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  P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#91
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 27/10/2005
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"Se io mi compro dei DVD per fare copie del filmino del matrimonio di mio cugino Pippo devo pagare i diritti alla SIAE sottoforma dei famosi 60 centesimi di euro a disco. Ovvero la SIAE applica una tassa praticamente uguale al costo stesso del DVD vergine tassando un qualcosa per la quale non dovrebbe avere diritti (il matrimonio di mio cugino Pippo). Come al solito in Italia si è colpevoli a priori.


Quindi rubiamo tutti i dischi e i film e va bene così?"

Quindi è giusto secondo te, pretendere un pagamento preventivo (io con le cose preventive, al solo sentirne parlare mi viene l'orticaria) è giusto!

Invece scaricare una volta che ho pagato i diritti alla siae...no!

Pretendere dei soldi anticipatamente presumendo che io ruberò, non è forse un furto?

Sarebbe come mettermi in galera perchè un giorno potrei rubare.

Detto questo, io ancora aspetto una risposta, ma dubito arriverà ...
Inviato il: 11/6/2007 15:34
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  •  Iceman
      Iceman
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#92
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/2/2006
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Citazione:

Ghilgamesh ha scritto:
Quindi è giusto secondo te, pretendere un pagamento preventivo (io con le cose preventive, al solo sentirne parlare mi viene l'orticaria) è giusto!...


Ripeto... Visto che la musica, i software e i film non sono cose materiali che si possono proteggere mettendole in cassaforte si devono trovare dei sistemi tutelativi che purtroppo, a mio modo di vedere, non saranno mai perfetti.

Citazione:

Invece scaricare una volta che ho pagato i diritti alla siae...no!


Perchè credi che l'intero importo che tu paghi per l'acquisto di un cd vada alla SIAE???

io continuo a chiedere un modo con cui possa essere possibile tutelare,anche usando file sharing volendo, il lavoro e i diritti dell'artista!

Se non paghi un disco non pachi l artista!

Anche perchè il discorso SIAE è Italiano e se tu compri un cd all'estero, cosa semplicissima ormai al giorno d'oggi, la siae non la stai pagando.

Citazione:

Pretendere dei soldi anticipatamente presumendo che io ruberò, non è forse un furto?!


Ripeto per l'ennesima volta: Rubare il disco è giusto???

Citazione:

Sarebbe come mettermi in galera perchè un giorno potrei rubare.


è una tassa, giusta o sbagliata che sia è una tassa.

Non vedo in ogni caso il nesso con il discorso prinicipale! se non la voglia di usarla come scusa.

Citazione:

Detto questo, io ancora aspetto una risposta, ma dubito arriverà ...


?!?!?!

Comunque idem per me.

Il lavoro dell'artista come lo si tutela??
Inviato il: 12/6/2007 11:47
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  •  Pausania
      Pausania
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#93
Sono certo di non sapere
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Scusa Iceman, io ho provato a farti vedere la cosa da un'altra prospettiva, ma non mi hai considerato proprio.

Proviamo con una seconda prospettiva. Mi pare siamo d'accordo che il sistema del diritto d'autore sia una tutela fittizia per l'autore, un modo come un altro per introdurre tasse e balzelli senza chiamarli in questo modo, che fa brutto.

Tu dici: d'accordo, ma finché c'è questo sistema, bisogna seguire le regole, al massimo bisogna cambiare le regole. La legge va rispettata.

Io invece ti dico: quando viene approntato un sistema per fregare i cittadini con la scusa della difesa dei diritti d'autore, che in realtà non vengono tutelati, che arriva all'assurdo di tassare un cd vergine (che non è un 45 giri in vinile, ma un semplice supporto per dati del computer, quindi alla gente serve per un sacco di cose) con il 100% di rincaro sul prezzo; di fronte a questo sistema, è ovvio che tutti quanti, appena ne hanno la possibilità, fregano il sistema e si fanno anche delle grasse risate. E francamente non so cosa opporre a riguardo.

Finché le leggi saranno dei trabocchetti per far cadere i denari dalle tasche della gente, la gente continuerà ad essere più furba della legge. Non c'è molto da fare...
Inviato il: 12/6/2007 11:58
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  •  Iceman
      Iceman
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#94
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/2/2006
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Citazione:

Pausania ha scritto:

Proviamo con una seconda prospettiva. Mi pare siamo d'accordo che il sistema del diritto d'autore sia una tutela fittizia per l'autore, un modo come un altro per introdurre tasse e balzelli senza chiamarli in questo modo, che fa brutto.

Tu dici: d'accordo, ma finché c'è questo sistema, bisogna seguire le regole, al massimo bisogna cambiare le regole. La legge va rispettata....


io non ho detto questo!
Non sto parlando in senso strettamente legale, ma in senso morale.
File sharing è un furto e una mancanza di rispetto del lavoro dell artista!

Anche se dovesse diventare legale(a conti fatti lo è già visto che ognuno ruba quel che vuole senza nessun rischio) sarebbe sempre e comunque un furto! E sarebbe sempre e comunque moralmente sbagliato e illegale.

inutile fare i moralisti su questa etichetta e sulla siae se poi siamo tutti un paese di ladri!
Se si vuole criticare si deve avere la coscienza pulita, o almeno avere la consapevolezza dell'illegalità e immoralità del fenomeno!

Citazione:

Io invece ti dico: quando viene approntato un sistema per fregare i cittadini con la scusa della difesa dei diritti d'autore, che in realtà non vengono tutelati, che arriva all'assurdo di tassare un cd vergine (che non è un 45 giri in vinile, ma un semplice supporto per dati del computer, quindi alla gente serve per un sacco di cose) con il 100% di rincaro sul prezzo; di fronte a questo sistema, è ovvio che tutti quanti, appena ne hanno la possibilità, fregano il sistema e si fanno anche delle grasse risate. E francamente non so cosa opporre a riguardo.....


Da opporre c'è semplicemente e candidamente quanto ammesso prima!
LA SIAE con il fenomeno di P2P non centra nulla.
LA gente non comincia a scaricare e rubare dischi e film perchè animata da questo desiderio di "ribellione la sistema"(anche perchè si sta parlando della Società ITALIANA Autori ed Editori. che quindi è solo relativa al nostro paese) ma lo fa solo perchè li ce li ha gratis ed evita di comprarseli!

Non c'è nessuna "nobile intenzione"(fermo restando che non vi è nulla di nobile nel rubare sempre e comunque. Robin Hood lasciamolo alla letteratura!) dietro a tutto ciò, ma solo la "furbizia" e l'istinto a prendere tutto ciò che possiamo NON pagando.
Sappiamo tutti che è così!

Citazione:

Finché le leggi saranno dei trabocchetti per far cadere i denari dalle tasche della gente, la gente continuerà ad essere più furba della legge. Non c'è molto da fare...


E io ripeto!
Se anche la SIAE diventasse onestissima e limpidissima oggi stesso:
-La gente si lamenterebbe comunque perchè credo non esista un sistema di tutela dei diritti d'autore senza "buchi", per quanto riguarda film,musica e software.
-La gente andrà avanti a scaricare senza la minima flessione, visto che, come ho già detto, non esiste prezzo più competitivo dello "zero" con cui si ottengono le cose con P2P.

Citazione:
io ho provato a farti vedere la cosa da un'altra prospettiva, ma non mi hai considerato proprio.


E io le prospettive ti assicuro che le ho sondate eccome...
Ma non ve ne è una sola che possa essere giusta ed equa per tutti.
Facile scegliere il meglio per noi(come prendersi gratis le cose) un pò meno facile mettersi nei panni di chi vede il frutto del proprio lavoro andare in malora nel totale menefreghismo dei media, delle istituzioni e sopratutto della gente comune, che anzi... è proprio il peggio!
Inviato il: 12/6/2007 12:54
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#95
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Il lavoro dell'artista come lo si tutela??

Ma di quali artisti stai parlando, scusa?

Ramazzotti? Jovanotti? Tiziano Ferro?

Le Major servono solo a alle Major stesse. L'"artista" (o il canzonettaro) e' solo la materia prima che l'industria trasforma (io direi al pari di una partita di mozzarella per un pizzaiolo).
Le major con questo materiale spremono soldi ai cittadini ma soprattutto agli sponsor, offrendo le briciole ai propri "assistiti".
Solo quelli furbi, che si mettono a guadagnarci in proprio, prendono cifre serie.
Il lavoro che dici che si perde, in realta' deve solo cambiare ed aggiornarsi al passo tecnologico, ma siccome non si tratterebbe dello stesso giro d'affari (perche' si sono abbattuti i prezzi di distribuzione, per esempio) si preferisce cercare di mantenere questo tipo di sistema con tutti i mezzi possibili, comprese persecuzioni ad ampio raggio, corruzione, tassazioni preventive e terrorismo mediatico.... sai quello del tipo "Se non comprate i dischi originali un "artista" ogni mese muore di fame"... evidentemente e' il momento per loro di cambiare lavoro.

Lo fa il cinquantenne licenziato per dislocazione... perche' non loro.

Diciamocelo comunque, soprattutto in Italia, ARTISTI della musica ... ... non ce n'e'. Quelli degni di essere chiamati tali non vengono nemmeno prodotti, quindi di che stai parlando?
La Major per potersi assicurare lauti guadagni agiscono sulla diffusione di musicaccia, facile da reperire ed a costi molto ridimensionati. L'unico risultato reale che si ottiene e' che la formazione musicale diventa del livello a cui si viene abituati:
l'arte sta su un altro pianeta rispetto al business delle Major.
Se per un anno mangi pane e acqua, e poi ti presentano un po' di formaggio, ti sembrera' di assaggiare il paradiso... nohn so se mi sono spiegato. Se poi qualcuno prova ad alzare il tiro portando pietanze ricercata e realmente paradisiache, abituati al pane e formaggio, alternato al pane e acqua, ci si sente spaesati e disabituati, tanto da rifiutare cio' che ci viene presentato... (pensaci e dimmi se non funziona proprio cosi'>>>)

Evitiamo di mischiare concetti come "artista" e "major" perche' solo qualche eccezione conferma il fatto che non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro.

mc
Inviato il: 12/6/2007 13:03
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  •  Dorian
      Dorian
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#96
Dubito ormai di tutto
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Perchè credi che l'intero importo che tu paghi per l'acquisto di un cd vada alla SIAE???

Guarda.. un DVD di marca costerebbe sui 50 centesimi ma la SIAE applica una tassa di 60.. quindi ogni due DVD che compri, uno glielo regali di sicuro.
Per la serie Rubo Io che Rubi Te Vediamo chi si Stanca Prima: certamente i colossi produttori di DVD, visto che il calo delle vendite è stato del 50%, si sono già stancati di questo italico balzello.

La verità è che ogni volta una qualche istituzione decide di tutelare qualcuno combina dei gran pasticci: per esempio l'acquisto parallelo e semi-clandestino di DVD all'estero con conseguente perdita da parte degli esercenti nostrani e quindi sugli introiti fiscali che questi genererebbero.
Inviato il: 12/6/2007 13:04
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  •  Maggiolino
      Maggiolino
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#97
Mi sento vacillare
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Citazione:

Iceman ha scritto:
Non ho capito il senso di queste domande...

Se lo scaricare dischi crea un danno, visto che così è a conti fatti, cosa facciamo???
Finta di niente??
Galera?? e chi ha parlato di galera??

Io sottolineo solo che File sharing è un furto e una mancanza di rispetto verso il lavoro dell'artista.


Vedo di essere più chiaro: per te è giusto che la legge attuale preveda fino a 4 anni di galera per chi scarica da internet?
Tu non parli di galera, ma Urbani sì.
L'altra domanda era: E' lecito registrare per uso personale i brani dalla radio (satellitare, tramite internet o classica FM) ? Sì o no?
Per me è importante.
_________________
Chemtrails! Il futuro è già iniziato
Ciao
Maggiolino
Inviato il: 12/6/2007 13:22
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  •  Pausania
      Pausania
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#98
Sono certo di non sapere
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Se si vuole criticare si deve avere la coscienza pulita, o almeno avere la consapevolezza dell'illegalità e immoralità del fenomeno!

Più o meno stai dicendo che bisogna colpire senza pietà il passante che raccoglie le banconote cadute dall'auto in fuga dei rapinatori che hanno appena svaligiato la banca.

Ovvio che tecnincamente quei soldi sono rubati, ma in un contesto di furto generalizzato e a mano armata, è così necessario prendersela con il passante che raccoglie le banconote?


Citazione:
LA gente non comincia a scaricare e rubare dischi e film perchè animata da questo desiderio di "ribellione la sistema"(anche perchè si sta parlando della Società ITALIANA Autori ed Editori. che quindi è solo relativa al nostro paese) ma lo fa solo perchè li ce li ha gratis ed evita di comprarseli!

Iceman, ho forse parlato di Siae? Ho parlato di diritto d'autore, che viene gestito in maniera truffaldina sia in Italia che altrove.

Io non ho parlato di ribellione al sistema, ovviamente. Ho solo detto che se tu vivi in un sistema truffaldino che cerca di spillarti quanti più soldi possibile (mettendo una tassa del 120% su un bene di consumo, più l'Iva e tutto il resto), sarà automatico che chi è sottoposto a quel sistema si faccia furbo e provi a fregarlo in tutti i modi. Non è una scelta ideologia, ma un dato di fatto.


Citazione:
La gente si lamenterebbe comunque perchè credo non esista un sistema di tutela dei diritti d'autore senza "buchi", per quanto riguarda film,musica e software.

Niente ovviamente è senza buchi, ma se l'autorità non si comportasse come un signorotto feudale che applica balzelli ad ogni cosa che respira, si muove o cade dal cielo, forse una soluzione ci sarebbe.


Citazione:
La gente andrà avanti a scaricare senza la minima flessione, visto che, come ho già detto, non esiste prezzo più competitivo dello "zero" con cui si ottengono le cose con P2P.

No, ma esiste la qualità ed esiste il fatto che ormai, forse dovremmo cominciare a mettercelo in testa, l'idea del negozio che vende dischi o film sta diventando obsoleta, e non saranno certo le grida manzoniane che minacciano l'ergastolo per chi scarica musica.

Il dato di fatto è che il P2P è una realtà, come è una realtà che nessuno è più disposto ad entrare in un negozio dove non trova quello che cerca, se non quei tre dischi da hit parade, quando con due click può trovarsi film e musica introvabile, può scegliere quale canzone avere, scopre film mai sentiti.

Se l'industria dei media fosse una vera industria avrebbe capito che il business è quello, e che su quel modello ci fa i soldi; invece preferisce avere gli incassi assicurati dal gendarme di Stato, spacciando prodotti raccapriccianti
e facendo pure la finta di piangere per i poveri artisti impoveriti.

Ti sei mai chiesto perché i libri, che pure sono coperti da copyright, non sono considerati nel fenomeno P2P?

1: non vengono scambiati
2: non li legge nessuno
3: i libri hanno un mercato vero, con consumatori veri. Quindi vendi ai lettori veri, e a chi non legge non vendi comunque (al massimo si fa prestare il libro dall'amico). Ed infatti le case editrici, se mai si lamentano, si lamentano del numero dei lettori, non del numero di persone che si fa prestare i libri o che va in biblioteca. E non pretendono di sorvegliare le case delle persone per vedere chi si presta i libri.
Inviato il: 12/6/2007 13:42
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  •  franco8
      franco8
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#99
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IcemanCitazione:

Potenza dei media! ... I media se ne fregano! E il problema è proprio questo!

Ah bbe'! Allora non si può fare altro che darti ragione... Che dire di più?!
(M'arrendo!)
------
IcemanCitazione:

...Non sto parlando in senso strettamente legale, ma in senso morale.
File sharing è un furto e una mancanza di rispetto del lavoro dell artista!

In senso "morale"?!...
"coscienza dell'immoralità"?!

Per fare un parallelo della criminalizzazione di cui parliamo, e che vuoi far passare:
è come se volessi equiparare superare i limiti di velocità in auto con l' essere responsabili degli incidenti stradali e delle "stragi"...

Ma se superi il limite ti fanno la multa.. non ti condannano per omicidio colposo...
(Aiuta a chiarire il concetto?)

Visto poi che nessuno li rispetta, i limiti, saremmo molto peggio che un paese di ladri... seguendo la tua logica: Saremmo un paese di assassini.

PausaniaCitazione:

Se l'industria dei media fosse una vera industria

Questo è il punto. Credo che questa frase da sola basterebbe.
_________________
.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 12/6/2007 14:28
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  •  Iceman
      Iceman
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#100
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Citazione:

mc ha scritto:
Citazione:
Il lavoro dell'artista come lo si tutela??

Ma di quali artisti stai parlando, scusa?

Ramazzotti? Jovanotti? Tiziano Ferro?


Sto parlano di chi con la musica ci vive, che sia una porcherione come Jovanotti o che sia un artista vero che difficilmente raggranella 1000 euro al mese.
Ma sto anche parlando di tutta quella gente che dietro a sto mercato ci lavora senza cantare o suonare.

Citazione:

Le Major servono solo a alle Major stesse. L'"artista" (o il canzonettaro) e' solo la materia prima che l'industria trasforma (io direi al pari di una partita di mozzarella per un pizzaiolo).
Le major con questo materiale spremono soldi ai cittadini ma soprattutto agli sponsor, offrendo le briciole ai propri "assistiti".


Il diavolo praticamente!!

Per Major sono anche usciti sublimi dischi che hanno musicalmente formato(e che hanno anche venduto milioni di copie) intere generazioni di musicisti.

come tutte le realtà ha i suoi lati positivi e nagativi!

Per quanto mi riguarda negli ultimi 15 anni la musica ha fatto schifo a tutti i livelli perchè la tendenza era quella , ed ha fatto schifo sia nelle major che nelle etichette indipendenti.


Citazione:

Solo quelli furbi, che si mettono a guadagnarci in proprio, prendono cifre serie.


e allora?



Citazione:


Il lavoro che dici che si perde, in realta' deve solo cambiare ed aggiornarsi al passo tecnologico, ma siccome non si tratterebbe dello stesso giro d'affari (perche' si sono abbattuti i prezzi di distribuzione, per esempio) si preferisce cercare di mantenere questo tipo di sistema con tutti i mezzi possibili, comprese persecuzioni ad ampio raggio, corruzione, tassazioni preventive e terrorismo mediatico.... sai quello del tipo "Se non comprate i dischi originali un "artista" ogni mese muore di fame"... evidentemente e' il momento per loro di cambiare lavoro.



A parte il fatto che questo "terrorismo mediatico" non so dove lo vedete(se non in qualche spottino al cinema).
I media se ne fregano altamente del fenomeno, come se ne fregano le istituzioni.
Cose palesi, visto che nessuno si fa remore a rubare continuamente, e si parla di milioni di utenti.

Per quanto riguarda il mercato è vero che si è fatto trovare, come sempre, impreparato. anche se stavolta ha l'attenuante della velocità e della imprevedibilità che all epoca il fenomeno aveva!

Guarda che File Sharing non "abbatte i prezzi di distribuzione"!!!
Abbatte proprio tutto! Chiaramente in primis proprio il mercato musicale!
Sia economicamente che, coem diretta conseguenza, qualitativamente.


Citazione:


Diciamocelo comunque, soprattutto in Italia, ARTISTI della musica ... ... non ce n'e'. Quelli degni di essere chiamati tali non vengono nemmeno prodotti, quindi di che stai parlando?


Io posso anche essere d'accordo coen te ma:
Esistono artisti di qualsiasi genere che si erano ritagliati il loro pubblico ed il loro guadagno sufficiente ad andare avanti a comporre e pubblicare altri dischi che ora non lo possono più fare...

Esistono! Se voi pensate che Major sia uguale a Ramazzotti/jovanotti/ tiziano ferro allora siete voi ad essere soggiogati dai media!

Qua stai parlado di musica, non di P2P.

Citazione:

La Major per potersi assicurare lauti guadagni agiscono sulla diffusione di musicaccia, facile da reperire ed a costi molto ridimensionati.


Perchè invece le etichette indipendenti fanno musica più costosa???
Le Major fanno/hanno fatto porcherie ti assicuro esattamente come lo fanno/hanno fatto le etichette indipendenti!

Le major hanno pubblicato anche i dischi più belli della storia della musica se è per questo.

L unica differenza è che una major movimenta una maggiore quantità di soldi.


Citazione:

L'unico risultato reale che si ottiene e' che la formazione musicale diventa del livello a cui si viene abituati:
l'arte sta su un altro pianeta rispetto al business delle Major.


Qua ci si chiede cosa sia l'arte???
Niente di più OT.

Non mi metto certo a difendere le Major, ma ti consiglio di andarti ad ascolare quante porcherie vengono pubblicate anche dalle etichette indipendenti!

L unica differenza è che un etichetta indipendente influisce meno sul lato artistico e stilistico.
Si tratta di cose musicali e non tecniche.


Citazione:

Se per un anno mangi pane e acqua, e poi ti presentano un po' di formaggio, ti sembrera' di assaggiare il paradiso... nohn so se mi sono spiegato.



TI sei spiegato!
Se per un anno pago 10 euro al giorno per mangiare ed improvvisamente scopro che posso andare a rubare la torta dalla finestra della vicina ogni giorno e mangiare gratis...

ma questo con la musica non c'entra nulla!


Citazione:

Se poi qualcuno prova ad alzare il tiro portando pietanze ricercata e realmente paradisiache, abituati al pane e formaggio, alternato al pane e acqua, ci si sente spaesati e disabituati, tanto da rifiutare cio' che ci viene presentato... (pensaci e dimmi se non funziona proprio cosi'>>>)


Certo!
I dischi sei abituato a pagarli e ora NON LI PAGHI PIU'!

è questo il lato critico della cosa!
si tratta di una cosa sbagliata, di un furto, ma visto che "Se per un anno mangi pane e acqua, e poi ti presentano un po' di formaggio, ti sembrera' di assaggiare il paradiso", ora la gente pur di non smettere di rubare si inventa scuse campate per aria!


Citazione:

Evitiamo di mischiare concetti come "artista" e "major" perche' solo qualche eccezione conferma il fatto che non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro.
mc


Ripeto.
Considerazione personale, condivisibile o meno, ma che non ha nulla a che vedere con il discorso!
Oltre a non essere fondamentalmente vera nei fatti...
Inviato il: 12/6/2007 14:42
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  •  Iceman
      Iceman
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#101
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Dorian ha scritto:
Perchè credi che l'intero importo che tu paghi per l'acquisto di un cd vada alla SIAE???

Guarda.. un DVD di marca costerebbe sui 50 centesimi ma la SIAE applica una tassa di 60.. quindi ogni due DVD che compri, uno glielo regali di sicuro.
Per la serie Rubo Io che Rubi Te Vediamo chi si Stanca Prima: certamente i colossi produttori di DVD, visto che il calo delle vendite è stato del 50%, si sono già stancati di questo italico balzello.

La verità è che ogni volta una qualche istituzione decide di tutelare qualcuno combina dei gran pasticci: per esempio l'acquisto parallelo e semi-clandestino di DVD all'estero con conseguente perdita da parte degli esercenti nostrani e quindi sugli introiti fiscali che questi genererebbero.


come dicevo!
Il mercato di queste cose è molto complesso e difficile da gestire!

Tutt'ora esistono problemi sopratutto legati all'import/export che c'erano anche 40 anni fa...

Il che non c'entra nulla!
Inviato il: 12/6/2007 14:49
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#102
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Maggiolino ha scritto:


Vedo di essere più chiaro: per te è giusto che la legge attuale preveda fino a 4 anni di galera per chi scarica da internet?
Tu non parli di galera, ma Urbani sì.
L'altra domanda era: E' lecito registrare per uso personale i brani dalla radio (satellitare, tramite internet o classica FM) ? Sì o no?
Per me è importante.


Punto primo dipende da cosa si ruba, e quindi dall entità del danno!
Mi sembra logico.

Se si ruba un filmino promozionale da 1 minuto se provano a punirti è uno scandalo!

Se rubi e sopratutto metti in condivisione un software da 15 mila euro l'affare si complica parecchio!

Poi lo scandalo non sono le leggi ma il fatto che qua per 10 anni nessuno ha fatto nulla mettendo in ginocchio un sacco di etichette minori(altro che danni maggiori alle Major) e di artisti.
Rendendo anche peggiore il prodotto musicale!

Dove ci si può lamentare del fatto che ci siano leggi severe, quando queste leggi non vengono mai applicate???

Per quanto riguarda i brani della radio sono pezzi singoli "promozionali" non si tratta certo di un disco intero!
Inviato il: 12/6/2007 14:55
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#103
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Pausania ha scritto:

Ovvio che tecnincamente quei soldi sono rubati, ma in un contesto di furto generalizzato e a mano armata, è così necessario prendersela con il passante che raccoglie le banconote?


Se raccogli qualcosa per terra non stai rubando!

Diciamo che è come assistere ad una rapina in banca, entrare nella banca appena rapinata dicendo:"Ladro di merda!" e poi ripulire di nascosto la cassa dagli spicci rimasti!

Sono due furti!
è come il bue che da del cornuto all asino!

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Io non ho parlato di ribellione al sistema, ovviamente. Ho solo detto che se tu vivi in un sistema truffaldino che cerca di spillarti quanti più soldi possibile (mettendo una tassa del 120% su un bene di consumo, più l'Iva e tutto il resto), sarà automatico che chi è sottoposto a quel sistema si faccia furbo e provi a fregarlo in tutti i modi. Non è una scelta ideologia, ma un dato di fatto.


E io ti ripeto che la gente scarica perchè li si prende i dischi gratis punto e basta!
Tutte le motivazioni varie che alcuni si inventano o improvvisano sono scuse!

Ripeto che se tutto fosse amministrato onestamente il furto andrebbe avanti ad essere perpetrato senza ombra di dubbio.

Esistono anche modi onesti per mostrare la propria avversione a queste politiche!


Citazione:
.
Niente ovviamente è senza buchi, ma se l'autorità non si comportasse come un signorotto feudale che applica balzelli ad ogni cosa che respira, si muove o cade dal cielo, forse una soluzione ci sarebbe.


E' difficile!
Ma di certo la SIAE non poteva funzionare peggio!
Ma d'altra parte si tratta di una società Italiana... Il peggio del peggio.


Citazione:
Il dato di fatto è che il P2P è una realtà, come è una realtà che nessuno è più disposto ad entrare in un negozio dove non trova quello che cerca, se non quei tre dischi da hit parade, quando con due click può trovarsi film e musica introvabile, può scegliere quale canzone avere, scopre film mai sentiti.


L'unico dato di fatto è che la gente non vuole più spendere soldi, neanche quelli che sarebbe giusto e onesto spendere per un film o un disco, e questo perchè ormai l'abitudine è stata data, come ai bambini...
Per cui il riprendere eventualmente a pagare sarebbe visto come uno scandalo da tutti i ladri che, come ora a costo di giustificare moralmente il proprio furto si attaccano a tutto non accorgendosi che non c'è coerenza.

La colpa principale, la più grave di tutti, è stata svegliarsi solo adesso senza prendere dei provvedimenti seri prima...Sempre che si sia veramente svegliato qualcuno.

Citazione:

Se l'industria dei media fosse una vera industria avrebbe capito che il business è quello, e che su quel modello ci fa i soldi; invece preferisce avere gli incassi assicurati dal gendarme di Stato, spacciando prodotti raccapriccianti
e facendo pure la finta di piangere per i poveri artisti impoveriti.



Ma dove è "il business" in un software gratuito che ti consente di avere gratis tutto quello che vuoi????
Dove sta la possibilità di guadagno???

Citazione:

Ti sei mai chiesto perché i libri, che pure sono coperti da copyright, non sono considerati nel fenomeno P2P?

1: non vengono scambiati
2: non li legge nessuno
3: i libri hanno un mercato vero, con consumatori veri. Quindi vendi ai lettori veri, e a chi non legge non vendi comunque (al massimo si fa prestare il libro dall'amico). Ed infatti le case editrici, se mai si lamentano, si lamentano del numero dei lettori, non del numero di persone che si fa prestare i libri o che va in biblioteca. E non pretendono di sorvegliare le case delle persone per vedere chi si presta i libri.


I libri sono un altro tipo di supporto ed un altro tipo di articolo.

Leggerli su un monitor è impossibile.
Scaricarlo e stamparlo per poi leggerlo su fogli volanti costa a momenti gli stessi soldi che comprarlo bello pronto con fogli rilegati.
Inviato il: 12/6/2007 15:14
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  •  Iceman
      Iceman
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#104
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Citazione:

franco8 ha scritto:
In senso "morale"?!...
"coscienza dell'immoralità"?!

Per fare un parallelo della criminalizzazione di cui parliamo, e che vuoi far passare:
è come se volessi equiparare superare i limiti di velocità in auto con l' essere responsabili degli incidenti stradali e delle "stragi"...

Ma se superi il limite ti fanno la multa.. non ti condannano per omicidio colposo...
(Aiuta a chiarire il concetto?)

Visto poi che nessuno li rispetta, i limiti, saremmo molto peggio che un paese di ladri... seguendo la tua logica: Saremmo un paese di assassini.



Ma che cos'è??
Una gara a chi è più ladro, assassino e criminale???

Quello che sto dicendo è che almeno chi scarica e se ne frega sia consapevole di danneggiare un mercato e un artista!
Poi faccia come vuole prendendosene le proprie responsabilità!

Ma non faccia la morale... non accampi diritti sul furto e non si inventi scuse atte solo a giustificare il medesimo!
Inviato il: 12/6/2007 15:19
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#105
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Citazione:

Ma che cos'è??
Una gara a chi è più ladro, assassino e criminale???

Scusa tanto, ma chi è che continua a parlare di "furto", di "ladri" ecc. ?
Chi è che ha parlato di "crimini" "immoralità" ecc ecc?
Citazione:

Quello che sto dicendo è che almeno chi scarica e se ne frega sia consapevole di danneggiare un mercato e un artista!
Poi faccia come vuole prendendosene le proprie responsabilità!

Appunto.. Così come chi non rispetta i limiti di velocità sia consapevole dei rischi che fa correre gratuitamente agli altri e a sè stessi...
Citazione:

Ma non faccia la morale... non accampi diritti sul furto e non si inventi scuse atte solo a giustificare il medesimo!

Anche qui.. Chi per primo ha paralato di morale?
Se uno dice le cose come stanno... sottolineando le evidenti assurdità... per forza "fa la morale"?
(non è affatto questione di "leggi severe" è questione proprio di "assurdità"... e la cosa mi pare un tantino diversa)
Dove stanno le invenzioni, se non nel dire che è il file-sharing P2P un "furto". (così... in generale)
Ma, appunto, non si può far altro che darti ragione... dal momento che tutto ti sembra tanto"ovvio"!
Ripeto e concludo: M'arrendo!
_________________
.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 12/6/2007 15:41
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#106
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Considerazione personale, condivisibile o meno, ma che non ha nulla a che vedere con il discorso!
Oltre a non essere fondamentalmente vera nei fatti...

Vabbe'... ammetto di essere andato un po' fuori tema ma mi ricollegavo ad alcuni tuoi accenni all'artista di turno e delle major tirate in ballo.

Che alcune etichette indipendenti facciano musica da schifo, beh, fanno quello che possono e seguono i dettami dell'"inferno" in cui, proprio "il diavolo" detta le regole.

Il vero discorso e' che per salvare la musica attualmente non servono le major. Non mi sembra ci sia altro da dire.

Se prima avevano un senso (e non lo hanno quasi mai avuto...), adesso non lo hanno davvero piu'.
L'indotto musicale non ha bisogno di editori e distributori a livello globale. Solo il grande business ne ha bisogno.
La musica-entertainement e' l'"oppio" per teenagers rincoglioniti da mode, non e' piu' il modo di comunicare le proprie emozioni e come grande business (sia economico che di controllo sociale) e stato costruito su appannaggio di "pochi" ma molto ricchi... come e' successo con gli sport popolari (leggi baseball, footbal e calcio, per esempio).
La grossa finanza si e' impadronita della "pratica", l'ha trasformata in un business fuori portata incrementando cachet e giro d'affari per evitare che si potesse creare un mercato dal basso (cioe' dai musicisti stessi).
Le case discografiche fanno questo, non musica: affari.
Quando paghi il disco, paghi un business.

Citazione:
Se per un anno pago 10 euro al giorno per mangiare ed improvvisamente scopro che posso andare a rubare la torta dalla finestra della vicina ogni giorno e mangiare gratis...

Provo con un altro esempio:
se fino a qualche tempo fa si produceva luce tramite il "grasso di balena" nei lumi ad olio, ti sentiresti di fermare la produzione di energia elettrica perche' danneggia le baleniere?
Quando un impresa non va piu' si chiude e si cambia, non si cambia il mercato per evitare la chiusura... ecchecazzo!
Il musicista dovra' cercare di fare musica in ogni maniera, compreso il venire a compormesso con cio' che e' inevitabile... se non ci riesce non dovra' fare altro che cantare sotto la doccia o ai matrimoni dei suoi parenti o di qualche amico.
Quando parlavo di "furbi che guadagnano" mi riferivo alla possibilita' di vendere modem, insieme alla propria musica...

[
Apro una parentesi, chi fa musica di solito, lo fa per se stesso, se poi riesce a guadagnarci e' tutto in piu'. E' un buon modo per fare cio' che ci piace come lavoro: non mi sembra un diritto del musicista, e' una possibilita', che spesso, chi merita, riesce a sfruttare.
]

Il p2p e' sinonimo di condivisione, non e' ne' un attacco consapevole alle majors, ne' alle etichette indipendenti, ne' ai musicisti.
Posso avere cio' che mi interessa (e serve, perche' no?) solo condividendo quello che ho gia'.
Aumenta le possibilita' di scambio, quello che si e' sempre fatto, e sempre si fara' perche' e' nell'interesse di tutti.

Citazione:
...si chiede cos'e' l'arte... OT?

Evita di usare la parola artista, tui per primo, allora.

Citazione:
A parte il fatto che questo "terrorismo mediatico" non so dove lo vedete(se non in qualche spottino al cinema).

Beh, l'utlimo esempio e' il concerto del 1' Maggio a Roma... una Claudia Gerini in versione "mutuo da pagare" di fronte ad una folla (ed un pubblico televisivo) di giovani precari e laureati disoccupati, e pensionati... Aggiungerei "subdolo terrorismo mediatico"... (anche un po' masochista, oserei).

Citazione:
...e allora?

E allora?
Il lavoro del musicista-artista-regista-etc. e' cambiato, o per lo meno e' cambiato il modo di fruire dei loro prodotti, e' inutile rimanere agganciati ad un passato ormai superato.
Imporre il veto sul file sharing e' come imporre il divieto di discutere tra amici:
Qualsiasi cosa si dica scaturisce da altre cose dette da altri che, a loro volta dicono cose scaturite da altri ancora, e cosi' via.
E' un diritto condividere con chi si vuole la cultura e le informazioni e le opere d'arte o anche quelle di intrattenimento. Porre un limite alla condivisione e' come limitare la liberta' individuale di condividere cio' che si intende meritorio di divulgazione... questo discorso vale anche per le proprie opinioni. Ti piacerebbe che ti impedissero di citare, chesso', Platone, perche' le sue idee sono sotto contratto Mondadori (e' un esempio)?
Perche' divulgare un concetto estrapolato dovrebbe essere diverso dal divulgare l'opera completa? Se te ne riassumo a voce le parti importanti e posso, che differenza c'e' se ti presto il libro o il un opera teatrale o un film? Nessuno, tranne che ci sono delle potenti case editrici che non ci guadagnano e che fanno di tutto per continuare a straguadagnare, per esempio, cercare di impietosire alcuni "popolani di ghiaccio", anche se questo comporta andare contro la ragione:
E' IRRAGIONEVOLE BLOCCARE LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA! Sotto ogni forma essa sia.

Il p2p fa bene all'artista, comunque. Non fara' bene al suo conto in banca, ma contribuisce alla diffusione delle idee.
Non solo fa bene all'artista-musicista-regista e alla sua "fama" (fama = carriera = nuove opportunita' di lavoro ... se la fama corrisponde a consensi), fa bene anche alla produzione futura:
allargando la diffusione di idee si creano le basi per crearne di nuove. Si acquisiscono (senza barriere economiche e di classe, finalmente!!!), si processano e, magari, si migliorano, rimettendole in circolo senza dover essere approvati da qualcuno che non ha nessun diritto di negare la propria possibilita' di esprimersi.

A me non sembra un alibi il mio.

mc
Inviato il: 12/6/2007 16:21
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#107
Mi sento vacillare
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Iceman ha scritto:

Punto primo dipende da cosa si ruba, e quindi dall entità del danno!
Mi sembra logico.

Allora è logico che tolgano il penale. Che ritorni come prima la distinzione tra lucro e profitto.

Citazione:

Se si ruba un filmino promozionale da 1 minuto se provano a punirti è uno scandalo!

Anche se scarico un solo mp3 la galera è uno scandalo, meglio è uno scandalo che il reato sia penale.

Citazione:

Se rubi e sopratutto metti in condivisione un software da 15 mila euro l'affare si complica parecchio!

Qui il discorso è parecchio diverso. Personalmente penso che si debba dare ai privati la possibilità di usarli (parlo di software che si usano in ambiente lavorativo di produzione, non winzip e simili) senza costi dando così la possibilità di di fare esperienza.
Non so quanti possano permettersi di spendere 15 mila o più di euro per fare apprendimento.
Potrebbero inventare un pagamento a ticket, generi un file e paghi un tot, che ne so.
E non tirare in ballo la storia dei crack, tanto già ci sono e continueranno ad esserci.
Se dai una possibiltà di mettersi in regola ad un costo modesto tanti lo faranno.


Citazione:

Poi lo scandalo non sono le leggi


Seriamente, lo scandalo è la nostra intera legislazione che non tiene conto dell'evoluzione dei tempi.

Citazione:

ma il fatto che qua per 10 anni nessuno ha fatto nulla mettendo in ginocchio un sacco di etichette minori(altro che danni maggiori alle Major) e di artisti.
Rendendo anche peggiore il prodotto musicale!

Ma come ? Leggi ad hoc e tasse inique.
La realtà è che l'intero mercato dell'intrattenimento è un dinosauro sopravvissuto fino ai nostri giorni. Lo si vede chiaramente, continuano imperterriti a produrre sistemi anticopia che vengono sistematicamente elusi. E il costo di questi insuccessi ricade sull'utente, senza che ci sia un reale beneficio.
Non sarebbe meglio studiare un sistema di distribuzione che tenga conto dei cambiamenti attuali ?
Per ora ci sono solo timidi cambiamenti, guarda il caso di Itunes, che è osteggiato dalle major (articolo)
un miliardo di canzoni scaricate.
Questo contraddice la tua teoria che è meglio qualcosa a costo zero che a basso costo, come vedi un mliardo di "poco furbi" ha pagato per avere qualcosa. Come mai? Forse perchè gli si è data la possibilità di comprare il singolo brano a 99 centesimi e non un cd a 20 euro.
Ora vendono anche mp3 privi di DRM (solo per alcune etichette) ad un prezzo leggermente superiore.
Di certo questo non elimina il problema della pirateria, ma la riduce.

Citazione:

Dove ci si può lamentare del fatto che ci siano leggi severe, quando queste leggi non vengono mai applicate???

Questo non c'entra nulla. E' il principio che conta, non la reale applicabilità della stessa.
Citazione:

Per quanto riguarda i brani della radio sono pezzi singoli "promozionali" non si tratta certo di un disco intero!


Scusa Iceman ma che stai dicendo? Che tutti i pezzi che sento alla radio sono "promozionali" solo perchè non mi fanno sentire l'intero CD ?
Allora se scarico le singole canzoni e non gli album sono a posto?
Vorrai scherzare, spero....
Comunque non mi hai risposto e provo a riformulare:
Se registro dalla radio il brano dell'artista X, e la canzone è trasmessa integralmente, commetto reato?
Viceversa se ne registro i 3/4 è reato lo stesso?
_________________
Chemtrails! Il futuro è già iniziato
Ciao
Maggiolino
Inviato il: 12/6/2007 21:11
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#108
Dubito ormai di tutto
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mc ha scritto:
Citazione:
Considerazione personale, condivisibile o meno, ma che non ha nulla a che vedere con il discorso!
Oltre a non essere fondamentalmente vera nei fatti...

Vabbe'... ammetto di essere andato un po' fuori tema ma mi ricollegavo ad alcuni tuoi accenni all'artista di turno e delle major tirate in ballo.

Che alcune etichette indipendenti facciano musica da schifo, beh, fanno quello che possono e seguono i dettami dell'"inferno" in cui, proprio "il diavolo" detta le regole.

Il vero discorso e' che per salvare la musica attualmente non servono le major. Non mi sembra ci sia altro da dire.

Se prima avevano un senso (e non lo hanno quasi mai avuto...), adesso non lo hanno davvero piu'.
L'indotto musicale non ha bisogno di editori e distributori a livello globale. Solo il grande business ne ha bisogno.


Vero!
Ma anche vero che più soldi girano, più soldi vengono investiti in musica e più i prodotti musicali saranno belli.

Per cui può essere vero ciò che dici ma vuol dir poco ai fini del discorso.

Citazione:

La musica-entertainement e' l'"oppio" per teenagers rincoglioniti da mode, non e' piu' il modo di comunicare le proprie emozioni e come grande business (sia economico che di controllo sociale) e stato costruito su appannaggio di "pochi" ma molto ricchi... come e' successo con gli sport popolari (leggi baseball, footbal e calcio, per esempio).
La grossa finanza si e' impadronita della "pratica", l'ha trasformata in un business fuori portata incrementando cachet e giro d'affari per evitare che si potesse creare un mercato dal basso (cioe' dai musicisti stessi).
Le case discografiche fanno questo, non musica: affari.
Quando paghi il disco, paghi un business.


E io ripeto che per le major sono uscite anche le opere d'arte musicali più sublimi...

Vuoi criticare il sistema capitalistico,ecc ecc ecc???
Fallo! ma il discorso è completamente sterile!

Ma dove è la cosa sbagliata nel fatto che ci sia un Business dietro un mercato musicale???
Questo Business è quello che consente ad un arte costosa come quella musicale di vivere e sopravvivere e fare cose sempre migliori.


Citazione:
Provo con un altro esempio:
se fino a qualche tempo fa si produceva luce tramite il "grasso di balena" nei lumi ad olio, ti sentiresti di fermare la produzione di energia elettrica perche' danneggia le baleniere?
Quando un impresa non va piu' si chiude e si cambia, non si cambia il mercato per evitare la chiusura... ecchecazzo!


è vero!
Il progresso e l'evoluzione sono fondamentali e purtroppo più le imprese sono enormi e più tendono ad essere statiche.

Non si può certo negare questo.

Citazione:

Il musicista dovra' cercare di fare musica in ogni maniera, compreso il venire a compormesso con cio' che e' inevitabile... se non ci riesce non dovra' fare altro che cantare sotto la doccia o ai matrimoni dei suoi parenti o di qualche amico.

[
Apro una parentesi, chi fa musica di solito, lo fa per se stesso, se poi riesce a guadagnarci e' tutto in piu'. E' un buon modo per fare cio' che ci piace come lavoro: non mi sembra un diritto del musicista, e' una possibilita', che spesso, chi merita, riesce a sfruttare.
]


Renditi conto di cosa hai scritto!
in pratica è questo:
FIle sharing segna la fine della vita economica di un artista.
Beh dai... ci sono tanti altri lavori che può andare a fare no???

Praticamente è meglio andare avanti con il furto di file sharing invece di cercare di tutelare il lavoro dell'artista.

Ripeto e sottolineo: TUTELA DEL LAVORO!

Citazione:

Il p2p e' sinonimo di condivisione, non e' ne' un attacco consapevole alle majors, ne' alle etichette indipendenti, ne' ai musicisti.


Certo che non è un "attacco consapevole".
Non perchè la gente non sia consapevole che si tratta di furto, ma perchè la gente SE NE FREGA!

Alla gente non gliene frega niente di chi ci rimette, l'importante è che non ci rimetta lui e che possa andare avanti a scaricare il frutto del lavoro di altri(costato soldi e non pagato con i buoni propositi).


Citazione:

Posso avere cio' che mi interessa (e serve, perche' no?) solo condividendo quello che ho gia'.
Aumenta le possibilita' di scambio, quello che si e' sempre fatto, e sempre si fara' perche' e' nell'interesse di tutti.


A parte il fatto che se ognuno mettesse in condivisione quello che ha già P2P neanche esisterebbe, per cui ciò che hai detto è proprio sbagliato!

Scarico da uno che lo ha già e metto a mia volta in condivisione il file, che ho rubato, con altri milioni di utenti che lo ruberanno a loro volta.

"interesse di tutti"?????
di tutti chi??????????

L'interesse di chi ha speso soldi(e se mi consenti neanche pochi) per produrre,comporre,ecc ecc qual'è???? regalare i propri soldi???

P2P è solo nell'interesse malato di chi scarica cose che altrimenti avrebbe dovuto comprare.

Anche rapinare una banca è qualcosa che è "nell interesse" di chi lo fa...




Citazione:
...Evita di usare la parola artista, tui per primo, allora.


Uso la parola "artista" per evitare di usare continuamente cantante/musicista/regista.
è più comodo!


Citazione:

Beh, l'utlimo esempio e' il concerto del 1' Maggio a Roma... una Claudia Gerini in versione "mutuo da pagare" di fronte ad una folla (ed un pubblico televisivo) di giovani precari e laureati disoccupati, e pensionati... Aggiungerei "subdolo terrorismo mediatico"... (anche un po' masochista, oserei).


Non so di cosa tu stia parlando ma di certo un caso non fa Terrorismo mediatico... e su questo siamo d'accordo di verto tutti.

La gente scarica da 10 anni senza che gli succeda niente e senza che i media dicano nulla.
Questo è dato di fatto.

Come è dato di fatto che non solo non esiste "terrorismo mediatico" ma praticamente non essite neanche la condanna al reato.


Citazione:
Il lavoro del musicista-artista-regista-etc. e' cambiato, o per lo meno e' cambiato il modo di fruire dei loro prodotti, e' inutile rimanere agganciati ad un passato ormai superato.


Si, nel senso che adesso devono lavorare gratis perchè alle istituzioni non frega niente di loro e la gente comune che tanto si prodiga a fare moralismi di rispetto del lavoro in altre sedi, se ne frega completamente, anzi... fa discorsi del tipo: "Si vabbè... Trovatevi un altro lavoro! Ce ne sono tanti di interessanti!"

Assurdo!

Citazione:

Imporre il veto sul file sharing e' come imporre il divieto di discutere tra amici:
Qualsiasi cosa si dica scaturisce da altre cose dette da altri che, a loro volta dicono cose scaturite da altri ancora, e cosi' via.
E' un diritto condividere con chi si vuole la cultura e le informazioni e le opere d'arte o anche quelle di intrattenimento. Porre un limite alla condivisione e' come limitare la liberta' individuale di condividere cio' che si intende meritorio di divulgazione... questo discorso vale anche per le proprie opinioni.


Sinceramente non ho parole quando leggo certe cose...

Punto primo; che c'entrano le idee, le opinioni, e le discussioni con dischi e film???

Punto secondo: Allora qua dobbiamo andare dai dipendenti delle ditte che stampano libri,che stampano cd e DVD e digli che loro dovrebbero lavorare gratis... perchè la cultura deve essere gratuita!

Tutto ciò è "allucinante"!

Se l'autore(siamo d'accordo che l opera è sua???) decide di regalarla lo può fare, è una sua scelta!
Ma non è altra gente a dover decidere per lui.
Mi sembra il minimo oltre che di una logicità disarmante!

Citazione:

Ti piacerebbe che ti impedissero di citare, chesso', Platone, perche' le sue idee sono sotto contratto Mondadori (e' un esempio)?


Che discorso assurdo! chi impedisce a qualcuno ci "citare platone"(che tral'altro non è sotto contratto con nessuno)???
Qua la gente semmai ti impedisce di entrare in libreria e rubarti il libro.
Per l'ovvio motivo(o vuoi mettere in discussione ciò?) che dietro un libro cè lavoro e soldi che tu non hai nessun diritto di rubare e calpestare.

Qua si tratta di rispetto per il lavoro e per i lavoratori!

Citazione:

Perche' divulgare un concetto estrapolato dovrebbe essere diverso dal divulgare l'opera completa?


Perchè innanzitutto il termine "divulgare" non è corretto se si parla di File sharing, e poi perchè, particolare da nulla, le due cose sono ben diverse.

Citazione:

Se te ne riassumo a voce le parti importanti e posso


Ho come l'impressione che non ti succede nulla se ti canticchi tutto un disco per strada! Nessuno ti farà causa!

forse scaricarlo è tutta un altra cosa,essendo un furto, "sarebbe" giustissimo e non giusto che ti venisse impedito di farlo.

Citazione:

, che differenza c'e' se ti presto il libro o il un opera teatrale o un film? Nessuno, tranne che ci sono delle potenti case editrici


Ancora usi un verbo sbagliato!
Con P2P non si "presta" niente!
...è però il classico verbo che nei film usano quelli che vengono sorpresi a rubare (Non l'ho rubato! L'ho preso in prestito!)

Se un libro, un opera teatrale, o un film sono soperti da diritti d'autore GIUSTAMENTE(altrimenti proponi tu qualcosa che vada meglio).

Quando compri un DVD il film NON diventa tuo, per cui GIUSTAMENTE, non ci puoi fare quello che vuoi.

Se fosse come dici tu allora postresti prendere the Dark side of the moon dei pink floyd, ristamparlo e rivenderlo senza problemi...

Giustamente, Non è che il fatto che menttendolo in condivisione tu non ci guadagni cambi qualcosa....
L'opera NON è tua per cui non sei tu a doverla divulgare!
Punto!

Citazione:

, cercare di impietosire alcuni "popolani di ghiaccio", anche se questo comporta andare contro la ragione:
E' IRRAGIONEVOLE BLOCCARE LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA! Sotto ogni forma essa sia.


Io sto ancora cercando qualcuno che mi dica cosa c'è di irragionevole nel cercare di tutelare il lavoro dell artista...
...o è solo l'operaio che deve essere tutelato???

Qua nessuno risponde!
Finche file Sharin sarà un furto, cercare di bloccarlo(cosa che nessuno fa! neanche le "potentissime" case discografiche!) sarà la cosa più ragionevole da fare.


Citazione:

Il p2p fa bene all'artista, comunque. Non fara' bene al suo conto in banca, ma contribuisce alla diffusione delle idee.


Ah beh...
L'artista si sentirà molto meglio!

Come dici anche tu file sharing è un danno all economia dell artista.
Per cui ciò che dici è già una contraddizione in due righe!

Se non viene pagato l'artista produrrà molto meno!
Questo invece è moralmente giustissimo no???

Citazione:

Non solo fa bene all'artista-musicista-regista e alla sua "fama" (fama = carriera = nuove opportunita' di lavoro ... se la fama corrisponde a consensi), fa bene anche alla produzione futura:
allargando la diffusione di idee si creano le basi per crearne di nuove. Si acquisiscono (senza barriere economiche e di classe, finalmente!!!), si processano e, magari, si migliorano, rimettendole in circolo senza dover essere approvati da qualcuno che non ha nessun diritto di negare la propria possibilita' di esprimersi..



Un bel circolo di lavoro tutto basato sul regalo!
Non vorrei dirtelo ma se l artista spende soldi per realizzare un opera che no ngli rientrano per nulla lui di opere non ne potrà fare più....

Non capisco da dove tu abbia tirato fuori un ragionamento cos' assurdo di lavoro gratuito che genera altro lavoro... ma quando mai????

Non solo non fa bene all'artista, ma è letale!
E la cosa bella è che lo hai scritto anche tu poco sopra!

Sottolineo che qua nessuno sta negando a nessuno nessun tipo di arte!

L'arte, un film, una musica NON SONO UN DIRITTO!

Che la cosa sia ben chiara!

Se vai in un negozio il negoziante il cd te lo vende senza nessun problema!
Ma il frutto del lavoro DEVE essere pagato!
e regalatom solo se l autore lo vuole relagare!

Nessun altro deve arrogarsi con prepotenza il diritto di poter fare ciò che vuole del suo prodotto, perchè chi l'ha composto e pagato è stato lui.
Non chi lo scarica!




Citazione:


A me non sembra un alibi il mio.



...
Inviato il: 13/6/2007 13:38
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#109
Dubito ormai di tutto
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Maggiolino ha scritto:

Allora è logico che tolgano il penale. Che ritorni come prima la distinzione tra lucro e profitto.

Anche se scarico un solo mp3 la galera è uno scandalo, meglio è uno scandalo che il reato sia penale.



Sinceramente non conosco bene la legge!
L'unica cosa certa è che non viene fatta rispettare!

e questo è lo scandalo più scandalo di tutti, per quanto mi riguarda!



Citazione:


Qui il discorso è parecchio diverso. Personalmente penso che si debba dare ai privati la possibilità di usarli (parlo di software che si usano in ambiente lavorativo di produzione, non winzip e simili) senza costi dando così la possibilità di di fare esperienza.
Non so quanti possano permettersi di spendere 15 mila o più di euro per fare apprendimento.
Potrebbero inventare un pagamento a ticket, generi un file e paghi un tot, che ne so.
E non tirare in ballo la storia dei crack, tanto già ci sono e continueranno ad esserci.
Se dai una possibiltà di mettersi in regola ad un costo modesto tanti lo faranno.


Se un sofware ha un certo prezzo un motivo c'è...

Potrebbero inventare qualsiasi sitema per poterlo pagare... ma la gente lo scaricherà comunque perchè li ce lo ha gratis!

Il problema anche risolvendo tutte le cose che non vanno rimane... cioè P2P non va bene!

Tutte le argomentazioni che vengono tirate fuori sono solo scuse, anche risolvendole tutte il problema rimane.




Citazione:


Seriamente, lo scandalo è la nostra intera legislazione che non tiene conto dell'evoluzione dei tempi.


Purtroppo credo che la legislazione in se sia in difficoltà anche perchè lo stesso mercato musicale fatica ormai a stare al passo coi tempi.

...poi se già trovi miriadi di persone che ti dicono palesemente che scaricare non è furto(quando invece lo è in modo inequivocabile) non ti puoi certo chiedere il perchè le cose non sono chiare!


Citazione:


Ma come ? Leggi ad hoc e tasse inique.
La realtà è che l'intero mercato dell'intrattenimento è un dinosauro sopravvissuto fino ai nostri giorni. Lo si vede chiaramente, continuano imperterriti a produrre sistemi anticopia che vengono sistematicamente elusi. E il costo di questi insuccessi ricade sull'utente, senza che ci sia un reale beneficio.



Invece il costo dei furti con P2P su chi ricade??

Di chi è la colpa se la gente ruba, mette in condivisione o fa copie pirata???

Indovina un pò chi come al solito è l'unico che ci smena sempre???
Chi è onesto! ...anche in questo caso!

E questa gente dovrebbe aver ragione a scaricare??

mah?

Citazione:

Non sarebbe meglio studiare un sistema di distribuzione che tenga conto dei cambiamenti attuali ?
Per ora ci sono solo timidi cambiamenti, guarda il caso di Itunes, che è osteggiato dalle major (articolo)
un miliardo di canzoni scaricate.
Questo contraddice la tua teoria che è meglio qualcosa a costo zero che a basso costo, come vedi un mliardo di "poco furbi" ha pagato per avere qualcosa. Come mai? Forse perchè gli si è data la possibilità di comprare il singolo brano a 99 centesimi e non un cd a 20 euro.
Ora vendono anche mp3 privi di DRM (solo per alcune etichette) ad un prezzo leggermente superiore.
Di certo questo non elimina il problema della pirateria, ma la riduce.


A parte il fatto che 99 cent a canzone è un furto vero e proprio!
Veramente scandaloso!

Una presa per il culo micidiale!

Come hai detto anche tu il problema non sarebbe risolto!
e sinceramente non credo proprio che sarebbe neanche ridotto!
Non vedo come!


Citazione:


Questo non c'entra nulla. E' il principio che conta, non la reale applicabilità della stessa.




Se tutti gurdassero quali sono i principi moralmente giusti di quelle leggi di tutela non ce ne sarebbe neanche bisogno.

Per quanto riguarda i brani della radio sono pezzi singoli "promozionali" non si tratta certo di un disco intero!

Citazione:

Scusa Iceman ma che stai dicendo? Che tutti i pezzi che sento alla radio sono "promozionali" solo perchè non mi fanno sentire l'intero CD ?
Allora se scarico le singole canzoni e non gli album sono a posto?
Vorrai scherzare, spero....
Comunque non mi hai risposto e provo a riformulare:
Se registro dalla radio il brano dell'artista X, e la canzone è trasmessa integralmente, commetto reato?


Basta che lo vai a scaricare dal sito ufficiale dell artista!
Una riproduzione radiofonica non ha nessuna importanza in termini pratici per una questione qualitativa(mai provato a registrare una canzone in radio!?!? per caso il deejay si mette sempre a parlare sull inizio e sulla coda??)

L autore decide cosa fare dei propri brani!
Se mette un brano sul suo sito, da poter scaricare, è perchè quel brano ha deciso di metterlo a disposizione in "promozione".
Una cosa è certa!

Cosa diffondere e da chi è lui che lo deve decidere!
E mi sembra il minimo!
Inviato il: 13/6/2007 14:12
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#110
Sono certo di non sapere
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Tutto il tuo discorso, caro Iceman (suppongo tu sia un musicista che lavora con la musica, altrimenti non te la prenderesti cosi' tanto... ), regge tutto sulla tua opinione che vede il file sharing come "furto":
Tutto il resto e' di contorno e, sostanzialmente, inutile.
Il fatto e' che stai dicendo, senza mezzi termini, che chi non sostiene la tua "personalissima opinione" e' un Ladro...
Cosa dire di fronte a questo modo di vedere le cose: "ne prendo atto" (tradotto in romanesco "sti' cazzi" ).
Mi lascia come mi ha trovato.

Citazione:
Punto primo; che c'entrano le idee, le opinioni, e le discussioni con dischi e film???

Con canzonette e' stronzatelle assortite, niente.
Con musica originale e sceneggiature articolate e basate sui concetti (e non sugli effetti speciali, in appalto solo alle grosse major), qualcosina.
Se vuoi faccio una modifica al mio pensiero, per venirti incontro:
rendiamo illegale il file sharing di tutti film Hollywoodiani da botteghino ed incentiviamo lo scambio di quei film che qualcosa da dire lo hanno. Cosi' per le canzonette dell'estate, cloni una dell'altra, e incentiviamo lo scambio di quelle un po' piu' originali, quelle che riescono a trasmettere il lavoro dell'"artista".

Citazione:
L'artista si sentirà molto meglio!
Come dici anche tu file sharing è un danno all economia dell artista.
Per cui ciò che dici è già una contraddizione in due righe!
Se non viene pagato l'artista produrrà molto meno!
Questo invece è moralmente giustissimo no???

Se decidessi di smettere di andare per prostitute, quelle protette, chi starei danneggiando di piu' il "Pappa" o la prostituta?
Potrei cercarmene una che non si fa pagare per essere protetta e mi offre, se stessa, al prezzo, netto, dal "servizio di protezione".
Puoi biasimarmi?
Ora che l'"artista-prostitua" puo' avere i mezzi a disposizione per lavorare in proprio... perche' non farlo... "e' nell'interesse di TUTTI, NO?"... (Majors a parte... ).


Poi, un altra cosa che notavo:
mi sembra che tu confonda l'opera con il confezionamento dell'opera:
ma forse e' solo una mia impressione.


_______________________________

La cultura deve essere gratis, per tutti.
Mi chiedi chi sono quei "tutti" di cui l'interesse e' minacciato dalla persecuzione del file sharing:
E' semplice, tutti quelli che non possono permettersi di comprare nemmeno 1/20 di quello che scaricano.

Inoltre, come al solito, si guarda il dito che indica la Luna:
Chi fa p2p in realta' non lo fa gratis, ha solo cambiato il destinatario dei propri risparmi.
Invece di invocare la galera per chi "scambia" perche' non vanno a battere cassa con chi intasca quello che prima andava alle major?
Invece di rompere i coglioni a noi?


mc
Inviato il: 13/6/2007 14:39
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#111
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Citazione:
suppongo tu sia un musicista che lavora con la musica, altrimenti non te la prenderesti cosi' tanto...


mc okkio che Iceman se la prende tanto perché é una discussione su LC , é contro a priori , di qualsiasi cosa si parla......

Inoltre vi siete fatti trascinare in un discorso OT , infatti se leggete il titolo del thread riguardava il discorso privacy , ovvero su come sono state trovate informazioni personali , se volete continuare il discorso forse é meglio aprire un nuovo thread con il titolo , per esempio ,"P2P é giusto o no?", 10x
_________________
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 13/6/2007 16:23
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#112
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In realtà Iceman non ha mica tutti i torti: scaricare musica a gratis è chairamente un furto, a meno di non voler cambiare il significato delle parole.

È anche vero che l'esistenza della SIAE si può considerare un'attenuante che fornisce una qualche giustificazione morale.

Per me: la SIAE andrebbe abbattuta come un cane rabbioso.
Inviato il: 13/6/2007 16:42
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#113
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Citazione:
In realtà Iceman non ha mica tutti i torti: scaricare musica a gratis è chairamente un furto, a meno di non voler cambiare il significato delle parole.

Pax, tutto sto' chiaro non lo vedo...
Pensa che io penso che pagare la musica sia un furto.

Dovrebbe essere un obolo di simpatia e stima versato al solo "artista" per incoraggiarlo a continuare...
Al massimo una piccola percentuale dei soldi dati ai gestori della rete che dovrebbero girarlo agli autori... si guadagnerebbe di piu', ogni volta si venisse scaricati... sintomo di consensi e apprezzamento, evidentemente.
Perche' le major non si buttano in un mercato del genere...

Produrre per entrare in competizione con altri produttori misurando il successo sulla mole di dati relativi agli artisti verrebbero scaricati.
Si potrebbero caricare le spese su sponsors.
Gli artisti tornerebbero a guadarci e anche l'indotto... Persino le Majors.

Ma e' piu' facile andare indietro... involvere come spesso accade.



mc
Inviato il: 13/6/2007 17:21
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  •  Pausania
      Pausania
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#114
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Scusa mc, ma fammi capire: la cultura è gratis e per tutti. E chi la produce come vive?

Pagare la musica è un furto: e chi lavora intorno alla musica? Non ci sono mica solo i cantanti. Ci sono fior fior di tecnici a lavorare intorno alla musica, chi li paga? Con cosa si mantengono?
Inviato il: 13/6/2007 17:31
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#115
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Citazione:
Scusa mc, ma fammi capire: la cultura è gratis e per tutti. E chi la produce come vive?

Creandosi opportunita'. Vendendola a chi puo' pagarsela e regalandola a chi non puo'.

Comunque, io ero tecnico del suono, ho dovuto cambiare lavoro per la crisi del settore. Non vedo il problema... nemmeno dall'interno.

I tecnici se li pagano gli artisti, dopo tutto lavorano per loro.

E poi, oggi ci sono i mezzi per autoprodursi tutti i propri lavori (nel tempo libero, quando ho le forze per far qualcosa, suonicchio e sarei in grado di produrmi e distribuire il prodotto, in questo caso musicale, vi a internet anche domani...). Basta evolvere insieme al resto.

Citazione:
Con cosa si mantengono?

E' il pc, e' il masterizzatore domestico... loro han cambiato l'approccio a queste produzioni, che cazzo volete da me?. .

Citazione:
la cultura è gratis e per tutti. E chi la produce come vive?

La cultura: chi la produce.
Ma chi la produce per chi la produce?
Per se stesso?
Per gli altri?
Per chi la vuole ascoltare-imparare-confutare?

La cultura oltre non dovrebbe fornire soldi ma conoscienza.
Con la conoscienza si fanno un sacco di cose.
MA scusa, poi, che domanda e'?
Sei o non sei su un sito che produce cultura?
Il buon Massimo ha mollato il lavoro per fare quello che fa?
Ha trovato anche il modo di camparci (se continua a farlo, evidentemente, c'e' un modo...)?

...non sottovalutare la forza della conoscienza... (ma so che non lo fai...).

mc
Inviato il: 13/6/2007 18:06
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  •  Dorian
      Dorian
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#116
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
In realtà Iceman non ha mica tutti i torti: scaricare musica a gratis è chiaramente un furto, a meno di non voler cambiare il significato delle parole.


Moralmente (e legalmente) lo è di sicuro. Però...

Cerco di spiegare quali secondo me sono le differenze con un furto "classico":

Se entro dal macellaio e scappo dopo aver rubato un pollo gli faccio evidentemente un danno perchè il pollo sottratto è perso e non più vendibile.

Anche scaricare musica è un furto perchè si sottrae di nascosto qualcosa che ti è stato chiesto di non prendere. Tuttavia il prodotto "rubato", poichè fisicamente riproducibile dal "ladro digitale", non impedisce al legittimo possessore (la casa discografica) di venderlo comunque.
Non è che se scarico una copia di "Spiderman5", la Warner Bros (o chi per loro) ha una copia in meno.
Il loro prodotto potrebbe offrire una qualità o dei contenuti aggiuntivi quindi chi scarica la copia potrebbe sempre decidere di comprarla legalmente in un secondo tempo per usufruire di questi servizi aggiuntivi.

Diciamo la verità: raramente, anzi quasi mai, chi scarica N dischi illegalmente, se fosse costretto, li comprerebbe tutti; lo stesso si può dire per i film, tanto più che neanche volendo sarebbe possibile reperire un particolare titolo nella propria città.

I calcoli dei danni della pirateria sono falsi: le case discografiche calcolano che ogni mp3 copiato è un singolo non venduto. Ma ciò è ridicolo perchè nessuna persona normale, se dovesse comprarli davvero, riuscirebbe a sostenere la spesa di decine, centinaia (o migliaia!) di dischi!

Visto che si parla di p2p e pirateria non mi sembra affatto OT parlare anche della prateria legata a programmi informatici.
In questo caso gli unici che potrebbero rimetterci maggiormente sono i produttori di videogame. Non mi dilungherò a spiegare che, in questo caso, la pirateria viene parzialmente tollerata dal momento che i servizi aggiuntivi (per esempio il multiplayer) necessita di una autenticazione online difficilmente aggirabile se non si ha una copia acquistata legalmente (ovvero: si è costretti a pagare per un servizio aggiuntivo).

Chi ci rimette con la pirateria sono quindi i le case di produzione che si occupano di intrattenimento (musica, film, videogame). Infatti vendendo prodotti orientati al divertimento chiunque li utilizzi lo fa esattamente per lo scopo per il quale sono stati prodotti.

Completamente diverso il discorso per prodotti da ufficio, sistemi operativi, programmi di disegno grafico, .. La pirateria, non solo non è dannosa, ma è al contrario il mezzo principale con cui le aziende riescono a vendere i propri prodotti.

Il motivo è semplice: chi utilizza illegalmente uno di questi programmi non lo fa per scopi commerciali e, dal momento che hanno generalmente dei prezzi stratosferici, non lo avrebbe mai potuto acquistare. Dunque non si ha danno.
Il vantaggio deriva invece dal poter diffondere un programma e quindi ricavare ben più cospicui introiti dalla vendita di massa agli uffici dove è più difficile evadere (in realtà sarebbe anche stupido dal momento che si possono scaricare le spese dalle imposte). E ancora, si possono offrire servizi e consulenze a pagamento (che poi è alla base del concetto di software libero).

Per fare due esempi che conosciamo tutti: Windows e Microsoft Office non si sono imposti perchè erano i prodotti migliori; come spesso succede, purtroppo non sempre solo in ambito elettronico, si sono imposti i prodotti più diffusi e, diffondendosi maggiormente, hanno creato, almeno per la Microsoft, un circolo virtuoso.
Ma la diffusione è nata proprio grazie alla pirateria!
Potrei portare tanti altri esempi ben noti a chi ha seguito le vicende.

Questo è uno dei motivi per cui sono proprio le aziende legate all'entertainment che vorrebbero, a tutti i costi e facendo pressioni notevoli sui produttori di hardware e sistemi operativi, sradicare o comunque ridimensionare il fenomeno della pirateria.
Ma al tempo stesso appare anche chiaro come mai, sull'altro versante, questi ultimi siano piuttosto restii a introdurre reali contromisure antipirateria. La pirateria, infatti, garantisce loro l'unico motivo della loro stessa esistenza: la diffusione appunto..
Palladium, TCP, ecc.. largamente mitizzati da un'abile campagna di disinformazione; tant'è che lo stesso Vista è stato crackato dai "ragazzi" della Paradox, gruppo di hacker nord-europei attivo da quasi ventanni!

Quindi tornando alla domanda: la pirateria è un furto?

Si.. ma non è detto che non si arricchiscano anche i "derubati".


PS: chiedo scusa per la lunghezza del post ma penso che il discorso sia appunto complesso e i ragionamenti non sempre lineari.
Inviato il: 13/6/2007 18:33
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
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Citazione:
In realtà Iceman non ha mica tutti i torti: scaricare musica a gratis è chairamente un furto, a meno di non voler cambiare il significato delle parole.


Ciao Pax , però qui stiamo parlando di diritti del cittadino , sono stati forniti dati personali ad una società che con i diritti dell'artista non c'entra nulla , legalmente parlando , in Italia la legge impone che sia la SIAE a gestire i diritti d'autore , IN TOTO , quindi eventuali richieste di dati personali DOVREBBERO essere fatte dalla SIAE , non dal primo che passa......

Da www.siae.it

Citazione:


La SIAE è la Società Italiana degli Autori ed Editori. La sua funzione istituzionale è la tutela del diritto d'autore. La SIAE amministra le opere di circa 80.000 aderenti facendo sì che per ogni sfruttamento di un’opera sia corrisposto all’autore e all’editore un adeguato compenso. Di fatto, rappresenta uno sportello unico per la cultura. In un mondo caratterizzato da una sempre più vorticosa diffusione delle opere, la SIAE è, infatti, l'interlocutore per conto degli autori e degli editori di radio, televisioni, produttori discografici, organizzatori di concerti, impresari teatrali, editori e di chi diffonde la cultura ad ogni livello e con ogni modalità. Di tutti coloro, insomma, che utilizzano le opere dell’ingegno, con lo scopo di assicurare il pagamento dei diritti d’autore a chi crea un’opera.

[omiss]

L’autore che decide di aderire alla SIAE, di fatto le delega il compito di seguire il "percorso" delle proprie opere, in Italia e nel mondo, concedendo licenze ed autorizzazioni per l’utilizzazione dei suoi lavori, riscuotendo e distribuendo all’autore i relativi compensi. Un compito necessario, ma non facile, per non dire quasi sempre impossibile, per un singolo individuo. Un lavoro non creativo al servizio del lavoro creativo, che permette all’autore di dedicarsi interamente alla propria attività; mentre la SIAE, che tra l’altro è presente con i suoi uffici in tutto il territorio italiano (ed ha rapporti con Società d’autori di tutto il mondo) si occupa di tutelare le opere e gestire i rapporti con i cosiddetti "utilizzatori".




@Pausania

Citazione:

Scusa mc, ma fammi capire: la cultura è gratis e per tutti. E chi la produce come vive?


Scusa Pausania ma qui credo che ci sia un errore di fondo , un ARTISTA non si aspetta di essere pagato per quello che fà , lo fà e basta , é questo il senso dell'arte,esprimere emozioni ,non aspetti di avere uno stipendio per cominciare a produrre , chi intraprende la "carriera" dell'artista lo fà solo per soldi , in questo caso quindi evitiamo di associare parole quale arte e cultura insieme a "certi" personaggi.
Il primo esempio che mi viene in mente é Michael Jakcson , una carriera studiata a tavolino , in quanti sanno che ha cominciato con i Jackson five (fratelli e sorelle) fin dalla più tenera età (i diritti dei bambini , questi sconosciuti) organizzati dai genitori(artisti falliti) ?
Ora grazie ai principeschi "compensi" e "diritti" si é potuto costruire un parco giochi personale, conosciamo tutti la sua passione per i bambini....

Citazione:

Pagare la musica è un furto: e chi lavora intorno alla musica? Non ci sono mica solo i cantanti. Ci sono fior fior di tecnici a lavorare intorno alla musica, chi li paga? Con cosa si mantengono?


Questo problema é già stato affrontato molte volte nel corso della storia umana , vedi ad esempio l'introduzione delle macchine a vapore , ogni nuova tecnologia comporta un cambiamento che può essere più o meno drammatico , ma non per questo deve essere giudicato negativamente,é il corso della storia....
_________________
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Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 13/6/2007 18:47
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#118
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Beh...
Ottimo riassunto, dorian.

Essendo un buon utilizzatore di software di entertainement, per un certo periodo ho trafficato colla Psx:
senza il mercato parallelo dei giochi pirata, non avrebbe distrutto la concorrenza, come ha fatto...

Infatti, appena XB di (sti')Gates era entrata nel mercato (quella nuova offriva addirittura la possibilita' di caricare il firmware per usarla come una psx... ehhehe... senza apporre nessuna (o quasi) modifica hardware... figuriamoci che possibilita' di scambio c'era per i giochi...) era riuscita a riguadagnarsi una buona fetta di mercato alla faccia del sol levante della sony...

Questo e' adeguarsi al "nuovo".


Il vittimismo serve per i pochi, che possono permetterselo, che si lasciano commuovere ... chissa' per quale motivo, poi....?


P.s.: per la cronaca sarei d'accordo a vietare lo scambio dei giochi, in quanto non corrispondono ai criteri "culturali" a cui accennavo nel discorso... cio' non toglie che ci si potrebbe scambiare gli originali ottenendo, piu' o meno, lo stesso risultato... Penso che piangerebbero anche in questo caso...

mc
Inviato il: 13/6/2007 18:50
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  •  Pausania
      Pausania
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#119
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Creandosi opportunita'. Vendendola a chi puo' pagarsela e regalandola a chi non puo'

Minchia mc, non so se ti rendi conto che hai appena stabilito le direttive base del libero mercato... il prodotto è mio e lo vendo a chi mi pare, e se voglio regalarlo lo regalo. Libero. Mercato


Citazione:
Comunque, io ero tecnico del suono, ho dovuto cambiare lavoro per la crisi del settore. Non vedo il problema... nemmeno dall'interno.

Non ho capito cosa c'entri con quello che ho detto io.


Citazione:
I tecnici se li pagano gli artisti, dopo tutto lavorano per loro

1. Con cosa li pagano, se la cultura deve essere gratuita?
2. Perché i tecnici devono essere pagati? La cultura deve essere gratuita.


Citazione:
E' il pc, e' il masterizzatore domestico... loro han cambiato l'approccio a queste produzioni, che cazzo volete da me?

Hanno cambiato l'approccio, ma non il fatto che uno vive del proprio lavoro (artisti compresi).


Citazione:
La cultura: chi la produce.
Ma chi la produce per chi la produce?
Per se stesso?
Per gli altri?
Per chi la vuole ascoltare-imparare-confutare?

Scusa ma il panettiere fa pane per se o per gli altri? Per chi vuole mangiare? Forse che per questo il pane dovrebbe essere gratis?


Citazione:
La cultura oltre non dovrebbe fornire soldi ma conoscienza.
Con la conoscienza si fanno un sacco di cose.

Sì, ma non ci si paga l'affitto e non ci si paga il dentista per i figlio, però.
Inviato il: 13/6/2007 18:51
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  •  orkid
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#120
Mi sento vacillare
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Essendo un appassionato di Hip-Hop, specialmente quello italiano ed indipendente, posso assicurarvi che tantissimi piccoli autori e mc, si autoproducono la propria musica e diffondono gratuitamente la maggiorparte dei loro pezzi, in raccolte o singolarmente su internet, per espandere la loro visibilità all'interno della scena nazionale, e poter andare alle manifestazioni nazionali in base all'effettivo "feedback" che ricevono da chi scarica la loro musica.

Le spese cercano di pagarsele con i concerti e le manifestazioni, anche vendendo mix-tape, e Cd a prezzi decisamente bassi a chi è interessato; bè vi assicuro che la maggiorparte degli appassionati se piace un'artista cercerà di comprare un CD per supportare le spese che egli sostiene.

Alcuni hanno iniziato così e dopo il successo "versione free" hanno ottenuto contratti discografici che altrimente non avrebbero mai potuto ottenere.
_________________

Autodidatta Bonsai


"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
Inviato il: 13/6/2007 18:54
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