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  •  wireless
      wireless
ALITALIA
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/8/2007
Da
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Al momento del ritiro della proposta di acquisizione dell'Alitalia da parte di una società francese,sono quantomeno rimasto sorpreso dall'enorme manifestazione di gioia da parte dei dipendenti della stessa,Piloti e Hostess.
Mi resta difficile capire quale sia il motivo di tali festeggiamenti...???
A quel punto ho pensato:allora i piloti e le hostess non sono particolarmente interessati a percepire uno stipendio e di conseguenza avere la possibilità di costruire un futuro,ma soltanto a difendere la dignità della categoria "di volo".
Una soluzione che è ovviamente provocatoria:lavorare in modo dignitoso percependo 1/3 dello stipendio.
Assolutamente impensabile che lo stato debba aiutare una compagnia completamente allo sbando solo perché si vuole "Nazionalizzare" l'Alitalia.
A rimetterci saremmo noi operai,costretti a contribuire a risollevare la compagnia di Bandiera nostro malgrado.
Speriamo che al più presto venga trovata la soluzione migliore,che non vada a discapito di nessuno:
Inviato il: 20/9/2008 21:06
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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: ALITALIA
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/11/2005
Da Padova
Messaggi: 4861
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Citazione:
da wireless il 20/9/2008 21:06:22
...
Speriamo che al più presto venga trovata la soluzione migliore,che non vada a discapito di nessuno:
Una buona occasione mi sembrava quella dell'AirFrance... ora non credo che le soluzioni possibili siano innocue... ed in questi casi chi ha meno voce in capitolo la piglia in quel posto. Come al solito saranno i contribuenti a rimetterci maggiormente...
_________________
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 20/9/2008 21:16
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: ALITALIA
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
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Citazione:
Una soluzione che è ovviamente provocatoria:lavorare in modo dignitoso percependo 1/3 dello stipendio.


Anzi i tanto vituperati piloti sostengono di aver proposto di accettare un contratto di una qualsiasi delle maggiori compagnie europee (Airfrance, Lufthansa, KLM etc) e di essere disposti CON QUEL CONTRATTO anche a rinunciare al 30-35% dello stipendio. La CAI non ha nè accettato né risposto.
Rimango stupito: le altre compagnie aeree sembra che abbiano bilanci in attivo e la nuova CAI (ben ripulita dai debiti Alitalia, caricati sui contribuenti italiani) non ci stà!?!

I festeggiamenti: forse la spiegazione è banale. Per i piloti: meglio falliti come Alitalia e (temporaneamente) disoccupati, che intrappolati e sottopagati in una compagnia dal futuro incerto.
Poi qualche altra compagnia metterà un aereo per prendersi il mercato (di quel volo ex-Alitalia) e allora serviranno anche i piloti. Prevedo che almeno una parte rientreranno abbastanza presto a lavorare e a guidare aerei.
Praticamente: liberare il cielo dagli aerei Alitalia riapre il mercato del lavoro dei piloti di aereo.

Certo che questi governanti, più che dilettanti (come dice Uoltèr), sono maldestri speculatori... fra poco venderanno anche gli infissi dei palazzi pubblici...
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 20/9/2008 21:29
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  •  ivan
      ivan
Re: ALITALIA
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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A me la situazione mi sembra surreale.

Questo è un racconto di pura fantasia; ogni somiglianza con le cronache è puramente casuale.

La compagnia è ull'orlo del disastro.

Una prestigiosa compagnia straniera si offre di acquisirla, accolandosi pure i debiti.

Apriti cielo ! Non passi lo straniero !

Va bè, un pò di patriottismo.

Nasce un cordata che ha una idea brillante, si sdoppia la compagnia: i debiti li paghi pure pantalone (una volta si diceva "socializzare le perdite", erano altri tempi), il resto in mano ai privati ("sempre una volta si diceva : "privatizzare i profitti" -la chiarezza del linguaggio dei bei tempi andati).

In pratica nessuno si oppone, nesuno grida allos candalo "come sarebbe a dì socializziamo le perdite ? scusate, ma già abbiamo dato, e poi con sti chiari di luna ... e poi così semo buoni tutti a fare gli imprenditori ... ma che discorsi sono codesti ...").

Resta un piccolo problema: il personale vuole essere pagato; e si sa, non c'è piu' la servitu' di una volta.

Bè poco male: in pratica si ripropone subito un nuovo contratto, al passo con i tempi moderni: pochi soldi, ferie dimezzate, se ti ammali vuoi pure essere pagato ? ma che stai a dì ? Se ti ammali te li scaliamo pure dalle ferie i giorni che stai via . Carriera, quale carriera ? Lavoravi da 20 anni ? Nuova compagnia, nuova assunzione, si ricomincia da zero.

Ovviamente i dettagli in cronaca non ci sono.

Ci sono solo gli spot di questo e di quello, in cornaca c'è la solita passerella di facce che propongono se stesse medesime come il prodoto che lava meglio senza lasciare aloni.
Ovviamente senza la tabellina di comparazione, che è roba da civiltà straniere.
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The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 20/9/2008 21:35
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  •  ivan
      ivan
Re: ALITALIA
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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"Certo che questi governanti, più che dilettanti (come dice Uoltèr), sono maldestri speculatori... fra poco venderanno anche gli infissi dei palazzi pubblici...".

Le spiagge le hanno già vendute: son stato al di là dello stretto e non c'è era un centimetro di spiaggia che non fosse in un qualche modo a pagamento.

Dal Corriere:

link

Citazione:


Vigili a piedi e vie al buio
Catania sull'orlo del crac
Sperperi e organici gonfiati. Il sindaco si appella al premier

...

L'elefantino simbolo di Catania è salvo: una mano pietosa ha rimosso l'asta su eBay («Causa dissesto finanziario vendesi statua raffigurante un elefante conosciuta come U Liotru») indetta da un feroce burlone. Resta da salvare Catania. Il che, al momento, appare più complicato. Basti dire che i cittadini risultano avere un debito municipale di 3.379 euro a testa.



"Il sindaco si appella al premier"

Il quale risponde:

link

Citazione:


«La Sicilia avrà il suo ponte entro la legislatura» ha promesso poi il premier. Che è poi intervenuto anche sull'Alta velocità ferroviaria spiegando che: «lo Stato deve inmporsi sulle spinte anarchiche».



Con quali soldi ? Con i soldi di chi ?

In cronaca non ci sono dettagli in merito.
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Inviato il: 20/9/2008 21:37
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: ALITALIA
#6
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

ivan ha scritto:
A me la situazione mi sembra surreale.
Questo è un racconto di pura fantasia; ogni somiglianza con le cronache è puramente casuale.
La compagnia è sull'orlo del disastro.
il personale vuole essere pagato; e si sa, non c'è piu' la servitu' di una volta.


Di fronte alla scelta "prendere o lasciare", hanno voluto giustamente "lasciare" e hanno esultato quando hanno scoperto che nessuno di chi era al tavolo per dire "no" si fosse "venduto". (In Italia sembra che la corruzione a certi livelli sia data per scontata _*_)

E, forse, esultano (una minoranza?) per il piccolo dettaglio di sette anni di cassa integrazione (con l'80% dello stipendio). Conosco persone (e famiglie) che hanno perso il lavoro all'improvviso e senza nessun paracadute. Persone con contratti illegalmente non rinnovati. Persone cedute come "ramo di azienda", come fossero una autovettura che l'Azienda non usa più...

Non male, vero? Il 20% dello stipendio in cambio delle ferie... per sette anni!!! Voglio proporlo anche al mio datore di lavoro, chissà cosa mi risponde...
Certo i piloti Alitalia lasciano con il lavoro anche molti privilegi.

Poi ho visto che i dipendenti Alitalia oggi stanno molto sfuggendo alle interviste, ad esempio raffica di "no comment" ai microfoni del tg1, solo ad uno è scappato "ma che giornalisti? voi non siete giornalisti: siete marionette!!" (stranamente andato in onda!).


Sarà rivolta quando sarà chiaro ed imminente il "taglio" dei 150mila esuberi della scuola pubblica.
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Inviato il: 20/9/2008 22:32
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  •  ivan
      ivan
Re: ALITALIA
#7
Sono certo di non sapere
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Certo i piloti Alitalia lasciano con il lavoro anche molti privilegi.

Privilegi.

Una volta si chiamavano diritti, si chiamavano conquiste.

Ma i tempi cambiano.

Quello che prima erano un diritto acquisito e sacrosanto (un lavoro decente), oggi diventa "privilegio".

Prima ripristinano il sistema feudale (in gergo tecnico "federalismo") , meglio è.

Quali saranno le nuove casate ? Qualcosa lo si intravede dalle cronache.


Sarà rivolta quando sarà chiaro ed imminente il "taglio" dei 150mila esuberi della scuola pubblica

Non si dice "tagli al personale", si dice "ritorno al maestro unico".

Dalle "tre i - internet inglese impresa " al "maestro unico".

Bel progresso.

Mi chiedo quale sarà lo spot per le prossime elezioni .

E non ci sarà nessuna rivolta: alle prossime elezioni saranno tutti rieletti e riconfermati a furor di popolo.

Nel frattempo, il punto di vista di Travglio:

link

Citazione:


Siccome è una splendida notizia, sperando che sia definitiva, la ritirata dei 18 furbetti della Cai che volevano papparsi Alitalia a spese nostre e dei lavoratori è stata accolta dai nove decimi della stampa italiana come una rovinosa jattura. S’è listato a lutto persino il Tg1 di Johnny Raiotta, che non prenderebbe posizione contro il governo nemmeno se ripristinasse il rogo (“Il Consiglio dei ministri vara il nuovo pacchetto sicurezza per difendere i cittadini dalle streghe e dagli eretici ereditati dal precedente governo: soddisfazione nella maggioranza, possibilista l’opposizione”). Infatti s’è schierato a favore del governo contro i dipendenti Alitalia che si oppongono allo scippo di stipendi e posti di lavoro per ingrassare i compari del Cainano, dunque il cosiddetto servizio pubblico li ha dipinti come figure “bizzarre” che “festeggiano mentre il Titanic affonda”.

E dire che di occasioni per schierarsi sul caso Alitalia, in questi mesi, Raiotta ne avrebbe avute parecchie. Poteva definire “bizzarro” il niet di Al Tappone all’Air France che,grazie a Prodi e Padoa-Schioppa, era pronta a comprarsi Alitalia con dentro tutti i debiti e i tre quarti degli attuali esuberi. Poteva definire “bizzarro” il salvataggio dell’AirOne di Carlo Toto, il patriota dell’italianità che, fra il lusco e il brusco, regalava all’Alitalia, cioè a noi, il suo miliardo di italianissimi debiti. Poteva definire “bizzarri” i conflitti d’interessi di Colaninno, Benetton, Marcegaglia, Gavio, Ligresti, Passera, Tronchetti Dov'Era e compagnia volante. Poteva definire “bizzarro” che il governo cambiasse tre leggi e abolisse l’antitrust per i porci comodi di lorsignori. Poteva definire “bizzarra” la buonuscita di 8 milioni di euro donata al terz’ultimo presidente, Giancarlo Cimoli, nominato dal governo Berlusconi2. Poteva definire “bizzarre” le accuse del governo e dei suoi house-organ alla terribile lobby dei piloti, colpevoli di tutto, anche del buco dell’ozono, visto che un pilota Alitalia costa il 25-30% in meno di un collega di Air France, Lufthansa, British e Iberia e che comunque gli stipendi del personale viaggiante incidono pochissimo sulle spese d’esercizio. Poteva definire “bizzarre” le accuse alla Cgil che, contrariamente a quel che si racconta, ha firmato l’accordo con la Cai per il personale di terra, ma non poteva farlo per i piloti visto che in maggioranza non aderiscono alla triade confederale.

Poteva definire “bizzarra” la latitanza dei politici i quali, dopo aver divorato letteralmente Alitalia per 15 anni, hanno accuratamente evitato - Di Pietro a parte - di portare la loro solidarietà alle migliaia di lavoratori in ansia. Poteva definire “bizzarra” la trattativa clandestina e parallela avviata dal solito Gianni Letta con Lufthansa (tanto più bizzarra in quanto Al Tappone aveva sempre parlato di “cordata italiana”, mentre pare che Lufthansa sia leggerissimamente tedesca, comunque non più di quanto Air France fosse francese). Poteva definire “bizzarra” la minaccia del Cainano ai sindacati di negare cassintegrazione e mobilità lunga ai dipendenti Alitalia in esubero se fosse stata respinta l’offerta dei suoi 18 amichetti, una sorta di estorsione con mezzi pubblici per fini privati. Poteva definire “bizzarra” la rinuncia del governo e del commissario Fantozzi a cercare sul mercato acquirenti alternativi per una compagnia che - come notava ieri Boeri su Repubblica - ne aveva trovato uno anche quand’era piena di debiti e non dovrebbe faticare a trovarne oggi che non ne ha più (perché li paghiamo noi).

Volendo poi esagerare, Johhny Raiotta e il suo tiggì potevano definire “bizzarra” la malagestione partitocratica dell’Alitalia negli ultimi 15 anni, facendo nomi e cognomi dei manager, anzi dei magnager, che l’hanno spolpata, ciascuno col suo sponsor politico in sovrimpressione. E potevano definire “bizzarre” certe rotte aeree imposte alla compagnia di bandiera da ministri della prima e della seconda Repubblica, ansiosi di atterrare nel cortile di casa propria (il volo Treviso-Roma per far contento il dc Bernini, il volo Crotone-Roma perché l’Udc Tassone ci teneva tanto, il volo Albenga-Roma per recapitare a domicilio il ministro forzista Scajola). Ma, come diceva Victor Hugo, c’è gente che pagherebbe per vendersi. Figurarsi il partigiano Johnny, per giunta alla vigilia dell’annunciato ribaltone alla Rai e, si spera, anche al Tg1. Così ha buttato il cuore oltre l'ostacolo e ha definito “bizzarri” i lavoratori che osano financo difendere lo stipendio e il posto di lavoro. Come sempre, dalla parte dei più deboli.

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La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 21/9/2008 3:34
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  •  Fabyan
      Fabyan
Re: ALITALIA
#8
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Da nowhere
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E' stata davvero una situazione Fantozziana, a partire dai tira e molla con AirFrance, per finire al tira e basta del berlusca, ma aime' stavolta la corda l'ha tirata troppo ,e' probabilmente per dignita' che non hanno accettato le proposte di "Quelli" come li chiamavano in coro al momento del ritiro della trattativa, forse e' anche per questo che siamo finiti cosi'...




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Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... E pubblica il falso. (Mark Twain)
Inviato il: 21/9/2008 4:08
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  •  ElwoodBlue
      ElwoodBlue
Re: ALITALIA
#9
Mi sento vacillare
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replay:

1) AIR FRANCE? perché nessuno più fa una comparazione fra la proposta do oggi e la proposta airfrance?
Non la fa nessuno perché AIRFRANCE offriva termini MIGLIORI in condizioni PEGGIORI.
Anche se tremonti s'affanna a dire che non è possibile una comparazione fra le due cose a causa del prezzo del greggio, io tutte queste differenze fra il prezzo del petrolio a marzo/aprile e quello di adesso non le vedo.
INOLTRE ora è stata modificata la legge marzano in senso favolrevole all'alitalia, all'epoca questo non era avvenuto.

EDIT: fra quanto ho letto l'unico giornale che ha fatto una comparazione fra le due proposte è stato il Sole 24 ore, che infatti è molto critico verso la proposta CAIN.
N.B. E' il giornale di confindustria. Marcegaglia è capo sia di Confindustra che (in un certo senso) del giornale. Marcegaglia fa parte del CAIN.
Un sincero applauso.

2) La PRESSIONE fatta su alitalia è fortissima.
Non ho ancora visto UNA, dico UNA notizia ai tg rai e mediaset dove vengono rpese in considerazione le motivazioni dei dipendenti.
OGNI SERVIZIO proposto magnifica l'irresponsabilità dei dipendenti e loda la munificità di questa "ultima spiaggia".
Altrettanto curiosamente, nessuno s'interroga sul perché questa spiaggia è l'ultima.
Persino le domande che vengono poste ai politici sono concordate in questo senso.
Da un servizio dul TG2 di qualche giorno fa, in un'intervista a Sacconi:
Domanda: "Ma è vero che ci sono degli AVVOLTOI che vogliono far fallire la trattativa?"
Risposta: "Si, in effetti gli AVVOLTOI che volano attorno ad alitalia.."
(cito a memoria, ma in questo caso ho una bella memoria"

3) berlusconi da parte sua S'AFFANNA a cercare qualcuno a cui lasciare il cerino acceso in mano.
E' persino arrivato ad ACCUSARE I PERFIDI SINDACATI DI AVER AFFOSSATO LA PROPOSTA AIRFRANCE"!
Inviato il: 21/9/2008 16:16
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  •  ElwoodBlue
      ElwoodBlue
Re: ALITALIA
#10
Mi sento vacillare
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Citazione:

dr_julius ha scritto:
E, forse, esultano (una minoranza?) per il piccolo dettaglio di sette anni di cassa integrazione (con l'80% dello stipendio).
....
Non male, vero? Il 20% dello stipendio in cambio delle ferie... per sette anni!!



dr_julius, magari. Sul serio.

Dall pagine dell'I.N.P.S. che parla di Cassa Integrazione Straordinaria

QUANTO SPETTA

Viene calcolato l'80% della retribuzione globale che sarebbe spettata per le ore di lavoro non prestate.
Esistono limiti massimi mensili stabiliti di anno in anno.
Per il 2008 i limiti sono i seguenti:
€ 858,58 mensili per i lavoratori la cui retribuzione, comprensiva dei ratei della 13ª mensilità e delle altre eventuali mensilità aggiuntive (14ª, premio di produzione ecc.) è pari o inferiore a € 1.857,48 lordi mensili;
€ 1.031,93 mensili per i lavoratori che hanno una retribuzione superiore a € 1.857,48 lordi mensili.
Agli importi indicati deve essere poi detratta una percentuale pari al 5,84%.

PER QUANTO TEMPO

Viene corrisposta al massimo per 12 mesi in caso di crisi aziendale, 18 mesi in caso di procedure esecutive concorsuali e 24 mesi in caso di riorganizzazione, ristrutturazione e riconversione aziendale.
Complessivamente gli interventi ordinari e straordinari non possono superare i 36 mesi in un quinquennio.

(Fine della pagina)

Questo trattamento è di sostegno al reddito e non di reddito vero e proprio, come ad esempio sono le pensioni, quindi è comprensivo della 13ma mensilità (viene erogato solo per 12 mesi l'anno senza doppia mensilità a dicembre).
Anche la cassa integrazione ordinaria e la mobiltà hanno questo tipo di erogazione economica.

Il governo può legittimamente intervenire presso l'inps per ALLUNGARE il periodo di CIGS: l'approvazione delle domande di cassa straordinaria è in capo al ministero del lavoro, e se una domanda viene approvata l'inps non può fare altro che pagare.
Lo ha già fatto molte altre volte, per esempio con FIAT.
Ma non può in alcun modo variare le somme erogate, a meno che queste non vengano cambiate per TUTTI i lavoratori italiani nella stessa situazione. Cosa a mio avviso irrealistica.


Sulle altre cose che dici sono assolutamente d'accordo.
Ma il discorso s'allunga parecchio..
Inviato il: 21/9/2008 16:33
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: ALITALIA
#11
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@ElwoodBlue
Grazie per le tue informazioni, molto utili. Non ho dubbi a credere a quanto dici e alle regole dell'INPS. Ma purtroppo i 7 anni all'80% è rimbalzato su tante notizie e commenti su blog etc...
Ad esempio da lastampa.it: Sacconi ha poi confermato che ai 3250 esuberi previsti «saranno offerte robuste garanzie, l’80% dei salari per sette anni col diritto-dovere di accettare una nuova occupazione compatibile con la precedente, pena la perdita del beneficio». (questa e altre fonti nei link in fondo al messaggio)

Sull' affaire Alitalia c'è molto gioco sporco anche e soprattutto nelle informazioni fatte circolare. Può esserci perfino un bluff del ministro.

Tuttavia mi permetto di ricordare che per permettere l'operazione CAI sono già state modificate varie norme legislative (che comunque, CAI o non CAI, ormai ce le teniamo così come le hanno conciate)

ciaooo

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esempio di fonti che riportano CIGS "80% per 7 anni":
lastampa.it / ilgiornale.it / www.rassegna.it / FONTI Google
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Inviato il: 21/9/2008 23:53
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  •  ElwoodBlue
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Re: ALITALIA
#12
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Citazione:

dr_julius ha scritto:
@ElwoodBlue
Grazie per le tue informazioni, molto utili. Non ho dubbi a credere a quanto dici e alle regole dell'INPS. Ma purtroppo i 7 anni all'80% è rimbalzato su tante notizie e commenti su blog etc...
Ad esempio da lastampa.it: Sacconi ha poi confermato che ai 3250 esuberi previsti «saranno offerte robuste garanzie, l’80% dei salari per sette anni col diritto-dovere di accettare una nuova occupazione compatibile con la precedente, pena la perdita del beneficio». (questa e altre fonti nei link in fondo al messaggio)

Sull' affaire Alitalia c'è molto gioco sporco anche e soprattutto nelle informazioni fatte circolare. Può esserci perfino un bluff del ministro.

dr_julius, credimi, è un bluff.
l'80% del reddito è la voce facciale della normativa di cassa integrazione.
Tutti fanno riferimento a quella.
Il problema dei massimali viene sempre fuori in un secondo, sporco momento.
NESSUN dipendente mai messo in CIGS, anche se faceva parte di vertenze molto importanti come quella FIAT, a quanto risulta a me ha mai oltrepassato i massimali previsti.
Credimi: ne ho vissute parecchie.

Però sui giornali fa sempre fede questa roba bizzarra dell'80%, che a oggi di fatto è applicabile solo ai part time.

Se Sacconi, persona che stimo per serietà e competenza, ha messo in giro la panzana dell'80% rifacendosi alla normativa INPS semplicemente ha mentito sapendo di mentire.
Se invece si riferisce a una possibile eliminazione dei tetti in caso di erogazione di integrazioni al reddito allora significa che il governo Berlusconi sta pesantemente svoltando a sinistra.
Io a questa seconda ipotesi credo poco.
Tu?
Inviato il: 22/9/2008 2:20
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Re: ALITALIA
#13
Mi sento vacillare
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Ho letto l'articolo di PAOLO PAGLIONE su agorà magazine e come tutti i testi che parlano di "casta" ovviamente mi ha fatto imbestialire .
Devo ammettere però che l'incompetenza e la faziosità espresse da Paglione sono persino superiori alla media, tali da far impallidire persino Fede e Riotta.

(Vi confido un segreto.
Subito dopo che ho letto l'articolo mi sono fatto seriamente una domanda: ma "Paglione" è il cognome o l'elenco degli ingredienti che compongono il di lui "cervello"?
Voi però non ditelo a nessuno. Sia mai che io possa trovare dei sostenitori..)

Chiariamoci: "La Casta", il libro che parla dei privilegi dei politici, è un libro fantastico.
Non ha bisogno di esagerare niente: parla della realtà così com'è; ma che la realtà così com'è in politica è davvero un accumularsi di privilegi. Non c'è bisogno di esagerare.
A leggere quel libro oltre all'inevitabile disgusto colpisce il fatto che non ci siamo forzature nell'interpretazione. Quello che leggi è quello che è; anzi, a volte è persino troppo pietoso.

Dopo il grande successo di vendita che hanno avuto Rizzo e Stella sono emersi tutta una serie di emuli che cercano di imitarne lo stile e di suscitare la stessa indignazione.
L'unica differenza è che questi figliastri, per suscitare un'indignazione almeno paragonabile, tante cose se le "inventano".
Nel senso che spesso si limitano a citarle senza spiegazioni, facendo leva sull'ignoranza e su un malinteso "senso comune" del lettore, oppure con mossa degna del mago Silvan cambiando all'improvviso i termini di riferimento. Quello che c'è evidentemente non gli basta, e quindi sentono il bisogno di aggiungere del proprio.

Quindi ho deciso di perdere del tempo a confutare questo giornalista il cui cervello ha la stessa composizione vegetale del cognome.

Tanto fuori piove, e non ho di meglio da fare.


Prima di affrontare l'articolo sono necessarie alcune premesse.

PREMESSA UNO: è vero che i dipendenti Alitalia sono dei privilegiati. (Mi dispiace, ivan )
Quando sento che i piloti trattano per il loro aumento contrattuale mensile una cifra quasi doppia a quanto io prendo di stipendio devo ammettere che un po' di convulsioni mi vengono.
La loro professionalità è altissima, vero: ma un cardiochirurgo o un fisico nucleare hanno quantomeno una professionalità simile e guadagnano meno della metà.
La stessa situazione vale per il generico personale di volo: l'unica professionalità richiesta a una hostess o a uno steward è in definitiva quella di essere di bella presenza, saper portare un carrello anche in mezzo a una turbolenza e di saper mantenere la calma nei momenti di crisi.

Non parliamo poi di "rischio volo": stando alle statistiche sul rischio diffuse dalle stesse compagnie aeree un camionista o un rappresentante rischiano la vita in percentuale molte volte di più.

Anche il personale a terra ha livelli retributivi molte volte superiori ai loro omologhi non-Alitalia.
In ogni caso livelli retributivi più alti del consueto sono caratteristici di ogni compagnia aerea, ivi compresa Ryanair. Il perché lo vediamo subito.

PREMESSA DUE: per quanto alto, il costo del lavoro è una parte piccola del conto-spese Alitalia.
Le parti davvero costose sono altre (acquisto e gestione delle aereomobili, slots, ammortamenti, carburante, scelta delle rotte ecc) e in definitiva sono quelle che permettono a una compagnia di guadagnare o di perdere.
Se si sbaglia a fare un contratto d'acquisto per un aereo (per esempio comprandolo quando non ce n'è bisogno, o prendendo - causa sostanziosa mazzetta - un modello che non rispecchi appieno le caratteristiche richieste) si fa pari con il costo del lavoro di un periodo molto lungo; se si fa volare un apparecchio obsoleto oltre i suoi limiti ECONOMICI il costo del carburante sprecato e del surplus di manutenzione necessaria è pesantissimo; se ci si concentra su rotte con pochi passeggeri il disastro è dietro l'angolo. Per quanto ne pensi Paglione, il giornalista dal cervello monoingredientico, il reale costo di un'ora di volo di un aereo è di molte decine di volte superiore al costo del personale necessario.

Oggi sembra ai più che Alitalia sia stata affossata da un costo del lavoro esagerato perché si parla solo di quello; nessuno che punti il dito VERAMENTE contro i cattivi amministratori.
Esempio spicciolo: Gianfranco Cimoli, l'uomo che il precedente governo Berlusconi aveva messo a capo di Alitalia e che l'ha definitivamente affossata, dopo i disastri che ha combinato se n'è uscito con una liquidazione principesca (nel 2007, durante il governo Prodi).
Da wiki: "In una compagnia in profondo rosso come Alitalia, particolare scalpore ha destato la seconda buonuscita che Cimoli si è autoattribuito, di quasi 3 milioni di euro[9]: uno stipendio considerevolmente più alto di quello dei capiazienda delle altre compagnie europee in utile, 6 volte quello di Air France e il triplo di British Airways, aziende decisamente più importanti di Alitalia. E anche per l'addio alle FS Cimoli ha ricevuto un'altra buonuscita: 6 milioni di euro [nel 2005]".
(Per inciso quando Berlusconi nel 2001 ha preso le redini del paese il titolo Alitalia era quotato oltre 10 euro per azione; quando nel 2006 le ha lasciate era quotato 1,87 euro per azione. Vero che Alitalia, come tutte le altre compagnie, ha risentito dell'11 settembre e della guerra in Iraq. Ma all'anima del salvatore della compagnia!)

Anche se il costo del lavoro non è fra le principali voci di costo resta comunque la leva più facile, controllabile e immediata per ridurre l'esborso economico immediato. Infatti TUTTE le aziende in crisi agiscono su quello, comprese quelle con retribuzioni miserabili.
Perciò guardiamo al problema delle retribuzioni in un'ottica di recupero futuro, non di attribuzione delle ENORMI responsabilità del passato.


PREMESSA TRE: i margini per un recupero di produttività su Alitalia esistono e sono abbondanti. Anche se non saranno determinanti per un recupero della compagnia è giusto che vengano sfruttati.
Questo è l'unico aspetto dell'articolo di Paglione che mi vede d'accordo, quindi non commenterò i pezzi dell'articolo che parlano di questo, tranne dove sono manipolati per esprimere un artato disgusto.
In ogni caso un pezzo per volta l'articolo lo riporto tutto.






Abstract
Citazione:
Piloti e hostess della compagnia di bandiera lavorano, in media, molto meno dei loro colleghi di altre compagnie, ma in compenso costano molto di più . Il tutto per "merito" di una giungla di benefit, che vengono difesi con le unghie e con i denti e addirittura meticolosamente elencati nel contratto.

Ma lo sa Paglione, anche solo in linea di massima, che cos'è un contratto nazionale di lavoro?
E che cos'è un contratto collettivo integrativo di lavoro?
Mi chiedo dove secondo lui dovrebbero essere scritti.
Probabilmente la prossima volta che Berlusconi sarà accusato di corruzione si lamenterà che la definizione di corruzione è persino riportata nel Codice Penale.

Citazione:
Nel predetto contratto si è rivoluzionato persino il calendario, infatti tutti i mesi durano come febbraio e, altro miracolo, un giorno di riposo comprende due notti. Un giorno è un giorno. Dalle Alpi alle piramidi, come si suol dire, è uguale per tutti eccezion fatta per i piloti dell’Alitalia. Infatti Il terzo comma dell’articolo 2 disciplina il "giorno singolo libero dal servizio" del Regolamento sui limiti dei tempi di volo e di servizio e requisiti di riposo per il personale navigante approvato, con la delibera n. 67 del 19 dicembre 2006, dal consiglio di amministrazione dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile. Cito testualmente: "Periodo libero da qualunque impiego che comprende due notti locali consecutive o, in alternativa, un periodo libero da qualunque impiego di durata non inferiore a 33 ore che comprende almeno una notte locale".

Ottima invenzione, un giorno di 33 ore o in alternativa con con due notti, mica male. Evidentemente per il personale di volo di Alitalia, è opportuno tralasciare ogni convenzione, dal sistema metrico decimale all’ora di Greenwich.

Sdegno artificioso.
Per esempio i milioni di dipendenti che lavorano dal lunedi al venerdi dalle 8 alle 17 hanno diritto a due giorni di riposo (sabato e domenica) che comprendono tre notti di riposo (venerdi, sabato e domenica).
Secondo la giurisprudenza generale del lavoro italiana la notte per definizione inizia sempre (*) alle 22 e termina alle 6 del mattino: ma questo vale proprio perché i dipendenti non si muovono da qui.
Paglione (un nome, un neurone) sceglie di dimenticare il piccolo problema del fuso orario.
Si può partire che è notte, volare 12 ore e arrivare che è ancora la stessa notte, magari iniziata da poco.
Idem per il giorno.
Se vogliamo discutere seriamente di un recupero di produttività iniziamo a interrogarci se 33 ore di recupero fra un turno di lavoro e l'altro siano poche o troppe.
Risposta: sono poche.
Se prendiamo il peggior paragone normativo possibile, ovvero un'industria italiana che lavora a turni anche notturni, ci rendiamo conto che il "giorno singolo libero da servizio" è mediamente di 37.3 ore (per un lavoratore non a turni, ma non è il caso dell'Alitalia, invece sono 31,5).
Quindi 33 ore sono poche: allora serve discutere sulla frequenza dei giorni di riposo rispetto all'orario lavorativo.
Il resto è folklore inutile.

(*) i vari CCNL possono cambiare questo dato. Per esempio per i metalmeccanci dell'industria la notte inizia alle 18:00 e termina alle 6:00.


Citazione:
Secondo il regolamento dell’Enac, dove è specificato che hanno diritto a riposare su poltrone con una reclinabilità superiore al 45% e munite di poggiapiedi regolabile in altezza...

A parte che l'ENAC stabilisce le condizioni per TUTTI i vettori italiani, anch'io mi associo a Paglione nel pretendere che il personale di volo debba fare i voli intercontinentali rigorosamente in piedi.
Massacriamoli, questi bastardi!


Citazione:
...non devono volare più di cento ore nel corso del mese, tuttavia il personale di volo Alitalia ha preferito scrivere nei 28 giorni consecutivi, evidentemente per loro è sempre febbraio.

Paglione (Un Nome Un Neurone, da ora in poi UNUN) anche contro tutte le evidenze che porta proprio lui nel suo articolo non si accorge che questa è una normativa che restringe i termini ENAC a favore di Alitalia.
E' proprio l'ENAC, nella sua generica definizione di "mese", che dice che il personale di volo debba volare le stesse 100 ore sia a febbraio (28 giorni) che a marzo (31 giorni).
La restrizione di "mese" a un'ambito di 28 giorni rende invece l'anno composto da 13 "mesi".
TEORICAMENTE, ovvero parlando di un dipendente che mai s'ammala e mai va in ferie, applicando la definizione dell'ENAC il personale di volo potrebbe al massimo volare 1200 ore all'anno (come riporta l'UNUN poche righe dopo); applicando la definizione Alitalia le ore teoricamente volabili salgono a 1300 e avanza ancora un giorno.
Non a caso da parte sindacale ci si preoccupa anche di definire un TETTO al monte ore di volo annuo complessivo.


Citazione:
Nell’intero anno, o meglio nei dodici mesi (se non hanno modificato a loro uso e consumo pure il calendario) il tetto non è, come da calcolatrice, mille e 200 ore (100 per 12) ma 900, e vai a sapere perché.

Nel contratto l’orario però si riduce ancora: nel medio raggio, la barriera scende a 85 ore al mese, che nel trimestre non diventano 255, ma 240. E nell’anno non arrivano, come l’aritmetica sembrerebbe suggerire, a mille e 20, ma appunto a 900.

Ma non è neanche questo il punto i numeri evidenziano una situazione un po’ diversa ovvero nel medio-corto raggio gli steward e le hostess restano tra le nuvole per non più di 595 ore l’anno. Vuol dire 98 minuti al giorno, ovvero il tempo che personalmente impiego ogni giorno per fare su e giù tra casa ed il mio posto di lavoro. A titolo di raffronto, un assistente di volo della Lufthansa vola 900 ore, uno della Iberia 850 e uno della portoghese Tap 810. Restando in Italia, una hostess di AirOne si fa le sue belle 680 ore.

Per quanto concerne i piloti la situazione è ancora peggiore, se possibile: la loro performance non va oltre le 566 ore, ovvero 93 minuti al giorno!! Evviva. I loro colleghi volano per 720 ore all’Iberia, per 700 alla Lufthansa e all’AirOne, per 680 alla Tap e per 650 all’Air France. Forse i piloti Alitalia non sono grandissimi lavoratori ma in compenso, sono molto più cari di tutti gli altri. Un comandante di un Md80 "targato" Alitalia costa 198 mila e 538 euro. Per la stessa figura professionale i concorrenti italiani non sborsano più di 145 mila euro. Sempre restando allo stesso tipo di aereo, per pagare il pilota Alitalia ha bisogno di 108 mila e 374 euro, tra i 28 e i 33 mila in più di AirOne.

Anche secondo me i margini per un recupero sostanziale di produttività esistono in abbondanza. Per esempio all'Iberia un pilota vola MOLTO di più (mica troppo, eh: 25 minuti al giorno in più).
Però anche qui vedo i soliti trucchetti fuorvianti.

1) "Vuol dire 98 minuti al giorno, ovvero il tempo che personalmente impiego ogni giorno per fare su e giù tra casa ed il mio posto di lavoro". Di questo ne parlerò dopo un po' meglio.

2) "....contro i 33 mila di AirOne."
Perché a un certo punto si rimescolano le carte in tavola?
Prima si fa il paragone con Lufthansa, Tap, Airfrance e Iberia per il numero delle ore di volo mensili e poi quando si parla di retribuzioni ci si limita alla sola AirOne.
Roba da prestidigitatori.
Io non conosco i livelli retributivi delle compagnie aeree, ma il fatto che i piloti dall'Alitalia nella vertenza in corso abbiano chiesto con forza il contratto di lavoro Lufthansa qualcosa me la suggerisce.


Citazione:
Abbiamo dunque un bel miscuglio tra orari da impiegati del catasto e stipendi da superprofessionisti. Facendo semplicemente i conti della sempre citata casalinga di voghera, emerge che alla fine dell’anno Alitalia spende per ogni ora di volo di un suo comandante 350,8 euro. Contro i 207,1 di AirOne. Una differenza del 69,4% che sarebbe fuori mercato per chiunque. A questo si aggiunge il fatto che che un aereo Alitalia viaggia con un equipaggio superiore di un buon 30% rispetto alla media dei concorrenti e che un assistente di volo di media anzianità può arrivare a costare ad Alitalia 86 mila e 533 euro, contro i 33 mila di AirOne.

Anche qui si sceglie il paragone più conveniente, ovvero con una compagnia aerea a caratteristiche microregionali.
E che comunque è in perdita di oltre un miliardo di euro, a ulteriore dimostrazione che non è il costo della hostess a definire i margini di ricavo.
I conti della casalinga di Voghera il nostro UNUC farebbe bene a lasciarli fare alla casalinga in questione.
Lei li sa fare, lui meno.
La casalinga di Voghera è troppo astuta per paragonare la velocità del leopardo a quella del bradipo, o a sommare le famose mele con le famose pere.
Una qualsiasi casalinga di Voghera non si farebbe mai ingannare dai paragoni riportati.

Per esempio è fuorviante l'idea che il pilota Alitalia LAVORI 93 minuti al giorno.
Il suo orario è molto più lungo, e comprende anche il lavoro a terra e le trasferte. E' il tempo che trascorre in aria che è poco, ma quella non è la totalità del suo lavoro.
(La parola "trasferte" vi ha lasciati perplessi? La prossima volta che chiamate l'idraulico riflettete sul concetto di "30 euro servono per il diritto di chiamata, ovvero per la retribuzione del lavoro NON OPERATIVO dalla sede al domicilio del chiamante." Dopodiché se potete fate un paragone fra il costo della trasferta che vi addebita l'idraulico e il costo orario del suo dipendente che è venuto a fare l'intervento..)
Per fare un esempio molto ma molto spicciolo i piloti Ryanair dopo l'atterraggio si occupano anche di una parte delle pulizie: in quel tempo non stanno volando, ma non mi pare che non stiano lavorando.
E' vero che la parte produttiva dei piloti è il volare, quindi più volano e meglio è. Sono d'accordo, a parte una minuscola resistenze sulla durata massima del tempo di pilotaggio: a me non piacerebbe che il pilota dell'aereo su cui volo IO sia già ai comandi da più di 10 ore, mentre l'autista del camion che normalmente porta I MIEI PACCHI dopo 8 ore deve cedere il volante..

Lo ripeto: la parte produttiva del personale di volo è quella che trascorre VOLANDO.

Però..
Quanto guadagna Gattuso all'anno?
Gattuso alla fine del campionato avrà segnato si e no 5 goal.
E' giusto dire che Gattuso guadagna troppo perché il suo costo per ogni goal segnato è troppo alto?


Citazione:
Il risultato finale è che in Alitalia il tasso di efficienza per dipendente è pari, secondo i calcoli dell’Association of European Airlines, a poco più della metà di quello che può vantare la Lufthansa. Che i passeggeri trasportati sono 1.090 per dipendente, contro i 10 mila e 350 di Ryanair. E che nel 2004 il ricavo medio per ogni lavoratore impiegato non andava oltre i 199 mila euro, poco più di un terzo rispetto a quanto registrava ad esempio Ryanair (513 mila euro).

Il tasso d'efficienza è un parametro di valutazione dell'operato del management, non dei dipendenti.
Se Alitalia decide di far volare 24 aerei al giorno da Roma a S. Marino, rotta che prevede non più di 200 passeggeri all'anno, è una scelta di politica industriale. Il dipendente non può fare altro che annoiarsi nel frattempo.
Se il claim commerciale scelto dall'Azienda è "Vola Alitalia: sempre meglio delle emorroidi" in nessun modo il personale può far fronte al calo di clienti.
Se il prezzo di un biglietto è del tutto fuori mercato rispetto alla concorrenza non sarà certo la gentilezza delle ragazze addette all'imbarco a far cambiare idea a chi prenotata il biglietto in un'agenzia di viaggi.
(DOMANDA: perché è fuori mercato? RISPOSTA: per meno di un quinto sulla base del costo del lavoro. Vogliamo parlare del rimanente 80% e più?)


Citazione:
Assolutamente geniale è il nuovo sistema retributivo in vigore da gennaio 2005. Abbiamo lo stipendio base su quattordici mensilità e l’indennità di volo minimo garantito: quaranta ore, che uno le faccia o meno. Poi c’è la parte variabile della retribuzione di un pilota (compreso il "premio Bin Laden" elargito dopo l’11 settembre, a quelli che viaggiano in Medio Oriente) costituita ora da un’unica voce di indennità di volo giornaliera che, per un comandante è pari a 177 euro sul lungo raggio e 164 sul medio; a queste cifre va sommata la diaria, altri 42 euro, per un totale che può quindi arrivare a 219 euro. Questa indennità scatta per intero anche se il pilota si trasferisce all’aeroporto da dove prenderà servizio e persino se il suo volo viene cancellato dopo che lui ha già raggiunto quello che doveva essere lo scalo d’imbarco, addirittura, aumenta se c’è uno spostamento dei turni rispetto al calendario previst

Le indennità di rischio sono da circa 40 anni una parte della retribuzione consolidata per chi opera in ambienti a rischio. Per esempio per quanto riguarda l'aereonautica civile già negli anni '70 e '80 il personale di volo di QUALUNQUE compagnia volasse nei dintorni di Cuba aveva diritto a una maggiorazione per il rischio ("Dirotta su Cuba" era frase così comune che persino un complesso musicale ha preso questo nome).
Se restiamo nel 2008 proviamo a realizzare che l'indennità di rischio dei dipendenti di Finmeccanica che operano, per esempio, in Algeria è una parte estremamente importante del loro reddito.
Sapendo che in Algeria gli infedeli vengono sgozzati, voi ci andreste per pochi euro?
Sapendo (miracoli della V.U.) che un sacco di mediorientali DIROTTANO gli aerei per farli schiantare su dei grattacieli, voi ci pilotereste per pochi euro?

Piccola ma non trascurabile precisazione: rispetto all'ammontare economico delle retribuzioni che è in discussione credo che TUTTE le parti sindacali in causa siano disposte a rinunciare all'indennità in caso di volo sospeso o annullato.
Vista la rarità dell'evento questa roba gli costerebbe meno di una cena.


Citazione:
Oltre a questi privilegi economici ve ne sono anche altri su riposi compensativi, a compensazione di cosa? Ma alcuni privilegi o istituti sono assolutamente incomprensibili ed anche incommentabili. ad esempio le hostess hanno una franchigia di ventiquattr’ore al mese, che in pura teoria dovrebbe coincidere con l’inizio del ciclo mestruale (!!), si favoleggia del caso di una di loro che ha chiesto la giornata del 31 come permesso per il mese di dicembre e quella del 1° per il mese di gennaio: misteri del corpo femminile.

Indubbiamente un privilegio.
Che per inciso se fosse stato applicato dall'azienda in cui lavorava la mia ex moglie per me sarebbe stato insopportabile. Io ero felicissimo del fatto che al suo primo giorno di mestruazioni se ne andasse altrove a lavorare..


Citazione:
Sempre per quanto concerne le assistenti di volo, quando vanno in maternità vengono retribuite per tutto il tempo con lo stesso stipendio dell’ultimo mese di servizio, che, per un assoluto caso del destino, svolgono regolarmente sul lungo raggio, per far salire l’importo della busta paga.

E' in questo capoverso che UNUN raggiunge il suo massimo di incompetenza e/o di malafede.
(questa non venga presa come insulto polemico generico. Pensando che UNUN stesse dicendo una solenne MINCHIATA ho cronometrato le mie verifiche. i link successivi sono stati trovati e letti in meno di 50 secondi, anche se ammetto che la roba sui sacristi e sui trippai la sapevo)
L'indennità di maternità è a carico dell'INPS per l'80%.
Questo vale per TUTTE le aziende. Così come "I contratti collettivi nazionali di lavoro, in genere, garantiscono l’intera retribuzione, impegnando il datore di lavoro a pagare la differenza."
ANCHE QUESTO vale più o meno per tutte le aziende (a oggi l'unico CCNL che risulta a me che non adempie a questa caratteristica è quello dei Sacristi. Invece persino il CCNL Budelle e Trippa, valevole per i trippai, la riporta. VOI avete qualche altro esempio in negativo?).
Nelle amministrazioni pubbliche la pensione veniva rapportata alla retribuzione dell'ultimo mese lavorato. Nell'ultimo mese di lavoro era consuetudine che i dipendenti pubblici si massacrassero di straordinari, perlopiù passati a giocare a carte con gli altri pensionandi.
Indubbiamente una vergogna, ma che non era economicamente a carico - se non per un mese - dell'amministrazione in questione.

A quanto risulta a me TUTTO il personale di volo, tranne pochissime eccezioni, vola sia a breve che a medio che a lungo raggio; sia che sia incinto o meno.
Se NeuroPaglione mi dà dati di incrementi significativi allora ok, altrimenti può andare a movimentare i poponi.
(Curiosamente anche se mi desse elementi significativi potrebbe al massimo incrementare lo sdegno rispetto al danno che Alitalia, non differentemente dalle altre amministrazioni pubbliche, ha causato alla collettività. In nessun caso può dimostrare a nessuno che questo è un privilegio dei dipendenti Alitalia)


Citazione:
I piloti, invece, non possono atterrare due volte nello stesso scalo nello stesso giorno. La logica della regola, peraltro consuetudinaria, è del tutto incomprensibile. La conseguenza è invece evidente a tutti, una crescita delle spese per le trasferte.

E' sicuramente incomprensibile per Paglione, che confonde decollo e atterraggio.
Cioè, te puoi DECOLLARE da Milano per ATTERRARE a Roma, e poi DECOLLARE da Roma per ATTERRARE di nuovo a Milano.
Mentre non puoi decollare da Milano per Roma, poi decollare da Roma per Hannover, poi decollare da Hannover per Milano, poi decollare da Milano per Roma. La seconda volta tocca fermarsi a Milano, prendere la propria macchina (che è lì, nello stesso parcheggio in cui l'avevi lasciata la mattina) e tornare a casa.
Trasferte una minchia.

Al di là della facile ironia, credo che esista una differenza di ruolo e di responsabilità importante fra chi porta un tram e chi porta un aereo.


Citazione:
Discorso da evidenziare è anche quello degli alberghi, che in Alitalia vengono scelti da un’apposita commissione con il risultato che l’importo medio è superiore del 45% a quello pagato dalle altre compagnie. Solo per le 300 stanze prenotate tutto l’anno per i dipendenti che, anziché essere trasferiti a Malpensa, vanno su e giù da Roma, la compagnia ha messo in bilancio 45 milioni.

Come ogni altro tipo di personale, il personale di volo dorme dove lo metti - purché non sia una catapecchia.
Con QUARANTACINQUE MILIONI DI EURO all'anno in due anni si costruisce un albergo con 1000 posti letto dignitosi.
E con i 700 posti letto residui, anche senza riempirli, ci rientra di pagare le spese di manutenzione per i secoli successivi.
Questo spreco è colpa dei dipendenti Alitalia?
Considerazione: 45 milioni per spese d'albergo sono una spesa corrente, quindi incidono tutti nel bilancio dell'anno in corso.
Se con gli stessi 45 milioni (ammesso che tu li abbia, ma visto che paghi i conti degli alberghi significa che ce l'hai) ci COSTRUISCI un albergo tuo nel bilancio corrente grava solo il 5% del costo, visto che gli immobili si ammortizzano in 20 anni.
(Domanda per gli Accoliti al secondo livello di comprensione: a quanto ammontano secondo voi le mazzette prese dai dirigenti Alitalia per non percorrere questa fin troppo semplice strada? - Occhio che se rispondete male può esservi revocata la Cintura Nera ).


Citazione:
Oltre ai benefit lavorativi che hanno pochi pari, i lavoratori (ed a questo punto il termine è già male utilizzato) dell’Alitalia, quando viaggiano per piacere personale godono di una politica di sconti davvero generosa, i dipendenti anche se pensionati hanno diritto ad acquistare anche per i figli, coniugi o conviventi biglietti con una riduzione del 90% sulla tariffa piena, se rinunciano al diritto alla prenotazione. Il taglio scende invece al 50% se vogliono il posto garantito.

La stessa cosa la fanno i dipendenti (o ex) delle FFSS o dell'ENEL, giusto per citarne un paio.
Anche loro hanno degli sconti ESTREMAMENTE RILEVANTI sui servizi della loro (ex) compagnia.
Non facciamo di ogni erba un fascio, ma non facciamo neppure un fascio con un solo stelo d'erba.

In ogni caso anche a ME, che con l'aereonautica non c'entro un'emerita cippa, sono stati proposti sconti di oltre il 70% per il voli che al "last second" avevano posti liberi.
Diverso il discorso per lo sconto sui voli a prenotazione. Mi piacerebbe capirne l'ammontare economico annuo a consuntivo.
Per esempio, quanti biglietti a prezzo pieno non sono stati venduti per far posto ai biglietti scontati? E quanti biglietti con lo sconto al 90% non sono stati venduti perché i passeggeri preferivano avere uno sconto solo del 50% e avere la garanzia del posto? In altre parole: quanto erano pieni i voli sui quali viaggiavano persone a prezzo scontato?


Citazione:
Con questi privilegi, uniti ad altri sull’inquadramento del personale, è del tutto evidente che i sindacati bocciano il piano di Air France o di qualunque altra compagnia abbia intenzione addirittura di far lavorare il personale, che scandalo. signo Ministro, in qualità di socio di maggioranza, porti i libri in tribunale, ma ci porti anche i sindacati

Senza dubbio in un mondo ben regolato i sindacati non dovrebbero esistere e i sindacalisti dovrebbero essere tutti in galera. Punto.
Però tutte le volte che sento questa affermazione non manco di stupirmi della noncuranza di se stessa con cui la gente invoca un mondo meglio regolato.

Se esistesse questo famoso mondo ben regolato nel quale i sindacati non esistono, in quel mondo ben regolato probabilmente Paglione starebbe ripetendo l'esame di maturità forse per la ventesima volta..
Inviato il: 22/9/2008 3:12
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  •  mangog
      mangog
Re: ALITALIA
#14
Dubito ormai di tutto
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Io ricordo la notizia, credo tristemente vera, di quella volta che i sindacati hanno fatto sciopero perche' gli aerei appena comprati avevano 163 sedili e loro volevano 4 assistenti di volo per ogni aereo in quanto 163 diviso 50 da 3 virgola. Per regola sindacale ogni 50 sedili ci deve essere un' assistente di volo.
La soluzione e' stata quella di smantellare i 13 sedili in piu'.
A chi diamo la colpa?
Inviato il: 22/9/2008 11:14
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  •  LoneWolf58
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Re: ALITALIA
#15
Sono certo di non sapere
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Citazione:
MILANO - ''Sono degli irresponsabili. Non guardano al bene del Paese e ai guai sociali che potrebbero derivarne. Stanno facendo di tutto per far saltare l'accordo. Hanno perfino definito gli imprenditori della cordata Cai dei ''banditi'', con il risultato di scoraggiarli e demotivarli''. Cosi' Silvio Berlusconi, intervistato da Affaritaliani.it, risponde alla domanda se sia piu' facile ''battere la Lazio o la Cgil di Epifani''.
Domanda... qual'è il male peggiore, chi fa la domanda o chi risponde... sinceramente io non lo so!?
_________________
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 22/9/2008 12:25
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  •  ElwoodBlue
      ElwoodBlue
Re: ALITALIA
#16
Mi sento vacillare
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Citazione:

mangog ha scritto:
Io ricordo la notizia, credo tristemente vera, di quella volta che i sindacati hanno fatto sciopero perche' gli aerei appena comprati avevano 163 sedili e loro volevano 4 assistenti di volo per ogni aereo in quanto 163 diviso 50 da 3 virgola. Per regola sindacale ogni 50 sedili ci deve essere un' assistente di volo.
La soluzione e' stata quella di smantellare i 13 sedili in piu'.
A chi diamo la colpa?


E' sempre brutto quando c'è un potere squilibrato, da qualunque parte sia.
Guarda che io mica scherzavo quando sostenevo che in un mondo ben regolato i sindacalisti dovrebbero stare in galera..

Comunque, visto che parliamo di "colpe", proviamo ad affrontare la cosa dall'altro punto di vista.
Non stiamo parlando di un ristorante che compra un cavolo, cosa che avviene tremila volte alla settimana. Parliamo di Alitalia che una volta ogni qualche anni cambia un eareo o due. Un evento in definitiva abbastanza raro e molto costoso, che richiede una particolare attenzione.

Domanda: ma quelli che hanno deciso di prendere PROPRIO quegli aerei e non aerei di un altro tipo le REGOLE che PROPRIO LORO avevano concordato rispetto agli organici le sapevano oppure no?

E allora perché, zitti zitti, hanno deciso di prendere proprio quel tipo di aereomobile?

Quando la ragione si addormenta è sempre un casino.
Oggi sparare sul dipendente Alitalia pare essere diventato uno sport che vede d'accordo anche gli ambientalisti più accaniti: ma ti garantisco che se fossi stato un dipendente alitalia e avessi sentito puzza di una roba che cercava di metterlo in tasca a me in cambio di una mazzetta per se avrei protestato forse ancora più veementemente.
Inviato il: 22/9/2008 15:24
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  •  ElwoodBlue
      ElwoodBlue
Re: ALITALIA
#17
Mi sento vacillare
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Citazione:

LoneWolf58 ha scritto:
Citazione:
MILANO - ''Sono degli irresponsabili. Non guardano al bene del Paese e ai guai sociali che potrebbero derivarne. Stanno facendo di tutto per far saltare l'accordo. Hanno perfino definito gli imprenditori della cordata Cai dei ''banditi'', con il risultato di scoraggiarli e demotivarli''. Cosi' Silvio Berlusconi, intervistato da Affaritaliani.it, risponde alla domanda se sia piu' facile ''battere la Lazio o la Cgil di Epifani''.
Domanda... qual'è il male peggiore, chi fa la domanda o chi risponde... sinceramente io non lo so!?


Lone. secondo me parlava dei giocatori della Lazio.
Anche loro, intervistati da Tuttosport, avevano espresso dei dubbi...
Inviato il: 22/9/2008 15:26
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  •  mangog
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Re: ALITALIA
#18
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

ElwoodBlue ha scritto:
Domanda: ma quelli che hanno deciso di prendere PROPRIO quegli aerei e non aerei di un altro tipo le REGOLE che PROPRIO LORO avevano concordato rispetto agli organici le sapevano oppure no?

E allora perché, zitti zitti, hanno deciso di prendere proprio quel tipo di aereomobile?



Domanda: quante compagnie ci sono al mondo che costruiscono aerei di linea ? Quelli sono i modelli e quelli devi comprare..
Ad ogni modo hanno risolto il problema ritornando alla boeing i famosi aerei con 163 posti e hanno fatto levare i sedili, con ampia soddisfazione dei sindacati. Per ogni volo 13 biglietti in meno venduti.... allegria.
I piloti sono quasi tutti non di sinistra, anzi, e come mai la CGIL ha fatto il loro "gioco" ( sempre se si puo' parlare di gioco o di delirio a questo punto ) ben sapendo che proprio i piloti non staranno mai dalla loro parte ? Mi suona molto strano.
Inviato il: 22/9/2008 15:44
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  •  mangog
      mangog
Re: ALITALIA
#19
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Io non conosco i livelli retributivi delle compagnie aeree, ma il fatto che i piloti dall'Alitalia nella vertenza in corso abbiano chiesto con forza il contratto di lavoro Lufthansa qualcosa me la suggerisce.


Mi spiegheresti meglio il motivo per il quale i piloti italiani che lavorano nell'azienda di stato dovrebbero paragonare i loro stipendi ai piloti tedeschi ? Gli altri lavoratori dove li mettiamo ?

Citazione:

Se Alitalia decide di far volare 24 aerei al giorno da Roma a S. Marino, rotta che prevede non più di 200 passeggeri all'anno, è una scelta di politica industriale. Il dipendente non può fare altro che annoiarsi nel frattempo.


Facendo cosi' l'alitalia si comporta nientemeno come le ferrovie che tengono in piedi tratte assolutamente non economiche. Se e' uno sbaglio per l'alitalia lo e' anche per le ferrovie.


Citazione:

Come ogni altro tipo di personale, il personale di volo dorme dove lo metti - purché non sia una catapecchia.


Ho letto che i piloti potevano scegliersi, a loro insindacabile piacimento, qualsiasi albergo in qualsiasi zona. ( spero non sia un' ulteriore delirio giornalistico anche questo scoop, ma temo sia veramente possibile )
Inviato il: 23/9/2008 8:32
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Re: ALITALIA
#20
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Io non mi concentrerei troppo sui benefit concessi ai piloti.

A parte alcune esagerazioni, si può dire che sia giusto riconoscere loro un emolumento particolarmente elevato.

Per molti motivi.

1) la quasi totalità di essi proviene da un percorso formativo lungo e molto duro: l'accademia aeronautica (per cominciare), ingegneria, ecc...., per poi passare a pilotare aerei militari (con conseguente enorme mazzo da farsi);

2) i requisiti psico-attitudinali sono rigorosi e ristrettissimi;

3) il costo di vite umane trasportate, il costo dei mezzi pilotati, il costo di immagine per il caso di disastro,ecc.

4) il tenore di vita iper-controllato

5) l'elevatissima e costante concentrazione richiesta

6) il lavoro fuori sede, il jet lag, ecc..

Con tutto il rispetto per le professionalità di tutti e di ciascuno, mi sembra proprio che questi signori abbiano ben diritto a qualcosina in più rispetto a me, che mi ritrovo a cazzeggiare qui anche in orario di lavoro o di moltissime altre figure professionali.

La disamministrazione, il clientelismo e i soliti vizi che abbiamo trovato in mille altre cose della nostra povera Italia sono, in definitiva, le vere cause di questo disastro.

Per il resto, sottoscrivo appieno quanto scritto da Travaglio.
_________________
Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 23/9/2008 14:50
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Re: ALITALIA
#21
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mangog, la tesi che mi interessa dimostrare è che E' FALSO dire che Alitalia sia un'azienda sana distrutta dalla prepotenza dei sindacati e dall'avidità del personale.
Non che i sindacati e il personale siano liberi da colpe, sia chiaro.
Secondo me però la parte preponderante del disastro che ha coinvolto Alitalia in questi ultimi 10 anni è legata a problemi di pessima gestione.
Curiosamente i pessimi gestori hanno avuto tutti delle retribuzioni enormi a compensazione dei loro fallimenti, primo fra tutti Cimoli.
Oggi questa cosa viene trascurata nell'ansia di denunciare i "privilegi" del malvagio personale.
Viene trascurata anche per evitare che qualcuno si chieda CHI E' CHE CE LI HA MESSI.

Citazione:
Domanda: quante compagnie ci sono al mondo che costruiscono aerei di linea ? Quelli sono i modelli e quelli devi comprare..
Ad ogni modo hanno risolto il problema ritornando alla boeing i famosi aerei con 163 posti e hanno fatto levare i sedili, con ampia soddisfazione dei sindacati. Per ogni volo 13 biglietti in meno venduti.... allegria.

Due cose, decidi tu se importanti o meno.
Chi fabbrica gli aerei lavora con modelli "di serie" solo in senso lato. Se il cliente chiede un aereo con più o meno seggiolini, bar più o meno grandi, aree con letti a idromassaggio la Boeing o chi per lei non ha nessunissimo problema a farli: l'importante è che la parte custom non stravolga i concetti progettuali di base.
La cosa che interessava sottolineare a me è che anche in un caso così importante come l'acquisto di un nuovo aereo le modalità di scelta sono state quantomeno abborracciate.
Per fare un esempio molto più piccolino l'UNUN Paglione denuncia con sdegno il fatto che le indennità per il personale di volo che ha dovuto cambiare all'improvviso i propri turni di lavoro per venir mandato INUTILMENTE in uno scalo addirittura raddoppiano.
La cosa che invece a me pare del tutto evidente, anche se nessuno si è preoccupato di sottolinearla, è che se ci si è preoccupati di scrivere questa norma (che è PUNITIVA, non retributiva) in un accordo sindacale significa che questo tutto sommato avveniva abbastanza spesso.
Ovvero molto spesso veniva mobilitato il personale per far fronte a emergenze che non c'erano.


Citazione:
I piloti sono quasi tutti non di sinistra, anzi, e come mai la CGIL ha fatto il loro "gioco" ( sempre se si puo' parlare di gioco o di delirio a questo punto ) ben sapendo che proprio i piloti non staranno mai dalla loro parte ? Mi suona molto strano.

I piloti fanno il loro gioco, la CGIL fa il suo.
Per un pezzo le loro strade stanno coincidendo.
Nel gioco dei piloti la parte principale è la difesa di un trattamento di nicchia. Se ne sbattono di quello che accadrà al resto dei dipendenti purché i loro trattamenti non subiscano troppe modifiche. Questo non suoni strano o come sentenza di condanna: è l'atteggiamento tipico dei sindacati non confederali, come per esempio l'ORSA nelle ferrovie.
Nel ragionamento della CGIL invece una bella parte è legata al desiderio di far sbattere i denti a Berlusconi per il suo intromettersi nella trattativa Air France, facendola fallire.
Chiaro che ci sono anche altre motivazioni.


Citazione:
Mi spiegheresti meglio il motivo per il quale i piloti italiani che lavorano nell'azienda di stato dovrebbero paragonare i loro stipendi ai piloti tedeschi ? Gli altri lavoratori dove li mettiamo ?

Hai perfettamente ragione: anch'io trovo che i comportamenti egoistici siano sempre condannabili.
Se facciamo un passo indietro il mio scopo nel passaggio che citi era quello di evidenziare il giochetto di prestigio di Paglione, che PRIMA parla dell'orario Lufthansa e POI molto scorrettamente fa il paragone con le retribuzioni della sola AirOne.
Io sto cercando di smettere di abboccare a queste trappoline. A volte ci riesco perfino.


Citazione:

Citazione:

Se Alitalia decide di far volare 24 aerei al giorno da Roma a S. Marino, rotta che prevede non più di 200 passeggeri all'anno, è una scelta di politica industriale. Il dipendente non può fare altro che annoiarsi nel frattempo.


Facendo cosi' l'alitalia si comporta nientemeno come le ferrovie che tengono in piedi tratte assolutamente non economiche. Se e' uno sbaglio per l'alitalia lo e' anche per le ferrovie.

Infatti anche le ferrovie sono in crisi nera, anche se una serie dei loro servizi in perdita sono legati a esigenze sociali e quindi ineliminabili.
Per esempio le FF.SS. devono in qualche modo garantire ANCHE i collegamenti con paesini remoti, indipendentemente dal traffico che queste linee garantiscono.
Tutto parte dall'esigenza sociale di garantire mobilità anche a quelle persone che non possono acquistare un'auto.
Chiaro che Alitalia non ha di questi limiti.

Comunque la scelta delle rotte (e nel caso FF.SS. delle tratte) è sempre fatta dal management.
Trovo che sia ingiusto attribuirla al perfido personale.



Citazione:

Citazione:

Come ogni altro tipo di personale, il personale di volo dorme dove lo metti - purché non sia una catapecchia.


Ho letto che i piloti potevano scegliersi, a loro insindacabile piacimento, qualsiasi albergo in qualsiasi zona. ( spero non sia un' ulteriore delirio giornalistico anche questo scoop, ma temo sia veramente possibile )

Se esiste una "apposita commissione" per la scelta degli hotel allora hai letto una cosa falsa.
Mi pare ovvio, no?

Spendiamo qualche parola su questo.
Il problema del costo dell'alloggio e del vitto nelle trasferte è sempre spinoso.
Per evitare abusi le aziende tendono GIUSTAMENTE a rimborsare i piè di lista solo entro massimali stabiliti, ma anche questo crea un problema.
Per esempio un limite di 150 euro per il pernottamento può sembrare una cifra generosa. Ma se l'azienda per la quale lavori ti manda in trasferta ad Avellino con quella somma ti garantisci un albergo dignitoso, se invece ti mandano a Venezia o a Montecarlo ci paghi a malapena un campeggio.
(A Firenze, città meno esosa delle due che ho citato, un hotel a 1 stella costa circa 180 euro a notte. Se Alitalia segue lo stesso criterio che segue Finmeccanica lo standard è 3 stelle)
La stessa cosa vale per il pranzo. Da una parte è giusto evitare che il dipendente si approfitti del rimborso per andare a pranzo tutti i giorni al Gambero Rosso o da Vissani; dall'altra non si può non tener conto che anche una semplice trattoria in molti casi può costare cifre invereconde.

Nel caso del personale aereonautico il problema è ancora più spinoso.
Gli eareoporti sono molto spesso abbastanza isolati dalla città più vicina, e spesso proprio quella città è persino più cara delle strutture aereoportuali.
Per esempio io non saprei immaginarmi un massimale di spesa per chi atterra nel Barein e che sia compatibile con chi invece atterra a Pisa.

L'idea di una "commissione" bilaterale che circoscriva zona per zona alberghi e ristoranti evita abusi da entrambe le parti.
La parte aziendale cercherà di evitare i posti troppo lussuosi; quella sindacale i posti troppo infimi.
Inviato il: 23/9/2008 19:12
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  •  mangog
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Re: ALITALIA
#22
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Citazione:

ElwoodBlue ha scritto:
la tesi che mi interessa dimostrare è che E' FALSO dire che Alitalia sia un'azienda sana distrutta dalla prepotenza dei sindacati e dall'avidità del personale.


Quello che voglio dire io e' questo: dove erano i sindacati quando la gestione pagava una coca cola 20 euro invece che 50 centesimi ?
Hanno fatto casini per 13 sedili e non hanno fatto sentire la loro voce quando l'ufficio acquisti pagava 20 euro per una coca.
Certo la colpa non e' dei sindacati ma a questo punto mi viene da pensare che l'alitalia sia sempre stata una enorme mangiatoia per molti e tutti erano sintonizzati per bene.
Un fallimento potrebbe far luce su tante cose delle gestioni precedenti, visto che il giudice con la revocatoria puo' risalire ai 5 anni precedenti e pertanto far "pagare" penalmente per acquisti tanto incauti. D'altronde i fornitori , cioe' i creditori, lo prenderebbero in quel posto, ma in fin dei conti la mangiatoia li ha saziati alla grande per anni. Una cura dimagrante farebbe solo bene.
20 EURO PER UN COCA? Ma siamo matti?
Inviato il: 24/9/2008 14:24
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Re: ALITALIA
#23
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ElwoodBlue, ciao.

Mi viene da chiamarti "Mister T.". Posso?
Inviato il: 24/9/2008 14:42
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Re: ALITALIA
#24
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mangog
Citazione:
Quello che voglio dire io e' questo: dove erano i sindacati quando la gestione pagava una coca cola 20 euro invece che 50 centesimi ? Hanno fatto casini per 13 sedili e non hanno fatto sentire la loro voce quando l'ufficio acquisti pagava 20 euro per una coca. Certo la colpa non e' dei sindacati ma a questo punto mi viene da pensare che l'alitalia sia sempre stata una enorme mangiatoia per molti e tutti erano sintonizzati per bene. Un fallimento potrebbe far luce su tante cose delle gestioni precedenti, visto che il giudice con la revocatoria puo' risalire ai 5 anni precedenti e pertanto far "pagare" penalmente per acquisti tanto incauti. D'altronde i fornitori , cioe' i creditori, lo prenderebbero in quel posto, ma in fin dei conti la mangiatoia li ha saziati alla grande per anni. Una cura dimagrante farebbe solo bene. 20 EURO PER UN COCA? Ma siamo matti?


Secondo me te non hai tanto chiaro il ruolo dei sindacati.
Il sindacato è legittimato ad agire solo ed esclusivamente nelle questioni che riguardano il conflitto fra capitale e lavoro.
Stop.
In nessun caso può (e a mio avviso questa è un BENE) intervenire in discorsi tipo la scelta dei prodotti e dei fornitori.
Il sindacato NON PUO' farsi revisore dei conti. Non ne ha modo, non ne ha le competenze, ma soprattutto non ne ha [u]titolo[/b]. Quello è un campo riservato esclusivamente agli azionisti.
L'esempio delle lattine pagate 20 euro purtroppo mi rafforza nel pensiero che i dipendenti stiano pagando il prezzo di scelte criminali avvenute sopra la loro testa.
Curiosamente anche il surplus di retribuzione che i dipendenti Alitalia hanno avuto rispetto alle compagnie aeree concorrenti (questo riguarda solo in minima parte AirOne) fa parte di questa politica di malgestione, che da un certo punto in poi ha trasformato Alitalia nel magnamagna che conosciamo tutti.
Non ho mai detto che dipendenti e sindacati siano esenti da colpe, anzi.
(io queste colpe le individuo in altre cose, ma il discorso si farebbe davvero biblico).
L'unica scusante che gli posso addurre è che se te sindacato chiedi con forza un aumento di 250.000 e te ne vengono offerte 500.000 (cosa realmente successa) è molto, molto difficile rifiutarle.

La stessa cosa purtroppo riguarda il giudice.
Anche se il giudice fallimentare riconosce che 20 euro per una lattina sono francamente troppi, per quanto ne so il suo compito è solo quello di verificare che siano state pagate sulla base di un regolare contratto, che la fornitura sia effettivamente avvenuta e che questa non sia stata una mossa dell'ultimo minuto per distrarre del denaro alla procedura fallimentare.
Ripeto, PURTROPPO non è titolato neppure lui a stabilire se il prezzo pagato sia giusto o meno.


23698745
Chiaro che puoi fare quello che vuoi.

Se magari un giorno mi spieghi che è Mister T. e perché ti è venuta in mente questa cosa mi fai un piacere personale.

A proposito, cazzo, mettici anche la soluzione dopo un po' quando metti gli indovinelli!
Sono GIORNI che mi chiedo cosa abbia a che fare lo yogurt magro coi blues brothers!
Inviato il: 24/9/2008 15:24
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Re: ALITALIA
#25
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Citazione:

ElwoodBlue ha scritto:
[
La stessa cosa purtroppo riguarda il giudice.
Anche se il giudice fallimentare riconosce che 20 euro per una lattina sono francamente troppi, per quanto ne so il suo compito è solo quello di verificare che siano state pagate sulla base di un regolare contratto, che la fornitura sia effettivamente avvenuta e che questa non sia stata una mossa dell'ultimo minuto per distrarre del denaro alla procedura fallimentare.
Ripeto, PURTROPPO non è titolato neppure lui a stabilire se il prezzo pagato sia giusto o meno.


Il giudice fallimentare ( o il curatore ) puo' benisissimo valutare i prezzi pagati se erano o no di mercato. Non lo sapevi? La revocatoria serve anche a questo.Cioe' puo' decidere quale fornitore coinvolgere nella revocatoria.
Dunque chi ha venduto la coca cola a 20 euro, deve ritornare tutti i soldi presi nei 5 anni prima. Mentre chi ha venduto la coca cola al suo prezzo, cioe 50 centesmi, non subira' la stessa sorte ( o almeno la revocatoria non verrra estesa per i 5 anni precedenti )
Dobbiamo notare che Berlusca aveva tentato di cambiare qualcosa in merito alle procedure fallimentari.
Inviato il: 24/9/2008 16:04
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Re: ALITALIA
#26
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mangog
Citazione:
Il giudice fallimentare ( o il curatore ) puo' benisissimo valutare i prezzi pagati se erano o no di mercato. Non lo sapevi? La revocatoria serve anche a questo.Cioe' puo' decidere quale fornitore coinvolgere nella revocatoria.


Minchia mangog, speriamo!
Anzi, come dice un mio amico: FUSS' A'MARUNNA!



EDIT
Citazione:
Dobbiamo notare che Berlusca aveva tentato di cambiare qualcosa in merito alle procedure fallimentari.

Anzi, ora che ci penso un po' meglio sono convinto che probabilmente proprio per questo motivo Alitalia non fallirà.
Se si scoperchia quel pentolone uscirebbe fuori troppa roba.
E l'ultimo amministratore importante, cioè Cimoli, quello che è scappato col bottino, che l'ha messo proprio lui.
Inviato il: 24/9/2008 16:36
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Re: ALITALIA
#27
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Sto seguendo la vicenda in TV, e quello che sento non mi piace.

Sono abbastanza curioso di vedere come farà Berlusconi a vantarsi di aver fatto un accordo che abbia impedito la "svendita" di alitalia quando il piano Fenice è molto peggiore (per tutti) di quanto fosse il piano di Spinetta.
Oltretutto le condizioni ambientali di Fenice sono sicuramente molto migliori di quelle che airfrance aveva a marzo.


Mentre cercavo ho trovato in rete una cosa che di nuovo rivela la deliberata malafede di Paglione.

Paglione:
Per quanto concerne i piloti la situazione è ancora peggiore, se possibile: la loro performance non va oltre le 566 ore, ovvero 93 minuti al giorno!! Evviva. I loro colleghi volano per 720 ore all’Iberia, per 700 alla Lufthansa e all’AirOne, per 680 alla Tap e per 650 all’Air France. Forse i piloti Alitalia non sono grandissimi lavoratori ma in compenso, sono molto più cari di tutti gli altri. Un comandante di un Md80 "targato" Alitalia costa 198 mila e 538 euro. Per la stessa figura professionale i concorrenti italiani non sborsano più di 145 mila euro. Sempre restando allo stesso tipo di aereo, per pagare il pilota Alitalia ha bisogno di 108 mila e 374 euro, tra i 28 e i 33 mila in più di AirOne.

il Sole 24 Ore nell'articolo analizza la busta paga di un pilota con 14 anni di anzianità.
Fra le altre cose dice:
Nel confronto con le altre compagnie europee piloti e comandanti Alitalia guadagnano generalmente di meno, ma ciò è una conseguenza anche del minor numero di ore volate. Prendendo un comandante con 14 anni di anzianità, si va dai 120mila euro annualmente percepiti in Airone, ai 127mila euro di Alitalia, ai 149mila euro di British, ai 160mila euro di Iberia, ai 162mila euro di Lufthansa ai 164mila euro di Klm. Secondo l'associazione delle compagnie aeree europee (Aea), la media di volo per ogni pilota per Alitalia nel 2005 è stata pari a 580 ore, contro le 641 di Air France, le 650 di Lufthansa o le 668 di Iberia.


Ecco perché ha fatto il paragone (oltretutto sbagliato) con Air One!
Leggendo quanto riportato dal Sole24Ore, giornale che anche se presieduto dalla Marcegaglia non è assolutamente tenero con Fenice, Un pilota alitalia costa 219 euro ogni ora di volo, un pilota Iberia ne costa 239 e uno Lufthansa 249.
(i dati delle ore di volo però sono del 2005 mentre le retribuzioni immagino siano di adesso: l'articolo non lo specifica)

Anche assumendo che i numeri riportati da Paglione (che non è che finora sia stato attendibilissimo) sulle ore si volo siano più aggiornati, il costo/ora di Lufthansa scende a 231 euro e quello di Iberia e a 222 euro; il costo del pilota Alitalia sale a 224 euro.

Per piloti di anzianità e professionalità simili i costi sono coerenti.
Se proviamo ad assumere (sbagliando) che la retribuzione dl pilota italiano sia INTERAMENTE variabile, cioè legata solo alle ore volate, riproporzionando in numero delle ore volate a 700 l'anno si vede che la retribuzione del pilota Alitalia sale a 161.000 euro.
Altra cifra coerente.

Non dubito però che esista UN pilota Alitalia, o al limite un piccolissimo gruppo, che guadagni le cifre riportate da Paglione.
Nella fabbrica dove lavoro io c'è un operaio che per scelta lavora 12 ore al giorno quasi tutti i giorni, domenica compresa.
Guadagna più del direttore.

Se Paglione prende la più alta retribuzione di alitalia e la confronta con la più bassa retribuzione di airone, con lo stesso criterio potrà tranquillamente dimostrare che gli operai guadagnano più dei dirigenti.
Siamo a cavallo.
Inviato il: 25/9/2008 18:47
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  •  Dusty
      Dusty
Re: ALITALIA
#28
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Ecco un esempio di come funzionano le cose in Alitalia, tratto da:
http://www.italiainformazioni.com/giornale/economia/29958/ragioni-flop-lalitalia-spende-mila-euro-ogni-passeggero-volo-albenga-roma.htm

Nel corso della prima puntata della nuova serie di Anno zero, programma condotto da Michele Santoro su Rai 2, è decollato un Atr dell’Alitalia. Sessanta posti, lindo e confortevole, ha percorso circa la metà dell’Italia, dall’aereoporto di Roma a quello di Albenga. Avete letto bene, Albenga, ridente piccola cittadina ligure a 30 chilometri da Genova, 60 da Nizza e a qualche chilometro dalla villetta del Ministro dello Sviluppo, Antonio Scajola, uomo forte del PDL di quella zona.

L'aereo Alitalia mostrato nel corso del programma, compie il viaggio di andata con un equipaggio di quattro persone e tre, quattro passeggeri a bordo quando va bene, grazie alla munificenza di un tour operator locale, un tipo gioviale con gli occhi furbissimi che dà l'impressione di sapere il fatto suo.

Interrogato da un cronista della Rai, incredulo, ha fatto sapere al mondo di affittare il velivolo dell'Alitalia al modico prezzo di 6-8 mila euro per ogni tratta. Andata e ritorno gli costa 12 mila aereo. Perché lo fa, gli ha domandato il cronista sempre più incredulo. Per il bene di Albenga, per portare turismo, visitatori, è stata la risposta.
[...]
I sacrifici di questo signore sono ben riposti, perché la sua costosa promozione di Albenga viene vista di buon occhio dalla gente di Albenga e, sopratutto non dispiace al Ministro Scajola, il quale può scendere di casa e salire sull’Albenga-Roma in pochi minuti, come se avesse un aereo privato. Niente di più confortevole.
[...]
I conti sono presto fatti, l’Alitalia ci rimette 48 mila euro nelle due tratte.

Ma non è finita.

L’Atr è costretto a rimanere sulla pista dell’aereoporto di Albenga per tre giorni ogni fine settimana in modo da portare i soliti due-quattro passeggeri a Roma in tempo per riprendere i loro affari.

Giorni e orari sembrano fatti per obbedire ai bisogni di mobilità del Ministro, ma si tratta di pura coincidenza.

Il lungo parcheggio dell’aereomobile costa qualcosa come centomila euro.
[...]
_________________
"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 28/9/2008 9:06
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  •  blackhawk
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Re: ALITALIA
#29
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Da quello che ho visto io........siamo all'ennesima scenata da parte dei sindacati e lavoratori sindacalizzati. Da Santoro è arrivato un cameriere che ha avuto il coraggio di lamentarsi per le 2800 euro al mese più quaranta euro al giorno per mangiare fuori. Che cosa vuole di più per portare dei panini alla gente?
Inviato il: 28/9/2008 20:14
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  •  mangog
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Re: ALITALIA
#30
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Berlusconi vuole mettere nell'angolo la CGIL, che poco furbamente ha continuato a "difendere" una classe di privilegiati, addirittura nemmeno di sinistra, cioe' i piloti. Ora a gran voce il Berlusca fara' sapere ogni 2 discorsi che la CGIL e' il sindacato dei privilegiati e dei fanulloni lavativi. Mi sembra assurdo che il management sindacale della CGIL sia cosi' sprovveduto. Che siano stati comprati anche loro ?..
Per quanto riguarda i lamenti del personale di volo ( escludiamo i piloti ) sballottati dai continui cambiamenti di fuso orario, ricorderei che lavorare con rotazione su 3 turni in una qualsiasi industria manifatturiera crea piu' o meno l'effetto jet lag e con ben altri stipendi.
Inviato il: 29/9/2008 10:11
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