Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Politica Interna & Estera
  Situazione rifiuti Campania

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
<1...56789101112>
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione Votata:  1 Voti
Re: Situazione rifiuti Napoli
#211
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/6/2004
Da u-oy-topos middle Oceania
Messaggi: 1304
Offline
Citazione:
Per Vincenzo: puoi correggere il titolo di questo forum?


Io no purtroppo, serve il masto :)

Per me potremmo pure chiamarlo situazione rifiuti mondo. No, sai perché, per l'ennesima volta mi ritrovo in inghilterra, e qui la differenziata la fanno solo a chiacchiere ed era così pure il scozia. E poi noi napoletani saremmo gli sporchi.

Disgu stato.
_________________
1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Inviato il: 30/9/2008 16:41
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: Situazione rifiuti Campania
#212
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
Disgustosa è anche la politica del governo, che per bocca di Letta, che oggi ha incontrato i sindaci irpini a Roma, ha affermato che la discarica sul Formicoso sarà utilizzata solo DOPO che saranno rese idonee le altre 10 della Campania:

IMPEGNO SCRITTO LETTA SU FORMICOSO.

La politica del divide et impera continua.
E non si capisce perchè, onestamente, la gente comune dell'Irpinia non venga mai intervistata, a proposito delle lotte che si stanno facendo nelle altre province campane.

Tutto questo ricorda il percorso che ha portato i rappresentanti istituzionali della Val di Susa ad escludere i NO TAV da qualsiasi trattativa.

A Chiaiano, l'ex sindaco di Marano è stato arrestato.

Bertini ora si trova nel commissariato di Scampia in stato di fermo.

Ci rendiamo conto?!!

"E domani Berlusconi ritorna a Napoli. Sarà lui a pronunciare il nome dell’azienda che gestirà l’inceneritore di Acerra [anch’essa militarizzata], in costruzione da Impregilo che assicura la fine dei lavori per marzo prossimo."

E a proposito di sindaci, lettera del comitato di Sant'Arcangelo Trimonte al "primo cittadino":

Sant'Arcangelo Trimonte: la misura è colma! I cittadini vogliono chiarezza manifesto del Codisam.

"Lei che batte il territorio in cerca di terra da acquistare per allargare la superficie attuale della discarica, cosa ne ha fatto degli impegni presi in pubblica assemblea e volti a non regalare un centimetro in più del nostro territorio alla Daneco, cosa ne ha fatto della sua promessa di dimissioni al primo metro cubo di immondizia che sarebbe stato sversato?"
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 30/9/2008 22:08
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ivan
      ivan
Re: Situazione rifiuti Napoli
#213
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
"San Michele aveva un gallo" - 2

Citazione:

Ivan, guarda io non voglio polemizzare perchè CHI non è qui dove c'è l'inferno NON PUO' avere la misura della distanza tra istituzioni e cittadini.


"Inferno".

"Inferno" è il titolo di un libro che G. Bocca scrisse quasi venti anni fa. Ci furono polemiche, Bocca poi fece dei passi indietro.
Ma la realtà descritta in quel libro mi pare solo peggiorata.
Ora il libro è di venti anni fa, ma nel frattempo i cittadini cosa hanno fatto per darsi delle istituzioni migliori ?


Citazione:

Però mi sembrava di essere stata abbastanza chiara: la politica non è forse l'arte di spingere gli individui ad identificarsi nelle istituzioni?


No.

Citazione:

E più si agita lo spauracchio della mancanza di un "governo stabile", più si alimenta quella identificazione, basata sempre più sulla PAURA di chissà quale apocalisse.


Gli spauracchi sono tecniche di condizionamento del consenso vecchie come il mondo ma che a quanto pare funzionano sempre.


Citazione:

Camorra, ipoteri forti, confindustria, mafia, massoneria, istituzioni, ecc. ecc. non saranno fatti da alieni, ma non venirmi a dire che i loro interessi sono l'espressione della società civile.


La società civile.

Già.

L'altra sera a "Blu notte" Lucarelli parlava della resistenza alal mafia da parte tante persone.

Diceva che gente bene di una nota città non disdegnava affato di frequentare gli ambiti dei capi clan criminali, anzi, tutt'altro.

Raccontava di imprenditori coraggiosi lasciati soli dalla società civile di quei lidi.

Raccontava dell storia di una baronesssa avvicinata da gente delle società civile affinchè abbandonasse la sua lotta per riavere le terre che la mafia gli aveva sottratto.

"Pecunia not olet "dicevano gli antichi ...


Citazione:

C'è una distonia di fondo, ("lo stato siamo noi - lo stato contro NOI ") troppo (e sempre più) evidente per giungere a conclusioni semplicistiche o a teoremi da proprietà transitiva.


Lo stato siamo noi.

Ma tranquilli, non sarà ancora per molto, è solo questione di tempo, poi torneremo completamente al feudalesimo. Hanno avuto gioco facile a sottrarci lo stato, forse nemmeno loro se lo aspettavano che sarebbe stato così facile e ed indolore; ormai sottrarre uno stato è un gioco da ragazzi: basta con il mezzo televisivo pigiare i tasti giusti della psicologia e il gioco è fatto; non c'è piu' bisogno dei militari e di tecniche di altri pempi passati: il golpe antidemocratico i cittadini se lo fanno da soli. E questo ha pure dei vantaggi in termini di costi perchè il processo puo' essere automatizzato: basta ripetere 2-3 spot in TV con un manichino ben truccato e sorridenete e il consenso si mantiene da solo, non c'è piu' bisogno di comizi, di manifesti, di gente da mandare in giro a fare proseliti, etc, etc,


Citazione:

Il bello è che te ne rendi conto anche te parlando degli operai di Porto Marghera.


Io ero tra quegli operai.
Io non ero altrove.
Io non ho girato le spalle.

Citazione:

Il fatto che la gente NON VOTA le piccole formazioni parla da solo: il giocino sta nella capacità di rappresentare TUTTI in maniera più omogenea possibile, omogeneizzando il senso critico, appunto. La gente ci casca, è vero, per centinaia e centinaia di anni di assuefazione al potere. Ma da qui a definirla "PARTE" (attiva e cosciente) di quel potere, credo ce ne passi.


La gente vota solo chi vede in TV .

Non c'è spazio per altro in questo paese.


Citazione:

Citazione:
la colpa è della cospirazione XYZ, che però non si traduce mai in nomi e cognomi concreti e precisi.

Questo non puoi dirlo. Nello specifico delle lotte contro i veleni i nomi ed i cognomi sono stati fatti, eccome. E non solo per quelle.

Il problema è che quei cognomi godono dell'impunità, per "mandato elettorale del popolo sovrano".


Tra poco ci sarà un referendum per togliere un pò di impunità.

Io dico che non se lo filerà nessuno.


Citazione:

De Andrè andrebbe letto ed ascoltato con maggiore attenzione: quel testo si riferisce alla sinistra istituzionale, non alla società civile.


De Andrè ... era solo un bravo cantastorie ...

Pasolini è stato un profeta.

E in questo paese non c'è una via, una piazza initolata a Pasolini.

Non vado piu' a fare la spesa ad un ipermercato perchè le vie su cui si trova sono intitolate a persone che non hanno onorato la nostra Repubblica ( è il "nuovo" che avanza, si vede pure dalla toponomastica).

Si potrebbe partire da queste piccole cose, forse se facessimo tutti qualcosa cambierebbe. Ma ancora una volta queste cose non trovano terreno fertile.
_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 30/9/2008 22:49
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Situazione rifiuti Napoli
#214
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/6/2004
Da u-oy-topos middle Oceania
Messaggi: 1304
Offline
Citazione:
Lo stato siamo noi


Noi siamo individui, non possiamo essere una cosa sola. Abbiamo i nostri difetti e i nostri pregi. Dobbiamo sopravvivere, non c'è tempo di preoccuparsi ogni giorno di tutti noi, perché il lavoro, la famiglia, la salute, l'affitto, arrivare a fine mese.

Noi non ci inviamo l'esrcito sotto casa, abbiamo da sfamare i nostri figli. Noi non possiamo votare qualcuno che ci faccia del male.

Noi, forse, possiamo decidere per la nostra vita. La società civile non esiste, ma ci sono io, tu.
_________________
1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Inviato il: 30/9/2008 23:18
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Redazione
      Redazione
Re: Situazione rifiuti Campania
#215
Webmaster
Iscritto il: 8/3/2004
Da
Messaggi: 19594
Offline
Ho cambiato il titolo al primo post, che è quello che da il nome al thread, e a questo mio ultimo.

Se vi "agganciate" a questo mio per rispondere (reply), dovrebbe uscire il nuovo titolo da adesso in avanti.
Inviato il: 30/9/2008 23:37
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: Situazione rifiuti Campania
#216
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
Citazione:
Io ero tra quegli operai.
Io non ero altrove.
Io non ho girato le spalle.


Tanto di cappello. Sul serio.
Però come fai a non capire che per molti (per tutti, in pratica…) “non girare le spalle” significa esattamente continuare a dare fiducia agli stessi sciacalli?
L’inganno è qui, ed è qui che io parlo di “identificazione”.
L’ho scritto qualche post fa: il fatto che non si votino le piccole formazioni è sintomatico della logica del “gregge”, bene e sistematicamente iniettata attraverso la paura: è LA politica della nostra epoca!

La necessità della stabilità (il pretesto) è il mezzo per arrivare ad un solo fine: l’omologazione degli individui al fine di frammentarne le aspirazioni e le diverse opinioni. Questo ha bisogno della continua identificazione nel “sistema”. E’ IL TOTALITARISMO DEMOCRATICO.
O “democrazia totalitaria”…

Puoi darmi una definizione di “politica” più chiara?

Un caro saluto.

Ps: grazie, Redazzucco.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 1/10/2008 1:47
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ivan
      ivan
Re: Situazione rifiuti Campania
#217
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
Da qui :

Citazione:


L'attrice Ramona Badescu (nella foto) è stata nominata consigliere del sindaco di Roma per i rapporti con i romeni (i rapporti con gli uzbeki sono congelati in attesa di trovare un'attrice di madre lingua). La politica Daniela Santanché è stata ingaggiata da Odeon Tv, insieme a Irene Pivetti ed Elisabetta Gardini, una ex onorevole diventata personaggio televisivo e un ex personaggio televisivo diventata onorevole. Se la società degli umani seguisse i criteri dei politici, avremmo dentisti che trapanano radiatori e meccanici che scalpellano carie, parrucchieri che insegnano procedura penale e magistrati che fanno la messa in piega.

Sarebbe un mondo elettrico ed estemporaneo. Finirebbe in fretta, ma fra molte risate. Invece quello dei politici resiste perché non è più un mercato specializzato. Prevale chi non sa fare nulla, a patto che non lo sappia fare dappertutto. Un ceto di incompetenti intercambiabili, che può stare su un calendario come al governo, andare in Parlamento sull'onda di un successo (o insuccesso) televisivo e finire in tv sulla scia di un'esperienza parlamentare.

Ben ci sta. Ai tempi di Mani Pulite ci accanimmo contro i professionisti della politica. Anziché esigere semplicemente che i componenti di tutti gli organi elettivi dello Stato e degli enti locali venissero dimezzati, per ridurre a cifre accettabili i costi endemici della corruzione, pensammo di risolvere il problema con l'ingresso della fantomatica società civile nelle stanze dei bottoni. Così la politica, che in mano ai politici era una cosa sporca ma seria, è rimasta sporca ed è diventata anche frivola.


_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 1/10/2008 14:34
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ivan
      ivan
Re: Situazione rifiuti Campania
#218
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
Citazione:

florizel ha scritto:

Però come fai a non capire che per molti (per tutti, in pratica…) “non girare le spalle” significa esattamente continuare a dare fiducia agli stessi sciacalli?



Danno fiducia sempre agli stessi perchè gli stessi sono come loro .


Citazione:

L’inganno è qui, ed è qui che io parlo di “identificazione”.


Non c'è nessun inganno: sono al naturale.

Citazione:

L’ho scritto qualche post fa: il fatto che non si votino le piccole formazioni è sintomatico della logica del “gregge”, bene e sistematicamente iniettata attraverso la paura: è LA politica della nostra epoca!


Non hanno piu' bisogno delllo spauracchio del bastone per pilotare il gregge. Il gregge ormai ha il pilota automatico e si pilota da solo; quando c'è bisogno di una rettifica due clic sull'apposito telecomando ed appare il manichino giusto in TV e il gioco è fatto.


Citazione:

La necessità della stabilità (il pretesto) è il mezzo per arrivare ad un solo fine: l’omologazione degli individui al fine di frammentarne le aspirazioni e le diverse opinioni. Questo ha bisogno della continua identificazione nel “sistema”. E’ IL TOTALITARISMO DEMOCRATICO.
O “democrazia totalitaria”…


Qui gicochiamo con i termini.
Qui si equivoca.

O è carne o è pesce ...
O è nomade o è stanziale.

O è democrazia o è totalitarismo

Il discorso è che la democrazia, conquistata dai nostri avi a caro pezzo, un poco alla volta la stanno levando.

E non gli stiamo dando una mano quando non l'apprezziamo e la denigriamo.


Citazione:

Puoi darmi una definizione di “politica” più chiara?




(www.etimo.it)

Piu' chiara di questa ...


Saluti.
_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 1/10/2008 14:41
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Situazione rifiuti Campania
#219
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/6/2004
Da u-oy-topos middle Oceania
Messaggi: 1304
Offline
Viene proprio da pensare che non c'è speranza. Lo stato toglie il grano dal formicoso, senza pietà.


fuga e 5° inceneritore

sindaci incatenati a palazzo chigi

"A distanza di due ore dall'inizio della manifestazione dei sindaci irpini che si sono incatenati qui, davanti alla sede della Presidenza del Consiglio, ancora non e' giunto un segnale di attenzione e di considerazione per chi stamani sta manifestando e si sta battendo per difendere il proprio territorio da una grande ingiustizia."
_________________
1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Inviato il: 1/10/2008 19:01
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ivan
      ivan
Re: Situazione rifiuti Campania
#220
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
Che tristezza ...

Una terra così fertile e ricca ridotta così ...

Un terra che adesso non è piu' in grado di sfamare i sui figli che devono di nuovo andar via ...

E oltre al danno la beffa: ”Dopo trent’anni di rifiuti tossici che hanno distrutto l’agricoltura, qui si aspettavano i soldati per bonificare i terreni. Invece i militari arrivano per presidiare nuove discariche e nuovi inceneritori”.
_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 1/10/2008 20:12
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: Situazione rifiuti Napoli
#221
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
Citazione:
Non c'è nessun inganno: sono al naturale.

Quindi, la “gente” sa che delegando col voto un qualsiasi governo, i proclami pre-elettorali saranno sistematicamente smentiti, la gente è consapevole che la democrazia, come tu affermi, se la sono giocata da un bel po’. E continua a delegare.
Sa anche che i disvalori di “quelli lì “ sono l’esatta espressione dei suoi. O no?
Ivan ti faccio una domanda, alla quale spero che tu risponda quanto più serenamente possibile: TU pensi davvero che quando gli individui si esprimono col voto, sanno di delegare un qualsiasi governo affinché corruzione, ingiustizie, “sacrifici”, disastri ambientali, miseria, e restringimento progressivo degli spazi di “democrazia” si perpetuino? (guarda, faccio fatica ad usare questa parola perché io alla democrazia non credo, almeno per come viene intesa comunemente).
Oppure nella delega vengono convogliate una serie di aspettative su un fantomatico miglioramento delle cose che NON si verifica MAI? (anzi, le cose vanno sempre peggio).

No, perché se non c’è identificazione con le istituzioni fondata sul (falso) senso della democrazia e della partecipazione, allora vuol dire che mezza Italia va a votare cosciente del fatto che quel determinato governo (o lo stato, in generale) continuerà ad imbrogliarla.

Citazione:
O è democrazia o è totalitarismo

A te questa democrazia cosa sembra?

Io credo che noi dobbiamo parlarne con la massima responsabilità possibile, compresa la “conquista” dei nostri predecessori: CHI ha fondato la repubblica? I nostri “avi”, o il solito manipolo di potenti al servizio di altri potenti?

L’amministrazione della cosa pubblica la stiamo vedendo, a Chiaiano come a Serre, come in Irpinia, come a Vicenza (dove è stato SOSPESO il referendum circa l’allargamento della base USA), come in Val Susa.
Amministrano con il manganello in mano, gli arresti indiscriminati, le intimidazioni, e la repressione.

Ultime notizie:

Irpinia, mobilitazione a difesa del Formicoso.

Tutti insieme domani, giovedì 2 OTTOBRE, a Pero Spaccone (in Irpinia, tra Andretta e Bisaccia).

E beffardamente, arriva dallo stesso berlusconi la notizia di un 5° inceneritore in Campania.
Confindustria chiama, lo stato risponde.

“Il termovalorizzatore sarà costruito nella zona nord-ovest della Campania, «dove ci sono depositi di ecoballe», ha aggiunto il Cavaliere. Secondo l'amministrazione comunale di Giugliano, l'impianto potrebbe sorgere nell'area del sito di "Taverna del Re", nel comune di Giugliano stesso, al confine con la provincia di Caserta.”

”… L'altro annuncio di Berlusconi è che il termovalorizzatore di Acerra sarà gestito dalla società A2A di Brescia. Quest'ultima si è assicurata l'appalto (a trattativa privata) per uno dei più grandi termovalorizzatori d'Europa. Berlusconi fa i complimenti al presidente di A2A, Giuliano Zuccoli, del quale dice: «Ha una grande esperienza in materia». Il premier si è anche augurato che A2A «possa partecipare alla gestione degli altri termovalorizzatori»…”

E le intimidazioni nei confronti di gente comune sono diventate di ordinaria amministrazione.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 2/10/2008 0:24
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ivan
      ivan
Re: Situazione rifiuti Napoli
#222
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
Citazione:


Io credo che noi dobbiamo parlarne con la massima responsabilità possibile, compresa la “conquista” dei nostri predecessori: CHI ha fondato la repubblica? I nostri “avi”, o il solito manipolo di potenti al servizio di altri potenti?



Poveri nostri avi morti sognado la liberta nei moti del risorgimento.

Poveri nostri avi morti sul Piave e sull'Isonzo per fermare lo straniero.

Poveri nostri avi morti sulle montagne per riscattare l'onore della patria.

A questo siamo arrivati: a negare le radici del nostro stato unitario.

Il risorgimento: negato e cancellato dai libri della scuola.

La resistenza: vilipendiata.

La grande guerra: ormai scordata.

Niente, non è rimasto niente, è stato tutto distrutto.

Niente piu' rivoluzione farncese.

Niente piu' poesie del Foscolo.

Niente piu' poesie del risorgimento.

Le opere di Verdi poi passano per opere attauli di alcuni strani verdi.

Nemmeno il rinascimento viene piu' studiato, caso mai G. Bruno e G. Galilei creiino un qualche imbarazzo.

E nemmeno le crociate si studiano piu', perchè valle a a spieagare le contraddizioni delle crociate.

I romani ... qualcosina, si, ma non piu' di tanto ...

In questo quadro di desolazione generale non c'è da meravigliarsi se concetti come bene comune, patria, uguaglianza, libertà, democrazia , onestà non trovino terreno fertile.

Aveva ragione Montanelli qundo descriveva l'Italia di oggi ...
_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 2/10/2008 0:58
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ivan
      ivan
Re: Situazione rifiuti Napoli
#223
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
Citazione:


Ivan ti faccio una domanda, alla quale spero che tu risponda quanto più serenamente possibile: TU pensi davvero che quando gli individui si esprimono col voto, sanno di delegare un qualsiasi governo affinché corruzione, ingiustizie, “sacrifici”, disastri ambientali, miseria, e restringimento progressivo degli spazi di “democrazia” si perpetuino? (guarda, faccio fatica ad usare questa parola perché io alla democrazia non credo, almeno per come viene intesa comunemente).
Oppure nella delega vengono convogliate una serie di aspettative su un fantomatico miglioramento delle cose che NON si verifica MAI? (anzi, le cose vanno sempre peggio).



Non ho mai visto un politico "bocciato" dagli eletori per le sue malefatte.
Anzi, ho visto semrpe il contrario.

Un esempio era sor Bettino. La toponomastica parla chiaro. La posizione attuale degli eredi pure.

Un altro esempio era il divino: anni fa era stato appena incastrato sotto il epso delle sue repsonabilità per delle collusioni con certi ambiti; una posizione imbarazzanate dal quale fu salvato dalla prescrizione, non dall'assoluzione. Bene, quanche giorno dopo il divino ando' al congresso di certi giovani che da soli si illuminavano d'immenso: fu accolto platealmente con applausi e abbracci.

Invece persone pulite non fanno molta strada: come ho già detto La Sona Alfano in Sicilia non è andata da nessuna parte. Altrove non ci provano nemmeno a fare un'alternativa politica.
_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 2/10/2008 8:21
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: Situazione rifiuti Napoli
#224
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
Citazione:
Non ho mai visto un politico "bocciato" dagli eletori per le sue malefatte.

Quindi, scusa, stai affermando che se le istituzioni fanno schifo, è perchè fa schifo la società civile.

Quindi, se ne deduce che fa schifo anche Vicenza contro l'allargamento della base USA, fa schifo Chiaiano contro la discarica, fa schifo l'Irpinia contro l'avvelenamento del suo territorio, e visto che ci siamo fanno schifo anche i valsusini contro il TAV.

Dodicimila in Piazza. La risposta al Consiglio di Stato.

"Nel primo pomeriggio era arrivata la notizia da Roma: il Consiglio di Stato ha bocciato il referendum previsto per domenica 5 ottobre perché «ha per oggetto un auspicio del Comune al momento irrealizzabile». La democrazia annullata con una sentenza che non permette ai vicentini di esprimersi sul futuro dell'aeroporto Dal Molin."

Poi torno sul tuo commento. Ti anticipo che personalmente mi unisco ai pochi (ma credo cominci ad essere un sentire diffuso...), che dello stato unitario ne farebbero volentieri a meno.

A stasera per aggiornamenti sulla situazione in Irpinia.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 2/10/2008 8:36
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Situazione rifiuti Napoli
#225
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/2/2006
Da
Messaggi: 1460
Offline
Citazione:
Invece persone pulite non fanno molta strada

Infatti il sistema è strutturato proprio per questo. E il fatto che noi vediamo che solo il peggio del peggio arriva in politica (e più sali nella gerarchia più trovi peggio), è la conferma che il sistema funziona alla perfezione.
Il sistema di potere seleziona i peggiori tra la comunità, gli onesti non vi trovano posto. Non possono trovarne. E' così che funziona, è strutturato perché giri a questo modo, non è che questa sia un'eccezione inspiegabile.

Che la gente continui a votare nonostante siano candidati solo criminali, psicopatici e chi più ne ha più ne metta, è un altro discorso. Legato al primo, ma diverso.

Il fatto che la gente continui in massa a votare alla ricerca disperata del "meno peggio" di turno, credo sia indice lampante di questo "misunderstanding" di fondo: la gente crede che il sistema potrà funzionare bene quando ci saranno gli onesti a comandare, mentre il sistema funziona già benissimo, perché a comandare ci sono i peggiori. E nella vana illusione che un giorno, chissà, gli onesti potranno governare, continua a farsi macellare.
Ma d'altra parte, che altro ci si può aspettare da decenni di propaganda elargita dalla scuola pubblica? (ricordava il buon Pax che "La scuola pubblica è prima di tutto uno strumento di ingegneria sociale").

Huxley, e altri prima e dopo di lui, ce lo hanno spiegato molto bene. Siamo noi che non li leggiamo, e se lo facciamo non li vogliamo capire.
(Per noi intendo dire genericamente la gente)


Citazione:
O è democrazia o è totalitarismo

Il potere campa allegramente contando sul fatto che le persone non riescano a slegarsi dalle categorie mentali in cui ha imbrigliato le parole. Finché credi che non possano esserci connessioni tra quei due termini continuerai a vivere nell'illusione. IHMO.
Chi controlla le parole controlla la realtà.
("Lo strumento base per la manipolazione della realtà è la manipolazione delle parole. Se puoi controllare il significato delle parole, puoi controllare le persone che devono usare le parole." Philip K. Dick)


PS: "poveri nostri avi".. morti per uno stato che se fregava altamente, e se ne frega, di loro come di noi.
E poveri quelli che ancora credono alla retorica risorgimentale dello stato unitario.
Inviato il: 2/10/2008 11:00
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: Situazione rifiuti Napoli
#226
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
Ecco. _gaia_ è arrivata dove la mia stanchezza (che è la stanchezza di molti, negli ultimi mesi) ed il mio coinvolgimento non mi hanno consentito di arrivare.

Aggiungo che il sistema funziona alla perfezione perchè alla perfezione funziona il meccanismo attraverso cui si è assicurato il "consenso" degli individui.
Il meno peggio è sempre dietro l'angolo, pronto a nutrire aspettative puntualmente disattese e nuovamente alimentate, a cavalcare aspirazioni e lotte, e ad "interpretare" disagi.
Quando poi il consenso viene a mancare, e le evidenti RAGIONI degli individui prevalgono sulla febbre da "partecipazione democratica", schiantandosi contro l'evidente contraddizione tra cioò che sembra e ciò che E', significa che lo stato HA FALLITO, ma solo nel suo tentativo di fornire un appiglio che renda ancora valido, seppur fittizio, il concetto di "democrazia". E, molto semplicemente (ma NON semplicisticamente), ricorre alla repressione.

"Se puoi controllare il significato delle parole, puoi controllare le persone che devono usare le parole."

E' per questo che gli inceneritori li chiamano termovalorizzatori?

Dal Formicoso:

PIU' DI 5000 IN CORTEO.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 2/10/2008 18:57
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Situazione rifiuti Napoli
#227
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/6/2004
Da u-oy-topos middle Oceania
Messaggi: 1304
Offline
_________________
1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Inviato il: 2/10/2008 19:09
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ivan
      ivan
Re: Situazione rifiuti Napoli
#228
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
Citazione:

_gaia_ ha scritto:

Ma d'altra parte, che altro ci si può aspettare da decenni di propaganda elargita dalla scuola pubblica?


La scuola pubblica dei decenni scorsi faceva propaganda ? E ci mancava pure questa.

La scuola dei decenni passati aveva un solo difetto: istruiva le prsone.

E istruiva tutti.

Senza distinzione di censo, di colore della pelle, di convinzioni politiche e religiose.

E tutti si potevano permettere una istruzione, bastava avere voglia di studiare e capacità sufficenti e si poteva scalare qualunque percorso formativo.

Ma questo non andava giu'.

"Oggi l'operaio vuole il figlio dottore, pensi che ambiente ne puo' venir fuori, non c'è piu' morale contesssa".

Prima hanno aumenatto le tasse universitarie.

Poi hanno tolto un pò di servizi.

Poi hanno iniziato ad introdure il numero chiuso.

Il resto è cronaca dei nostri giorni.


Citazione:

(ricordava il buon Pax che "La scuola pubblica è prima di tutto uno strumento di ingegneria sociale").


Invece quella privata non è prima di tutto uno strumento di ingegneria sociale, pero che peccato che si sia scordato di precisare cos'è.

La scuola pubblica è l'ente che garantisce a tutti il diritto inalienabile all'istruzione. Ma di questi tempi nemmeno il termine "diritti fondamentali" trova terreno fertile.




Citazione:
O è democrazia o è totalitarismo

Il potere campa allegramente contando sul fatto che le persone non riescano a slegarsi dalle categorie mentali in cui ha imbrigliato le parole. Finché credi che non possano esserci connessioni tra quei due termini continuerai a vivere nell'illusione. IHMO.
Chi controlla le parole controlla la realtà.
("Lo strumento base per la manipolazione della realtà è la manipolazione delle parole. Se puoi controllare il significato delle parole, puoi controllare le persone che devono usare le parole." Philip K. Dick)



Le parole hanno un significato ben preciso.
Nel nostro caso "democrazia" è cosa ben diversa da "t totalitarismo".

Citazione:

PS: "poveri nostri avi".. morti per uno stato che se fregava altamente, e se ne frega, di loro come di noi.
E poveri quelli che ancora credono alla retorica risorgimentale dello stato unitario.


Povero questo nostro paese a cui hanno demolito le fondamenta morali.
La lotta per l'unificazione del paese: via.
La lotta per la liberazione e il riscatto morale: via.
La toponomastica è la cartina al tornasole di tutto questo: non piu' i nomi di illustri patrioti tipo Cavour, Verdi, Garibarldi; non piu' i nomi dei luoghi della nostra memoria: l'Isonzo, l'Adige .. No, via , niente di tutto questo: al loro posto altri nomi.

Immaggino la scena: "Pà, chi era Camillo Benso conte di Cavour" ? " Era Un illustre uomo dell' 800, è stao grazie alla sua bravura che si è risuciti a gettare le fondamenta dello stato unitario", "Pà, e sor Bettino chi era ? " E la vuoi piantare di fare domande ? Pensa da altro ... e che modi ...".
_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 2/10/2008 20:49
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Situazione rifiuti Napoli
#229
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/2/2006
Da
Messaggi: 1460
Offline
Citazione:
La scuola pubblica dei decenni scorsi faceva propaganda ? E ci mancava pure questa.

La scuola dei decenni passati aveva un solo difetto: istruiva le prsone.

E istruiva tutti.

(ecc..)

Bon. Contento tu..

Quest'onda anomala di slogan nostalgici che farebbero gonfiare d'orgoglio il fratello Gustavo Raffi, mi ha un attimo spiazzato. Non capita tutti i giorni di leggere nello stesso post una simile mitragliata di enunciati da libro cuore.
Spero mi perdonerai se eviterò di rispondere e tornerò invece nel mio cantuccio buio e sporco continuando solo a leggere (anche perché si andrebbe OT e questo thread non lo merita proprio).

Mi fa piacere comunque che tu abbia certezze in cui credere fermamente e a cui aggrapparti, davvero. Convinzioni così granitiche non ne vedevo da tempo.


ciao e scusate l'interruzione
Inviato il: 2/10/2008 21:24
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Situazione rifiuti Napoli
#230
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
Offline
Invece quella privata non è prima di tutto uno strumento di ingegneria sociale, pero che peccato che si sia scordato di precisare cos'è.

Rimedio subito: la scuola privata non esiste, visto che ciuccia anch'essa abbondantemente dalla mammella pubblica e rispetta religiosamente i programmi del ministero.

La scuola pubblica è l'ente che garantisce a tutti il diritto inalienabile all'istruzione.

Non esattamente. Sancisce invece il dovere per tutti i frugoletti di essere sottoposti alla programmazione di stato.

La scuola dei decenni passati aveva un solo difetto: istruiva le prsone.

Scusa Ivan, ma sono le stesse persone che fino a pochi post fa sostenevi essere dei menefreghisti, degli inquinatori, degli egoisti fati e finiti.

Che è successo, è finito l'effetto?

i nomi di illustri patrioti tipo Cavour, Verdi, Garibarldi;

Verdi era un musicista, ma Cavour e Garibaldi erano delinquenti al servizio della casa reale Savoia e della massoneria.

Crimini e Misfatti dello stato italiano dalle origini ai giorni nostri

C'è un motivo per cui le guerre d'annessione di una volta le dobbiamo chiamare di liberazione?
Inviato il: 2/10/2008 23:13
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: Situazione rifiuti Napoli
#231
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
RIFIUTI, AVVISO A BASSOLINO DA POOL REATI AMBIENTALI.

"Dalla inchiesta principale conclusa nei mesi scorsi con una serie di rinvii a giudizio sarebbe stato stralciato un capitolo per il quale i magistrati ritengono necessari ulteriori e più approfondite indagini....
...Per le presunte irregolarità relative alla vicenda rifiuti, Bassolino è già a giudizio insieme con altri numerosi imputati, tra cui gli ex vertici dell'Impregilo."


Ed intanto continua, in sottofondo, la politica del divide et impera:

Gentili signori, la verde provincia di Avellino è stata inondata di rifiuti provenienti da Napoli e Caserta.

"A Napoli e Caserta, dove non esiste raccolta differenziata, dove regna la violenza e la prevaricazione, non si riesca ad aprire Chiaiano, portando comodamente i rifiuti in Irpinia."

Ovviamente, ed in perfetta coerenza con la neolingua del sistema di potere che campa sull'emergenza rifdiuti, sulle discariche e sugli inceneritori, l'articolo OMETTE di ricordare che la "differenziata", senza il riciclaggio, non serve ad un cazzo. Quindi, farla o non farla non incide minimamente sulle decisioni circa le discariche.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 3/10/2008 16:17
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ivan
      ivan
Re: Situazione rifiuti Napoli
#232
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
Citazione:

Paxtibi ha scritto:
Invece quella privata non è prima di tutto uno strumento di ingegneria sociale, pero che peccato che si sia scordato di precisare cos'è.

Rimedio subito: la scuola privata non esiste, visto che ciuccia anch'essa abbondantemente dalla mammella pubblica e rispetta religiosamente i programmi del ministero.



Giusto : a scuola ci deve andare solo chi se lo pu' permettere. E nessuno, nemmeno il ministero, deve ficcare il naso su cosa si insegna ai pargoli.


Ma per piacere ...


Citazione:


La scuola pubblica è l'ente che garantisce a tutti il diritto inalienabile all'istruzione.

Non esattamente. Sancisce invece il dovere per tutti i frugoletti di essere sottoposti alla programmazione di stato.

La scuola dei decenni passati aveva un solo difetto: istruiva le prsone.

Scusa Ivan, ma sono le stesse persone che fino a pochi post fa sostenevi essere dei menefreghisti, degli inquinatori, degli egoisti fati e finiti.


Una cosa è il diritto inalienabile all'istruzione ( che è cosa malvista perchè crea quelal cosa noiosa chiamata "concorrenza", alla quale molti sono allergici), altra cosa è il comportamento "negativo" di alcune fette della società.

Son cose ben distinte e separate.


Citazione:

i nomi di illustri patrioti tipo Cavour, Verdi, Garibarldi;

Verdi era un musicista, ma Cavour e Garibaldi erano delinquenti al servizio della casa reale Savoia e della massoneria.

Crimini e Misfatti dello stato italiano dalle origini ai giorni nostri



Gli altri, re, principi, duchi, baroni, conti e quant'altro, invece erano tutti stinchi di santo e non erano affiliati a logge massoniche nè ad altre strutture piu' o meno esoteriche.

Gli altri regnanti dell'epoca, erano tutti puri e casti.


Citazione:

C'è un motivo per cui le guerre d'annessione di una volta le dobbiamo chiamare di liberazione?


Una domanda: in Greecia c'è qualcuno che chiede, ad esempio, l'annessione alla Macedonia o ancora la secessione di una qualche isola ? O ancora, c'è qualcuno che si permette il lusso di vipendiare la bandiera o i padri fondatori della patria? Da noi questi lussi c'è gente che se li puo' permettere. E fanno pure carriera. E che carriera
_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 3/10/2008 17:20
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ivan
      ivan
Re: Situazione rifiuti Napoli
#233
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
Citazione:

Bon. Contento tu..

Quest'onda anomala di slogan nostalgici che farebbero gonfiare d'orgoglio il fratello Gustavo Raffi, mi ha un attimo spiazzato. Non capita tutti i giorni di leggere nello stesso post una simile mitragliata di enunciati da libro cuore.


Il libro "Cuore" dovrebbero renderlo obbligatorio alle elementari.

Dice Wikipedia:
Citazione:


Cuore è un romanzo scritto nel 1886 da Edmondo de Amicis, pubblicato nel 1888.

Fu un grande successo, tanto che de Amicis divenne lo scrittore più letto d'Italia. L'ambientazione è l'indomani dell'unità d'Italia, e il testo ha il chiaro scopo di insegnare ai giovani cittadini del Regno le virtù civili, ossia l'amore per la patria, il rispetto per le autorità e per i genitori, lo spirito di sacrificio, l'eroismo, la carità, la pietà, l'obbedienza e la sopportazioni delle disgrazie.


Dovrebbero farlo farlo leggere pure a tanti politici.

Citazione:


Mi fa piacere comunque che tu abbia certezze in cui credere fermamente e a cui aggrapparti, davvero. Convinzioni così granitiche non ne vedevo da tempo.


Questa estate sono stato a vedere il cipo di Garibaldi, nell' Aspromonte, non vi ero mai stato e mi sembrava d'obbligo vistare un luogo della nostra memoria.

Se Garibaldi avesse saputo della situazione attuale, dubito che si sarebbe fatto impallinare, avrebbe fatto altro, se ne sarebe andto a funghi, piuttosto che marciare per unificare la patria.

www.seufemia.org








Ciao.
_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 3/10/2008 17:48
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ivan
      ivan
Re: Situazione rifiuti Napoli
#234
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
Post doppio sorry
_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 3/10/2008 18:08
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Situazione rifiuti Napoli
#235
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
Offline
Giusto : a scuola ci deve andare solo chi se lo pu' permettere.

Al momento tutti paghiamo la scuola, anche chi non ha figli. Per quale motivo, se non ci fossero rapinati i soldi con le tasse, non potremmo pagarla?

E nessuno, nemmeno il ministero, deve ficcare il naso su cosa si insegna ai pargoli.

Effettivamente, non c'è nessun motivo perché il ministro si impicci dell'istruzione dei pargoli. Non li ha fatti mica lui.

Una cosa è il diritto inalienabile all'istruzione ( che è cosa malvista perchè crea quelal cosa noiosa chiamata "concorrenza", alla quale molti sono allergici), altra cosa è il comportamento "negativo" di alcune fette della società.
Son cose ben distinte e separate.


Ne consegue che l'istruzione pubblica è ininfluente ai fini del buon comportamento dei cittadini.

Gli altri, re, principi, duchi, baroni, conti e quant'altro, invece erano tutti stinchi di santo e non erano affiliati a logge massoniche nè ad altre strutture piu' o meno esoteriche.
Gli altri regnanti dell'epoca, erano tutti puri e casti.


"Saddam e i talebani erano forse stinchi di santo?"

Questa estate sono stato a vedere il cipo di Garibaldi, nell' Aspromonte, non vi ero mai stato e mi sembrava d'obbligo vistare un luogo della nostra memoria.

La memoria di chi? La tua? Di quello che ti hanno insegnato e che mai metteresti in dubbio?


Perché non celebriamo Garibaldi

DiFrancesco Pappalardo

Se per Risorgimento s’intende il movimento culturale che ha accompagnato l’Unità, cioè il processo di unificazione politica della penisola italiana, con l’intenzione esplicita di «modernizzare il paese», ossia «[...] di disfare il tradizionale ethos italiano radicato nel cattolicesimo per costruire un ethos nuovo, progettato a tavolino, modellato sulle presunte caratteristiche delle più avanzate nazioni protestanti europee» (1), non possiamo celebrare Giuseppe Garibaldi, autorevole esponente del «partito anti-italiano» risorgimentale (2).

Il programma «nazionale» — che Garibaldi indossa in pieno, favorendone apertamente l’ideologismo più radicale —, ispirato alla duplice intenzione di unificare l’Italia e di procedere al «rinnovamento morale e civile» degli italiani, ha rappresentato un tentativo insidioso di «rieducazione» popolare, volto a demolire la cultura dell’antica nazione italiana. «In termini polemici si potrebbe dire che Garibaldi fu tra quelli che "fecero l’Italia per ‘disfare’ gl’italiani"» (3).

Garibaldi riteneva, infatti, che la lacerazione fra «paese legale» e «paese reale», evidente fin dai primi giorni di vita del nuovo Stato unitario, fosse la conseguenza del radicamento della cultura religiosa presso la stragrande maggioranza della popolazione. Mentre altri operavano a livello della minoranza colta, Garibaldi diffonde, in forme più immediate e comunicative, fermenti anticattolici presso i ceti popolari, anche con la distribuzione capillare di opuscoli e di catechismi che attribuivano a lui la vera rappresentanza della «legge di Cristo» contro le imposture del Papa. Il sacerdote è presentato come «[...] la più nociva di tutte le creature, perché egli più di nessun altro è un ostacolo al progresso umano, alla fratellanza degli uomini e dei popoli» (4) e Papa Pio IX (1846-1878) viene definito «un metro cubo di letame» (5). Nelle sue invettive anticlericali trabocca spesso dal terreno politico a quello della dogmatica cattolica: per esempio definisce l’Eucaristia come il «[...] modo d’inghiottire il reggitore dei mondi, e depositarlo poi, in un Closet qualunque. Sacrilegio, che prova l’imbecillità degli uomini» (6), oppure intervenendo sull’infallibilità del Papa, «[...] un povero vecchio che conformandosi alle leggi inesorabili della natura tra poco pagherà come noi tutti ad essa il suo tributo e sarà ben difficile distinguere il nauseante suo teschio da quello di qualunque mendico» (7).

Garibaldi manifesta il suo furore anticattolico pure attraverso la stesura di romanzi ingiuriosi e denigratori nei confronti del clero e del Pontefice: «Gli ultimi anni di vita — scrive lo storico gesuita Pietro Pirri (1881-1969) — sono anche i più miserevoli sotto l’aspetto morale. G. [aribaldi] non trovò di meglio che sfogare i suoi crucci con libri in prosa e in versi, per lo più insulsi, riboccanti di volgari ingiurie e di denigrazioni contro il clero e il Papa, e di roboanti declamazioni contro una società che aveva il torto di non pigliare sul serio i sogni della sua mente ottenebrata da vieto anticlericalismo e da grette idealità massoniche» (8).

Il riferimento alla massoneria non è casuale, perché Garibaldi, iniziato fin dal 1844 quando si trovava «esule» in Uruguay — prima presso la loggia dissidente denominata Asilo della Vertud, quindi presso la loggia Les Amis de la Patrie, riconosciuta dal Grande Oriente di Francia, notoriamente laicista e anticristiano —, ha sempre considerato la Libera Muratoria il perno di quel fronte laico e radicale che avrebbe dovuto contribuire a trasformare il paesaggio sociale e culturale dell’Italia unita: «Io sono di parere che l’unità massonica trarrà a sé l’unità politica d’Italia [...]. Io reputo i massoni eletta porzione del popolo italiano. Essi [...] creino l’unità morale della Nazione. Noi non abbiamo ancora l’unità morale; che la Massoneria faccia questa, e quella sarà subito fatta» (9).

Non va dimenticato, peraltro, che in lui l’anima razionalista e negatrice del mistero coesiste con quella occultistica. Nel 1863 accetta la presidenza onoraria di una società spiritica veneziana, e dell’avvenimento non mancano di dare notizia gli Annali dello Spiritismo in Italia. Il nome di Garibaldi non deve stupire, perché fra il mondo politico radicale e anticlericale e il mondo spiritistico c’è per grande parte dell’Ottocento una continua simbiosi, che ribadisce quell’ambiguità fra razionalismo e irrazionalismo che caratterizza tutta la mentalità moderna. Nel 1881 il nizzardo, che aveva spesso optato per una struttura «aperta», al fine di facilitare la comunione dei diversi corpi massonici, torna a preferire strutture verticizzate e forme più riparate d’iniziazione, chiudendo la propria carriera come Grande Ierofante del Rito Antico e Primitivo, suprema carica dei rami rituali di Memphis e Misraïm.

Garibaldi viene celebrato come «l’anima popolare» (10) del Risorgimento, ma ciò non corrisponde alla realtà. Egli stesso era ben consapevole dell’isolamento della minoranza risorgimentale, come scrisse il 26 febbraio 1854 a Giuseppe Mazzini: «[...] le masse che ponno fare una rivoluzione non servono alla formazione d’un esercito per sostenerla, non avendo con noi massime i contadini» (11).

Ciò è vero innanzitutto per l’America del Sud, dove combatteva non per la libertà dall’Argentina delle popolazioni del Rio della Plata, che anzi s’impegneranno strenuamente nella difesa delle loro tradizioni culturali, ispaniche e cattoliche, ma per assicurare libertà di commercio all’impero britannico, molto interessato a quell’area geopolitica. Per questo motivo deve ricorrere, come ammette nelle sue Memorie, a «[...] marinai avventurieri conosciuti sulle coste americane dell’Atlantico e del Pacifico sotto il nome di "Frères de la côte", classe che aveva fornito certamente gli equipaggi dei filibustieri, dei bucanieri, e che oggi ancora dava il suo contingente alla tratta dei neri» (12) oppure «[...] quasi tutti disertori da bastimenti di guerra. E questi devo confessarlo erano i meno discoli. Circa agli americani, tutti quanti, quasi, erano stati cacciati dall’esercito di terra per misfatti e massime per omicidio. Dimodoché, essi erano veri cavalli sfrenati» (13).

È vero per la cosiddetta prima guerra d’indipendenza italiana, nel 1848-1849, quando gli viene affidato il comando di un migliaio di uomini, in maggioranza «[...] gente che aveva disertato od era stata dichiarata fisicamente inabile al servizio militare presso gli eserciti sardo o lombardo; e per quanto non fossero veri e propri criminali, come i marinai montevideani, al fuoco si mostrarono meno coraggiosi e meno fidati di questi» (14).

È vero per la Repubblica Romana, dove i rivoluzionari sono «tiepidamente aiutati, o non aiutati affatto, dai romani (a parte il folto gruppo di trasteverini, guidati dal loro capopopolo Ciceruacchio [Angelo Brunetti (1800-1849)]» (15) e durante la ritirata verso l’Italia settentrionale sperimentano «[...] gli effetti della reazione rinascente in tutte le province Italiane» (16). Garibaldi lamenta che lo abbandonino soprattutto gli ufficiali, fra cui i vecchi compagni di tante battaglie: «I gruppi dei disertori scioglievansi sfrenati per le campagne e commettevano violenze d’ogni specie. [...] codardi nell’abbandonare vilmente la causa santa del loro paese, scendevano ad atti osceni e crudeli cogli abitanti» (17). Episodi simili si verificano anche in occasione della spedizione contro lo Stato Pontificio nel 1867, quando Garibaldi lamenterà che «l’irregolarità della nostra organizzazione ha cagionato nei suoi primordi degli atti ben vergognosi» (18) e attenderà invano la sollevazione di Roma, chiudendo ingloriosamente la sua avventura a Mentana, dove è sconfitto dai regolari pontifici, mentre i suoi uomini danno luogo a fenomeni massicci di diserzione e di fuga, quali mai si erano visti fino ad allora.

Unica eccezione sembrerebbe la spedizione dei Mille, caratterizzata da una partecipazione popolare, limitata e iniziale, che si esaurisce non appena sono chiari gli scopi politici — l’annessione dell’ex Regno di Sicilia al costituendo Regno d’Italia — e socio-economici, cioè la salvaguardia dell’ordine esistente, come risulterà chiaro a Bronte, dove lo stesso Garibaldi autorizza la strage, ordinando al governatore di Catania d’inviare «[...] immediatamente una forza militare atta a sopprimere li disordini che vi sono in Bronte che minacciano le proprietà inglesi» (19). Le milizie garibaldine ottengono uno scarso contributo dal volontariato meridionale; già nelle prime settimane arrivano i rinforzi dal Regno di Sardegna, come ricorda, fra gli altri, il memorialista piemontese Giuseppe Cesare Abba (1838-1910), descrivendo la prima spedizione di soccorso, modello di tutte le altre: «Medici [Giacomo (1817-1882)] è arrivato con un reggimento fatto e vestito; quaranta ufficiali coll’uniforme dell’esercito piemontese formavano la vanguardia» (20). Grazie all’aiuto, prima indiretto poi diretto, dell’esercito sabaudo, i Mille si moltiplicheranno e porteranno a termine vittoriosamente l’aggressione al Regno delle Due Sicilie. L’episodio più celebrato del Risorgimento, l’unico che potrebbe rivendicare i caratteri di epopea popolare, si configura dunque sostanzialmente come un’operazione di pirateria al servizio dell’idea unitaria e degli interessi britannici — come una riedizione in scala più ampia, tutta da meditare in sede storiografica, delle imprese uruguayane di Garibaldi —, compiuta da un gruppo di uomini armati non aventi alcuna legittimazione giuridica e condotta contro le più elementari norme del diritto internazionale, con l’obbiettivo di ribaltare le istituzioni legittime di uno Stato sovrano da sempre riconosciuto dal consesso delle nazioni e benedetto dalla suprema autorità spirituale.

Come ha ben documentato la studiosa di origine irlandese Lucy Ryall, «[...] la celebrità di Garibaldi fu il risultato di una precisa strategia politica e retorica» (21).

L’audacia del combattente, l’austerità della vita, la semplicità dei modi, il disprezzo per gli intrighi della diplomazia hanno favorito senza dubbio la nascita della leggenda e del culto dell’«eroe dei Due Mondi», facendo scivolare in secondo piano gli aspetti della sua vita privata, caratterizzata da tre mogli, almeno otto figli riconosciuti e numerose e fugaci relazioni: «Non indifferenti erano pure le schiave di colore» (22) brasiliane, come non lo furono la diciottenne marchesina lombarda Giuseppina Raimondi (1841-1918) — sposata nel 1860 dopo una breve relazione e ripudiata lo stesso giorno delle nozze, non appena informato del suo perdurante legame con altra persona — e le donne della sua servitù: «con suprema indifferenza per il loro aspetto metterà incinta le due ragazze che, con sorte assai diversa, giungeranno serva [Battistina Ravello] o balia [Francesca Armosino (1848-1923] a Caprera» (23).

Anche per questo motivo non celebreremo Garibaldi, vero «soldato del cosmopolitismo rivoluzionario» (24), secondo la definizione dell’agitatore francese Jean-Joseph-Charles-Louis Blanc (1811-1882), e «rivoluzionario disciplinato» (25), cioè pronto a mettere da parte ogni sua ambizione per il trionfo della Rivoluzione in Italia. In conclusione, una figura tutt’altro che limpida ed esemplare, tanto nella prospettiva religiosa quanto in quella civile, se si considera un valore la continuità identitaria della nostra nazione. Una figura che contribuisce a dividere e non, come auspicato, a unire: accettarne l’icona equivarrebbe infatti ad accettare un’unità intossicata da una falsa e ideologica nozione d’italianità, in contraddizione con le radici più genuine della civiltà italica. Non a caso Garibaldi fu assunto come emblema nel 1943-1945 dalle brigate partigiane comuniste, nonché dal Fronte Popolare socialcomunista nella battaglia elettorale — felicemente persa — del 18 aprile 1948.

Note

(1) Massimo Introvigne, L’«ethos» italiano e lo spirito del federalismo, con una presentazione di Pierferdinando Casini, Gruppo Parlamentare Centro Cristiano Democratico-Camera dei Deputati-Di Giovanni Editore, San Giuliano Milanese (Milano) 1995, pp. 20-21.
(2) Ibid., p. 20.
(3) Giovanni Cantoni, Introduzione al mio Il mito di Garibaldi. Vita, morte e miracoli dell’uomo che conquistò l’Italia, Piemme, Casale Monferrato (Alessandria) 2002, pp. 9-14 (p. 14).
(4) Giuseppe Garibaldi, Scritti e discorsi politici e militari, Cappelli, Bologna 1937, vol. III (1868-1882), p. 334.
(5) Idem, Lettera dell’11-10-1869, in Scritti politici e militari, ricordi e pensieri inediti, raccolti su autografi, stampe e manoscritti da Domenico Ciampoli (1852-1929), Enrico Voghera, Roma 1907, pp. 523-525 (p. 524).
(6) Ibidem.
(7) Idem, Scritti e discorsi politici e militari, cit., vol. III, p. 154.
(8) Pietro Pirri S.J., Voce Garibaldi, in Enciclopedia Cattolica, Ente per l’Enciclopedia Cattolica e per il Libro Cattolico, vol. V, Città del Vaticano 1950, coll. 1938-1943 (col. 1942).
(9) G. Garibaldi, Scritti e discorsi politici e militari, Cappelli, Bologna 1935, vol. II (1862-1867), pp. 385-386.
(10) Messaggio alle Camere del Capo dello Stato, Sandro Pertini (1896-1990), per il centenario della morte di Giuseppe Garibaldi, del 2-6-1982, in Corriere della Sera, 3-6-1982.
(11) G. Garibaldi, Epistolario, a cura di Giancarlo Giordano, Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Roma 1981, vol. III (1850-1858), pp. 62-63.
(12) Le memorie di Garibaldi nella redazione definitiva del 1872, Cappelli, Bologna 1932, p. 57.
(13) Ibid., p. 144.
(14) Jasper Ridley, Garibaldi, 1974, trad. it., Mondadori, Milano 1975, p. 290.
(15) Mino Milani, Giuseppe Garibaldi. Biografia critica, Mursia, Torino 1982, p. 187.
(16) Le memorie di Garibaldi nella redazione definitiva del 1872, cit., pp. 300-301.
(17) Ibid., p. 302.
(18) G. Garibaldi, Scritti e discorsi politici e militari, cit., vol. II, p. 434.
(19) Idem, Lettera del 3-8-1860, in Epistolario, a cura di Massimo De Leonardis, Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Roma 1988, vol. V (1860), p. 197.
(20) Giuseppe Cesare Abba, Da Quarto al Volturno. Noterelle di uno dei Mille, Zanichelli, Bologna 1960, p. 141.
(21) Lucy Ryall, Garibaldi. L’invenzione di un eroe, trad. it., Laterza, Roma-Bari 2007, p. XXVII.
(22) Le memorie di Garibaldi nella redazione definitiva del 1872, cit., p. 59.
(23) M. Milani, op. cit., p. 533. Sul profilo morale di Garibaldi, dal punto di vista informativo, è utile anche la lettura del dossier Il lato segreto di Garibaldi, contenuto nel n. 12, del gennaio 2007, del mensile Focus Storia.
(24) Cit. in Fulvio Conti, L’Italia dei democratici. Sinistra risorgimentale, massoneria e associazionismo fra Otto e Novecento, Franco Angeli, Milano 2000, p. 83.
(25) Cfr. Mario Isnenghi, Garibaldi fu ferito. Storia e mito di un rivoluzionario disciplinato, Donzelli, Roma 2007.
_______________________

Dall'epistolario di La Farina a Cavour:


• 10 giugno 1860: "Un governo ch’è la negazione di ogni governo. In un paese in cui è ignota la coscrizione, si pensava sul serio a fare una levata di 300.000 uomini. Si decreta che dai consigli civici siano esclusi gli antichi impiegati regii, che in certi municipii sono i soli che sappiano leggere e scrivere. Si sminuzzano le province che sono 7, creando governatori in tutti i distretti che sono 25. Si fa governatore di Palermo un giovinetto di Marcilepre, che nessuno conosce".

• 12 giugno: "Il governo (o per dir meglio, Crispi e Raffaele) sapendosi avversato dalla maggioranza dei cittadini, cerca farsi partigiani negli uomini perduti".

• 18 giugno: "Fanno leggi sopra leggi [...] mettono le mani nei depositi dei particolari esistenti in tesoreria [...] non trovando partigiani nel partito liberale, cercano farsi amici negli uomini più odiati e spregiati [...]. La legge della leva così imprudentemente pubblicata e stoltamente redatta, già produce i suoi frutti: un grido d’indignazione s’è levato da per tutto [...] In molti Comuni sono avvenute delle vere sollevazioni".

• 28 giugno: "Io non debbo a lei celare che all’interno dell’isola gli ammazzamenti sieguono in proporzioni spaventose; che nella stessa Palermo in due giorni quattro persone sono state fatte a brani; e che tutto è stato disordinato e messo sossopra con una insensatezza da oltrepassare ogni limite del credibile".

• 29 giugno: "L’altro giorno si discuteva sul serio di ardere la biblioteca pubblica, perché cosa dei gesuiti: ieri il comandante della piazza, Cenni, ordinava di fare sgombrare le scuole. Si assoldano in Palermo più di 20.000 bambini dagli 8 ai 15 anni e si dà loro tre tari al giorno! Si mette la finanza della Sicilia in mano di quel ladrissimo e ignorantissimo B...! In una sola partita di cavalli requisita nella provincia di Palermo ne spariscono 200! Si dà commissione di organizzare un battaglione a chiunque ne faccia domanda; così che esistono gran’numero di battaglioni, che hanno banda musicale ed officiali al completo, e quaranta o cinquanta soldati! Si dà il medesimo impiego a 3 o a 4 persone! Si manda al tesoro pubblico a prendere migliaia di ducati, senza né anco indicarne la destinazione! Si lascia tutta la Sicilia senza tribunali né civili, né penali, né commerciali, essendo stata congedata in massa tutta la magistratura! Si creano commissioni militari per giudicare di tutto e di tutti, come al tempo degli Unni".

_______________________


E di Cavour, che dire?


Nel 1854 la politica moralizzatrice del conte di Cavour subisce un’improvvisa accelerazione: il governo del connubio Cavour-Rattazzi presenta in Parlamento un progetto di legge per privare della personalità giuridica gli ordini contemplativi (monache di clausura) e mendicanti (francescani e domenicani innanzi tutto). In poche parole si tratta di sottrarre a monaci e frati tutto quanto hanno per vivere. Si tratta di privarli del loro conventi, delle proprietà che sono state loro donate dalla carità dei fedeli, di tutti gli oggetti di culto, del loro archivi e delle loro biblioteche. Di tutto.

In nome di cosa Cavour può proporre una simile tirannica iniziativa ai danni di un’intera, innocua e benemerita, categoria di persone? In nome del progresso e della moralità. In nome della civiltà. In nome, da ultimo, della stessa religione. È quanto Cavour col suo modo asettico, perché scientifico (cosi ritiene), si propone di dimostrare intervenendo in difesa del progetto di legge alla Camera e al Senato. Il presidente del Consiglio non è convinto, come il guardasigilli Rattazzi, che basti l’equazione “inutile dunque nocivo” per motivare la soppressione degli ordini religiosi. Cavour ritiene che per giustificare la messa al bando delle congregazioni ci sia bisogno di una “giusta causa”. Bisogna provare che sono nocive.

È quanto si propone di fare elencando, in buon ordine, tutte le ragioni che rendono dannosi, quindi nocivi, gli ordini religiosi della Chiesa di Stato (questo aspetto non va ma dimenticato: il governo sardo giudica se stesso moralmente migliore degli altri governi italiani perché ‘costituzionale’ e ‘liberale’. Ebbene, il primo articolo dello Statuto definisce la ‘religione cattolica apostolica e romana’, duramente perseguitata, la sola religione di Stato e nessuno fa mostra di accorgersi della scandalosa contraddizione). Le ragioni del presidente del Consiglio si riassumono in una parola: gli ordini religiosi sono nocivi al progresso.

‘Progressista”. Che fascino questa parola! Cavour è un progressista convinto: agisce senza scrupoli per imporre a tutti la “luce” della propria ragione e delle proprie convinzioni: questa è l’essenza del progressismo. Tanto per cominciare, sostiene Cavour, gli ordini religiosi sono dannosi al progresso economico perché non mettono al centro del loro credo il lavoro produttivo (di ricchezza), giungendo addirittura a santificare l’accattonaggio. Sono poi nocivi all’istruzione («la tenacità colla quale conservano le antiche loro tradizioni e spargono certe dottrine che sostituiscono alle più pure aspirazioni e alcune leggende meno rispettabili, non produce effetto favorevole alla diffusione dell’istruzione»), e nemici del progresso scientifico, artistico, agricolo e industriale.

Da queste considerazioni Cavour passa alla storia, maestra di vita, ed invita a fare un paragone fra le nazioni in cui le congregazioni sono state soppresse (passi protestanti) e quelle in cui ancora sono diffuse (paesi cattolici). Salta agli occhi — asserisce — che la prosperità «è in ragione inversa della quantità dei frati che si sono conservati». A quanti ribattono che gli ordini sono perlomeno necessari alla vita religiosa, il conte risponde che si sbagliano: un nuovo slancio religioso — argomenta — si è manifestato proprio nei paesi «dove le antiche corporazioni religiose, figlie del Medioevo, sono quasi interamente scomparse». Conclusione: la soppressione degli ordini religiosi è «altresì vantaggiosa ai veri interessi della religione e della chiesa». I liberali agiscono sempre in nome del “veri” interessi della Chiesa. Che loro, si capisce, conoscono meglio del Papa e del cattolici.

Cavour è convinto di avere il consenso della pubblica opinione. Cosi ripete ad ogni pie’ sospinto. Quando, al Senato, il maresciallo Della Torre gli ribatte che non è vero, che le chiese sono ovunque stracolme di fedeli che pregano perché la famigerata legge non veda la luce, il liberale Cavour testualmente risponde: «L’onorevole maresciallo ha detto che gran parte della popolazione era avversa a questa legge. Io in verità non mi sarei aspettato di vedere invocata dall’onorevole maresciallo l’opinione di persone, di masse, che non sono e non possono essere legalmente rappresentate».

Cavour incarna l’opinione del soli che debbano esprimerla: i liberali. All’incirca 1,1 % della popolazione. Un po’ meno di quanti hanno diritto di voto. Tutti gli altri, le “masse”, per definizione non contano nulla. Questa è la morale ‘liberale’ che si afferma in Italia col Risorgimento. Cavour la interpreta, come al solito, al meglio. Senza nessuno scrupolo. Come senza scrupoli organizzerà la rivoluzione italiana ricorrendo alle più fantasiose forme di corruzione e tradimento e facendosi velo con le più candide menzogne. Cosi farà con Pio IX, con Francesco II di Borbone e con i vari duchi e principi italiani, in nome, inutile dirlo, della vera morale, della libertà e della costituzione.

_______________________


Ancora:

Il regno sardo eseguì molte più condanne a morte di qualsiasi altro Stato (pdf)


Il Congresso di Parigi offre al Piemonte ed ai suoi amici inglesi e francesi l’occasione propizia di fare da cassa di risonanza alle menzogne liberali sulla situazione dell’Italia non sabauda. La realtà, come al solito, è esattamente opposta a quella che il conte di Cavour ed i suoi alleati fingono che sia. Se c’è qualcuno che "geme" nell’Italia degli anni Cinquanta dell’Ottocento, questi sono i numerosissimi detenuti del regno sardo. Veniamo ai fatti e alle cifre. Lo storico romano Paolo Mencacci documenta che dopo la rivoluzione del 1848, fatto unico in Europa, nel Regno delle Due Sicilie non vengono effettuate condanne a morte. Se 42 sono le pene capitali per delitti politici decretate dalle Corti di giustizia negli anni che vanno dal 1851 al 1854, il re Ferdinando II ne tramuta 19 in condanne all’ergastolo, 11 in 30 anni ai ferri e 12 in pene minori.

Negli stessi anni la clemenza del sovrano grazia 2713 condannati per reati politici e 7181 per reati comuni. A ciò si aggiunga che la statistica criminale del Napoletano, a partire dal 1848, è in costante diminuzione. A giudicare con i criteri odierni che ritengono la pena di morte una barbarie, il Regno delle Due Sicilie nel decennio che precede l’unificazione è senz'ombra di dubbio uno stato modello. Per lo Stato pontificio valgono considerazioni simili. Secondo il Rayneval, ambasciatore di Francia a Roma, mai una restaurazione è stata realizzata con maggiore clemenza: "Il papa si è limitato ad impedire [che i rivoluzionari] facciano ancora del male bandendoli dal paese. Nessun imprigionamento, nessun processo, se non eccezionalmente per l’ostinazione di taluni ad essere giudicati". La giustizia pontificia è ben amministrata, scrive Reyneval, "sono scrupolosamente osservate tutte le precauzioni per la verifica dei fatti, tutte le garanzie per la libera difesa dell’accusato, compresa la pubblicazione dei dibattiti".

La situazione della giustizia, viceversa, è drammatica proprio nel Regno di Sardegna dipinto come Stato modello. Assumendo la pena di morte come indice della violenza di un regime, il regno sardo è uno stato
brutale: da quando sono andati al potere i liberali le esecuzioni capitali sono aumentate in modo esponenziale. A sollevare il caso in Parlamento è Angelo Brofferio, deputato romanziere schierato a sinistra. Il ministro De Foresta, costretto dalle polemiche, rende pubblico un raffronto tra le esecuzioni eseguite in un quinquennio di governo liberale (anni 1851-1855) e quelle avvenuto in un quinquennio di governo assoluto (1840-1844). Il confronto è istruttivo: sotto il governo assoluto 39 condanne, sotto il regime della libertà 113.

L’Armonia - il giornale di don Margotti - commenta: "I nostri gazzettieri che gridano tanto contro gli assassini e gli omicidi dello Stato Pontificio e di Napoli, tirandone la conseguenza contro la mala amministrazione di que’ governi, non fanno altrettanto cogli omicidi e cogli assassini del Piemonte". Regno violento, indebitato fino al collo per sostenere i costi altissimi della rivoluzione italiana, il regno sardo denigra gli altri Stati della Penisola proiettando su di loro la propria disastrosa condizione, mentre mitizza le caratteristiche degli Stati stranieri suoi alleati.
Inviato il: 3/10/2008 19:52
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ivan
      ivan
Re: Situazione rifiuti Napoli
#236
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
Fresca fresca di stampa:

Citazione:


Scritte contro Anna Frank nel VI Municipio. Alemanno: atto scellerato

ROMA (3 ottobre) - Scritte sui muri inneggianti alla morte di Anna Frank sono apparse nei giorni scorsi sui muri del VI Municipio, in via di Torre Annunziata. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, appena saputo dell'accaduto ha dato immediato incarico di cancellare le «vergognose scritte». Ed ha dichiarato: «Condanno con forza, anche a nome di tutta l'amministrazione capitolina, questi atti scellerati che offendono la memoria di chi ha vissuto e pagato con la vita una delle più aberranti forme di discriminazione razziale».

Il "Diario di Anna Frank", dice Alemanno, «è una delle più toccanti e vere testimonianze della tragedia di una giovane donna, simbolo di un popolo che ha sofferto la follia dell'antisemitismo».

Gasbarra. Alle parole del sindaco si aggiungono quelle del deputato del Pd Enrico Gasbarra. «Di fronte a quelle scritte provo una profonda vergogna - ha detto Gasbarra - Spero che tutte le scuole di Roma vogliano dedicare una giornata alla vita, ai racconti di Annalies Marie Frank, e magari portare i ragazzi ad Amsterdam a far visita alla piccola casa dove si rifugiò con la sua famiglia, oggi museo simbolo per la città olandese, visitato ogni anno da migliaia di turisti».
Il deputato ha poi lanciato un appello alla politica «che deve essere unita contro la follia dell'ignoranza, contro questo clima negativo che ogni giorno ormai produce episodi incredibili».



link
_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 3/10/2008 20:01
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ivan
      ivan
Re: Situazione rifiuti Napoli
#237
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
Citazione:

Paxtibi ha scritto:
Giusto : a scuola ci deve andare solo chi se lo pu' permettere.

Al momento tutti paghiamo la scuola, anche chi non ha figli. Per quale motivo, se non ci fossero rapinati i soldi con le tasse, non potremmo pagarla?



Notare : " ci fossero rapinati i soldi con le tasse";

Si abbina a "Al momento tutti paghiamo la scuola, anche chi ... ".

A leggere cose come queste mi voglai di aumentarmi le aliquote da solo.


Citazione:


E nessuno, nemmeno il ministero, deve ficcare il naso su cosa si insegna ai pargoli.

Effettivamente, non c'è nessun motivo perché il ministro si impicci dell'istruzione dei pargoli. Non li ha fatti mica lui.


E io che pensavo di aver esegerato con il mio giudizio ..

Citazione:

Una cosa è il diritto inalienabile all'istruzione ( che è cosa malvista perchè crea quelal cosa noiosa chiamata "concorrenza", alla quale molti sono allergici), altra cosa è il comportamento "negativo" di alcune fette della società.
Son cose ben distinte e separate.


Ne consegue che l'istruzione pubblica è ininfluente ai fini del buon comportamento dei cittadini.


E' una deduzione tua.

Citazione:

Gli altri, re, principi, duchi, baroni, conti e quant'altro, invece erano tutti stinchi di santo e non erano affiliati a logge massoniche nè ad altre strutture piu' o meno esoteriche.
Gli altri regnanti dell'epoca, erano tutti puri e casti.


"Saddam e i talebani erano forse stinchi di santo?"


Non vedo cosa ci azzeccano.


Citazione:

Questa estate sono stato a vedere il cipo di Garibaldi, nell' Aspromonte, non vi ero mai stato e mi sembrava d'obbligo vistare un luogo della nostra memoria.

La memoria di chi? La tua? Di quello che ti hanno insegnato e che mai metteresti in dubbio?


La memoria di una nazione, caro Paxtibi.

Le vie, le piazze, le caserme portano i normi degli eroi e dei fatti del risporgimento.

Erano ammattiti tutti all'epoca ?

Quelli dei moti risorgimentali eranto tutti ammattiti ?

Quelli che resistevano sul Carso, sull'Isonzo, sul Piave non meritano il nostro rispetto ?


Ma la verità è un'l altra: è il processo di disgergazione degli stati portato avanti da strani centri di potere. La cosa inaspetatta è il consenso che questi processi di frammentazione delle società incontrano; non c'è piu' bisogno di ricorre agli antiquati mezzi quali generali golpisti et similia.





Citazione:


[i]Perché non celebriamo Garibaldi





Di Garibaldi e Cavour e dei Savoia e dei Borboni quello che hai postato sono cose che già sappiamo.

Raccontaci piuttosto come è la situazioen in Grecia relativamente a questi aspetti . Dalle tue parti ci si può permettere il lusso di vilipendiare i padri fondatori della patria ? Uno che si macchia di vilpendio alla bandiera può fare il ministro ?

Dai raccontaci qualcosa in merito.
_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 3/10/2008 20:08
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  lalonde
      lalonde
Re: Situazione rifiuti Napoli
#238
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 29/11/2005
Da
Messaggi: 294
Offline
Citazione:
Ma la verità è un'l altra: è il processo di disgergazione degli stati portato avanti da strani centri di potere.


Certo che gli stati vengono disgregati. La loro funzione di distruggere le famiglie mi sembra giunta al termine. Non servono più.
Inviato il: 3/10/2008 20:39
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Situazione rifiuti Napoli
#239
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
Offline
A leggere cose come queste mi voglai di aumentarmi le aliquote da solo.

Puoi pagare la mia parte, se ti fa piacere.

E io che pensavo di aver esegerato con il mio giudizio ..

E invece avevi detto bene...

E' una deduzione tua.

Casualmente, inconfutabile.

"Saddam e i talebani erano forse stinchi di santo?"

Non vedo cosa ci azzeccano.


Non abbiamo forse "liberato" i popoli che opprimevano?

La memoria di una nazione, caro Paxtibi.

Le "nazioni" non hanno "memoria". Le nazioni sono astrazioni.

Le vie, le piazze, le caserme portano i normi degli eroi e dei fatti del risporgimento.

Anche i cacciatorpedinieri.

Erano ammattiti tutti all'epoca ?

Tutti chi? L'un per cento della popolazione della penisola?

Quelli dei moti risorgimentali eranto tutti ammattiti ?

Da quel che leggo, tanto normali non erano: furti di cavalli, stupri, schiave brasiliane, bambini arruolati, tortura, stragi di ogni tipo, sedute spiritiche e riti esoterici, prevaricazione e saccheggio. All'anima della sanità mentale!

Quelli che resistevano sul Carso, sull'Isonzo, sul Piave non meritano il nostro rispetto ?

Più che altro la nostra pietà, considerato che alle spalle ci stavano i caramba coi fucili puntati.

Ma la verità è un'l altra: è il processo di disgergazione degli stati portato avanti da strani centri di potere.

Combinazione, gli stessi "centri di potere" che li hanno formati con la forza.

Di Garibaldi e Cavour e dei Savoia e dei Borboni quello che hai postato sono cose che già sappiamo.

Ma meritano "tutto il nostro rispetto!"

Dalle tue parti ci si può permettere il lusso di vilipendiare i padri fondatori della patria ?

Chi lo fa viene in genere manganellato a sangue, giusto per mantenere vive le belle tradizioni statali.

Uno che si macchia di vilpendio alla bandiera può fare il ministro ?

Considerata la lista di nefandezze disumane che ho postato prima e che si riassumono in quel pezzo di stoffa (così come in quello di altre nazioni), questa tua preoccupazione mi pare proprio una fisima senza importanza.
________________________

Certo che gli stati vengono disgregati. La loro funzione di distruggere le famiglie mi sembra giunta al termine. Non servono più.

Uh! Saranno stati gli "strani centri di potere"!
Inviato il: 3/10/2008 20:59
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Situazione rifiuti Napoli
#240
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 31/7/2006
Da NiggahCity
Messaggi: 2092
Offline
Scusa, Ivan, ma quando dici:
Citazione:
Di Garibaldi e Cavour e dei Savoia e dei Borboni quello che hai postato sono cose che già sappiamo.


Sappiamo? Sicuro? Allora come mai nei libri di storia della scuola pubblica non se ne trova traccia? Sono gli stessi libri che sposano la v.u. sull'11 settembre tout-court, che additano Osama come super-cattivone, che parlano di conflitto di civiltà con l'Islam, insomma che riecheggiano il pastone ufficiale della "storia" raccontata dai megafoni del potere (stampa e TG).

La storia la scrivono i vincitori, e le guerre le decidono quattro persone in una stanza. Fattene una ragione. L'informazione al giorno d'oggi è propaganda pura nella maggior parte dei casi, e la propaganda e la deformazione e falsificazione della realtà passano e sono sempre passati anche dai libri di storia e dai diari dei vincitori (vedi il De Bello Gallico, per un esempio "storico").
E lascia perdere il Carso, pensavo che un libro come Addio alle Armi dovesse essere sufficiente a mettere alla berlina la fola dell'amor patrio, ma certe lezioni sono dure da digerire, mi sa...
_________________
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 3/10/2008 21:07
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva
<1...56789101112>

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA