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  Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària

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Autore Discussione
  •  mangog
      mangog
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#121
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 5/1/2007
Da
Messaggi: 2857
Offline
Citazione:

BigLie ha scritto:

Piccolo particolare: l'acquirente non ha alcun strumento per valutare
possibili guadagni futuri, in quanto le informazioni "vere" le hanno solo
i manager e gli advisors che, come abbiamo visto, sono solo bande
di truffatori legalizzati che sono complici dei vertici delle aziende che
vanno a valutare. Quindi, gran parte del valore che i buoi pagano per
acquistare le azioni è pura pubblicità, vale lo stesso discorso dei prodotti
che compriamo al supermercato per i quali paghiamo un sovrapprezzo
dato solo dalla pubblicità, ossia da menzogne.
Noi paghiamo le menzogne e siamo anche contenti come dimostri tu,
bandit.
Purtroppo, siete rincoglioniti dai libri di microeconomia che vi fanno
leggere a scuola e all'università.
Pensate, c'è ancora chi studia e discetta sui mercati di libera
concorrenza!!!


Piccolo particolare, dubito fortemente che i possibili acquirenti ( che devono avere i soldi ) abbiano bisogno del maestro, che magari non e' mai riuscito a fare sti bendetti soldi, che gli spieghi come valutare e spendere i soldi ( di solito chi e' riuscito a farli sa anche spenderli o investirli MILVA insegna )
Sulla pubblicita' si puo dire tutto ed il contrario di tutto, una massima di FORD era questa: So benissimo che il 50% dei soldi spesi per la pubblicita' sono buttati via, il problema e' riconoscere quale sia il 50 % che li vale tutti.
Sulle menzogne della pubblicita', implicitamente tenti di spacciare per idioti coloro che comprano. Certamente lo sono, ma non tanto da fregarli vita natural durante. Ed in ogni caso non sarebbe del tutto negativo continuare a fregare chi gode nel farsi fregare.
Inviato il: 28/3/2008 13:49
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  •  BigLie
      BigLie
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#122
Mi sento vacillare
Iscritto il: 26/10/2007
Da
Messaggi: 331
Offline
Mangog, ovviamente parlo dei piccoli risparmiatori
non degli investitori istituzionali.
Quanto alla pubblicità, pensi veramente che contenga un
50% di verità.
A parte che lo strumento è menzognero in sè, in quanto
indirizzato non ad informare ma a persuadere, quasi sempre in
maniera occulta e con messaggi subliminali.
Quanto a non avere pietà per i gonzi, sono d'accordo con te.
Ho sempre detto che peggiore del padrone è lo schiavo che
gli ubbidisce.
Solamente spero che di gonzi e schiavi ce ne siano sempre meno.
Non per il loro bene, bensì per il nostro.
Inviato il: 28/3/2008 14:03
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  •  BigLie
      BigLie
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#123
Mi sento vacillare
Iscritto il: 26/10/2007
Da
Messaggi: 331
Offline
Quanto al non avere i solidi, hai ragione.
Non ne ho ma non li voglio neanche.
Altrimenti, con i miei studi, avrei potuto fare
un altro lavoro, ben più remunerato, se avessi
inseguito il valore del denaro.
Ma ho altri interessi nella vita.
Inviato il: 28/3/2008 14:05
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#124
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
Da
Messaggi: 3660
Offline
Citazione:
PS- Un quadro di Picasso perche' costa 10.000.000 di euro, mentre gli scaraboicchi di mio cugino ( molto piu' belli a volte.. parere mio si intende ) non li compra nessuno?..


Perché il valore è soggettivo… e perché tuo cugino non ha un promoter di livello!

Inviato il: 28/3/2008 14:13
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  •  mangog
      mangog
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#125
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 5/1/2007
Da
Messaggi: 2857
Offline
Citazione:

BigLie ha scritto:
Quanto al non avere i solidi, hai ragione.
Non ne ho ma non li voglio neanche.
Altrimenti, con i miei studi, avrei potuto fare
un altro lavoro, ben più remunerato, se avessi
inseguito il valore del denaro.
Ma ho altri interessi nella vita.


Contento tu... sicuro che non te ne pentirai?
Inviato il: 28/3/2008 14:22
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Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#126
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
Messaggi: 3996
Offline
Quanto al non avere i solidi, hai ragione. Non ne ho ma non li voglio neanche.

Bene, vorrà dire che i bambini in Africa muoiono perché tu ti rifiuti di guadagnare e pagare la tua parte per il bene comune.
Inviato il: 29/3/2008 15:42
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  •  Ingmar
      Ingmar
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#127
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 3/12/2009
Da Cagliari
Messaggi: 184
Offline
Mangog:"Contento tu... sicuro che non te ne pentirai?"

Ehm, non capisco, visto i tuoi presupposti precedenti.
Inviato il: 5/2/2010 2:40
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  •  ancopietro
      ancopietro
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#128
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/11/2009
Da
Messaggi: 63
Offline
Citazione:

marcocedol ha scritto:
Credo che questo articolo di Massimo Fini fotografi l'assoluta mancanza di spirito libertario e rispetto della persona che caratterizza il pensiero dei partiti della cosidetta sinistra radicale. Induce a riflettere anche il fatto che alcuni leader degli stessi si trovino nella posizione di impartire ordini alla polizia.


Io (né rosso, né nero) cacciato dai comunisti e portato via dalla polizia


Non c'è niente da fare. In Italia se non sei di sinistra devi essere necessariamente di destra, se non "un fascista". Se non sei di destra, devi essere necessariamente di sinistra, se non un "comunista". E se non sei né di destra né di sinistra, ma contro entrambe o magari "oltre" la destra e la sinistra, categorie politiche vecchie di due secoli? Non esisti. Non hai diritto di esistere. Finché questa chiusura avviene in ambito culturale e politico pazienza. Ma quando a chi non è né di destra né di sinistra viene impedito di esercitare i più elementari diritti civili, la cosa assume un aspetto diverso e grave.

Sabato, col mio piccolo movimento, Movimento Zero, creato un anno fa, avevo deciso di partecipare alle manifestazioni contro la presenza di Bush nella capitale. Avevamo scelto il concerto di piazza del Popolo dove manifestava Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Verdi ed altre associazioni, non perché noi si condivida minimamente le loro posizioni, ma perché ritenevamo che sarebbe stato più tranquillo del corteo che partiva da piazza della Repubblica dove la presenza dei “centri sociali”, dei “disobbedineti”, degli autonomi e la eventualità di infiltrazioni di provocatori come i “blackblock” avrebbe potuto scatenare violenze. Movimento Zero, infatti, non è pacifista, non ha nulla da spartire con l’ “arcobaleno”, ma è pacifico.

Alle tre e mezza del pomeriggio siamo quindi arrivati, in una cinquantina, in una piazza del Popolo semideserta (non più di 300 persone). Eravamo naturalmente a volto scoperto, senza armi, né proprie né improprie, e inalberavamo il nostro sctriscione che diceva: “Con i Talebani per il diritto all’autodeterminazione dei popoli”. Il che non vuol dire che condividiamo l’ideologia talebana – non la condividiamo affatto – ma nei talebani difendiamo il diritto di ogni popolo a filarsi da sé la propria storia senza pelose supervisioni.



La polizia, scherata in forze, ci ha lasciato passare senza fare una piega. Ma dopo pochi minuti è intervenuto uno di quelli che stavano sul palco e ha ordinato al comandante della piazza di farci sgombrare. Perché? “Perché sono di destra”. Il comandante ha ubbidito all’ordine. Siamo stati prelevati, senza che opponessimo alcuna resistenza, portati sui cellulari, identificati, trattenuti per una ventina di minuti e poi rilasciati con il divieto di rimanere in piazza.
Ora, Movimento Zero non è di destra. Lo guido io e proprio i lettori del QN, molti dei quali mi accusano quotidianamente di essere di sinistra se non un comunista, sanno meglio di altri come questa etichetta sia falsa. Ma la questione non è questa. Sono altre. Almeno due. Poniamo pure che fossimo di destra. E con ciò? Non abbiamo il diritto di manifestare liberamente le nostre opinioni “pacificamente e senz’armi” come garantisce l’articolo 17 della Costituzione? O sabato questo diritto era di proprietà esclusiva della sinsitra, di governo o non di governo? Seconda questione. Se la nostra sola presenza in piazza del Popolo era ritenuta un pericolo per l’ordine pubblico, questa valutazione spettava alla polizia o a quel Tal dei Tali (del Pcr, del Pdci, dei Verdi o di Vattelapesca) che è andato a dare un ordine a un funzionario che gli ha vergognosamente obbedito? Quel Tal dei Tali era un privato cittadino come me e i miei amici che ha i nostri stessi diritti e che non è investito di autorità sovrana solo perché occupa, peraltro in modo miserevole, una piazza.



Comunque i cari compagni di Rifondazione & C. – che si sono tra l’altro disinvoltamente dimenticati che io ho partecipato, esponendomi in prima persona, a tutte le manifestazioni contro le leggi “ad personam” di Berlusconi – hanno dato una bella dimostrazione di che cosa intendono per libertà. Coglioni, oltretutto, perché eravamo quasi più di loro e avremmo reso meno deserta la piazza e meno evidente il loro fallimento.
Infine se a qualsivoglia altro giornalista, di sinistra o di destra, fosse stato impedito, come è stato impedito a me, di esercitare i propri diritti di cittadino di professionista, si sarebbe scatenato un putiferio, si sarebbe gridato alla scandalo, il nostro sindacato si sarebbe mobilitato in forze, sarebbero piovute le attestazioni di solidarietà e le interrogazioni in Parlamento. Per me, invece, silenzio assoluto. Già, ma io non sono un giornalista di sinistra, e nemmeno di destra…

Massimo Fini
Fonte: www.massimofini.it



la "sinistra" cioè l'arcipelago di tanti partitini comunisti diretti da galletti o vecchi galli spennacchiati e sottoposti al regime autoritario del centralismo democratico, dopo la sconfitta elettorale e la fuoriuscita dal parlamento, oscillano paurosamente verso il baratro della destra. In Lazio appoggiano la liberista Bonino che li vuole morti, in Campania voteranno per De lUCA, non escludo che in Calabria si accoderanno a LoJero. Cercano di aggrapparsi alla zattera del PD e non si rendono conto che stanno disperdendo il grande patrimonio che era costituito da un popolo di quindici milioni di elettori. Inoltre hann acquisito molti vizi della destra.,
Ha ragione Massimo Fini. Ma si sta squarciando un muro attraverso il quale passeranno tante cose a cominciare da un rinnovamento profondo
della politica e dall'abolizione dei privilegi attuali degli Oligarchi.
Inviato il: 12/2/2010 21:01
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  •  Ingmar
      Ingmar
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#129
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 3/12/2009
Da Cagliari
Messaggi: 184
Offline
Come si può arrivare a scardinare questo sistema di privilegi e prebende dall'interno, con i mezzi democratici? Non sono di quelli che dicono che sono tutti uguali semplicemente affermo che le probabilità che un politico decente conti qualcosa, sono distribuite su tutti i seggi del parlamento, tanti di loro sfrutteranno a loro vantaggio la situazione e faranno quello che la politica riesce a fare meglio, ovvero far lavorare ai molti i privilegi di una cerchia ristretta di persone, bene indottrinate, e dire che lo si fa con il loro consenso.
Che si scardini la situazione con mezzi democratici o meno, di sicuro il punto di partenza e che si crei la consapevolezza dei vari individui che compongono queste astratte espressioni geometriche, la cui definizione è scritta su migliaia di vittime (e temo di minimizzare) dette nazioni ed è necessario anche che questa possa girare e diffondersi, perchè avvenga una fatidica presa di coscienza.
Per mezzi non democratici escludo ovviamente la violenza offensiva come mezzo ideale per un cambiamento positivo della situazione, non è mai stato efficiente abbassarsi allo stesso livello, sono sempre venute su dittature.
La presa di coscienza di cui parlo si riferisce "secondariamente"(si fa per dire) alle trame di cui discutiamo qui su luogocomune, che al 90% sono diretta conseguenza di un potere indiscriminato in mano a pochi individui, che in nome del sentimento patriottico e altre menate riescono a tenere nascoste ad intere popolazioni miriadi di verità scomode "per il loro bene" perchè il popolo evidentemente di rango inferiore a questi eletti andrebbe nel panico se sapesse certe cose, così ci insegna un refrain hollywoodiano. Non si contano infatti i film dove un manipolo di eroi lavora in segreto per salvare il mondo da una sicura catastrofe, per conto del provvidenziale governo americano. Oppure temono che gli si rivolterebbe contro, chissà, ma nemmeno, forse temono che diventiamo più svegli e la smettiamo di berci le loro menzogne.
Dicevo secondariamente perchè più pericolosa è la consapevolezza pacifica e priva di violenza bombe e quant'altro di poter fare a meno della supposta (è il caso di dirlo) guida provvidenziale dello stato e della sua illuminata pianificazione perchè gli individui che compongono la società sappiano gestire inter-autonomamente il proprio destino, l'idea che una comunità sappia da sè di cosa ha bisogno senza che sia qualcuno d'all'alto a dirlo. Pensiamo alla ricerca : tutti hanno interesse allo sviluppo per questo si formano scienziati e ricercatori e li si aiuta, secondo le proprie possibilità. O l'ambiente, che tutti hanno interesse a preservare, e per esempio la ricerca può essere al suo servizio nell'affinare le tecniche di riciclaggio ed energia ecologica su scala sempre più ampia.
La sperimentazione libertaria può nascere da una semplice idea. Per esempio una rete di "esercitazione" alla solidarietà reciproca, gruppi di autoaiuto, di acquisto e tenere contatti aiuta. Il sistema di delega soffoca l'iniziativa individuale e per effetto domino l'azione congiunta di diversi individui. Dovunque ci sia da attivarsi per far circolare un'idea, per metterla in pratica, e in questo vengano valorizzate le competenze e le capacità ci sono i germi di una società libertaria. Nello stesso stato, notiamo che le sue maestranze funzionano anche per via dello spirito collaborativo che le pervade e non perchè c'è qualcuno che da ordini. L'autorità gerarchica, fonte di infinite fallacie ed ingiustizie da esse derivanti potrà essere sostituita da una più conveniente autorità riconosciuta frutto di competenze e capacità. Ciò è un naturale portato della diversità di tutti gli individui. Ovviamente anche i conflitti dovrebbero poter essere gestiti sulla base della solidarietà volontaria, non solo quando viene a mancare il principio di non aggressione ma anche quando un raccolto va male, in caso di truffa etc. Parte della detta sperimentazione, infatti dovrebbe avere l'effetto di riconoscere come fondamentale il rispetto oltre che dell'integrità, anche della dignità della libertà e delle esigenze di un individuo (purchè ovviamente questo ricambi eh) Nonostante l'uso del futuro non c'è traccia di ingegneria sociale in quello che dico. Nè schiavi ne padroni.
Ehm un po' lunghetto ammetto, ma accampo la "scusa" che prima di sapere dei difetti del login di LC scrissi una prima stesura versione più breve e concisa di ciò che ho scritto che purtroppo andò persa.
Inviato il: 29/3/2010 2:51
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