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   Scienze Economiche
  Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso

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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#91
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Hiei ha scritto:
Citazione:
avremo pochi super ricchi armati fino ai denti (coloro che si sono trovati con la cartastraccia trasformata in denaro vero) e tutti gli altri super indebitati nei loro confronti.

Par di capire che vi eravate persi la riunione super-segreta a porte chiuse del Congresso USA di marzo di quest'anno dove si è dato istruzioni ai congressisti (discusso mi sembra un eufemismo) riguardo:

- collasso del sistema economico nell'ultimo trimeste del 2008

- instaurazione della legge marziale

- possibilità di guerra civile in America e pericolo di linciaggio per i congressisti che potevano essere ritenuti responsabili dalla gente comune della situazione e misure relative

...e cosucce così.


Potresti postare qualche link a riguardo, grazie!
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Inviato il: 23/9/2008 22:48
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  •  Hiei
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#92
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Citazione:
Potresti postare qualche link a riguardo, grazie!


Parte 1: http://it.youtube.com/watch?v=eHTFrt4wGk4

Parte 2: http://it.youtube.com/watch?v=wrA9rl-hrH0&feature=related
Inviato il: 23/9/2008 22:58
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#93
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Dal "Il Sole 24 ore" ....

23 Settembre 2008
Microsoft, buyback da 40 miliardi $
di Daniela Roveda

"Raro bastione di stabilità nel caos che ha investito Wall Street, ieri Microsoft ha annunciato un aumento del 18% del dividendo, l'intenzione di avviare un buy back da 40 miliardi di dollari, oltre alla decisione di ricorrere all'indebitamento per sfruttare le vantaggiosi condizioni di mercato. Questa dichiarazione di forza da parte del colosso del software è stata puntellata ieri anche dalla decisione di Standard & Poor's e Moody's di conferire alla Microsoft il voto più alto, AAA. È la prima volta da dieci anni a questa parte che S&P non assegnava il rating massimo a un'azienda non finanziaria.
Peraltro la decisione di ricomprare azioni proprie - un modo per ridistribuire profitti agli azionisti e allo stesso tempo far salire il prezzo delle azioni in Borsa - è stata imitata ieri da Hewlett Packard (8 miliardi di dollari) e dal colosso di articoli sportivi Nike (5 miliardi). Molti analisti si aspettano a questo punto che anche altre società con grosse riserve in contanti, come la Apple Inc, Google, Cisco Systems e IBM, seguano presto l'esempio di Microsoft per sfruttare il momento propizio per ricomprare azioni proprie; la crisi finanziaria ha trascinato infatti al ribasso l'intera Borsa, e le quotazioni delle aziende più sane sono probabilmente sottovalutate.
Per la società guidata da Steve Ballmer è il secondo mega buyback degli ultimi otto anni. Nel 2004 aveva stanziato 30 miliardi, saliti successivamente a 40, per ricomprare azioni nell'arco di quattro anni; ieri il suo cda ha deciso di ricomprarne altri 40 nel corso dei prossimi cinque. La Microsoft ha fatto notare che durante gli ultimi cinque anni ha distribuito complessivamente 115 miliardi di dollari ai propri azionisti sotto forma di dividendi o buybacks. Intanto il voto AAA ricevuto da Moody's e Standard and Poor's permetterà a gruppo software di mantenere bassissimo il costo del proprio indebitamento. Le società americane che riescono ad ottenere e mantenere il rating "AAA" sono infatti ormai una manciata: la Exxon Mobil, la General Electric, la Johnson & Johnson, la Pfizer e la Automatic Data Processing (ADP), l'ultima ad averlo ottenuto nel 1998. La S&P ha giustificato questa storica decisione sottolineando che la Microsoft gode di una posizione competitiva dominante, ha un portafoglio prodotti diversificato, ha una presenza capillare in molti mercati internazionali, e segue una politica finanziaria "conservatrice". Nel corso di un'altra giornata negativa per Wall Street, ieri le quotazioni Microsoft guadagnavano oltre il 3 per cento."

Che sia una mossa preventiva per mettere al riparo le proprie azioni prima della crisi tanto annunciata?
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Inviato il: 23/9/2008 23:30
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  •  Hiei
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#94
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O forse liquidità = dollari e dollari = carta straccia molto presto quindi meglio usarli per consolidare le azioni.
Inviato il: 23/9/2008 23:39
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  •  part_time
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#95
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Già...bisogna stare con gli occhi aperti....non so voi, ma se dovesse succedere qualcosa negli States, il giorno stesso porto il c/c a zero.....
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Inviato il: 23/9/2008 23:53
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  •  Descartes
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#96
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Bloomberg: gli americani si oppongono al piano di salvataggio delle compagnie finanziarie. Secondo un sondaggio per la maggioranza dei cittadini USA non è compito del governo salvare compagnie private con i dollari dei cittadini. In un sondaggio il 55% era contrario al piano contro il 31%.

Americans Oppose Bailouts, Favor Obama to Handle Market Crisis
By Matthew Benjamin

Sept. 24 (Bloomberg) -- Americans oppose government rescues of ailing financial companies by a decisive margin, and blame Wall Street and President George W. Bush for the credit crisis.

By a margin of 55 percent to 31 percent, Americans say it's not the government's responsibility to bail out private companies with taxpayer dollars, even if their collapse could damage the economy, according to the latest Bloomberg/Los Angeles Times poll.


http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=aYK_5_fV5D4M&refer=home
Inviato il: 24/9/2008 1:47
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#97
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Questo pezzo del puzzle mi mancava... i Cinesi si alleano con i Rothschild, comprando una partecipazione del 20% (340 milioni di dollari) nel fondo LCFR di Edmond de Rothschild.

Bank of China buys into Rothschild bank
2008-9-19

BANK of China said yesterday it will buy a 20 percent stake in La Compagnie Financiere Edmond de Rothschild for 236.3 million euros (US$340 million) and the two will develop private banking and asset-management services.

"This partnership forms part of Bank of China's global development strategy," Bank of China chairman Xiao Gang said in a statement. "We expect to further strengthen our asset management operations and product design capabilities in private banking business, and widen the product and service offerings to our clients."
Beijing-based Bank of China said it sees a promising future for private banking and other services for China's newly affluent amid rapid economic growth.

"With the rapidly growing global demand for wealth management services, private banking and asset management are becoming increasingly important parts of the Chinese financial services industry," the statement said.

Bank of China said it hoped the deal would strengthen its presence in Europe. China's top banks are among the world's largest in financial terms but inexperienced at consumer services. They have formed ties with foreign partners to introduce credit cards and other products.

Bank of China and LCFR said they also would cooperate in developing services outside China and France.

Bank of China is the country's No. 3 commercial lender by assets but has its biggest foreign exposure. It said the latest deal was the first of its kind by a Chinese bank in an economy that uses the euro currency.

The deal expands Bank of China's European ties just two months after it bought 30 percent of Swiss-based Heritage Fund Management SA in July for 60 million yuan (US$9 million).

Founded in 1953, LCFR is controlled by the Rothschild family, which has a 250-year history in European banking. LCFR says it has nearly 30 billion euros (US$45 billion) under management.

LCFR chairman Benjamin de Rothschild, quoted in the Bank of China statement, said: "This agreement opens up a new era of development for La Compagnie Financiere Edmond de Rothschild in the tradition of innovation and international expansion of our group."


http://www.shanghaidaily.com/article/?id=374296&type=Business
Inviato il: 24/9/2008 2:04
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  •  Descartes
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#98
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Anche gli analisti arabi dicono la loro sulla crisi, suggerendo agli americani di chiedersi perchè alla casa bianca hanno tanta fretta di accelerare questa crisi e prendersi i 700 miliardi prima delle elezioni, e perchè invece di usare quei soldi per comprare i debiti non li usano per assicurare i conti come fece il governo svedese nel Nordic Bailout del 1990:

$700B BAILOUT DEATH TRAP:
The Rush Exaggerated By Bernanke, Paulson and Pelosi To Turn The Whitehouse and the Congress Into A Bad Bank



http://www.youtube.com/watch?v=v1P-8ImanV4&feature=related
Inviato il: 24/9/2008 2:14
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  •  part_time
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#99
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(ANSA) - ROMA, 24 SET - La Camorra ha dichiarato guerra allo stato.Cosi' il ministro dell'interno Maroni nell'informativa al Senato sui fatti di Castelvolturno.Il ministro precisa che l'invio dei militari nella zona e' la risposta dello stato.Secondo quanto si e' appreso,sono i para' della Folgore i militari mobilitati per un eventuale impiego nel Casertano.'E' significativo che la procura di Napoli ha contestato all'arrestato il reato di strage con finalita' di terrorismo.E' stato un atto per diffondere terrore'.

Com'è piccolo il mondo....sembrerebbe interessante sapere se anche in Inghilterra, Germania e Francia chi per una scusa o l'altra ha mobilitato l'esercito nelle città.....
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Inviato il: 24/9/2008 12:34
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  •  Descartes
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#100
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Il coraggioso discorso al congresso della deputata americana Marcy Kaptur, in cui accusa i suoi colleghi politici di ingannare i cittadini su cosa sta succedendo e di firmare assegni in bianco ai loro amici banchieri, sta facendo il giro della rete:



http://tw.youtube.com/watch?v=mbD62gNi9WE
Inviato il: 24/9/2008 23:30
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#101
Dubito ormai di tutto
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Mentre in questi giorni si sta svolgendo, in diretta televisiva, l'audizione di Paulson e Bernanke al congresso per convincerli a far passare la legge di stampo totalitario, e si attende stasera il discorso di Bush alla nazione sulla crisi economica, Ron Paul spara a zero sulle proposte del governo in questa intervista alla Fox (dove ci si mettono in 4 per dargli contro):

Inviato il: 25/9/2008 0:02
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  •  tibberio
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#102
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Oggi sul FT c´era un articolo (trafiletto in 15ma pagina) sulle piu´grandi banche europee......bene..si asserisce che queste abbiano una leva finanziaria superiore a quella americana!!!!! Invece di 30..... 50 ed addirittura 60!

Quindi aspettiamoci il botto anche in casa nostra.
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La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
Inviato il: 25/9/2008 0:28
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#103
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Citazione:

tibberio ha scritto:
Oggi sul FT c´era un articolo (trafiletto in 15ma pagina) sulle piu´grandi banche europee......bene..si asserisce che queste abbiano una leva finanziaria superiore a quella americana!!!!! Invece di 30..... 50 ed addirittura 60!

Quindi aspettiamoci il botto anche in casa nostra.


Se è vero è spaventoso....

Questo l'articolo del FT:


The crucial problem on this side of the Atlantic is that the largest European banks have become not only too big to fail, but also too big to be saved.

For example, the total liabilities of Deutsche Bank (leverage ratio over 50!) amount to about €2,000bn (more than Fannie Mae) or more than 80 per cent of the gross domestic product of Germany. This is simply too much for the Bundesbank or even the German state, given that the German budget is bound by the rules of the European Union’s stability pact and the German government cannot order (unlike the US Treasury) its central bank to issue more currency. Similarly, the total liabilities of Barclays of around £1,300bn (leverage ratio 60!) are roughly equivalent to the GDP of the UK. Fortis bank has a leverage ratio of “only” 33, but its liabilities are three times the GDP of its home country of Belgium.

With banks that have outgrown their home turf, national treasuries and regulators in Europe are living on borrowed time: they cannot simply develop “road maps” (the only result of various Ecofin discussions of regulatory reform by finance ministers), but must contemplate a worst-case scenario.

Given that solutions for the largest institutions can no longer be found at the national level it is apparent that the European Central Bank will need to be put in charge as it is the only institution that can issue unlimited amounts of a global reserve currency. The authorities in the UK and Switzerland – which cannot rely on the ECB – can only pray that no accident happens to the giants they have in their own garden.

fonte: http://pensionpulse.blogspot.com/2008/09/tell-them-they-are-already-on-hook.html
Inviato il: 25/9/2008 0:59
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#104
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Il multi miliardario americano Warren Buffett sta comprando miliardi di dollari di azioni di Goldman Sachs (raggiungendo 5 milioni di dollari per il controllo del 9% della banca). Questo conferma la tesi della cospirazione... visto che sulla carta e per tutti gli analisti il modello di business della Goldman Sachs dovrebbe essere finito per sempre...


Buffett to invest $5 bln in Goldman Sachs

By Jonathan Stempel

NEW YORK, Sept 23 (Reuters) - Warren Buffett's Berkshire Hathaway Inc (BRKa.N: Quote, Profile, Research, Stock Buzz) (BRKb.N: Quote, Profile, Research, Stock Buzz) will invest $5 billion in Goldman Sachs Group Inc (GS.N: Quote, Profile, Research, Stock Buzz), in a major boost for the Wall Street bank from perhaps the world's best-known investor.

"It's a vote of confidence which is gold plated," said Michael Holland, a money manager at Holland & Co in New York. "You don't get better than this."

Shares of Goldman rose 6.5 percent following the announcement, while Standard & Poor's 500 futures SPc1 gained 16 points.

Berkshire will buy $5 billion of perpetual preferred stock that carries a 10 percent dividend. It also will receive warrants to buy $5 billion of common stock, or 43.5 million shares, at $115 per share, within five years, which could give it a roughly 9 percent stake in Goldman.


http://www.reuters.com/article/marketsNews/idUSN2341277420080923?sp=true
Inviato il: 25/9/2008 1:09
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  •  yarebon
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#105
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intanto McCain ha sospeso la campagna elettorale (probabilmente anche perchè imbarazzato di intavolare una discussione sulla crisi economica) e chiede ad Obama di fare lo stesso.
Bush chiede unione ed aiuto ai due candidati alla presidenza,non so voi, ma le previsioni di alcuni catastrofisti sul rischio di non fare le elezioni a causa di un prossimo collasso finanziario, per non parlare dei militari che dal primo ottobre dovrebbero essere presenti nelle strade americane, sta per succedere qualcosa di grosso (speriamo di essere smentiti).
Nei programmi della fema (organizzazione voluta da Reagan) e la stessa creazione di questa organizzazione è stata voluta anche per far prendere in mano la situazione ai militari in caso di sommosse popolari o di qualche evento che potrebbe portare a grossi sconvolgimenti sociali.
Inviato il: 25/9/2008 9:28
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#106
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Nei programmi della fema (organizzazione voluta da Reagan) e la stessa creazione di questa organizzazione è stata voluta anche per far prendere in mano la situazione ai militari in caso di sommosse popolari o di qualche evento che potrebbe portare a grossi sconvolgimenti sociali.


a tal proposito:
FEMA concentration camps
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ispirazione e visione sono in se stesse il fine ed il risultato
Inviato il: 25/9/2008 11:24
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#107
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Finalmente, dopo una serie di deputati incompetenti durante le audizioni, arriva l'atteso scontro al vertice: Ron Paul contro Bernanke!!! E Ron Paul gli da ripetizioni di scuola austriaca...



http://www.youtube.com/watch?v=Bjpor8iBe58
Inviato il: 25/9/2008 12:48
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#108
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Peer Steinbrueck, ministro dell'economia Tedesca, ha dichiarato che con questa crisi gli Stati Uniti perderanno il loro status di superpotenza economica, e che ora dovranno accettare di tornare ad una maggiore regolamentazione del mercato, ponendo fine a quella che ha chiamato "la brama Anglo-Sassone per profitti a due cifre". Per evitare che la crisi sistemica contagi tutti i paesi del mondo, Steinbrueck propone di far diventare al più presto l'International Monetary Fund un organo di regolamentazione finanziaria internazionale.


U.S. will lose financial superpower status: Germany
By Noah Barkin
1 hour, 24 minutes ago

BERLIN (Reuters) - Germany blamed the United States on Thursday for spawning the global financial crisis with a blind drive for higher profits and said it would now have to accept greater market regulation and a loss of its financial superpower status.
In some of the toughest language since the crisis worsened earlier this month, German Finance Minister Peer Steinbrueck told parliament the financial turmoil would leave "deep marks" but was primarily an American problem.

"The world will never be as it was before the crisis," Steinbrueck, a deputy leader of the center-left Social Democrats, told the Bundestag lower house.

"The United States will lose its superpower status in the world financial system. The world financial system will become more multi-polar."

Steinbrueck, whose efforts to secure greater transparency on hedge funds during Germany's G8 presidency last year collapsed amid objections from Washington and London, attacked what he called an Anglo-Saxon drive for double-digit profits and massive bonuses for bankers and company executives.

"Investment bankers and politicians in New York, Washington and London were not willing to give these up," he said.

He proposed eight measures to address the crisis, including an international ban on "purely speculative" short-selling and an increase in capital requirements for banks in order to offset credit risks.

The collapse of U.S. investment bank Lehman Brothers and financial woes of other financial institutions like insurer AIG have prompted the U.S. government to propose a $700 billion rescue package for the country's financial sector.

AMERICAN PROBLEM

Steinbrueck welcomed U.S. efforts to stem the crisis but said it was neither necessary nor wise for Germany to replicate the U.S. plan for its own institutions, which are under pressure but do not face the same risks as their U.S. counterparts.

The German Bundesbank said earlier this week that the financial market turbulence would hit the earnings of Germany's big commercial lenders, its publicly-owned Landesbanks and its cooperative banks.

Tighter credit in the wake of the crisis could also constrain household consumption and corporate investment, increasing the likelihood the German economy will fall into recession this year.

But Steinbrueck said German regulator Bafin believed German banks could cope with losses and ensure the safety of private savings, calling the turmoil primarily an American problem.

"The financial crisis is above all an American problem. The other G7 financial ministers in continental Europe share this opinion," he said.

"This system, which is to a large degree insufficiently regulated, is now collapsing -- with far-reaching consequences for the U.S. financial market and considerable contagion effects for the rest of the world," Steinbrueck added.

He advocated stronger, internationally coordinated regulation, saying the crisis showed that national action was not enough.

"The International Monetary Fund should become the controlling authority for the application of worldwide financial market standards," he said.

(Reporting by Noah Barkin and Kerstin Gehmlich; editing by Stephen Nisbet)



http://news.yahoo.com/s/nm/20080925/ts_nm/us_financial_germany_steinbruecknews
Inviato il: 25/9/2008 13:16
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#109
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Usa: forte calo ordini beni durevoli
- 4, 5% ad agosto, peggio delle attese. Aumenta la disoccupazione
(ANSA) - ROMA, 25 SET - Gli ordini di beni durevoli negli Usa, ad agosto, hanno registrato un calo del 4,5%, molto sotto la previsione di un -1,9%. Al netto del settore dei trasporti si e' registrato un ribasso del 3%, contro la stima di un -0,5%. Sempre negli Stati Uniti, le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione sono aumentate di 32.000 unita', a quota 493.000, contro la previsione di un calo di 5.000 unita'.

Ed in piu´ il bulldog insiste nella sua testardaggine:

Nato: Rice, no a veto Russia
Lo ha ribadito il segretario di Stato Usa a 'El Mundo'
(ANSA) - MADRID, 25 SET - Gli Usa non permetteranno alla Russia di porre un veto al possibile futuro ingresso di Georgia e Ucraina nella Nato. Lo ha ribadito il segretario di stato Condoleezza Rice in un contributo pubblicato dal quotidiano spagnolo El Mundo. 'Usa e Europa - ha scritto ancora Condoleezza Rice - appoggiano senza equivoci la sovranita', l'indipendenza e l'integrita' territoriale dei vicini della Russia'. Georgia e Ucraina sono da tempo in rotta di avvicinamento alla Nato.
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Inviato il: 25/9/2008 15:38
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#110
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Da u-oy-topos middle Oceania
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"Ironically, the intervention could even trigger additional failures of large institutions, because some institutions may be carrying troubled assets on their books at inflated values,"

link

---Talvolta c'è una osama, talvolta un uragano :)

Le richieste dei sussidi sono aumentate soprattutto a causa degli effetti degli uragani che hanno colpito il Texas e la Louisiana. Infatti, precisa il dipartimento, si stima che a causa degli uragani Ike e Gustav ci siano state circa 50mila richieste in più, facendo schizzare il numero del periodo a 493mila. Quindi al netto delle due calamità naturali il dato non avrebbe superato le attese del mercato, pari a 450mila richieste, arrivando a 430.387 unità.

link
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1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Inviato il: 25/9/2008 23:25
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#111
Sono certo di non sapere
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Talvolta c'è una osama, talvolta un uragano

Talvolta una scorreggia, venduta per tornado...

Crisis fakery
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
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JP Morgan sta facendo scopa.....come nel lontano... 19.. che coincidenza, eh?
Intanto continua la manfrina per far ingoiare l´amara medicina....

Crack bancario record in America, WaMu ceduta dal governo a JP Morgan
di Marco Valsania

New York – Nel crack bancario di gran lunga piu' grande della storia americana, le autorita' federali hanno preso ieri notte il controllo del leader delle casse di risparmio Washington Mutual e hanno immediatamente raggiunto un accordo per salvare i suoi depositi, attivita' e filiali cedendole alla JP Morgan. JP Morgan aveva gia' rilevato la banca d'investimento Bear Sterns, la prima grande societa' finanziaria affondata dalla crisi, in un'operazione orchestrada dal Tesoro e dalla Federal Reserve. I dettagli della nuova straordinaria operazione per WaMu dovrebbero essere chiariti nelle prossime ore. WaMu, che ha sede a Seattle, rafforzera' la presenza di JP Morgan sulla costa occidentale degli Stati Uniti.
Le autorita' federali dell'Office of Thrift Supervision hanno indicato di aver agito senza indugi perche' da meta' settembre WaMu, esposta a forti perdite per la debacle immobiliare e dei mutui, aveva sofferto un vero e proprio esodo di depositi: 16,7 miliardi di dollari. Abbastanza per "lasciare la banca senza sufficiente liquidita' per fare fronte ai suoi obblighi". Le sue condizioni ormai non erano piu' "adeguate o sicure per condurre business".
La autorita' hanno agito rapidamente anche per evitare un tracollo complete dell'istituto, che vanta ben 300 miliardi di dollari in asset, capace di devastare le casse federali della Fdic, l'agenzia che assicura I depositi bancari. Un simile tracollo, secondo alcuni analisti, sarebbe costato forse 20 miliardi di dollari.
Finora erano fallite una dozzina di banche negli Stati Uniti, la piu' grande la IndyMac California che e' costata alla Fdic circa 9 miliardi di dollari. WaMu si era messa apertamente in vendita la scorsa settimana, avviando trattative con numerosi istituti, da Citigroup a Wells Fargo a Banco Santander, e con gruppi di private equity. Le eventuali offerte erano attese per mercoledi', ma nulla si e' materializzato. Poco dopo e' scattato l'intervento federale e la cessione a JP Morgan.

Solo la Federal Reserve tiene in piedi il sistema
di Mario Margiocco

Mentre il piano di salvataggio da 700 miliardi di dollari (Tarp, Troubled asset relief program) è tornato in alto mare ed è finito nei gorghi della campagna elettorale, gli ultimi dati confermano che solo la Federal Reserve, la banca centrale americana. con un aumento impressionante di liquidità sta tenendo in piedi il sistema bancario americano dove le fonti di credito si sono congelate.

I mercati, e non solo quello americano, hanno a partire da questa mattina 60 ore di tempo per ricevere da Washington un segnale positivo. E per scongiurare il rischio che dopo gli errori della classe finanziaria americana (anche europei ed asiatici hanno abbondantemente partecipato, ma l'impostazione anche intellettuale e l'epicentro di questa crisi sono americani), siano gli errori della classe politica americana a infliggere un nuovo gravissimo colpo.

Le 60 ore sono quelle che separano la mattinata di venerdì dalla prima apertura dei mercati, a Tokyo, dopo il fine settimana. Solo chiari segnali che Washington sta raggiungendo un accordo politico su come gestire il salvataggio impedirebbero che la giornata di lunedì si apra con un molto probabile tonfo dei listini, come ha dichiarato al Il Sole 24 Ore, giovedì, Barry Eichengreen, uno dei maggiori economisti americani. E' questa la paura di Paulson, Bernanke e della Casa Bianca. I rischi di forte recessione dell'economia Usa, causa ufficiale dell'urgenza del Tarp, ci sono, ma non sono alcuni giorni in più di trattativa a scongiurarli. I mercati invece hanno tempi precisi. Ed è in gioco per la seconda volta in due settimane la credibilità della leadership americana.

Per fortuna l'impasse di ieri sera a Washington, dopo una giornata trascorsa all'insegna di un certo ottimismo, potrebbe rientrare nella tattica della campagna elettorale. Se così non fosse, come ha risposto in modo disarmante il ministro del Tesoro Paulson nei giorni scorsi all'ipotesi che il Tarp venga silurato, «che Dio ci aiuti».

L'intesa di Washington è stata bloccata ieri da un gruppo di deputati repubblicani della Camera che hanno definito inaccettabile una ingerenza così massiccia della mano pubblica, con sommarie garanzie, sui mercati. Stanno pesando anche le esigenze elettorali del candidato repubblicano John McCain, deciso a recuperare terreno sui temi economici e a vestire i panni del salvatore dei mercati e del difensore dei cittadini pagatori. Quello economico è un campo che vede avvantaggiato Barack Obama considerato più adatto a riformare le regole e a gestire una nuova fase. Piombato a Washington ieri in mattinata, McCain ha parteciopato a una riunione alla Casa Bianca con Bush, Obama, e le leadership dei due partiti al Congresso, riunione conclusa con un nulla di fatto, toni alterati hanno riferito alcuni partecipanti, e che ha allontanato una soluzione.

Non c'è dubbio che un intervento a salvataggio delle banche con l'acquisto a prezzi relativamente alti dei titoli a rischio di cui hanno riempito i forzieri è politicamente impresentabile, soprattutto in campagna elettorale. I punti chiave sono quindi le garanzie nella gestione dell'enorme cifra, destinata probabilmente a salire se si vorrà davvero risanare in modo efficace, e il livello di "punizione" dei colpevoli, salvati ma castigati, livello che deve essere sensibile.

La sensazione a Washington è che McCain intenda utilizzare tutto il tempo disponibile, ma raggiungere comunque un'intesa, dopo un fine settimana mozzafiato, in tempo per l'apertura dei mercati di lunedì. Dati resi noti ieri in serata indicano che la settimana scorsa il sistema bancario ha quadruplicato il precedente record giornaliero di 47 miliardi (di tre settimane fa) nel ricorso ai prestiti dei vari sportelli Fed, con una media di 188 miliardi di dollari al giorno.

Praticamente è la Fed che sta tenendo in piedi il circuito del credito, dove ogni prestito interbancario si è congelato. Incominciano intanto a diventare più precise critiche e accuse per la mancata sorveglianza. Ieri alcuni commentatori hanno alzato il tiro su Tim Geithner, il giovane presidente della Federal Reserve di New York, la banca che nel sistema Fed ha la resposabilità della maggior piazza bancaria americana. Dov'era Geithner mentre la finanza allegra dei derivati avvolgeva Wall Street in un mare di debiti senza precedenti?
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La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
Inviato il: 26/9/2008 9:57
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#113
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Il fallimento della banca Washington Mutual, che in fallisce "sulla carta" ma viene comprata "giusto in tempo" da JP Morgan, è un altro di questi strani eventi che suggeriscono che la crisi sia stata creata a tavolino. Inoltre i tempi (il governo la chiude proprio il giorno prima della votazione sulla legge, in tempo per far arrivare i titoli sui giornali del mattino dopo, quale tempismo!!) sono incredibilmente sospetti. Come ha scritto un commentatore sul blog di Mish:

"WAMU is a total scam. Closed out on Thursday to get the news for tomorrow. Expect all the hype for Friday to be focused on WAMU. IF WAMU is their TRUMP CARD they just showed their hand! What an orchestrated RIP-OFF. HOW OBVIOUS!"

La cosa strana è che JP Morgan doveva già comprare WaMu all'inizio dell'anno, quando JP Morgan fece un offerta di 4 dollari ad azione, molto meno di quanto ha speso ora.



September 25, 2008
Washington Mutual Seized by Feds, Assets Bought by JPMorgan

Biggest U.S. bank failure ever: Washington Mutual, which struggled to find a buyer, was closed by the federal Office of Thrift Supervision and the FDIC, for "insufficient liquidity" and being "unsound." The government orchestrated JPMorgan Chase's purchase of WaMu deposits for just $1.9 billion. WaMu's is the country's biggest savings and loan and has $310 billion in assets, but was affected by the mortgage crisis. Also, while shareholders and bondholds will be wiped out, the NY Times says Wamu customers "are unlikely to be affected." (Also, the FDIC insures deposits up to $100,000). Earlier this year, WaMu rejected JPMorgan's takeover at $4/share -- an analyst told Bloomberg News, "JPMorgan is getting a steal compared with what they were going to pay. It's very tragic.''

http://gothamist.com/2008/09/25/washington_mutual_seized_by_governm.php
Inviato il: 26/9/2008 10:27
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#114
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Bloomberg riporta che 166 illustri economisti hanno scritto una lettera aperta al congresso perchè fermi il piano di salvataggio segretario del tesoro Paulson attualmente in discussione:

In a letter yesterday to congressional leaders, 166 academic economists said they oppose Treasury Secretary Henry Paulson's plan because it's a ``subsidy'' for business, it's ambiguous and it may have adverse market consequences in the long term. They also expressed alarm at the haste of lawmakers and the Bush administration to pass legislation.

http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=aNKGD.bJwmRA&refer=home


Questo il testo della lettera:


To the Speaker of the House of Representatives and the President pro tempore of the Senate:

As economists, we want to express to Congress our great concern for the plan proposed by Treasury Secretary Paulson to deal with the financial crisis. We are well aware of the difficulty of the current financial situation and we agree with the need for bold action to ensure that the financial system continues to function. We see three fatal pitfalls in the currently proposed plan:

1) Its fairness. The plan is a subsidy to investors at taxpayers’ expense. Investors who took risks to earn profits must also bear the losses. Not every business failure carries systemic risk. The government can ensure a well-functioning financial industry, able to make new loans to creditworthy borrowers, without bailing out particular investors and institutions whose choices proved unwise.

2) Its ambiguity. Neither the mission of the new agency nor its oversight are clear. If taxpayers are to buy illiquid and opaque assets from troubled sellers, the terms, occasions, and methods of such purchases must be crystal clear ahead of time and carefully monitored afterwards.

3) Its long-term effects. If the plan is enacted, its effects will be with us for a generation. For all their recent troubles, Americas dynamic and innovative private capital markets have brought the nation unparalleled prosperity. Fundamentally weakening those markets in order to calm short-run disruptions is desperately short-sighted.

For these reasons we ask Congress not to rush, to hold appropriate hearings, and to carefully consider the right course of action, and to wisely determine the future of the financial industry and the U.S. economy for years to come.

Signed:

Acemoglu Daron (Massachussets Institute of Technology)
Adler Michael (Columbia University)
Admati Anat R. (Stanford University)
Alexis Marcus (Northwestern University)
Alvarez Fernando (University of Chicago)
Andersen Torben (Northwestern University)
Baliga Sandeep (Northwestern University)
Banerjee Abhijit V. (Massachussets Institute of Technology)
Barankay Iwan (University of Pennsylvania)
Barry Brian (University of Chicago)
Bartkus James R. (Xavier University of Louisiana)
Becker Charles M. (Duke University)
Becker Robert A. (Indiana University)
Beim David (Columbia University)
Berk Jonathan (Stanford University)
Bisin Alberto (New York University)
Bittlingmayer George (University of Kansas)
Boldrin Michele (Washington University)
Brooks Taggert J. (University of Wisconsin)
Brynjolfsson Erik (Massachusetts Institute of Technology)
Buera Francisco J. (UCLA)
Camp Mary Elizabeth (Indiana University)
Carmel Jonathan (University of Michigan)
Carroll Christopher (Johns Hopkins University)
Cassar Gavin (University of Pennsylvania)
Chaney Thomas (University of Chicago)
Chari Varadarajan V. (University of Minnesota)
Chauvin Keith W. (University of Kansas)
Chintagunta Pradeep K. (University of Chicago)
Christiano Lawrence J. (Northwestern University)
Cochrane John (University of Chicago)
Coleman John (Duke University)
Constantinides George M. (University of Chicago)
Crain Robert (UC Berkeley)
Culp Christopher (University of Chicago)
Da Zhi (University of Notre Dame)
Davis Morris (University of Wisconsin)
De Marzo Peter (Stanford University)
Dubé Jean-Pierre H. (University of Chicago)
Edlin Aaron (UC Berkeley)
Eichenbaum Martin (Northwestern University)
Ely Jeffrey (Northwestern University)
Eraslan Hülya K. K.(Johns Hopkins University)
Faulhaber Gerald (University of Pennsylvania)
Feldmann Sven (University of Melbourne)
Fernandez-Villaverde Jesus (University of Pennsylvania)
Fohlin Caroline (Johns Hopkins University)
Fox Jeremy T. (University of Chicago)
Frank Murray Z.(University of Minnesota)
Frenzen Jonathan (University of Chicago)
Fuchs William (University of Chicago)
Fudenberg Drew (Harvard University)
Gabaix Xavier (New York University)
Gao Paul (Notre Dame University)
Garicano Luis (University of Chicago)
Gerakos Joseph J. (University of Chicago)
Gibbs Michael (University of Chicago)
Glomm Gerhard (Indiana University)
Goettler Ron (University of Chicago)
Goldin Claudia (Harvard University)
Gordon Robert J. (Northwestern University)
Greenstone Michael (Massachusetts Institute of Technology)
Guadalupe Maria (Columbia University)
Guerrieri Veronica (University of Chicago)
Hagerty Kathleen (Northwestern University)
Hamada Robert S. (University of Chicago)
Hansen Lars (University of Chicago)
Harris Milton (University of Chicago)
Hart Oliver (Harvard University)
Hazlett Thomas W. (George Mason University)
Heaton John (University of Chicago)
Heckman James (University of Chicago - Nobel Laureate)
Henderson David R. (Hoover Institution)
Henisz, Witold (University of Pennsylvania)
Hertzberg Andrew (Columbia University)
Hite Gailen (Columbia University)
Hitsch Günter J. (University of Chicago)
Hodrick Robert J. (Columbia University)
Hopenhayn Hugo (UCLA)
Hurst Erik (University of Chicago)
Imrohoroglu Ayse (University of Southern California)
Isakson Hans (University of Northern Iowa)
Israel Ronen (London Business School)
Jaffee Dwight M. (UC Berkeley)
Jagannathan Ravi (Northwestern University)
Jenter Dirk (Stanford University)
Jones Charles M. (Columbia Business School)
Kaboski Joseph P. (Ohio State University)
Kahn Matthew (UCLA)
Kaplan Ethan (Stockholm University)
Karolyi, Andrew (Ohio State University)
Kashyap Anil (University of Chicago)
Keim Donald B (University of Pennsylvania)
Ketkar Suhas L (Vanderbilt University)
Kiesling Lynne (Northwestern University)
Klenow Pete (Stanford University)
Koch Paul (University of Kansas)
Kocherlakota Narayana (University of Minnesota)
Koijen Ralph S.J. (University of Chicago)
Kondo Jiro (Northwestern University)
Korteweg Arthur (Stanford University)
Kortum Samuel (University of Chicago)
Krueger Dirk (University of Pennsylvania)
Ledesma Patricia (Northwestern University)
Lee Lung-fei (Ohio State University)
Leeper Eric M. (Indiana University)
Leuz Christian (University of Chicago)
Levine David I.(UC Berkeley)
Levine David K.(Washington University)
Levy David M. (George Mason University)
Linnainmaa Juhani (University of Chicago)
Lott John R. Jr. (University of Maryland)
Lucas Robert (University of Chicago - Nobel Laureate)
Luttmer Erzo G.J. (University of Minnesota)
Manski Charles F. (Northwestern University)
Martin Ian (Stanford University)
Mayer Christopher (Columbia University)
Mazzeo Michael (Northwestern University)
McDonald Robert (Northwestern University)
Meadow Scott F. (University of Chicago)
Mehra Rajnish (UC Santa Barbara)
Mian Atif (University of Chicago)
Middlebrook Art (University of Chicago)
Miguel Edward (UC Berkeley)
Miravete Eugenio J. (University of Texas at Austin)
Miron Jeffrey (Harvard University)
Moretti Enrico (UC Berkeley)
Moriguchi Chiaki (Northwestern University)
Moro Andrea (Vanderbilt University)
Morse Adair (University of Chicago)
Mortensen Dale T. (Northwestern University)
Mortimer Julie Holland (Harvard University)
Muralidharan Karthik (UC San Diego)
Nanda Dhananjay (University of Miami)
Nevo Aviv (Northwestern University)
Ohanian Lee (UCLA)
Pagliari Joseph (University of Chicago)
Papanikolaou Dimitris (Northwestern University)
Parker Jonathan (Northwestern University)
Paul Evans (Ohio State University)
Pejovich Svetozar (Steve) (Texas A&M University)
Peltzman Sam (University of Chicago)
Perri Fabrizio (University of Minnesota)
Phelan Christopher (University of Minnesota)
Piazzesi Monika (Stanford University)
Piskorski Tomasz (Columbia University)
Rampini Adriano (Duke University)
Reagan Patricia (Ohio State University)
Reich Michael (UC Berkeley)
Reuben Ernesto (Northwestern University)
Roberts Michael (University of Pennsylvania)
Robinson David (Duke University)
Rogers Michele (Northwestern University)
Rotella Elyce (Indiana University)
Ruud Paul (Vassar College)
Safford Sean (University of Chicago)
Sandbu Martin E. (University of Pennsylvania)
Sapienza Paola (Northwestern University)
Savor Pavel (University of Pennsylvania)
Scharfstein David (Harvard University)
Seim Katja (University of Pennsylvania)
Seru Amit (University of Chicago)
Shang-Jin Wei (Columbia University)
Shimer Robert (University of Chicago)
Shore Stephen H. (Johns Hopkins University)
Siegel Ron (Northwestern University)
Smith David C. (University of Virginia)
Smith Vernon L.(Chapman University- Nobel Laureate)
Sorensen Morten (Columbia University)
Spiegel Matthew (Yale University)
Stevenson Betsey (University of Pennsylvania)
Stokey Nancy (University of Chicago)
Strahan Philip (Boston College)
Strebulaev Ilya (Stanford University)
Sufi Amir (University of Chicago)
Tabarrok Alex (George Mason University)
Taylor Alan M. (UC Davis)
Thompson Tim (Northwestern University)
Tschoegl Adrian E. (University of Pennsylvania)
Uhlig Harald (University of Chicago)
Ulrich, Maxim (Columbia University)
Van Buskirk Andrew (University of Chicago)
Veronesi Pietro (University of Chicago)
Vissing-Jorgensen Annette (Northwestern University)
Wacziarg Romain (UCLA)
Weill Pierre-Olivier (UCLA)
Williamson Samuel H. (Miami University)
Witte Mark (Northwestern University)
Wolfers Justin (University of Pennsylvania)
Woutersen Tiemen (Johns Hopkins University)
Zingales Luigi (University of Chicago)
Zitzewitz Eric (Dartmouth College)

fonte: http://faculty.chicagogsb.edu/john.cochrane/research/Papers/mortgage_protest.htm

Nel frattempo anche tra le fila della stessa Federal Reserve cresce il dissenso: Richard Fisher, presidente della succursale di Dallas della FED ha dichiarato che la proposta di salvataggio da 700 miliardi di dollari sostenuta da Bernanke precipiterebbe il governo USA in un abisso fiscale.


Dallas Federal Reserve Bank President Richard Fisher said the proposed $700 billion rescue of financial institutions backed by Fed Chairman Ben S. Bernanke would plunge the U.S. government deeper into a fiscal abyss.

The plan by Treasury Secretary Henry Paulson to buy troubled assets from financial institutions would put "one more straw on the back of the frightfully encumbered camel that is the federal government ledger," Fisher said today in the text of a speech in New York. "We are deeply submerged in a vast fiscal chasm."


http://globaleconomicanalysis.blogspot.com/2008/09/feds-fisher-says-bank-rescue-plan-would.html
Inviato il: 26/9/2008 10:44
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
#115
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tibberio ha scritto:
JP Morgan sta facendo scopa.....come nel lontano... 19.. che coincidenza, eh?


E' vero, ma la cosa strana è che stavolta tutti erano consapevoli della tecnica boom-burst-collect e avevano strumenti per evitare di finire in questa trappola.
Quindi come mai ci sono finiti ugualmente? Consideriamo inoltre che non siamo più nel '29... oggi il sistema bancario è interconnesso al punto che alla fine sono sempre le stesse poche persone che controllano tutte le banche tramite gli hedge found... difficile non pensare a qualcosa di costruito a tavolino.
Inviato il: 26/9/2008 11:03
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
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difficile non pensare a qualcosa di costruito a tavolino.


Difficile davvero. I media ripetono talmente tante volte che c'è una crisi enorme in corso da non crederci più. Oltre a concentrare l'attenzione della gente su questa "crisi" e distoglierla da altri movimenti in corso, questo "scossone" disegenerà un nuovo modo di fare finanza, e darà più potere ai soliti noti. Sembra una mossa di qualcuno per accentrare più potere.

Ma quello che è più interessante è che i repubblicani (faranno finta?) non hanno affatto intenzione di passare per "socialisti" e rifiutano il piano, desiderato molto da obama e dai democratici e qui gatta ci cova. Same old story, indietro lo prenderanno sempre i poveri pezzenti come me.

Crisi finanziaria: rivolta repubblicana, piano Paulson in affanno
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Inviato il: 26/9/2008 11:37
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Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...
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Wamu fallisce, passa a JPMorgan
Autorita' bloccano attivita'. Fdic, non e' compreso debito
(ANSA)- NEW YORK, 26 SET - Le autorita' americane bloccano Washington Mutual, annunciando di fatto il fallimento, il maggiore della storia americana per una banca. E organizzano il trasferimento immediato delle attivita' a JPMorgan Chase per 1,9 miliardi di dollari. JPMorgan dovra' ricorrere a un aumento di capitale da 8 mld di dollari. Fdic spiega che l'operazione non comprende il debito a carico della holding e del capitale sociale, cosi' azionisti e creditori perderanno tutto cio' che hanno in mano.

Super Jp Morgan, diventa la prima banca Usa per depositi

L'acquisto nella notte delle attività bancarie di Washington Mutual, chiusa dalle autorità di controllo, proietta Jp Morgan ai vertici del sistema bancario Usa. Il gruppo guidato da Jamie Dimon sta approfittando della crisi che si abbatte sui concorrenti: dopo l'acquisto a marzo di Bear Stearns, finanziato dalla Federal Reserve, ieri sotto l'egida della Fdic, l'autorità di garanzia dei depositi bancari, ha rilevato per 1,9 miliardi di dollari attivi e passivi delle controllate bancarie di Washington Mutual, la Washington Mutual Bank e la Washington Mutual Fsb. Nessuna speranza per azionisti e creditori della holding, che perderanno tutto. Fuori dalla transazione anche i circa 45,2 miliardi di depositi direttamente assicurati dalla Fdic.

Vista la forte esposizione di Washington Mutual nei confronti dei mutui immobiliari, Jp Morgan ha già deciso svalutazioni di crediti per 31 miliardi di dollari che dovrebbero bastare, secondo le sue stime, a ripulire i conti delle banche acquisite. Per mantenere i propri ratios di solvibilità Jp Morgan ha poi annunciato un aumento di capitale da 8 miliardi di dollari.

L'acquisizione dovrebbe comunque essere immediatamente accrescitiva, con un contributo all'utile per azione di oltre 0,50 dollari per azione nel 2009 e di 0,70 dollari entro il 2011. Jp Morgan calcola di dover affrontare per l'operazione costi lordi per 1,5 miliardi di dollari ma di realizzare risparmi annui dello stesso importo entro la fine del 2010. A seguito dell'operazione Jp Morgan potrà contare su una rete di 5.410 sportelli (2.239 ex Washington Mutual) in 23 Stati dell'Unione e attivi per 2.040 miliardi di dollari.

JpM iventerà così la prima banca Usa per ammontare dei depositi, che saliranno a oltre 900 miliardi di dollari, un importante fattore di forza in tempi in cui le banche faticano a rifinanziarsi sul mercato. Moody's ha confermato i rating a Jp Morgan ma ha messo il rating sotto osservazione con implicazioni negative.

Quello di Washington Mutual, con attivi per 307 miliardi di dollari e 188 miliardi di depositi, è il più grande fallimento bancario Usa. Prima, il maggior fallimento era quello della Continental Illinois National Bank & Trust (1984) di dimensioni ben inferiori: circa 40 miliardi di dollari di attivi. Il fallimento di Wamu era nell'aria da diversi giorni: il gruppo di Seattle aveva assunto Goldman Sachs per trovare un compratore ma tutte le banche che avevano valutato l'operazione, tra cui Santander, Citigroup e Wells Fargo, avevano poi preferito passare la mano a fronte della grande incognita sull'entità dei debiti tossici.

Ieri si era saputo che i vertici di Wamu avevano anche avvicinato alcuni fondi di private equity offrendosi loro anche per una vendita parziale. La notizia aveva fatto momentaneamente salire il titolo in borsa ma era durato poco. Gli investitori più accorti avevano colto un chiaro segnale di allarme: i costi di assicurazione del debito di Wamu erano cresciuti a livelli di guardia, esattamente quanto era avvenuto anche con Lehman Brothers prima della sua ingloriosa uscita di scena. (Il Sole 24 Ore Radiocor)
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Altre prove della macchinazione. Reuters passa notizie false e allarmistiche!

Stamattina ha messo in giro questa notizia falsa:

Le banche cinesi ricevono l'ordine fermare i prestiti alle banche USA

BEIJING, 25 settembre (Reuters): Organi di controllo cinesi hanno indicato alle banche cinesi di fermare l'attività di prestito interbancario alle istituzioni finanziarie USA per prevenire possibili perdite durante la crisi finanziaria, così riferisce giovedì il South China Morning Post.

Il quotidiano di Hong Kong cita fondi industriali non meglio identificate le quali avrebbero detto che la CBRC ( China Banking Regulatory Commission ), avrebbe dato tali istruzioni relativamente al prestito interbancario di qualunque divisa verso gli USA, ma non verso banche di altre nazioni.

"L'ordine sembra essere il primo tentativo di Beijing di innalzare difese contro l'approfondirsi della liquefazione finanziaria degli USA dopo l'evidenziarsi di una crisi creditizia con un'esposizione dei principali istituti di credito USA per miliardi di dollari," così ha detto il South China Morning.


La notizia è andata su tutti i giornali, ma poi si è rivelata falsa, confutata dalla stessa Cina:

Reuters wrong, saith MarketWatch:

China’s government moved to calm financial markets Thursday and denied a report that it had ordered mainland banks to curb lending to U.S. banks, a day after rumors of financial stability led to a run on a Hong Kong institution.
The China Banking Regulatory Commission moved to quash a South China Morning Post report Thursday that said Chinese regulators have told domestic banks to stop interbank lending to U.S. financial institutions.
"The CBRC has never, through any channel, released a statement or ordered domestic commercial banks not to lend to or borrow from U.S. financial institutions," the regulator said in a statement on its Web site.


fonte: link
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#119
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Se e´ vera questa notizia....e´ l´ennesima clamorosa truffa.


ti spieghi meglio?

AT Descartes

restringi il link plz.
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#120
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Nancy Pelosi, presidente della Camera dei rappresentanti al congresso USA, ha dichiato: "il piano passerà perché DEVE passare"!!!!!!!!!!! Le negoziazioni sono in corso, ma è sicura che alla fine passerà, anche se "Bush dovrà ottenere molti voti dei repubblicani perchè questo avvenga"! (Diciamo pure "comprare", tanto ormai...)

Wall Street Bailout Has to Pass: Pelosi
Topics:Henry Paulson | Banking
By Reuters | 26 Sep 2008 | 08:46 AM ET

U.S. House Speaker Nancy Pelosi said Friday a plan to rescue U.S. financial institutions "has to happen," but final agreement is up to conservative Republicans who revolted against the plan being negotiated between Congress and the Treasury Department.

"It will happen because it has to happen," Pelosi, a California Democrat, said in an interview with ABC's "Good Morning America." "I would hope that we could come to agreement in the next 24 hours."

But she added that a deal would be up to House Republicans who balked at the $700 billion package being negotiated by congressional leaders and Treasury Secretary Henry Paulson and who have given no sign that they will support it.

Pelosi and her fellow Democrats have said that President Bush has to deliver a large number of Republican votes for the politically unpopular bailout to pass Congress.

Lawmakers are expected to continue negotiations on Friday.


http://www.cnbc.com/id/26900839

Il colpo di stato procede ed è in ottima salute...
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