"Non sono un complottista"

Se con questo termine si usa definire chi ragiona, chi evidenzia una lettura dei fatti più o meno differenti rispetto alle verità che ci vengono inculcate dai "media ufficiali".

Non sono un complottista

Se a ragion veduta, supportato da informazioni astutamente nascoste e/o distorte dai "divulgatori di massa", sto cambiando il mio modo di pensare il mio modo di approcciare su tutto ciò che accade in Italia e nel mondo.

Noi il complotto lo stiamo subendo, le bugie, alcune innegabili anche dai media, sono la prova che i complottisti sono altri non noi,tanto per fare un esempio la guerra del golfo iniziata con la scusa delle armi di distruzione di massa mai trovate ne è la prova, altro che "teoria del complotto".

Roberto

Il "complottista" non esiste.

Il termine stesso non esiste nei vocabolari; è stato inventato infatti, non tanto per descrivere una persona che è convinta o sostiene ci sia stato un complotto o una cospirazione, quanto allo scopo di creare una "categoria" che potesse così essere "localizzata", e sistemata comodamente in un suo "spazio"; in questo caso, ai livelli più bassi a fare compagnia ai truffatori e ai millantatori di professione.

Per fare propaganda, ci sono molti modi, e uno di questi è giocare con le "associazioni di parole"; hanno accostato talmente tante volte la parola "complottista" a "Falso, ingannevole, errato, visionario, etc,", che adesso, quando uno sente dire: "Complottista", subito lo associa ad una figura negativa e quindi: poco credibile, ingannatoria etc.

Esempi come questi, li vediamo quotidianamente... Prova a dire a chiunque: "centri sociali"... E' automatico per tutti pensare subito a: "Violenti, criminali, riottosi etc." Lo stesso accade per molti altri concetti.

Sono riusciti perfino, e questa è la cosa più tragica, a convincere le stesse persone che si battono per cercare la verità sul 9/11... Molti di noi infatti, si definiscono "complottisti" oppure accettano passivamente di sentirselo dire.

Urlalo forte che non sei un "Complottista", anzi, di a questa gente di tornare a scuola. Quì c'è solo gente che chiede chiarezza su di un fatto tragico dalle implicazioni storiche enormi.

Sono riusciti perfino, e questa è la cosa più tragica, a convincere le stesse persone che si battono per cercare la verità sul 9/11... Molti di noi infatti, si definiscono "complottisti" oppure accettano passivamente di sentirselo dire.

Questo è uno dei motivi che mi fà arrabbiare di più, il modo in cui viene detto, cioè dispreggiativo assoluto.

A furia di sentirlo dire, anche noi ci definiamo così, io stesso mi sono definito in questo modo diverse volte, è diventato un "luogo comune" nel senso buono della parola ammesso che esista.

Credo che dovremmo cercare un nuovo termine per definirci, e divulgarlo.

Concordo con music-band.
Hanno fatto anche di meglio: coniato sostantivi per definire gente che non esiste. Un esempio? Anarco-insurrezionalisti. Li avete mai visti voi?

concordo con quanto gia detto, quando una parte di individui diventa scomoda bisogna etichettarla, è sempre stato cosi, dalle streghe a chi ne ha piu' ne metta...

Noi interferiamo nei complotti,potremmo chiamarci
catches 'plotters (cacciatori di complotti) non sò se è giusto così in inglese,però fà figo

Citazione:

PlotBusters!

Ciao
-javaseth

La parte peggiore della parola "complottista" è il suffisso -ista.
Che rimanda ad una ideologia (es: comunista, fascista,nazista...).
Mentre chi si pone dubbi e domande, crea indagini, non è seguace di un'ideologia.
(Complottista assomiglia molto, nelle genesi semantica, a "scientista". Soi creano ideologie là dove non ci sono, per ridurre il tutto all'idea di fanatici dogmatici, quando la realtà è ben diversa.)

Citazione:

Si potrebbe allora adottare un nuovo suffisso chessò:

complottàno, che rimanda al giusto luogo i creatori di complotti.

Lo tolgo?

Citazione:L'etichettatura serve per risaltare le caratteristiche che rendono l'individuo diverso... per poterlo meglio additare e isolare (ah! beata ignoranza)... se non sono terroni sono extracomunitari... se non sono hacker sono cracker... se non sono bianchi sono colorati... se non sono cristiani sono (a voi la scelta...) se non riusciamo a etichettarli perchè sono troppo simili a noi allora li definiamo PAZZI... tutto pur di rendere l'individuo scomodo diverso...
Ma in un sito come questo con tanti individui "acculturati" ci fermiamo all'apparenza?! al sillogismo spicciolo di un termine?! mi chiamino pure complottista la sostanza non cambia... l'ignoranza (quella vera, non filosofica) sta in chi usa tale termine nel solo tentativo di offendere (e cadono male, vero?) o di esorcizzare la verità, oserei dire peggio per loro.
Non c'è peggior cieco... (devo averlo già letto da qualche parte )
Definitemi pure complottista

Citazione:
Non sono daccordo, è come dire: uso il "Ke" piuttosto del "Che", la sostanza non cambia. Invece cambia tutto e fa parte del processo di imbarbarimento. Usi il "Ke"? Ci deve sempre essere qualcuno che ti dice in faccia quanto sei ignorante; Infatti...
Citazione:
Ma se tale termine diventa "sinonimo di..." e viene raccolto dalla massa che poi lo usa per identificare appunto una categoria di persone, siamo oltre la semplice ignoranza del singolo e questo non lo accetto. Perchè poi, il passo dal diventare un nuovo termine inserito nei vocabolari come è accaduto a tante parole di origine anglosassone è breve.

Questa "etichetta" così come tutte le etichette non va accettata ma respinta con forza, sottolineando l'ignoranza di chi la usa (ormai anche presunti acculturati come giornalisti e politici) in quanto termine creato ad hoc proprio per questo scopo.

Citazione:
Credo che dovremmo smettere di cercare di definirci, di autolimitarci, di incastarci da soli in un angoletto buio.

Siamo persone, e già come definizione mi va stretta.

Credo che dovremmo smettere di cercare di definirci, di autolimitarci, di incastarci da soli in un angoletto buio.

Probabilmente hai ragione, il mio intento aprendo questa discussione, non è quello di autolimitarci,cercare di definirci si, anche se in fin dei conti convengo con te che non è la priorità e se deve portarci a "incastarci da soli in un angoletto buio" , meglio chiudere quì la discussione.
Ciao Roberto.

Noooooooo

Non volevo chiudere la questione, ma anzi rilanciarla. Perdona la brevità, ma di solito posto (di nascosto) dal lavoro, e quindi devo essere veloce

In effetti trovo il sostantivo "complottista" alquanto sgradevole, totalmente inadeguato a rappresentare qualcosa o qualcuno, buono solo per rimpinguare la folta schiera di nelogismi idioti che si propongono di abbruttire il lemmario italiano.

Condivido Pausania, siamo persone che cercano di ragionare con la propria testa e questo solo proponimento è di per sè stesso bellissimo.

Ho interpretato male il tuo pm in effetti Siamo persone, e già come definizione mi va stretta siamo in sintonia.

L'idea di aprire questa discussione mi è venuta perchè anche noi ci siamo ormai abituati
a chiamarci per quello che non siamo.

Trovo ogni giorno che passa sempre più giusta la "politica di lc" di non schierarsi, ma di conoscere informarsi e di "esporre le Proprie idee","i cambiamenti nascono dal basso" è stato detto, o qualcosa di simile, quoto al 100%.

Per quanto sembri effimero, "il definirci correttamente",almeno tra noi, potrebbe essere un piccolissimo passo in avanti.

Roberto
p.s. testa che da troppo poco tempo ha iniziato ha pensare

-Zitta che sei un complottista!
Fanculo sono una PlotBusters e tu sei un affossatore di verità

- Zitta che sei una complottista!
Guarda che i complotti li fanno gli altri,quelli che tramano nell'ombra,io cerco solo di scoprirli!

Si fà prima e si destabilizza la prima versione o la seconda?
E' inutile dire che bisogna rifiutare le etichette,visto che ci viviamo in mezzo da sempre,quindi meglio rispondere a tono prendendo per il culo,o no?