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  I medici in prima linea in difesa della salute e dell'ambiente

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I medici in prima linea in difesa della salute e dell'ambiente
#1
So tutto
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I MEDICI IN PRIMA LINEA CON LE ISTITUZIONE PER L'AMBIENTE E LA SALUTE


(area industriale di Isola delle Femmine?)


DOCUMENTO AMBIENTE


La Federazione nazionale dei medici chirurghi, dei medici odontoiatri e l’Isde Associazione medici per l’Ambiente con la firma del “DOCUMENTO AMBIENTE” si propongono di mettere in campo delle azioni concrete contro l’inquinamento, in difesa dell’ambiente e della tutela della salute dei cittadini. L’impegno è volto a profondere tutte le energie conoscenze e saperi professionali per informare i cittadini dei rischi dell’inquinamento, fornire gli strumenti di conoscenza e prendere coscienza: che una elevatissima percentuale di patologie e cause di morte deriva da problemi di inquinamento causati dai gas delle auto, dalle emissioni delle industrie e dai cambiamenti climatici causati dall’effetto serra.
L’impegno è di valutare sempre di più la salute in relazione all’ambiente, poiché come è ormai da tutti condiviso il danno ambientale è alla base di una elevatissima percentuale di patologie che oggi registriamo. Un impegno preciso sarà indirizzato nella valutazione e comunicazione del rischio inquinamento, nella promozione di progetti integrati e nella valutazione di impatto ambientale e sanitario nella Pianificazione Urbanistica.

Alla Pubblica Amministrazione tutta sia nazionale che locale, i medici si offrono come supporto tecnico sanitario nei processi di pianificazione. Informazione e “pressing” nei confronti delle amministrazioni locali per valutare l’impatto sulla salute delle scelte di tipo urbanististico.


PREVENZIONE CURA E RIABILITAZIONE E’ IL MESSAGGIO CHE NE RICAVIAMO.

UN PAESE -ISOLA DELLE FEMMINE- A MISURA D’UOMO!


UN APPELLO ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE AL CONSIGLIO COMUNALE AI GRUPI CONSILIARI AI GRUPPI POLITICI DI ISOLA DELLE FEMMINE ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E AI LAVORATORI DI ISOLA DELLE FEMMINE


Il Comitato Cittadino Isola Pulita nel prendere atto:

- delle problematiche ambientali che vedono coinvolta la Italcementi e molte altre aziende presente sul nostro territorio responsabili di azioni inquinanti;
- del piano regolatore generale in itinere;
- della presenza nel conglomerato urbano di aziende considerate insalubri per il tipo di attività esercitata;
- delle fonti di finanziamento per progetti di miglioramento della qualità dell'aria;



Il Comitato Cittadino Isola Pulita chiede all’Amministrazione e al Consiglio Comunale:

- la individuazione e la classificazione, di tutte le aziende, presenti nel nostro Comune, considerate per legge “Aziende Insalubri”;
- la messa a punto di un programma di lavoro atto a limitare l’azione inquinante delle “aziende insalubri” e non solo;
- la individuare delle aree da destinare alle aziende insalubri;
- la messa a punto di un programma di delocalizzazione delle aziende insalubri dal conglomerato urbano;
_ i progetti per un'azione di bonifica delle zone contaminate, recupero riqualificazione e pubblica fruibilità;
- l’adesione del nostro Comune al “DOCUMENTO AMBIENTE” che si esprima in un programma di lavoro e concertazione con i medici dell’Isde.

Il Comitato Cittadino Isola Pulita



DELOCALIZZARE TUTTI I SITI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI SITUATI NELLE ZONE ABITATE E CHE A CAUSA DELLA LORO ATTIVITA' LAVORATIVA ARRECANO DANNO ALL'AMBIENTE E ALLA SALUTE UMANA
INDUSTRIE DI PRIMA CLASSE: B) Prodotti e materiali: 33. Cementi – produzione;

(art.216 testo unico delle leggi sanitarie e allegato D.M. 5 settembre 1994 di cui all'art. 216)
La disciplina delle industrie insalubri secondo un'ampia accezione, si riferisce, in ugual modo, a qualsiasi attività che possa dar luogo ad occasioni di pericolo. Una recente decisione del T.A.R. Toscana può, da sola, riassumere tutta la questione, andando dettagliatamente a specificare che:
«Il concetto di industria utilizzato dal Legislatore nell'art. 216 T.U. 27 luglio 1934 n. 1265, a norma del quale vengono effettuate le classificazioni delle industrie insalubri di prima e seconda classe, non attiene esclusivamente all'attività umana diretta alla produzione di beni mediante procedimenti di carattere artificiale, ma si riferisce sostanzialmente a tutte quelle attività che, modificando la situazione socio-ambientale del territorio, possono dar luogo ad occasioni di pericolo per l'igiene e la salute pubblica."
Sul punto della localizzazione delle industrie insalubri di 1^ classe, la giurisprudenza amministrativa ha affermato che il giudizio valutativo del Comune su dette industrie, che debbono essere isolate nelle campagne e tenute lontano dalle abitazioni, presenta ampi margini di insindacabilità, censurabile solo quando le valutazioni di lontananza e vicinanza siano manifestamente illogiche (Cons. di Stato, V, n.240/90).
………..l’art. 216 del t.u. delle leggi sanitarie n. 1265/1934, al quinto comma, prevede una deroga per la “industria o manifattura” insalubre di prima classe, che può essere “permessa nell’abitato” se l’interessato dimostri che per l’introduzione di metodi o cautele il suo esercizio non reca nocumento alla salute del vicinato;
il Comune, proprio ai sensi dell’art. 216 ricordato, è tenuto a verificare la nocività dell’impianto in concreto, con la specifica valutazione dei metodi e delle cautele offerte dall’interessato.

Art. 5
Disciplina comunale del procedimento……….
6. Nei casi in cui non si ravvisi la presenza di tutte le condizioni necessarie a garantire la tutela della salute pubblica, l'amministrazione comunale può vietare l'attivazione dell'industria o subordinarla all'adozione di particolari cautele e misure atte ad assicurare le condizioni richieste. In quest'ultimo caso, il titolare dell'impianto dovrà fornire, nei termini assegnatigli, opportuna prova dell'adozione delle misure richieste.
………………Le aziende insalubri sono definite nel Testo Unico delle Leggi Sanitarie (RD n 1265/34) come "le manifatture che producono vapori, gas o altre esalazioni insalubri o che possono riuscire in altro modo pericolose alla salute degli abitanti". Le categorie di aziende che devono essere considerate insalubri sono incluse in un elenco diviso in due classi sulla base delle sostanze chimiche utilizzate, dei processi produttivi e dei materiali prodotti. La prima classe comprende quelle che devono essere isolate nelle campagne e tenute lontane dalle abitazioni, la seconda comprende quelle che esigono speciali cautele per la incolumità del vicinato. Un'industria che sia iscritta nella prima classe, può essere ammessa nell'abitato qualora l'industriale provi che il suo esercizio non reca nocumento alla salute del vicinato. I dati sono ricavati dalle richieste alle emissioni in atmosfera presentate presso le province - Assessorato Ecologia ed Ambiente, Servizio Ecologia e Ambiente ai sensi del D.P.R. 20/88. In base a tale decreto tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera sono tenuti a presentare all'autorità competente, domanda di autorizzazione corredata da una relazione tecnica contenente la descrizione del ciclo produttivo, le tecnologie adottate per prevenire l'inquinamento, la quantità e la qualità delle emissioni[9].
Rischi ambientali e rischi sanitari si legano in quanto la salvaguardia della salute, in primo luogo quella dei lavoratori. Le aziende produttrici di cemento sono classificate tra le aziende insalubri di prima classe ai sensi dell'articolo 216 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, e del decreto del Ministro della sanità 5 settembre 1994, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 220 del 20 settembre 1994.
Per tali aziende la norma prevede l'isolamento nelle campagne (oggi nelle zone industriali) o la lontananza dalle abitazioni, a meno che il titolare non provi che, per le speciali cautele messe in atto, l'esercizio dell'attività non crea nocumento alla salute del vicinato.
In tale ambito, i problemi da risolvere attengono pertanto alla DELOCALIZZAZIONE delle aziende stesse dai centri abitati, favorendo uno sviluppo delle attività dove può essere migliore il livello di protezione ambientale e l'adeguamento agli standard richiesti dalla normativa in vigore.

Comitato Cittadino Isola Pulita
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EDIT: Ti è già stato chiesto di non usare il maiuscolo per i titoli dei thread. Grazie. Dusty
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Comitato Cittadino Isola Pulita
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Inviato il: 18/3/2007 19:35
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Re: I MEDICI IN PRIMA LINEA IN DIFESA DELLA SALUTE E DELL'AMBIENTE
#2
Dubito ormai di tutto
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Da nordcentro
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Caro comitato per le" femmine pulite",chi vuoi impressionare con quel comunicato redatto nella più pura lingua servil-burocratica...

Credi forse che ci importi granchè del coinvolgimento dei S.gg. Medici,Cerusici e ostetriche varie?

In un mondo sempre più impestato di SCIE Aeronautiche ...

Di nuvole all'uranio impoverito che viaggiano fottendosene dei confini...

Di onde elettromagnetiche che ci attraversano i cervelli....

Giusta la vostra lotta per l'Isola delle femmine pulita,
sappiate però uscire dal vostro localismo patetico
e dite ai vostri saccenti camici bianchi di guardare lontano e sopratutto in alto...

Saluti ai picciotti
Inviato il: 18/3/2007 20:44
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Re: I MEDICI IN PRIMA LINEA IN DIFESA DELLA SALUTE E DELL'AMBIENTE
#3
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LA MAGISTRATURA DEL LAVORO ALLA ITALCEMENTI DI MONSELICE PER LE DIVERSE MORTI SOSPETTE

LA MAGISTRATURA DEL LAVORO APRE UN FASCICOLO A CARICO DELLA ITALCEMENTI DI MONSELICE PER MORTI SOSPETTE


DOPO ANNI DI IMPEGNO DI INFORMAZIONE ATTIVITA' E DI INDAGINE IL COMITATO CITTADINO LASCIATECI RESPIRARE OTTIENE UN PRIMO SIGNIFICATIVO SUCCESSO FACENDO APRIRE UN’INCHIESTA DA PARTE DELLA MAGISTRATURA DEL LAVORO PER UNA LUNGA SERIE DI MORTI SOSPETTE DI EX DIPENDENTI DELLA ITALCEMENTI.


DALLE CONTINUE RILEVAZIONI EFFETTUATE DALL'ARPA SI E' ACCERTATO CHE LE CONTINUE EMISSIONI DI FUMI NOCIVI E LA PRODUZIONE DI ELEVATI LIVELLI DI INQUINAMENTO ACUSTICO ED AMBIENTALE HANNO ARRECATO GRAVI DANNI AI CITTADINI.


NELL'AREA SI SONO RISCONTRATI FENOMENI DI INQUINAMENTO COSI' GRAVI DA CAUSARE INGENTI DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI, TANT'E' CHE I TASSI DI INCIDENZA DI TUMORI POLMONARI, TIROIDITE, FORME ASMATICHE E DI ALTRE MALATTIE RESPIRATORIE, ANCHE MORTALI, HANNO RAGGIUNTO LIVELLI ANOMALI E PREOCCUPANTI.

IL RISCHIO AMBIENTALE DOVUTO ALL'INQUINAMENTO DEL SUOLO, DELL'ACQUA, DELL'ARIA E
LE RICADUTE CONNESSE ALLE EMISSIONI PROVENIENTI DAL CEMENTIFICIO INTERESSANO NUMEROSE COMUNITÀ NEL RAGGIO DI ALCUNI CHILOMETRI.

LA MANCANZA DI INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE SULLA POPOLAZIONE ESPOSTA ALLE RICADUTE PROVENIENTI DALLE EMISSIONI DEL COMPLESSO INDUSTRIALE, SONO FONTE DI PREOCCUPAZIONE.

"..... mio padre è morto con un tumore al cervello..." dichiara il figlio di Paolo Rando ex dipendente Italcementi

Tg3

MA IL PROBLEMA È SEMPRE QUELLO: COME DIMOSTRARE SCIENTIFICAMENTE CHE A SCATENARE IL SUO TUMORE SONO STATE LE POLVERI CHE LUI AVEVA INALATO E CHE PROVENIVANO DAL SACCHETTIFICIO DOVE LUI LAVORAVA, E CHE SI SAREBBERO DIMOSTRATE ESSERE FATALI PER LUI ?

A DIMOSTRARE LA RELAZIONE DI CAUSALITÀ DOVREBBE ESSERE L’ANALISI EPIDEMIOLOGICA.

Per questo il Comitato Cittadino Lasciateci Respirare ha chiesto l’istituzione di : una commisione di indagine epidemiologica estesa a tutto il territorio.

Il Comitato Cittadino Isola Pulita nell’esprimere piena solidarietà al Comitato Lasciateci Respirare, ai dipendenti della Italcementi e relative famiglie e all’intera cittadinanza di Monselice, si sta attivando in tutte le sedi di competenza affinché l’indagine della Magistratura del Lavoro SIA ESTESA A TUTTI gli stabilimenti del Gruppo Italcementi a livello nazionale in quanto dai dati a nostra disposizione risulta essere altrettanto grave la situazione sanitaria a Isola delle Femmine.

La discesa in campo dei medici per l’ambiente che hanno dichiarato la loro disponibilità ad essere di supporto tecnico scientifico e di analisi sul territorio delle problematiche sanitarie legate all’ambiente, ci darà l’opportunità di mettere a punto una proposta per l’istituzione di una commissione di indagine epidemiologica sul nostro territorio.

Comitato Cittadino Isola Pulita

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Re: I MEDICI IN PRIMA LINEA IN DIFESA DELLA SALUTE E DELL'AMBIENTE
#4
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IL T.A.R. SICILIA RESPINGE IL RICORSO PRESENTATO DALLA ITALCEMENTI DI ISOLA DELLE FEMMINE NO PET-COKE





RICEVIAMO NOTIZIA DELLA SENTENZA T.A.R. SICILIA: T.A.R. SICILIA RESPINGE RICORSO PRESENTATO DALLA ITALCEMENTI DI ISOLA DELLE FEMMINE PER L'UTILIZZO DEL PET-COKE. IL T.A.R. SICILIA DICE "NO AL PET-COKE"

Il 25 luglio 2006 l’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Sicilia diffidava la Italcementi di Isola delle Femmine "… dal continuare ad apportare modifiche all’impianto del ciclo produttivo in assenza delle previste autorizzazioni da parte delle Autorità preposte..." inoltre nella diffida si intimava alla ".....Italcementi il divieto ad usare il pet-coke come combustibile ed evitare tutte le attività di emissioni contenenti il pet-coke....".

Avverso a tale diffida la Società interessata presentava ricorso al T.A.R. Sicilia chiedendo la provvisoria sospensione della diffida.

Il Tribunale Amministrativo che aveva già respinto la richiesta di sospensione, in data odierna si pronunziava definitivamente: "...Ritenendo infondato il ricorso proposto dalla Italcementi..."


“…la Italcementi non ha mai menzionato la presenza e l’uso del Pet-coke come combustibile….”.

Il Comitato Cittadino Isola Pulita nell’attesa di conoscere le motivazioni dei Giudici del T.A.R. (dr.Giallombardo-dr Veneziani e dr. Valenti) esprime soddisfazione per l'esito del ricorso e si augura che per il futuro non si verifichino le gravi violazioni di legge già rilevati dall'Assessorato Territorio ed Ambiente il cui parere trova peraltro riscontro anche in Studi finanziati dagli stessi cementieri
“……bisogna inoltre rilevare che proprio la natura stessa del coke di petrolio deve indurre a molta cautela nella sua manipolazione, così come altrettanta attenzione deve essere posta nel bruciarlo.
Ferma restando la necessità di rispettare i vigenti limiti di legge sulle emissioni……”
Il coke di petrolio come fonte di energia Giacomo Pinelli

L’ALTA PERICOLOSITA’ DEL PET-COKE E’ DOVUTA alla SUA elevatissima concentrazione di zolfo (responsabile dell'anidride solforosa), di metalli pesanti quali il Nichel e Vanadio e di policiclici aromatici (sostanze cancerogene).

La mancanza di uno specifico impianto di abbattimento nell’utilizzo del pet-coke come combustibile, genera un impatto ambientale particolarmente elevato per la matrice ambientale aria e, quando si parla di impatto ambientale nell’aria e relativo effetto sulla salute delle sostanze inquinanti, bisogna prestare particolare attenzione ai FLUSSI DI MASSA di questi impianti.

’impatto ambientale deriva dal quantitativo d'inquinanti emessi in un arco temporale, soprattutto se pensiamo a quelli più persistenti (metalli, diossine etc).
Per valutare l’impatto si deve moltiplicare la concentrazione degli inquinanti per la portata (cioè la quantità d’aria) così avremo il flusso di massa (quanto esce in un’ora, mese o anno d'inquinanti).

Il comitato Cittadino Isola Pulita, ricorda quanto evidenziato in diffida

“…la Italcementi ha fatto uso di pet-coke sin dal 1987 pur in assenza di relativa autorizzazioni...”.


Senza che la popolazione NE SAPESSE NULLA


Il Comitato Cittadino Isola Pulita

richiama ancora una volta l'attenzione e la vigilanza delle Autorità che per norme giuridiche hanno il compito e la responsabilità di tutelare la salute dei cittadini, la salvaguardia dell'ambiente, la qualità dell'aria, la qualità dell'acqua, la tutela preservazione e conservazione dei beni e zone ad alta protezione ambientale e
paesaggistica(per esempio le sedi dei siti S.I.C. ITA 020047; ZPS ITA020023; IBA155)

Il Comitato Cittadino Isola Pulita
ritiene le Autorità altresì responsabili di eventuali atti omissivi che possano pregiudicare, nel presente e nel divenire, la SALUTE dei CITTADINI e la TUTELA dei BENI AMBIENTALI,

Il Comitato Cittadino Isola Pulita ritiene le Autorità competenti, responsabili di tutti i danni materiali e morali conseguenza di tali atti omossivi.





NO PET-COKE NO PET-COKE NO PET-COKE NO PET-COKE


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Labels: ITALCEMENTI T.A.R. SICILIA 24.4.07 NO PET-COKE
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Inviato il: 28/4/2007 0:49
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