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   Storia, Arte & Cultura
  Zecharia Sitchin: la teoria

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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#451
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
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scusate ho fatto un casino con quel link...
Inviato il: 14/12/2008 19:36
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#452
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
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Magan è l'odierno Oman
Inviato il: 14/12/2008 19:37
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#453
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
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Citazione:

Ashoka ha scritto:
Magan è l'odierno Oman


Non proprio, l' Oman é solo solo una delle varie identificazioni.
Viene dalla traduzione di alcune tavole ritrovate in Oman (tutto il resoconto degli scavi si può leggere in un bel libro di M. Redha Bhacke) e non é certa.. anzi gli scavi di Oman hanno rinvenuto tavole in cui si parlava di commerci tra i popoli del posto e Magan e Meluha. Commerciavano con loro stessi?
Inoltre c' é un inno a Ningishzidda che descrive la piramide di Giza e la colloca nella terra di Magan.


Luogo durevole, montagna lucente
che in modo astuto è stato fondato.
Il tuo scuro alloggiamento nascosto
è un posto ispiratore;
In un campo di controllo si trova.
Impressionanti, le tue vie nessuno può concepire,
Nella terra di Magan il tuo basamento
è unito come rete a fine maglia…
Di notte scruti i cieli, le tue
antiche misure son incomparabili.
Le tue stanze interiori conoscono
il luogo da cui Utu si innalza...
Il tuo principe è il principe la cui mano
in alto si tende, i cui folti e lunghi capelli
cadono sulla sua schiena
il Signore Ningishzidda.


Ora, in Oman non ci sono costruzioni corrispondenti... Mentre le piramidi di giza hanno stanze interori e un basamento artificiale.
Erano allineate astronomicamente e astrologicamente, un lato rivolto verso l' est vero (ill luogo in cui Utu si innalza) e verso la levata eliaca di Sirio.

Aggiungerei che nel mito di Enki si dice di Enki che viaggiò verso Meluha e a nord fino a Magan e risollevò la terra per rendarla abitabile.
Esattamente ciò che si dice di Ptah.

Inoltyre nel mito 'Enki e il nuovo ordine del mondo' si legge:

"I will admire its green cedars. Let the lands of Meluha, Magan and Dilmun look upon me, upon Enki. Let the Dilmun boats be loaded (?) with timber. Let the Magan boats be loaded sky-high. Let the magilum boats of Meluha transport gold and silver and bring them to Nibru for Enlil, king of all the lands."

E' un mito in cui si esalta la costruzione dell' E.Kur di Nippur per Enlil, facendo venire legno di cedro dal Libano e oro da Meluha.

Meluha era un luogo al di la della mesopotamia che commerciava per mare con Nippur navigando intorno ala penisola del Sinai. Meluha forniva alla mesopotamia oro e argento estratti dal centro-sudafrica e corrispondeva all' attuale zona di Nubia/est del sudan - eritrea - nord Etiopia ed era posta sotto il controllo di Gibil.
Presumibilmente quindi Magan é più identificabile con l' Egitto che con l' Oman.

C' é da dire anche che l' Egitto all' epoca non finiva dove fiisce ora, l' attuale canale di suez e la costa ovest del sinai facevano parte dell' Egitto.Anche in tempi moderni nella costa ovest del sinai c' é la città di Magan (famosa nella guerra del Kippur).
Inviato il: 14/12/2008 20:45
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#454
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
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Citazione:
Non proprio, l' Oman é solo solo una delle varie identificazioni.[..]


Una delle identificazioni, certo ma occhio a dire: “C’è un inno e quindi interpretando quella è la piramide e Magan è l’Egitto”. Sono associazioni arbitrarie.

Torniamo a Sargon ed all’editto (non solo nel mito di Enkil) in cui dice che ” Le navi di Melukhkha, le navi di Magan, le navi di Dilmun al molo di Agade feci ancorare”

Ora sappiamo che Akkad era un porto fluviale ed è quindi plausibile che delle navi provenienti dal Golfo Persico (Il mare inferiore) risalgano l’Eufrate sino ad essa. Ma dall’Egitto? Più probabile che vi sia una identificazione magari con l’Etiopia ma sicuramente Magan e Melukhkha non stavano ad indicare l’Egitto dei Faraoni. Altra ipotesi è che Melukhkha sia identificabile con la civiltà della Valle dell’Indo.

Inoltre sappiamo che Sargon a nord non è mai arrivato a dominare l’area siriana perché questa era sotto l’egemonia di Ebla (che sarà distrutta da Naram Sin)



Naram Sin non si vanta di aver “conquistato l’Egitto” (ma lo fa per tutte le altre conquiste) ed in Egitto non vi è traccia di una campagna di guerra contro Akkad. Tuttavia Sitchin forza date e traduzioni per dire questa cosa.

Ecco la questione esaminata dagli storici:

”To seal his mastery of the “four regions” Naram-Sin celebrated a triumph in the south over Manium, King of Magan. This is attested by the impeachable consent of his own inscriptions, of later omens and chronicles, and of existing alabaster vases inscribed with his name and the words ‘booty of Magan’. These vases, combined with the names of Magan and Manium, have given a singular interest to this episode , for Magan was a name undoubtedly applied to Egypt in a later period of Babylonian history, and the vases have a distinct likens to Egyptian alabaster vases, which more commonly bear inscription in the late Fifth and in the Sixth Dynasties, the dates of which accord well enough with that of Naram-Sin. It was natural, therefore, that the name of Manium, or Mannu, should recall Menes, traditionally the first king of United Egypt. But a synchronism is out of the question, for the beginning of the First Dynasty can by no means be reduced to the date of Naram-Sin, and the resemblance of the alabaster vases must be ascribed to no more than artistic influence and products emanating from Fifth Dynasty Egypt over trade routes to the east as they did to the north. There is no sufficient reason to believe that Naram-Sin can have been a foreign invader who helped to end the Sixcth Dynasty in Egypt and to bring its First Intermediate Period.” - The Cambridge Ancient History p. 445



Inoltre si trascura Ebla ed il suo circuito commerciale nell’area siriana. A Baalbeek lo spazioporto per cui gli Annunaki combattevano ed a poca distanza una città imponeva il suo dominio commerciale e non sui villaggi circostanti?
Inviato il: 14/12/2008 23:08
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#455
Sono certo di non sapere
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Beh l' articolo che hai citato é contro la sincronizzazione temporale tra Menes e Naram-sin, cosa sulla quale son perfettamente daccordo e che nemmeno Sitchin avanza...


il passaggio:

"these vases, combined with the names of Magan and Manium, have given a singular interest to this episode , for Magan was a name undoubtedly applied to Egypt in a later period of Babylonian history, and the vases have a distinct likens to Egyptian alabaster vases, which more commonly bear inscription in the late Fifth and in the Sixth Dynasties, the dates of which accord well enough with that of Naram-Sin. It was natural, therefore, that the name of Manium, or Mannu, should recall Menes, traditionally the first king of United Egypt"

é chiarificatore, lega Magan all' egitto.
Il fatto che Mannu non fosse Menes é ovvio visto che ci son 1000 anni almeno tra i due (Menes se non ricordo male viene 'datato' al 3000 a.C.) ma ciò non vuol dire che sia sbagliata l' ipotesi Magan-Egitto.

Concordo con te sulle conquiste di sargon, e concordo con te sulle associazioni da inni etc.
Quel che voglio far notare io é appunto che in questa materia non si ha nessuna certezza, anche su quelle cose che gli storici spacciano per 'provate storicamente'.
Molte delle associazioni e datazioni son fatte in base a reperti, inni, resoconti di tassazioni, contratti etc...
Dunque se questo va bene per la storia 'ufficiale' non capisco perchè non debba andare bene anche per quella 'ufficiosa'.

E' pur vero che ogni studioso ha una sua scuola, porta vaanti un pensiero e una versione, ed é per questo che sia Liverani, sia Bell, sia Pettinato, ma anche Sitchin tracciano delle versioni storiche diverse e nessuna può smentire definitivamente l' altra.

Tuttavia mi rimane davanti sempre quel piccolo passaggio relativo a Ningiszida che per me é un passo fondante (ci ho basato molto dei miei studi inquanto specializzato proprio su questa divinità). Onestamente non riesco a trovare in tutta la mesopotamia una costruzione che si adatti alla descrizione di quel 'posto durevole' dell' inno.
Doveva essere una costruzione enorme, progettata o costruita da Ningishzida, con stanze interne e nascoste, e con una sorta di 'camino' o 'cunicolo' rivolto verso il sole (il luogo dove Utu si innalza).
Ora, in mesopotamia nei miti ci son solo 2 record di Zigguratt importanti la cui progettazione é attribuibile a Ningiszida: quella del Girsu costruito da Gudea per Ninurta, e quella costruita da Ninurta per Ninharsag che però secondo la tradizione stava nel Dilmun.
Mentre se diamo ragione alla identificazione indicata da molteplici fattori di Ningiszida con Thot, non si può non pensare alla Grande Piramide.
Inviato il: 15/12/2008 0:06
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#456
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Ashoka ha scritto:

Inoltre si trascura Ebla ed il suo circuito commerciale nell’area siriana. A Baalbeek lo spazioporto per cui gli Annunaki combattevano ed a poca distanza una città imponeva il suo dominio commerciale e non sui villaggi circostanti?


Purtroppo di ebla non so molto, ma non capisco cosa intendi citando lo spazioporto.
Lo spazioporto non era a Baalbek. Prima del diluvio stava a Sippar, e coincideva con il luogo dell' atterraggio, all' epoca sumera lo spazioporto stava nel Sinai, la cosidetta Dilmun. Era luogo neutrale attribuito a Ninhursag, che in quela occasione prese questo epiteto: signora della montagna principale.
Sitchin identifica questa montagna con il Monte Santa Caterina e traccia un triangolo:
Giza - Monte santa caterina - Baalbek in cui baalbeck é il luogo dell' atterraggio ma lo spazioporto da cui venivano condotte le operazioni non stava li.

Prima del diluvio:



Dopo il diluvio:

Inviato il: 15/12/2008 0:22
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#457
Sono certo di non sapere
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Ebla è importante perché era una città stato che controllava la Siria nel periodo 2500-2100 a.c. (fu distrutta da Niram-Sin) e gestiva i commerci della zona (tra cui il cedro che commerciava con la zona mesopotamica). Se qualcuno doveva passare per attaccare l'Egitto dalla Mesopotamia il transito era per Ebla. (se vuoi domani ti posto qualcosa di più dettagliato su Ebla)

(Su Baalbek avevo capito male io ok)

Sul Dilmun, invece, perché identificarlo col Sinai? In base a quali prove?

Se Sargon parla di navi che attraccano ad Akkad ed hanno risalito l'Eufrate (e quindi provengono dal Golfo Persico) perché contestare l'identificazione di Dilmun con il Bahrein?

Dopotutto nell'epopea di Gilgamesh il Dilmun è definito come "il luogo dove sorge il sole" e dal punto di vista di un Mesopotamico è più naturale collocarlo a est piuttosto che a nord ovest.

***

Citazione:
3) una invasione di popoli dell' est si legge nelle cronache egiziane chiamate: I moniti di Ipuwer, datati alla VIII dinastia (approx: 2200/2100 a.C.)


Mi pare che il papiro di Ipuwer sia datato al secondo periodo intermedio e dovrebbe descrivere il caos del primo periodo intermedio che è cmq posteriore a Naram-Sin.

Citazione:
Doveva essere una costruzione enorme, progettata o costruita da Ningishzida, con stanze interne e nascoste, e con una sorta di 'camino' o 'cunicolo' rivolto verso il sole (il luogo dove Utu si innalza).


Ma i cunicoli della Grande piramide non sono orientati verso Sirio e la costellazione di Orione?
Inviato il: 15/12/2008 0:34
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  •  beat
      beat
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#458
Ho qualche dubbio
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salute,
solo per ricordare un poema citato da zac, che esalta NIN.HAR.SAG come "Signora della "Casa con una cima appuntita"
"
...casa fulgida e oscura del cielo e della terra, messa insieme per le navicelle spaziali;
Ekur, casa degli dei con una cima appuntita,
tutta attrezzata per il viaggio cielo terra.
Casa che brilla all'interno della luce rossastra del cielo, che emana una scia che arriva lontano,
la sua grandiosità colpisce la carne.
O grandioso Ziggurat, o monte alto tra i monti, la tua creazione è immensa e maestosa, gli uomini non possono comprenderla..."

Il testo poi prosegue con un chiarimento circa la funzione di questa strruttura, per far riposare gli astrionauti che vedono e girano in orbita, un grosso ,punto di riferimento per gli Shem, le camere celesti degli dei. Segue infine una descrizione delle fondamenta e della sua struttura.

il libro "Guerre atomiche al tempo degli di" lo consiglio a tutti gli appassionati di zac e non, l'ho trovato molto aderente alla storia del tempo e delle guerre tra i vari popoli di quella zona che va dal Nilo all'Eufrate.

ps. molto avvincente ed interessante le guerre della piramide e la lotta tra Ninurta e Marduk per il potere su quella zona, con l'intervento di Nergal che prima aiuta suo fratello, ma poi si allea con le forze enlilite! ( chiaramente solo per chi l'ha letto )

ps2. dimenticavo di fare i complimenti a tutti per la discussione e l'interesse che circonda la teoria di zac!
Inviato il: 15/12/2008 0:35
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#459
Sono certo di non sapere
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Citazione:

beat ha scritto:

...casa fulgida e oscura del cielo e della terra, messa insieme per le navicelle spaziali;
Ekur, casa degli dei
con una cima appuntita,
tutta attrezzata per il viaggio cielo terra.
Casa che brilla all'interno della luce rossastra del cielo, che emana una scia che arriva lontano,




questo passo é molto ostico per gli ortodossi perchè il testo originale dice:

na mi an.ki shapli shammu e.kur e.din.gir

che ho trovato tradotta come:

testimonianza di cielo e terra nominata (o designata) per i nomi (o per la fama) dimora come una montagna casa del dio.

difficile spiegare una costruzione 'designata per la fama' in un territorio in cui l' ortodossia non assegna importanza per le divinità di Sumer.
C' é da dire che visto che viene chiamata E.Kur che era anche il nome della ziguratt di Enlil a Nippur, alcuni pensano che questo testo si riferisca a tale tempio. Ma l' E.Kur di Nippur non aveva una cima appuntita.
Era una zigguratt a testa piatta come tutte le altre mesopotamiche.
Inviato il: 15/12/2008 10:14
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  •  Clorofilla
      Clorofilla
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#460
Mi sento vacillare
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Citazione:

sitchinite ha scritto:
Citazione:

Clorofilla ha scritto:


Davvero, siete spassosi un sacco!!! Fra arrampicate sugli specchi, accuse di arroganza si va poco lontano. Praticamente la trave nel vostro occhio neanche la sentite.

Eris non entra nel sistema solare alle distanze paventate su Nibiru. Se ci fai caso Sitchinite, perfino nel sito da te citato, si vede bene che il planetoide resta ben lontano dalla Terra. Fai un pò tu o chi cianciava di scarse conoscenze astronomiche o voleva intendere che Eris fosse Nibiru.
Poi sarebbe d'uopo una qualche spiegazione sui presunti terremoti e la relazione con Nibiru o Eris in questo caso, se qualcuno è convinto di una qualche influenza.

Le ooparts...via...provate a dare una benedetta giustificazione sul fatto che qui si continua a citare ritrovamenti di centinaia di milioni di anni fa e si ritrovano solo sparute (presunte) tracce umane.
Non regge il fatto che la presenza umana ci sia da svariati milioni di anni e non ci sia traccia di nulla di più di due aggeggi e due ossa.


ah ecco prima fai le prese in giro con frasi come 'eris non attraversa il sistema solare' poi quando ti dimostrano che invece lo fa vai a specificare 'ma non così non colà'...
fai un gioco sempre più sporco consapevole di farlo...
per il resto non meriti altre risposte.


Gioco sporco....quale ne sarebbe il motivo poi? Tanto non vinco mica nulla sai? E poi se c'è qualcuno che gioca sporco qui non sono io e che continua a fa r finta di nulla su tante questioni.

Qui si continua a parlare di Nibiru come qualcosa di esistente, di provato.
Mah...a livello astronomico no. Non ci sono corpi che entrano nel sistema solare interno e quindi vicino alla terra. Nemmeno Eris è Nibiru. L'avvicinamento periodico di un pianeta grande come la Terra o quasi non c'è e se ci fosse sarebbe un bel casino, senza contare la reiterata possibilità di uno scontro passato e futuro. Rimarrebbero i problemi della vita su Nibiru, sua nascita ed evoluzione. Problemi di irraggiamento solare.
Civiltà ancora esistente poi su Nibiru?
Inoltre non c'è prova di un pianeta formato, Tiamat, e poi distrutto per colpa di Nibiru. Gli asteroidi, non presenterebbero, nella loro struttura un'evoluzione geologica, ma hanno una struttura mineralogica "congelata" e non mutata dalla loro formazione come planetesimi e come frammenti di questi.

Qui poi qualcuno ancora mi deve spiegare la storia dei terremoti e delle influenze elettromagnetiche, la storiella del riscaldamento planetario, il tutto sempre legato a Nibiru.

Qui qualcuno mi deve spiegare cosa ci faceva l'uomo milioni e milioni di anni fa, secondo le ooparts. Ricordo inoltre che molte rocce, una volta erano nel mare.
Inviato il: 15/12/2008 10:15
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#461
Sono certo di non sapere
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Si ashoka ho riassunto male io, era il lato orientato esattamente ad est.

Riguardo all' identificazione del Tilmun é un discorso molto articolato stasera scartabello un pò i libri e ti riporto qualche punto, qui in ufficio ho solo materiale elettronico ma non tratta del tilmun.

Se hai informazioni su ebla me le divorerò con gioia, l' unica reminiscenza che ho su ebla é riguardante i ritrovamenti di costruzioni datati a circa il 7000 a.C. e di alcuni pitogrammi.
Inviato il: 15/12/2008 10:16
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  •  redna
      redna
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#462
Sono certo di non sapere
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Per quanto riguarda Ebla il libro 'la città sepolta-i misteri di Ebra' di Giovanni Pettinato è del tutto interessante.
Nel anni 60 a Tell Mardikh in Siria una missione archeologia dell'università la sapienza di roma individuò il sito della città di Ebla....Pettinato (1934) è laureato in assiriologia nell'università di Heidelberg e h insegnato sumerulogia ed è professore onorario di Eblatologia.
Dal 1974 è professore onorario di assiriologia all'università la sapienza di roma.
Ha partecipato ad importanti missioni archeologiche in Iraq, Siria, Yemen ndel nord.
Ha scritto diversi libri.
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 15/12/2008 16:46
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  •  Clorofilla
      Clorofilla
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#463
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Citazione:
Giusto , la legge và rispettata , infatti io pure credo che la Terra ci sia sempre stata , ciò non toglie che questa teoria applicata alla situazione totale è in accordo con Sitchin e non con la teoria attuale che prevede fantomatiche influenze gravitazionali tali da impedire la formazione di pianeti,è pura logica,poi come possano essere andati esattamente i fatti ci possiamo fare tutte le simulazioni che ti pare...


Ma porprio no Fabrizio70. L'astronomia e leggi varie non avallano nulla di quanto dici, vista anche la struttura geologica degli asteroidi. Inoltre all'inizio della discussione era stato riportato un sunto della teoria di Sitchin che parlava di Tiamat e della formazione della terra da una parte dei resti dello scontro. Quindi nè l'astronomia, nè quello che dici tu, si sposano con Sitchin.

Citazione:
Si può parlare fino ad un certo punto , dopo occore dimostrare , stiamo parlando di fisica ed astronomia , ci sono un sacco di belle leggine che le governano ,quindi la Teoria dell'influenza gravitazionale massiccia di Giove deve essere appoggiata da dati che vorrei vedere , ti è più chiaro così ?

Citazione:
Sei tu che stai sostenendo questa teoria fantasiosa dell'ipergravità ultramassicciamente grande di Giove


Se tu conosci le leggi fisiche e l'astronomia sei allora perfino in grado di risponderti da solo no?
Mai detto dell'ultragravità di Giove. Non mistificare per cortesia, ho detto di semplice influenza gravitazionale sui planetesimi che nascevano all’epoca della formazione del sistema solare, per un probabile e possibile avanzamento dell’accrescimento di Giove rispetto al resto. C’è sempre il discorso della risonanza da tenere presente e delle lacune già menzionate. Se tutto ciò ti pare poi sembra astrologia o assenza di dati...

Citazione:
Non hai idea di cosa stati dicendo, le velocità medie orbitali sono dell'ordine dei km/s ,la direzione dei pianeti al momento dello scontro,la velocità di rotazione sono tutti paramatri al dir poco fondamentali , e sicuramente con queste energie in gioco rimane ben poco di due pianeti...


Forse sei tu che non hai capito. Inoltre hai poi ripetuto quello che ho pure detto io cioè che le velocità degli asteroidi sono di Km\s.

Bene, tenuto conto dei parametri che tu hai citato per lo scontro fra pianeti a te tanto caro, sarai dunque in grado di fornirci anche le misure del caso, massa dei pianeti, velocità di almeno un corpo, Nibiru in questo caso o uno o più dei suoi satelliti, che ha funto da "proiettile"( il secondo in fisica si può anche considerare come fermo), velocità angolare, per illuminarci sull'energia, che tu conosci di sicuro, che ci vuole per disintegrare un pianeta o due, così almeno ci sai anche dire il motivo della mancanza di massa nella fascia di asteoridi.

Citazione:
Mai sentito parlare di relatività ?

Citazione:
Piccolo suggerimento :in quale verso girano gli asteroidi?


E quindi?
Inviato il: 15/12/2008 16:46
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#464
Sono certo di non sapere
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Citazione:

redna ha scritto:
Per quanto riguarda Ebla il libro 'la città sepolta-i misteri di Ebra' di Giovanni Pettinato è del tutto interessante.
Nel anni 60 a Tell Mardikh in Siria una missione archeologia dell'università la sapienza di roma individuò il sito della città di Ebla....Pettinato (1934) è laureato in assiriologia nell'università di Heidelberg e h insegnato sumerulogia ed è professore onorario di Eblatologia.
Dal 1974 è professore onorario di assiriologia all'università la sapienza di roma.
Ha partecipato ad importanti missioni archeologiche in Iraq, Siria, Yemen ndel nord.
Ha scritto diversi libri.


cercherò il libro, Pettinato lo conosco molto bene come assirologo, ho 3 suoi libri e tantissimi estratti in digitale, il suo materiale mi ha aiutato molto...
tra l altro un suo nipote mi ha aiutato nella stesura della mia analisi di Zeitgeist fornendomi un pacco di materiale...
Inviato il: 15/12/2008 20:32
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  •  beat
      beat
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#465
Ho qualche dubbio
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Citazione:

sitchinite ha scritto:
Citazione:

beat ha scritto:

...casa fulgida e oscura del cielo e della terra, messa insieme per le navicelle spaziali;
Ekur, casa degli dei
con una cima appuntita,
tutta attrezzata per il viaggio cielo terra.
Casa che brilla all'interno della luce rossastra del cielo, che emana una scia che arriva lontano,




questo passo é molto ostico per gli ortodossi perchè il testo originale dice:

na mi an.ki shapli shammu e.kur e.din.gir

che ho trovato tradotta come:

testimonianza di cielo e terra nominata (o designata) per i nomi (o per la fama) dimora come una montagna casa del dio.

difficile spiegare una costruzione 'designata per la fama' in un territorio in cui l' ortodossia non assegna importanza per le divinità di Sumer.
C' é da dire che visto che viene chiamata E.Kur che era anche il nome della ziguratt di Enlil a Nippur, alcuni pensano che questo testo si riferisca a tale tempio. Ma l' E.Kur di Nippur non aveva una cima appuntita.
Era una zigguratt a testa piatta come tutte le altre mesopotamiche.


salute,
difatti i testi sumerici parlano di una "casa che è come una montagna" in un luogo lontano, sotto la supervisione di Ninharsag e non di Enlil.
L'epopea di Etana, narra di un antico re sumero che fu portato in cielo, verso la casa degli anunnaki, si afferma che la sua ascesa cominciò non lontano dal nuovo EKUR, nel luogo delle "aquile", non lontano dunque dallo spazio-porto post-diluviano.

L'analisi del buon Zac, mira ad evidenziare come i monumenti di Giza, erano già noti a Sumer e Akkad. Esistono reperti, mostrati nel libro, dove si vedono strutture diverse dagli ziggurat mesopotamici, per esempio base quadrata e lati triangolari, che formavano una piramide con lati lisci. ancora raffigurazioni di una piramide con il simbolo del serpente, chiaro indizio di localizzazione legata al territorio/dominio di Enki e della sua prole.

Il parallelo "audace " dell'autore, forse è quello di identificare le figure di Ptah e Ra divinità superiori egiziane, con quelle di Enki e Marduk; Ninharsag corrisponde alla dea egizia Hat-Hor, "Dea la cui casa sta dove sono i falchi", indicava il luogo dove atterravano/partivano gli astronauti, lo spazio-porto.
Se lo spazio-porto post-diluviano faceva parte della penisola del Sinai, l'appellativo Hat Hor, indicava la dea Signora del Sinai; difatti per gli antichi egizi la penisola del Sinai faceva parte dei domini della dea Hathor.

Per finire, dopo la guerra della piramide in cui uscirono vittoriosi gli Enliliti, con il prode Ninurta, furono intavolate trattative di pace per la cessazione delle ostilità e per la divisione dei territori. Enki sconfitto, rinunciava alla sua area cedendo le terre del sinai e della odierna Israele a Enlil.
Poneva solo una condizione: riconoscenza della sua sovranità e dei suoi discendenti sul complesso di Giza. Enlil acconsente, ma a sua volta pone una condizione: i figli di Enki che avevano partecipato alle operazioni belliche avrebbero dovuto essere esclusi dal dominio su quelle terre.
Enki accettò e nominò...sicuramente SITCHINITE conosce perfettamente la risposta
Inviato il: 16/12/2008 0:25
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  •  S.Gatti
      S.Gatti
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#466
Ho qualche dubbio
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E’ possibile confermare Sitchin partendo da altri punti di osservazione?
I MITI POSSONO AVERE UNA VALENZA SCIENTIFICA?
Trovo questa discussione valida e stimolante; vorrei elogiare Sitchinite che la pilota con destrezza, e gli confermo la mia disponibilità a collaborare, come sia. Mi sembra che la maggior parte di coloro che intervengono concordino con le tesi di Sitchin. Fra chi non concorda, c’è probabilmente qualcuno che non ha letto abbastanza. Il che non è certo una colpa, anzi, può essere quella nota stridente che crea un po’ di dialettica, un ambiente frizzantino, e anche qualche simpatico duello. In fondo, sentire sempre la stessa campana senza mai contraddittorio può venire a noia. Vorrei dire, riguardo i commenti a Sitchin, che ho rilevato due attitudini, a mio parere entrambe utili: una è quella di entrare in dettaglio nella teoria, commentando ogni singolo aspetto (ad es. che Venere è simboleggiato dalla stella a 8 punte perché … è l’ottavo pianeta per chi penetra nel nostro sistema solare dall’esterno … o, in alternativa, le 8 punte sono gli 8 spicchi della Luna … o entrambe le cose). L’altra attitudine, che forse potrebbe essere incrementata, è quella di guardarsi intorno a 360° per capire se la teoria di Sitchin possa ricevere delle conferme che non facciano capo sempre e solo a lui. Per ora infatti siamo fermi al dato: “Sitchin conferma se stesso”. Si rischia dunque l’isolamento, un isolamento che finisce per creare due partiti - pro o contro Sitchin - ingessati in una posizione di stallo. Questa osservazione è stata fatta nei giorni scorsi da diverse persone intervenute nella discussione. Fra l’altro, la teoria ha una pretesa di scientificità … infatti, sostenere che nel nostro sistema solare esiste un importante pianeta ‘ufficialmente’ non scoperto, significa esporsi con un’affermazione scientifico-astronomica. Ora, attenzione: come è noto, tutto ciò che ha pretesa di scientificità deve essere sperimentato e verificato più volte, possibilmente anche in luoghi diversi da quello del primo esperimento. Ma allora, siccome Sitchin ha rinvenuto il misterioso pianeta nei miti sumerici, la domanda che dovremmo porci è la seguente: I MITI POSSONO AVERE UNA VALENZA SCIENTIFICA? Invito tutti a riflettere su questo interrogativo, perché è il vero punto-chiave che , se trova una risposta, può risolvere la questione una volta per tutte. Infatti, se noi riusciamo a dimostrare che anche il Mito ha una valenza scientifica, come la matematica, come la fisica, implicitamente valideremmo la teoria di Sitchin in maniera oggettiva e inoppugnabile. Ebbene, la risposta circa la scientificità del Mito ci perviene da un interessantissimo saggio di H. von Dechend e J. De Santillana: ”Il Mulino di Amleto” (Adelphi).
www.ibs.it/code/9788845917882/santillana-giorgio-de/mulino-amleto-saggio (vi appare anche una mia breve recensione).
In estrema sintesi, eccone il contenuto:
- IL MITO (CON IL SUO CORREDO DI SIMBOLI) E’ UNA SCIENZA ESATTA
- ESSO TRASMETTE MESSAGGI ASTRONOMICI.
- TALI MESSAGGI SONO IDENTICI IN TUTTO IL MONDO (per lo stesso motivo per cui un dato scientifico non muta se ci spostiamo da un continente all’altro).
- GLI DEI SONO PIANETI.
- I SITI DELLE STORIE NARRATE DAI MITI NON SONO DA RICERCARE SULL’ATLANTE GEOGRAFICO, IN QUANTO AVVENGONO SUL PIANO DELL’ECLITTICA; QUINDI, PER INTERPRETARE QUESTE NARRAZIONI, DOBBIAMO ALLONTANARE IL NOSTRO PUNTO DI OSSERVAZIONE, FINO A SITUARLO ESTERNAMENTE AL SISTEMA SOLARE.
Da questi moderni teoremi stilati da illustri studiosi, la teoria di Sitchin a mio avviso trae nuova linfa e si rinforza. Basti vedere che GLI DEI SONO PIANETI … e Marduk-Nibiru è un dio, quindi abbiamo già la prima conferma - esterna a Sitchin - che sia effettivamente un pianeta. Non solo: il primo teorema IL MITO E’ UNA SCIENZA ESATTA (= criterio di scientificità) ci suggerisce di ricercare presso le altre civiltà, in ogni continente, la figura mitica corrispondente al sumerico Marduk-Nibiru (allo stesso modo in cui 2+2=4 tanto in Italia, come in Alaska, come in Australia …) Vi sembra che il ragionamento fili? Quindi, per concludere, sempre in drammatica sintesi, presso ogni tradizione DEVE esistere una figura mitica dietro cui si cela il pianeta in oggetto. Ce lo richiede il criterio di scientificità. Così come in Mesopotamia è stato il Mito ad offrirci le informazioni sul dio-pianeta Marduk-Nibiru, sarà il Mito ad offrirci le medesime informazioni anche presso le altre culture.
Sitchin ha già scritto quel che doveva scrivere, ora sta a noi proseguire. E allora, il nostro prossimo compito sarà quello di cercare, presso le più importanti tradizioni in ogni continente, una figura mitica ‘trasversale’ che possa equivalere al sumerico Marduk-Nibiru. Vale a dire, che sia un dio di massimo livello ( = pianeta di massimo livello), e che sia accompagnato dai medesimi simboli che accompagnano Marduk-Nibiru. Essenzialmente: il simbolo della croce. Quale potrebbe essere questo super-dio con le citate caratteristiche, presente in ogni antica cultura sempre ai vertici del culto?
(Per chi mi ha fatto degli appunti: io ho letto tutto Sitchin già da molti anni, compreso ‘The Cosmic Code’ e ‘The Wars of Gods and Men’, Avon non fiction)
_________________
A volte mi chiedo come mai Z. Sitchin, pur disponendo degli strumenti idonei, non abbia trovato il tempo per decifrare i misteriosi simboli della tradizione ebraica. Sergio Gatti.
http://www.fermenti-editrice.it/saggistica.php#gatti01
Inviato il: 16/12/2008 7:41
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  •  sitchinite
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#467
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beat ha scritto:
Enlil acconsente, ma a sua volta pone una condizione: i figli di Enki che avevano partecipato alle operazioni belliche avrebbero dovuto essere esclusi dal dominio su quelle terre.
Enki accettò e nominò...



Ningishzidda, signore dell' artefatto della vita, l' architetto divino, uno degli epiteti che più lo identifica con Thot oltre al suo legame con Ninsin, la dea degli scribi.
Thot infatti é spesso rappresentato come una divinità con uno stelo in mano che scrive su una tavola di smeraldo.
Regnò sull' egitto per circa 4000 anni fino al ritorno di Ra. Espulso, poi, prese un gruppo di fedeli e si trasferì in mesoamerica dove fondò un nuovo centro e istituì un nuovo calendario. Era il 3113 a.C.
Ma qui, come si dice, é un' altra storia :)
Inviato il: 16/12/2008 8:14
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  •  redna
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#468
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L'analisi del buon Zac, mira ad evidenziare come i monumenti di Giza, erano già noti a Sumer e Akkad. Esistono reperti, mostrati nel libro, dove si vedono strutture diverse dagli ziggurat mesopotamici, per esempio base quadrata e lati triangolari, che formavano una piramide con lati lisci. ancora raffigurazioni di una piramide con il simbolo del serpente, chiaro indizio di localizzazione legata al territorio/dominio di Enki e della sua prole.


Interessante anche quello che sitchin scrive della piramide e soprattutto dell'interno della piramide (nel libro: guerre atomiche...)
Penso che una descrizione così particolareggiata dell'interno è difficile trovarla per non parlare della 'brillantezza' e della luci di cui era dotata.

Sottolineo anche che la vicenda di Maduk imprigionato nella piramide e miracolosamente salvato ha delle strane caratteristiche 'religiose'.
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Inviato il: 16/12/2008 12:44
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  •  Sandman
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#469
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Sulla Repubblica di ieri e anche sul TG1 hanno parlato di alcuni scienziati inglesi che affermano che la Sfinge avesse la testa di un leone in origine,come afferma Cremo
Inviato il: 16/12/2008 13:05
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#470
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Citazione:

Sandman ha scritto:
Sulla Repubblica di ieri e anche sul TG1 hanno parlato di alcuni scienziati inglesi che affermano che la Sfinge avesse la testa di un leone in origine,come afferma Cremo


È vecchia come teoria
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« Tramuta tutto in ciò che è veramente: l’Astratto, lo Spirito, il Nagual. Non c’è stregoneria, né il male, né il diavolo. C’è solo la percezione. »
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Inviato il: 16/12/2008 17:32
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  •  beat
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#471
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x sitchnite
esatto! era facile, lo so, ma d'altronde la storia che il buon Zac fa di Ningishzidda/Thoth/Quetzacoatl su "Gli Dei dalle lacrime d'oro" non è poi così malvagia

x redna
la descrizione dell'entrata trionfante di Ninurta che distrugge le pietre "Sham" "Gug" e "Ul" della piramide e i 27 cristalli della Grande Galleria.
La rappresentazione in alcuni riti misterici del nuovo anno,secondo alcuni studiosi, metteva in evidenza i parallelismi sul racconto della prigionia di Marduk e la versione sulla morte e resurrezione di Cristo.

salute a tutti
Inviato il: 16/12/2008 22:29
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#472
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Citazione:
Ma porprio no Fabrizio70. L'astronomia e leggi varie non avallano nulla di quanto dici, vista anche la struttura geologica degli asteroidi


In primis quale sarebbe la legge o teoria che non viene rispettata in questa teoria , per quello che riguarda la struttura geologica informati meglio :

http://www.observeasteroids.com/meteorite-connection.php

Citazione:

As turns out, we may already have samples of asteroids here on Earth already: the meteorites! Scientists recognized that meteorites came from outer space only about 200 years ago. But where in space did they come from? In the 1950s and 1960s, networks of cameras recorded the paths of infalling meteorites on film for the first time. The pre-impact orbits of these meteorites were calculated. Their orbits led back to the asteroid belt itself!



immagine che spiega meglio la situazione , ci sono anche singole orbite degli asteroidi:

http://science.howstuffworks.com/asteroid-belt4.htm



(da notare come la maggior parte delle orbite gialle sia regolare , alla faccia delle influenze supergravitazionali Gioviane...)

Continuiamo:

Citazione:

There are many different types of meteorites, just like there are many different types of terrestrial rocks, and at first, meteorite names will seem just as strange as the names of terrestrial rocks. Meteorites are usually divided into three major groups: stones, stony-irons, and irons, according to their main composition.

[omiss]

Like earth rocks, meteorites have experienced different amounts of heating, metamorphosis, and melting. They are the result of geologic processes similar to the processes making different kinds of rocks on Earth.


Domanda :come fà un sasso di 500 km ad avere i processi geologici della terra?
(Figuriamoci per quelli più piccoli che sono la maggioranza)

Citazione:

Inoltre all'inizio della discussione era stato riportato un sunto della teoria di Sitchin che parlava di Tiamat e della formazione della terra da una parte dei resti dello scontro. Quindi nè l'astronomia, nè quello che dici tu, si sposano con Sitchin.


A pag.19 c'è una simulazione che dice che un pianeta di massa simile a marte può trasformarsi nella Luna , o te lo sei scordato ?
Ovviamente nulla vieta quindi che al posto del pianeta vi sia un frammento con caratteristiche simili (Massa Mantello Nucleo), ed ecco che si è formata la terra attuale , ovvero il sistema Terra-Luna , che fatica usare il cervello...

http://web.unife.it/dipartimento/scienze_terra/Meteoriti.pdf

Citazione:

Se tu conosci le leggi fisiche e l'astronomia sei allora perfino in grado di risponderti da solo no?
Mai detto dell'ultragravità di Giove. Non mistificare per cortesia, ho detto di semplice influenza gravitazionale sui planetesimi che nascevano all’epoca della formazione del sistema solare, per un probabile e possibile avanzamento dell’accrescimento di Giove rispetto al resto. C’è sempre il discorso della risonanza da tenere presente e delle lacune già menzionate. Se tutto ciò ti pare poi sembra astrologia o assenza di dati...


http://it.wikipedia.org/wiki/Astrologia

Citazione:

L'astrologia, dal greco ἀστρολογία (astrologhía) = άστρον (ástron) + λόγος (lógos) ossia "discorso sulle stelle", è un'arte divinatoria che si propone di interpretare le posizioni planetarie dei corpi celesti e gli influssi che esse hanno sulla terra in relazione ad eventi particolari o in relazione ai singoli individui. La visione dell'astrologia è geocentrica, pertanto lo schema zodiacale in cui sono inserite le posizioni dei pianeti (ad esempio un oroscopo personalizzato) ha i punti cardinali invertiti. A partire dalla rivoluzione copernicana l'astrologia è rimasta la sorella minore dell'astronomia, ma riflette in egual misura la curiosità dell'uomo di osservare i corpi celesti e le influenze che essi possono avere sulla vita di tutti i giorni. Non va intesa come una pratica magica per prevedere il futuro, ma solo come uno schema di base da cui partire per evolvere se stessi. I pianeti e gli aspetti hanno molti significati e la loro collocazione all'interno di un oroscopo è suscettibile di molte interpretazioni.

Le principali tradizioni sono:

* astrologia occidentale
* astrologia indiana
* astrologia cinese
* astrologia karmica



Come vedi non mistifico affatto,hai appena inventato una nuova tradizione , l'astrologia scientifica...

Citazione:

Forse sei tu che non hai capito. Inoltre hai poi ripetuto quello che ho pure detto io cioè che le velocità degli asteroidi sono di Km\s.


Veramente chi non capisce sei te , quando si parla di masse l'unità di misura si esprime in M/S , aggiungi che bisogna moltiplicare al quadrato ed ecco che un frammento di 150 micron(ti lascio immaginare la massa) con sufficiente velocità (in questo caso orbitale terrestre) può essere mortale...

http://hitf.jsc.nasa.gov/hitfpub/problem/actualimpact-sts94-window.html



Citazione:

Shuttle Window Strike - STS-94
The photograph above shows an impact crater found on Shuttle window #6 from STS-94. The crater is roughly one millimeter in size, while the impacting projectile is estimated to be 100 to 150 microns in size. The projectile residue indicates the chemistry of this object is aluminum oxide; aluminum oxide particles are produced during normal thrusting operation of a solid rocket motor. This impact posed no threat to the crew, however, the window was subsequently replaced.


http://www.popsci.com/military-aviation-space/article/2002-08/will-military-operations-litter-space-junk

Citazione:

Earth's orbit is already littered with bits of debris, which have been accumulating since space exploration began. Space junk can reach relative velocities of 30,000 mph-speeds at which it can cause serious damage. U.S. Space Command tracks and catalogs debris that's larger than 10 square centimeters-of which there are roughly 8,900 individual pieces. Debris bigger than 1 square centimeter can destroy a space shuttle or a satellite, which means NASA can only cross its fingers


Oppss, un centimetro quadrato , con la borsa degli attrezzi persa ultimamente ci saranno dei bei fuochi d'artificio...

Citazione:

Bene, tenuto conto dei parametri che tu hai citato per lo scontro fra pianeti a te tanto caro, sarai dunque in grado di fornirci anche le misure del caso, massa dei pianeti, velocità di almeno un corpo, Nibiru in questo caso o uno o più dei suoi satelliti, che ha funto da "proiettile"( il secondo in fisica si può anche considerare come fermo), velocità angolare, per illuminarci sull'energia, che tu conosci di sicuro, che ci vuole per disintegrare un pianeta o due, così almeno ci sai anche dire il motivo della mancanza di massa nella fascia di asteoridi.


L'astrologia scientifica prevede la disintegrazione , qui si parla di fisica , per ora la meccanica quantistica riguarda le particelle , non i pianeti..

Citazione:

E quindi?


E quindi o cambi tono o ti inserisco nella mia lista di troll , nulla di personale , serve ad evitare di perdere tempo, hai notizie sulle lampade di Dendera ?
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Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
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  •  Clorofilla
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#473
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Sei ancora a mistificare sulla supergravità gioviana!!

Che eri un bluff me ne ero accorta. Difatti oltre ai soliti copia-incolla vai poco lontano.
Difatti fai astrologia scientifica dato che non sai dire, nonostante la sicurezza, i valori dei parametri da te citati occorrenti per sapere di un impatto distruttivo fra due corpi, velocità, velocità angolare, massa...

Per la terra e formazione della luna è stato simulato un impatto obliquo di un corpo tipo Marte con velocità di 5 km\s.

Citazione:
L'astrologia scientifica prevede la disintegrazione , qui si parla di fisica , per ora la meccanica quantistica riguarda le particelle , non i pianeti..


Discorso privo di un qualunque senso dato che era appunto riferito a quello che ho scritto sopra.
Gli urti sono parte della meccanica, della fisica. Cosa c'entri il tuo riferimento alla fisica quantistica forse non lo sai nemmeno te. Forse tanto per fare un pò di "supercazzola"!!

Inoltre la maggioranza delle meteoriti e quindi della composizione di asteroidi è di tipo primitivo. Più dell'80% ha una composizione condritica, cioè ha un aspetto mineralogico e geologico che riguarda la formazione iniziale della materia. Sono pertanto indifferenziate, cioè non hanno subito differerenziazioni mineralogiche come presenza di parti costituite da crosta e nucleo più pesante di ferro o altro. La loro struttura presenta appunto sferule e una percentuale di materiale vetroso.
E' presente del metamorfismo ma dalla loro antica formazione non è successo molto altro. Per cui appunto sono corpi che ci dicono dei primi materiali formatisi nella nube
Solo una bassa percentuale è formata da leghe di ferro\nichel o carboniose. Per quelle ferrose si pensa che effettivamente siano derivate da corpi primordiali in cui c'è stata una qualche differenziazioni del materiale fluido, ma ripeto che è una percentuale minore.
Quindi il presunto ed unico pianeta esistito fra Marte e Giove non c'è, con una più che buona sicurezza, mai stato.
Inviato il: 19/12/2008 13:39
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  •  sitchinite
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#474
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Clorofilla ha scritto:

Inoltre la maggioranza delle meteoriti e quindi della composizione di asteroidi è di tipo primitivo. Più dell'80% ha una composizione condritica, cioè ha un aspetto mineralogico e geologico che riguarda la formazione iniziale della materia. Sono pertanto indifferenziate, cioè non hanno subito differerenziazioni mineralogiche come presenza di parti costituite da crosta e nucleo più pesante di ferro o altro. La loro struttura presenta appunto sferule e una percentuale di materiale vetroso.
E' presente del metamorfismo ma dalla loro antica formazione non è successo molto altro. Per cui appunto sono corpi che ci dicono dei primi materiali formatisi nella nube
Solo una bassa percentuale è formata da leghe di ferro\nichel o carboniose. Per quelle ferrose si pensa che effettivamente siano derivate da corpi primordiali in cui c'è stata una qualche differenziazioni del materiale fluido, ma ripeto che è una percentuale minore.
Quindi il presunto ed unico pianeta esistito fra Marte e Giove non c'è, con una più che buona sicurezza, mai stato.


Bah la tua conclusione di tutto questo discorso sulle condriti é alquanto personale e di libera interpretazione...
dovresti togliere il 'quindi' perchè quel che hai scritto non porta a ciò che tu concludi...

inoltre andiamo a leggere sulla condrite asteroidale:

"Le condriti sono meteoriti rocciose con la stessa composizione chimica dei planetesimali, cioè quei piccoli corpi freddi che si formarono nel sistema solare primordiale. I principali elementi chimici presenti sono idrogeno, elio, carbonio, azoto, nichel e ferro.

L'86% delle meteoriti cadute sulla Terra sono condriti: prendono il loro nome dalle condrule presenti al loro interno. Le condrule sono sferule di minerali mafici con grani di piccole dimensioni, indicativi di un rapido raffreddamento. Le condriti hanno in genere un'età di 4,6 miliardi di anni (quindi risalenti alla formazione del sistema solare) e si ritiene che abbiano origine nella fascia principale degli asteroidi. Come esattamente si formino è un argomento tuttora fortemente dibattuto tra gli scienziati.

Circa il 5% delle condriti è costituito dalle condriti carbonacee. Le condriti carbonacee contengono acqua e tracce di materiale organico, inclusi a volte amminoacidi. Gli amminoacidi trovati nelle meteoriti sono di vari tipi, una parte di essi sono gli stessi che formano tutti gli esseri viventi sulla Terra: tutti gli amminoacidi contenuti nelle condriti carbonacee sono metà levogiri e metà destrogiri, questo dimostra la loro origine chimica in quanto gli amminoacidi di tutte le forme viventi sulla Terra sono esclusivamente levogiri. Al loro interno sono stati trovati anche dei grani presolari, e la loro composizione isotopica è simile a quella del Sole. Si pensa che le condriti siano materiale della nebulosa solare inalterato."

A parte che hai tralasciato di riportare tutti i vari 'si pensa', 'si crede', 'secondo gli scienziati' etc...
cosa leggo mai?
Presenza di aminoacidi levogiri come quelli della Terra?
E destrogiri? Come si son formati?
Esistono solo 2 soluzioni:
1) la più normale... si sono formati per chimismo il che implica che questa 'materia primordiale' non sia poi così primordiale se ha avuto il tempo di evolversi fino a innescare processi chimici che cambiano l' orientamento
2) la meno normale e più sorprendente: son sempre esistiti entrambi i tipi di aminoacidi nello spazio, e 'per qualche motivo' sulla terra si son trasferiti solo i levogiri.

(che so, mi viene da pensare che nel famoso 'urto cosmico' tra il satellite di Nibiru e Tiamat ci sia stato uno scambio di materia organica sotto forma di aminoacidi levogiri)
Inviato il: 19/12/2008 17:26
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  •  Fabrizio70
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#475
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Che eri un bluff me ne ero accorta. Difatti oltre ai soliti copia-incolla vai poco lontano.


Abbi pazienza , tu finora sei riuscita a fare un solo copia e incolla , prima di correre bisogna imparare a camminare , non si può spiegare di botto ad un bambino delle elementari un integrale...

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Difatti fai astrologia scientifica dato che non sai dire, nonostante la sicurezza, i valori dei parametri da te citati occorrenti per sapere di un impatto distruttivo fra due corpi, velocità, velocità angolare, massa...

Per la terra e formazione della luna è stato simulato un impatto obliquo di un corpo tipo Marte con velocità di 5 km\s.

Citazione:

L'astrologia scientifica prevede la disintegrazione , qui si parla di fisica , per ora la meccanica quantistica riguarda le particelle , non i pianeti..



Discorso privo di un qualunque senso dato che era appunto riferito a quello che ho scritto sopra.
Gli urti sono parte della meccanica, della fisica. Cosa c'entri il tuo riferimento alla fisica quantistica forse non lo sai nemmeno te. Forse tanto per fare un pò di "supercazzola"!!


Qui chi è venuta a fare la supercazzola sei te visto che non sai un tubo della teoria in topic ,ti sfugge il fatto che in fisica classica nulla si distrugge nulla si crea , altrimenti ci sarebbe una violazione del primo principio della termodinamica , forse con la tua spassosissima teoria ci si riesce con i pianeti , qui sulla terra solo grazie all'effetto tunnel , che purtroppo riguarda al momento le particelle.
Oltretutto da come poni la domanda si vede che non hai capito cosa sia la fisica , visto che io la macchina del tempo non ce l'ho non posso sapere le masse e le altre variabili in questione , al limite si possono ipotizzare alcune situazioni e cercare i risultati , purtoppo le variabili in gioco sono troppe e non c'è modo attualmente di verificarne l'esattezza per impatti di grandi dimensioni, ma puoi sempre provare a giocare con questa pagina per cominciare a capire :

http://www.lpl.arizona.edu/impacteffects/

Le spiegazioni sono qui , buona lettura , sono solo 24 pagine....

http://www.lpl.arizona.edu/~marcus/CollinsEtAl2005.pdf

N.B:5 kM/S in realtà sono pochi , la tua simulazione è ottimistica , le formule sono adattate per una velocità minima di 11 kM/S anche se accetta valori inferiori, infatti considerando fermo il frammento ed assegnando come velocità quella orbitale terrestre di 30 kM/S il risultato è 100% melted...

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Inoltre la maggioranza delle meteoriti e quindi della composizione di asteroidi è di tipo primitivo. Più dell'80% ha una composizione condritica, cioè ha un aspetto mineralogico e geologico che riguarda la formazione iniziale della materia. Sono pertanto indifferenziate, cioè non hanno subito differerenziazioni mineralogiche come presenza di parti costituite da crosta e nucleo più pesante di ferro o altro. La loro struttura presenta appunto sferule e una percentuale di materiale vetroso.
E' presente del metamorfismo ma dalla loro antica formazione non è successo molto altro. Per cui appunto sono corpi che ci dicono dei primi materiali formatisi nella nube
Solo una bassa percentuale è formata da leghe di ferro\nichel o carboniose. Per quelle ferrose si pensa che effettivamente siano derivate da corpi primordiali in cui c'è stata una qualche differenziazioni del materiale fluido, ma ripeto che è una percentuale minore.
Quindi il presunto ed unico pianeta esistito fra Marte e Giove non c'è, con una più che buona sicurezza, mai stato.


Ottimo ragionamento, esistono il 10-20 % di meteoriti di origine planetaria ma non è mai esistito il pianeta che li ha creati...
A me del restante 80% non me ne importa nulla , basterebbe pure l'1% , è quello che devi spiegare se vuoi continuare.....

P.S:Ancora nulla sulle lampade di dendera ?
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Wilhelm Richard Wagner-1849
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#476
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LA CIVILTÀ PERDUTA
di Mauro Paoletti
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Esiste una teoria avvincente, dedotta da Sitchin in seguito a una nuova interpretazione dei Testi delle Piramidi e di altri miti Egizi e ripresa da Alan Alford, che considera Atlantide come un pianeta esploso e non un continente perduto.
Secondo Sitchin gli egiziani avrebbero vissuto accanto agli Annunaki, una razza in possesso di una elevata tecnologia spaziale. Questa razza aliena avrebbe costruito un centro spaziale nel Sinai, nella terra di Dilmun, la terra dei razzi, e due Piramidi a Giza come punti di riferimento nella navigazione aerea.
Baalbek, in Libano, sarebbe stato un loro centro di controllo, un punto di riferimento lungo i cosiddetti "corridoi di volo" citati proprio da Sitchin.
Nel libro "Il Dodicesimo Pianeta" e nel poema epico babilonese "Enuma Elish", è descritta una battaglia planetaria.
Secondo le credenze egizie Seth apparirebbe come un pianeta che giunge dalle profondità dello spazio per incontrare uno dei pianeti interni al sistema solare.
Tale corpo celeste chiamato anche Nibiru, identificato dai Babilonesi in Marduk, nel suo percorso intorno al Sole in senso contrario a quello degli altri pianeti impatta più volte con Tiamat, un pianeta situato fra Giove e Marte, il pianeta delle Acque, il Grande Drago. L'urto è violento e il pianeta viene spaccato in due. Con una parte forma la Terra ponendola in un orbita più vicina al Sole; sbriciola l'altra originando la fascia di asteroidi.
L'Enuma Elish babilonese elaborata da Zacaria Sitchin si ritrova nei versetti del libro della genesi che descrivono come il vento del Signore aleggiava sulle acque di Theon, l'abisso delle acque e come il fulmine del Signore (in lingua babilonese Marduk) rischiarò le tenebre dello spazio quando colpì Tiamat creando la Terra e il "Rakia", parola che letteralmente significa "braccialetto martellato", detto anche Cielo, ossia Shamaim (Genesi 1,8).
La Terra ebbe una nuova orbita intorno al Sole, vennero originate le stagioni e la rotazione assiale stabilendo il giorno e la notte.
È la descrizione di un evento cosmico naturale non di una creazione divina intenzionale.
Possiamo tranquillamente discutere se tutto rientra nelle leggi che regolano l'intero universo, ma non possiamo parlare di un'entità superiore che decide e dispone le cose a suo piacimento per premiare o punire. Si può parlare di una "Forza", creatrice o distruttrice, un'Energia Creatrice che controlla l'universo, ma la mente razionale intende una forza fisica.
Dopo aver constatato che gli antichi popoli adoravano il Sole come divinità suprema dobbiamo concludere che un evento cosmico può essere stato raccontato personificando i pianeti coinvolti nel fenomeno divinizzandoli. Quindi Marduk è il nome dato al Re dei Re, il Dio degli Dei, ma non sappiamo quale fosse il suo vero nome. Lo stesso dicasi per Tiamat e del popolo che certamente vi abitava.
La collisone dei pianeti, che richiama alla mente la teoria di Velikovsky, diviene una saga popolare, un mito, da cui prende origine l'umanità; la versione modificata di un ricordo di un popolo costretto a scappare dal suo luogo originario, che poi tramanda ai posteri costruendovi sopra un intero sistema di credenze che influenzeranno l'intera esistenza nel corso dei secoli.
Ciò non toglie che lo studioso segnalò il ritrovamento di palme nella Groenlandia, coralli in Alaska, ossa non fossilizzate di ippopotami in Inghilterra, resti si orsi polari e foche artiche schiacciati insieme in una massa informe con ostriche e coccodrilli.
Sembra in seguito ad una catastrofe avvenuta migliaia e migliaia di anni fa, quando il livello degli oceani si abbassò d'improvviso per poi risollevarsi di molti metri alterando violentemente il clima, estinguendo annegandole intere civiltà.
Quindi Velikovsky, in "Mondi in Collisione", offre evidenze di tremendi cataclismi verificatisi durante la preistoria. Un evento avvenuto in un tempo remoto, forse troppo per essere ricordato esattamente.
Ma come può essere stato un evento per così dire naturale, regolato dalle leggi dell'universo, può anche essersi trattato di un evento bellico, una guerra cosmica fra pianeti, dando forma e consistenza a quella "Guerra del cielo" nominata nei testi sacri di molti popoli. La guerra fra le schiere celesti del bene e quelle del male. Due pianeti che si guerreggiano per il dominio di una parte di cielo; impiegando una terribile tecnologia di morte che procura la distruzione, non solo dei pianeti coinvolti nel conflitto, ma anche di quelli vicini.
Uno dei pianeti coinvolti potrebbe essere stato Marte, dove sembra che vi sia stata vita in un tempo remoto. Almeno da quanto documentato dalle foto scattate dalle sonde.
La cosa diviene intrigante, affascinante e abbastanza credibile. Quantomeno spiegherebbe alcuni misteri e alcuni eventi il cui ricordo viene tramandato sotto forma di mito o leggenda.
Sembra non manchino, a confermare tali tesi, prove fisiche di un eventuale esplosione dovuta a mondi in collisione. Nel deserto libico si trovano un infinità di sassolini scuri, indicati come resti di una pioggia di meteoriti avvenuta nel passato.
La caduta di meteore nella zona del Sahara, tre pezzi considerevoli accompagnati da uno sciame di più piccoli esemplari, avrebbe prodotto l'evaporazione del grande mare interno trasformando la zona nell'attuale deserto.
Le rilevazioni satellitari del Columbia nel 1981 mostravano letti di fiumi sepolti di notevole grandezza nei territori del Sudan e nell'Egitto, ponendo in risalto che migliaia di anni fa la zona era ricca di foreste, pascoli e terreni idonei ad un'agricoltura avanzata. I fiumi convogliavano in un grande bacino interno, vasto come il Mar Caspio sulle cui rive si affacciavano Libia, Ciad, Sudan, Egitto, Tunisia. Una zona florida, popolata da uomini ed animali, rifornita di acqua, soggetta a frequenti precipitazioni, almeno fino a diecimila anni fa, data in cui prende vita il deserto del Sahara e la civiltà egiziana.
Attraverso le antiche scritture Sitchin avrebbe trovato altre prove riguardo al verificarsi dell'evento che diede vita al deserto.
Uno dei pochi astronomi convinti che un pianeta intruso ha modificato il nostro sistema solare distruggendo due pianeti e una luna, i cui resti hanno dato vita alla cintura di asteroidi, è Tom Van Flandern. La formazione della cintura rimane un mistero che ha originato molte teorie.
Johann Bode, astronomo del 1700, basandosi su una elaborata formula matematica per determinare le distanze dei pianeti dal Sole, ha dedotto che doveva esistere un altro pianeta fra Marte e Giove, proprio dove adesso si trova la cintura degli asteroidi.
Secondo Bode il pianeta esplose per cause sconosciute, ma potrebbe essere entrato in collisione con un enorme asteroide.
Qui può venire in aiuto una seconda teoria, quella prospettata da Immanuel Velikovsky, anche questa descritta in "Mondi in Collisione". Egli stabilì una connessione fra i disastri e le catastrofi verificatesi sul nostro pianeta con l'apparizione del pianeta Venere. Questo "pianeta" sarebbe infatti giunto in un secondo momento nel nostro sistema solare, invadendolo come una cometa e provocando mutamenti anche sulla Terra, causando repentini cambiamenti climatici e cataclismi.
In effetti antichi documenti presentano Venere come un pianeta recente, non antico quanto il sistema solare; viene descritto come una stella provvista di corna, o coda, caratteristica di una cometa.
In Mesopotamia e in America Centrale, Venere non viene inclusa fra i nove pianeti conosciuti; nei documenti se ne parla come una stella vagante nel cielo, che incute terrore e alla quale si offrono sacrifici. Viene descritta come una minaccia e si contano i periodi di tempo riferendosi al suo passaggio. Si scopre in tal modo che compie il suo percorso intorno al Sole in quaranta anni formando nel cielo una stella a cinque punte. Alla fine del suo strano percorso, Venere occuperà rispetto al Sole la stessa posizione di quarant'anni prima con una decina di giorni di scarto. Fatto che ha influenzato il calendario di molte popolazioni antiche.
Il contatto elettromagnetico di Venere con la Terra avrebbe provocato uno spostamento dell'orbita, dell'asse magnetico, alterato il corso delle stagioni, provocato colossali maremoti e terremoti causando l'inabissamento di vaste regioni a causa delle fratture nella piattaforma tettonica.
Una apocalisse descritta anche nella Bibbia e in altri libri sacri dei popoli antichi che hanno popolato il pianeta e conservato vivo il ricordo di tali tragedie.
Ma non è tutto, secondo tale teoria, dopo aver sfiorato la Terra e prima di assestarsi sull'attuale orbita, Venere, si scontrò con Marte alterandone il percorso e sconvolgendone superficie e clima.
L'ipotesi di Velikovsky fu derisa e attaccata dalla scienza ufficiale, solo Einstein mantenne verso di essa un atteggiamento aperto, forse perché non tutto quello che lo scrittore aveva asserito era errato; oggi difatti possiamo constatarlo.
Senza avere i mezzi idonei per stabilirlo Velikovsky calcolò la temperatura di Venere oltre i 400°, come è in effetti. Attraverso la sonda Mariner 10 è stato anche accertato che il "pianeta" presenta tracce simili a quelle presenti nelle code delle comete; inoltre ruota in direzione inversa rispetto agli altri pianeti, come ha sostenuto Velikovsky.
Su Marte sono stati rilevati l'Argo e il Neon, menzionati in "Mondi in collisione" e la superficie marziana ha subito un repentino cambiamento da quella che era inizialmente.
La più recente prova è il ritrovamento di una grande massa di acqua ghiacciata sotto circa sessanta centimetri della superficie dei poli.
Da queste teorie, ai miti e alle leggende dei popoli, alla scomparsa di un continente oceanico, all'estinzione della vita su di un lontano pianeta come Marte, ad una migrazione forzata verso un altro pianeta dalle simili caratteristiche, ad una immane catastrofe cosmica, il passo è breve e tutto diviene possibile.
Torniamo alla teoria di Zacaria Sitchin. Una nuova interpretazione della saga di Osiride smembrato da Seth e dei resti del suo corpo sparsi e sepolti per tutto l'Egitto, fornisce il suggerimento che Osiride fosse un pianeta esploso i cui frammenti colpirono la Terra.
Il mito narra che Osiride cadde in mezzo al fuoco e spaccò la Terra infiltrandosi in profondità.
Osiride, nei Testi delle Piramidi, era posto nell'acquitrinoso abisso dello spazio ed è scritto che, quando i pianeti esplosero, cadde sulla terra un diluvio di acqua. Proprio come citato nella genesi: "l'acqua del diluvio cadde sulla Terra da una apertura dei cieli". Riferendosi all'Enuma Elish vediamo l'acqua di Tiamat inondare i cieli. Nei Testi di Coffin è scritto: "Questa è la cosa sigillata che contiene il flusso di Osiride. Essa è posta in Rostau; nascosta fin dalla sua caduta, è quanto caduto da lui sul deserto di sabbia". Facilmente collegabile alla pietra conservata ad Abido, al Ben Ben custodita ad Eliopoli. In pratica una meteorite conica.
Da quanto scrive Alan Alford per gli egizi l'atto catastrofico era conosciuto come "il giorno dell'uccisione dell'antico Uno" (di uno degli antichi) un giorno in cui numerosi Dèi furono decapitati e ascesero al cielo, quando questo fu separato dalla Terra e "ci fu un forte grido e un fuoco di luce".
Tutte metafore creative riferite a un esplosione di pianeti avvenuta decine di milioni di anni fa che gli egizi chiamarono "Primo Tempo", lo "Zep Tepi".
Alan Alford si chiede cosa poteva aver ispirato questi riferimenti ad una terra natia planetaria nel lato orientale del cielo, dove il re ascendente dovrebbe regnare sull'Enneade di nove Dèi, da un trono fatto di ferro.
La risposta potrebbe emergere dalla leggendaria battaglia fra Seth e Orus che, per gli egittologi, è un ricordo di guerra nella valle del Nilo, mentre per Alford, prende posto nel cielo o nelle acque dello spazio e si può collocare nel "primo tempo", e si collega alla teoria del pianeta intruso di Van Flanders.
Teoria controversa e non accettata dalla maggioranza dei moderni astronomi in quanto esistono prove fisiche dell'esistenza di una grande civiltà situata su di un'isola in mezzo all'Atlantico. Scomparsa forse a causa dell'invasione di Venere, ma può anche essere solo la precedente civiltà che popolava la Terra nel momento della catastrofe, e non è detto che si chiamasse Atlantide.
Il racconto di Platone descrive un cataclisma terrestre che causa l'affondamento di una terra nell'oceano ed è seguito da un terremoto e una alluvione.
Gli egiziani usavano la parola "isola" come metafora di "pianeta", quindi l'oceano diviene lo spazio di acqua nel quale emergevano i primi mondi quando il tempo aveva inizio. Di conseguenza i pianeti divengono "isole" fluttuanti nelle acque cosmiche.
Era dunque "Atlantide" un pianeta esploso?
Ricordiamo le teorie che parlano della caduta della Luna sulla Terra causa della scomparsa di Atlantide.
Denis Saurat e H.S. Bellamy sono i fautori di una teoria ricavata dalle deduzioni di Horbiger secondo cui la Luna non sarebbe il primo satellite della Terra, ma vi sarebbero state molte lune, una per ogni periodo geologico. Vi sarebbero stati periodi geologici ben distinti da altri perché alla fine di ogni periodo un satellite sarebbe caduto sulla Terra.
La Luna non descriverebbe intorno alla Terra un'ellisse chiusa, ma una spirale che va restringendosi e che finirà per farla cadere sul nostro pianeta.
Una conferma potrebbe venire da Sir George Darwin astronomo, figlio del celebre naturalista; egli afferma che il nostro satellite è destinato a perire in un disastroso cataclisma:

"La Terra al momento della creazione aveva una rotazione molto veloce tanto che il giorno durava cinque ore. Gradatamente rallentò attraverso la frizione delle maree che si manifesta in modo contrario a quello in cui il globo volge il proprio asse - un secondo ogni milione e duecentomila anni - e frena la Terra anche nello spazio in modo tale che la Luna si allontana. Fra cinquanta miliardi di anni quando la Luna disterà 550.000 km il giorno durerà quanto quarantasette giorni attuali; la Luna volgerà sempre la stessa faccia. I giorni saranno caldi, le notti rigide. Quando la rotazione diventerà più lenta della rivoluzione lunare le maree si manifesteranno in senso contrario accelerando il moto rotatorio. Il nostro satellite inizierà ad avvicinarsi e niente potrà arrestarlo. Una volta in prossimità della Terra inizierà a sgretolarsi formando un anello simile a quello di Saturno, una parte dei frammenti cadrà sulla Terra come una pioggia di meteore. Vi saranno terremoti, maremoti disastrosi. I vulcani esploderanno, alcune zone saranno sommerse dai mari. Nella migliore delle ipotesi pochi sopravvivranno e si troveranno a lottare contro gli animali sopravvissuti, o mostri creati in seguito alle mutazioni ambientali."

Se in effetti nel passato sono esistite altre lune, come qualcuno prospetta, lo spettacolo della loro caduta e distruzione non deve essere stato molto diverso da quello descritto da Darwin; per qualcuno è già stato esposto nell'Apocalisse di san Giovanni (IV 12,14).
Secondo Saurat tutto sarebbe già avvenuto.
Miti, leggende, rinvenimenti e rigorose deduzioni scientifiche concorrerebbero a confermare tali avvenimenti.
La strada che conduce alla verità è un sentiero immerso nelle tenebre, ove l'uomo procede a tentoni, tastando centimetro per centimetro nell'intento di identificare le cose che incontra nel suo procedere. Viene alla mente quella teoria che indica la presenza di numerosi occhi situati sulla nostra pelle, che ci permettono di vedere anche quando gli occhi sono chiusi, utilizzando le proprietà della mente. La capacità di ragionare ci permette di vagliare e avvicinarsi alla fiamma della verità.
La storia ci dice che l'uomo non ha mai pensato a divulgare la conoscenza per il timore di perdere potere.
Un solo esempio: Alonso Pinzon trovò dettagliate indicazioni sulla terra del Nuovo Mondo nei testi contenuti nella biblioteca di papa Innocenzo VIII. Documenti che portò con sé e consultò con Cristoforo Colombo detentore del progetto che contemplava una spedizione mirata alla scoperta di quelle terre.
Quindi qualcuno ha sempre saputo e negato la verità.
Platone scrisse che Zeus decise di punire l'umanità perché degenerata, gretta e presa dalla brama del potere. La cosa più triste è che da allora, dopo tutti questi secoli, nulla sembra cambiato.
La verità è una strada dissestata dalla distruzione dei documenti antichi, essenziali per tracciare le storia umana, e dall'ipocrita censura imposta dalle religioni.
Se Dio è conoscenza, conoscere significa avvicinarsi a Dio.
Il califfo ordinò ad Amru di bruciare i volumi della biblioteca di Alessandria in quanto era sufficiente il Corano e non c'era bisogno di libri permissivi e nocivi. D'altro canto fanatici cristiani bruciarono antiche biblioteche durante il medioevo. Il vescovo spagnolo Diego de Landa bruciò i documenti Maya perché considerati opere del Maligno.
Se le opere antiche non fossero state distrutte o nascoste, oggi avremmo certamente riferimenti ad Atlantide e la strada verso la verità sarebbe più chiara. Ma la storia e la verità non si celano a lungo, ne si sotterrano.
Le antiche iscrizioni, gli stessi monumenti, le pietre, comprese quelle ancora sotto l'oceano, narrano di un antico popolo e di conoscenze perdute e in parte ritrovate. Raccontano una storia più antica di quella divulgata; riaffiorano conoscenze matematiche ed astronomiche note da millenni, concetti e fenomeni cosmici, riscoperti solo negli ultimi quattrocento anni, che hanno influenzato la scienza moderna e dettato le regole di vita di una società che appare più antica di migliaia e migliaia di anni.
Le "pietre delle serpi" a Dendera, per esempio, insieme a molti altri reperti, illuminano una parte della strada che conduce alla verità; ancora molto lunga e cosparsa di domande che esigono risposte certe ma che, purtroppo, nessuno di noi è in grado di fornire. Almeno per adesso.

fonte: edicolaweb.net
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 20/12/2008 14:16
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  •  Clorofilla
      Clorofilla
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#477
Mi sento vacillare
Iscritto il: 6/7/2006
Da
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Sitchinite, posti le cose che dico io sull'origine degli asteroidi e poi nemmeno le sai interpretare!!

Manca massa nella fascia degli asteroidi, tale da formare al massimo, se comapattassimo i frammenti, un corpo non più grande della Luna. Prima c'era sicuramente più massa ma i planetesimi formatisi fra Marte e Giove con tutta probabilità sono andati a finire su quest'ultimo.
Le condriti, che sono appunto più dell'80%, sono il residuo del materiale primordiale della nube e dei planetesimi. Materiale da cui poi si sarebbero formati i planetesimi ed i pianeti. E come detto anche da te siamo più in la di 4 miliardi di anni.
La restante tipologia di asteroidi è inferiore come percentuale per dare adito ad un pianeta unico formato li dove ora ci sono gli asteroidi.
Ora dovresti anche dire il periodo del presunto scontro fra Tiamat e Nibiru e confrontarlo con i dati a disposizione. Perchè se poi mi titi fuori il discorso della vita, degli amminoacidi, non so se possiamo andare tanto indietro nel tempo, considerati i tempi di formazione della maggioranza degli asteroidi e loro tipologia geologica.
Insomma tu mi stai parlando di due pianeti già belli e formati, di molecole organiche.


@ Fabrizio70

Cosa c'entri il nulla si crea e nulla e nulla si distrugge e le particelle per parlare di un urto (anche se l'energia si conserva)....idem per il resto. Supercazzole a non finire.
Difatti poi tutta la tua sapienza e la tua sicurezza su Nibiru e dintorni finisce ad appellarsi ad un sito che imbocca come fare una simulazione.
Inviato il: 22/12/2008 12:44
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  •  redna
      redna
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#478
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
Da
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Citazione:
Quindi il presunto ed unico pianeta esistito fra Marte e Giove non c'è, con una più che buona sicurezza, mai stato.


Vogliamo ritornare a parlare della teoria di Sitchin o della teoria di Clorofilla?
Nella seconda ipotesi occorrerebbe aprire UN ALTRO forum!
Con la prima ipotesi sarebbe interessante proseguire, nel secondo caso no.

Citazione:
Difatti poi tutta la tua sapienza e la tua sicurezza su Nibiru e dintorni finisce ad appellarsi ad un sito che imbocca come fare una simulazione.


Ecco, in un altro forum forse questo avrebbe senso. Sorge il dubbio che si tenti di non proseguire sul tema del forum. Come da prassi,ultimamente.
=====

Citazione:
Le antiche iscrizioni, gli stessi monumenti, le pietre, comprese quelle ancora sotto l'oceano, narrano di un antico popolo e di conoscenze perdute e in parte ritrovate. Raccontano una storia più antica di quella divulgata; riaffiorano conoscenze matematiche ed astronomiche note da millenni, concetti e fenomeni cosmici, riscoperti solo negli ultimi quattrocento anni, che hanno influenzato la scienza moderna e dettato le regole di vita di una società che appare più antica di migliaia e migliaia di anni. Le "pietre delle serpi" a Dendera, per esempio, insieme a molti altri reperti, illuminano una parte della strada che conduce alla verità; ancora molto lunga e cosparsa di domande che esigono risposte certe ma che, purtroppo, nessuno di noi è in grado di fornire. Almeno per adesso.


...conoscenze matematiche ed astronomiche note da millenni...
concetti e fenomeni cosmici riscoperti solo negli ultimi QUATTROCENTO ANNI...

Perchè continuare a guardare dal buco della serratura e pensare di essere a conoscenza di grandi verità?

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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 22/12/2008 20:25
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#479
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 18/5/2006
Da Roma
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Citazione:

Cosa c'entri il nulla si crea e nulla e nulla si distrugge e le particelle per parlare di un urto (anche se l'energia si conserva)....idem per il resto. Supercazzole a non finire.


Non capisci un tubo di fisica , non chiamare supercazzola ciò che non conosci , se ti informi è meglio,l'energia in questo universo non si conserva,l'entropia non è un gruppo musicale....

Citazione:

Difatti poi tutta la tua sapienza e la tua sicurezza su Nibiru e dintorni finisce ad appellarsi ad un sito che imbocca come fare una simulazione.


Sempre meglio del tuo contributo alla discussione che è stato pari a zero (1 a 0 , prendi e torna a casa), se non capisci mica ti posso fare i disegnini , torna a studiare almeno impieghi bene il tuo tempo

P.S: Notizie sulle lampade di Dendera?
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Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 23/12/2008 11:15
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  •  mangog
      mangog
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#480
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 5/1/2007
Da
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Citazione:

Fabrizio70 ha scritto:

Cosa c'entri il nulla si crea e nulla e nulla si distrugge e le particelle per parlare di un urto (anche se l'energia si conserva)....idem per il resto. Supercazzole a non finire.


Non capisci un tubo di fisica , non chiamare supercazzola ciò che non conosci , se ti informi è meglio,l'energia in questo universo non si conserva,l'entropia non è un gruppo musicale....



Figuriamoci quando Clorofilla posta nel 3d su Darwin...e' ancora peggio.
Come vedo non cambia mai.
Inviato il: 23/12/2008 11:23
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