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   Generico 11 settembre
  Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi

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  •  Fran
      Fran
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#31
So tutto
Iscritto il: 7/11/2007
Da
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Ciao Ale. Sì, certo concordo, di fatto sappiamo ben poco dei 19 presunti dirottori, nomi e foto rilasciate dall'FBI dopo un paio di giorni ed evidentemente preconfezionate che non significano nulla. Abbiamo presunte omonimie, dirottatori vivi, passaporti rubati o persi nessuna video ripresa (a parte Portland) e sicuramente Atta, Jarrah e Alomari avevano dei 'doppi'... però penso che verosimilmente degli 'utili idioti' (quanti?) su quegli aerei ci siano saliti. Senza sapere cosa li aspettava. Tornando al volo 93. Le varie telefonate riportano come detto innumerevoli discrepanze. Si parla di 3 dirottatori. E le bandane rosse. Non è ininfluente sottolineare che è vero che il colore dell'islam è il verde: fanatici musulmani votati al martirio con bandane rosse? Mi sa tanto di messa in scena e di film holliwoodiano.
Le uniche registrazioni audio che è possibile sentire sono quelle del presunto Jarrah (o chi a nome suo) che sembra (dal tono della voce) che stia facendo una gitarella domeniacale e quella dell'attendente CeeCee Lyles alla segreteria telefonica che onestamente mi sembra più 'vera' (per l'incrinazione finale della voce).....Sul sito team8plus.org (sicuramente lo conoscerai) ci sono dettegliate ricostruzioni di tutte le 'presunte' telefonate dal volo93...
Fran
Inviato il: 14/11/2007 16:57
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  •  TomTom
      TomTom
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#32
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 9/10/2007
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Secondo voi che è successo a Betty Ong ?
Quale tattica si può usare per prelevare i passeggeri di 4 aerei, registrarne la voce e diffonderla?

Più ci penso e più non trovo la soluzione....

Una cosa però è scandalosa, le telecamere in funzione dei 4 aereoporti secondo voi che fine hanno fatto?
Basterebbero 4 filmati e i complottisti verrebbero zittiti..... Ma dove sono?

Da attivissimo è un pò che non scrivo.....
Wells leggo che ti difendi bene, ma cerca di non finire in troppe polemiche, potrebbe farti innervosire.....

Un merito del sito di Attivissimo è però che scrivono molto spesso sull'argomento 11/9 e forniscono numerosissime immagini... Spesso le immagini che portano sono manna dal cielo per chi vuole trovare qualcosa di nuovo.....
Inviato il: 15/11/2007 20:04
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  •  wells
      wells
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#33
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/9/2006
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Citazione:

TomTom ha scritto:
...potrebbe farti innervosire.....


Difficile.
Comunque, rileggendo un po’ a ritroso, quella dei testimoni e dei rottami è la macchietta più gustosa.
Se uno dice: “non ci sono i rottami”, si risponde: “vabbè, scusa, ci sono i testimoni”.
Se uno dice: ““non ci sono testimoni”, si risponde: “vabbè, scusa, ci sono i rottami”.
Quando mancano tutti e due: “vabbè, scusa, ci sono le divise dell’equipaggio”.
Un’altra è “l’argomento dell’imbecille”.
Dice: “Ma scusa, ti pare che chi organizza una cosa del genere è così imbecille che…”.
Altrochè. Se uno è così imbecille da farsi scappare una decina di terroristi sotto il naso, il limite qual è?
Per le telefonate vale “l’argomento dello stress”.
Cioè: le telefonate sono fatte sotto stress quando non si combinano con la versione governativa.
Non sono fatte sotto stress quando la confermano.
Come, mettiamo, nel caso delle bandane rosse che troveranno il loro magico pendant tra i reperti.
Nuove di zecca, come se fossero appena uscite dalla Rinascente.




“Ma scusa, ti pare che chi organizza una cosa del genere
è così imbecille che mette una bandana nuova di zecca tra i reperti?”.
_________________
«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 16/11/2007 1:39
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#34
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
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Citazione:

TomTom ha scritto:
Secondo voi che è successo a Betty Ong ?
Quale tattica si può usare per prelevare i passeggeri di 4 aerei, registrarne la voce e diffonderla?


Personalmente credo che una luce ai tuoi quesiti possa venire da cio' che successe all'aeroporto di Cleveland quel giorno, dove le notizie riportano dell'atterraggio di un aereo per una sospetta bomba a bordo, ma dove, in realta', di aerei ne atterrarono 2 Il secondo aereo a Cleveland , mentre per cio' che riguarda le voci, ricordo le parole di Chiesa (Giulietto)
Descriveva di aver assistito all'europarlamento ad una proiezione su di un attentato nucleare su Bruxells, fornito di commenti all'evento dei vari capi di stato e corredato da una dichiarazione di responsabilita' di Bin Laden.

Era , ovviamente, un falso,solo una dimostrazione sulle possibilita' della tecnologia, ma la cosa che piu' impressiono' Chiesa non fu' il video di Bin Laden che se ne attribuiva il merito, ma il fatto che le voci che si ascoltavano in quel filmato erano effettivamente quelle dei vari leader, riprodotte tecnologicamente e assemblate a piacere

E se la legge della spiegazione piu' semplice vale anche qui, ecco la risposta a tutte le varie incongruenze delle telefonate (le risposte non a tono, i cellulari in anticipo sui tempi, le telefonate infinite etc etc) malgrado le voci fossero effettivamente quelle dei vari protagonisti

Have a nice day
_________________
Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna
FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 16/11/2007 13:31
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  •  wells
      wells
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#35
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/9/2006
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Continuando nella lettura del sullodato articolo, e restando ancora alle sue premesse, senza, cioè, addentrarci nella discussione vera e propria...

Quello che sappiamo del contenuto di queste telefonate proviene sostanzialmente dai ricordi delle persone che le hanno ricevute: parenti e amici delle vittime, centralinisti, eccetera. Già questo particolare deve far capire a chiunque sia dotato di buon senso che per forza di cose tali testimonianze sono riferite con un certo margine di imprecisione, dovuto alla natura umana dei ricordi, all'emozione che hanno vissuto coloro che hanno raccolto le ultime frasi di una persona cara, alle inevitabili coloriture dei racconti, e all'integrazione fra ricordi veri e propri e notizie apprese nel corso dei giorni successivi.

Questo non significa niente. Se il contenuto di queste telefonate non vale per contestare la versione governativa, non vale neppure per affermarla.
Altra cosa (come abbiamo visto) sono i dati oggettivi e ufficiali: per esempio gli orari delle telefonate e le registrazioni del cockpit voice recorder, che non coincidono.
Abbiamo fatto gli esempi delle telefonate della Glick [#9, 10], della Lyles [#13], e di Felt [#15].
Vediamo un altro caso, su un piano semplicemente ipotetico, con riscontri che si possono basare su dati verificabili (orari delle telefonate – percorso di volo), non prima di aver premesso che ho scarsissima per non dire nessuna competenza in materia di aeronautica.
Secondo la versione di Deena Burnett, lei avrebbe ricevuto dal marito quattro telefonate: alle 9:27, alle 9:34, alle 9:45 e 9:54.
Secondo la versione ufficiale, ne avrebbe ricevuto tre: alle 9:30, alle 9:37 e alle 9:44.
La versione ufficiale, dunque, omette, o sposta avanti di tre minuti, la telefonata delle 9:34.
Che sarebbe questa (dal sito della Fondazione Burnett):

[9]:34 The phone rang in on call waiting, Tom’s second cell phone call.
Deena: Hello
Tom: They’re in the cockpit. The guy they knifed is dead.
Deena: He’s dead?
Tom: Yes. I tried to help him, but I couldn’t get a pulse.
Deena: Tom, they are hijacking planes all up and down the east coast. They are taking them and hitting designated targets. They’ve already hit both towers of the World Trade Center.
Tom: They’re talking about crashing this plane. (a pause) Oh my God. It’s a suicide mission…(he then tells people sitting around him)
Deena: Who are you talking to?
Tom: My seatmate. Do you know which airline is involved?
Deena: No, they don’t know if they’re commercial airlines or not. The newsreporters are speculating cargo planes, private planes and commercial. No one knows.
Tom: How many planes are there?
Deena: They’re not sure, at least three. Maybe more.
Tom: O.K….O.K….Do you know who is involved?
Deena: No.
Tom: We’re turning back toward New York. We’re going back to the World Trade Center. No, wait, we’re turning back the other way. We’re going south.
Deena: What do you see?
Tom: Just a minute, I’m looking. I don’t see anything, we’re over a rural area. It’s just fields. I’ve gotta go.
He hung up.


Come si vede, verso la fine della telefonata Tom Burnett descrive un certo movimento dell’aereo:

Tom: We’re turning back toward New York. We’re going back to the World Trade Center. No, wait, we’re turning back the other way. We’re going south.

Si dà per intanto per ovvio che Burnett, mentre vola sull’Ohio, non può indicare che l’aereo sta puntando sul World Trade Center.
In realtà egli si riferisce alla notizia che ha ricevuto dalla moglie nella prima parte della telefonata: “They’ve already hit both towers of the World Trade Center”.
Ma quella che Burnett descrive dovrebbe essere – salvo errore, ossia salvo verifiche più precise – la virata che tutte le ricostruzioni collocano alle 9:34.
Nella ricostruzione fatta da Attivissimo nella sua Guida all'animazione NTSB del Volo 93, la virata viene descritta con questi passaggi:


9:34:14. L'aereo inizia a salire e virare a sinistra.
9:37:05. Il Volo 93 continua un'ampia virata e sale fino a oltre 40.800 piedi (12.400 metri).
9:39:41. La virata è completata. L'aereo mantiene un assetto livellato a 40.700 piedi.


Questa un’attendibile ricostruzione grafica:




Poiché si tratta di una virata assai brusca (“abruptly turned back”, “suddenly turned back”, “U-turn” ecc., come viene riportata in tutti i resoconti), non sembra possibile che a Burnett siano stati necessari quattro minuti per accorgersene.
Dunque, a lume di logica, Burnett non dovrebbe aver riferito di questa virata in una telefonata fatta dopo le 9:37 (diciamo 9:38, trovandosi quel riferimento di Burnett alla fine della telefonata), ossia all’orario indicato nella versione ufficiale, perché alle 9:38 l’aereo si troverebbe ad aver già effettuato gran parte della virata.
Dovrebbe averlo riferito nella telefonata delle 9:34, che la versione ufficiale si limita a non prendere in considerazione.
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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 19/11/2007 15:25
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  •  wells
      wells
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#36
Mi sento vacillare
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Prosegue l’articolo in questione:

A questo si aggiungono le approssimazioni con le quali i giornalisti riportano le dichiarazioni delle persone che intervistano.

Questo potrà anche essere esatto, specie se si considera che nel 98 per cento dei casi si tratta di organi di stampa che sostengono la versione ufficiale.
Curioso è contestare l’attendibilità delle fonti giornalistiche, contrapponendo fonti giornalistiche.
Come fa l’autore dell’articolo quando tenta di smontare le versioni della Burnett, citando via via:

– Post Gazette del 13 settembre 2001;
– CNN, 19 settembre 2001;
– Post Gazette del 22 settembre 2001;
– Post Gazette del 28 ottobre 2001
– USA Today, 10 settembre 2002;
– Toronto Sun, 16 settembre 2001;
– San Francisco Chronicle del 17 settembre 2001;
– Telegraph del 13 settembre 2001:

Più che contestare le dichiarazioni della Burnett, in pratica si contestano dei resoconti giornalistici.
Poi la conclusione:

Si noti pure che in nessuna delle interviste citate sinora, la Burnett ha parlato di aver visto l'identificativo telefonico (caller ID) del marito comparire sul proprio telefono.
Di questo particolare si parla invece in questo articolo di Greg Gordon del Sacramento Bee Washington Bureau dell'11 settembre 2002 (...):


[traduzione] Furono interrotti da un'altra chiamata. Il dispositivo di identificazione del chiamante mostrò a Deena che si trattava di Tom. Questa volta lui le disse che i terroristi si trovavano nella cabina di comando dell'aereo. "L'uomo che hanno accoltellato è morto" disse [Tom]. Qui la Burnett colloca nella seconda telefonata il momento in cui "vide" l'identificativo telefonico del marito.

Ma non si capisce perché prendersi tutto questo disturbo, visto che la Burnett dà la sua versione e la firma nel suo libro:

I looked at the caller ID and indeed it was Tom’s cell phone number.

E non ha mai cambiato versione, né tantomeno ha parlato una sola volta di telefonate ricevute da un airfone.
L’affermazione finale dell’articolista è abbastanza raggelante:

La nostra conclusione su questo argomento è che probabilmente Deena Burnett ricevette le prime tre telefonate dagli Airphone di bordo. Nella prima telefonata apparve l'ID della chiamata da bordo, e la donna, rispondendo alla chiamata, seppe che si trattava del marito. Nella seconda e nella terza fu visualizzato lo stesso ID, che questa volta la donna ricollegò subito al marito, prima ancora di rispondere. Queste tre telefonate sono avvenute negli orari indicati negli atti del processo Moussaoui e corrispondono a quelle ricostruite dalla donna.

In pratica, si accusa la Burnett di confondere suo marito con un aereo.




E questo è molto curioso. Perché se qualcuno ribadisce le affermazioni di Deena Burnett, da lei ripetute centinaia di volte, molesta i parenti delle vittime, che andrebbero lasciati in pace.
Se altri si accaniscono nello smentire le affermazioni della Burnett, accusandola in buona sostanza di prendere fischi per fiaschi, se non proprio di mentire, allora sono dalla parte dei parenti delle vittime.
Per Deena Burnett non succede niente di tutto questo.
E smontare la sua versione è impresa tutt’altro che facile, tanto che nessuno, a livello ufficiale, si è mai sognato di provarci.
Come già detto [#5], Deena Burnett è un’assistente di volo, con lunga pratica, e dimostra di saper padroneggiare la situazione con straordinario sangue freddo.
La scena di quella mattina, a casa sua, non è affatto quella descritta, con una donna che deve affrontare una situazione così drammatica da sola.
Un agente di polizia è con lei fin dalla seconda telefonata, l’Fbi è in ascolto.
E con lei ci sono i suoi familiari:

When Tom hung up, Deena called Beverly and gave her the news. Tom Sr, standing nearby, yelled out “NO! NO!” Martha and Mary Margaret [sorelle di Tom Burnett] rushed to the house. (Fonte)

Tutti vittima, evidentemente, di una specie di allucinazione collettiva.
Una cosa invece da tener presente è che Deena Burnett non ha alcuna ragione al mondo di mentire.
Le autorità americane (Cia e Fbi in particolare) non solo possono avere ragione di mentire (ad esempio per salvarsi il sedere, o quanto meno per evitarsi figure di m***), ma è provato che hanno mentito in decine di casi.
Quello delle chiamate di Barbara Olson e di Beamer, restando solo all’ambito delle telefonate, è uno dei più lampanti.
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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 19/11/2007 15:58
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  •  wells
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#37
Mi sento vacillare
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Per esempio, spesso si legge che quelle telefonate sono partite da "cellphone", ossia telefonini cellulari privati. In realtà quasi tutte sono partite dagli Airphone, ossia telefoni di bordo come quello mostrato all'inizio dell'articolo.

Questo è un argomento piuttosto logoro e ha poco a che fare con la materia trattata.
Ogni valutazione andrebbe fatta sulla tale telefonata, fatta alla tale ora, da tale personaggio, in tale contesto.
Questo stesso post, per esempio, non dice da nessuna parte che quelle telefonate sono partite da "cellphone", ossia telefonini cellulari privati.
Le sole telefonate di cui si parla, in quel senso, sono le telefonate di Deena Burnett, ma che si trattasse di cellulare non lo dice né il sottoscritto, né il giornale, né i siti complottisti.
Lo dice la persona che ha più titoli per parlarne, ossia Deena Burnett, che ha materialmente ricevuto quelle telefonate.

Un altro esempio dell'approssimazione delle fonti giornalistiche è dato dal fatto che sulla base di esse il sito Killtown ha individuato, come abbiamo visto, 17 telefonate partite dal volo United 93. In realtà sono state ben 37.

Ciò nonostante, ancora oggi i complottisti (proprio il sito Killtown ne è esempio) si appigliano al fatto che sui giornali c'è scritto "cellphone" e che i parenti delle vittime siano soliti parlare anch'essi di "cellphone".

Vabbè...
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Inviato il: 19/11/2007 16:20
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  •  Fran
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#38
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Ciao wells. Dibattere col sito 'più che Attivo' è secondo me alla fine una perdita di tempo. Le loro argomentazioni finiscono sempre per essere del tipo: 'ha ha, ciao ciao' e così via. In altre parole non hanno argomenti e quindi non rispondono. Cosa dire ad esempio della prima versione data dalla CNN sui nomi dei dirottatori del volo 11?
Adnan Bukhari
Amir Bukhari
Amir Kamfar
salvo poi scoprire che Amir Bukhari era morto l'anno precedente. Questo creava qualche problema dunque i nomi sono stati sostituiti con i fratelli al-Shehri e Satam Suqami. Ma i nomi dei dirottatori non erano sulla lista passeggeri? Non avevano carte d'imbarco? Dunque come è possibile sbagliare? Loro risponderebbero: 'su wells, scusa erano emozionati, no? (i giornalisti, ovvio).
Lo stesso vale per le telefonate, la Burnett era emozionata. Ma la vera perla che ho letto è quando dicono '...quella che i complottisti chiamano la versione ufficiale.. non è la versione ufficiale è solo quello che è successo..'. Insomma devi credere e basta, è un dogma. Come si fa ad interloquire con persone del genere?
Infine, che dicono deii familiari delle vittime e sono tanti che non credono alla versione ufficiale e chiedono chiarezza e giustizia?
Inviato il: 20/11/2007 15:13
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  •  wells
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#39
Mi sento vacillare
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Ma scusa, ti pare che chi organizza una cosa del genere è così imbecille da mettere il nome di un morto nella lista dei terroristi?
Comunque, lì i dibattiti con Rob Balsamo sono uno spasso.
Questa tripletta in pochi minuti, praticamente all’unisono, resterà memorabile:


* 14:59 Crackerz, so you think they are so stupid to put in the pentagon an FDR which is not compatibile with their story? And they give it to NTSB for analysis? And that nobody inside NTSB could find anything suspicious? And that finally they also release such a strong evidence to te public via FOIA?

* 15:01 Tell me, why would the DoD be so stupid as to provide the NTSB with a FDR which contradicts the "official" version?

* 15:06 Do you think that whoever organized the conspiracy is stupid enough to fake the data of the altimeter in the CVS and at the same time release an animation which shows the opposite?


Variante dumb

15:19 Tell me, Rob, why does the government lie by providing a FDR with data that does NOT support the official version? Isn't that kind of dumb? Why not provide an FDR whose data corroborate the official path?


Link
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Inviato il: 20/11/2007 16:26
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  •  wells
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#40
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Riprendendo la lettura dell’articolo.

Con lo stesso sistema, i complottisti spulciano le testimonianze (spesso
riportate da diverse fonti giornalistiche con differenze più o meno marcate
l'una dall'altra) alla ricerca di apparenti contraddizioni e incongruenze.
Ovviamente con questa tecnica si possono trovare non una, ma migliaia di
apparenti incongruenze, perché ciascuna dichiarazione, resa in tempi e
circostanze diverse, sarà leggermente differente da tutte le altre, a meno che
uno non la reciti come una poesia.


Questo è sostanzialmente falso. Si è visto, viceversa, che alcune dichiarazioni dei familiari delle vittime (Burnett, Glick) sono rimaste, e rimangono, invariate nel tempo.
Sono cambiate, viceversa, le dichiarazioni di rappresentanti delle strutture, diciamo, di servizio pubblico (caso Beamer, caso Felt).
Questo forse è già un particolare che meriterebbe di essere vagliato.

Innanzi tutto il prospetto delle telefonate esibito nel processo Moussaoui e oggi pubblicamente disponibile è uno schema riassuntivo, una presentazione grafica basata sulla documentazione fornita dai gestori telefonici all'FBI.
Questa presentazione grafica non risulta formalmente contestata né dalla difesa dell'imputato, né dai testimoni, ed è stata ammessa come prova d'accusa nel corso di un regolare processo con una regolare giuria popolare.
E' ragionevole, pertanto, ritenerla una valida e precisa ricostruzione delle risultanze tecniche e documentali.


Abbiamo visto come vengono trattate le telefonate nelle udienze del processo Moussaoui.
E abbiamo visto qual è la attendibilità di quegli schemi riassuntivi e di quei prospetti. [#8, 12]
Ma qui si dimostra di non avere la più vaga idea di cosa fosse quel processo.
In quel processo, oltre ai reati di cui Moussaui si era già dichiarato colpevole (l’appartenenza ad al-Qaeda), l’accusa a Moussaui era di aver mentito all’Fbi: di aver non rivelato, cioè, di essere a conoscenza dell’atto terroristico che si stava preparando.
Un processo, dunque, su basi chiaramente sommarie.
Nella legislazione americana esiste un emendamento famosissimo, il quinto, che riconosce all’imputato la facoltà di non fornire risposte che possano incriminarlo.
Nella realtà, Moussaoui era totalmente estraneo alla preparazione degli eventi dell’11 settembre, come la difesa dimostrò in un interrogatorio da antologia, che non lascia dubbi.

Q. Okay. And in the largest investigation in the history of the FBI, you didn't uncover a single phone call from Moussaoui to Mohamed Atta, did you?
A. From Moussaoui to Mohamed Atta?
Q. Yes.
A. No, sir.
Q. And no call from Mohamed Atta to Moussaoui, either, right?
A. No.
Q. No phone calls from Marwan al-Shehhi to Zacarias Moussaoui,either, right?
A. Not that we could find, no.
Q. Right.And none from the other way around, right? Either way, from Moussaoui to al-Shehhi, al-Shehhi to Moussaoui, nothing, right?
A. No, sir, not that we could find.
Q. And with Ziad Jarrah, it would be the same question, and you'd give me the same answer, wouldn't you?
A. Yes, I would.
Q. Never found a thing, right?
A. As far as direct telephonic connection between Ziad Jarrah and Zacarias Moussaoui?
Q. Yes.
A. No, we haven't found that, sir.
Q. And you found a lot of interaction between Atta and al-Shehhi and Hanjour and Jarrah, right?
A. Yes, we did.Direct connection, yes.
Q. They were all talking on the phone all the time to each other, didn't they?
A. I don't know if it's fair to characterize them as they were all talking together on the phone at the same time, but they were certainly associating in the same places. Telephone records are less definitive than that.
Q. All right.But you didn't find a single phone call from Moussaoui to Hani Hanjour, did you?
A. No, sir, I did not.
Q. And you never found a call from Hani Hanjour to Moussaoui or vice versa either way, right?
A. No.
Q. Same with Satam al-Suqami, right?
A. No, did not find it.
Q. Same way with Waleed al-Shehri?No phone calls to or from either one of them, right?
A. No, sir.
Q. Wail al-Shehri?I'm sorry if I just butchered that name, Your Honor, but Wail? How do I say that name, Agent?
A. You said it right, sir, Wail al-Shehri.
Q. Did you find any phone calls from him or him to Moussaoui or vice versa?
A.No, sir.
Q. How about Abdul Aziz Alomari?
A. No, sir, we haven't found so far any records between the 19 hijackers directly and Mr. Moussaoui.
Q. So I don't have to ask you about every one of them.You'll tell me you didn't find in your investigation a phone call that that man made to any one of the 19 people that hijacked the planes on 9/11, right?
A. No, sir.
Q. And you didn't find a telephone call from one of them to him, either, right?
A.Directly, no, sir.
Q. Ever at any time?
A. No, sir.
Q. Did you ever find an e-mail addressed from Mr. Moussaoui to any of these people?
A. No, sir, we did not.
Q. Okay.And you made a very diligent search looking for that as well, right?
A. Yes, sir, we did.
Q. And you never found any place in America where these people were together, right?
A. Where which people, sir?
Q.Where Moussaoui was with any one of these people on your exhibit which shows similarities.Moussaoui wasn't with, in the United States, ever, any one of these people, was he?
A. Sir, I cannot put them with him, no, that's correct.
Q. Okay.And you tried, didn't you?
A. I'm not saying they weren't together, but I'm saying I could not put them with him.
Q. You tried as hard as you could to do it, too?
A. Yes, sir.
Q. And you tried to find phone connections between them, and you couldn't find them?
A. What do you mean by phone connections, sir?
Q. You tried as hard as you could to establish the telephonic contact that you told me doesn't exist as well, right?
A. Direct telephonic contact, correct, sir.


(Processo Moussaoui, March 14, 2006 – 9:30 a.m.)


E tutto questo, rispetto all’oggetto del post, a noi non interessa.
Ma affermare che Moussaui, non contestando i tabulati telefonici presentati al processo, ne certifichi la attendibilità, significa che non si ha la più vaga idee delle cose di cui si sta parlando.
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Inviato il: 20/11/2007 16:43
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  •  Fran
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#41
So tutto
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E che dire del famoso KSM che ha confessato tutto (sotto tortura)? Chiuso in un carcere segreto della CIA o Guantanamo?
Se era la MENTE organizzativa dell'11/9 perché non processarlo?
I nostri debunker il problema proprio non se lo pongono.
Inviato il: 20/11/2007 17:04
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#42
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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Inviato il: 20/11/2007 19:47
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  •  wells
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#43
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L’articolo viene poi a esaminare le telefonate di Thomas Burnett alla moglie Deena.

Notiamo subito che non c'è contraddizione nella sequenza cronologica delle prime tre telefonate. Differenze addirittura inferiori a 3 minuti sono del tutto plausibili.

Questa è un’affermazione assai superficiale.
Una prima telefonata fatta alle 9:27 è una cosa; una prima telefonata fatta alle 9:30 è un’altra.
Come è stato ripetuto più volte, alle 9:27 il dirottamento non era ancora avvenuto.
A meno che non si voglia prendere per buona una segnalazione fatta dalla FAA al NORAD, ma andremmo a cacciarci in una specie di jungla, tra versioni contrastanti, orari impossibili, sigle sbagliate, destinazioni fantasiose, falsi allarmi presi sul serio e allarmi veri non presi in considerazione, se è vero che il National Military Command Center risulta aver appreso del dirottamento del volo 93 alle 10:03; il NEADS addirittura dopo che l’aereo si era schiantato al suolo.
Secondo questa segnalazione della FAA, comunque, il dirottamento del volo 93 sarebbe avvenuto alle 9:16.
Alle 9:24 si sarebbero addirittura alzati dei caccia per mettersi sulle tracce del volo 93, o del volo AA77, o di entrambi [testuale, Rel. Commissione d’Inchiesta, p. 34).
Queste notizie si riveleranno non corrette, perché in realtà i caccia si erano messi sulle tracce del volo AA11, che si era schiantato sull WTC 38 minuti prima.
Il dettaglio non sfuggirà alle ironie del «New York Times» (3 agosto 2006):

The tapes demonstrate that for most of the morning of Sept. 11, the airspace over New York and Washington was essentially undefended, and that jet fighters scrambled to intercept the hijacked planes were involved in a fruitless chase for planes that had already crashed.
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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 21/11/2007 21:44
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#44
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Si tratterebbe di falsi allarmi, secondo alcuni da addebitare alle esercitazioni che si stavano svolgendo quella mattina.
Un esempio ormai classico di questa situazione è fornito dalla celebre conversazione tra il Boston Center e il NORAD:

08:37:52
BOSTON CENTER: Hi. Boston Center T.M.U. [Traffic Management Unit], we have a problem here. We have a hijacked aircraft headed towards New York, and we need you guys to, we need someone to scramble some F-16s or something up there, help us out.
POWELL: Is this real-world or exercise?
BOSTON CENTER: No, this is not an exercise, not a test.


Ma la spiegazione forse non è così semplice.
Alle 9:21 un controllore di Boston, Colin Scoggins, controllore civile, ma addetto al collegamento con i militari (“military liaison”), informa il NEADS (North East Air Defense Control) che AA11 è ancora in volo:

FAA: Military, Boston Center. I just had a report that American 11 is still in the air, and it's on its way toward, heading toward Washington.
Northeast Air Defense Sector: OK. American 11 is still in the air?
FAA: Yes.
Northeast Air Defense Sector: On its way toward Washington?
FAA: That was another, it was evidently another aircraft that hit the tower. That's the latest report we have.


Questo verrà confermato dalla Commissione 9/11, con altri dettagli:

A 9:24 entry in a NEADS event log records: "American Airlines
No. N334AA hijacked." This is the tail number of American 11.

(Zelikow,“Public Hearing”, 17 giugno 2004)

Alle 9:41 è ancora Colin Scoggins a chiamare il NEADS per annunciare il possibile dirottamento del volo Delta 1989.

Boston Center called NEADS at 9:41 and identified Delta 1989, a 767 jet that had left Logan Airport for Las Vegas, as a possible hijack. (Commissione 9/11, p. 28)

Il testo della relazione parla di “Las Vegas”.
In realtà la destinazione del volo Delta 1989 era Los Angeles.
Il NEADS – spiega la Commissione (p. 28) – non ha mai perso traccia del volo Delta 1989, che non ha mai spento il transponder e non ha mai mandato segnali che facessero pensare a un dirottamento.
Anzi, il capitano ha sempre risposto positivamente a ogni richiesta:

In code, they ask him if all is OK. Yes, he responds time and again. He doesn't know why they're so worried. («Usa Today», 13 agosto 2002).

Le segnalazioni vengono tutte, diciamo unilateralmente, dal Centro di Boston.
La spiegazione ufficiale è che l’aereo era partito da Boston e che viaggiava sulla stessa rotta del volo 93 e del volo AA11.
Un dirottamento, insomma, deduttivo, o che doveva avvenire per simpatia.
A un certo punto (presumibilmente intorno alle 9:40, ma le versioni sono contraddittorie), la torre di controllo dell’aeroporto di Cleveland verrà evacuata.
A lume di logica, risulta assai probabile che anche la segnalazione delle 9:16 provenisse dal Centro di Boston, e quindi da Scoggins.
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Inviato il: 21/11/2007 21:51
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#45
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Vediamo qualche altro dettaglio, segnalato da un articolo che affronta l’episodio in modo specifico, e che prenderemo in considerazione solo per i dati oggettivi – facilmente verificabili – che fornisce, non tenendo in nessun conto la conclusione alla quale il ricercatore ritiene di dover pervenire (l’articolo dovrebbe essere un aggiornamento di quello già citato da ahmbar, #34).

Audizione di Alan Scott, comandante del Norad, presso la Commissione 911 (23 maggio 2003).
Dalla timeline fornita in quell’occasione:

9:27, Boston FAA reports a fifth aircraft missing, Delta Flight 89 -- and many people have never heard of Delta Flight 89. We call that the first red herring of the day, because there were a number of reported possible hijackings that unfolded over the hours immediately following the actual attacks. Delta 89 was not hijacked, enters the system, increases the fog and friction if you will, as we begin to look for that. But he lands about seven of eight minutes later and clears out of the system...

Los Angeles, nella citazione precedente, era diventata Las Vegas.
Qui, “Delta 1989” diventa “Delta 89”.
Si parla della segnalazione di un aereo scomparso (Delta Flight 89), fatta sempre da Boston, alle 9:27.
Nella relazione della Commissione 9/11 non se ne trova traccia.
In nessun momento, in tutte queste fasi, il volo in questione (Delta 89 o 1989) ha perso il contatto radio o ha spento il transponder.

NEADS never lost track of Delta 1989, and even ordered fighter aircraft
from Ohio and Michigan to intercept it. The flight never turned off its
transponder. NEADS soon learned that the aircraft was not hijacked, and
tracked Delta 1989 as it reversed course over Toledo, headed east, and landed
in Cleveland.
(Commissione 9/11, p. 28)

Più avanti, sempre Scott:

At 9:49, FAA reports that Delta 89, which had been reported as missing, is now reported as a possible hijacking. So again he is --
MR. That's 9:41, sir.
MR. SCOTT: I'm sorry, 9:41. Again, he is in the system. He is kind of a red herring for us.


E infine:

Getting toward the end now, 9:47 is when Delta 89 clears
the system by landing in Cleveland. So he is not a hijack.


L’orario di atterraggio (9:47) non ha il minimo senso.
Il caos, anche se Scott legge da una relazione appositamente e accuratamente preparata (“this is the best and most accurate data that we could piece together for your Commission, sir”, specifica il gen. McKinley, sempre del Norad, nella stessa circostanza), e presentata a due anni dai fatti, è evidente.
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Inviato il: 21/11/2007 22:02
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#46
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Altri particolari.
Sia alle 9:27, sia alle 9:41 (orario delle due segnalazioni sul volo Delta 89 o 1989) l’aereo è fuori dal raggio di competenza del centro di Boston, che pure continua a inviare segnalazioni che riguardano l’aereo.
L’aereo, invece, dovrebbe essere nell’area di competenza di Cleveland, che non invia nessuna segnalazione.

USA – AIR ROUTE TRAFFIC CONTROL CENTER’S

Per Cleveland, così come per il pilota dell’aereo, tutto continua a essere regolare.
Questa è la seconda segnalazione (9:41), dopo che è stata trasmessa dal centro di Boston al NEADS:

9:40:57 ROUNTREE: Delta 89, that's the hijack. They think it's possible hijack.
DOOLEY: Fuck!
ROUNTREE: South of Cleveland. We have a code on him now.
DOOLEY: Good. Pick it up! Find it!
MALE TECH: Delta what?
ROUNTREE: Eight nine - a Boeing 767.
DOOLEY: Fuck, another one -
(da «Vanity Fair»).

Si parla ancora di Delta 89.
In realtà un volo Delta 89 (e non 1989), destinato a Las Vegas (e non a Los Angeles) esiste, ma è dato in partenza nel pomeriggio (alle 3) da New York e non ha nessuna ragione di trovarsi a quell’ora nei cieli dell’Ohio.
La spiegazione che viene fornita per tutti questi errori, lapsus, falsi allarmi, equivoci apparentemente inspiegabili, in genere è la confusione, l’essere colti di sorpresa e cose di questo genere.
Ma ce ne potrebbe essere un’altra, e la suggerisce l’autore dell’articolo in questione.
Colin Scoggins, l’operatore del centro di Boston che è la fonte di tutti quei falsi allarmi, che arrivano addirittura a provocare l’evacuazione della torre di controllo di Cleveland e poi l’atterraggio del Delta 1989 (o 89), è military liaison del Centro di Boston.
Fra i suoi compiti:

to coordinate paperwork and flight data for all military exercises within Boston center airspace (Hayley J. Davison and R. John Hansman, Identification of Communication and Coordination Issues in the U. S. Air Traffic Control System, June 2001, p. 40).

In conclusione, sia per la destinazione, sia per la situazione, sia per l’area di competenza, sia per le segnalazioni di dirottamento, si incrociano aerei che esistono e aerei che non esistono.
Come si collochi il volo 93 in questo scenario, è un mistero.
La sola spiegazione che la versione ufficiale è in grado di fornire è “la confusione di quelle ore”.
Curiosissimo, però, che venga chiesta ai cosiddetti complottisti una versione alternativa a una versione ufficiale già di per sé senza capo né coda.
Colin Scoggins stesso, comunque, ha marginalmente affrontato la questione su JREF, facendo anche un accenno piuttosto significativo all’operazione Vigilant Guardian, che potrebbe aver ritardato, a suo dire, nella prima fase, il lancio dei caccia che avrebbero dovuto intercettare il volo AA11, poi confuso con il volo 93 e altri, in un orario in cui già si era schiantato.
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Inviato il: 21/11/2007 22:24
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#47
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Secondo un’altra notizia di quella giornata, il volo 93 si sarebbe schiantato su Camp David (intorno alle 10:20).
Fonte: CBS

we've just received word from the FBI that a United Airlines flight has apparently crashed at Camp David, the home of--or the retreat of the president. We have no word on casualties. The FBI tells us only that they have a report from the FAA that they are trying to confirm that a United Airlines flight has crashed in the vicinity of or at Camp David.

Qui una dettagliata ricostruzione dell’episodio.
Di questo schianto su Camp David si ha riscontro anche negli atti della Commissione già citati (“Public Hearing”, 17 giugno 2004).


NEADS: I also want to give you a heads-up, Washington.
FAA-D.C.: Go ahead.
NEADS: United 93 -- have you got information on that yet?
FAA: Yeah, he's down.
NEADS: He's down?
FAA: Yes.
NEADS: When did he land? 'Cause we have confirmation --
FAA: He did not land.
NEADS: Oh, he's down-down?
FAA: Yes. Somewhere up northeast of Camp David.
22
NEADS: Northeast of Camp David.
FAA: That's the last report. They don't know exactly where.

(End audiotape.)

E qui il marasma diventa completo.

MR. ZELIKOW: Conflicting Accounts. In May 2003, public
testimony before this commission, NORAD officials stated that,
at 9:16 NEADS received hijack notification of United 93 from the
FAA. This statement was incorrect. There was no hijack to report
at 9:16. United 93 was proceeding normally at that time. In this
same public testimony, NORAD officials stated that, at 9:24,
NEADS received notification of the hijacking of American 77.
This statement was also incorrect. The notice NEADS received at
9:24 was not about American 77. It was notification that
American 11 had not hit the World Trade Center and was heading
for Washington, D.C.
A 9:24 entry in a NEADS event log records: "American Airlines
No. N334AA hijacked." This is the tail number of American 11.
In their testimony, and in other public statements, NORAD
officials also stated that the Langley fighters were scrambled
to respond to the notifications about American 77 and/or United
93. These statements were incorrect as well. The report of
American 11 heading south as the cause of the Langley scramble
is reflected not just in taped conversations at NEADS, but in
taped conversations in FAA centers, on chat logs compiled at
NEADS, continental region headquarters, and NORAD, and in other
records. Yet this response to a phantom aircraft, American 11,
is not recounted in a single public timeline or statement issued
by FAA or DOD. Instead, since 9/11, the scramble of the Langley
fighters has been described as a response to the reported
hijacking of American 77, or United 93, or some combination of
the two. This inaccurate account created the appearance that the
Langley scramble was a logical response to an actual hijacked
aircraft.
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Inviato il: 21/11/2007 22:34
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  •  Fran
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#48
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Ciao wells. Sempre interssantissimi i tuoi post.
Dunque provando a riassumere (almeno nella mia testa): innumerevoli war games quel giorno, ed ecco che spunta il volo Delta 1989 forse dirottato ma poi no, il Delta 89 che forse è il Delta 1989 ma forse no e infine il fantomatico Volo X atterrato (pare) a Cleveland come il Delta 1989. E' evidente che il Volo93 si colloca all'interno di queste esercitazioni e non a caso. Per il resto non mi sento di azzardare nulla....
Confrontando il CVR del volo93 e le varie telefonate emerge chiaramente che qualcosa non torna: c'è uno sfasamento (nel CVR) di almeno 3 minuti del tentativo di assalto alla cabina rispetto alle telefonate.
Se questo è stato manomesso, a che pro? Una tesi è quella che l'aereo sia stato abattuto quando è stato chiaro che i passeggeri avevano preso il comando. Per non avere testimoni, né passeggeri, né finti dirottatori.
Un ultima cosa sui famosi exibit del processo Mussawi tanto declamati dai debunker: basterebbero solo quelli per far sorgere mille dubbi. Solo ad esempio:
1. lo spray al peperoncino ritrovato nelle valigie di Atta al Logan
2. il taglierino e la 'mitica' bandana intonsi
3. gli effetti personali di CeeCee Lyles senza neanche una bruciatura come quelli di John Talignani del Volo93
4. le foto dei 'dirottatori' che evidentemente appartengono a persone diverse con lo stesso nome
5. riproduzioni della cabina di pilotaggio accartocciate e buttate nel cestino a Newark
insomma un film tragico ma con una pessima sceneggiatura.
Fran
Inviato il: 22/11/2007 14:52
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  •  shevek
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#49
Dubito ormai di tutto
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Salut y Libertad a todos...


Sulla questione della bandana nuova ed intonsa e simili, forse qualcosa ci può dire la storia del G8 di Genova e della manifestazione di Firenze (quella in cui decine di migliaia di black bloc avrebbero dovuto convenire per mettere a ferro e fuoco la città). In entrambe le occasioni ho avuto modo di entrare in contatto con un po' di provocatori "in divisa da black bloc": ebbene, la prima cosa che potevi notare era il fatto che sembravano essere appena usciti da un negozio d'abbigliamento, tanto i capi erano nuovi...
D'altronde, la cosa è logica: se uno non si veste abitualmente in quel modo, la cosa più semplice è procurarsi i capi opportuni in un negozio. Si potrebbe, forse, girare per i mercatini dell'usato e perdere un po' più di tempo, ma a che scopo complicarsi la vita? Tanto, in TV, chi noterà la differenza?
Credo, insomma, che nel caso della bandana sia andata così: non hanno perso tempo a procurarsi una bandana usata o, forse, non ne hanno avuto il tempo. Quello che contava era fornire una prova alle telefonate sulla presenza di dirottatori arabi...

Shevek
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"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
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Inviato il: 22/11/2007 16:11
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  •  wells
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#50
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Citazione:

Fran ha scritto:
...gli effetti personali di CeeCee Lyles senza neanche una bruciatura come quelli di John Talignani del Volo93
Fran


La cosa che veramente mi ha fatto gelare il sangue è una notizia che lessi tempo fa e accantonai immediatamente.
Cioè che gli effetti personali di Todd Beamer e di Tom Burnett fossero stati riconsegnati, in tutta segretezza, alle vedove.
Voglio pensare che sia un equivoco, una cosa letta male.
Ma caso mai ci torneremo in seguito.
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Inviato il: 23/11/2007 1:24
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#51
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Veniamo senz’altro, cioè senza ulteriori divagazioni, all’articolo vero e proprio e alla discussione conseguente.
E partiamo da un episodio che può fornire una misura realistica del metodo, diciamo così, di indagine, che sta alla base dell’articolo e forse di tutta una filosofia.
È un esempio letteralmente strabiliante.
L’articolista cita un articolo del «New York Times», 27 marzo 2002, dove si sostiene che la vedova di Edward Felt, Sandra, dopo aver sentito la registrazione della telefonata del marito [#15], avrebbe smentito che vi si parlasse di fumo e di esplosione.
Si tratta in realtà di un mero anacronismo, poiché la signora Felt ha potuto ascoltare la registrazione di quella telefonata solo il 18 aprile 2002, dunque quasi un mese dopo.
Da quel momento non ha rilasciato dichiarazioni, a seguito di un preciso impegno con l’Fbi e con i giudici del processo Moussaoui che dissuasero i familiari.

They exhorted families not to describe the tapes' contents because they will be played as evidence in the terrorism conspiracy trial of Zacarias Moussaoui, a 33-year-old Frenchman who prosecutors believe may have been the intended fifth hijacker aboard Flight 93. (Cnn, 19 aprile 2002)

E i familiari di Felt sembrano aver recepito in toto quelle disposizioni:

The Felts declined to say what questions they asked or disclose any other details. («Pittsburgh Post Gazette», 21 aprile 2002)

La data per l’ascolto di quei materiali, da parte dei familiari, è stranota: 18 aprile 2002.
Ne fanno fede i resoconti della Cnn, 19 aprile 2002.

«Washington Post», 19 aprile 2002.

«Guardian», 19 aprile 2002.

ecc. ecc.

Anticiparla di quasi un mese, ossia al 27 marzo 2002, altro non denota se non la più assoluta sprovvedutezza.
Questa la cronaca dei fatti nel resoconto della «Pittsburgh Post Gazette»:

Sunday, April 21, 2002 - By Steve Levin, Post-Gazette Staff Writer
Sitting around a polished wood table, the agents handed each of the Felts a typed transcript of the 911 call, and then played it.
Ed's call was made at 9:58 a.m. In a conversation with dispatchers lasting about one minute, he spoke in a quivering voice saying, "We are being hijacked. We are being hijacked."
He went on to describe an "explosion" that he heard, and then white smoke on the plane from an undetermined location.
Then the line went dead.


E per ascoltare quella trascrizione, il 18 aprile, fu allestita un’occasione
speciale esclusivamente per la famiglia Felt, prima che insieme a tutti gli
altri familiari potessero ascoltare la registrazione del cockpit voice
recorder:

And so, before they joined the other relatives to hear the cockpit voice recorder tape, Edward's widow, Sandy, his brother, Gordon, and his mother, Shirley, were led to a small conference room at the Princeton Marriott Forestall Village Hotel, where they were joined by two FBI agents and a victim-assistance counselor.

Questa la foto a corredo dell’articolo.





Si riconoscono i membri della famiglia (al centro Sandra Felt; l’uomo con la barba è George Felt, fratello di Edward), two FBI agents and a victim-assistance counselor.
E questo è il link:

http://www.post-gazette.com/nation/20020421flight930421p1.asp


Sembra tutto chiarissimo.
Ma la cosa dell’altro mondo è che l’autore vorrebbe adoperare questo stesso articolo della «Pittsburgh Post Gazette» per sostenere il contrario, e qui è veramente difficile credere ai propri occhi.

18/10/07 22:10

Wells, mi spiace per te ma la storia delle esplosioni e del fumo bianco resta
una bufala.

Ho già notato che i siti complottisti da cui evidentemente trai le fonti fanno
confusione tra l'ascolto della cassetta di Felt e quella del cockpit del volo
United 93. E forse anche alcuni giornalisti fanno confusione sulla stessa
cosa.

http://www.post-gazette.com/nation/20020421flight930421p1.asp

Come si vede, hanno ascoltato la cassetta del cockpit, in quella data di
aprile.



È precisamente il link all’articolo da me postato in precedenza, completo di fotografia.
E l’articolo dice chiaramente: i familiari delle vittime ascoltano le registrazioni del cockpit voice recorder, e la famiglia Felt in particolare ascolta la registrazione della telefonata di Edward Felt.
L’articolista impugna solo la prima parte dell’articolo, per dire che in quella giornata era in programma solo l’ascolto delle registrazioni del cockpit voice recorder.
È una cosa semplicemente da non credere.
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Inviato il: 23/11/2007 1:42
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#52
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Solo per completezza, l’originale timeline fornita dalla FAA
collocava la chiamata di Edward Felt non alle 9:58 ma alle 10:06.





Come si vede, nello stesso documento lo schianto sul Pentagono è collocato alle 9:32.
La conferma, da parte dei Servizi Segreti e dalla Casa Bianca, arriva alle 9:42.
Nessuna traccia dell’orario poi consacrato come ufficiale, alle 9:38.
La ragione dovrebbe essere quella consueta, la confusione.
Se non fosse che questa timeline è datata 17 settembre 2001, a una settimana dai fatti, e dunque con tutto il tempo necessario per valutarli e ponderarli.
ATC AEA sta per “Air Traffic Control Eastern Region”.
Nella stessa timeline l’atterraggio del volo Delta 1989 a Cleveland è collocato alle 10:33.
Il comandante del NORAD, Larry Scott, carte alla mano, l’aveva dato alle 9:47, chiamandolo, però, Delta 89, diretto (secondo la Commissione 9/11) a Las Vegas.
La segnalazione del presunto dirottamento del volo Delta 1989, che si dava avvenuta alle 9:41 (“MR. That's 9:41, sir. – MR. SCOTT: I'm sorry, 9:41”), qui è riportata alle 9:48.
I Servizi Segreti riportano il dirottamento del volo 93 alle 09:56, mentre la prima telefonata dall’aereo dirottato è indicata negli orari ufficiali alle 9:30, seguita da altre 33 chiamate.
Cioè: alle telefonate non ci credono loro; ci devo credere io.
Il documento si chiama Executive Summary, Chronology of a Multiple Hijacking Crisis .
La relazione della Commissione 9/11 lo cita in un paio di occasioni, conferendo al documento pieno valore di ufficialità.
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#53
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Una connessione fra un terrorista del volo 93
e la questione dell’antrace era proprio quello
che ci mancava.

Fonte: CBS
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#54
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Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
Inviato il: 4/3/2008 14:18
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  •  wells
      wells
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#55
Mi sento vacillare
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A proposito di questi strumenti (Fdr, Cvr ecc.),
le richieste FOIA di Aidan Monaghan (e le risposte che riceve)
sono sempre interessanti:

By document labeled "Specialist's Factual Report of Investigation Digital Flight Data Recorder" (United Airlines flight 93 - N591UA) it is revealed that the FDR's unique serial number identification information (traceable to a unique federally registered aircraft) is absent and that therefore, proper aircraft registration identification cannot be confirmed by this absent data.

Stessa cosa per il volo AA77.

By document labeled "Specialist's Factual Report of Investigation Digital Flight Data Recorder" (American Airlines flight 77 - N644AA), it is revealed that the FDR's unique serial number identification information (traceable to a unique federally registered aircraft) is absent and that therefore, proper aircraft registration identification cannot be confirmed by this absent data.

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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 24/3/2008 1:55
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  •  edo
      edo
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#56
Sono certo di non sapere
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Citazione:

hi-speed ha scritto:
Un nuovo video

Hoodwinked at Shanksville: Back in Black boxes



Hi-speed


c'è da queste parti un'anima buona e pia disposta a sottotitolarlo?
Inviato il: 24/3/2008 11:11
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  •  edo
      edo
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#57
Sono certo di non sapere
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chiedo sorry, ho postato due volte lo stesso messaggio.
Inviato il: 24/3/2008 11:12
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  •  edo
      edo
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#58
Sono certo di non sapere
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La leggenda del cellulare volante

Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "marzio.fatu****" e "clodem".

Non voglio anticipare tutto il dossier che ho preparato per Le Iene prima che mandino in onda il servizio sulla pericolosità dei cellulari in aereo, ma visto che si tratta di parecchio materiale, comincio a pubblicarne alcuni stralci, anche perché è importante stroncare uno dei miti che possono indurre a violare la sicurezza dei voli.

Il mito in questione è che sia proibito usare i cellulari a bordo soltanto perché telefonare ad alta quota manderebbe in tilt il sistema di gestione degli addebiti e quindi si potrebbe telefonare gratis, e gli operatori telefonici non vogliono scrocconi.

I dati tecnici sbufalano drasticamente questo mito: avrebbero forse potuto funzionare i cellulari analogici (ormai in disuso), almeno a quote basse. Ne abbiamo un esempio tragico negli eventi dell'11 settembre: a bordo del Volo 93, quello caduto in Pennsylvania, un passeggero (Edward Felt) e una hostess (CeeCee Lyles) riuscirono a usare brevemente i loro cellulari per due chiamate quando l'aereo era a meno di 1800 metri di quota.

Ma per quanto riguarda i cellulari digitali, ci sono dei limiti intrinseci del sistema che rendono sostanzialmente impossibile telefonare in quota. Lo standard GSM ha un limite pratico di 35 chilometri fra cellulare e stazione radio base (estendibile se si interviene sul parametro del timing advance). Non è un limite di portata del segnale radio: è un limite dettato dall'esigenza di sincronizzare più telefonate in modo che condividano la stessa frequenza senza disturbarsi a vicenda. Quindi niente telefonate sull'oceano, ma almeno in termini di distanza sarebbe possibile agganciarsi a un'antenna anche in quota (a 10 km o più).

Lo stesso motivo di sincronizzazione pone però un limite (dettato a livello di specifica) di 250 km/h di velocità relativa fra telefono e stazione radio base, anche se i test sui treni ad alta velocità indicano che il GSM 900 può funzionicchiare fino a 500 km/h (Application of GSM in high speed trains: measurements and simulations, IEEE, 1995); ma il GSM 1800 ha un limite ancora inferiore (circa 125 km/h). Considerato che gli aerei volano mediamente a oltre 800 km/h, la sincronizzazione risulta impossibile.

In altre parole, usare il cellulare in volo è non solo pericoloso e stupido: è inutile.
Etichette: antibufala, cellulari

CAPITO?

QUI a fine pagina
Inviato il: 6/4/2008 23:58
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  •  Bottle
      Bottle
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#59
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/2/2008
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Quale sarebbe il succo del tuo post, edo?

Cosa avresti voluto dire?
Inviato il: 7/4/2008 2:26
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      edo
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#60
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Bottle ha scritto:
Quale sarebbe il succo del tuo post, edo?

Cosa avresti voluto dire?


...avrebbero forse potuto funzionare ...
Inviato il: 8/4/2008 8:38
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