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  L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere

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  •  ivan
      ivan
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1411
Sono certo di non sapere
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Nel 3ad su "che cosa state ascolatndo" avevo proposto il brano Italia bella mostrati gentile.

E' un brano di oltre un secolo fa .

E oggi, a cento e passa anni di distanza ci tocca leggere cose come questa:

Citazione:


L’esodo degli italiani in Australia
“In un anno sono arrivati in 60mila” Quanti siano esattamente, è difficile ire. Gli italiani tra i 25 e i 35 anni che scelgono l’Australia in cerca di una vita migliore sono tanti, tantissimi.

...



Link articolo .

Ossia in cent'anni le cose non son granchè cambiate.

"Spereremo in novecento, finirà questo tormento".

Il novecento è finito e a quanto pare il tormento c'è ancora.
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La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 8/11/2011 20:40
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  •  ivan
      ivan
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1412
Sono certo di non sapere
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Da Bronx
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Ieri sera ho visto "servizio pubblico" di Santoro.

L'argomento della trasmissione era ovviamente il periodo di vacche magre che stiamo attraversando.

Oltre ad un periodo di vacche magre dev'essere di forte crisi di democrazia visto che si ha una paura folel della libertà fi parola: si costringe Santoro a far le valigie dalal Rai e quando esso si propone sulle tv private ecco cosa ci tocca leggere:

link articolo

Citazione:


Telelombardia, rubati due trasmettitori poco prima del programma di Santoro

Il furto è avvenuto in provincia di Bergamo: gli impianti garantiscono la copertura per 500mila telespettatori nella parte meridionale della Lombardia. "Non ci sembra frutto di una casualità



Avere paura delle parole di una semplice trasmissione televisiva vuol dire essere proprio essere messi male .

L'aforima "disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo." non trova terreno fertile in questo paese, è un principio che non si applica. O perlomeno si appplica solo da una parte sola, quella del potere.

la trasmissione poi ha fatto delle carrellate sugli effetti della crisi con tanta gente che non sa come fare ad andare avanti in zone che sono sempre state ricche.

Hanno preso poi la parola un imprenditore e un giornalista di cose economiche che hanno dato il loro punto di vista su come affrontare la crisi con complesse politiche economiche.

Ha parlato pure un blogger che ha tirato fuori la paranoia della storia lì del complotto globalista, roba da stracciarsi le vesti .

Insomma un gran can-can di come fare per affrontare la crisi.

Ci vogliono dei provvedimenti urgenti, questo alla fine è il succo del discorso politico.economico di questi gironi.

Ed ecco allora che i politici hanno provveduto a varare le delle norme qui descritte:

link articolo

Come si affronta la questione del debito da pagare? Semplice con l'aumento delle tasse sui carburanti.

Pazienza, se serve a risanare il paese, è uno sforzo che possiamo fare e che dobbiamo fare.

Ma purtuttavia lasciano perplesse le altre norme a lor dire "anticirisi" .
Vediamo l'ultima:

"ARMI: Non ci sarà più il Catalogo nazionale delle armi comuni da sparo."

Bene , se qualcuno spiega cosa ci azzecca questa norma con le misure anti crisi ...

Poi leggiamo:

"MENO FISCO PER AUTOSTRADE: Defiscalizzazione per realizzare nuove autostrade Si agirà su Irap e Iva.

. "

In un paese già devastato da strade, stradine e stradette che collegano ogni centimetro di territorio al centimetro adiacente, in un epoca in cui già si parla di superare le conseguenze catastrofiche dell'uso dell'auto, in un periodo in cui la trasmissione di Santoro mostrava gente che piangeva perhè non poteva piu' comprarsi l'auto che il maltempo aveva portato via, in epoca in cui il territorio soffoca sotto il pm10, incentivare la costruzione di nuove strade bè, insomma, è proprio ciò che ci voleva.

Ancora:

"TORINO-LIONE, RISCHIO ARRESTO: le aree interessate alla realizzazione della Torino-Lione sono di interesse strategico nazionale. Quindi chi si introduce sarà punito: arresto da tre mesi ad un anno"

In pratica nessuno si potrà piu' opporre a niente, appunto l'aforisma di cui sopra che non trova terreno fertile.

Infine: "PENSIONI: Dal 2026 si andrà in pensione a 67 anni. Nel 2050 a 70 anni"

Quindi entro il 2050 saremo già su Arrakis, la spezia sarà diffusa e così la vita si allungherà così come aumenteranno le nostre capacità lavorative, si potrà conitunuare a guidare i tir sulle autostrade fino a 70 anni, a stare in sala operatoria, e così sì via.

Oppure forse c'è una cosa piu' subdola, visto che leggiamo qui link

Citazione:

"10 novembre 2011

La scomparsa dei maschi in Russia

I neonati hanno staticamente appena il 50% di probabilità di arrivare vivi all’età della pensione

... "
.

Chi ci arriverà a 70 anni non ci vuole molto a capirlo visto che la trasmissione di Santoro mostrava gente stressata che lavorava 12 ore al giorno per meno di mille euro al mese.
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Inviato il: 11/11/2011 5:45
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  •  Witt83
      Witt83
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1413
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L'altro ieri, in un serata di pigrizia, mi sono guardato la puntata delle iene.

Sul sito del programma vi consiglio di vedere il video "Politici ed economia" dove vengono poste su alcuni termini chiave dell'economia. Se poi avete un pò di tempo da perdere darei un'occhiata all'intervista a Saia.

Non sono un fan della TV ma questi due video rientrano bene nella categoria "non si sa se ridere o piangere".
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La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
Inviato il: 11/11/2011 12:13
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  •  ivan
      ivan
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1414
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Da Bronx
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Son capitato quasi per caso con la storia de monolite di Kubrick su un sito che parla di relatività.

Link viaggio alla scoperta della relatività

Ad un certo punto, dicono che la relatività poggia su ll ben noto esperimento di Michelson, che non solo dimostrò l’inesistenza di questo vento d’etere, ma dimostrò anche che C, la velocità della luce, non si somma alla velocità della Terra (circa 30 Km/s).

Un click con google ed ecco un link interessante:

link Limiti all'accuratezza delle misure

Scopriamo che ai tempi di Michelson (1879) l'incertezza sul valore di C era di +/- 118 km/sec.

Scopriamo poi che l'esperimento fu ripetuto ben tre volte.

"Tre volte", " C, la velocità della luce, non si somma alla velocità della Terra (circa 30 Km/s)", e= +/- 118 km/sec.

Devo cambiare occhiali.

Non può essere vero ciò che ho lo letto stasera.
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Inviato il: 12/11/2011 23:33
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  •  Suspiria
      Suspiria
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1415
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Citazione:

ivan ha scritto:
Son capitato quasi per caso con la storia de monolite di Kubrick su un sito che parla di relatività.

Link viaggio alla scoperta della relatività

Ad un certo punto, dicono che la relatività poggia su ll ben noto esperimento di Michelson, che non solo dimostrò l’inesistenza di questo vento d’etere, ma dimostrò anche che C, la velocità della luce, non si somma alla velocità della Terra (circa 30 Km/s).

Un click con google ed ecco un link interessante:

link Limiti all'accuratezza delle misure

Scopriamo che ai tempi di Michelson (1879) l'incertezza sul valore di C era di +/- 118 km/sec.

Scopriamo poi che l'esperimento fu ripetuto ben tre volte.

"Tre volte", " C, la velocità della luce, non si somma alla velocità della Terra (circa 30 Km/s)", e= +/- 118 km/sec.

Devo cambiare occhiali.

Non può essere vero ciò che ho lo letto stasera.


Cosa ti toglie il sonno, non capisco? Forse non ti torna che possa esistere un margine di errore nelle misurazioni?

Io non capisco questo atteggiamento, che si riscontra diverse volte in diversi utenti, di incredulità misto indignazione, rabbia, dileggio.

Per alcuni decenni Michelson usò la tecnica degli specchietti rotanti, usata già da Foucault, per effettuare una serie di misure di c.

Sul libro di fisica che ho c'è riportato invece il valore di errore di +/- 50 Km\s per lo stesso anno dell'esperimento. Potrebbero essere prove diverse nello stesso anno.
Inviato il: 13/11/2011 12:32
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  •  ivan
      ivan
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1416
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Non giriamo la frittata all'incontrario , ci mancherebbe altro che mi togliesse il sonno l'errore sperimentale; l'errore sperimentale tra le varie cose che implica è anche la chiave di volta per debunk di cosette tipo i retroriflettori laser spaziali, i gps relativistici e via discorrendo .

Quel che in questo caso crea incredulità è ciò che si legge: velocità della terra 30 km al secondo, esperimento ripetuto tre volte (S.W. & Huber test su almeno 10 replicati non applicava in illo tempore) , incertezza sl valore di C > 100 km/ sec, detector usato: occhio umano; software usato: non noto.

E' veramente un pò poco per trarre conclusioni azzardate tipo quelle che furono tratte che tempo e spazio si allungano o si contraggono.

Sorvoliamo poi sulla mitica derivata di funzione di funzione usata con una grossa licenza poetica.

Il punto adesso è : a cosa credere piu?
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Inviato il: 13/11/2011 14:00
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  •  Suspiria
      Suspiria
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1417
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Faccio fatica a seguirti. Se ti riferisci a Michelson di che t'arrabbi?
Gli esperimenti fatti servivano a misurare la velocità della luce ed appurare o no l'esistenza dell'etere.
Non capisco questi allungamenti e contrazioni di tempo e spazio a cosa sono riferiti con precisione.

Dopo di lui altri hanno replicato le prove per la velocità della luce, fra cui Rosa e Dorsey nel 1906, errore stimato di 10 km\s, di nuovo Michelson nel 1927 con errore 4 km\s, Bergstrand con un geodimetro, errore di 0,25 Km\s, Froome nel 1958 con interferometro a microonde, errore 0,1 km\s....fino poi al 1974 con Blanley e altri con luce laser e stima di errore di 0,0008 km\s.

L'esperimento di Michelson nel 1881 (replicato poi da Michelson insieme a Morley nel 1887) venne fatto usando l'interferometro da lui ideato e non furono viste le frange di interferenza che si sarebbero invece dovute vedere nel caso delle diverse velocità dei due raggi perpendicolari in presenza dell'etere. Quindi non fu osservato l'effetto di somma delle velocità previsto dalle trasformazioni di Galileo per la velocità della luce.
Inviato il: 13/11/2011 15:00
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  •  ivan
      ivan
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1418
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L'esperimento di Michelson è alla base del successivo lavoro di Albert, non a caso è citato nel link di cui alcuni post fa, perchè le conclusioni dell'esperimento sono state , come giustamente dici, che: "non fu osservato l'effetto di somma delle velocità previsto dalle trasformazioni di Galileo per la velocità della luce".

Ora, dicono qui link articolo repubblica

Citazione:


Autovelox non tarati, la multa non vale




Ora, dov'è il certificato di taratura dell'inteferometro usato in illo tempore ?

Ossia, era davvero in grado di mostrare le figure di interfrenza aspettate ? Era uno strumento idoneo a quello scopo visto visto appunto le disparità delle cose in gioco ?

Ossia era stato dimostrato che era in grado di apprezzare e misurare in maniera affidabile l'effetto di una velocità di 30 km/sec su un qualcosa che si muove ad una velocità di 300 mila +/- 100 km sec ?

Senza taratura la multa non vale*, non vedo perchè non si deve applicare pure agli esperimenti specie di quella portata.

* Dicono qui : link

Citazione:

-uno strumento di misura, per essere attendibile, deve essere tarato con riferimento a campioni nazionali, inizialmente e periodicamente;

- nessuna tolleranza forfettaria (cioè il 5% stabilito dalla legge) può sostituire la taratura, unica operazione in grado di rivelare e correggere eventuali errori sistematici e di confermare la conformità dello strumento alle caratteristiche metrologiche richieste;

-non può esistere alcun sistema di autocontrollo in grado di sostituire la taratura rispetto a campioni nazionali;

-in tema di determinazione dell'osservanza dei limiti di velocità, non possono essere considerate fonti di prova le risultanze di apparecchiature solamente "omologate", ma è necessario che tali risultanze siano riferibili a strumenti la cui funzionalità ed affidabilità siano previamente e periodicamente certificate e documentate dagli enti preposti a tali controlli al fine di eliminare qualsiasi dubbio sulla certezza ed attendibilità della misurazione;


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Inviato il: 13/11/2011 17:47
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      ivan
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1419
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Tornando alle cose contemporanee, i fatti politici di questi giorni hanno riempito le prime pagine dei giornali di mezzo.

Su CDC 'è il punto di vista di M. Fini su cosa ci aspetta:


LINK CDC

Citazione:





Il regime di Silvio Berlusconi, che sembrava eterno come il suo protagonista, é caduto sulla Carlucci (" Ahi, ahi, signora Longari…"). Una fine nell'avanspettacolo così com'era cominciato. Nessuna Götterdammerung. Un'uscita di scena senza epica, senza grandezza, senza nemmeno quell'aura di dramma che ha segnato la caduta di altri prim'attori della storia politica italiana, recente e passata.

Semplicemente un mesto rientro fra le quinte del copocomico di uno show-spazzatura (in questo la Carlucci assume un valore simbolico) durato diciassette anni in quel perenne Bagaglino che é diventata l'Italia. Diciassette, lunghi, lunghissimi anni. Una vita. La nostra vita. Uscito di scena il capocomico non ci libereremo tanto presto del berlusconismo.

Ha infettato profondamente le fibre della nostra società, di coloro che l'hanno sostenuto,di quelli che l'hanno combattuto o hanno fatto finta di farlo e anche di quelli che hanno assistito, attoniti, alla distruzione della dignità nazionale, di ogni cultura che non fosse la subcultura televisiva, all'abbattimento definitivo di quel poco di senso della legalità che era rimasto nel popolo italiano, al capovolgimento di ogni logica, anche la più elementare, quella aristotelica, binaria che usiamo nei nostri computer (é ciò che Marco Travaglio chiama "il mondo alla rovescia"), all'onestà e alla coerenza ridotte a ridicoli tic di pochi, poveri, idioti, alla menzogna sistematica e alla spudoratezza elevate a virtù, politiche e personali, alla volgarità divenuta uno stile di vita collettivo.

Tuttavia sarebbe ingiusto, e anche poco credibile, addebitare tutto questo al solo Silvio Berlusconi. E' vero che il Cavaliere, detentore per più di tre lustri dell'intero comparto televisivo privato nazionale, ha avuto modo di preparare il terreno per educarci alla sua subcultura, ma é anche vero che gli italiani non aspettavano altro con la fede con cui il credente ingoia l'ostia consacrata. Comunque, tranquilli: non cambierà nulla.

Gli uomini politici si stan già riposizionando per spartirsi al meglio le spoglie dell'impero berlusconiano. E' tornato all'onor del mondo persino Scajola, vezzeggiato dalla sinistra perché ha contribuito a indebolire il Cavaliere. I partiti continueranno ad occupare arbitrariamente e illegittimamente la Rai, mantenendovi i loro vassalli (i vecchi mascheroni di sempre, alla Vespa) o aggiungendovene dei nuovi che con tutta probabilità saranno, anche se si fa fatica a crederlo, più fedelmente canini dei primi.

Tutto ciò sarà chiamato 'discontinuità'. Il Presidente Napolitano, vecchio topo di segreterie, continuerà a squittire su un'unità nazionale che non é mai esistita, se non, forse, durante il fascismo, e si arrogherà il merito, sottraendolo alla Carlucci, di aver fermato l'energumeno, mentre avrebbe dovuto farlo molto tempo fa, perlomeno tutte le volte che il premier dichiarava, in Italia e all'estero, come fosse cosa da nulla, una bagatella, che “la Magistratura é peggio della criminalità”.

In quanto agli intellettuali, che sono i veri traditori ('Le trahison des clercs' per dirla con Julien Benda) perché il loro compito non é quello di aggiogarsi, come pecore, a questo o a quel partito, ma di cercare, nei limiti del possibile, di chiarire le idee alla gente invece di confondergliele, é già da qualche mese che, fiutato il vento, si stanno smarcando.

Avremo un'Italia berlusconizzata senza Berlusconi. Che almeno, qualche volta, ci faceva divertire. E' c'é qualcuno, fra i suoi avversari, che lo sta già rimpiangendo.

Massimo Fini
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
12.11.2011

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ivan ha scritto:
L'esperimento di Michelson è alla base del successivo lavoro di Albert, non a caso è citato nel link di cui alcuni post fa, perchè le conclusioni dell'esperimento sono state , come giustamente dici, che: "non fu osservato l'effetto di somma delle velocità previsto dalle trasformazioni di Galileo per la velocità della luce".

Ora, dicono qui link articolo repubblica

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Autovelox non tarati, la multa non vale




Ora, dov'è il certificato di taratura dell'inteferometro usato in illo tempore ?

Ossia, era davvero in grado di mostrare le figure di interfrenza aspettate ? Era uno strumento idoneo a quello scopo visto visto appunto le disparità delle cose in gioco ?

Ossia era stato dimostrato che era in grado di apprezzare e misurare in maniera affidabile l'effetto di una velocità di 30 km/sec su un qualcosa che si muove ad una velocità di 300 mila +/- 100 km sec ?

Senza taratura la multa non vale*, non vedo perchè non si deve applicare pure agli esperimenti specie di quella portata.

* Dicono qui : link

Citazione:

-uno strumento di misura, per essere attendibile, deve essere tarato con riferimento a campioni nazionali, inizialmente e periodicamente;

- nessuna tolleranza forfettaria (cioè il 5% stabilito dalla legge) può sostituire la taratura, unica operazione in grado di rivelare e correggere eventuali errori sistematici e di confermare la conformità dello strumento alle caratteristiche metrologiche richieste;

-non può esistere alcun sistema di autocontrollo in grado di sostituire la taratura rispetto a campioni nazionali;

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Senti, ce l'hai con gli autovelox e le multe o con la scienza?

Intanto mi sembri un pò fissato con questa misura dei 100 Km\s quando Michelson, come ti ho detto ha fatto più prove nel corso degli anni. Io trovo scritto che ne 1879 aveva stimato un errore di 50 km\s nella velocità della luce. Nel 1927 aveva rilevato un errore di 4 km\s.
Sicuramente avrà trovato anche altre stime visto che si è dedicato per diversi anni al problema, affinandolo.

veniamo all'interferometro, di cui non sembra tu sappia il funzionamento e l'aspetto.
Viene inviata una sorgente di luce monocromatica in una direzione. La luce incontra uno specchio semitrasparente con angolo di 45° (spero che la misura dei gradi ti vada bene!) rispetto al raggio luminoso. Il raggio viene riflesso su un'altro specchio e parte in un'altro specchio ancora. I due raggi hanno stessa intensità, ampiezza e lunghezza d'onda e sono perpendicolari. I due raggi compiono cammini ben precisi e vengono poi raccolti da un cannocchiale o uno schermo.
Quello che si vede sono le frange di interferenza cioè quelle righe, bande luminose dell'esperimento, per capirsi, della luce fatta passare da delle fenditure per comprendere la natura di onda e particella.
Non si osservò che la luce dell'esperimento con l'interferometro avesse due velocità diverse per via dell'etere, poichè la direzione diversa dei due raggi avrebbe interagito con l'etere e quindi anche la velocità di propagazione.

Se non ti sta bene l'autovelox prenditela con chi li fa, non con la fisica ed i fisici.
Inviato il: 13/11/2011 21:13
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1421
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Questo è uno schema semplificato dell'esprimento

http://it.wikipedia.org/wiki/File:Interferometro-Michelson.png

Il moto della terra è assunto essere da sx a dx.

Sia t1 il tempo che ci mette il fotone per arrivare dal rivelatore allo specchio a dx e poi al rivelatore;

Sia t2 il tempo che ci mette il fotone per arrivare dal rivelatore allo specchio in alto e poi al rivelatore;

Sia L il tragitto percorso e sia dato che sia lo stesso per i due specchi.

Sia a la velocità della luce

Sia v la velocità della terra

Si può dimostre, con un pò di pazienza, che la differnza tra i due tempi t1 e t2 è data da:

t1-t2 = (2L/a)*(v^2/(2a^2))

Nel ben noto esperimento è apppunto noto che non si osservò alcuna frangia di interferenza; ossia si arriva alla conclusione che t1= t2 e che quindi he la velocità della luce sia sempre la stessa in tutte le direzioni, indipendentemente dallo stato di moto dell'osservatore; questa fu proprio la posizione assunta da Albert nel formulare il suo principio di relatività.

E' noto dalle cronache che questo esperimento è stata ripetuto tantissime volte nei decenni successivi tantiricercatori, nelle piu' svaraizte condizioni: ad alte quote, sotto la superficie terrestre, in diversi continenti e in stagioni differenti; usando luce stellare, luce laser e raggi gamma; il risultato `e stato inesorabilmente sempre lo stesso: nessuna frangia di interferenza.

Tutto a posto quindi, una prova sperimentale inconfutabile.

Ora, alla luce di infinitesimi ed infiniti, visto che :

v= 3*10 km/sec

a=c=3*10^5 km/sec

Si ha che la differenza tra i due tempi di cui sopra è data da:

t1-t2=(L/3)*10^-16 sec

Ossia essa e' dell'ordine dei 10^-16 secondi.

Ossia il detector lì usato (l'occhio umano) doveva poter risolvere figure di interferenza casuate da uno shift temporale dell'ordine dei 10^-16 secondi (0,00000000000000016 secondi , zero piu' zero meno) .

Non male come performances richieste.
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1422
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Non capisco tanto accanimento.

Ma hai presente l'esperimento? L'interferometro fu girato di 90° e si sarebbe dovuto registrare una differenza nel percorso di uno dei raggi per via dell'etere ed inoltre si sarebbero dovute osservare differenti frange di interferenza, cioè in questa nuova posizione si sarebbero dovute portare le frange scure sulle chiare. Praticamente vi sarebbe dovuta essere una situazione opposta rispetto alle frange di prima della rotazione, cioè uno spostamento. Però questo non fu osservato.
Inviato il: 13/11/2011 22:58
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1423
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Nessun accanimento, siamo sempre nell'ambito delle cose che non si sa se ridere o meno.

Ruotare l'apparecchio non cambia di una virgola il discorso: la differenza tra i due tempi è sempre e comunque delll' ordine 10^-16 secondi (ossia ai fini pratici t1=t2 a meno di infinitesimi di ordine superiore).

Quindi è necessario prima di tutto tarare il sistema in modo tale che sia garantito che esso sia idoneo allo scopo; ossia che sia in grado di apprezzare differenze di tempi di quell'ordine lì; ossia che vi sia una relazione precisa tra tra la differenza dei tempi e le figure che si formano; ossia, come giustamente diceva il mercante "prima mostrare soldi poi toccare cammello", prima si mostra il grafico di dispersione dei dati t1-t2 verso segnale visto (taratura), poi si conclude che.
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Inviato il: 14/11/2011 2:50
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  •  Suspiria
      Suspiria
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1424
Mi sento vacillare
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Boh...ma l'hai capito che non c'entra la velocità della terra perchè non c'è l'etere?

Non si possono buttare li delle formulette senza arte nè parte. Come è inutile che tu dica che non serve girare l'interferometro. E' li una delle riprove dell'esperimento per via delle frange d'interferenza dei due fasci, diversa interferenza in caso di presenza dell'etere.
Inviato il: 14/11/2011 10:29
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  •  ivan
      ivan
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1425
Sono certo di non sapere
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Non mi sono spiegato bene.

Qui un applet java dell'esperimento di che trattasi:

http://www.ba.infn.it/~pierro/Didattica/fisica/relativita/esperimento_Michelson-Morley.php

Il sito giustamente dice :
"Utilizzando questo dispositivo sperimentale Michelson effettuò nel 1881 un certo numero di misure, non rilevando lo spostamento minimo previsto delle frange di interferenza."

Le conslusioni sono di non poca portata: la legge di composizione galileiana delle velocità nel caso della luce non si applica poichè appunto l'esperimento dimostrerebbe che la luce non viene "trascinata" da nessun mezzo fisico con tutto quel che questo implica.

La differenza nelle due freccette raffiguranti nell'aniamzione la luce che viaggia nelllo strumento di misura è appunto la differenza nei tempi di percorrenza, differenza che appunto origina le frange.

Ora l' osservazione è questa: dato che la distanza tra le due freccette in ordine di tempo è circa 10^-16 secondi, è possibile apprezzare le frange di interferenza che questa differenza temporale genera?
Ossia, il sistema di rivelazione era idoneo allo scopo visto le disparità delle grandezze in gioco, disparità che era tale che una incertezza su una misura era maggiore del valore di un'altra misura ?
C'è un solo modo di saperlo ed è empirico ed è il grafico "distanza tra le due freccette/ frangia d'interferenza misurata"; ossia il grafico di taratura dell'apparecchiatura.

Ora, dice la prima legge dell'economia "nulla è gratis"

Faccio un esempio: se voglio prendere il tram, in virtu' di questa legge, devo prima comprare il biglietto e obliterarlo: il biglietto obliterato è la prova che ho pagato e che quindi posso viaggiare.

Ora siccome oltre al fatto che nulla è gratis c'è anche il fatto che la natura è matrigna (come giustamente dicono le leggi di Murphy) e nel nostro mondo fatto di cose materiali madre natura ci impone di pagare prima il ticket della taratura del metro e poi con esso di misurare una data cosa.

Parafrasando: senza biglietto obliterato non posso prendere il tram, allo stesso modo, senza aver pagato il ticket della taratura non posso fare delle misure e non posso quindi trarre delle conclusioni; se si vogliono trarre delle conclusioni , se si vuole cioè viaggiare sul tram, occorre mostare la taratura dello strumento, occorre cioè mostare il biglietto obliterato.

Il seguente video illustra bene la situazione la situazione del biglietto obliterato ("Il testimone è il biglietto timbrato" dice il controllore, non il bollo dell'auto):

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Inviato il: 14/11/2011 21:12
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  •  benitoche
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1426
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Tutti i Paesi sono a sovranità limitata,chi più chi meno
Viviamo in un'epoca in cui l'antica sovranità degli Stati che potevano decidere........di non pagare i debiti è finita

Massimo Cacciari, in occasione della recente puntata del programma L’Ultima Parola su RaiDue.min 07:30


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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 14/11/2011 21:31
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1427
Sono certo di non sapere
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Post doppio sorry
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Inviato il: 23/11/2011 3:28
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1428
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La recensione di Nonciclopedia del noto film di fantascienza Dune è
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Dune

Citazione:


Dune narra quanto la religione e l'abuso di cose che profumano di cannella faccia male.
...

L'universo di Dune è il nostro stesso universo, in un lontano futuro. Grandi famiglie e associazioni mafiose controllano vari pianetini, scannandosi di santa ragione. L'Imperatore incassa tangenti per avere una parte sul commercio di melange, la spezia rispetto alla quale tutti sono rimasti sotto.
...



Appunto, L'universo di Dune è il nostro stesso universo, ma non è quello futuro, è quello attuale.

Nel racconto la spezia era prodotta da vermi che vivevano sottoterra; fantasie appunto, o forse no, visto che leggiamo today:


link articolo

Citazione:

Il fungo dell’Himalaya...

In primavera e in estate, emerge da quelle superfici, come un fungo, una specie di erba rara, molto rara, il cui nome locale più conosciuto è Yarsagumba, ma che ha un corrispondente in latino, Cordyceps sinesis. Non è proprio una pianta nel senso tradizionale, se pensiamo a come nasce. E fa anche un certo effetto sapere che c’è chi la mangia. E’ il parassita di una larva che si sviluppa proprio in quei due territori, una larva che vive sottoterra e che viene attaccata dal parassita, il quale germina all’interno di essa, la uccide e la mummifica, uscendo infine attraverso la testa. Attorno alla raccolta e alla vendita di questo prodotto si è creata una esile economia, che per alcune comunità, in particolare nella parte nepalese, rappresenta l’unico sostentamento. Questo fungo viene cercato e raccolto e poi venduto, soprattutto al confine cinese, dando anche luogo a fenomeni di contrabbando, dopo che le rispettive autorità ne hanno regolato, pur senza vietarla la raccolta.

UNA BATTAGLIA – Nel 2009 ci fu una piccola battaglia nei pressi di un villaggio nepalese che si chiama Nar, tra gli abitanti del posto e un gruppo di cercatori che si erano lì avventurati per trovare le larve mummificate. Morirono in sette e proprio qualche giorno fa, la BBC ha documentato gli esiti del processo a carico di un gruppo di nepalesi che hanno compiuto l’eccidio. Questo episodio offre l’idea delle proporzioni che ha raggiunto il fenomeno della vendita del Cordyceps, i cui prezzi raggiungono ormai cifre ragguardevoli. A questo fungo si attribuiscono, secondo la tradizione, proprietà benefiche sull’organismo,

...


Ne parla nache la BBC

http://www.bbc.co.uk/news/world-south-asia-12110240


L'introduzione di Dune dice " In questo periodo la più preziosa e vitale sostanza dell'universo è il Melange, la Spezia. La Spezia allunga il corso della vita, la Spezia aumenta la conoscenza, la Spezia è essenziale per annullare lo spazio ".

Fantasie di un romanzo, ovviamente.

Ma facendo un giro sul web si legge che secondo taluni in pratica questo fungo, il Cordyceps sinesis, è una specie di toccasana: migliora tutto, dal metabolismo di zuccheri e lipidi alla prevenzione di malattie passando per l'aumento delle proprie performances fisiche.

Sarà vero ?

Non lo so, ma la sintesi del discorso è che che anche nel nostro mondo vale un aforisma di Dune : "Chi controlla la spezia, controlla l'universo!" (Barone Vladimir Harkonnen).
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Inviato il: 23/11/2011 3:28
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  •  hendrix
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1429
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Questo è il nuovo logo della città di Salerno.

E' costato la bellezza di 200.000 euro. (duecentomila)
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  •  Spiderman
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1430
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Citazione:

hendrix ha scritto:


E' costato la bellezza di 200.000 euro. (duecentomila)


Niente da dire, li merita tutti!!
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"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
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  •  hendrix
      hendrix
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1431
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Mangiò l'insalata di Fukushima. Ora ha la leucemia

Voleva tranquilizzare la popolazione giapponese a aiutare gli agricoltori locali dopo il grave incidente nucleare di Fukushima dello scorso marzo, e per questo ha mangiato davanti alle telecamere delle verdure coltivate nelle vicinanze della centrale danneggiata.
Ora però a Otsuka Norikazu, famoso presentatore della tv giapponese, i medici hanno diagnosticato una leucemia linfatica acuta.
Inviato il: 25/11/2011 18:48
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1432
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Citazione:

Spiderman ha scritto:
Citazione:

hendrix ha scritto:


E' costato la bellezza di 200.000 euro. (duecentomila)


Niente da dire, li merita tutti!!


Direbbe A. De Curtis : "Bazzecole, quisquilie, pinzellacchere " visto quel che dicono qui: link articolo

Citazione:


Finalmente possiamo tirare le somme dei soldi sperperati dal defunto Governo ..... . Tra "tour elettorali, difesa dei dialetti, comitati ed enti inutili, moltiplicazione di uffici, dicasteri e poltrone", segnaliamo alcune cosuccie:
1 milione e 600 mila euro: tour "Governincontra", propaganda di Governo portata in giro in tutta Italia dal Ministro Rotondi e dal Sottosegretario Santanché.

3 milioni di euro: denaro "corrisposto alla Rai" dal Sottosegretario Bonaiuti per un misterioso accordo di collaborazione "tra Repubblica Italiana e Repubblica di San Marino", firmato nel lontano 1987.

Più di 7 milioni di euro: "diffusione di notizie italiane" in tutto il mondo (i soldi finiscono ad alcune agenzie di stampa). Sottosegretario Bonaiuti.

626 mila euro: "patto radiotelevisivo" tra Italia e Tunisia. Sottosegretario Bonaiuti.

5,4 milioni di euro: nuovo portale internet Italia.it (da sommarsi agli sprechi milionari di Francesco Rutelli). Ministro del Turismo Brambilla.

6, 3 milioni di euro: struttura "per il rilancio dell'immagine dell'Italia". Ministro del Turismo Brambilla.

255 mila euro: "Conferenza nazionale del turismo", voluta dal Ministro del Turismo Brambilla.

408 mila euro: costo del "sistema di allerta anti-droga precoce", del tutto fallimentare, voluto dal Sottosegretario Giovanardi.

4,5 milioni di euro: soldi investiti dal Ministro Brunetta nel progetto "Un cappuccino al giorno".



Approfondimenti: qui - link

Ma tranquilli, non succederà nulla, noblesse oblige, si sa, la classe non è acqua:
link articolo due pesi due misure
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Inviato il: 25/11/2011 22:10
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1433
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In un 3ad in home un utente diceva che si dava da fare per non dare i suoi dati, intesi come abitudini a comprare certe cose, al "sistema".

In realtà i nostri dati vengono monitorati di continuo dal navigatore che usiamo; il mio browser ormai è telepatico: sia che cerchi un'albergo, sia che cerchi un'auto usata o nuova o da affittare, sia che cerchi un forum di misteri et similia, prevede già dove voglio andare a parare e mi propone risposte ad hoc cucite sulle mie abitudini.

Oggi il Corriere ha un'articolo su dove finiscono i nostri dati, le nostre e-mail, i nostri dati in generale.

link articolo

Citazione:


Dentro il SuperNap - Il centro di tutti i (nostri) segreti

Nel deserto i dati di Google, Apple, eBay e molti altri.

Qui la Rete ha un corpo e un cervello


LAS VEGAS - A pochi chilometri dal circo di elettricità e luci di Las Vegas, in mezzo al deserto del Nevada, c'è un posto dove si può toccare Internet. L'indirizzo 7135 S Decatur Boulevard è sconosciuto ai tassisti. E all'ingresso si viene accolti da un cordiale man in black che dietro il sorriso ha una postazione con 8 mitragliatori a portata di mano. Ma per ironia della tecnologia l'enorme capannone bianco non è sfuggito all'occhio di Google Earth. È SuperNap, il più potente e strategico data center degli Stati Uniti a cui il Corriere ha avuto accesso. Dentro questo chilometrico budello di server assemblati in maniera ergonomica per ridurre al minimo la dispersione energetica girano i filtri per la posta di Google o gli acquisti dell'App Store della Apple. Ebay, Cisco, Fox Tv, le nuvole di Joyent che da questa settimana gestiranno anche gli 8,5 milioni di account di posta italiana di Libero e i segreti di NewsCorp, tutti in un unico spazio. Già così se ne potrebbe immaginare l'importanza, ma c'è qualcosa di più rilevante degli stessi dati che qui vengono processati

....

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Inviato il: 27/11/2011 21:12
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  •  Calvero
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1434
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Ivan, segnalalo a Massimo questo articolo. E andrebbe anche messo nell'angolo delle cose preoccupanti.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 28/11/2011 5:34
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1435
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L'avrei voluto postare lì, ma confesso che mi hanno turbato gli ultimi post lì presenti ragion per cui ho usato questo 3ad qui.

Ciao .
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Inviato il: 28/11/2011 22:08
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1436
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"LAS VEGAS - A pochi chilometri dal circo di elettricità e luci di Las Vegas, in mezzo al deserto del Nevada, c'è un posto dove si può toccare Internet. L'indirizzo 7135 S Decatur Boulevard ...."

Oltre alla tecnologia e alle luci sfavillantii della città del vizio per antonomasia, c'è anche un'altra città, che in tanti conoscono ma che in pochi raccontano.

Ne parla l'espresso in questo servizio:
link Sopravvivere sotto Las Vegas

Contraddizioni presenti in tutte le città sembra la risposta piu' ovvia.

Purtuttavia rimane un senso di sconforto per diversi motivi .

Innanzitutto la nazione piu' ricca e potente del pianeta, quella che divora un mare di risorse, si dimostra indifferente al destino dei meno fortunati. Nulla di nuovo sotto il sole, ovvio è sempre stato così, specialmente in quelle contrade.

Ma ogni volta che si vede volate l'arma ipertecnologica costata una fortuna dei soldi dei contribuenti andare ad incenerire un qualcosa dall'altro capo del mondo, il pensiero va all'ovvio fatto con quei soldi si sarebbe potuto aiutare chi non può piu' correre nella giungla metropolitana.

Non per altro, ma per una questione di civiltà, che non si dovrebbe misurare in quanto si spende in bombe "intelligenti", ma in quanto è realmente umana una società che non abbandona la gente al proprio destino .

L'altra cosa che colpisce sono alcuni steps dell'articolo; dicono "gni tanto risalgono in superficie e cercano fortuna al tavolo verde", non dicono "... cercando un lavoro", non dicono ..."al tavolo verde".
Come faranno poi ad andare a sedersi al tavolo verde a cercar fortuna visto che non hanno il becco di un quattrino non lo spiegano, chissà perchè poi .


Dicono poi. <<"Sin City era come Roma dell'epoca romana, Parigi del dopo rivoluzione o New York degli anni Ottanta. Una parte della popolazione viveva sotto terra. A Roma i cristiani nelle catacombe, a Parigi i rivoluzionari nelle fogne, a New York i reietti dello sviluppo nella metropolitana. A Las Vegas nei tunnel ci sono ancora quelli che hanno perso tutto, ma proprio tutto".>>

Paragonare quel degrado lì ai rivoluzionari di Parigi o ai cristiani dell'antica Roma è cosa fuori luogo e se la potevano risparmiare.

In sintesi quando si tratta di descrivere le contraddizioni degli states gli articoli sono sempre edulcorati , caso mai si va a turbare il mito della frontiera, hai visto mai che.

Ma il bello è che l'edulcorazione ha anche una componente di misticismo:" il cercar fortuna al tavolo verde", " essere come gli antichi pionieri che ".

Il perchè è ovvio.
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Inviato il: 30/11/2011 4:58
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1437
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E' di questi giorni la cronaca di una nuova missione su marte da parte di un sistema robotizzato.

Ben venga la ricerca scientifica e l'esplorazione di nuovi orizzonti, ci mancherebbe altro.

Purtuttavia marte è un luogo che riserva sempre tante sorprese, dal felino delle prime immagini che abbiamo ottenuto al marziano che capolino tra le rocce all'esserino che guarda incuriosito il nostro robot.

Ovviamente è sempre stata pronta la risposta dei debunker la cui sintesi è che non c'era nessuna testa di orso tra le rocce e che nessuno aveva poggiato un sasso enorme tra le scie delle ruote del rover.

Nel frattempo però i complottisti domenicali devono cambiare di nuovo occhiali perchè si leggono cose curiose, ad esempio che nell'ultima missione su marte hanno mandato una copia dei lavori di Leonardo, come spiegano egregiamente in questo link qui:
link Leonardo su marte .

Le opere di Leonardo, morto esule in Francia va però ricordato , hanno sempre affascinato e oltre ai musei, tante mostre si sono sempre tenute in tanti luoghi.

Ma il punto è proprio questo. va bene e ben venga che la mostra delle opere di Leonardo sia fatta anche all'Ipermercato dietro casa, ma fare una mostra delle opere di Leonardo su marte implica che ci sia qualcuno su marte che le apprezza ...
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Inviato il: 30/11/2011 5:31
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  •  Edmondo
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1438
Ho qualche dubbio
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forse già l'avete letto ieri..

http://notizie.tiscali.it/articoli/scienza/11/11/creato-olanda-variante-virus-h5n1.html

edit: forse andrebbe messo nell'angolo delle cose preoccupanti?
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1439
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In illo tempore la rivista Avvenimenti aveva detto chiaramente a cosa serviva l'alta velocità e che di certo non serviva a quel che doveva servire ossia garantire il diritto alla gente di spostarsi.

E aveva ragione Avvenimenti a dire cosa sarebbe stata l'alta velocità visto quel che leggiamo today:

Ferrovie e classi blindate

Citazione:


30 novembre 2011

Carrozze chiuse per chi è in seconda classe: le nuove regole di Moretti

....


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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1440
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Da qui, link articolo

Citazione:


Di Jacopo Fo

1 dicembre 2011


La crisi non esiste! E’ solo terrorismo dei media. Nessuno si vuol comprare il debito italiano? E a noi che ce ne frega?

Devo fare autocritica. Sono caduto anch’io nella rete dei mass media.
Mi ha aperto gli occhi una lunga discussione con Vincino.
La storia della crisi è una favola inventata dagli speculatori dell’alta finanza e tutta quella roba lì!
Non rischiamo di precipitare in un nuovo medioevo con città incendiate, bambini affamati e bande mercenarie che controllano il territorio.
E’ la solita favola che serve per spaventare la gente, far fare le montagne russe agli indici azionari e lucrare vergognosamente sui future sugli spread dei Btp.
Tutta roba sporca che se fossimo in un paese civile se la tocchi ti danno 10 anni di lavori forzati. E poi ti picchiano.
Le prove dell’imbroglio erano sotto i miei occhi e non le vedevo.

Punto primo: aveva ragione Berlusconi a dire che la nostra economia va a gonfie vele. Solo bisogna imparare l’aritmetica. E’ vero o non è vero che un terzo dell’economia italiana è in nero? Come si fa a calcolare il Pil solo sull’economia legale in un paese dove l’illegalità trionfa? Rifacciamo i conti aggiungendo l’economia illegale, l’evasione fiscale e quella contributiva e vediamo che il rapporto tra debito pubblico e Pil in Italia è il migliore d’Europa. Forse del mondo.

Secondo: l’Italia non è piccola come la Grecia o il Portogallo.
L’Italia è l’ottava potenza industriale del mondo! Siamo grossi e siamo grassi, vecchi e scaltri. Sono millenni che spagnoli, francesi, arabi, vichinghi, tedeschi, austriaci e americani cercano di fare i prepotenti con noi ma siamo sempre riusciti a svicolare.
È vero abbiamo un problema di debito. Ma c’è tanta gente piena di debiti che campa benissimo. Basta non pagarli, i debiti. Noi non abbiamo un debito qualsiasi: abbiamo un debito colossale, un super cazzutissimo debito astronomico! Se noi semplicemente smettiamo di pagare salta l’economia mondiale.
È la storia della mela: se rubi una mela finisci in galera, se rubi una nazione ti fanno re. Se hai un piccolo debito la banca ti sequestra tutto ma se hai un debito colossale la banca è tua!
Allora è meglio se tutti si danno una calmata perché se saltiamo noi tutto il pianeta torna all’economia medioevale.
Riconosciamo che abbiamo un debito ma vogliamo uno spread più basso della Cina. E lo vogliamo al limone, possibilmente sopra un piatto d’argento e servito in guanti bianchi.
E ce lo dovete chiedere per favore.
Sennò son cavoli acidi!

L’unica cosa che dobbiamo fare è incaricare uno con le palle per trattare con il resto del pianeta. Monti non ha la faccia abbastanza cattiva. Mandiamoci Totò Riina a spiegare come stanno le cose a Obama, alla Merkel, ai cinesi e ai brasiliani.
Riina va lì e gli dice: “Avete presente l’Apocalisse? Ecco, metteteci pure il Diluvio Universale, e le trombe di Gerico… E ancora non siete arrivati a capire quello che vi succede se ci rompete le palle a noi italiani. Fino a oggi ci siamo limitati a insegnarvi a mangiare la PIZZA. È ora che impariate il PIZZO.”

E anche la storia della macelleria sociale non è vera.

Adesso vedrete che Monti mi dà retta e finalmente parte la rivoluzione ecotecnologica. Abbiamo 10 milioni di tetti da isolare e ricoprire di pannelli solari, 10 milioni di caldaie e 100 milioni di finestre da sostituire, 20 milioni di automezzi da convertire a gas e elettricità. I soldi ci sono: lo Stato italiano spreca nell’inefficienza energetica almeno 40 miliardi di euro all’anno, cittadini e imprese almeno 3 volte tanto. E i tetti delle case italiane non si possono mandare in Cina per isolarli. Bisogna isolarli qui! Ecco dove trovare 4 milioni di posti di lavoro, altro che disoccupazione.

E poi vedrete che Bersani scopre che non solo gli operai tedeschi guadagnano quasi il doppio di quelli italiani ma grazie ai gruppi di acquisto globali, gestiti in collaborazione con i sindacati, il loro denaro ha un potere d’acquisto superiore del 20%. E quando mai le lotte contrattuali hanno ottenuto aumenti del 20%?
Mai.

E per concludere: il delirio burocratico e lo spreco dello Stato, la corruzione, l’evasione fiscale, l’esosità della Casta e le criminalità ci costano 500 miliardi di euro all’anno.

Quando si buttano 20 metri cubi di banconote, ogni anno, non si possono rompere le scatole con la crisi!


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Inviato il: 2/12/2011 4:57
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