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   Scienze Economiche
  Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso

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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#661
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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Ai massoni non frega nulla degli USA. Le nazioni per loro sono solo uno strumento e un passaggio necessario per giungere al loro scopo finale.
Inviato il: 25/10/2008 14:09
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#662
Dubito ormai di tutto
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Ai massoni non frega nulla degli USA. Le nazioni per loro sono solo uno strumento e un passaggio necessario per giungere al loro scopo finale.

Stai dicendo che le "previsioni" di Biden potranno manifestarsi "in casa"!?
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Inviato il: 25/10/2008 14:20
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#663
Dubito ormai di tutto
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Da u-oy-topos middle Oceania
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Citazione:
La strategia dei massoni è sempre stata quella di creare una costante percezione di "crisi" e "pericolo", perchè gli esseri umani in questo stato "concedono maggiore potere ai leader".


E la nostra parte qual'è?

Citazione:
trovo questo sito fantastico


Babbo natale ti porterà tanti belli doni, un sacco pieno di fragole da mangiare quando ci sarà crisi.

Citazione:
è il mio primo commento...
questo sito è fantastico!!!


Babbo natale a te porterà un allineamento di soldati sotto casa tua.
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1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Inviato il: 25/10/2008 14:43
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  •  Fabyan
      Fabyan
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#664
Mi sento vacillare
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Da nowhere
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Citazione:

chris71 ha scritto:
Se per uscire dalla crisi del 1929 e portare gli USA e la loro economia in vetta ci volle una guerra mondiale, non mi sembra per nulla insensato pensare che l'attuale crisi finanziaria possa essere risolta in modo analogo inscenando una pandemia da virus (di laboratorio, ma questo fatto sarebbe ovviamente taciuto) che colpisca tutte le economie avversarie agli USA mettendole in ginocchio e innescando di riflesso guerre, rivolte, migrazioni di massa, imposizione della legge marziale ecc che richiederebbero anche un intervento armato. Dopo aver dato il loro supporto militare alle nazioni colpite, infine gli USA "scoprirebbero" il vaccino e tutto il mondo sarebbe nuovamente debitore (anche e soprattutto in termini economici) nei loro confronti.
Se io fossi una delle teste pensanti del gotha di massoni lo scenario lo imposterei esattamente così, con un nemico ad hoc invisibile e ancor più imprendibile di BinLaden e Co come può esserlo un microrganismo.


Nun se po' fa, c'hanno gia' fatto er filmeeee
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Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... E pubblica il falso. (Mark Twain)
Inviato il: 25/10/2008 18:36
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  •  vernavideo
      vernavideo
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#665
Dubito ormai di tutto
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Da Lussemburgo
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Ciao Descartes,
Citazione:
Stavolta stanno manipolando le classi dirigenti, e quelle non si spaventano facilmente, a meno che non vedano i propri soldi sparire improvvisamente nel nulla. Per creare un cambiamento globale ed imporre una nuova bretton woods che centralizzasse il controllo finanziario, avevano bisogno di un cataclisma, di una crisi di dimensioni epocali che mettesse tutti i vertici in ginocchio. E nel '95, con un nuovo strumento finanziario costruito ad hoc, i cds, ed una deregolamentazione del settore immobiliare, l'hanno creata.


Non ho elementi per confermare o smentire una tesi del genere, ma confesso che non riesco a immaginarmi un gruppo coeso di persone che riesca a mettere su un piano del genere. nah! sono troppo occupati a scannarsi a vicenda.
Penso sia piu' probabile che esistano diversi gruppi di potere e la massoneria sia solo uno di questi. tra questi gruppi, come anche all'interno di questi gruppi esisteranno interessi a volte convergenti e a volte divergenti. la soluzione di questa crisi, imho, sara' la differenza tra questi interessi.

Ciao chris71,
Citazione:
Se per uscire dalla crisi del 1929 e portare gli USA e la loro economia in vetta ci volle una guerra mondiale

Non e' esatto, dalla crisi si usci grazie al new deal. La guerra, finanziata a deficit esattamente come il new deal, e' stato solo il continuo su vasta scala dello stesso principio alla base del new deal.
Ciao,
Stefano
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Inviato il: 25/10/2008 20:34
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  •  lalonde
      lalonde
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#666
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 29/11/2005
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Ciao Vernavideo,

Citazione:
Non e' esatto, dalla crisi si usci grazie al new deal. La guerra, finanziata a deficit esattamente come il new deal, e' stato solo il continuo su vasta scala dello stesso principio alla base del new deal.


Se la crisi comprende anche il tasso di disoccupazione allora se ne uscì solamente grazie alla seconda guerra mondiale. Come spieghi i dati che riporto qui sotto?

Historical Statistics and Analysis on Unemployment, Poverty, Urbanization, etc., in the United States

anno % disoccupati
1929 3.2
1930 8.0
1931 15.9
1932 23.6
1933 24.9
1934 21.7
1935 20
1936 16.9
1937 14.3
1938 19.0
1939 17.2
1940 17.4
1941 9.9
1942 4.7
1943 1.9
1944 1.2
Inviato il: 25/10/2008 20:52
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#667
Sono certo di non sapere
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FDR's policies prolonged Depression by 7 years, UCLA economists calculate

By Meg Sullivan | 8/10/2004 12:23:12 PM


Two UCLA economists say they have figured out why the Great Depression dragged on for almost 15 years, and they blame a suspect previously thought to be beyond reproach: President Franklin D. Roosevelt.


After scrutinizing Roosevelt's record for four years, Harold L. Cole and Lee E. Ohanian conclude in a new study that New Deal policies signed into law 71 years ago thwarted economic recovery for seven long years.


"Why the Great Depression lasted so long has always been a great mystery, and because we never really knew the reason, we have always worried whether we would have another 10- to 15-year economic slump," said Ohanian, vice chair of UCLA's Department of Economics. "We found that a relapse isn't likely unless lawmakers gum up a recovery with ill-conceived stimulus policies."


In an article in the August issue of the Journal of Political Economy, Ohanian and Cole blame specific anti-competition and pro-labor measures that Roosevelt promoted and signed into law June 16, 1933.


"President Roosevelt believed that excessive competition was responsible for the Depression by reducing prices and wages, and by extension reducing employment and demand for goods and services," said Cole, also a UCLA professor of economics. "So he came up with a recovery package that would be unimaginable today, allowing businesses in every industry to collude without the threat of antitrust prosecution and workers to demand salaries about 25 percent above where they ought to have been, given market forces. The economy was poised for a beautiful recovery, but that recovery was stalled by these misguided policies."


Using data collected in 1929 by the Conference Board and the Bureau of Labor Statistics, Cole and Ohanian were able to establish average wages and prices across a range of industries just prior to the Depression. By adjusting for annual increases in productivity, they were able to use the 1929 benchmark to figure out what prices and wages would have been during every year of the Depression had Roosevelt's policies not gone into effect. They then compared those figures with actual prices and wages as reflected in the Conference Board data.


In the three years following the implementation of Roosevelt's policies, wages in 11 key industries averaged 25 percent higher than they otherwise would have done, the economists calculate. But unemployment was also 25 percent higher than it should have been, given gains in productivity.


Meanwhile, prices across 19 industries averaged 23 percent above where they should have been, given the state of the economy. With goods and services that much harder for consumers to afford, demand stalled and the gross national product floundered at 27 percent below where it otherwise might have been.


"High wages and high prices in an economic slump run contrary to everything we know about market forces in economic downturns," Ohanian said. "As we've seen in the past several years, salaries and prices fall when unemployment is high. By artificially inflating both, the New Deal policies short-circuited the market's self-correcting forces."


The policies were contained in the National Industrial Recovery Act (NIRA), which exempted industries from antitrust prosecution if they agreed to enter into collective bargaining agreements that significantly raised wages. Because protection from antitrust prosecution all but ensured higher prices for goods and services, a wide range of industries took the bait, Cole and Ohanian found. By 1934 more than 500 industries, which accounted for nearly 80 percent of private, non-agricultural employment, had entered into the collective bargaining agreements called for under NIRA.


Cole and Ohanian calculate that NIRA and its aftermath account for 60 percent of the weak recovery. Without the policies, they contend that the Depression would have ended in 1936 instead of the year when they believe the slump actually ended: 1943.
Roosevelt's role in lifting the nation out of the Great Depression has been so revered that Time magazine readers cited it in 1999 when naming him the 20th century's second-most influential figure.


"This is exciting and valuable research," said Robert E. Lucas Jr., the 1995 Nobel Laureate in economics, and the John Dewey Distinguished Service Professor of Economics at the University of Chicago. "The prevention and cure of depressions is a central mission of macroeconomics, and if we can't understand what happened in the 1930s, how can we be sure it won't happen again?"


NIRA's role in prolonging the Depression has not been more closely scrutinized because the Supreme Court declared the act unconstitutional within two years of its passage.


"Historians have assumed that the policies didn't have an impact because they were too short-lived, but the proof is in the pudding," Ohanian said. "We show that they really did artificially inflate wages and prices."


Even after being deemed unconstitutional, Roosevelt's anti-competition policies persisted — albeit under a different guise, the scholars found. Ohanian and Cole painstakingly documented the extent to which the Roosevelt administration looked the other way as industries once protected by NIRA continued to engage in price-fixing practices for four more years.


The number of antitrust cases brought by the Department of Justice fell from an average of 12.5 cases per year during the 1920s to an average of 6.5 cases per year from 1935 to 1938, the scholars found. Collusion had become so widespread that one Department of Interior official complained of receiving identical bids from a protected industry (steel) on 257 different occasions between mid-1935 and mid-1936. The bids were not only identical but also 50 percent higher than foreign steel prices. Without competition, wholesale prices remained inflated, averaging 14 percent higher than they would have been without the troublesome practices, the UCLA economists calculate.


NIRA's labor provisions, meanwhile, were strengthened in the National Relations Act, signed into law in 1935. As union membership doubled, so did labor's bargaining power, rising from 14 million strike days in 1936 to about 28 million in 1937. By 1939 wages in protected industries remained 24 percent to 33 percent above where they should have been, based on 1929 figures, Cole and Ohanian calculate. Unemployment persisted. By 1939 the U.S. unemployment rate was 17.2 percent, down somewhat from its 1933 peak of 24.9 percent but still remarkably high. By comparison, in May 2003, the unemployment rate of 6.1 percent was the highest in nine years.


Recovery came only after the Department of Justice dramatically stepped enforcement of antitrust cases nearly four-fold and organized labor suffered a string of setbacks, the economists found.


"The fact that the Depression dragged on for years convinced generations of economists and policy-makers that capitalism could not be trusted to recover from depressions and that significant government intervention was required to achieve good outcomes," Cole said. "Ironically, our work shows that the recovery would have been very rapid had the government not intervened."
Inviato il: 26/10/2008 0:20
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  •  vernavideo
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#668
Dubito ormai di tutto
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Chissa perche' tutti questi economisti si dimenticano di menzionare gli aiuti diretti e indiretti alle famiglie indigenti. O quanti milioni di morti di fame ci sarebbero stati in piu' senza queste politiche.

E certo, ma che 'glie frega, mica c'erano loro a fare la fame.

Comunque caro pax, dalla depressione mi sembra che se ne usci, e gli states riuscirono anche a finanziare il piano marshall.

Dall'altra parte dell'atlantico, in germania, il progresso economico fu' ancora maggiore.

Quale furono i meccanismi? quali le politiche economiche e monetarie?

Ciao,
Stefano
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Inviato il: 26/10/2008 7:13
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  •  lalonde
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#669
Ho qualche dubbio
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Famine killed 7 million people in USA

Citazione:
In the article, Borisov used the official data of the US Census Bureau. Having revised the number of the US population, birth and date rates, immigration and emigration, the researcher came to conclusion that the United States lost over seven million people during the famine of 1932-1933.


Ottima politica. Solo sette milioni di morti per fame. Poteva andare decisamente peggio.
Inviato il: 26/10/2008 11:02
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  •  vernavideo
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#670
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Decisamente molto peggio:

1936 1937 1938 1939 1940 1941
Workers employed:
WPA 1,995 2,227 1,932 2,911 1,971 1,638
CCC and NYA 712 801 643 793 877 919
Other federal work projects 554 663 452 488 468 681
Public assistance cases:
Social security programs 602 1,306 1,852 2,132 2,308 2,517
General relief 2,946 1,484 1,611 1,647 1,570 1,206
5,886 5,660 5,474 6,751 5,860 5,167
Total families helped
Unemployed workers (Bur Lab Stat) 9,030 7,700 10,390 9,480 8,120 5,560
coverage (cases/unemployed) 65% 74% 53% 71% 72% 93%

Fonte wikipedia
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Inviato il: 26/10/2008 11:21
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#671
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Verna, capisco che tu possa vedere di buon occhio l'intervento dello stato, ma definire "un aiuto alle famiglie" quelli che erano veri e propri campi di concentramento mi sembra un po esagerato.

Sempre dal link di prima:

Citazione:
So-called public works introduced by President Roosevelt became a salvation for a huge number of jobless and landless Americans. However, the salvation was only a phantom, Boris Borisov wrote. The works conducted under the aegis of the Public Works Administration and the Civil Works Administration were about building channels, roads or bridges in remote, wild and dangerous territories. Up to 3.3 million people were involved in those works at a time, whereas the total number of people amounted to 8.5 million, not to count prisoners. “Conditions and death rate at those works are to be studied separately. A member of public works would make $30, and pay $25 of taxes from this amount. So a person could make only $5 for a month of hard work in malarial swamps.” The conditions, under which people were working for food, could be compared to Stalin’s GULAG camp.
Inviato il: 26/10/2008 12:13
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#672
Sono certo di non sapere
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Comunque caro pax, dalla depressione mi sembra che se ne usci

Certo, entrando in guerra. Ecco risolto il problema disoccupazione.
Inviato il: 26/10/2008 12:40
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#673
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Paxtibi ha scritto:
Comunque caro pax, dalla depressione mi sembra che se ne usci

Certo, entrando in guerra. Ecco risolto il problema disoccupazione.

E come fu finanziata la guerra e la corsa agli armamenti?

Citazione:

Verna, capisco che tu possa vedere di buon occhio l'intervento dello stato, ma definire "un aiuto alle famiglie" quelli che erano veri e propri campi di concentramento mi sembra un po esagerato.

E invece senza aiuti alle famiglie sarebbero morti meno persone di fame?
Molte cpse non hanno funzionato nel new deal. Cosa invece ha funzionato?
Ciao,
Stefano
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Inviato il: 26/10/2008 14:01
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#674
Sono certo di non sapere
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Quando si arriva a difendere il gulag e la guerra credo non ci sia veramente più spazio per la discussione.

Addio Verna.
Inviato il: 26/10/2008 16:13
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#675
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Mah, questa faccenda della crisi voluta dai "massoni" e ancora
programmata a partire dal '95 mi pare francamente una sciocchezza --
l'aggiunta della pandemia virale (che in realtà dovrebbe diventare
epidemia) mi aumenta il tasso d'incredulità...

Neanche in X-Files esisteva un gruppo di potere così potente e
soprattutto così coeso da mettere in atto piani così complessi e così a
lungo termine con sufficienti (non dico certe) possibilità di riuscita!

Il fatto è che i complotti esistono ma non esiste IL complotto: ci
sono, credibilmente (come mi pare diceva anche vernavideo), gruppi o
ceti o elite che perseguono obiettivi di potere tramite vari mezzi
(economici in primis) e perlopiù questi gruppi sono in lotta tra loro
più che contro il "popolo" (essendo questo per la maggior del tempo
ben asservito e impotente).

Il fatto è che questa crisi, che è appena cominciata, se in parte
poteva essere prevista, almeno a grandi linee, non poteva essere
programmata, così come non può essere programmato e definito a priori
nei suoi passi un sistema caotico (qual'è l'economia e i sistemi
sociali in genere).

Dietro questa crisi s'intravedono piuttosto i bagliori di una lotta che
sta rimettendo in discussione gli assetti mondiali -- probabilmente la
crisi deriva da questa lotta più che produrla.

Non sono casuali le coincidenze di questi ultimi due anni, soprattutto
del risollevare la testa della Russia e delle difficoltà anche militari
americane nelle varie zone di guerra. L'America Latina che
probabilmente, nella gran parte dei suoi stati, non è mai stata così
indipendente dagli USA, la Cina che fa la voce grossa in Tibet ecc.

Non è casuale che la crisi inizi a scoppiare proprio nel paese leader
mondiale nel momento più basso nella sua credibilità politica,
economica e militare.

La crisi in atto è come un terremoto che segnala che l'equilibrio
tettonico sotterraneo si è rotto e che le faglie si muovono a trovare,
forse, un nuovo equilibrio su posizioni differenti.
_________________
"In powerful rain, they laid down their heads to die"
(My Dying Bride)
Inviato il: 26/10/2008 19:18
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#676
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disinformazione

ariannaeditrice

edit: Potete anche dire che non ha nulla a che fare...
io non ne sono troppo sicuro.

dimenticavo

Nell'articolo precedente si erano dimenticati di inserire anche il fosforo bianco
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Inviato il: 26/10/2008 20:39
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#677
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Ciao Pax
Citazione:

Quando si arriva a difendere il gulag e la guerra credo non ci sia veramente più spazio per la discussione.

Addio Verna.

Difendere guerra e gulag? e dovre avrei detto una cosa del genere?

No, caro pax, le domande erano ben altre:

Come fu finanziata l'industia americana e la corsa agli armamenti.
Come si risollevo l'economia aemiriacana e quella tedesca?
Molte cose non hanno funzionato nel new deal. Cosa invece ha funzionato?

Siccome non puoi rispondere, pena il crollo delle teorie bislacche che continui a propinare nonostante cozzzino con l'evidenza, le risposte le riporto io:

Aumento della spesa pubblica (e contemporaneo acbbandono del gold standard) e programmi sociali.

L'eumento della spesa pubblica (lo stampare denaro, come lo chiamano Pax e Ashoska) non causo' nessuna inflazione e non ebbe nessun inpatto sul debito pubblico, in quanto si trattava di moneta che finanziava direttamente attivita' economiche:

Citazione:

The massive rearmament policies to counter the threat from Nazi Germany helped stimulate the economies of Europe in 1937-39. By 1937, unemployment in Britain had fallen to 1.5 million. ...... the massive war spending doubled the GNP, either masking the effects of the Depression or essentially ending the Depression. Businessmen ignored the mounting national debt and heavy new taxes, redoubling their efforts for greater output to take advantage of generous government contracts. Productivity soared: most people worked overtime and gave up leisure activities to make money after so many hard years. People accepted rationing and price controls for the first time as a way of expressing their support for the war effort. Cost-plus pricing in munitions contracts guaranteed businesses a profit no matter how many mediocre workers they employed or how inefficient the techniques they used. The demand was for a vast quantity of war supplies as soon as possible, regardless of cost. Businesses hired every person in sight, even driving sound trucks up and down city streets begging people to apply for jobs. New workers were needed to replace the 11 million working-age men serving in the military. These events magnified the role of the federal government in the national economy. In 1929, federal expenditures accounted for only 3% of GNP. Between 1933 and 1939, federal expenditure tripled, and Roosevelt's critics charged that he was turning America into a socialist state.[30] However, spending on the New Deal was far smaller than on the war effort.


fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Great_Depression#Rearmament_and_recovery

Ma la guerra non e' lunica economia possibile.

Infatti lo stesso principio (l' aumento della spesa pubblica), e' alla base del boom economico italaino:

Citazione:

Le cifre del miracolo economico [modifica]
Tra il 1958 e il 1963 l'economia italiana, ma anche la società e le famiglie italiane si trasformarono completamente in seguito al cosiddetto miracolo economico.

In questi anni il Prodotto interno lordo, che fino al 1958 era cresciuto in media del 5.5%, crebbe nei sei anni successivi del 6.3%. Tale crescita rappresentò un record nella storia dell'Italia. Il reddito pro-capite passò da 350000 lire a 571000 lire. Tra il 1958 e il 1959 gli investimenti lordi crebbero del 10% e tra il 1961 e il 1962 l'incremento era del 13%. Questi numeri ridussero sensibilmente il divario storico con i grandi Paesi europei: Inghilterra, Germania e Francia.

La crescita del reddito pro capite produsse l'aumento dei consumi individuali che registrarono una crescita media di cinque punti percentuali l'anno. La domanda di beni durevoli (automobili, elettrodomestici, ecc. ) raggiunse una crescita annua pari al 10.4%.
......
Questo notevole sviluppo fu possibile anche grazie all'intervento dello Stato nell'economia. Lo Stato intervenne con politiche economiche di stampo Keynesiano. [b]L'intervento del governo nell'economia avvenne soprattutto attraverso l'aumento della spesa pubblica [b/] e la creazione di società a partecipazione statale. Inoltre fondamentale fu l'intervento dello Stato nella realizzazione delle infrastrutture necessarie per lo sviluppo del mercato. In tale ambito un importante ruolo fu ricoperto dall'IRI. L'IRI (che fu costituita nel 1933) intervenne sostanzialmente nella costruzione della rete autostradale (costituì la Società autostrade) e nel potenziamento del settore dei trasporti, sia automobilistico, sia navale e aereo (costituzione dell'Alitalia)....


fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_italiana

Altre politiche che funzionarono nel new deal, furono quelle a sostegno diretto delle famiglie e dei portatori di handicap come il Social Security Act.

Per la precisione, e' contro questo tipo di politiche che si riferisce l'articolo postato prima da pax, con l'argomento che contribui' a causare perdite di posti di lavoro.
Immagino quindi che la conseguenza logica del pensiero di Pax sia che sarebbe stato meglio lasciarle morire di fame (e poi viene a fare la morale a me...).

Certo Pax, capisco che non puoi rispondere a questi argomenti (a portata di memoria) con altre panzane, quindi ti riduci a screditare la mia persona.
Citazione:
Addio Verna.

Adieu Pax,
Stefano
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Inviato il: 27/10/2008 11:54
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#678
Sono certo di non sapere
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Citazione:
O quanti milioni di morti di fame ci sarebbero stati in piu' senza queste politiche.

Meno, certamente, dei morti per le bombe... per gli embarghi ... per la fame da isolamento strategico ... pulizia etnica ... resa dei conti a conflitti ultimati.... senza contare i morti per fame tra gli sfruttati fino ad adesso, senza il quale sfruttamento nessun progresso sarebbe avvenuto nel dopo guerra.

Quindi, tutti quei dettagli, o effetti collaterali trascurabili, a leggerti, che si possono inquadrare nelle politiche imperialiste (global strategiche) di questo tipo di capitalismo (che sia distorto, poco importa): ecco che cosa si puo' dire su "quanti milioni di morti per fame ci sarebbero stati".

mc
Inviato il: 27/10/2008 12:22
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#679
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Come si risollevo l'economia aemiriacana e quella tedesca?

Per quella tedesca ti rispondo io: c'è stato un articolo in homepage a riguardo.

La ricetta è stata semplice: impedire a donne, ebrei ed oppositori politici di lavorare.

Programma di lavori forzati per tutti i disoccupati.

Corsa agli armamenti.

Abbassamento forzato di tutti gli stipendi.

Dissoluzione di qualsiasi forma di sindacato.

Adozione di più di trecento valute diverse all'interno dei confini nazionali.

Dissipazione della maggior parte delle riserve di oro per le esportazioni (visto che per commerciare con l'estero non si potevano usare le SA)

Scambi di materie prime per materie prime con le nazioni straniere (carbone per petrolio, per esempio: altro che stampare moneta!)

La politica economica nazista creò inflazione, infatti i salari reali del '28 erano superiori a quelli del '36. Quello che il regime evitò fu la superinflazione, per gli ovvi motivi.

Nel '35 la Germania era alla fame, nel vero senso della parola, non c'era cibo per tutti.

Speriamo proprio che non ci sia qualche altro "statista" che vuole ripetere l'esperimento.
Inviato il: 27/10/2008 13:55
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#680
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Speriamo proprio che non ci sia qualche altro "statista" che vuole ripetere l'esperimento.

Ci facciamo una scommessina (a parte il punto sugli ebrei, naturalmente...)?
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 27/10/2008 14:04
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  •  vernavideo
      vernavideo
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#681
Dubito ormai di tutto
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Ciao Pausania.
Citazione:
Scambi di materie prime per materie prime con le nazioni straniere (carbone per petrolio, per esempio: altro che stampare moneta!)

Ti sbagli:
Citazione:

The trading policies of Third Reich aimed at discouraging trade with countries outside the German sphere of influence, [5] while making southern Europe largely dependent on Germany.......

Nazis came to power in the aftermath of the Great Depression. When the Nazis came to power the most pressing issue was an unemployment rate of close to 30%[3]. Before World War II, the Nazis placed non-Nazi professionals in charge of economic policy. Hitler appointed Hjalmar Schacht, a former member of the German Democratic Party, as Chairman of the Reichsbank in 1933 and Minister of Economics in 1934.

At first, Schacht continued the economic policies introduced by the government of Kurt von Schleicher in 1932 to combat the effects of the Great Depression. These policies were mostly Keynesian, relying on large public works programs supported by deficit spending — such as the construction of the Autobahn — to stimulate the economy and reduce unemployment (which stood at 30% in early 1933). There was major reduction in unemployment over the following years, while price controls prevented the recurrence of inflation. The economic policies of the Third Reich were in the beginning the brainchildren of Schacht, who assumed office as president of the central bank under Hitler in 1933, and became finance minister in the following year


Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Economy_of_Nazi_Germany

Ti (vi) ricordo che stiamo discutendo di politiche monetarie per uscire dalla crisi, non quale sia stato il regime piu' crudele.

La spesa pubblica puo essere usata per alimentare l'induistria militare opuure programmi civili, come nel l boom economico italiano.

Nel presente credo che la soluzione a questa crisi per tornare ad un regime di crescita, non possa non passare per enormi investimenti pubblici per sfruttare le risorse reali del paese.

E chiaro che questi investimenti possono essere indirizzati per la costruzione di inutili e dannose centrali nucleari, oppure per rivalutare il patrimonio artistico-culturale e paesagistico dell' italia, ma questo e' un altro discorso...

E personalmente non sarei neanche favorevole a un modello economico che presupponga una crescita continua per funzionare, ma anche questo e' un altro discorso.

Ciao,
Stefano
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Inviato il: 27/10/2008 14:26
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  •  vernavideo
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#682
Dubito ormai di tutto
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Traduco la parte centrale dell' articolo di wikipedia per chi non conoscesse l'inglese:

These policies were mostly Keynesian, relying on large public works programs supported by deficit spending — such as the construction of the Autobahn — to stimulate the economy and reduce unemployment (which stood at 30% in early 1933). There was major reduction in unemployment over the following years, while price controls prevented the recurrence of inflation.

Queste politiche di stampo keynesiano, si basavano su vasti programmi di pubblico impiego supportati dalla spesa pubblica - come la costruzione della rete autostradale - per stimolare l'economia e ridurre la disoccupazione (al 30% nel 33)
Negli anni seguenti ci fu una riduzione massiccia della disoccupazione, mentre il controllo dei prezzi preveni' l'inflazione.



Da notare che in italia il controllo dei prezzi durante il boom economico causato dall'aumento della spesa pubblica fu limitato ai generi di prima necessita' con un risultato simili da un punto di vista inflazionistico.

Ciao,
Stefano
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Inviato il: 27/10/2008 14:46
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  •  suignoro
      suignoro
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#683
So tutto
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sono entusiasta del livello di analisi di tutti voi!... e appoggio in pieno l'idea che per l'Italia l'unica salvezza sarebbe quella di investire, pesantemente, nella cultura e nel turismo...

Ma a parte questo... possibile che l'umanità è così stupida e non si riesca a mettersi insieme per contrastare tutto questo lerciume di sette massoniche e quant'altro??

Lancio una provocazione:
cominiciamo noi a creare una bella setta massonica che parta dal basso e che miri a stravolgere l'intero sistema mondiale... Cominciamo a contarci e a elaborare strategie da diffondere tra la popolazione...

Credo che l'attivismo sia l'unica strada da percorrere per riaccendere un barlume di speranza...

sono comunque felice di sapere che esistono persone che fanno funzionare il cervello come tutti voi... ma ripeto, sono convinto che bisognerebbe "attivarsi"... ora!... tra un po' potrebbe essere davvero troppo tardi... credo che da un momento all'altro potrebbe scoppiare una guerra che coinvolga tutto il mondo... e noi poveri piccoli uomini, potremmo essere costretti ad essere strumenti, marionette, sacrificati in nome di questa gentaglia malvagia che opprime il mondo intero...

Attiviamoci!! in nome della Libertà...
Inviato il: 27/10/2008 14:48
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  •  vernavideo
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#684
Dubito ormai di tutto
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Ciao suignoro,
Citazione:
Ma a parte questo... possibile che l'umanità è così stupida e non si riesca a mettersi insieme per contrastare tutto questo lerciume di sette massoniche e quant'altro??

Oltre che stupida, viene lasciata di proposito nell'ignoranza, ed e' molto difficile mettersi insieme se non si comprendono le basi dell'economia.
Prima di tutto quindi bisogna cercare di capire come funziona l'economia, magari cominciando dal capire perche' ci troviamo a questo punto.
Pultroppo questo forum non sta facendo un buon lavoro per questa causa.
Sono state scritte cose assolutamente non vere, come il fatto che le banche commerciali aumentino la massa monetaria fino ad un fattore di 50 a 1.
Falso: le banche commerciali aumentano la liquidita' (mettono il denaro in circolazione) non lo creano.
Ho letto che secondo il trattato di Basilea i depositi non sono garantiti e le banche commerciali possono concedere prestiti fino al 98% del deposito.
Falso: Ad esclusione dei prestiti istituzionali (fatti cioe' allo stato) la banca puo prestare soldi solo se coperti da un ipoteca o equivalente (in gergo si chiamano collaterali). Se la banca presta soldi a tizio per comprare una macchina, deve avere nella tesoreria il 100% della somma prestata. la macchina non e' considerata un collaterale per via del naturale deprezzamento.

E potrei continuare ancora per molto.

Citazione:
cominiciamo noi a creare una bella setta massonica che parta dal basso e che miri a stravolgere l'intero sistema mondiale... Cominciamo a contarci e a elaborare strategie da diffondere tra la popolazione...

Grazie per l'invito, ma sono allergico alle sete massoniche....

Ciao,
Stefano
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Inviato il: 27/10/2008 15:21
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#685
Dubito ormai di tutto
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Da u-oy-topos middle Oceania
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Citazione:
Pultroppo questo forum non sta facendo un buon lavoro per questa causa.


si, ma anche perché si perde tempo a rispondere alle finte leccate di culo delle necessità degli attivissimi.
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1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Inviato il: 27/10/2008 15:28
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#686
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Citazione:

vernavideo ha scritto:
Ciao Pausania.
Citazione:
Scambi di materie prime per materie prime con le nazioni straniere (carbone per petrolio, per esempio: altro che stampare moneta!)

Ti sbagli

La sapida citazione di Wikipedia non dice altro che quello che ho detto io, compreso quello che hai saltato, tipo "real wages dropped by a fourth".

Non ho capito comunque in cosa mi sbaglio: per commerciare con l'estero la Germania ha usato due metodi: l'oro e lo scambio di materie. Addirittura con la Russia, prima del ben più famoso patto Molotov-Ribbentrop, venne firmato apposta un contratto di carbone per petrolio (o gas, non mi ricordo).

Questo per dire che proprio di politica monetaria stiamo parlando, nel senso che l'unica politica monetaria utilizzata fu quella che avveniva entro il raggio di azione delle SA, cioè laddove poteva essere applicata con la violenza. Dove invece questo non poteva accadere, la magica "politica monetaria" scompariva e si tornava al più classico degli scambi, quello di metallo sonante e baratto.

Quello che non dice la tua citazione di Wikipedia è che Schacht, poverello, dopo due o tre anni di "politica monetaria" provò in tutti i modi di fermarla e poi di dimettersi, visto che in Germania si faceva la fame e lui sapeva che la moneta creativa non avrebbe risolto il problema.

Il riferimento di Wikipedia alle sfere di influenza della Germania è privo di senso: quali sfere di influenza? Fino al '36 la Germania non esisteva, non aveva un esercito e non aveva nemmeno i suoi confini "storici", altro che sfere di influenza. Poi dopo l'annessione dei Sudeti e dell'Austria, possiamo parlare di zone occupate militarmente, che dovevano servire come fonte di approvvigionamento di materie prime e lavoro schiavile per lo sforzo bellico.

Hitler aveva in mente di certo l'autarchia economica per la Germania, ottenuta scacciando i popoli slavi dalle terre che avrebbero dovuto appartenere alla razza nobile, ma quelli erano intenti e niente più.

La Germania è sempre dipesa dall'estero non solo per le materie prime e per l'energia, di cui è priva, ma addirittura per il cibo.
Il che la dice lunga


Citazione:
Ti (vi) ricordo che stiamo discutendo di politiche monetarie per uscire dalla crisi, non quale sia stato il regime piu' crudele.

E io ti dico che quelle politiche monetarie, come tutte le cose, hanno un prezzo, e che è meglio sapere chi e cosa ha pagato per aver adottato quelle politiche. Mi pare ragionevole, no?


Citazione:
La spesa pubblica puo essere usata per alimentare l'induistria militare opuure programmi civili, come nel l boom economico italiano.

Certo, boom che è stato pagato dagli stronzi venuti dopo. Se ti indebiti (spesa pubblica), prima o poi il debito lo devi ripagare.
Inviato il: 27/10/2008 15:39
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  •  suignoro
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#687
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Scusa Vernavideo, quindi dobbiamo continuare a parlare e parlare e teorizzare all'infinito?

Il mio invito a creare una "setta massonica" era ovviamente una provocazione... solo mi piacerebbe sentir parlare di proposte oltre che di elucubrazioni che spesso si arenano su puntigli e dattagli storici, mentre il nucleo della questione è "vogliamo provare a cambiare qualcosa o vogliamo solo discutere all'infinito come tigri in gabbia?"..

Proprio la tua osservazione potrebbe essere un ottimo spunto:
cercare di informare il più largo numero di persone su come funziona l'economia, cercando un lessico comunicativo e accessibile. Rendere il più ampio numero di persone consapevole della oppressione che sta vivendo e quali sono le cause economiche e legate al capitalismo fallimentare...

Suignoro
Inviato il: 27/10/2008 15:58
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#688
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cercare di informare il più largo numero di persone su come funziona l'economia, cercando un lessico comunicativo e accessibile.

Se aspetti che te lo spieghi Vernavideo come funziona l'economia fai prima a leggerti Repubblica, tanto dice le stesse cose.
Inviato il: 27/10/2008 16:06
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  •  vernavideo
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#689
Dubito ormai di tutto
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Ciao Pausania
Citazione:
Quello che non dice la tua citazione di Wikipedia è che Schacht.........

Si certo Pausania, wikipedia dice solo stronzate...
Citazione:

La spesa pubblica puo essere usata per alimentare l'induistria militare opuure programmi civili, come nel l boom economico italiano.

Certo, boom che è stato pagato dagli stronzi venuti dopo. Se ti indebiti (spesa pubblica), prima o poi il debito lo devi ripagare.

Quindi, secondo questa tua logica il debito pubblico, alla fine del boom economico tra gli anni 50 e gli anni 60 sarebbe dovuto essere a livelli altissimi, giusto?

Ciao,
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Inviato il: 27/10/2008 16:09
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      Pausania
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#690
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Citazione:

vernavideo ha scritto:
Ciao Pausania
Citazione:
Quello che non dice la tua citazione di Wikipedia è che Schacht.........

Si certo Pausania, wikipedia dice solo stronzate...

E il bello è che io ho sottolineato "quello che non dice la tua citazione", mentre tu ribatti "quello che dice Wikipeidia": non hai imbroccato né il verbo né il soggetto. Io non so più come discutere in questo forum, sta diventando un problema di lingua, di analisi logica, figuriamoci se possiamo andare avanti nella discussione.


Citazione:
Quindi, secondo questa tua logica il debito pubblico, alla fine del boom economico tra gli anni 50 e gli anni 60 sarebbe dovuto essere a livelli altissimi, giusto?

Secondo la "mia" logica quando c'è un debito prima o poi bisogna pagarlo.
Inviato il: 27/10/2008 16:22
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