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   Scienze Economiche
  Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche

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  •  Mande
      Mande
Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/1/2008
Da Cologna veneta
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Ad inizio anno Trichet (presidente della BCE) sconvolge l'Europa con una dichiarazione passata in sordina nei telegiornali italiani:
http://www.movisol.org/08news017.htm
Citazione:

“Il nostro non è un istituto che deve preoccuparsi dei problemi di solvibilità”. La BCE adempie al mandato di garantire i prezzi e la stabilità monetaria, e questo è quanto, ha affermato Trichet. Non ha detto chi sarebbe il prestatore di ultima istanza semplicemente perché non c'è.

La conseguenza di questa affermazione è sufficientemente chiara ma per evitare equivoci sempre sul sito di Movisol viene spiegata il 14/02/08:
http://www.movisol.org/08news034.htm

Povera Europa viene da pensare. Ma gli statunitensi hanno la FED. Loro almeno saranno messi meglio in vista di una futura crisi...
Agli inguaribili ottimisti taglia subito le gambe Ben Bernanke (presidente della FED).
Articolo da il sole 24 ore

Citazione:

Doppia audizione di Bernanke (Fed)
L'economia statunitense sulla base dei dati macro che sono affluiti da gennaio scorso, attraversa una fase di rallentamento: lo ha dichiarato il presidente della Fed Ben Bernanke, mercoledì 27 febbraio, davanti alla commissione servizi finanziari della Camera, aggiungendo che. per quanto riguarda invece l'inflazione sul breve periodo, le aspettative hanno registrato un certo rialzo. La Federal Reserve è pronta ad agire con tempismo sui tassi se necessario per sostenere l' economia, ha aggiunto Bernanke: la prossima riunione del Fomc, il braccio esecutivo della Fed è prevista per il 18 marzo e dal 30 gennaio i Fed Funds sono al 3 per cento, con il tasso di sconto al 3,50 per cento.


Anche oggi, giovedì 28 febbraio, parlando alla Commissione bancaria del Senato Usa, Bernanke ha detto che la crisi immobiliare in corso negli Stati Uniti è per noi un «problema continuo».
Negli Stati Uniti è «probabile» il fallimento di alcune banche, anche se ciò non dovrebbe toccare gli istituti maggiori. Per gli Stati Uniti, «l'inflazione è un problema maggiore rispetto al 2001» ha detto il presidente della Federal Reserve. Bernanke si aspetta che l'inflazione torni sotto controllo, e in ogni caso non si aspetta per gli Stati Uniti un mix di stagnazione e inflazione.

Dire che è probabile che alcune banche falliscano equivale a dire che neppure la FED è prestatore di ultima istanza.

E' interessante ricordare che uno dei motivi che spinse gli Americani ad accettare l'idea di una banca centrale era la sicurezza che derivava dall'avere un prestatore di ultima istanza in caso di crisi.

Oggi gli stessi presidenti di banche centrali ammettono che questo non è vero.
Inviato il: 1/3/2008 19:25
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  •  bandit
      bandit
Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
Da
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che la FED non intervenga e lasci fallire non dovrebbe sorprendere, quello è il principio in USA - piaccia o meno.
poi magari valutati i rischi possono decidere di intervenire lo stesso (come fu per il caso LTCM).

sull'Europa invece sono sorpreso. non ho seguito gli sviluppi ma mi pare incredibile che nella redistribuzione dei compiti tra le banche centrali locali e quella europea, una roba come l'ultima istanza possa essere rimasta..terra di nessuno ?!
comunque nel recente caso della northern rock la banca d'inghilterra è intervenuta eccome (per quanto non senza polemiche). è pur vero che in GB si sono tenuti la sterlina quindi la banca centrale ha pure conservato le sue funzioni a differenza delle altre. mi pare sia il primo caso di banca salvata in GB almeno nell'ultimo secolo. le prime che vanno a pancia in sù a mio avviso vengono parate. il problema è, se cominciano ad essere diverse, poi la musica cambia...
Inviato il: 1/3/2008 21:03
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
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Citazione:
Dire che è probabile che alcune banche falliscano equivale a dire che neppure la FED è prestatore di ultima istanza.

Trovo alquanto curioso che alcuni (che sono poi la maggioranza) sostengano la correttezza del fatto che le banche possano rubare tutti noi con il trucco (o meglio, truffa) della riserva frazionaria.
Proporre l'uso di un prestatore di ultima istanza raggiunge il colmo dell'incredibile in quanto equivarrebbe a dire "hai la licenza per rubare a man bassa, ma se sei così stolto che nonostante questo riesci pure a farti fottere, allora ti salvo io".

Il primo modo per le banche per evitare di fallire sarebbe infatti quello di non prestare soldi che non hanno! In regime di Gold Standard (ed abolendo il furto per legge), la paura di poter fallire aiuterebbe proprio le banche a cercare di rubare meno possibile.
E' una delle cose spiegata nel documentario sulla Federal Reserve.

Citazione:
Oggi gli stessi presidenti di banche centrali ammettono che questo non è vero.

Ti ricordo che le banche centrali sono private, ed in particolare proprietà di alcune altre banche. Quanto scommettiamo che le banche che hanno poca o nessuna proprietà della banca centrale saranno quelle meno aiutate da essa?
_________________
"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 2/3/2008 11:03
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  •  Mande
      Mande
Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/1/2008
Da Cologna veneta
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Bandit
Citazione:

comunque nel recente caso della northern rock la banca d'inghilterra è intervenuta eccome (per quanto non senza polemiche). è pur vero che in GB si sono tenuti la sterlina quindi la banca centrale ha pure conservato le sue funzioni a differenza delle altre.

Northern Rock...
che caso interessante proponi.
Vediamo di riassumerlo:
15/09/2007
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/economia/crisi-mutui-2/northern-rock/northern-rock.html
Citazione:

Ad evitare il peggio ci ha pensato la banca centrale. Come hanno spiegato fonti interne, "l'intervento consentirà a Northern Rock di finanziare le sue operazioni in questo periodo di turbolenza sui mercati finanziari, mentre l'istituto provvederà ad assicurare un'ordinata risoluzione dei suoi attuali problemi di liquidità". Anche la Fsa, l'ente che controlla il settore creditizio in Gran Bretagna, ha lanciato un appello alla calma. "Crediamo che l'istituto sia solvente, che soddisfi tutti i parametri sulla capitalizzazione e che abbia un buona qualità del credito", ha detto il presidente dell'authority, Callum McCarthy. Ragione per cui: "La Fsa rimane fiduciosa riguardo la capacità del comparto di far fronte alle attuali pressioni di mercato".

17/02/2008
Il sole 24 ore
Citazione:

LONDRA - Il Governo britannico ha preso la sofferta decisione di nazionalizzare «temporaneamente» Northern Rock, la moribonda banca di credito ipotecario tenuta in vita da una linea di credito d'emergenza da 25 miliardi di sterline della Bank of England. La decisone, presa domenica 17 febbraio pomeriggio a mercati chiusi, si sta materializzando in queste ore con il passaggio di una legislazione di emergenza in Parlamento per rassicurare depositanti e contribuenti.
Era dagli anni 70 che un Governo britannico non nazionalizzava un'azienda.
...
Il fatto è che la nazionalizzazione è uno strumento pesante, che secondo i primi calcoli potrebbe costare ben 3.500 sterline per contribuente (4.500 euro). Infatti tra copertura delle linee di credito, garanzie sui bond che verranno emessi per rimborsare tali crediti gradualmente e totale garanzia sui depositi, l'operazione di salvataggio è stimata in 110 miliardi di sterline, pari a 150 miliardi di euro.

22/02/2008
Il sole 24 ore
Citazione:

La nazionalizzazione di Northern Rock, quinta banca britannica, in profonda crisi a causa del fenomeno subprime, è diventata effettiva.


Dunque riassumiamo:
1)La Bank of England è prestatore di ultima istanza?
SI
2)La Bank of England è riuscita a salvare la Northern Rock?
NO
3)Chi pagherà il salvataggio della Northern Rock?
I contribuenti Inglesi

Dusty
Citazione:

Trovo alquanto curioso che alcuni (che sono poi la maggioranza) sostengano la correttezza del fatto che le banche possano rubare tutti noi con il trucco (o meglio, truffa) della riserva frazionaria.

Non sono convinto che la maggioranza delle persone sappia cosa sia e come si comporta la riserva frazionaria.
Citazione:

Proporre l'uso di un prestatore di ultima istanza raggiunge il colmo dell'incredibile in quanto equivarrebbe a dire "hai la licenza per rubare a man bassa, ma se sei così stolto che nonostante questo riesci pure a farti fottere, allora ti salvo io".

Il fatto che una banca centrale fosse prestatore di ultima istanza era una garanzia di affidabilità e credibilità del sistema.
Le persone pensavano:
"Per quanti errori madornali possa fare una banca i miei crediti (conto corrente) sono garantiti"
Questo è stato un movente molto forte soprattutto per far accettare agli Americani l'idea stessa di banca centrale. Dopo la "Grande depressione" del 1929 le persone erano sfiduciate nelle banche. Dopo l'introduzione della FED ripresero a fidarsi. Ma se sapessero che sono stati ingannati? Continuerebbero comunque a sentire il bisogno di una banca centrale?
Citazione:

Il primo modo per le banche per evitare di fallire sarebbe infatti quello di non prestare soldi che non hanno!

Incontestabilmente vero. Ma quante persone di quelle che si indebitano pensi lo sappiano?
Citazione:

In regime di Gold Standard (ed abolendo il furto per legge), la paura di poter fallire aiuterebbe proprio le banche a cercare di rubare meno possibile.

Premesso che in un regime Gold Standard (senza riserva frazionaria) le banche come le conosciamo oggi hanno poco senso anche solo di esistere...
Dopo l'articolo sulla borsa Iraniana per il petrolio mi è passato per la testa:
"E se il futuro prossimo fosse Petroil Standard?"
In ogni caso è assodato che in un regime "standard", a meno di leggi ad hoc, la finanza sarebbe impossibilitata nel sottrarre ricchezza al lavoro produttivo nella misura in cui avviene oggi.
Citazione:

Ti ricordo che le banche centrali sono private, ed in particolare proprietà di alcune altre banche. Quanto scommettiamo che le banche che hanno poca o nessuna proprietà della banca centrale saranno quelle meno aiutate da essa?

E io che pensavo che "alcune banche" fossero poco intelligenti nel possedere azioni di Banca d'Italia.
Vedendo i bilanci tutte le banche azioniste nel 2006 hanno ricevuto poco più di novemila Euro.
Il trucco dunque c'era. Ed io che la pensavo scarsa intelligenza.
Inviato il: 2/3/2008 22:44
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
Da
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Citazione:
Questo è stato un movente molto forte soprattutto per far accettare agli Americani l'idea stessa di banca centrale. Dopo la "Grande depressione" del 1929 le persone erano sfiduciate nelle banche. Dopo l'introduzione della FED ripresero a fidarsi. Ma se sapessero che sono stati ingannati? Continuerebbero comunque a sentire il bisogno di una banca centrale?


La Fed l'han introdotta nel 1913, ovvero 20 anni prima...
Inviato il: 2/3/2008 22:55
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  •  Mande
      Mande
Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#6
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/1/2008
Da Cologna veneta
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Citazione:

La Fed l'han introdotta nel 1913, ovvero 20 anni prima...


Chiedo venia per l'errore...
In realtà il fatto che convinse gli Americani della necessità di una Banca Centrale non fu la "Grande Depressione" del 1929 ma il "Panico" del 1907.
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=14260
Citazione:

Il giornalista Federico Rampini ricostruisce, sulla base del libro The Panic of 1907 degli economisti Robert Bruner e Sean Carr, la prima crisi economica del sistema finaziario mondiale. Nell’ottobre del 1907 una speculazione fallita gettò il panico fra i piccoli risparmiatori che si affrettarono a ritirare i loro risparmi dalle banche americane: in poche settimane il sistema finanziario e di conseguenza anche quello della produzione industriale vennero paralizzati, portando l’economia statunitense sull’orlo del collasso.
La crisi venne bloccata grazie al tempestivo intervento del banchiere J.P. Morgan, che raccolse i capitali necessari al funzionamento del sistema degli scambi nazionali e internazionali. Tuttavia, fu solo con la creazione della Federal Reserve Bank e leggi varate nel 1933 che si riuscì a porre delle salde basi al sistema finanziario globale.
Inviato il: 2/3/2008 23:16
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#7
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
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Citazione:
Non sono convinto che la maggioranza delle persone sappia cosa sia e come si comporta la riserva frazionaria.

Sicuramente è difficile sapere quante persone conoscono nel dettaglio la cosa ma il fatto che se tutti i correntisti andassero a prelevare i soldi dal conto la banca non potrebbe soddisfare le loro richieste, in generale "si sa".
Quello che però sono sicuro che praticamente nessuno sappia, sono le conseguenze di ciò.

Citazione:
Il fatto che una banca centrale fosse prestatore di ultima istanza era una garanzia di affidabilità e credibilità del sistema.
Le persone pensavano:
"Per quanti errori madornali possa fare una banca i miei crediti (conto corrente) sono garantiti"

Vero. Io sto infatti solo dicendo che sono riusciti ad ingannare perfettamente le persone, grazie alla loro ignoranza in tema economico (la maggioranza delle persone pensa che il danaro sia una convenzione!).

Citazione:
Citazione:
Il primo modo per le banche per evitare di fallire sarebbe infatti quello di non prestare soldi che non hanno!

Incontestabilmente vero. Ma quante persone di quelle che si indebitano pensi lo sappiano?

Pochissime!
Per questo ritengo ci sia bisogno di fare informazione in merito e togliere dalle scatole tutte le stronzate su signoraggio, soldi stampati dallo stato, stimoli di varia natura etc.

Citazione:
Premesso che in un regime Gold Standard (senza riserva frazionaria) le banche come le conosciamo oggi hanno poco senso anche solo di esistere...

Perchè, dove terresti i soldi, sotto il materasso?
Ed il mutuo dove lo chiederesti, dal panettiere?

Ciao,
Dusty
_________________
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-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
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Inviato il: 3/3/2008 8:19
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  •  Mande
      Mande
Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#8
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/1/2008
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Dusty
Citazione:

Vero. Io sto infatti solo dicendo che sono riusciti ad ingannare perfettamente le persone, grazie alla loro ignoranza in tema economico (la maggioranza delle persone pensa che il danaro sia una convenzione!).

Tocchi un argomento veramente dolente. L'economia viene usata da tutti al pari di Italiano (saper leggere e scrivere) e Matematica (saper fare di conto). Mentre Italiano e Matematica si comincia ad impararle fin dalle elementari come materie, le basi dell'economia è già tanto se vengono spiegate al corso universitario di "Economia e commercio".
In Svizzera, che è ai nostri confini, la situazione è ben diversa:
http://www.snb.ch/i/welt/contact/index.html
Citazione:

Alla scoperta della moneta
(2a edizione, 2006)
Una spiegazione semplice dell'attività della Banca nazionale, destinata all'insegnamento nelle classi superiori delle elementari e nelle scuole medie.

Citazione:

Alla sorgente della moneta: la Banca nazionale svizzera
(2a edizione, 2006)
Informazioni più esaurienti sull'attività della Banca nazionale. Quest'opuscolo si presta all'insegnamento nelle scuole medie e medie superiori.


Dusty
Citazione:

Citazione:

Premesso che in un regime Gold Standard (senza riserva frazionaria) le banche come le conosciamo oggi hanno poco senso anche solo di esistere...


Perchè, dove terresti i soldi, sotto il materasso?
Ed il mutuo dove lo chiederesti, dal panettiere?

Vediamo di chiarire meglio perché ho affermato che "le banche come le conosciamo oggi hanno poco senso anche solo di esistere..."
Oggi con l'uso del meccanismo della "riserva frazionaria" le banche prestano soldi che non possiedono e ne ottengono gli interessi.
Abolita la "riserva frazionaria" o imposta al 100% una banca può solo fare da intermediaria. Per capirci può esserci una persona che richiede in prestito 10.000,00€. La banca dunque può chiedere ai singoli correntisti se sono disponibili a concedere tale somma o parte al debitore. A questo punto però non può essere la banca a percepire gli eventuali interessi ma potrebbe al massimo chiedere una commissione. Se il "prestatore" è un correntista è lui che riceve gli interessi.

Citazione:

Per questo ritengo ci sia bisogno di fare informazione in merito e togliere dalle scatole tutte le stronzate su signoraggio, soldi stampati dallo stato, stimoli di varia natura etc.

E' quello che mi sembra stiamo cercando di fare in questo sito...
L'inflazione e Bankestain rivisitated di Ashoka,
svariati altri articoli di economia,
il forum "Scienze Economiche",
i commenti di molti utenti che non nomino tutti solo per non fare torto a qualcuno nel caso me ne dimenticassi.

Se pensi si possa fare qualcosa di più per informare le persone dimmelo e cercherò di fornire il mio contributo, nei limiti del possibile.
Inviato il: 3/3/2008 17:59
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#9
Dubito ormai di tutto
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Da Mondo
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Citazione:
Vediamo di chiarire meglio perché ho affermato che "le banche come le conosciamo oggi hanno poco senso anche solo di esistere..."
Oggi con l'uso del meccanismo della "riserva frazionaria" le banche prestano soldi che non possiedono e ne ottengono gli interessi.
Abolita la "riserva frazionaria" o imposta al 100% una banca può solo fare da intermediaria. Per capirci può esserci una persona che richiede in prestito 10.000,00€. La banca dunque può chiedere ai singoli correntisti se sono disponibili a concedere tale somma o parte al debitore. A questo punto però non può essere la banca a percepire gli eventuali interessi ma potrebbe al massimo chiedere una commissione. Se il "prestatore" è un correntista è lui che riceve gli interessi.

Giusto, ma a parte che la banca può possedere del denaro suo e quindi prestare quello senza dover chiedere il permesso a nessuno, direi che comunque l'utilità della banca rimane sempre, semplicemente dovrà fare a meno di rubare (mi dirai, dimmi niente ).

Inoltre come ti dicevo, la banca deve garantire la sicurezza del deposito e questa è in realtà quella che dovrebbe essere la sua funzione principale, oltre che permettere magari transazioni tra utenti. Il resto dei servizi può essere svolto da una finanziaria.

Citazione:
Citazione:
Per questo ritengo ci sia bisogno di fare informazione in merito e togliere dalle scatole tutte le stronzate su signoraggio, soldi stampati dallo stato, stimoli di varia natura etc.

E' quello che mi sembra stiamo cercando di fare in questo sito...

Il mio messaggio era generale e non specificatamente rivolto a te
(Anche se penso che il tuo discorso su "denaro credito" e "denaro debito" fosse errato utile e crei invece parecchia confusione, ma quello è un altro thread).

Citazione:
Se pensi si possa fare qualcosa di più per informare le persone dimmelo e cercherò di fornire il mio contributo, nei limiti del possibile.

Mmmm vediamo, potresti andare a ribattere ai vari signoraggisti in giro per la rete che spammano con il discorso del far stampare la moneta libera da debito allo stato che ci rende tutti più ricchi
_________________
"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 3/3/2008 18:20
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  •  Mande
      Mande
Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#10
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

(Anche se penso che il tuo discorso su "denaro credito" e "denaro debito" fosse errato utile e crei invece parecchia confusione, ma quello è un altro thread).

Pensavo di averlo provato in maniera accurata. Se hai elementi che confutino tali conclusioni ti prego di fornirli nell'altra discussione in modo che vengano approfonditi.

Citazione:

Mmmm vediamo, potresti andare a ribattere ai vari signoraggisti in giro per la rete che spammano con il discorso del far stampare la moneta libera da debito allo stato che ci rende tutti più ricchi

Non ho tutto questo tempo
Comunque non mi risulta che siano i "signoraggisti" a dire questo ma alcuni sparuti gruppi che giocano con monete complementari. Uno su tutti lo "SCEC".
Inviato il: 3/3/2008 20:35
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  •  Daniele
      Daniele
Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#11
Ho qualche dubbio
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Da Trentino
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Interessante analisi della crisi in atto
Il salvataggio della Fed e' fallito
Traduzione integrale di un articolo di Ambrose Evans-Pritchard sul Telegraph
(Link originale: http://www.telegraph.co.uk/money/main.jhtml?
xml=/money/2008/03/03/ccview103.xml&CMP=ILC-mostviewedbox
traduzione di Massimo Benvenuti)

Milano, 5 mar. - Il verdetto è arrivato: il taglio dei tassi fatto dalla Fed in piena emergenza nel mese di gennaio non è riuscito a fermare la spirale verso una vera deflazione da debito. A questo punto saranno necessarie azioni molto più drastiche.

I rendimenti a due anni dei titoli del Tesoro americano sono crollati all’1.63% venerdì scorso in un volo verso la salvezza, preannunciando l’avvio dell’inverno finanziario: a congelare è il mercato del credito, destinato ad arrivare al tanto temuto credit crunch nei prossimi otto mesi. Il contagio si sta diffondendo anche alle fasce più sicure dell’universo del credito Usa.

È difficile immaginare una situazione più semplice e chiara, come il vestito color vaniglia dell’Autorità Portuale di New York e New Jersey, che gestisce i ponti, bus terminal, e aeroporti.
L'autorità è un organismo pubblico, sostenuto dai due Stati. Tuttavia, si è dovuto pagare un bonus aggiuntivo del 20% sui tassi, nel febbraio scorso, dopo la chiusura di 330 miliardi di dollari del "termine d’asta" sul mercato. Era originariamente previsto di pagare il 4.3%, ma è stato un’eternità fa che questo succedeva.
"Non l’avrei mai pensato. Non vorrei vedere mai niente di simile nella mia vita", ha detto James Steele, un economista di HSNC di New York.

Nessun comune mortale ha bisogno di sapere che cosa significa “termine d’asta”, tranne per il fatto che questo è diventato in modo eccessivo uno strumento di credito degli alchimisti finanziari americani. In parole povere, le banche hanno usato il mercato come un laboratorio per fare giochi di prestigio con i prestiti a lungo termine, favorite dal regalo di Alan Greenspan di bassissimi tassi a breve termine: si è determinato uno scollamento che vede in prima fila il credit default di 45 trillioni di dollari dei derivati sui Credit Default Swaps (CDS).
La scorsa settimana i differenziali sui titoli High-Yelds (obbligazioni ad alto rendimento) statunitensi sono volati a 718 punti base. Il ITraxx Crossover, l’indice di misurazione del rischio di default aziendali in Europa ha rotto la barriera di 600.
Siamo ormai ben oltre il picco di agosto.

Il debito sub-prime è ormai destinato a conoscere nuovi abissi: un’emissione con rating A del 2007 è scesa a un record negativo del -12.72% del valore nominale di venerdì. Il livello BBB viaggia su perdite superiori al 10%. Le tranches più rischiose, definite “tossiche”, sono ormai prive di valore.

Perché queste cadute sembrano essere senza una fine? Perché i prezzi delle case negli Usa sono in caduta libera. L’indice Shiller che rileva i prezzi nelle 20 città più grandi è caduto del 9.1% anno su anno nel mese di dicembre. Il tasso annualizzato di caduta è stato del 18% nel quarto trimestre, e col passare del tempo il crollo acquista velocità.

Nel Regno Unito un hedge fund, Peloton Partner, ha male interpretato questa nuova tappa della crisi: dopo un +87% di profitti lo scorso anno scommettendo contro i sub-prime, ha cambiato rotta pensando di cogliere – dopo una caduta così profonda dei derivati – un rimbalzo atteso e sperato: la scorsa settimana l’hedge è stato liquidato per 2 miliardi di dollari..

Come molti hanno ritenuto, il Peloton-pensiero ha creduto che il taglio dei tassi da parte della Fed, dal 5.25% al 3% (e anche oltre) facesse finire il panico sui mercati. Ma questo non è un normale abbassamento soggetto poi ad un normale recupero. La leva su questi titoli è troppo alta, il capitale della Banca è troppo eroso, la contrazione monetaria sfugge alla Fed. E’ in corso una purga "austriaca".

L’UBS dice che le perdite sui derivati raggiungeranno i 600 miliardi di dollari: “La prassi del leverage (la moltiplicazione con leve fino a 50 o più è stata una prassi molto usata da banche e ingegneri finanziari per aumentare in maniera esponenziale i guadagni – ndr) è il vero cancro di questo mercato”.

La prova che 1 trillione di dollari è già “infettata” dal contagio e che questo si stia rapidamente allargando, dice a New York il professor Nouriel Roubin, è che sta velocemente salendo la sommità del mondo del credito: ipoteche “prime” (per intenderci, quelle buone, non sub-prime – ndr), proprietà commerciali, prestiti casa, auto, credito al consumo, carte di credito e prestiti agli studenti. Questo per quanto riguarda gli Usa: a seguire, gli altri Paesi che saranno coinvolti nella “Fase Due” della crisi: Gran Bretagna, Club Med (vale a dire i paesi europei – ndr), l'Est europeo, e i Paesi agli antipodi, tutti conosceranno il crollo del mercato immobiliare.

In modo fino a qualche tempo fa impensabile, i leaders della finanza globale tremano. L’Europa trema,, paralizzata dai fari abbaglianti di una falsa inflazione; intimidita da un’atavica Bundesbank; aspettando passivamente la tempesta dell’Atlantico per colpire.

La metà della zona euro sta vacillando pericolosamente: l’Italia sta scivolando verso la recessione.
I prezzi immobiliari sono quanto meno piatti, se non in caduta, in Irlanda, Spagna, Francia, Italia meridionale e ora in Germania. Il consumatore francese ha il morale più basso come da 20 anni non accadeva.

L'euro recupera a quota 1,52 sul dollaro (da 0,82 nel 2000), al di là della soglia del dolore per le aziende produttrici di aerei, automobili, beni di lusso e tessile. La base manifatturiera del sud
Europa è in gran parte sott'acqua: come Le Figaro ha scritto la scorsa settimana, la sopravvivenza dell’Unione monetaria è in dubbio. Eppure – ancora - la BCE attende; il blocco dei governatori filo-tedeschi soffia fuoco sull’inflazione.

La Fed, da parte sua, ora canta attingendo da un altro “libro degli inni”, parlando di “possibilità
di alcune situazioni molto sfavorevoli". L’inflazione non è una di queste…
"Ci saranno probabilmente alcuni fallimenti bancari", ha detto Ben Bernanke. Lui sa
perfettamente che il valore del dollaro, al picco minimo, è un falso problema, rappresenta solo la coda di uno shock ben più grave, una crisi da carburante e generi alimentari.
"Mi aspetto che l'inflazione scenda; non credo che siamo in nessun modo vicini alla situazione del 1970", ha detto Bernanke al Congresso.
Davvero no. I salari reali vengono spremuti; carburanti e Ags agiscono come una tassa. A dicembre la disoccupazione è cresciuta al ritmo più veloce come non si ricordava da un quarto di secolo.

Il rischio maggiore è un crollo economico, dice il professor Paul Krugman di Princetown: "La Fed sta studiando l’esperienza giapponese con tassi molto vicini allo zero. Il problema è che, se vogliono tagliare i tassi in modo così aggressivo come hanno fatto nei primi anni 1990 e 2001, devono andare sotto zero".

Questo significa "allentamento quantitativo", come veniva definito in Giappone. Come Ben Bernanke ha detto nel novembre 2002, la Fed può iniettare denaro attraverso l'acquisto di grandi blocchi di titoli sul mercato obbligazionario. La “sezione 13” dello statuto della Federal Reserve consente alla banca – quando le circostanze lo esigano - di prestare denaro a chiunque e di prendere su di sé il rischio di credito. Non lo ha fatto dal 1930.

In ultima analisi, è pur vero che le grandi armi a disposizione degli economisti hanno la possibilità di fermare la discesa in un contesto di Età della Glaciazione Economica: ma agiranno in tempo?

"Stiamo diventando sempre più preoccupati per il fatto che le autorità del mondo non stanno agendo", ha dichiarato Bernard Connolly, stratega globale di Banque AIG.
"Il grado di de-leveraging (la graduale uscita dal meccanismo della leva – ndr) comporta una distruzione del “credito all’ingrosso”: il rischio è che la 'protezione del sistema bancario' crolli completamente", ha detto.

Per la prima volta da quando è iniziata questa tragedia greca, personalmente ora sono davvero spaventato.

Ambrose Evans-Pritchard, International Business Editor
Inviato il: 4/3/2008 18:56
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#12
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Fed Takes Bold Steps to Ease Crisis
Concern About Credit Crisis Leads Fed to Make Rare Weekend Move

WASHINGTON (AP) -- The Federal Reserve is urgently moving to contain a deepening credit crisis and restore confidence in panicked financial markets by becoming a lender of last resort for Wall Street investment houses, which were able to secure short-term emergency loans beginning Monday.

[...]
_________________
"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 17/3/2008 18:50
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  •  Mande
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Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#13
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La FED salva Bear Stearns prestandole denaro?

La Sec indaga sul ribasso di Bear Stearns
Il sole 24 ore
Citazione:

Il Congresso ha deciso di indagare sull'esposizione dei contribuenti al salvataggio orchestrato dalle autorità federali. Mentre con le inchieste crescono anche le proteste degli investitori: alcuni grandi soci della banca si ribellano alla svendita a JP Morgan a soli due dollari per azione.


NO. Lo presta ad una tale JP Morgan perché possa comprarsi Bear Stearns.

JP Morgan... JP Morgan... Dove l'avrò già sentito questo nome?

Ma si, certo! Risulta come azionista della FED.
http://www.disinformazione.it/banchecentrali.htm

La FED dunque è un prestatore ad amici non di ultima istanza. Un prestatore di ultima istanza presta denaro a Bear Stearns, non solo agli "amici".

Ma cosa ancora più importante è che finalmente si è capito cosa intendeva Ben Bernanke per "piccole banche" possono fallire.
Grossi colossi possono essere acquistati dagli "amici" a prezzi di saldo.
Inviato il: 22/3/2008 17:04
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  •  bandit
      bandit
Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#14
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"Un prestatore di ultima istanza presta denaro a Bear Stearns"
+++++++++
what's ? se BS è in bancarotta, col cavolo che gli si presta quattrini.
incoraggiare altre banche ad assorbire quelle cotte è proprio uno dei modi con cui la BC svolge la propria funzione cercando di evitare le insolvenze.
ovviamente per "incoraggiare", quando si tratta di banche private, possono servire anche delle azioni concrete (tipo prestare a tassi agevolati), visto che la seconda banca non ha alcun obbligo di acquistare la prima.
Inviato il: 22/3/2008 17:20
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  •  Mande
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Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#15
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bandit
Citazione:

ovviamente per "incoraggiare", quando si tratta di banche private, possono servire anche delle azioni concrete (tipo prestare a tassi agevolati), visto che la seconda banca non ha alcun obbligo di acquistare la prima.

Non sono sicuro che JP Morgan avesse bisogno di essere incoraggiata. Sempre dall'articolo linkato precedentemente del sole 24 ore:
Citazione:

Il 71enne Lewis, con John Dorfman di Thunderstorm Capital, ha minacciato di opporsi al salvataggio orchestrato dalla Federal reserve, dal Tesoro americano e da JP Morgan, che riceve Bear Stearns quasi in regalo e con 30 miliardi di dollari di finanziamenti garantiti dalla Banca centrale. Fermare il progetto appare molto difficile, perché in gioco è la credibilità e la reputazione della Fed. L'accordo di fusione, inoltre, rende difficili offerte concorrenti: oltre all'appoggio della Fed, JP Morgan vanta un'opzione per acquistare un quinto della banca a due dollari per azione e per impadronirsi del suo pregiato quartier generale.
......
Per calmare le polemiche montanti, JP Morgan ha offerto ai banchieri di Bear Stearns nuovi bonus. L'amministratore delegato del gigante bancario, Jamie Dimon, ha incontrato centinaia di dirigenti della società di Wall Street già mercoledì sera per tendere il suo ramoscello d'ulivo.
......
Le quotazioni di JP Morgan, al contrario, sono lievitate di oltre il 20% dall'annuncio dell'acquisizione.
......
Alcune manovre sui titoli Bear hanno tuttavia attirato l'attenzione della Sec per il sospetto di manipolazioni del mercato, da insider trading a diffusione di informazioni false: l'autorità mobiliare sta indagando sul dilagare di opzioni "put" alla vigilia della cessione, dal 7 marzo in avanti.
......
Il Congresso vuole a sua volta vederci chiaro, soprattutto sul salvataggio: Henry Waxman, presidente della Commissione di Sorveglianza della Camera, intende determinare il rischio per le casse federali che deriva dai finanziamenti offerti dalla Fed. E Max Baucus, alla guida della Commissione finanze del Senato, ha detto di voler esaminare implicazioni fiscali e legislative degli «interventi drammatici e senza precedenti di Fed e Tesoro».

bandit
Citazione:

what's ? se BS è in bancarotta, col cavolo che gli si presta quattrini.

Ovvio. Se prestasse quattrini a Bear Stearns si comporterebbe da prestatore di ultima istanza quale non è.
Inviato il: 22/3/2008 17:33
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  •  bandit
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Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#16
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che BS sia un regalo è tutto da dimostrare nel momento in cui viene riconosciuta come di fatto in bancarotta.

non c'è dubbio che gli interventi di salvataggio siano sulle spalle di tutti i contribuenti, mica sarà una novità. io non dico che siano un bene o meno ma non ha senso fare finta di sorprendersi.

"Ovvio. Se prestasse quattrini a Bear Stearns si comporterebbe da prestatore di ultima istanza quale non è."
++++
l'obiettivo della bc è cercare di evitare le insolvenze (quantomeno quelle ritenute più pericolose vuoi per dimensione vuoi per reputazione ecc) per mantenere la stabilità del sistema. ancora non dico che sia un bene ma questo è quanto. insistere sul fatto che i quattrini vanno prestati direttamente al soggetto decotto non ha senso, la bc è libera di ricercare la modalità e gli strumenti che ritiene i migliori in questo senso.
Inviato il: 22/3/2008 18:10
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  •  Mande
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Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#17
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Citazione:

l'obiettivo della bc è cercare di evitare le insolvenze (quantomeno quelle ritenute più pericolose vuoi per dimensione vuoi per reputazione ecc) per mantenere la stabilità del sistema.

Pazienta se ti riprendo, Bandit, ma questa affermazione non la posso lasciar passare. Non posso che dare ragione a Beppe Grillo quando dice che l'informazione in Italia è "controllata". Non so da che fonti tu abbia attinto per giungere a questa conclusione ma almeno su Luogocomune cerchiamo di fornire informazioni più corrette possibili.

Partiamo dalla BCE:
Sul sito della commissione Europea:
http://ec.europa.eu/italia/news/138405.html
Citazione:

La Banca centrale europea è l'organo responsabile della moneta unica europea, l'euro. Il suo compito principale consiste nel preservarne il potere d'acquisto, mantenendo così la stabilità dei prezzi nell'area dell'euro. Quest'ultima comprende i 12 paesi dell'Unione europea che hanno introdotto la moneta unica a partire dal 1999.
.......
Obiettivi
L'obiettivo primario della BCE è mantenere la stabilità dei prezzi nell'area dell'euro in modo da preservare il potere d'acquisto della moneta europea. Questo presuppone che l'inflazione sia tenuta sotto stretto controllo.

La BCE mira dunque a garantire che la progressione annuale dei prezzi al consumo non sia superiore al 2%, e cerca di farlo in due modi:

- anzitutto controllando la massa monetaria. La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote all'interno della Comunità. L'inflazione risulta infatti da un eccesso di massa monetaria rispetto all'offerta di beni e servizi;
- in secondo luogo, monitorando le tendenze dei prezzi e valutando il rischio che ne deriva per la stabilità dei prezzi nell'area dell'euro.

Controllare la massa monetaria significa anche fissare i tassi di interesse in tutta l'area dell'euro, che è forse fra le attività della Banca la più nota.

La Banca centrale europea costituisce il perno dell'Eurosistema e del SEBC. Le funzioni del SEBC e dell'Eurosistema sono definite dal Trattato che istituisce la Comunità europea e specificate dallo Statuto del SEBC e della BCE.

Il Trattato fa riferimento al 'SEBC' e non all''Eurosistema', essendo stato redatto in base all'assunto che tutti gli Stati membri dell'UE adotteranno l'euro. Fino a tale momento sarà l'Eurosistema a svolgere le funzioni stabilite dal Trattato.

L'obiettivo principale del SEBC è il mantenimento della stabilità dei prezzi. Inoltre il SEBC sostiene le politiche economiche generali nella Comunità al fine di contribuire alla realizzazione dei suoi obiettivi.

I compiti fondamentali da assolvere tramite il SEBC sono i seguenti:

- definire e attuare la politica monetaria della Comunità,
- svolgere le operazioni sui cambi,
- detenere e gestire le riserve ufficiali in valuta estera degli Stati membri,
- promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento.


Sul sito della Banca centrale Europea
http://www.ecb.int/ecb/orga/tasks/html/index.it.html
Citazione:

Obiettivi

“L’obiettivo principale del SEBC è il mantenimento della stabilità dei prezzi”.

Inoltre, “fatto salvo l’obiettivo della stabilità dei prezzi, il SEBC sostiene le politiche economiche generali nella Comunità al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi della Comunità definiti nell’articolo 2” (articolo 105, paragrafo 1, del Trattato che istituisce la Comunità europea).

Gli obiettivi dell’UE (articolo 2 del Trattato sull’Unione europea) sono un elevato livello di occupazione e una crescita sostenibile e non inflazionistica.
.........
Funzioni fondamentali
In base al Trattato che istituisce la Comunità europea (articolo 105, paragrafo 2) le funzioni fondamentali sono:

* definire e attuare la politica monetaria per l’area dell’euro
* svolgere le operazioni sui cambi
* detenere e gestire le riserve ufficiali dei paesi dell’area dell’euro (si veda gestione di portafoglio)
* promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento.
...........
Ulteriori funzioni

* Banconote: la BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote all’interno dell’area dell’euro.
* Statistiche: in collaborazione con le BCN, la BCE acquisisce le informazioni statistiche necessarie per lo svolgimento dei propri compiti dalle autorità nazionali competenti, oppure direttamente dagli operatori economici.
* Stabilità finanziaria e vigilanza prudenziale: l’Eurosistema contribuisce alla regolare conduzione delle politiche perseguite dalle autorità competenti in materia di vigilanza prudenziale sulle istituzioni creditizie e di stabilità del sistema finanziario.
* Cooperazione a livello internazionale ed europeo: la BCE intrattiene relazioni operative con istituzioni, organi e consessi in seno all’UE e al di fuori dell’UE, negli ambiti di competenza dell’Eurosistema.


Da wikipedia poi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_centrale_europea
Citazione:

Scopo della BCE

Scopo principale della Banca centrale europea è quello di mantenere sotto controllo l'andamento dei prezzi mantenendo il potere d'acquisto nell'area dell'euro; la BCE esercita, infatti, il controllo dell'inflazione nell'"area dell'euro" badando a contenere, tramite opportune politiche monetarie (controllando la base monetaria o fissando i tassi di interesse a breve), il tasso di inflazione di medio periodo ad un livello inferiore (ma tuttavia prossimo) al 2%. Un ruolo analogo di contenimento dell'inflazione è svolto in America dalla Federal Reserve.


Citazione:

che BS sia un regalo è tutto da dimostrare nel momento in cui viene riconosciuta come di fatto in bancarotta.

In effetti sulle prime pensavo si trattasse della classica "mela avvelenata" rifilata ad un'altra banca. Ma visto che l'altra banca è JP Morgan...
Dubito che non abbiano ponderato bene l'operazione.

Citazione:

non c'è dubbio che gli interventi di salvataggio siano sulle spalle di tutti i contribuenti, mica sarà una novità. io non dico che siano un bene o meno ma non ha senso fare finta di sorprendersi.

Se non altro in questo specifico caso ci rimettono anche gli azionisti di Bear Stearns. Certo con un'iniezione di liquidità di 30 miliardi di dollari ci rimetteranno un po tutti. Devi considerare comunque che il dollaro è una valuta "internazionale" e che l'inflazione derivante può si amalgama su una ampia base di utilizzatori.
Inviato il: 22/3/2008 20:08
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  •  bandit
      bandit
Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#18
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Mande, mi sembra chiaro che mi riferivo agli obittivi perseguiti dalla bc nell'ambito del sostegno della stabilità del sistema bancario. non dico certo che le funzioni di bc si riducano a questo nè tanto meno che questo sia l'obittivo principale.
che le bc abbiano l'inflazione come "main concern" pare evidente, per quanto a mio avviso quello rimane il "main" solo fino a quando una crisi grave si presenta, e allora come vedi le cose possono cambiare.
in ogni caso, hai riportato tu che fed e bce non sono, come funzione istituzionale (o meglio: formalmente), prestatori di ultima istanza, e ne prendo atto, tuttavia questo non significa certo che si possano disinteressare della stabilità del sistema. semmai lo fanno nell'ambito di un maggior margine di discrezionalità (e forse anche di controllo politico) a livello di se e quali interventi mettere in atto. ma se il sistema bancario si cappotta, anche le manovre strettamente monetarie vanno a ramengo, per cui la stabilità del sistema alla bc preme eccome.
Inviato il: 22/3/2008 21:11
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Re: Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche
#19
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[*NYT]The Treasury Department will propose on Monday that Congress give the Federal Reserve broad authority to oversee financial market stability, in effect allowing it to send SWAT teams into any corner of the industry or any institution that might pose a risk to the overall system (l'ennesima conferma che lo Stato è schiavo della banca centrale privata).

The proposal is part of a sweeping blueprint to overhaul the country’s hodge-podge of regulatory agencies, which many specialists say failed to recognize rampant excesses in mortgage lending until after they triggered what is now the worst financial calamity in decades. According to a summary provided by the administration, the plan would consolidate what is now an alphabet soup of banking and securities regulators into a trio of overseers responsible for everything from banks and brokerage firms to hedge funds and private equity firms.

While the plan could expose Wall Street investment banks and hedge funds to greater scrutiny, it avoids a call for tighter regulation. The plan would not rein in practices that have been implicated in the housing and mortgage meltdown, like packaging risky subprime loans into securities carrying AAA ratings. The Fed would also be given some authority over Wall Street firms but only when an investment bank’s practices posed a threat to the financial system over all. The plan does not recommend tighter rules over the vast and largely unregulated markets for risk-sharing and hedging, like credit-default swaps, which are supposed to insure lenders against loss but became a speculative instrument and gave many institutions a false sense of security.

Some changes could actually reduce the power of the Securities and Exchange Commission, which is charged with maintaining orderly stock and bond markets and protecting investors. The blueprint suggests several areas where the S.E.C. should take a lighter approach to its oversight, such as allowing stock exchanges greater leeway to regulate themselves and streamlining the approval of new products, even allowing automatic approval of securities products that are being traded in foreign markets. Under the proposal, the S.E.C. would merge with the Commodity Futures Trading Commission, which regulates exchange-traded futures for oil, grains, currencies and the like.



Under the Treasury proposal, the Federal Reserve would become the government’s “market stability regulator” and would be allowed to gather information from virtually any financial institution
(e Spitzer al Ministero della Famiglia non ce lo mettiamo?). Fed officials would be allowed to examine the practices and even the bookkeeping of brokerage firms, hedge funds, commodity-trading exchanges and any other institution that might pose a risk to the financial system.

“The Fed would have the authority to go wherever in the system it thinks it needs to go for a deeper look to preserve stability,” Mr. Paulson said in the advance text of Monday’s speech. “To do this effectively, it will collect information from commercial banks, investment banks, insurance companies, hedge funds, commodity pool operators.” That would be a significant expansion of the central bank’s regulatory mission, which has been limited primarily to supervising commercial banks. When Fed officials agreed earlier this month to rescue Bear Stearns, once the nation’s fifth-largest investment bank, they pointedly noted that the Fed never had the authority to monitor its financial condition or order it to beef up its protections.

In an unprecedented pair of moves, the Fed engineered a shotgun marriage between Bear Stearns and a rival, JPMorgan Chase, and then lent $29 billion to JP Morgan in order to prevent a bankruptcy filing by Bear and a chain of defaults that might have brought down much of the financial system.

For the first time since the 1930s, the Fed also agreed to let investment banks borrow hundreds of billions of dollars from its discount window, an emergency program reserved for commercial banks and other depository institutions.
_________________
Inviato il: 30/3/2008 13:21
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