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1 Utenti anonimi
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florizel |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #421 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
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Citazione: l’esigenza di riconoscere un’ autorità trascendente se stesso ( determinata dalla scala gerarchica naturale ) è una qualità connaturata nell’essere umano e pertanto IMPOSSIBILE da rifiutare (…) se fosse stata questa la tesi non ci sarebbe dovuto essere il contraddittorio che ne è seguito (…) in quanto l’affermazione è inconfutabile
Non perché sia “il dogma” di qualche teoria filosofica ma perché è la natura stessa dell’uomo che lo conferma L’affermazione secondo cui l’autorità è connaturata all’uomo è inconfutabile perché è nella natura umana. Non è un dogma, perché è così. Quindi, non è un dogma. Capito. Citazione: "Qui si discutono le idee e non le persone". Se avessi detto che trovo le tue parole offensive verso l’intelligenza, avrei detto DI FATTO che sei uno stupido. Se invece dico che sono DOGMATICHE, ti sto implicitamente invitando a dispiegare le tue argomentazioni in modo da ottenere una dimostrazione di quello che vai affermando solipsisticamente da svariati post. La vedi una differenza? O le due cose ti sembrano affini? Per il resto, mi sono definitivamente convinta della veridicità del post n° 33 di questo thread. Se non altro perchè definire “slogan” la richiesta di approfondimenti, rispondendo a tale richiesta con domande, è diventato a questo punto una palese quanto esilarante acrobazia verbale nel tentativo di tenere in piedi un enorme apparato di mistificazioni (parlo delle idee, non di te…) Ed ora, beccatevi 'sto slogan... "Recitando un rosario di ambizioni meschine di millenarie paure di inesauribili astuzie coltivando tranquilla l'orribile varieta' delle proprie superbie la maggioranza sta come una malattia come una sfortuna come un'anestesia come un'abitudine."F. De André - Smisurata preghiera.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
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prealbe |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #422 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
Messaggi: 478
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Mi pareva di avere argomentato, da qualche parte. Prealbe – post #199 Citazione: Le conclusioni cui sono giunto sull’argomento della “scala di valori” e della “gerarchia” non sono affatto di tipo “teorico-filosofico” ma sono di tipo “concreto-storico” (e “psicologico”, và!). Per quanto ne so, “scala di valori” e “gerarchia” (e “piramide sociale”) sono caratteristiche comuni alla stragrande maggioranza (per non dire “totalità”) delle società esistite ed esistenti, senza limite di collocazione geografica; ne traggo la piatta deduzione che, per ricorrere con tale continuità, non può trattarsi di attributi occasionali e contingenti del tessuto sociale ma di qualcosa di profondamente connaturato all’essere umano quando si esprime nel sociale. A cui NON è stato risposto, ad esempio: Mi spiace per te Prealbe, ma le tue cognizioni storiche lasciano alquanto a desiderare (fanno cagare, in realtà) perché, come dimostrato dagli studi dell’emerito Prof. De Lullis dell’Università del Michigan e confermato da recenti approfondimenti del dipartimento di Storia dell’università di San Pietroburgo sotto la guida del Magnifico Rettore Prof. Anatoly Stolyokov, ci sono ben 4281 esempi ottimamente verificati di sistemi sociali, localizzati in ogni continente conosciuto (isole comprese) e sin dalla più remota età storicamente documentata, in cui non si riscontra traccia né di “scala di valori” né di “gerarchia” né di “piramide sociale”. Quindi si può tranquillamente concludere che le tue deduzioni, benché a prima vista davvero brillanti, devono essere recisamente e definitivamente rigettate. Quindi smettila di spaccarci i maroni con questa serie di fanfaluche e torna a studiare, brutto ignorantone che non sei altro!Bensì, con impatto leggermente diverso: Franco8 – post #200 Citazione: non potrebbe essere che la tua deduzione sia una generalizzazione che applichi fuori dai limiti di validità della stessa "deduzione"....? O che la deduzione sia "eccessivamente piatta"? Florizel – post #201 Citazione: La piattezza che tu stesso imputi alla tua deduzione scaturisce da un’indagine che non tiene conto delle varianti contenute al suo interno: affermare che “scala di valori” e “gerarchia” siano “caratteristiche comuni alla stragrande maggioranza delle società” non implica che lo siano, o lo siano state, IN TUTTE le società, e quindi in TUTTI i tempi e i luoghi. Dopodichè, al momento nel 3D sono di moda i termini “dogma” e “solipsismo”. In riferimento a Prealbe, naturalmente. Eh, la logica è logica. C’è poco da fare di fronte alla forza e al rigore di certe controargomentazioni. Prealbe
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franco8 |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #423 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/12/2005
Da
Messaggi: 1561
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Citazione: citazione- Perché l'argomento logico (a prescindere quindi da natura/cultura) si riduce a: "Siccome quella data cosa c'è sempre stata, allora ci deve essere sempre"
Beh, si, effettivamente qualcosa di simile. Più o meno il senso è che se c’è sempre stata, un po’ dipenderà dall’essere umano in sé stesso. Troppo riduttivo, eh?
-citazione- ..argomento che in questo campo è poco applicabile.
Certo, certo. Perché?
Perché l'uomo e la società cambiano. Cambiamento. Capisce questa parola? Qualcosa c'era prima, dopo non c'è più. Qualcosa non c'era prima, dopo c'è. Es.: Invenzione della ruota (o qualunque altro scoperta od invenzione): prima non c'era, dopo c'è. Quindi non è sufficiente, logicamente, dire "quella cosa non c'è mai stata" per dire che non ci sarà mai, serve qualcosa di più. Ti è più chiaro, adesso?
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.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse. ..(detto, fatto)
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #424 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Messaggi: 6263
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Rimosso perche' non piu' necessario.
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #425 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Messaggi: 6263
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Citazione: Per quanto ne so, “scala di valori” e “gerarchia” (e “piramide sociale”) sono caratteristiche comuni alla stragrande maggioranza (per non dire “totalità”) delle società esistite ed esistenti, senza limite di collocazione geografica; ne traggo la piatta deduzione che, per ricorrere con tale continuità, non può trattarsi di attributi occasionali e contingenti del tessuto sociale ma di qualcosa di profondamente connaturato all’essere umano quando si esprime nel sociale. Who controls the past, controls the future. Who controls the present, controls the past - George Orwell, 1984Ovvero un esempio di Piramide Sociale innata nell'uomo da come si puo' dedurre dalla Storia, a quanto ne si sa comunemente: Inner Party (meno del 2% della Popolazione) Outer Party Proles (piu' dell'85% della Popolazione)Inutile dire che La Storia e' la menzogna communemente accettata - VoltaireAvete mai sentito parlare dei Shires? Eppure le contee in Inghilterra di solito hanno un nome che finische per -shire. Come mai non ne avete mai sentito parlare? Perche' in genere si evita accuratamente di menzionare le organizzazioni sociali che non si siano espresse secondo i canoni accettati dai padroni di oggi, per esempio la proprieta' dei fondi terrieri: peasants before the Norman conquest had a certain control over the land. Free, independent peasant owners called ceorls cultivated their own areas. They owed certain duties to the king, but there were no non-cultivating landowners. This situation started to deteriorate even before the Normans arrived. As a result of various military campaigns, lords were granted control over certain territories. The treatment and extent of the peasants' exploitation depended on the whim of the particular thegn (lord). Some peasants found themselves forced to sell land to the thegn and had to become wage labourers. However, there was still extensive common land which was available for grazing, fuel collecting and gathering. Cosi' che poi qualcuno puo' venirci a dire che si e' sempre fatto cosi', percio' e una cosa insita nella natura umana senza neanche doversi chiedere se veramente sia un dato sicuro e sentirsi in dovere di dare lui dei riferimenti - come al solito l'onere della prova viene sempre richiesto alla controparte - trincerandosi dietro io ho sempre saputo che.
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franco8 |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #426 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/12/2005
Da
Messaggi: 1561
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Citazione: In effetti la differenza concettuale è spiccata. Non è un problema di “inconoscibilità assoluta”, è solo che per quante situazioni tu possa conoscere e analizzare, e anche se tutte ti dicono la stessa cosa, comunque non ne puoi trarre conclusioni valide in generale. Giusto. Non ci avevo pensato. Così è molto meno limitante.
S'era capito che tu non pensi a molte cose e che fai confusione tra concetti ... In generale: Ricordando la natura di "congettura" di ogni nostra conoscenza...il fatto di avere un certo livello di incertezza non significa avere l'inconoscibilità assoluta, ovviamente... Tutto si riconduce ad avere un "grado di certezza accettabile"... e distinguere le congetture con più o meno fondamento e le ipotesi che vanno in contraddizione con con altre ipotesi... Se, ad esempio, hai delle ipotesi, un qualche "modello", una "teoria", che spieghi questi elementi costanti... (ovvero le cui deduzioni combaciano con le osservazioni) hai qualcosa. Ma una serie di osservazioni non è una teoria... è solo una serie di osservazioni. Ci avevi pensato?
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prealbe |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #427 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
Messaggi: 478
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Florizel Citazione: Se avessi detto che trovo le tue parole offensive verso l’intelligenza, avrei detto DI FATTO che sei uno stupido. No, Florizel. Proprio per niente. Ci sono molti motivi per cui si possono scrivere cose tutt’altro che brillanti dal punto di vista dell’intelligenza senza per questo essere stupidi. La prima è il coinvolgimento emotivo in un certo argomento: sono sicuro che ci sono fior di intellettuali che portati sul terreno della discussione sportiva esprimono sequele di fesserie da far rabbrividire anche una platea di non fini conoscitori della materia. Ora, come puoi ben capire, la tifoseria non è cosa che riguardi solo lo sport ma anche (e moltissimo) le ideologie. L’Anarchia non fa eccezione, quanto a questo. (Oops! Ho scordato il gargarismo saponato! Vabbé, poi mi confesserò. O sarà sufficiente anche una laica autocritica? ) La seconda è la fretta. A me personalmente elaborare un intervento, nei contenuti e nella forma, richiede un certo tempo; e sto partecipando ad un solo 3D. Tu invece risulti iscritta su LC dal 7/7/2005 e hai postato ben 3605 interventi (che sono normalmente non proprio succinti e sono sparsi in un gran numero di 3D). Facendo un piccolo “conto della serva”, risulta che mediamente tu, ogni giorno che Dio ci ha mandato su questa bella Terra, hai inviato indefessamente ben 5 post e mezzo sugli argomenti più svariati rispondendo ai ragionamenti di molteplici utenti ognuno col suo punto di vista e le sue tesi personali. Ora, sarai senz’altro preparatissima su moltissimi argomenti e lestissima di tastiera, però a me pare comunque una produttività un po’ eccessiva, che può facilmente portare a non meditare a sufficienza la sostanza dei propri interventi. Da qui, forse, qualche defaillance di argomenti e logica? Prealbe
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prealbe |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #428 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
Messaggi: 478
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Franco8 Citazione: Perché l'uomo e la società cambiano. Cambiamento. Capisce questa parola? Qualcosa c'era prima, dopo non c'è più. Qualcosa non c'era prima, dopo c'è. Es.: Invenzione della ruota (o qualunque altro scoperta od invenzione): prima non c'era, dopo c'è. Quindi non è sufficiente, logicamente, dire "quella cosa non c'è mai stata" per dire che non ci sarà mai... serve qualcosa di più. Ti è più chiaro, adesso? Si, si. Mi è chiarissimo. Veramente. Anzi, mi scuso dell’obiezione precedente, senz’altro un po’ sciocca. Solo una piccola precisazione, per cortesia: puoi citarmi qualche elemento istintuale dell’uomo che c’era prima e adesso non c’è più oppure non c'era prima e adesso c'è? Perdonami, ma mi hai messo una curiosità terribile. Sulla ruota, la macchina da scrivere e il phon per i capelli invece non ho dubbi. Ci aggiungo pure il frullatore e i piegabaffi, va. E anche la mongolfiera, giacché ci siamo. Prealbe
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #429 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
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Citazione: Da qui, forse, qualche defaillance di argomenti e logica? Semmai, piu' scrive e piu' e' precisa. Dopo i primi 300 argomentavo e rispondevo con scioltezza e concentrazione come non facevo agli inizi. Credo (e lo evinco dai suoi post) che per Flo sia lo stesso. Comunque, e' un buon modo, prealbe, per evitare di rispondere (tra l'altro non so bene a quale quesito... eheheh)! ... mc
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NERONE |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #430 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/9/2004
Da
Messaggi: 441
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x mc veramente sono piu' di 400 post ai quali prealbe risponde, chiaro che puo' essere gradito o meno qello che dice e non si discute, e di domande ne ha fatte parecchie e ne ha ricevute parecchie, del resto l'autore del 3D è lui , quindi era suo l'onere giusto?
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franco8 |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #431 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/12/2005
Da
Messaggi: 1561
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Citazione: Si, si. Mi è chiarissimo. Veramente. Anzi, mi scuso dell’obiezione precedente, senz’altro un po’ sciocca.
Se è per quello, dovresti scusarti di aver aperto il 3D. Ma ormai siamo abituati alla tua insulsa ironia. Citazione: puoi citarmi qualche elemento istintuale dell’uomo che c’era prima e adesso non c’è più oppure non c'era prima e adesso c'è?
Forse potrei, se mi dicessi cosa intendi per "elemento istintuale"... Nell'ambito delle società, l'"elemento istintuale" non è separabile dall'elemento culturale. La modalità con la quale i diversi elementi, istintuali o meno agiscono e si "realizzano" varia nel tempo. Ho fatto in passato l'esempio della schiavitù. I pensatori antichi pensavano sinceramente, e avevano ben pochi motivi per dubitare, che la schiavitù fosse una caratteristica "connaturata" all'uomo. E inoltra anche "economicamente" indispensabile (per l'epoca). Non potevano pensare che una società "avanzata"(dal loro punto di vista) potesse farne a meno. Citazione: Sulla ruota, la macchina da scrivere e il phon per i capelli invece non ho dubbi. Ci aggiungo pure il frullatore e i piegabaffi, va. E anche la mongolfiera, giacché ci siamo.
Hai poco da far lo spiritoso. Pensi forse che nuove tecniche non abbiano effetto sulle strutture della società? Pensa solo all'avvento dell'agricoltura. Vuoi dire che le società dei raccoglitori-cacciatori non sono diverse da quelle degli agricoltori? --------- Continui a "spostare" il discorso: stiamo parlando di: autorità, istituzioni, piramidi sociali o stiamo parlando di: elementi istintuali,? Un "elemento instintuale" determina il nostro comportamento?
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prealbe |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #432 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
Messaggi: 478
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Franco8 Citazione: S'era capito che tu non pensi a molte cose e che fai confusione tra concetti ... Lo so. Mi spiace. Citazione: In generale: Ricordando la natura di "congettura" di ogni nostra conoscenza...il fatto di avere un certo livello di incertezza non significa avere l'inconoscibilità assoluta, ovviamente... Tutto si riconduce ad avere un "grado di certezza accettabile"... Ecco, vedi? Per me sono tutti concetti inediti! Citazione: e distinguere le congetture con più o meno fondamento e le ipotesi che vanno in contraddizione con con altre ipotesi... Perbacco! Non ci avevo mica pensato! Citazione: Se, ad esempio, hai delle ipotesi, un qualche "modello", una "teoria", che spieghi questi elementi costanti... (ovvero le cui deduzioni combaciano con le osservazioni) hai qualcosa. Oh! E’ vero! Citazione: Ma una serie di osservazioni non è una teoria... è solo una serie di osservazioni. Ci avevi pensato? Mai nella vita! Sei troppo avanti! A Fra’... non vuoi aggiungere anche qualcosa sulle “mezze stagioni che non ci sono più”, per caso? Mi pare che non stonerebbe. UF-FA!Prealbe
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #433 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
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Nerone, viscido incendiario, che vuoi? Mi sembrava una "svicolata"... Qualsiasi cosa sia, il risultato non cambia: non si discute piu' degli argomenti... Comunque, puntualizzavo il mio punto di vista sulle dinamiche di apprendimento e le tecniche stilistiche che l'assidua partecipazione al blog (uno qualsiasi suppongo, basta che sia assidua) puo' velocizzare e affinare. (Se poi e' LC ... le cose accadono piu' velocemente... pubblicita' progresso...) p.s.: ..ok non disturbo piu', comunque.... mc
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prealbe |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #434 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
Messaggi: 478
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Citazione: mc ha scritto: Nerone, viscido incendiario, che vuoi? Mi sembrava una "svicolata"...
No, Mc, era un chiarimento. Non ci tengo che Florizel sia convinta che le sto dando della stupida, perché così non é. Quindi, OT ma necessario. Comunque, per saperti dire della bontà della tua teoria Citazione: Semmai, piu' scrive e piu' e' precisa.
Dopo i primi 300 argomentavo e rispondevo con scioltezza e concentrazione come non facevo agli inizi. Credo (e lo evinco dai suoi post) che per Flo sia lo stesso. dovrei PRIMA dare un'occhiata ai TUOI post. Prealbe
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #435 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
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...i miei ... post... ehhhmmm... ...ehehehh... Sappi solo che prima scrivevo molto peggio!!! mc
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prealbe |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #436 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
Messaggi: 478
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Franco8 Citazione: Un "elemento instintuale" determina il nostro comportamento? Nooooooo!!! Ma quando mai!!! Ad esempio, chi mai potrebbe sostenere che l’istinto di sopravvivenza abbia a che vedere con le nostre scelte? Un povero fesso, certamente. E l’istinto sessuale? Ma figurati! Non diciamo eresie! E l’istinto sociale? Maddeché!!! Assurdo! UF-FA!Prealbe
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prealbe |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #437 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
Messaggi: 478
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Citazione: mc ha scritto: ...i miei ... post... ehhhmmm... ...ehehehh... Sappi solo che prima scrivevo molto peggio!!!
mc
No, dai!!! Impossibile!!! Prealbe P.S. Sono certo che lo sai, ma specifico che "Sto a scherzà!!!". Più d'uno non ha colto la cosa, in passato. Quindi lo dico bello chiaro.
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NERONE |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #438 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/9/2004
Da
Messaggi: 441
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Nerone, viscido incendiario, che vuoi? mc....lo sai che Nerone si prese la nomea ma i fiammiferi li ha usati qualche altro no? ciao!
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #439 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
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Si, forse in passato... ma qui, nel presente, vedo poche "furie incendiarie", come te, in giro.... ...prealbe... ... ( ) mc
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prealbe |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #440 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
Messaggi: 478
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PikeBishop Citazione: Avete mai sentito parlare dei Shires? E’ la risposta definitiva? La accendiamo? Se si, solo un chiarimento: è la risposta definitiva a cosa? Cosa dovrebbe dimostrare? Lo chiedo perché prima di approfondire e rispondere - non necessariamente con un “no” - voglio essere sicuro del significato della cosa secondo te. Prealbe P.S. L'inglese va benissimo, figurati. L'italiano, ancora meglio. Se non é troppo sforzo, naturalmente.
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #441 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Messaggi: 6263
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Citazione: E’ la risposta definitiva? La accendiamo? Se si, solo un chiarimento: è la risposta definitiva a cosa? Cosa dovrebbe dimostrare?
?????????????????? It would be much better, from now on, to be sticking to English for the rest of the thread, since I can feel a distinctive unease in your command of Italian language proved by a profound misunderstanding of the meaning of my previous post.
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prealbe |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #442 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
Messaggi: 478
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Citazione: PikeBishop ha scritto: Citazione:E’ la risposta definitiva? La accendiamo? Se si, solo un chiarimento: è la risposta definitiva a cosa? Cosa dovrebbe dimostrare?
??????????????????
Si, vabbé Pike. Nun te preoccupà. Prealbe
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arturo |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #443 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 1/3/2007
Da
Messaggi: 265
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Un secondo solo e poi mi rinchiudo nel mio silenzio
( TESI)
L’istinto di conservazione è una caratteristica innata negli esseri viventi L’istinto di conservazione include il senso della protezione della specie La protezione della specie include una organizzazione dei ruoli nell’ambito della specie stessa cioè una gerarchia
L’essere umano NON vi si assoggetta passivamente (al contrario di ciò che accade nel mondo animale) poiché è dotato di una “coscienza” ( ossia di un'ETICA) - sviluppata attraverso “il ricordo” e la “trasmissione” delle esperienze – che lo spinge ad elaborare e controllare questo istinto gerarchico naturale
Difatti, può accettarlo, subirlo, condividerlo, combatterlo, modificarlo, rifiutarlo ma non può negarlo
Interessante a questo proposito il film Cast Away che, nonostante non sia ( e non voglia essere) un capolavoro, riesce a trasmettere assai bene questa primordiale necessità.
Il protagonista dopo aver risolto tutti i problemi legati alla propria sopravvivenza fisica SENTE il bisogno - per assicurarsi la propria sopravvivenza meta-fisica - di COMUNICARE con “un qualcosa”o con “un qualcuno” che sia al di fuori di se stesso.
E s’inventa Wilson un comune pallone bianco su cui disegna i tratti sommari di un volto umano.
E’ a questa entità esterna che chiede consiglio e dalla quale si sente protetto In un certo senso, quella che a molti può essere sembrata una "trovata" cinematografica, si rivela invece come una eccellente metafora dell’ esigenza innata nell’uomo che lo spinge a ricercare l’autorità assoggettandosi al suo ordine gerarchico naturale
Mi fermo qui e anzi mi scuso per il noiosissimo commento, aggiunto un po’ perché mi ero accorto di non aver a sufficienza chiarito il motivo per il quale ritenevo essere - il concetto di gerarchia e di autorità -non un dogma ma una qualità innata e molto perché il tema mi ha da sempre appassionato
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florizel |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #444 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
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Post 422: prealbe, non ritieni che quello del mio post 201 fosse un’argomentazione? La piattezza che tu stesso imputi alla tua deduzione scaturisce da un’indagine che non tiene conto delle varianti contenute al suo interno: affermare che “scala di valori” e “gerarchia” siano “caratteristiche comuni alla stragrande maggioranza delle società” non implica che lo siano, o lo siano state, IN TUTTE le società, e quindi in TUTTI i tempi e i luoghi.Alla quale tu hai controbattuto così: Citazione: Va bene, Florizel, se non ne posso prescindere non ne prescinderò. Dio me ne guardi. Citazione: Si, Florizel. Non lo so. Forse perché si appoggia su dei dati, molti dati, moltissimi dati? E questi dati che angolo copriranno? 12°? 47°? 720°? 123°? Effettivamente non mi ero posto il problema angolare. Cercherò di rimediare. Scusami. Intanto magari facci sapere a che angolo sei arrivata TU nella tua indagine. Cioè... volevo dire... L’hai fatta un’indagine, VERO? Citazione: Florizel, che sfinimento. Non implica “che lo siano, o lo siano state, IN TUTTE le società, e quindi in TUTTI i tempi e i luoghi”? E con ciò? Mi stai dicendo che non è “oggettivo”? Come ho detto a Franco8: “Se hai interpretazioni alternative che spieghino la ricorrenza e diffusione del fenomeno, non trattenerti: rendici pure partecipi.”. Finiamola con le contestazioni per partito preso. Non posso essere assolutamente sicuro di avere ragione? Non lo sono. Sei più tranquilla? Adesso però sentiamo la tua brillante teoria, in proposito. Citazione: Se qualcuno mi spiega questa, gli pago da bere. Giuro. Citazione: Per il momento è “eloquente di molte cose” solo nel tuo cervello. Ora, se questo ti pare il modo di “discutere”, non ti lamentare che si definiscano solipsistici i tuoi commenti. Citazione: Ci sono molti motivi per cui si possono scrivere cose tutt’altro che brillanti dal punto di vista dell’intelligenza senza per questo essere stupidi. Hai ragione, e sai quando avviene, questo? Quando si è abbastanza intelligenti da saper esprimere con linguaggio estremamente forbito, accademico, aulico e con abili acrobazie dialettiche, concetti in verità assai facili da comprendere, tanto da farli apparire mirabolanti ed elaborati. Un altro slogan a proposito: “Parole diverse, stesse prigioni”.Citazione: La prima è il coinvolgimento emotivo in un certo argomento: sono sicuro che ci sono fior di intellettuali che portati sul terreno della discussione sportiva esprimono sequele di fesserie da far rabbrividire anche una platea di non fini conoscitori della materia. Ora, come puoi ben capire, la tifoseria non è cosa che riguardi solo lo sport ma anche (e moltissimo) le ideologie. L’Anarchia non fa eccezione, quanto a questo. Preferisci il freddo distacco indotto e vòlto a far accettare che la propria vita sia alla mercè di autorità ed istituzioni che decidono per TUTTI e prescindendo da TUTTI? Soprattutto se NON si tratta di sport, ma di intere esistenze? Quanto all’Anarchia, se fosse stata un’ideologia si sarebbe già realizzata, dal momento che esprime tutt’altra cosa che la cieca obbedienza al dogma. Ed il gargarismo, ripeto, è d’obbligo. Citazione: La seconda è la fretta. A me personalmente elaborare un intervento, nei contenuti e nella forma, richiede un certo tempo; e sto partecipando ad un solo 3D. Dipenderà dal tempo necessario ad arzigogolare concetti facilmente esprimibili con poche e concise parole. Il che non esclude il loro dogmatismo, purtroppo Quanto a me, chettedevodì: vatti a leggere quei 3608 post (con questo), i post di tutti gli altri utenti, e capirai che non ci troviamo in un’aula di un ateneo, né è richiesta una speciale preparazione dialettica o tempi predefiniti per scrivere su LC. Il che non implica che si esprimano automaticamente concetti illogici. NERONE Citazione: veramente sono piu' di 400 post ai quali prealbe risponde, chiaro che puo' essere gradito o meno qello che dice e non si discute, e di domande ne ha fatte parecchie e ne ha ricevute parecchie Appunto. Ne ha FATTE e ne ha RICEVUTE. Franco8 Citazione: Continui a "spostare" il discorso: stiamo parlando di: autorità, istituzioni, piramidi sociali o stiamo parlando di: elementi istintuali,? Infatti, di questa precisazione ne è stata fatta richiesta più volte. Ma pare che sia una richiesta illogica…
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prealbe |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #445 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
Messaggi: 478
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Florizel, se volevi darmi ragione bastava scrivere "Hai ragione, Prealbe.". Così é ridondante. Prealbe
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #446 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Messaggi: 6263
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Citazione: La protezione della specie include una organizzazione dei ruoli nell’ambito della specie stessa cioè una gerarchia EEEEEHHHHHH? Da quando l' organizzazione dei ruoli e la gerarchia sono sinonimi? E da quando, anche ammessa l'opportunita' entro il limite di certe funzioni di avere una gerarchia, perche' mai si dovrebbe passare necessariamente ad una societa' organizzata gerarchicamente? E quando anche fosse organizzata gerarchicamente, perche' la gerarchia dovrebbe essere necessariamente piramidale (ora temo la risposta: perche' non ne conosco un'altri che potrebbe puntualmente arrivare come negli ultimi 400 post)?
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florizel |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #447 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
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Citazione: se volevi darmi ragione bastava scrivere "Hai ragione, Prealbe.". Così é ridondante. La ridondanza è un tentativo di mediazione con me stessa per evitare di trascendere. Però pare che tu abbia capito cosa intendo.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #448 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/5/2006
Da Arkadia-spazio profondo
Messaggi: 1665
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Io alle tre domande di Pike Bishop ne aggiungerei una quarta: E se anche fosse piramidale, quale operazione mentale ti porta ad identificarla con uno Stato organizzato?
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arturo |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #449 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 1/3/2007
Da
Messaggi: 265
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@Da quando l'organizzazione dei ruoli e la gerarchia sono sinonimi?@
1- Infatti non sono sinonimi .Sono indissolubilmente complementari. Per distribuire e organizzare i ruoli è necessario e indispensabile l'intervento di uno o più elementi specifici che se ne assumano la responsabilità della realizzazione. Non è detto che questi ultimi debbano necessariamente occupare un gradino superiore agli altri.
Possono essere anche sullo stesso piano ma tutti gli altri gli hanno conferito o gli hanno riconosciuto l’ AUTORITA’ per farlo assoggettandosi alle loro decisioni : dando origine di fatto ad una gerarchia. La scelta dell’individuo o degli individui che si assumono il compito di individuare e assegnare i ruoli avviene in base ad una “scala di valori” a cui in quel momento e per quelle circostanze il gruppo si è riferito.
@E da quando, anche ammessa l'opportunita' entro il limite di certe funzioni di avere una gerarchia, perche' mai si dovrebbe passare necessariamente ad una societa' organizzata gerarchicamente?@
2-Perché una società ( insieme di individui che si associano per il raggiungimento di un bene comune, ovvero per uno STESSO fine) per funzionare deve darsi e rispettare quei principi ( regole) che ne garantiscano la sopravvivenza Altrimenti si tratta di un estemporaneo gruppo di individui che per un determinato periodo di tempo si trova casualmente o forzosamente a convivere senza però aver definito necessariamente il raggiungimento di un obiettivo essenziale e comune a tutti ma solo quello di un obiettivo occasionale e personale
@E quando anche fosse organizzata gerarchicamente, perche' la gerarchia dovrebbe essere necessariamente piramidale (ora temo la risposta: perche' non ne conosco un'altri che potrebbe puntualmente arrivare come negli ultimi 400 post)?@
3-Perché, avendo TU premesso ( e dunque ammesso anche se ipoteticamente) "una organizzazione gerarchica” ed avendo TU usato il termine "gerarchia" , TU stesso ne hai accettato la sua peculiiare caratteristica piramidale contenuta nell’etimologia e nella semantica della parola stessa (in soldoni : è come se tu mi avessi chiesto : spiegami perché una linea circolare dovrebbe essere necessariamente un cerchio)
@E se anche fosse piramidale, quale operazione mentale ti porta ad identificarla con uno Stato organizzato?@
4-Se tu dici “ e se anche fosse piramidale” ammetti implicitamente di aver accettato ( o per lo meno ipotozzato come accettabili) i precedenti concetti di organizzazione dei ruoli, di autorità, di gerarchia e per ultimo anche quello della sua caratteristica piramidale Sei tu stesso quindi che hai confermato e descritto - sempre implicitamente ed ipoteticamente - la struttura sulla quale si basa uno “Stato organizzato”
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prealbe |
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Re: Il rifiuto dell’autorità | #450 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
Messaggi: 478
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Franco8 (e Florizel che “quota”) Citazione: Continui a "spostare" il discorso: stiamo parlando di: autorità, istituzioni, piramidi sociali o stiamo parlando di: elementi istintuali,? Mi sarei già espresso, ma a volte le ripetizioni aiutano (come a scuola del resto). Stiamo parlando di autorità, istituzioni, piramidi sociali in un contesto umano. Quesito non troppo facile: gli elementi istintuali dell’uomo c’entreranno forse qualcosa con un contesto umano e la sua strutturazione? Lo so, lo so, è un passaggio logico un po’ ardito; ognuno si prenda il suo tempo per rifletterci con calma. Prealbe
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