Ahmadinejad: "Israele criminale
sparirà dalle carte georgrafiche"

TEHERAN - Domani sarà a Roma, dove lo attendono il vertice Fao e le polemiche sulla condotta internazionale del suo Paese. Ma il leader iraniano Mahmoud Ahmadinejad non placa la sua furia oratoria e torna all'attacco di Israele: "E' alla fine e verrà presto eliminato dalle carte geografiche".

"Il regime sionista criminale e terrorista - continua Ahmadinejad - ha una storia di 60 anni di saccheggi, aggressioni e crimini". Poi, nello stesso discorso, profetizza la fine della potenza americana: "Il tempo delle potenze tiranniche è finito e con la vigilanza e la solidarietà tra i popoli, gli Usa e tutte le potenze sataniche se ne andranno e la giustizia arriverà".

Il presidente parlava agli ospiti stranieri arrivati a Teheran per assistere, domani, alle cerimonie per il 19/o anniversario della morte del fondatore della Repubblica islamica, ayatollah Ruollah Khomeini.

Intanto, sul fronte delle complesse trattative sul nucleare, arriva uno stop al desiderio dell'Italia di entrare a far parte del gruppo dei 5+1 (ovvero i cinque paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza Onu più la Germania). Il governo tedesco non appoggia la proposta di Roma di partecipare direttamente.

(2 giugno 2008)

p.s. notare il classico titolo MEMRI style..

(post autorimosso perchè doppio)

l capo della diplomazia di Teheran aveva rivolto un appello ai musulmani a ''spazzare via" Israele: "Come disse l'imam Khomeni, se ogni musulmano versasse un bicchiere d'acqua su Israele, Israele scomparirebbe".

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E' una frase che, in questo caso, mi sembra del tutto chiara e circoncisa.

fonte:

http://www.adnkronos.com/IGN/Esteri/?id=1.0.2217913802

sembra che dalla fonte IRNA abbia parlato di regime criminale e non di cancellare lo stato di israele

"As to the Israeli atrocity in the occupied lands, Ahmadinejad said the CRIMINAL REGIME which has been plundering the wealth of the oppressed Palestinian nation and has been murdering innocent people in the past 60 years, "has reached its end and will disappear from the SCENE".

l'articolo linkato da fabrysound dimostra quanto la repubblica delle banane e tutto il resto della carta pulisciculo da edicola, sia comandato da tanti viscidi goebbels proni ai soliti voleri imperialisti..
Citazione:
ah beh, se buio dev'essere, spegnamo pure l'ultimo neurone.

BIS....

guarda che ho scritto...circoncisa!



ah beh, se buio dev'essere, spegnamo pure l'ultimo neurone.

Il neurone ultimo probabilmente lo sta spegnendo ballarò stasera.....con sta storia di Amadinejad che vuole far fuori israele.

Napolitano non perde l'occasione:
http://www.apcom.net/newspolitica/20080603_210101_3c6f386_40808.shtml

ecco fatto. Israele deve sentirsi protetto e allora ci potrà essere uno stato palestinese.
Dobbiamo mandargli qualche psicologo? Fare delle terapie di gruppo?
Così quando si sentirà sicuro potrà anche finire la mattanza iniziata ben sessant'anni fa.

Ciao

giusto come archivio mettiamo la frase iniziale "pietra dello scandalo" che viene poi "ribadita" quest'anno :

"Che cosa ha detto realmente Ahmadinejad? Cominciamo col citare le sue parole precise in persiano [4]: «Imam ghoft een rezhim-e ishghalgar-e qods bayad az safheh-ye ruzgar mahv shavad».

Ecco ora la citazione nella sua interezza, direttamente tradotta in inglese:

«The Imam said this regime occupying Jerusalem must vanish from the page of time»

[e cioè in italiano e altrettanto direttamente: «L’Imam diceva che il regime che occupa Gerusalemme deve sparire dalla pagina del tempo», NdT]

Traduzione parola per parola:

Imam (Khomeini) ghoft (said) een (this) rezhim-e (regime) ishghalgar-e (occupying) qods (Jerusalem) bayad (must) az safheh-ye ruzgar (from page of time) mahv shavad (vanish).

[Stessa cosa in italiano:

Imam (Khomeini) ghoft (diceva) een (questo = il) rezhim-e (regime) ishghalgar-e (occupante = che occupa) qods (Gerusalemme) bayad (deve) az safheh-ye ruzgar (dalla pagina del tempo) mahv shavad (sparire). NdT] [7] "

Da P.O.L

Alla faccia della cartina geografica

Ciao

Olmert a Bush : " Attacchiamo l'Iran"
Mercoledì, 04 giugno 2008
Guerra
"Olmert a Bush: attaccare in Iran": questo il drammatico titolo di prima pagina del quotidiano Yediot Ahronot, a poche ore da un incontro a Washington fra il presidente degli Stati Uniti e il primo ministro di Israele.

Secondo un inviato del giornale, il premier israeliano si accinge a dire che vanno inasprite le iniziative internazionali per impedire all'Iran - che minaccia di cancellare Israele dalle carte geografiche - di dotarsi di armi nucleari. Fra queste iniziative deve essere inclusa anche una eventuale operazione militare contro installazioni nucleari iraniane, hanno detto a Yediot Ahronot fonti imprecisate vicine ad Olmert.

Da parte sua la radio militare ha aggiunto che Olmert ha portato con se' informazioni aggiornate dell'intelligence di Israele circa il potenziale nucleare dell'Iran e la possibilita' che esso sia utilizzato a fini militari.

Ieri Olmert ha affermato che i progetti atomici di Teheran "devono essere fermati con ogni mezzo possibile". In un discorso di fronte ai delegati della Aipac (la lobby filoisraeliana a Washington) ha accennato a "misure drastiche" che dovrebbero essere adottate nei confronti dell'Iran ma non ha parlato esplicitamente di azioni militare concrete.

da www.rainews24.it

Hi-speed
PZ: perchè Olmert e compagnia cantante non ci vanno da soli ad attaccare l'Iran?

Citazione:0
Probabilmente dopo le legnate che hanno preso in Libano l'anno scorso dagli hezbollah armati di miccette e fischiabotti, il grande Tshal non se la sente di prenderne altrettante dai ben più armati iraniani...

Citazione:
Perche' e' l'economia statunitense che e' al collasso...
(... e del resto dell'impero ...)

mc

Citazione:

In una domanda fatta da un giornalista di Sky, Ahmadinejad ha risposto che si tratta di "una profezia che molti analisti già sanno" e non di una minaccia vera e propria. Ambiguo come al solito. Ma anche astuto: del resto gli scacchi sono stati inventati in Persia.

E' evidente che si tratta di provocazioni.
Ma credo che il loro scopo sia quello di isolare Israele; sembra paradossale perchè tutti i politici si sbracciano a gridare all' anti-semitismo (lo stesso Maroni che normalmente applaude chi getta sterco sulle moschee si è già prontamente genuflesso in sinagoga) e a mostrare solidarietà all' indifeso staterello medio-orientale. Ma la verità è che in Iran ci sono enormi interessi economici proprio da parte di paesi europei (tra cui l'Italia.. vedi FIAT e Mediobanca per dirne due): se si continuasse a fare affari con l'Iran - e Ahmadinejad lo sa bene - la forza politica di Israele non potrà che essere ridimensionata.
Banalizzando.. qualcosa del tipo: Ahmadinejad ci manca di rispetto e voi non fate embarghi contro l'Iran?

Insomma.. un conto è genuflettersi nelle sinagoghe - certo non fa molto Bravehearth Padano (nè per par-condicio Piccolo Balilla) - un altro è obbligare banche e multinazionali a interrompere i lucrosi affari avviati in Iran. Perchè ci si rimettono soldi veri.
Ma quale embargo???

In definitiva mi pare che siano minacce utili solo per testare la solidità dei vari fronti politici.

A tal proposito, ecco chi sarà il prossimo comandante in capo:

http://www.corriere.it/Esteri/2008/Primarie_USA/obama_nomination_411e66a4-31f8-11dd-a39e-00144f02aabc.shtml

"«SEMPRE AL FIANCO DI ISRAELE» - Gli Stati Uniti resteranno sempre «al fianco di Israele e Gerusalemme deve restare capitale» ha detto Obama parlando a Washington davanti alla platea dell'associazione israelo-americana, nel suo primo discorso pubblico dopo aver conquistato matematicamente la nomination.

CONTRO L'IRAN - Con la nomination democratica in tasca, ha annunciato che da presidente si impegnerà a «eliminare» la «minaccia» che il programma nucleare iraniano rappresenta per Israele e il Medio Oriente. «Non scenderò mai a compromessi quando si tratta della sicurezza del popolo israeliano», ha aggiunto raccogliendo un lungo applauso. Obama ha affermato che «farà tutto il possibile», ripetendo per tre volte la parola "tutto", per evitare che l'Iran possa entrare in possesso di un ordigno nucleare. «Non esiste più grande minaccia dell'Iran per Israele e per la pace e la stabilità nella regione», ha detto Obama. «Il pericolo posto dall'Iran è così serio e reale che il mio obiettivo sarà eliminare questa minaccia» ha aggiunto il senatore afro-americano. «Lascerò sempre - ha aggiunto Obama - la minaccia di un'azione militare sul tavolo per difendere la nostra sicurezza e quella del nostro alleato israeliano».

BUSH SI CONGRATULA - Al candidato afro-americano sono arrivate nel frattempo le congratulazioni dell'attuale inquilino della Casa Bianca, George W. Bush. «Il senatore Obama ha fatto una lunga strada per diventare il candidato del suo partito - ha commentato la portavoce Dana Perino, che non ha detto se Bush telefonerà al senatore dell'Illinois -. E il suo successo storico riflette anche il fatto che il nostro Paese ha fatto progressi»"

Con le congratulazioni del comandante ancora in carica.
Per la serie: passano gli uomini, ma i valori restano.

Si profila dunque una prossima nuova guerra!

ho sentito un'intervista al TG3 pomeridiano di Ahmadinejad e non mi è sembrato poi così tracotante... anzi, tutt'altro... però se lui è il cattivo allora bisogna andargli addosso per forza.

Citazione:

Ne dubito.. le solite battute dei politici per guadagnare consenso, specie dopo le accuse ad Obama di essere troppo filo-islamico.
E in effetti più che in una nuova guerra l'america dovrà impegnarsi per uscire da quelle ancora in corso.
La sola avventura irachena è già costata più di quella in Vietnam (e sta puntando ai costi della seconda guerra mondiale!), si è rivelata un fallimento militare ed economico, un disastro politico sia sul fronte interno, dell'opinione pubblica, che su quello delle relazioni internazionali . L'america è stanca, è in recessione e non ha più risorse nè economiche nè politiche per iniziare una nuova guerra.

E infatti, a dimostrare questo, Ahmadinejad alza un po' il tiro.

Citazione:

Andiam bene. Comincia/no già a fracassarmi gli zibidei adesso, pensa tra cinque mesi.

Hi-speed

Citazione:
Non per contraddirti per forza... ma questa di solito, non e' la vera ragione per cui si entra in guerra... (a parte l'interesse strategico-economico-politico...)

Il costo?
Solo qualche tonnellata di foglietti verdi sponsorizzati dagli automobilisti e i condomini un po' di tutto il mondo... oltre che le tasche dei cittadini americani, che per cantare l'inno si alzano in piedi e mettono la mano sul cuore, invece di tenerla stretta sul portafoglio...

... forse c'e' la Cina (e gli affari fatti con il regime...) dietro? ... ecco perche' la spavalderia...?

...ma spero, vivamente, che tu abbia ragione... ovviamente.

mc

perchè Olmert e compagnia cantante non ci vanno da soli ad attaccare l'Iran?

la donnetta viziata minaccia ma è il marito gorilla che mena.. è sempre così.

Ahmadinejad sarà pure un bigotto baciapile strozza-giovani (e anche un pò strozza-gay), ma di certo a tale ometto non si può rimproverare di essere un babbeo.. (al contrario del suo collega uscente americano)

lo stesso Maroni che normalmente applaude chi getta sterco sulle moschee si è già prontamente genuflesso in sinagoga) e a mostrare solidarietà all' indifeso staterello medio-orientale

chissà perchè mi viene in mente un certo manifesto.. massì dai, quello dei palestinesi delle riserve! ah no.. erano indiani..

Gli Stati Uniti resteranno sempre «al fianco di Israele e Gerusalemme deve restare capitale» ha detto Obama parlando a Washington davanti alla platea dell'associazione israelo-americana, nel suo primo discorso pubblico dopo aver conquistato matematicamente la nomination.

si può leggere anche al rovescio: la nomination è stata conquistata matematicamente in quanto è stata presa una posizione gradita all'israel lobby. Il solo pensare ad una soluzione a due stati, o il criticare morbidamente una qualche azione di israele equivale ad essere marchiati come "nazisti dell'illinois" a cui segue la chiusura automatica dei rubinetti dei fondi. I fondi, già.. that's democracy.

E infatti, a dimostrare questo, Ahmadinejad alza un po' il tiro.

concordo con mc. La crisi americana è solo di facciata, è solo la classe media che ci rimette con i verdoni del monopoli stampati a carrettate. E noi poveri pirla che continuiamo a pagare il petrolio valutato in dollari.

mc:

Citazione:

La vera ragione per fare una guerra è.. fare una guerra. Ovviamente.
Non importa se in Iraq, in Burundi o sulla Luna, se contro i talebani o i piccoli aiutanti di babbo natale.
L'importante è deviare i soldi pubblici nelle tasche di chi sappiamo.
Certo.

Ma per farlo bisogna avere un minimo di consenso e di stabilità altrimenti il giochetto diventa complicato. Ovvero costoso e con margini di guadagno inferiori. L'americano tende a sbattersene delle atrocità compiute dal proprio governo (specie se fatte in nome della Libertà e della Democrazia) ma si incazza di brutto se il proprio stile di vita peggiora (in tal caso Libertà e Democrazia possono anche andare affanculo).
E secondo me è quello che sta succedendo.

E poi il libro bomba dell'ex portavoce della Casa Bianca, Scott McClellan, non è una buona pubblicità per fare una seconda guerra.. magari basata su pretesti simili alla prima.

Senza contare che il conflitto in Iraq, paragonato a quello ipotetico in Iran, assomiglierebbe ad una scampagnata domenicale. E comunque dall'Iraq bisogna ancora uscire!

BlSabbatH:

Citazione:

Di sicuro non sono i banchieri a fare la fame ma la crisi c'è eccome.
Gli USA si fondano proprio sulla classe media! E la classe media a foraggiare i criminali dell'umanità al governo e a dargli (misteri della democrazia) appoggio politico.

Citazione:

Credi davvero che se lo pagassimo in euro sarebbe meglio? E perchè mai?

Attenzione però: la risposta è molto meno ovvia di quello che sembra e ci riporta direttamente ai veri motivi per cui il perfido Ahmadinejad è stato censurato.

Rick:

Hai postato un articolo interessante.

Ad Ahamdinejad basterebbe, tanto per cominciare, vietare l'esportazione di petrolio che, facendo una sosta di comodo in Olanda, giunge in Israele proprio da quelll'Iran che vorrà pure la distruzione dello stato ebraico ma intanto ne è il principale fornitore energetico. Potrebbe pure, il Presidente iraniano, bloccare i rapporti commerciali tra i due Paesi, per non parlare delle importazioni di armi israeliane.

Già..

Non ci azzardiamo nemmeno a sognare un dietrofront in Iraq ove gli iraniani sono forza di occupazione, insieme agli inglesi, agli americani e agli israeliani e, con questi ultimi, preparano e addestrano battaglioni della morte.

Ce ne eravamo dimenticati. Ooops...

Come potrebbero gli americani attaccare i propri alleati? Il loro biglietto di ritorno dall'Iraq?

Intanto lo spettro di un antisemita nuclearizzato compatta le comunità ebraiche mantenendole asservite alle loro oligarchie, in Europa si rinnova lo spettro di un nemico esterno, accarezzando quanto possibile la favola dello “scontro tra religioni”, i rapporti internazionali sono tenuti, solo in linea ufficiale, ovviamente, nel lessico e nelllo spirito cari agli americani. E intanto prosegue la macellazione dei palestinesi e degli iracheni, la schiavitù dei tibetani, cresce la fame nel mondo e noi veniamo distratti da autentiche pagliacciate con cui ci nascondono l'essenziale.

Chi ha scritto l'articolo meriterebbe il nobel..

Osservo umilmente che a guadagnarci è anche lo stesso Ahamdinejad che a fare la parte del paladino anti-imperialista e anti-israeliano scuce un po' di consensi anche in patria. Che astuzie.

In effetti questo articolo postato da Rick apre squarci interessanti.
Se per un momento ci sforziamo di ricordare che l'apparenza delle cose, il "primo livello" del messaggio trasmesso per così dire, non corrisponde quasi mai alla loro essenza reale (e ciò è tanto più verosimile nelle relazioni diplomatiche), quello che si disvela è uno scenario interessante.
Il teatrino del "dagli all'Iran" porta vantaggi un po' a tutti: a Israele perché giustamente "lo spettro di un antisemita nuclearizzato compatta le comunità ebraiche mantenendole asservite alle loro oligarchie"; agli USA per distogliere l'attenzione dai problemi veri (recessione, scandali interni e pantano iracheno); ad Ahmadinejad, perché rafforza la sua figura all'interno dell'Iran, in quanto passa per martire e piccolo Davide contro il golia Usraeliano (altrimenti perché non ha mai smentito la frase falsamente attribuitagli di voler "cancellare Israele dalle carte geografiche"? eppure sarebbe stato semplice, invece ha deciso di lasciare la provocazione...).
Sarà per questo che anche Obama davanti all'AIPAC ha fatto proclami guerreggianti contro l'Iran: si è letto il copione, ed ha deciso che, almeno in questa fase, reggere il gioco alla finzione può portare solo vantaggi.
Tanto, tra il dire e il fare...

A voler ben vedere, quindi, tutto torna.
Ma noi, si sa, siamo "i soliti complottisti".

Nel frattempo continuano a succedere
di QUESTE COSE.......

Dall'articolo di oggi su repubblica on line:



Al contrario, Ahmadinejad nello stesso discorso ha avuto parole di gratitudine per l'Italia, in riferimento alla sua partecipazione al vertice della Fao a Roma, sostenendo di avere ricevuto il sostegno di
giornalisti, uomini d'affari e docenti, che si sarebbero però lamentati di non poter esprimere le loro idee a causa delle pressioni dei "sionisti".

e poi.....

Il presidente iraniano ha aggiunto che erano "800, ansiosi di udire la voce della nazione iraniana", i giornalisti presenti ad una conferenza stampa da lui tenuta dopo il suo intervento al vertice della Fao. "E' la prima volta - ha aggiunto - che questo accade nella Storia d'Europa". Alcuni di questi giornalisti, ha raccontato, "con le lacrime agli occhi", lo hanno avvicinato in seguito, per esprimergli la loro speranza in una "vittoria della nazione iraniana".

Il finale interpretatelo voi.....a me sa leggerissimamente di presa per il culo nei confronti di Ahmadinejad, ma giusto un pò eh!