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   Religioni & Spiritualità
  il sesto senso

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Autore Discussione
  •  MauroF
      MauroF
Re: il sesto senso
#61
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 22/6/2007
Da
Messaggi: 32
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Ora se la materia è appercezione e rappresentazione pura dell'io che significato ha darle un valore o codificarla moralmente?

Ognuno di noi è immerso nella sua percezione della materia e quindi essa ha un valore di tipo correttivo è la materializzazione difronte ai nostri occhi di cosa le nostre anime devono correggere o capire in modo inconscio o conscio per questo va amato ciò che compare dinnanzi ai nostri occhi perchè non c'è dubbio che per risalire i gradi della comprenzione va vissuta e apprezzata essendo il dono di chi ci vuole portare già in questa vita alla consapevolezza della prossima.

Ed è proprio per questo che non darà mai la vera felicità all'uomo perchè è una rappresentazione sensoriale che appaga solo i suoi senzi e non la l' essenza dell'uomo.

Se sei inebetito o estasiato difronte alla grandiosità della creazione e sai solo lodare cercando armonia in essa sei in uno stadio di armonia con ciò che ti separa da Lui ma solo la consapevolezza che è proprio lei a dividerti da Lui ti può dare la forza per staccarti dalla tua natura egoistica e proittarti verso il vero rispetto delle regole spirituali.
Non parlo di odio verso la nostra natura ma solo di consapevolezza del suo scopo.

ciao da Mauro
Inviato il: 26/8/2007 21:37
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: il sesto senso
#62
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
Offline
Citazione:
Non parlo di odio verso la nostra natura ma solo di consapevolezza del suo scopo.

quindi il tuo "sesto senso" ti dice che esiste un Lui ,che c'è un'altra vita mentre il mio dice che sono tutte proiezioni consolatorie
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 27/8/2007 12:40
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Re: il sesto senso
#63
Mi sento vacillare
Iscritto il: 14/11/2005
Da
Messaggi: 639
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Citazione:
Ed è proprio per questo che non darà mai la vera felicità all'uomo perchè è una rappresentazione sensoriale che appaga solo i suoi senzi e non la l' essenza dell'uomo.


Non so Mauro bisognerebbe capire come pensa Lui .
La materia è il Suo pensiero.
A me basterebbe colmare questa Mancanza costante che sento nel cuore per essere felice

Ho trovato una poesia di un certo Emilio Servadio (lo ringrazio) che rappresenta bene com'è codificata in me questa mancanza....

Forse le braccia della morte
Sono dolci e affettuose
Come quelle della donna del mio sogno
Che mi attende sull'uscio
E mi stringe e mi bacia.

Forse le braccia della morte
Sono tenere e calde
Come quelle della madre
Che trattiene a lungo il suo bambino
Ed esita a deporlo nella culla.

Forse le braccia della morte
Sono quelle dell'Entità somma
Che mi aspetta da sempre
Ed è lieta
Di avermi finalmente nel suo grembo

Forse tra le braccia della morte
Troverò quel che cerco ed agogno:
La donna che mi accolga e che mi abbracci,
La madre che mi culli come un bimbo,
L'Eterno che mi dica: "Benvenuto"!

La domanda è: chi ha instillato nella mia coscienza questo vuoto da colmare?

X Fiammifero

Citazione:
quindi il tuo "sesto senso" ti dice che esiste un Lui ,che c'è un'altra vita mentre il mio dice che sono tutte proiezioni consolatorie


Se sapessi quanta paura fa, morire a se stessi per cercarlo
_________________
"Il vero Big Bang è la nascita di una coscienza"

"Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem"
Inviato il: 27/8/2007 13:12
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  •  MauroF
      MauroF
Re: il sesto senso
#64
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 22/6/2007
Da
Messaggi: 32
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quindi il tuo "sesto senso" ti dice che esiste un Lui ,che c'è un'altra vita mentre il mio dice che sono tutte proiezioni consolatorie


Cara fiammi è un po come a squola in una classe ci sono dei alunni che con la metematica sono dei geni altri fanno con l'italiano poemi ed altri parlano con naturalezza ogni lingua straniera.

io non ti conosco ma credo che tu abbia delle doti particolari che sicuramente suno diverse dalle mie.

Questo significa che per ora devi apprendere in questo modo dalla vita alcune cose, questo è il modo che ti serve in questo momento.

Per la kabbalah la realtà quella vera è occultata da dei veli chiamati sefirot che nascondono la possibilità per la nostra anima di percepire il creatore ed è per questo che siamo sempre in costante ricerca di benessere è lei la nostra anima a spingeci incessantemente vervo il riconoscimento della divinità e alla ricerca della vera felicità ma i veli che la separano dal creatore fanno grande la materia che la riveste dandoci la pecezioni d'essere singolari e divisi da tutto e da tutti.

ciao da Mauro
Inviato il: 28/8/2007 10:44
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: il sesto senso
#65
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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Citazione:
Se sapessi quanta paura fa, morire a se stessi per cercarlo

l'ho provato e mi sono trovata
forse mi accontento di poco,ma ti assicuro che non sono mai stata così appagata, serena e completa,evidentemente sono il creatore di me stessa
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 28/8/2007 21:45
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  •  Al2012
      Al2012
Re: il sesto senso
#66
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
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<<Cito Mauro>>

<<Ognuno di noi è immerso nella sua percezione della materia e quindi essa ha un valore di tipo correttivo è la materializzazione difronte ai nostri occhi di cosa le nostre anime devono correggere o capire in modo inconscio o conscio …………….>>

Ho sempre pensato che la “Vita” è una scuola …… essendo “coscienti” siamo alla “Università della Vita”……..

<<per questo va amato ciò che compare dinnanzi ai nostri occhi perchè non c'è dubbio che per risalire i gradi della comprenzione va vissuta e apprezzata essendo il dono di chi ci vuole portare già in questa vita alla consapevolezza della prossima.>>

Qua viene il difficile !!! Amare

<<Ed è proprio per questo che non darà mai la vera felicità all'uomo perchè è una rappresentazione sensoriale che appaga solo i suoi senzi e non la l' essenza dell'uomo.>>

Si potrebbe dire che il nostro “Ego” oscura il nostro “Io”.

<< Se sei inebetito o estasiato difronte alla grandiosità della creazione e sai solo lodare cercando armonia in essa sei in uno stadio di armonia con ciò che ti separa da Lui ma solo la consapevolezza che è proprio lei a dividerti da Lui ti può dare la forza per staccarti dalla tua natura egoistica e proittarti verso il vero rispetto delle regole spirituali.
Non parlo di odio verso la nostra natura ma solo di consapevolezza del suo scopo.>>

“Lui”.

Ho una certa difficoltà ad attribuire la creazione ad un “Lui-Creatore - Dio”, in realtà penso che la “Creazione” non sia mai stata creata, ma che sia sempre esistita.

La “Creazione” o per meglio dire la “Vita” è “a-temporale” e “a-spaziale” e la immagino come un immenso “mare” dove tutto “potenzialmente esiste” ed è “implicito (nascosto)” e la coscienza rende in parte “esplicito (svelato)”.

In pratica ci appare un “mondo” in conseguenza della nostra coscienza individuale e collettiva, in cui siamo immersi , attori e comparse contemporaneamente, come dire che è il nostro livello di coscienza che rende evidente una parte della “potenzialità esistente” ……

Trovo interessante il pensiero del fisico Bohm:

<< …..David Bohm, nel suo testo sulla teoria quantistica, offre alcune interessanti analogie fra processi quantistici e processi di pensiero arrivando alla tesi che grazie alla meccanica quantistica l’universo comincia ad assomigliare sempre più ad un grande pensiero che non ad una grande macchina.>>


http://tecalibri.altervista.org/T/TALBOT-M_tutto.htm#p007

http://tecalibri.altervista.org/T/TALBOT-M_tutto.htm#p008


OLISMO: LA TEORIA DELL'ORDINE IMPLICATO DI DAVID BOHM
QUI

Scusate se mi intrometto, devo ancora approfondire il link sulla Cabalà, ma non ho resistito alla tentazione di dire la mia.

Comprendo la perplessità di “Fiamma” quando vede la “spiritualità” come una “droga” che ti fa accettare il presente difficile con la prospettiva di un futuro paradisiaco.

E’ altrettanto vero che mentre io son qui tranquillo davanti al pc, nel mondo avvengo innumerevoli ingiustizie e soprusi di ogni tipo.

Questo però non è sufficiente per negare l’esistenza di qualcosa di “eterico” in quanto non visibile materialmente, non misurabile, non classificabile, non sperimentalmente provabile.

Sono contrario ad ogni forma di “Fede”, non accetto i dogmi religiosi e scientifici, ho compreso che la realtà, quella in cui sono immerso è molto più ricca di quella che si possa dimostrare, non avendo prove dirette devo cadere in contraddizione, avendo “Fede” in qualcosa di più “Eterico”.

Una prova, dell’esistenza di qualcosa di eterico, potrebbe essere la “Coscienza”.

Penso che la “Verità” è una ed è “celata” e ci sono infiniti sentieri che portano ad essa, “tutti i sentieri con un cuore, sono buoni” (vedi Castaneda)

Condivido il pensiero di Timor.

Un saluto a tutti.
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 29/8/2007 19:48
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  •  MauroF
      MauroF
Re: il sesto senso
#67
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 22/6/2007
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Percepire la realtà attraverso la Cabalà

Tutto ciò che conosciamo del nostro mondo deriva dalle investigazioni compiute da noi stessi o da altri esseri umani. Ogni generazione studia il mondo e trasmette la conoscenza acquisita alla generazione successiva. Grazie a questa eredità contestuale ogni generazione sa qual è la sua posizione rispetto alle altre generazioni.

Lo stesso avviene per quanto riguarda la spiritualità. Ogni generazione di Cabalisti da Abramo in avanti ha studiato e scoperto i mondi spirituali e, come avviene per la ricerca scientifica, ha trasmesso la conoscenza raggiunta alle generazioni future.

Nel nostro mondo possediamo un senso generale chiamato "desiderio di ricevere", composto di cinque recettori che sono i nostri organi di senso. Quando una persona si sottopone al processo di correzione riesce ad aggiungervi un sesto senso noto come senso spirituale, che abilita a sentire la realtà spirituale. Questo senso non appartiene affatto alla stessa categoria dei cinque sensi fisici.

Anche gli scienziati fanno uso soltanto di questi cinque sensi. Ogni strumento di misura, per quanto "oggettivo" e tecnicamente avanzato, non fa che espandere i limiti sensoriali umani così da poter percepire i fenomeni con maggior profondità e versatilità. Ma la qualità della percezione non cambia. Solo la Cabalà, la fonte di ogni saggezza, ci rende capaci di cambiarla.

Quando cominciamo a investigare la realtà scopriamo di non poter studiare o comprendere ciò che si trova al di là di noi stessi, dal momento che ci è sconosciuto o che non ci viene rivelato. E se una cosa non possiamo vederla o toccarla o assaggiarla, potremo perfino dubitare della sua esistenza.

Solo i Cabalisti sono in grado di comprendere la vera realtà delle cose. Essi ci dicono che oltre i limiti del mondo materiale si trova soltanto una luce superiore astratta che viene chiamata "il Creatore".

Immaginiamo di trovarci immersi in un mare di luce, dove possiamo percepire tutte le sensazioni che vi sono incorporate fino al punto in cui le nostre capacità ce lo consentono. Non è possibile per esempio udire il vero suono di un fenomeno, ma ciò che riteniamo di udire proviene dalla risposta dei nostri timpani a degli stimoli esterni. Davvero non sappiamo da che cosa quella risposta sia causata; sappiamo solo che i nostri timpani dall'interno reagiscono in un certo modo. Quel suono diventa quindi un'esperienza interna del corpo che accettiamo con certezza come appartenente alla realtà del fenomeno. Non sappiamo che cosa veramente avvenga al di fuori di noi, perché possiamo solamente percepire la reazione del nostro senso allo stimolo.

Ciò che vale per l'udito vale per tutti gli altri sensi. In altre parole ciò significa che non possiamo mai lasciare la "scatola" del corpo. Qualunque cosa diciamo di quanto avviene nel mondo esterno, non è che l'immagine che ne dipingiamo al nostro interno. Queste restrizioni non possono mai essere oltrepassate.

Lo studio della Cabalà può assisterci nell'espandere i limiti dei nostri sensi naturali, al fine di ottenere quel sesto senso grazie al quale si diventa capaci di fare esperienza diretta degli stimoli esterni che di solito interpretiamo con i sensi. Dobbiamo solamente dirigere i nostri cinque sensi nel modo giusto per interiorizzare le caratteristiche del mondo spirituale.

I sensi sono come degli apparecchi riceventi e, come delle radio, sono capaci di sintonizzarsi solo su certe lunghezze d'onda. Le onde esistono al di fuori della radio che le riceve e che, rispondendo al loro stimolo, ne traduce il messaggio in modo che possa venire compreso dall'apparato auricolare umano. Questo esempio si può applicare anche alle esperienze degli esseri umani, ma se riusciremo a fare esperienza almeno di una scintilla del mondo spirituale cominceremo invece a sentirlo come appartenente alla nostra interiorità.

Durante lo sviluppo il Cabalista acquisisce sempre maggiori caratteristiche spirituali e in tal modo si connette passo dopo passo a tutti livelli del mondo spirituale. Quando una persona studia Cabalà comincia a capire, a sentire, ad accertare e a lavorare con tutte le realtà, sia spirituali che materiali, senza fare distinzioni tra di loro. Il Cabalista raggiunge il mondo spirituale mentre vive ancora nel suo corpo fisico e in questo mondo, e riesce a percepire entrambi i mondi senza soluzione di continuità.

Solo quando infine si fa esperienza della vera realtà si riescono a comprendere le ragioni di quanto accade qui e ora e le conseguenze delle nostre azioni. È allora che si comincia a essere pratici per la prima volta, a vivere, a percepire tutto e a sapere cosa fare di se stessi e della propria vita.

Prima di questa esperienza e del riconoscimento del mondo spirituale non si ha invece alcuna vera conoscenza, non si sa perché si è nati, né chi si è o quale sarà il risultato delle nostre azioni. Tutto è rinchiuso nei limiti del mondo materiale e, senza correzione dell'anima, vi si entra e vi si esce senza alcun cambiamento. Intanto ci troviamo tutti al livello chiamato "il nostro mondo", dove gli organi di senso ci limitano a delle percezioni stereotipate.

Non bisogna cercare di immaginare la realtà spirituale ma di percepirla, perché immaginarla non fa che allontanarci da essa. I Cabalisti sono in contatto con i mondi superiori grazie al loro sesto senso, così come noi siamo in contatto con il mondo materiale grazie ai nostri cinque sensi.

Ma Ba'al Hasulam scrive: "Tutti i mondi superiori e inferiori sono contenuti nell'essere umano". Questa è la frase chiave per tutti coloro che sono interessati alla saggezza della Cabalà e a vivere con consapevolezza la realtà che ci circonda nella sua interezza.

Il nostro livello di esistenza è molto basso: ci troviamo infatti collocati in posizione diametralmente opposta al Creatore. Possiamo però risollevarci correggendo i nostri desideri. Allora scopriremo intorno a noi tutta un'altra realtà, sebbene nel mondo materiale non vedremo prodursi alcuna modifica. Il cambiamento avverrà invece al nostro interno e porterà con sè come conseguenza la percezione di nuovi livelli di realtà. Più in là anche questi livelli scompariranno e ci accorgeremo come tutto provenga esclusivamente dal Creatore. Questi nuovi livelli che gradualmente scopriamo sono anche chiamati mondi spirituali.

I mondi che si trovano posti tra noi e il Creatore ce lo nascondono. Come Ba'al Hasulam scrive, è come se questi mondi filtrassero la Sua luce. Una parte della luce viene filtrata e una parte viene nascosta. E quanto più in alto si trova il mondo in questione, tanto meno la luce è occultata. In seguito alla correzione potremo però vedere la realtà circostante in maniera differente e scopriremo che tra noi e il Creatore non vi è in effetti alcun ostacolo.

Intanto però tutti questi disturbi, questi mondi intermedi ci nascondono il Creatore come maschere sovrapposte ai nostri sensi. Non vediamo il Creatore nella sua vera forma, ma Lo percepiamo come una realtà fenomenica frammentaria. In Ebraico l'origine della parola olam, 'mondo', è alamà, 'nascosto'.

Chi vive nel nostro mondo restituisce differenti immagini della realtà. La logica ci suggerisce che la realtà dovrebbe essere uniforme, mentre invece uno vede una cosa e un altro ne vede un'altra, uno la pensa in un certo modo, un altro in maniera diversa. Ba'al Hasulam illustra questo stato delle cose usando come esempio l'elettricità. Nelle nostre case ci sono delle prese di corrente che contengono un'energia astratta che si raffredda o si riscalda, che crea un vuoto o una pressione a seconda dell'applicazione e delle potenzialità dello strumento che la utilizza. Eppure l'energia elettrica non ha forma propria e resta comunque astratta. Lo strumento usato rivela dunque il potenziale insito nell'elettricità.

Lo stesso si potrebbe dire a proposito della luce superiore, il Creatore senza forma: ognuno Lo sente secondo il proprio livello di correzione.

All'inizio degli studi forse si riuscirà a percepire solo la propria realtà materiale, senza ottenere alcun contatto con le forze superiori. Graudalmente però si riuscirà a scoprire la totalità del reale. Poi a un livello ancora più avanzato, corretti tutti i sensi in accordo alla luce circostante, non si sentirà più alcuna separazione tra se stessi e la luce, cioè tra l'essere umano e il Creatore. Tra le caratteristiche dell'Uno e quelle dell'altro non ci saranno più differenze e allora si otterrà la divinità nel vero senso della parola ? e la divinità è il più alto livello di spiritualità.

Ma come può un principiante approfondire questa scienza quando non riesce neanche a capire le parole del suo maestro? La risposta è semplice: l'approfondimento diventa possibile solamente quando ci eleviamo spiritualmente al di sopra di questo mondo, il che è possibile esclusivamente liberandoci da ogni traccia di egoismo e accettando i valori spirituali come unica meta. Il desiderio di spiritualità è l'unica chiave che apre le porte dei mondi superiori.
Inviato il: 9/9/2007 19:14
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