita' delle scie erano le foto dei bombardieri della seconda guerra mondiale e poche scie, perlopiu' isolate, apparse negli anni
Ma poi nel 2008, proprio nel pieno della diatriba sulla presunta artificialita' del fenomeno, appare questo libro che dimostra come i cieli a scacchiera fossero sempre presenti...
Ritieni credibile che, nell'era di internet, nessuno dei tanti debunker americani o di qualunque parte del mondo lo abbia mai citato nei dieci anni di dibattito precedente? O esposto qualcuna delle decine di foto che contiene?

Io continuo a storcere il naso, principalmente, come gia' specificato, perche' tutto questo e' in contrasto aperto con il tanto materiale video e grafico che ho esaminato, dove nessuno di quegli spettacoli e' mai stato ripreso




chi la ha propinata fino ad oggi (la presunta bufala delle scie chimiche) insomma non e' che abbia fatto un gran lavoro, fra video falsi, interviste traroccate, telemetri falsi, denunce, risse verbali e mania di protagonismo assoluta e patologica.

Chi sbaglia paga, la rete non perdona i bugiardi o i paranoici, come Rosario ha purtroppo dimostrato di essere diventato

Ma resta una domanda che continua ad assillarmi: se Rosario Marciano' e' davvero un poveretto che crede alle fate e divulga scempiaggini, quale scopo o motivo esiste di mettergli da anni sotto controllo il telefono, la mailbox, addirittura di organizzare pedinaggi sia in auto che a piedi?
Per la nostra sicurezza? perche' dobbiamo essere protetti da simili figuri?
quando basta non leggerli?

E chi paga per tutto questo? E, soprattutto, perche', se sta dicendo sciocchezze?

Sinceramente non so come reagirei ad un trattamento simile, per certo Rosario ha tutta la mia solidarieta' e comprensione, e lo ringrazio pubblicamente di cuore per l'enorme lavoro che ha fatto in questi anni
Non gli perdono comunque gli errori quando questi si sono dimostrati frutto di alterazione dei fatti, perche' hanno permesso di gettare un'ombra su tutto quello che ha mostrato di inoppugnabile o quasi



Edit
hai portato l'infelice esempio delle tele di ragno piemontesi per mostrare che anche il Cicap ogni tanto fa' qualcosa di buono
Ora che hai scoperto che quelle non erano tele di ragno, che idea ti sei fatto del fenomeno?
_________________
Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna
FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 10/5/2014 19:47
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  •  edo
      edo
Re: Ma scusate...
#5402
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
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Nei prossimi giorni avrò il tempo di mettere giù una traccia di risposta che completeremo insieme, con la possibilità di utilizzarla anche in altre occasioni.
Grazie per l'aiuto!
Edo
Inviato il: 11/5/2014 8:09
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  •  NiHiLaNtH
      NiHiLaNtH
Re: Ma scusate...
#5403
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 5/12/2005
Da
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Citazione:
Si, pareri personali, come no, pareri forse di gente che con analisi e microscopi ci lavora..e ne sa piu' di me e di te di sicuro. Il fatto che tu abbia fatto una analisi in 10 anni che segui il fenomeno dovrebbe portarti a considerare chi ne ha fatte molte di piu' o chi le fa per lavoro tutti i giorni


io non ho fatto nessuna analisi mica sono un chimico

quelle le fa il laboratorio di analisi che non è in grado di identificare un materiale sconosciuto di quel tipo solo dalla spettrometria e dall'analisi dei metalli


Citazione:
Chi vuole farci credere cosa? Che esistano i ragni migratori? L'ho postato sopra, anche dall'enciclopeadia britannica. Sono "loro"?Vogliono farci credere che esistano i ragni migratori per coprire le testimonianze dei cxontadini e del sito Rense?


certo e la foto che ho postato prima quando parlavo di veri ragni che producono veri filamenti del ballooning hai fatto finta di non vederle vero ?

ma va va


Citazione:
(ed io, RIPETO, sono testimone diretto, non per "sentito dire")?


la tua testimonianza non ha alcun valore

probabilmente soffri della sindrome da false memorie




Citazione:
E per favore non raccontatemi la barzelletta del numero degli aerei in volo oggi, maggiore che in passato.


anche perchè almeno dalle mie parti le scie persistenti sono diminuite

Citazione:
Leggere che esistono persone disposte a testare sulla loro stessa popolazione composti per la guerra batteriologica penso possa farle capire un po' piu' approfonditamente come va effettivamente il mondo, ben aldila' di quanto lei crede di sapere Milioni di persone coinvolte in test di armi biologiche


dovrebbe essere questo giusto?

http://www.bbc.co.uk/insideout/east/series10/week9_spraying_war_extra.shtml

ho trovato anche questo

http://www.youtube.com/watch?v=LAixiVAcJsk

dovrebbe essere una specie di documentario sull'argomento


negli anni 90 è succesa anche una cosa strana nella cittadina di oakville

http://www.youtube.com/watch?v=k_RNcyWVIOI


Citazione:
La storia di queste operazioni aeree inizia ufficialmente in un paesino del Canada chiamato Espanola;


visto che l'hai postato ricordiamo che per quanto riguarda le scie chimiche in canada c'è anche la testimonianza di questi 2 anziani coniugi

http://www.youtube.com/watch?v=lSCIQ14dHqM


Citazione:
Ritengo piu' probante per dimostrare la particolarita' del fenomeno l'utilizzo nei primi anni degli aerei bianchi non identificabili


ricordi che ogni tanto le scie di quegli aerei avevano l'effetto on off?

https://www.youtube.com/watch?v=2GQu2Fp4bkE

http://www.youtube.com/watch?v=np4KiKAaP-0

http://www.youtube.com/watch?v=va7MdUxfE4s

https://www.youtube.com/watch?v=Hh5z4a_eGs0

è un bel pò che non vedo qualcosa del genere

adesso invece tutti gli aerei passano gradualmente da scia non persistente a persistente e da non persistente a niente scia
Inviato il: 11/5/2014 14:09
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  •  edo
      edo
Re: Ma scusate...
#5404
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
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Ditemi cosa ne pensate e suggerite eventuali aggiunte e detrazioni!
Grazie!!


Buongiorno Dott.sa De Luca,

il suo articolo è chiarissimo.
A me interessa capire se lei è in grado di confutare la dimostrazione del Sig. Azzone, utilizzando strumenti che non si fermino al primo pretesto per denigrare l’esperienza e la competenza del metereologo.
E’ chiaro che tutto ciò che ci circonda è, come lei afferma: “chimico”, ma in quest’ottica sono chimiche anche le normali scie di condensazione… comunque non vorrei che il nocciolo della questione si perdesse nei meandri di una inutile diatriba filologico-semantica.
Trovo impropria (e totalmente anti scientifica), la sua personale supposizione secondo la quale i “costi elevatissimi” dovrebbero essere un deterrente sufficiente per impedire alcuni esperimenti; è dimostrato semmai che esperimenti sulla popolazione sono stati portati avanti in varie epoche, senza che la popolazione ne fosse “scientificamente” informata:
test sulla popolazione in Inghilterra: http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=7&cad=rja&uact=8&ved=0CGIQFjAG&url=http%3A%2F%2Fwww.ilblazer.com%2F2011%2F05%2F25%2Finghilterra-ammise-test-batteriologici%2F&ei=tNdwU7boMsnnygPdx4HYAg&usg=AFQjCNEoopWfjh4eSJ-s5kxlDwp3lYUxug&sig2=OapDwZf4LEzBV53N3VMBxA
Bill Clinton chiede scusa: http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=7&cad=rja&uact=8&ved=0CGAQtwIwBg&url=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DzB1RDjIL7d0&ei=K9hwU8HmDOz1yAPOlICIBw&usg=AFQjCNG_kZrX_hyAFI0shKHpvrn-I5sDXw&sig2=IM_z-593n3etfqk29L6r3A
Nel caso più specifico di esperimenti recenti in atmosfera:
http://www.bbc.co.uk/insideout/east/series10/week9_spraying_war_extra.shtml
http://www.youtube.com/watch?v=LAixiVAcJsk
http://www.youtube.com/watch?v=k_RNcyWVIOI
Riguardo alla “normalità” riscontrabile nelle emissioni dei gas di scarico degli arei, le porgo alcuni esempi:
https://www.youtube.com/watch?v=2GQu2Fp4bkE
http://www.youtube.com/watch?v=np4KiKAaP-0
http://www.youtube.com/watch?v=va7MdUxfE4s
https://www.youtube.com/watch?v=Hh5z4a_eGs0

Come vede, cerco di dimostrare l’evidenza di un fenomeno, evitando di riferirmi a questi esempi come a “valanghe di studi e rapporti da cercare e leggere”, le porgo invece dei casi concreti, evidenti e oggettivi… in ogni caso, per nulla “teorici”.

Ritornando al nocciolo della questione, si tratta di confutare le affermazioni del metereologo Domenico Azzone, il quale non riconosce come normali “scie di condensazione” quelle che hanno una evoluzione e persistenza tale da renderle fisicamente e metereologicamente incompatibili con tutto ciò che potrebbe essere “scia di condensazione”.

Spero di averle chiarito i termini della mia domanda e mi aspetto una sua risposta, possibilmente scientifica.

Cordiali saluti,
Inviato il: 12/5/2014 16:33
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: Ma scusate...
#5405
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
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Ciao Edo, io correggerei questa

Trovo impropria (e totalmente anti scientifica), la sua personale supposizione secondo la quale i “costi elevatissimi” dovrebbero essere un deterrente sufficiente per impedire alcuni esperimenti

La imposterei cosi' (ero il re della polemica, la riconosco come una sorella nella tua risposta )


----------------------
La Sua personale supposizione secondo la quale " i costi elevatissimi sarebbero un deterrente sufficiente per impedire alcuni esperimenti" e' una semplice congettura, in quanto questi dipenderebbero integralmente dal problema da risolvere
Se fossero dei tentativi per cercare di limitare il riscaldamento globale, per esempio, Lei riterrebbe "elevatissimi" i costi di esperimenti tesi a limitare/impedire questo flagello futuro?
O se, per fare un altro esempio, l'esigenza alimentare del futuro rendesse indispensabile poter controllare le precipitazioni , non pensa che verrebbe investita qualunque risorsa?

Inoltre vorrei portare alla Sua attenzione il fatto che, nel passato piu' o meno recente, piu' voltel i militari di svariati paesi non si sono fatti scrupolo di testare anche diversi veleni sui loro stessi concittadini (aggiungi tuo elenco), ed il loro coinvolgimento nel fatto in questione e' evidente



---------------


Come vede, cerco di dimostrare l’evidenza di un fenomeno, evitando di riferirmi a questi esempi come a “valanghe di studi e rapporti da cercare e leggere”, le porgo invece dei casi concreti, evidenti e oggettivi… in ogni caso, per nulla “teorici”.

Ritornando al nocciolo della questione, si tratta di confutare le affermazioni del metereologo Domenico Azzone, il quale non riconosce come normali “scie di condensazione” quelle che hanno una evoluzione e persistenza tale da renderle fisicamente e metereologicamente incompatibili con tutto ciò che potrebbe essere “scia di condensazione”.


Anche questa la metterei in maniera diversa
/polemica off


--- -------------------

Gli esempi che Le ho portato qui sopra sono alcuni fra i tanti che hanno portato Azzone a non riconoscere come "normali scie di condensazione" gli oggetti della mia richiesta di chiarimento

I manuali redatti da Appleman negli anni passati, a cui Azzone si e' rifatto per le sue conclusioni, o, per restare a casa nostra,da i Giuffrida e Sansosti, nel loro Manuale di meteorologia del 2006, riportano la formazione di scie persistenti come "fenomeno raro", indicandone il motivo nella difficile combinazione di valori atmosferici, necessaria ed imprescindibile

Cio' a cui abbiamo assistito in questi anni e' stato invece che un "fenomeno raro" e' diventato prima quotidiano nei primi anni del 2000, per poi apparire o scomparire per giorni o anche settimane, a parita' (apparente, ovviamente) di condizioni atmosferiche
Cosa che e' continuata sino ai giorni nostri

E' in grado di documentare quali studi scientifici abbiano dimostarto non corrette le conclusioni dei precedenti studi atmosferici sulla formazione di scie persistenti?


------------------------

Ne ricaverai una non-risposta fumosa, a mio parere, ma auguri


Alessandro
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FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 13/5/2014 1:43
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  •  edo
      edo
Re: Ma scusate...
#5406
Sono certo di non sapere
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Ottimi suggerimenti. Approvati e sottoscritti
Inviato il: 13/5/2014 8:11
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  •  NiHiLaNtH
      NiHiLaNtH
Re: Ma scusate...
#5407
Sono certo di non sapere
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non vorrei dire una ca....a ma se non sbaglio anche negli Usa è un pò che non si vede una roba del genere


Inviato il: 13/5/2014 12:03
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  •  Merio
      Merio
Re: Ma scusate...
#5408
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però quante aerovie...
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Inviato il: 13/5/2014 22:27
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  •  giulio01
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Re: Ma scusate...
#5409
So tutto
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@Merio
però quante aerovie...

... e quanti aerei...
http://www.flightradar24.com/32.79
Inviato il: 14/5/2014 14:27
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  •  NiHiLaNtH
      NiHiLaNtH
Re: Ma scusate...
#5410
Sono certo di non sapere
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Citazione:
però quante aerovie...


la foto è del 2004

considerando l'aumento del traffico aereo gli usa dovrebbero essere completamente coperti dalle scie persistenti


pure lo schifo del 22 gennaio 2007 mi pare che non si è più visto

http://www.sciechimiche.org/scie_chimiche/images/stories/Condensazione/22gennaio2007/nooa-b08_20070122-1547.jpg

http://www.sciechimiche.org/scie_chimiche/images/stories/Condensazione/22gennaio2007/dlr-b1_20070122-1259.jpg

http://www.sciechimiche.org/scie_chimiche/images/stories/Condensazione/22gennaio2007/dlr-b2_20070122-1557.jpg
Inviato il: 14/5/2014 20:53
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  •  Merio
      Merio
Re: Ma scusate...
#5411
Sono certo di non sapere
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oggi non c'era una scia che fosse una in cielo...

Azzurro perfetto...

Evidentemente non c'erano le condizioni per la loro formazione...

A dire il vero quasi sembrava non ci fossero aerei...
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Inviato il: 14/5/2014 21:18
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  •  Gianni-M71
      Gianni-M71
Re: Ma scusate...
#5412
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Merio ha scritto:
oggi non c'era una scia che fosse una in cielo...

Azzurro perfetto...

Evidentemente non c'erano le condizioni per la loro formazione...

A dire il vero quasi sembrava non ci fossero aerei...


Confermo anche da me: cielo azzurrissimo, nuvole stupende mosse dal vento in quota e nessuna scia anomala... ma guarda un po'!

Gli aerei si son visti, ma stranamente come accade in giornate simili a questa, tornano tutti ad avere la loro rapida e cortissima scietta appresso... come Natura ha sempre comandato!

Certo che è proprio bizzarra eh, la nuova fisica atmosferica del XXI secolo...
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Inviato il: 15/5/2014 1:02
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  •  edo
      edo
Re: Ma scusate...
#5413
Sono certo di non sapere
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Arrivata la risposta:

per lavoro io sono abituata a confutare teorie che poggiano su dati oggettivi raccolti ed analizzati secondo il metodo scientifico che, grazie a Dio, ci consente di procedere secondo criteri che non dipendono dalla soggettività del singolo.

Lei mi porta come 'prove' delle semplici dichiarazioni di una person e/o video presi da youtube. Io, dal canto mio, posso offrirle invece una valanga di studi, che come ho specificato nell'articolo, vanno avanti ormai da decine di anni.

Nel momento in cui lei, o chiunque altro compreso il Sig. Azzone, portasse alla mia attenzione o a quella di altri esperti del settore altrettanti studi condotti sempre secondo i criteri propri del metodo scientifico allora potremmo discutere di una eventuale confutazione.

Al momento io leggo solo parole che hanno una elevata connotazione soggettiva non poggiando, ripeto, su dati oggettivi.

Per rispondere alla sua domanda: "E' in grado di documentare quali studi scientifici abbiano dimostarto non corrette le conclusioni dei precedenti studi atmosferici sulla formazione di scie persistenti?" le cito, solo per fare alcuni esempi, il progetto europeo REACT4C ancora in corso che ha una durata quadriennale e che per ogni anno ha prodotto rapporti dettagliati sull'impatto attuale delle emissioni degli aerei sul clima.
Una sintesi di quanto si fa nel campo della fisica atmosferica può trovarla nel mio libro 'Ozono ed aerosol atmosferici. Analisi di misure in situ e studi modellistici di sensibilità chimico-climatica' ARACNE Editrice. Infine solo per darle un'idea di come procedono gli studi in questi settore le invio in allegato un lavoro presentato qualche anno fa ad una giornata di studio presso l'Accademia dei Lincei dal titolo 'Perturbazioni chimico-climatiche prodotte dalle emissioni da trasporto aereo: effetti diretti e indiretti'.

A livello personale possiamo fare tutte le ipotesi di questo mondo, compresa anche quella che esistono asini che volano, ma ogni ipotesi va verificata sul campo. Dire 'fenomeno raro' o 'fenomeno 'diventato più frequente', solo per fare qualche esempio, purtroppo non significa assolutamente nulla se non si forniscono le prove di ciò quantificando l'eventuale rarirà o frequenza.

Per concludere le riporto qui un link interessante da guardare:

http://ceifan.org/scie_pre1995.htm


questo l'articolo dell'accademia dei lincei:

Perturbazioni chimico-climatiche prodotte dalle emissioni da trasporto aereo:
effetti diretti e indiretti.

Daniela Iachetti, Natalia De Luca, Giovanni Pitari e Piero Di Carlo.
Dipartimento di Fisica – Università degli Studi de L’Aquila

ABSTRACT
Le emissioni del trasporto aereo possono alterare la composizione chimico-fisica dell’atmosfera a livello globale e causare di conseguenza cambiamenti climatici e variazioni del contenuto di ozono, sia in troposfera che in stratosfera. L'impatto climatico delle emissioni da aerei è dovuto all'emissione di CO2, specie gassosa a lunga vita con impatto a lungo termine, e all' emissione di gas o particelle a vita più breve, come ossidi di azoto ed aerosol (impatto a breve termine). Le stime dell' IPCC hanno messo in evidenza come il contributo al Forcing Radiativo (RF) globale da parte delle emissioni dell’aviazione potrebbe oscillare, per uno scenario relativo al 2050, tra il 3 e il 7% della forzatura totale antropica, escludendo gli effetti indiretti sulle particelle di ghiaccio dei cirri. Recentemente la forzatura radiativa relativa agli aerei è stata aggiornata per uno scenario del 2005 rispetto ad un caso base del 2000 e in considerazione del forte aumento del traffico aereo avutosi dal 2000 in poi. In questo studio si è stimato un RF dovuto alle emissioni degli aerei pari a 0.1 W/m2 e un aumento del contenuto di ozono troposferico di circa lo 0.6%. Le maggiori incertezze sono legate agli effetti diretti e indiretti degli aerosol ed alla fotochimica dell’ozono e dei suoi precursori a vita breve.
INTRODUZIONE
La nascita dell’interesse per l’impatto delle emissioni degli aerei sul clima e l’ozono è da far risalire a circa 40 anni fa, quando negli anni ’60 sia Stati Uniti che Regno Unito avevano in programma lo sviluppo di un aereo supersonico, sollevando preoccupazioni su eventuali rischi per l’ozono stratosferico. Nelle prime pubblicazioni sull’aumento dell’ozono troposferico prodotto dalla fotodissociazione del NOx emesso dagli aerei (programmi CIAP, COMESA e COVOS), è stata confermata l’esistenza di un punto di “cross-over” tra la produzione di O3 da NOx in troposfera e la distruzione di O3 da NOx in stratosfera (IPCC, 1999). Nel decennio successivo l’attenzione si è spostata dalla possibilità di un impoverimento di ozono in stratosfera a causa delle emissioni di aerei supersonici, mai sviluppati, all’aumento di O3 nella porzione di atmosfera intorno alla tropopausa. In questa zona, infatti, l’ozono prodotto chimicamente in seguito all’emissione di NOx da parte di aerei subsonici, agisce efficacemente da gas serra. Il report IPCC (2007) mostra come le variazioni di origine antropica dell’ozono troposferico abbiano avuto un impatto climatico maggiore di quello dovuto alle variazioni di ozono stratosferico. Negli ultimi 10 anni l’attenzione si è spostata principalmente sull’aumento di contrails e cirri. Il più completo trattato sull’impatto delle emissioni dell’aviazione sul clima e sull’ozono, è rappresentato dal Report Speciale ‘Aviation and the Global Atmosphere’, pubblicato alla fine degli anni novanta dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) (IPCC, 1999). Gli studi a riguardo sono diventati sempre più numerosi negli ultimi anni (ad esempio, Sausen et al., 2005): le pubblicazioni e i risultati più aggiornati, ottenuti nei molteplici programmi di ricerca nazionali e internazionali, sono stati raccolti e discussi nel recente Report Scientifico Europeo sull’impatto delle diverse forme di trasporto ed in particolare del trasporto aereo: “Transport Impacts on Atmosphere and Climate: Aviation” (Lee et al., 2010), un aggiornamento del report IPCC (1999). In accordo con l’attuale stato della conoscenza sull’argomento, le emissioni degli aerei influenzano direttamente la chimica atmosferica ed il clima, in termini di Forcing Radiativo (RF), mediante i seguenti processi: 1) emissione di CO2 (contributo positivo a RF globale, mediante azione di gas serra con assorbimento della radiazione planetaria infrarossa (IR)); 2) emissione di H2O (contributo positivo, gas serra); 3) emissione di aerosol di zolfo (contributo negativo, mediante scattering della radiazione solare incidente (SW)); 4) emissione di aerosol di carbonio nero (black carbon, BC) (contributo positivo, per assorbimento SW); 5) formazione di scie di condensazione persistenti in coda agli aerei (contributo potenzialmente sia positivo (assorbimento IR) che negativo (scattering SW), in funzione delle condizioni atmosferiche). Le emissioni degli aerei influenzano anche indirettamente la chimica atmosferica ed il clima mediante i seguenti processi: 1) l’emissione di NOx in troposfera innesca reazioni chimiche che producono ozono, con RF positivo (da azione di O3 come gas serra); 2) le emissioni di NOx in quota producono chimicamente un aumento di OH e quindi una diminuzione della vita media del metano, con un contributo negativo a RF (diminuita azione serra del CH4); 3) l’emissione di H2O determina un piccolo contributo negativo, a causa dell’ulteriore formazione di HOx e quindi di distruzione chimica di O3; 4) l’emissione di aerosol di zolfo influenza la chimica in fase eterogenea: infatti una parte del NOx viene persa con formazione di HNO3 per reazioni chimiche sulla superficie degli aerosol solforici ed i processi di formazione di ozono risultano meno efficaci. L’effetto netto è una chimica dell’ozono fortemente dipendente dalla quota di emissione e dal trasporto su larga scala dei traccianti emessi (contributo negativo a RF); 5) la formazione di cirri indotti dall’aumento del numero di nuclei di condensazione emessi potrebbe contribuire ad un RF sia positivo che negativo, in funzione delle condizioni atmosferiche; nel caso di nuclei di carbonio si parla di “soot cirrus”: questi ultimi influenzano sia l’albedo che l’emissività delle nubi. Questo effetto può tradursi sia in un contributo positivo che in un contributo negativo a RF; allo stato attuale della conoscenza il segno del contributo è piuttosto incerto (Penner et al., 2009), per quanto la maggior parte degli studi di sensibilità climatica predicano una prevalenza dell’effetto di assorbimento della radiazione planetaria IR, con conseguente RF positivo; 6) un aumento di temperatura superficiale dovuto ai vari RF sopra elencati può determinare aumenti del flusso superficiale di isoprene ed altri idrocarburi di origine biogenica dalle piante (BVOC) (Guenther et al., 2006). Si tratta di composti altamente reattivi, che giocano un ruolo chiave nella chimica a breve termine della troposfera ed hanno un importante impatto sulla produzione di ozono e degli aerosol organici secondari (Ryerson, et al., 2001).
ESPERIMENTI NUMERICI
Il modello numerico dell’Università dell’Aquila (ULAQ-CTM) utilizzato per questo studio è un modello tridimensionale di chimica e trasporto, in cui sono trattate sia le più importanti reazioni chimiche che avvengono in atmosfera, sia le equazioni di formazione e crescita degli aerosol, mediante un codice di microfisica. L’attenzione del nostro gruppo si è concentrata sullo studio dell’impatto degli aerosol emessi dagli aerei sulla chimica eterogenea (aerosol solforici) e sull’effetto indiretto di nucleazione di particelle di ghiaccio (“soot-cirrus”). Gli esperimenti svolti sono essenzialmente di 4 tipi: Esp-1 è una simulazione di background in cui non vengono prese in considerazione le emissioni da aerei; in Esp-2 sono introdotte solo le emissioni aeree gassose (CO2, NOx, H2O); in Esp-3 alle emissioni gassose vengono aggiunte le emissioni di aerosol, in particolare solfati e BC; in Esp-4 viene introdotta anche la variazione di temperatura calcolata nel caso 3 rispetto al caso 1, al fine di valutare la risposta climatica nell’emissione di BVOC e quindi nella formazione di aerosol organici secondari (SOA). Lo scopo degli esperimenti è quello di: (a) calcolare RF diretto degli aerosol solforici e di BC; (b) stimare l'effetto indiretto sul bilancio NOx-HNO3 (e quindi di O3) via chimica eterogenea sulla superficie degli aerosol solforici e l’effetto indiretto sui meccanismi di formazione di soot-cirrus, con annesso calcolo dei RF; (c) confrontare tali RF con quelli di CO2 e CH4 (specie a vita lunga); (d) calcolare la perturbazione del flusso superficiale di isoprene e terpeni e della formazione di SOA dovuta alla variazione di temperatura della superficie terrestre causata da RF da aerei.
RISULTATI
Gli aerosol di acido solforico ed acqua emessi dagli aerei giocano un ruolo importante nelle reazioni chimiche in fase eterogenea nell’alta troposfera e bassa stratosfera (UT/LS), convertendo il NOx in acido nitrico e riducendo così la produzione di ozono. Infatti in Fig. 1 si nota come in Esp-3, in cui sono considerate anche le emissioni di aerosol solforici, il contenuto di NOx è inferiore rispetto ad Esp-2, dove queste emissioni non sono considerate. Di conseguenza anche la produzione di ozono da NOx, risulta inferiore in Esp-3 rispetto ad Esp-2.

Fig.1 Variazioni medie annuali di NOx (pptv) e O3 (ppbv), dovute alle emissioni da aerei in funzione di latitudine e quota.
Per convenzione l’impatto climatico delle emissioni degli aerei viene quantificato usando il parametro RF, in quanto numerosi esperimenti hanno dimostrato una dipendenza approssimativamente lineare tra RF medio globale e la variazione media di temperatura calcolata su tutto il globo (IPCC 2007). Un cambiamento nella radiazione netta media alla sommità della troposfera (tropopausa), causato da un cambiamento antropico sia della radiazione infrarossa planetaria che della radiazione solare, è definito come “Forcing Radiativo”. Un incremento della concentrazione di gas serra (H2O, CO2, CH4, O3) conduce ad una riduzione della radiazione infrarossa uscente e ad un RF positivo. Le particelle di aerosol sospese in atmosfera interagiscono fortemente con la radiazione solare determinando in generale una diminuzione del flusso di radiazione incidente al suolo ed un aumento della frazione diffusa verso lo spazio; queste ultime variazioni producono un raffreddamento del sistema. Tuttavia, in presenza di aerosol particolarmente assorbenti (come il BC) l'effetto radiativo cambia di segno in quanto prevale l’effetto di assorbimento rispetto a quello di scattering, producendo così un riscaldamento del sistema. La Fig. 2 mostra le medie zonali ed annuali dei diversi contributi a RF, specie per specie. Nel caso di CO2 e CH4, RF dovuto alle emissioni da aerei è piuttosto uniforme su scala globale; per gli aerosol (solfati e BC), RF risulta geograficamente più confinato alle zone di emissione poiché si tratta di specie a vita breve. Anche per l’ozono, specie gassosa a vita breve, RF è concentrato nelle zone di emissione, con valori più alti in Esp-2 che in Esp-3 rispetto alla simulazione senza aerei (Esp-1). Infatti, a causa dei meccanismi chimici sopra descritti e relativi al bilancio NOx-HNO3, l’aumento di ozono rispetto alla simulazione senza aerei è maggiore in Esp-2 che in Esp-3 (aumento della colonna rispettivamente di 0.69% e 0.56%).

Fig. 2. Medie zonali ed annuali dei diversi contributi a RF (W/m2), specie per specie e totale (a); medie zonali ed annuali dell’aumento netto di temperatura al suolo (K) per Esp-3 (linea piena) ed Esp-2 (linea tratteggiata) rispetto alla simulazione senza emissioni da aerei (Esp-1) (b).

Si vede come il contributo maggiore sia legato all’ozono ed alle nubi di ghiaccio. La parametrizzazione usata in questo studio per la formazione di tali particelle, è quella di Kärcher e Lohmann (2002), in cui è considerata la nucleazione in fase omogenea e il successivo congelamento di un aerosol molto freddo (T< 235 K) che si sposta verticalmente sotto l’influenza dei moti ascensionali nella UT/LS. L’aumento di vapor d’acqua ed aerosol (in particolare BC) nella UT/LS, rispetto ad una situazione priva di emissioni dagli aerei, modifica sia la distribuzione dimensionale che la popolazione delle particelle di ghiaccio, con effetti significativi su RF. E’ stata qui introdotta una modifica nella probabilità di nucleazione per tenere conto della più bassa soglia di sovra-saturazione del ghiaccio richiesta in un processo di congelamento eterogeneo rispetto a quello omogeneo.
Come già detto, numerosi esperimenti hanno dimostrato una dipendenza approssimativamente lineare tra RF medio globale e la variazione media di temperatura calcolata su tutto il globo (Fig. 2b). La forzatura radiativa legata alle emissioni da aerei produce una risposta complessa del sistema climatico. L’aspetto che è stato considerato qui è l’aumento della produzione di “Composti Organici Volatili di Origine Biogenica” (BVOC). La produzione media globale annuale di BVOC ammonta a circa 1015 g/anno e le emissioni sono globalmente superiori a quelle di idrocarburi di origine antropica (Guenther et al. 1995). Tra le emissioni di BVOC, quella di isoprene è di gran lunga la più importante (44% del totale) seguita da quelle di monoterpeni (11% del totale). Si tratta di composti altamente reattivi che una volta emessi reagiscono rapidamente con OH, O3 e NO3. Tali reazioni portano alla formazione di specie chimiche secondarie che possono accrescere i livelli di ozono ed altri ossidanti in ambienti ricchi di ossidi di azoto. Tuttavia la formazione di ozono troposferico da BVOC ha un effetto trascurabile sul clima rispetto a quello degli aerosol organici secondari che si formano dall’ossidazione degli stessi BVOC. Diversi parametri fisico-chimici dell’atmosfera possono influenzare direttamene l’emissione di BVOC. I principali sono, in ordine di importanza: la temperatura, la radiazione solare, la concentrazione di CO2, la concentrazione di O3 e degli altri inquinanti a vita breve, l’umidità relativa (Shade et al, 1999). Poiché l’emissione di isoprene dalle piante è fortemente legata all’aumento di temperatura (con una dipendenza esponenziale (Shade et al, 1999)), lo studio di tali composti riveste una grande importanza anche in riferimento ai cambiamenti climatici globali. E’ importante stimare il flusso di emissione dalle piante per poter fare delle ipotesi riguardo alla risposta della vegetazione ai cambiamenti climatici e all’influenza di queste emissioni sulla chimica troposferica e sulla qualità dell’aria. Stime modellistiche prevedono che le emissioni di isoprene possano raddoppiare rispetto a quelle attuali nell’anno 2100 (Guenther et al., 2006) a causa dell’aumento di temperatura. I modelli evidenziano inoltre che i cambiamenti dei livelli di ozono troposferico dovuti all’incremento di emissioni biogeniche sono dominanti rispetto a quelli dovuti alle sole variazioni climatiche (Lin et al., 2008). In Fig. 3 viene mostrata l’emissione di terpeni, calcolata utilizzando la seguente formula: F=F0(φ, λ) eb(TS – T0) dove F è il flusso al suolo, F0 = 70 kg-C/km2/mese, b=0.09 K-1, T0=303 K , e TS è la temperatura in superficie (Guenther et al., 1995). In Fig. 3 viene anche presentata la perturbazione del flusso calcolata in seguito alla forzatura radiativa delle emissioni da aerei. Circa il 10% dei terpeni emessi si trasforma rapidamente in SOA che influenzano il clima mediante scattering della radiazione solare incidente.


Fig.3 Flusso medio annuale di terpeni (kg-C/km2/mese) per il mese di Gennaio (a) e Luglio (b) e perturbazione (kg-C/km2/mese) dovuta alla forzatura climatica delle emissioni da aerei nel mese di Gennaio (c) e Luglio (d).
SPECIE 2010 2050
CO2 34.5 73.3
CH4 (da NOx) -11.4 -36.3
O3 (da NOx) 26.0 76.5
H2O 2.7 6.7
Contrails 11.8 37.2
SO4 -3.3 -11.8
BC 1.8 8.4
Cirri 46.2 80.0
Totale 108.3 234
SOA (risposta climatica) -7.4 -16.7
∆T(K)
0.06 0.12

CONCLUSIONI
In sintesi, l’emissione di gas ed aerosol da parte degli aerei causa una forzatura climatica che, in termini di RF medio globale, è riassunta in Tab. 1 per orizzonti temporali del 2010 e del 2050. Si vede come l’aumento dell’ozono troposferico su scala planetaria contribuisce al riscaldamento globale in misura pari se non superiore alla CO2. Le emissioni biogeniche tendono ad aumentare esponenzialmente con l’aumento della temperatura e da un lato producono un feedback positivo sul clima (in quanto responsabili di aumento dell’ozono troposferico), dall’altro producono un feedback negativo mediante l’aumento di produzione di particelle che diffondono la radiazione solare incidente (SOA). In prospettiva futura, le emissioni degli aerei giocano un ruolo non trascurabile nel sistema climatico, sia in relazione ai trend futuri previsti per il traffico aereo, sia soprattutto per il fatto che tali emissioni avvengono a quote prossime a quelle della tropopausa, dove RF unitario dell’ozono è massimo (ovvero W/m2 per Unità Dobson di colonna di O3) (Forster e Shine, 1997). Le incertezze maggiori nel calcolo della forzatura climatica delle emissioni da flotte aeree dipendono dalla parametrizzazione di: (1) processi fotochimici rilevanti per l’ozono troposferico e le interazioni stratosfera-troposfera; (2) processi microfisici di formazione delle nubi di ghiaccio nell’alta troposfera per nucleazione su particelle di BC; (3) formazione di aerosol organici secondari dai VOC biogenici; (4) tipi di risposta climatica al forcing dovuto alle emissioni da aerei. L’aumento di temperatura al suolo calcolato nell’orizzonte temporale del 2050 è una frazione significativa (circa il 6%) del target di 2K stabilito dalle organizzazioni governative internazionali (Accordo di Copenaghen). E’ necessario pertanto elaborare strategie di mitigazione, mediante l’utilizzo di carburanti alternativi che non producano o abbattano CO2 e BC e l’introduzione di quote di volo alternative: è stato infatti dimostrato che l’effetto netto delle emissioni sulla chimica dell’ozono è fortemente dipendente dalla quota di emissione del NOx. La quota di volo, inoltre, può influenzare significativamente anche la produzione di soot-cirrus e contrails.

BIBLIOGRAFIA

• Forster, P.M.., and K.P. Shine: Radiative forcing and temperature trends from stratospheric ozone changes, J. Geophys. Res., 102, 10841-10857, 1997.
• Guenther, A., et al.: A global model of natural volatile organic compound emissions. J. Geophys. Res., 100 (D5), 8873–8892, 1995.
• Guenther, A. et al.: Estimates of global terrestrial isoprene emissions using MEGAN (Model of Emissions of Gases and Aerosols from Nature). Atmos. Chem. Phys 6, 3181–3210, 2006.
• Kärcher, B., and U. Lohmann: A parameterization of cirrus cloud formation: homogeneous freezing of supercooled aerosols, J. Geophys. Res., 107, 4010, 10.1029/2001JD000470, 2002.
• IPCC: Aviation and the global atmosphere, J. Penner et al., Eds., Intergovernmental Panel on Climate Change. Cambridge University Press, Cambridge, UK, 1999.
• IPCC: Climate change 2007. The physical science basis, S. Solomon et al., Eds., Contribution of Working Group I to the Fourth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change. Cambridge University Press, UK, 2007.
• Lee, D.S., et al.: Transport impacts on atmosphere and climate: Aviation, doi:10.1016/j.atmosenv.2009.06.005. In press.
• Lin, J.T., et al.: Effects of future climate and biogenic emissions changes on surface ozone over the United States and China. J. of Applied Meteorology and Climatology 47 (7), 1888–1909,2008.
• Penner, J.E., et al.: Possible influence of anthropogenic aerosols on cirrus clouds and anthropogenic forcing, Atmos. Chem. Phys., 9, 879–896, 2009.
• Ryerson, T.B., et al. : Observations of ozone formation in power plant plumes and implications for ozone control strategies, Science 292, 719, 2001.
• Sausen, R., et al: Aviation radiative forcing in 2000: an update of IPCC (1999). Meteorol. Z., 14, 555–561, 2005.
• Schade, G. W., Goldstein, A. H., and Lamanna, M. S.: Are monoterpene emissions influenced by humidity?, Geophys. Res. Lett., 26, 2187–2190, 1999.
Inviato il: 15/5/2014 12:36
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  •  cagliostro
      cagliostro
Re: Ma scusate...
#5414
Dubito ormai di tutto
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Buongiorno

Qualcuno ha già segnalato ed eventualmente proposto una traduzione in lingua italiana di questa testimonianza ?

https://www.youtube.com/watch?v=jHm0XhtDyZA

Mi sembrava interessante, anche sentire l'opinione degli scettici, essendo io notoriamente scarso nella lingua inglese, grazie
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Inviato il: 15/5/2014 16:26
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  •  Gianni-M71
      Gianni-M71
Re: Ma scusate...
#5415
Ho qualche dubbio
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Citazione:

edo ha scritto:
Arrivata la risposta:

Tasto destro sulla risposta --> spostare il file nel cestino --> svuotare il cestino.
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Inviato il: 15/5/2014 16:36
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  •  NiHiLaNtH
      NiHiLaNtH
Re: Ma scusate...
#5416
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mi pare che c'è qualcosa sui famosi siti di debunking americani
Inviato il: 15/5/2014 16:41
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Re: Ma scusate...
#5417
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Parco Nazionale di Yosemite, California
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Inviato il: 15/5/2014 19:17
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  •  TAD
      TAD
Re: Ma scusate...
#5418
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Quando la Peste falcidiava le popolazioni europee, con un tasso di infettività prossimo al 70%, nacque - nell'immaginario collettivo (soprattutto tra i ceti medio-bassi che ai quei tempi costituivano la quasi totalità popolazione) - la figura dell' UNTORE.

L' UNTORE era un individuo che - secondo la follia paranoica della gente dell'epoca - cospargeva i luoghi più frequentati di una sostanza giallastra volta a contagiare gli abitanti con il morbo.

I primi ad essere accusati di unzione furono gli appartenenti alle comunità ebraiche, colpevoli - secondo la follia paranoica della gente dell'epoca - di avvelenare i pozzi d'acqua delle varie comunità, ma il capro espiatorio variava totalmente da località a località.

Successivamente vennero accusate le donne, colpevoli - secondo la follia paranoica della gente dell'epoca - di stregoneria e di voler attuare il Piano del Demonio volto all' intero Sterminio della Razza Umana.


Era il MEDIOEVO, ossia il Periodo più buio della storia dell'umanità.


La Fisica, la Chimica, la Medicina erano ancora fuse in un'unica disciplina alla quale ci si riferiva con l'espressione: Alchimia.


Risulta perciò facilmente comprensibile che - a QUEI TEMPI - di fronte ad un disastro, rintracciare un colpevole, un capro espiatorio, non cambia le cose ma almeno serve a fornire una “spiegazione” all’accaduto.


Ma oggi, nel terzo millennio, dopo 500 anni di SCIENZA, leggere qualcosa del tipo:


Citazione:

Gianni-M71:

Tasto destro sulla risposta --> spostare il file nel cestino --> svuotare il cestino.


...in risposta ad un DOCUMENTO REDATTO SECONDO I CRITERI DELLA SCIENZA...

E' ASSOLUTAMENTE INQUALIFICABILE.




Ma nell' inqualificabilità appare ben delineato e plasticamente rappresentato ancora OGGI, nel TERZO MILLENNIO, il BISOGNO di molti individui di rivolgersi ad un SANTONE, nel disperato tentativo di ottenere risposte che risultino quantomeno comprensibili a tali soggetti che - privi delle basi culturali necessarie ad analizzare una qualsiasi fenomenologia - trovano conforto nel sentirsi partecipi di un'ennesima PERSECUZIONE DEGLI UNTORI.


Poco importa se tale FOLLIA PARANOICA esiste solo nella loro mente.


Perchè la CACCIA ALLE STREGHE NON E' MAI FINITA.
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Inviato il: 15/5/2014 19:23
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  •  ahmbar
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Re: Ma scusate...
#5419
Dubito ormai di tutto
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Tad
...in risposta ad un DOCUMENTO REDATTO SECONDO I CRITERI DELLA SCIENZA...

Che illustra gli studi sulla chimica atmosferica provocati dai voli compreso di conseguenze sul clima , in particolare sugli effetti causati all'ozono dai carburanti e addittivi

L'unico accenno che mostra al problema sollevato l'abstract , senza offrire nessuna spiegazione, peraltro, e' al punto 5: 5) formazione di scie di condensazione persistenti in coda agli aerei
Conseguenza di cosa? E perche l'altro ieri no, ieri sempre ed oggi ogni tanto?


Non mi pare adeguato il tuo commento , a me non sembra che Gianni71 abbia voluto bruciare la strega, quanto la sua rusposta quantomeno evasiva
Qualcuno ha forse contestato le sue capacita' o qualifiche?
O la validita' degli studi sul clima attuali suoi o dei suoi colleghi?


Ma se ti viene chiesta una giustificazione del perche' un fenomeno definito raro dopo accurati studi scientifici diventa quotidiano (per poi risparire e riapparire apperentemente indipendentemente dalle condizioni atmosferiche, esattamente come avverrebbe in caso di esperimenti pratici ), non e' corretto scrivere Al momento io leggo solo parole che hanno una elevata connotazione soggettiva non poggiando, ripeto, su dati oggettivi.



Potremmo farle vedere http://www.slideshare.net/morenabriga/il-fenomeno-della-condensazione , ci sono gli studi di Appleman, della Nasa, della Faa, dell'Epa, a sembrano piu' che sufficienti "dati oggettivi"
Dato che e' su questo, oltre che le prove "personali, ovviamente, che ho fondato i miei dubbi, spero non sia vera l'immagine che risulta dalla risposta, ma sia solo frutto di personali convinzioni della riecrcatrice dettate dalla misconoscenza del fatto



P.S.
O forse abbiamo un'altra Clorofilla da "io ho studiato e voi non sapete fare 2+2", se fossi Edo approfondirei
E il cielo non voglia che sia vero, o ti perseguitero' per millenni per questo tuo post in sua difesa e del "metodo scientifico" del marchese del grillo
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Inviato il: 15/5/2014 21:51
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  •  gronda85
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Re: Ma scusate...
#5420
Dubito ormai di tutto
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ciao tad

purtroppo non conosco la scienza, ma..

che ne pensano le 3 scimmiette dell' immagine proposta da sertes, per esempio?

e te?

hai mai analizzato quel tipo di scie?

io no
secondo te, tutto regolare?

senza fingere di non palare\vedere\sentire...

gli aerei di linea fanno così?

mi ripeto:
da osservatore del cielo dico no




dammi un link per le scacchiere, ché gli scacchi mi piacciono tanto
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Inviato il: 15/5/2014 21:54
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  •  edo
      edo
Re: Ma scusate...
#5421
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La cosa migliore che potessi fare è stata inviare la sequenza di e-mail al Sig. Azzone.
Vedrà lui se è il caso di rispondere, e come.
Noi del thread (volendo) possiamo rispondere per conto nostro; ma premetto che io non ho le competenze per discutere a livello scientifico... perciò se qualcuno volesse replicare ai punti citati... lo "facci"... eventualmente io posso provvedere a inoltrare per e-mail la risposta.
Inviato il: 15/5/2014 22:27
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  •  NiHiLaNtH
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Re: Ma scusate...
#5422
Sono certo di non sapere
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Citazione:
che ne pensano le 3 scimmiette dell' immagine proposta da sertes, per esempio?


da quello che vedo su flightradar24 la zona tra il parco di stanislaus e il parco di yosemite è abbastanza trafficata in direzione ovest-est quindi teoricamente potrebbero essere aerei di linea

poi bisogna vedere se la foto è recente o di 10-20 anni fa
Inviato il: 16/5/2014 0:36
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  •  Gianni-M71
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Re: Ma scusate...
#5423
Ho qualche dubbio
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TAD: Citazione:

...in risposta ad un DOCUMENTO REDATTO SECONDO I CRITERI DELLA SCIENZA...

E' ASSOLUTAMENTE INQUALIFICABILE.

Senti TAD, lasciamo perdere...

Unendomi alle considerazioni critiche di chi mi ha preceduto nei commenti - riguardo la risposta di questa ricercatrice - pur non essendo certo uno scienziato, ribadisco che per me il tuo caro "documento redatto scientificamente" non spiega una beata fava del problema, e per tanto lo ritengo da cestinare.
Per me ha esattamente lo stesso valore del documento - anch'esso "redatto scientificamente" - che venne fatto dal NIST per spiegare il crollo del WTC7: un cumulo di inutile cartaccia.

Quando una persona qualificata ti dice:

Citazione:
"Lei mi porta come 'prove' delle semplici dichiarazioni di una person e/o video presi da youtube. Io, dal canto mio, posso offrirle invece una valanga di studi, che come ho specificato nell'articolo, vanno avanti ormai da decine di anni."

Poi dopo vai a vedere, e né nelle "valanghe di studi" che cita, né nel documento stesso, ti viene data nessuna spiegazione di quello che effettivamente viene mostrato all'interno di quei filmati, limitandosi solo a denigrarne la fonte di provenienza.
Se permetti quindi, ho tutto il diritto di ritenermi quantomento insoddisfatto da simili "risposte" evasive (appunto come dice ahmbar), e di ritenere di conseguenza inattendibile anche chi le fornisce.

E poi ancora:

Citazione:
"A livello personale possiamo fare tutte le ipotesi di questo mondo, compresa anche quella che esistono asini che volano, ma ogni ipotesi va verificata sul campo. Dire 'fenomeno raro' o 'fenomeno 'diventato più frequente', solo per fare qualche esempio, purtroppo non significa assolutamente nulla se non si forniscono le prove di ciò quantificando l'eventuale rarirà o frequenza."

In altre parole vuol dire che il fenomeno di cui stiamo parlando è sempre esistito così come ora lo vediamo, e quindi scenari come quelli della foto postata da Sertes gli abbiamo sempre visti quasi tutti i giorni, sopra le nostre città, paesi e campagne, dagli anni '60 fino ad oggi... e quindi come anche li hanno sempre osservati i nostri genitori e nonni... capito?
Alla faccia quindi chi per esperienza diretta ha sempre visto il contrario. Come se milioni di persone nel mondo avessero l'anello al naso...

Questa sfacciata negazione di una REALTA' storica e testimoniale, è quello che io definisco ASSOLUTAMENTE INQUALIFICABILE, caro TAD. Capisci?
E si continua imperterriti a negare questo, nel tentativo di spiegare qualcosa che rimane inspiegabile in termini "atmosferico-naturali", piaccia o meno.

In conclusione quindi, è perfettamente inutile mostrare un documento "REDATTO SECONDO I CRITERI DELLA SCIENZA", quando poi all'interno non dice nulla sulle domande basilari della questione:

- come mai se si tratta di un fenomeno dovuto agli scarichi dei motori, non se ne ha memoria palese prima di 15 - 20 anni fa?
- come mai si verifica certi giorni sì, ed altri no, in cui gli aerei tornano a produrre le scia corta abituale?
- cosa cambia nell'atmosfera da un giorno all'altro, se fosse da quello??;
- come mai a parità di condizioni atmosferiche, gli aerei producono tipi di scie differenti (corte o persistenti che si espandono)?
- come è possibile che una scia di condensazione si verifichi anche a quote più basse di quelle necessarie alla sua formazione?
- come è possibile che una aereo produca scie "ad intermittenza", "on-off" come quelle viste nei filmati allegati sopra?

Non sapendo rispondere a questo, quel documento può dire tutto quello che vuole, ma per me non vale una ceppa!

Quindi TAD, per quanto mi riguarda, puoi prendere il tuo commento, le tue scimmiette, i tuoi santoni, le tue streghe e i tuoi untori...e mandarli tutti a far bella compagnia al "documento scientifico", dentro al suddetto cestino.
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Re: Ma scusate...
#5424
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Citazione:
gronda85 ha scritto:
che ne pensano le 3 scimmiette dell' immagine proposta da sertes, per esempio?


pensano che l'idea di TAD è fantastica per fare un immagine ancora migliore:

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Re: Ma scusate...
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Re: Ma scusate...
#5426
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qualche anima pia è in gradodi postarmi quel documento usa nel quale il termine chemtrails prima c'è e poi nella versione successiva scompare?

Eventualmente qualche altro documento ufficiale importante in cui appare il termine chemtrails?

Tenchiùissimo
Inviato il: 17/5/2014 9:18
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Re: Ma scusate...
#5427
Sono certo di non sapere
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Citazione:

edo ha scritto:
qualche anima pia è in gradodi postarmi quel documento usa nel quale il termine chemtrails prima c'è e poi nella versione successiva scompare?

Eventualmente qualche altro documento ufficiale importante in cui appare il termine chemtrails?

Tenchiùissimo


E' lo Space Preservation Act del 2001

https://www.fas.org/sgp/congress/2001/hr2977.html
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Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Inviato il: 17/5/2014 10:11
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  •  edo
      edo
Re: Ma scusate...
#5428
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
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Grazie Sertes, preziosissimo come sempre! Hai anche il documento successivo in cui il termine è scomparso?
Inviato il: 17/5/2014 12:12
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  •  NiHiLaNtH
      NiHiLaNtH
Re: Ma scusate...
#5429
Sono certo di non sapere
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Citazione:
come è possibile che una aereo produca scie "ad intermittenza", "on-off" come quelle viste nei filmati allegati sopra?


come non lo sai ? è l'atmosfera che non è uniforme
come le nuvole naturali che hanno dei contorni ben definiti, iniziano improvvisamente e terminano allo stesso modo

così poco uniforme che si formano scie lunghe centinaia di chilometri e ie scie dai motori con l'effetto on-off sono un fenomeno rarissimo
Inviato il: 17/5/2014 17:23
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  •  TAD
      TAD
Re: Ma scusate...
#5430
Dubito ormai di tutto
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Da 7th planet
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ahmbar:

Citazione:

Che illustra gli studi sulla chimica atmosferica provocati dai voli compreso di conseguenze sul clima


Proprio così, esatto. In questo thread, invece, di cosa stiamo discutendo?


Di climatologia? Tossicologia? Controllo Mentale? Tecnologie radar? Complotti internazionali?



Siamo in grado, una buona volta, dopo 181 Pagine di Thread di formalizzare l' oggetto di questa discussione? Perchè, per inciso: l'espressione scie chimiche non trova collocazione in alcun indice analitico di alcun trattato, saggio, paper, documento, pubblicazione scientifico/a.



L'utente edo si è rivolto ad una studiosa di scienze climatiche, la quale, ha fornito risposta formale (e per risposta formale intendo una risposta formalmente redatta secondo i criteri della scienza) ottenendo le RISPOSTE SEGUENTI:


Citazione:

io sono abituata a confutare teorie che poggiano su dati oggettivi raccolti ed analizzati secondo il metodo scientifico

[...]
Lei mi porta come 'prove' delle semplici dichiarazioni di una person e/o video presi da youtube


[...]


io leggo solo parole che hanno una elevata connotazione soggettiva non poggiando, ripeto, su dati oggettivi.




Ma soprattutto:

Citazione:

Dire 'fenomeno raro' o 'fenomeno 'diventato più frequente', solo per fare qualche esempio, purtroppo non significa assolutamente nulla se non si forniscono le prove di ciò quantificando l'eventuale rarirà o frequenza.




Formalismo scientifico.


Non c'è molto da aggiungere se lo si chiede ad una scienziata, chidedendole implicitamente di parlare nel linguaggio della scienza.


Personalmente ho trovato molto interessanti le disgressioni della dottoressa sugli effetti del traffico aereo sull' ozono contenuto nella nostra atmosfera.

Mi ha molto affascinato il suo sottolineare la possibile diversità degli effetti che ricoscontrano gli studiosi nei risultati ottenuti dall'applicazione dei nostri modelli matematici applicati alla climatologia:


Citazione:

ESPERIMENTI NUMERICI

Il modello numerico dell’Università dell’Aquila (ULAQ-CTM) utilizzato per questo studio è un modello tridimensionale di chimica e trasporto, in cui sono trattate sia le più importanti reazioni chimiche che avvengono in atmosfera, sia le equazioni di formazione e crescita degli aerosol, mediante un codice di microfisica. L’attenzione del nostro gruppo si è concentrata sullo studio dell’impatto degli aerosol emessi dagli aerei sulla chimica eterogenea (aerosol solforici) e sull’effetto indiretto di nucleazione di particelle di ghiaccio (“soot-cirrus”).



E, sempre personalmente, ritengo che la dottoressa non abbia risposto per caso con questo rigore e formalismo a questioni complesse come il clima o gli effetti dei composti chimici nell'atmosfera, perchè proprio i nostri tanto formali modelli matematici applicati al clima non ci consentono (in quanto equazioni non lineari) di ottenere sempre una risposta deterministica al quesito.


Mi pare consigliasse prudenza... la dottoressa...


Mi è parso altrettanto superficiale e strafottente il modo in cui si è liquidata la risposta.
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~WÃSÐ Lifestyle~
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