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   Storia, Arte & Cultura
  Zecharia Sitchin: la teoria

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  •  redna
      redna
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#541
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Citazione:
Oddio, una tempesta magnetica non dovrebbe mettere in pericolo le colture. La tempesta magnetica precedente, quella del 1859 citata nell'articolo, quali danni ha fatto?


Penso che nessuno sappia nulla nemmeno cosa potrebbe fare una tempesta magnetica con le attrezzature tecnologiche di oggi (visto che non l'abbiamo mai vista e nel 1859 non ce ne'erano proprio...)
Per quanto riguarda le colture mi chiedo che bisogno c'era di metterle tanto al riparo quando sulla terra ci sono state tempeste magnetiche e pur non mettendo in salvo nulla, le sementi ci sono sempre state.

Per quanto riguarda la tempeste magnetica del 1859 c'erano strumenti, in quegli anni, che potevano misurare la portata del fenomeno? e che dati precedenti avevano, per un confronto?


Citazione:
Dal titolo non mi sembra molto promettente.

noto che viene associato il 2012 a Nibiru.
Sitchin dice che sono due cose distinte ma, ormai, noto che molti non le distinguono e invece, per loro, pare assodato che vadano insieme.
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 14/1/2009 8:56
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  •  S.Gatti
      S.Gatti
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#542
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 3/12/2008
Da Roma
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Il significato della data del 2.012 io non andrei a cercarlo nel ritorno del pianeta Nibiru (neanche Sitchin lo fa, e a ragion veduta), ma nel traballante fenomeno geofisico della cosiddetta ’precessione degli equinozi’, che riguarda esclusivamente i rapporti fra Terra e Sole. Per avere una buona informazione sulle strette relazioni che intercorrono fra il magnetismo solare e quello terrestre, suggerisco la lettura de “Le profezie dei Maya” (*), dell’ingegner Cotterell e Gilbert, edizioni Corbaccio. Tanto basta quantomeno per scollegare in maniera assoluta e definitiva Nibiru da eventuali tempeste magnetiche sulla Terra.

(*) In quel testo, l'unica cosa completamente sbagliata è il capitolo relativo al Serpente Piumato. Si può saltare a pié pari.

P.S. Come accidenti si mandano le immagini? Con tutte queste tecnologie, è possibile che non si riesca a inventare un metodo più facile? Un metodo da quinta elementare? Chi ci rimette è la diffusione della cultura!
_________________
A volte mi chiedo come mai Z. Sitchin, pur disponendo degli strumenti idonei, non abbia trovato il tempo per decifrare i misteriosi simboli della tradizione ebraica. Sergio Gatti.
http://www.fermenti-editrice.it/saggistica.php#gatti01
Inviato il: 14/1/2009 9:39
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#543
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 21/6/2006
Da Christ = Sun God
Messaggi: 1087
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Citazione:

sitchinite ha scritto:
Descartes non ho mai trovato il riferimento di QUEL sigillo in particolare, ma di questo:



http://www.virtualsecrets.com/sumerian.html


L' attrezzo é lo stesso, come la stessa é l' associazione con Shamash e il sole.


Grazie sitchinite! Peccato che la datazione sia riportata solo per il sigillo di destra e non di quello di sinistra. Sarebbe molto utile avere una datazione anche approssimativa... ho provato a cercare nel database del Metropolitan Museum ma non mi trova nulla (o forse io non so cercare...).
Inviato il: 14/1/2009 10:21
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#544
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
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Prego descartes... ti segnalo che gran parte della documentazione fotografica e cronologica sumera si trova al Vorasiatische Museum che però ha un atteggiamento oltremodo stronzo con i ricercatori indipendenti. Ho scritto loro oltre 2 anni fa chiedendo, disposto a comprarlo, se avessero un catalogo o un documento cartaceo con le riproduzioni o foto di tutti i sigilli mesopotamici disponibili nelle loro sale. Non mi hanno mai risposto. Se vuoi provare anche tu posso fornirti l' indirizzo, magari sei più fortunato. Fammi sapere.
Inviato il: 14/1/2009 10:40
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  •  lalonde
      lalonde
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#545
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 29/11/2005
Da
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Citazione:
Per quanto riguarda la tempeste magnetica del 1859 c'erano strumenti, in quegli anni, che potevano misurare la portata del fenomeno?


L'intensita della tempesta magnetica è stata studiata dalla geologia, mi par di capire, attraverso l'analisi delle variazioni del campo magnetico terrestre nei minerali che ne tengono traccia.

Nel 1859 la tempesta durò un paio di giorni, 1-2 Settembre; a parte i logici fenomeni di aurora, in seguito a tale evento si interruppero le comunicazioni via telegrafo in Europa e Nord America.
Alcuni cavi del telegrafo presero addirittura fuoco, causando qualche incendio.

La tempesta magnetica più recente, verificatasi nel 1989, causò problemi ai satelliti e il collasso di una centrale/rete elettrica in Quebec.
Questo è quello che sono riuscito a trovare in una breve ricerca.
Non ho trovato riferimenti a danni arrecati a cose vive.

Ovviamente più gingilli elettronici sono indispensabili alla nostra vita, più siamo nella me..a in caso di tempesta magnetica.
Bisogna precisare che la durata media delle tempeste magnetiche, per quanto riguarda il passato, è sempre stata di circa un paio di giorni.

In alcuni resoconti possono essere riportartati tempi più lunghi perchè l'evento viene visto nella sua interezza. Infatti un tempesta magnetica di solito colpisce la terra circa 24/48 ore dopo una eiezione di massa solare.


Ciao
Inviato il: 14/1/2009 11:33
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  •  redna
      redna
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#546
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Numerosi articoli pubblicati sia dai media mainstream sia dei mezzi di informazione non ufficiali riportano che le marine militari di molti paesi sono impegnate nel Golfo di Aden e nelle aree limitrofe per combattere i pirati somali. Mi pare assurdo che così tante unità siano necessarie per contrastare alcune imbarcazioni di bucanieri.

Secondo la fonte Sorcha Faal, il governo russo ricondurrebbe il vero motivo di questo dispiegamento ad un’offensiva da sferrare contro una base sottomarina aliena.

Le unità navali che sono già nella regione o che si stanno dirigendo nel Golfo di Aden includono "amici e nemici" come Stati Uniti, Iran, Cina, Russia, Germania, Svizzera, Unione europea ed India. Dietro la versione di copertura che si riferisce alla protezione delle navi mercantili dagli arrembaggi dei pirati, si nasconde un'altra verità.

Quello che ha attratto la nostra attenzione, per dirla bruscamente, è un rapporto combinato del Ministero dell'Interno russo e del F.S.B., che circola nel Kremlino. La nota afferma che le marine di molti stati stanno combattendo i "grandi fondatori" dell'antico Giardino dell'Eden per evitare che il nostro pianeta venga nuovamente colonizzato da una razza aliena conosciuta come gli Anunnaki, che gli antichi testi indicano come i Vigilanti della Terra.

Forse le ostilità conobbero un altro episodio cruciale, quando i Vigilanti sabotarono i cavi per le telecomunicazioni posati sul fondale marino sicché vaste aree del Medio Oriente e del subcontinente indiano rimasero isolate.

Il rapporto russo attribuisce il disastroso tsunami del 26 dicembre 2004 ad un attacco nucleare portato dal sommergibile U.S.S. San Francisco, contro un'installazione extraterrestre sottomarina ubicata nell'Oceano Indiano. Lo tsunami, con onde alte fino a sei metri, ed il terremoto causarono la morte di più di 250.000 persone ed un lieve spostamento dell'asse terrestre.



fonte: http://www.whatdoesitmean.com - zret.blogspot.com - altrogiornale.org

fonte:http://www.segnidalcielo.it/guerra_anunnaki.html
anche nel pieno della crisi in palestina i 'pirati somali' rimangono per gli USA una priorità....
Gli annunaki erano stanziati in Iraq (dove ora c'è una guerra di cui non ci sono mai stati rivelati i motivi veri) e in palestina (dove ora c'è un massacro della popolazione residente) e sulle alture di Golan (ora prese da israele ma in realtà della siria).


Saranno solo coincidenze?

edit
http://nuovediscussioni.blogspot.com/2009/01/la-lotta-ai-pirati-somali-capeggiata.html
Una forza navale multinazionale sotto comando degli Stati Uniti d’America è pronta ad operare nelle acque della Somalia nella lotta contro la pirateria. Lo ha reso noto il Comando della 5^ Flotta della US Navy ospitato in Bahrain, che ha pure aggiunto che il contributo USA sarà rappresentato dalla nave anfibia “San Antonio”, capace di trasportare centinaia di marines, e da fregate e cacciatorpediniere dotate di sofisticati sistemi missilistici e di elicotteri multiruolo SH-60 “Lamps”.
La flotta prevede la partecipazione di “più di 20 nazioni, molte delle quali provenienti dalla regione”, e sarà diretta dal contrammiraglio Terence McKnight.
Secondo quanto dichiarato all’agenzia Associated Press dal portavoce del Pentagono, colonnello Patrick Ryder, l’invio di questa task force navale nel Golfo di Aden “è un primo passo per creare una struttura internazionale specifica che combini forza militare, condividi intelligence e coordini il pattugliamento per combattere la pirateria in un paese senza legge come la Somalia ”. “Gli attacchi pirati – ha aggiunto il portavoce USA – richiedono un impegno prioritario in cui le missioni antiterrorismo nella regione si combinino con la protezione delle navi mercantili”.
L’istituzione della flotta multinazionale è l’ultimo atto dell’escalation militare in Corno d’Africa e lascia presagire che il conflitto contro la “pirateria” sarà presto esteso dalle acque limitrofe sin dentro il territorio nazionale somalo. Il 16 dicembre 2008, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione (la n. 1851) che autorizza le forze militari dei paesi membri a “prendere tutte le misure necessarie a contrastare la pirateria all’interno del territorio della Somalia”. La risoluzione, presentata in prima persona dalla Segretaria di Stato uscente Condoleezza Rice, è stata approvata in tempi record anche grazie al sostegno degli ambasciatori ONU di Belgio, Francia, Grecia e Liberia. Per la cronaca, si è trattato della quarta risoluzione anti-pirati sottoscritta nel 2008 dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Nelle acque del Corno d’Africa sono già presenti sei navi da guerra degli Stati Uniti, più un imprecisato numero di fregate britanniche, canadesi, russe, indiane, malesi, tedesche, pachistane, keniane, turche e di alcuni emirati arabi. A fine dicembre la marina militare cinese ha inviato in Somalia una nave appoggio e due cacciatorpediniere armate con missili ed elicotteri pesanti, mentre l’Unione Europea ha attivato una speciale task force (nome in codice, “Eunavfor – Task Force 465” ), con 6 unità navali, 3 aeri-spia e 1.000 marines di nove paesi membri. La fotta UE ha sostituito il “Gruppo Permanente Marittimo 2 (Snmg2) della NATO con comando italiano, che aveva raggiunto le acque somale nel mese di ottobre dopo la risoluzione ONU che aveva “invitato” i paesi membri a schierare unità militari a protezione delle navi cargo del Fondo Mondiale per l'Alimentazione (World Food Program).
Il Comando della 5^ Flotta dell’US Navy ha mantenuto il più stretto riserbo sui paesi che parteciperanno direttamente alle operazioni anti-pirati, ma è assai improbabile che potenze in competizione economica e militare con gli Stati Uniti, come Cina e Russia, possano accettare la leadership USA della flotta multinazionale. Senza dimenticare che le acque somale sono pure pattugliate da unità dell’Iran, “stato canaglia” per l’establishment statunitense, elemento di aperto conflitto che impedisce qualsivoglia ipotesi di collaborazione operativa tra la costituenda forza navale e la marina militare dello stato mediorientale.
Congiuntamente all’attivazione della task force anti-pirateria gli Stati Uniti hanno stanziato 5 milioni di dollari per avviare la costituzione di una non meglio specificata “forza di sicurezza” in Somalia. Il finanziamento è stato autorizzato dall’amministrazione Bush il 29 dicembre scorso, esattamente lo stesso giorno in cui il presidente somalo Abdullahi Yusuf ha annunciato le sue dimissioni, sancendo il fallimento del “processo di pace” avviato con l’insediamento del parlamento di Baidoa nel 2004. “Gli Stati Uniti sostengono e rispettano la decisione di Yusuf dopo quattro anni alla presidenza del Governo Federale di Transizione”, si legge nella nota emessa dal Dipartimento di Stato USA. “Gli Stato Uniti condividono l’invito di Yusuf a continuare a sostenere il processo di pace avviato a Gibuti nel giugno 2008, quando i membri del Governo di Transizione e l’Alleanza per la Liberazione della Somalia si sono accordati per ridurre le ostilità e stabilire incluso una forza di sicurezza comune. Esortiamo il presidente del Parlamento Madoobe, il primo ministro Nur Adde ed i leader dell’Alleanza per la Liberazione della Somalia ad intensificare gli sforzi per un governo di unità nazionale ed accrescere la sicurezza attraverso la formazione di una forza di sicurezza comune”.
Oltre a definire le finalità e i mezzi del “processo di riconciliazione” nel martoriato paese africano - da cui sono debitamente escluse le organizzazioni islamiche fondamentaliste, maggioritarie - Washington auspica infine la “rapida autorizzazione e dislocazione in Somalia di una forza di peacekeeping delle Nazioni Unite”.
Nel solo triennio 2006-08, gli Stati Uniti hanno stanziato più di 230 milioni di dollari a favore di programmi di “assistenza umanitaria” in Somalia. Ad essi si aggiungono 11,2 milioni di dollari per l’acquisto e la distribuzione di alimenti alla popolazione, amministrati direttamente da USAID, l’Agenzia per gli aiuti allo sviluppo USA.
di Antonio Mazzeo
Link: http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=8533


per quattro pirati somali hanno dovuto stanziare tutti questi dollari...
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Inviato il: 14/1/2009 13:56
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#547
Sono certo di non sapere
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Una delle più geniali intuizioni di Sitchin é senz' altro quella del legame tra la cultura mesoamericana e quella mesopotamica. Fin dal suo primo libro lui accenna questo legame facendo risalire il tutto alle divinità anunnaki, tra le quali due in particolare sarebbero responsabili della nascita delle culture dalla Olmeca in avanti. L' archeologia ortodossa ancora non ammette questo legame nonostante esistano ormai almeno 2 set di reperti in pietra che lo provano inconfutabilmente.
Quel che più colpisce però é che Sitchin parlava di questo legame già nel 76 e successivamente nel materiale raccolto per la stesura del suo libro del '90 Gesesis Revisited.

La prima conferma di questo legame, in materia archeologica, giunge negli anni 80 con la spedizione di Bernardo Victor Biados Yacovazzo, direttore dell’ Istituto di studi sulla scrittura precolombiana di LaPaz , e del professor E.F. Legner della University of California. Il team durante la spedizione ha esaminato decine di località nel Perù e in Bolivia alla ricerca di documentazione archeologica che potesse chiarire alcuni misteri sulle culture precolombiane. Il risultato dei loro studi, e il materiale raccolto, sono disponibili nel loro sito ( http://www.faculty.ucr.edu - purtroppo tutto in spagnolo) ricco di immagini assolutamente controverse.
Il materiale ritrovato presenta segni inconfutabili di contatto tra le civiltà elamita, fenicia, babilonese, sumera e quella mesoamericana.
Oltre al già citato reperto di Fuente Magna, il sito del dottor Yacovazzo riporta foto e analisi dei monumenti di Pokotia, di Tiwanaku, strane incisioni in pietra, e una serie di immagini che comparano la scrittuta sudasiatica, fenicia, e boliviana. Vengono riportati anche esempi di steli e di iscrizioni ritrovate in bolivia in scrittura logosillabica o cuneiforme, tipiche del medioriente/egitto, e in caratteri semiti somiglianti al protoebraico.

La secdonda conferma é arrivata con la diffusione nel '92 delle foto del Vaso di Fuente Magna, un vaso che mostra sul lato esterno dei glifi tipici mesoamericani e sul lato interno dei caratteri cuneiformi.
Il linguista Clyde Winters fornisce una datazione a circa il 4000 a.C. catalogando questi cuneiformi come Proto-Sumero. Egli notò la somiglianza con alcuni glifi in uso dalle popolazioni del Sahara già 5000 anni fa, e riuscì a fornire una traduzione della parte interna del vaso.

Ma le conferme del legame, e precisamente della discendenza della stirpe andina - messicana da quella mesopotamica non arrivano solo dall' archeologia.
Il genetista Spencer Welles a fine anni 90, indagando sulla identità genetica degli Ainu giapponesi, ha trovato lo stesso marker Ycromosomale nei discendenti di questa tribù, nelle popolazioni andine, in quelle indiane orientali, e risalendo più indietro nelle generazioni fino agli iraqeni ed ebrei fino al centro africa.

La difficoltà maggiore che questo legame trova di fronte alla comunità archeologica é il fatto che gli studiosi non accettano di far risalire la civiltà nel nuovo continente a prima del 1200 a.C., e non ammettono presenza di tribù organizzate con sistemi di scrittura e con capacità architettoniche fino al 1000 a.C.
Ma a smentire queste datazioni ci son ben due analisi alla termoluminescenza e al cloro36 su una delle piramidi di Tihuanaku: una analisi in particolare, quella al cloro36 che permette di stabilire quando una pietra é stata intagliata, data un campione tratto a metà altezza della piramide al 1400 a.C.
Un ritrovamento avvenuto in Mexico durante una spedizione dell' ex astronauta Gordon Cooper, che si dilettava nella ricerca di tesori sommersi e soterrati, ha dissepellito una semipiramide dalla quale son stati presi campioni e analizzati in un laboratorio del texas, ottenendo una datazione a circa il 3000 a.C.
Inviato il: 14/1/2009 20:23
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  •  S.Gatti
      S.Gatti
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#548
Ho qualche dubbio
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Visto l’alto livello di preparazione dei partecipanti a questa discussione, mi è particolarmente gradito estendere loro il seguente invito alla presentazione del mio ultimo saggio. Chi avesse l’occasione di partecipare, avrà modo di constatare la pertinenza con i contenuti di Sitchin, che è una delle mie fonti principali, e scoprire nuovi sentieri che potranno poi arricchire la discussione. Saluti a tutti.

Centro Culturale Libreria Bibli
Via dei Fienaroli, 28 ROMA (Trastevere). Tel. 06.5884097– info@bibli.it
Sabato 17 Gennaio 2009 – Ore 18,00
Fermenti Editrice presenta
"La dottrina segreta ebraica alla luce della teoria sul Serpente Piumato"
di Sergio Gatti
(collana Nuovi Fermenti/Saggistica)
Relatore: Donato Di Stasi
Una originale interpretazione della tradizione ebraica secondo cui questa va inserita in un contesto più ampio, collegata ad altre tradizioni locali. Tutte le tradizioni religiose, compresa quella ebraica, si innestano nel culto di diffusione mondiale che fu – e in alcuni casi tuttora è – tributato al dio- pianeta denominato nel linguaggio mitico, “Serpente Piumato” (alias Nibiru, alias Visnu, alias Drago cinese, etc.).
La via verso la conoscenza è indicata dai simboli, ed è lastricata di astronomia. Drink
_________________
A volte mi chiedo come mai Z. Sitchin, pur disponendo degli strumenti idonei, non abbia trovato il tempo per decifrare i misteriosi simboli della tradizione ebraica. Sergio Gatti.
http://www.fermenti-editrice.it/saggistica.php#gatti01
Inviato il: 15/1/2009 8:50
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  •  Davide71
      Davide71
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#549
Dubito ormai di tutto
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Ciao SITCHINITE:

Citazione:
Una delle più geniali intuizioni di Sitchin é senz' altro quella del legame tra la cultura mesoamericana e quella mesopotamica. Fin dal suo primo libro lui accenna questo legame facendo risalire il tutto alle divinità anunnaki, tra le quali due in particolare sarebbero responsabili della nascita delle culture dalla Olmeca in avanti. L' archeologia ortodossa ancora non ammette questo legame nonostante esistano ormai almeno 2 set di reperti in pietra che lo provano inconfutabilmente.


Veramente questi legami erano stati ipotizzati molto prima, ma certamente non a livello di archeologia ufficiale. Le rassomiglianze in questo caso erano state ricondotte al ruolo di Atlantide. La "pietra dello scandalo" sarebbe costituita dal contemporaneo fiorire delle civiltà megalitiche in molte parti del mondo più o meno nello stesso periodo. Guénon riteneva che gli Antichi fossero molto meno stupidi di quanto li ritiene l'archeologia ufficiale, e che i contatti tra civiltà erano molto più vasti e profondi di quanto potrebbe far pensare la tecnologia di cui sappiamo (o no?) che disponessero. Io ritengo che abbia ragione, per cui non mi preoccupo di ipotizzare esseri superiori più o meno umani.
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Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 15/1/2009 11:35
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  •  S.Gatti
      S.Gatti
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#550
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Davide71 ha scritto:
...Guénon riteneva che gli Antichi fossero molto meno stupidi di quanto li ritiene l'archeologia ufficiale, e che i contatti tra civiltà erano molto più vasti e profondi di quanto potrebbe far pensare la tecnologia di cui sappiamo (o no?) che disponessero. Io ritengo che abbia ragione, per cui non mi preoccupo di ipotizzare esseri superiori più o meno umani.

Perfettamente d'accordo. Però rimane il fatto che tu non hai letto Sitchin, altrimenti riusciresti a fare delle deduzioni un pò più avanzate. René Guénon è morto nel 1951 ...
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A volte mi chiedo come mai Z. Sitchin, pur disponendo degli strumenti idonei, non abbia trovato il tempo per decifrare i misteriosi simboli della tradizione ebraica. Sergio Gatti.
http://www.fermenti-editrice.it/saggistica.php#gatti01
Inviato il: 15/1/2009 15:04
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  •  Davide71
      Davide71
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#551
Dubito ormai di tutto
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Ciao Sergio,
non ho letto Sitchin, ma in ogni caso mi basta questo forum per supporre che egli vede negli alieni che si muovevano via astronave gli artefici delle somiglianze tra le due culture.
Altri hanno ipotizzato un sistema di gallerie sotterranee o porte dimensionali; altri ancora hanno ipotizzato che dei fuggitivi di Atlantide abbiano influenzato tali culture.
Sono sicuro che dopo Guénon la ricerca archeologica ha fatto passi da gigante, ma l'elaborazione concettuale mica tanto!
Io sono più che altro interessato al significato dei simboli; le considerazioni storiche mi interessano, ma fino ad un certo punto.
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Inviato il: 15/1/2009 19:36
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#552
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Inviato il: 16/1/2009 0:04
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  •  sitchinite
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#553
Sono certo di non sapere
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Citazione:

menphisx ha scritto:
http://www.nibiru2012.it/content/view/366/38/

Interessante !


già smentita
Inviato il: 16/1/2009 8:08
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  •  S.Gatti
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#554
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Davide71 ha scritto:
Ciao Sergio,
...Io sono più che altro interessato al significato dei simboli; le considerazioni storiche mi interessano, ma fino ad un certo punto.


Ciao Davide. Allora, uno come te non dovrebbe mancare alla presentazione del mio libro che avverrà proprio domani a Roma, i cui estremi sono qui sotto di poco. Se sei a Roma, naturalmente! Domani spiegherò il significato (secondo me) dei simboli del 'serpente' e dell''uccello', entrambi associati alla croce presso ogni civiltà del mondo. Appresso vengono le sefirot della tradizione ebraica, ed altri simboli minori. Ho creato una teoria in cui, sempre secondo me, ogni simbolo ha una precisa funzione, un preciso ruolo nell'insieme simbolico. E la chiave di volta del tutto è proprio l'astronomia. Una delle prime diapositive riguarda i simboli della Farmacia (la croce, il caduceo ...) Se non sei a Roma e vuoi farti un'idea, apri su www.fermenti-editrice.it/saggistica/sergiogatti/schedaintroduttiva
Ciao, buone letture.
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http://www.fermenti-editrice.it/saggistica.php#gatti01
Inviato il: 16/1/2009 8:54
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#555
Sono certo di non sapere
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Sulle comete:

La missione Deep Impact, la navicella che rilasciò la sonda che impattò sulla cometa Temple-1, fruttò al comando missione non pochi grattacapi.
La missione era volta a confermare l' ipotesi di cometa formata da materiale residuo del primo stadio evolutivo del sistema solare, invece ha fornito, a detta del prof. C.M. Lisse (uno degli scienziati della missione) uno scenario che fotografa elementi chiave comuni sulla Terra.
I punti che hanno lasciato perplessi gli scienziati sono sostanzialmente i seguenti:

- presenza di carbonati e di argillle, sostanze che per formarsi e amalgamarsi hanno bisogno di acqua allo stato liquido in teoria assente nelle comete, generalmente descritte come masse di 'ghiaccio sporco e minerali'
la dichiarazione di Lisse: “How do clays and carbonates form in frozen comets where there isn’t liquid water? - Nobody expected this!"

- presenza di silicati cristallini, per la formazione dei quali é necessario lo sviluppo di circa 1330°F. Ancora una volta la dichiarazione di Lisse: "How do you put that stuff into a comet that forms out by Pluto?"

Il Team di scienziati composto dal già citato Lisse e da Dr. Michael Hearn ha inoltre reso nota la presenza di Methyl Cyanide, un componente base nella formazione di DNA.
Inviato il: 19/1/2009 18:19
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#556
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Don Juan Matus
Inviato il: 21/1/2009 13:29
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  •  sitchinite
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#557
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Ho appena finito di vedere "2012 - will the anunnaki return?" il nuovo dvd di Sitchin che contiene la registrazione di una delle sue ultime lectures con presentazione a slide. Sitchin affronta il tema del 2012. Già dopo i primi minuti rende chiaro il suo pensiero circa le previsioni catastrofiche sul 2012...
"Tutto ciò che posso dirvi del 2012 é che negli usa ci sarà di nuovo una elezione... e stavolta liberiamoci di questo vecchiume"
Sitchin non crede assolutamente alla previsione del 2012, e alla fine del suo seminario rende noto il ragionamento che lo porta a sistenere che, se una data si può dare, sarà alla fine dell' era dei pesci.
Ma questa datazione rappresenta non il passaggio di Nibiru, che lui calcola intorno al 2900 a.C., ma quelllo che nella bibbia viene chiamato 'la fine dei tempi' o 'il giorno del signore' cioè il momento in cui Nibiru si approccerà nella costellazione del capricorno da sud, entrando nel nostro sistema solare. Corrisponderebbe al momento in cui gli anunnaki, se ancora esistono, potrebbero lasciare il loro pianeta a bordo delle loro navicelle per dirigersi sulla terra (mostra con alcune slides e commenta il perchè l' arrivo degli anunnaki non corrisponde esattamente con il perigeo di Nibiru).
Sitchin usa sempre il termine 'probabilmente' o 'é possibile', avverte che le sue son deduzioni condizionate. Sia perchè son solo calcoli, sia per non essere strumentalizzato.

A parte i contenuti del video, quel che mi ha più colpito e fatto pensare é il vedere Sitchin, un uomo ormai di 88 anni, visibilmente cagionevole di salute.
Il pensiero che mi ha attraversato la testa é che non so per quanti anni ancora sarà in vita, e che quando Sitchin non ci sarà più sul tema anunnaki/nibiru regnerà il caos più assoluto.
L' establishment farà grande festa quel giorno.


EDIT:

Ma questa datazione rappresenta non il passaggio di Nibiru, che lui calcola intorno al 2900 d.C

MI SON ACCORTO CHE AVEVO SCRITTO A.C.
Inviato il: 26/1/2009 23:11
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#558
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Non so se sia una svista o no però la data del 2900 si riferisce al precedente passaggio di Nibiru, quindi va bene a.c. o al prossimo futuro passaggio?
Dal discorso sembra più che tu parli del prossimo passaggio.
Se così è, facendo un semplicissimo calcolo, verrebbe fuori che Nibiru sarebbe passato vicino alla Terra circa nel 700 a.c visto che la sua rivoluzione è di 3600 anni.
Nel caso che non abbia capito male, la domanda sorge spontanea,cioè sul perchè i popoli presenti all'epoca non abbiano parlato di Nibiru (romani, greci...).
Inviato il: 1/2/2009 20:03
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#559
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Non so se sia una svista o no però la data del 2900 si riferisce al precedente passaggio di Nibiru, quindi va bene a.c. o al prossimo futuro passaggio?
Dal discorso sembra più che tu parli del prossimo passaggio.
Se così è, facendo un semplicissimo calcolo, verrebbe fuori che Nibiru sarebbe passato vicino alla Terra circa nel 700 a.c visto che la sua rivoluzione è di 3600 anni.
Nel caso che non abbia capito male, la domanda sorge spontanea,cioè sul perchè i popoli presenti all'epoca non abbiano parlato di Nibiru (romani, greci...).
Inviato il: 1/2/2009 20:13
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#560
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Citazione:
Ma questa datazione rappresenta non il passaggio di Nibiru, che lui calcola intorno al 2900 a.C., ma quelllo che nella bibbia viene chiamato 'la fine dei tempi' o 'il giorno del signore' cioè il momento in cui Nibiru si approccerà nella costellazione del capricorno da sud, entrando nel nostro sistema solare.


Nella bibbia dove è possibile leggere questa 'fine dei tempi' o 'giorno del signore'...e poi perchè la bibbia dovrebbe mettere delle indicazioni riguardanti nibiru ?

Citazione:
Corrisponderebbe al momento in cui gli anunnaki, se ancora esistono, potrebbero lasciare il loro pianeta a bordo delle loro navicelle per dirigersi sulla terra (mostra con alcune slides e commenta il perchè l' arrivo degli anunnaki non corrisponde esattamente con il perigeo di Nibiru).


questo avrebbe a che fare con l'attuale crisi della somalia e dei 'pirati' somali....A vedere il dispiegamento di forze internazionali sembrerebbe che li ci fosse ben altro....

°°°

Citazione:
vi presentiamo un video in anteprima di quello che è successo alla magnetosfera terrestre nei giorni 25 e 26 gennaio. Per più di 20 ore la magnetosfera è stata oggetto di "blast" potentissimi di origine sconosciuta, il Sole è calmo in questo periodo e non è lui il colpevole. Gli astronomi ed i fisici di tutto il mondo stanno monitorando l'evento per capirne le cause e gli effetti.


qui il video
°°°°

Citazione:
Il pensiero che mi ha attraversato la testa é che non so per quanti anni ancora sarà in vita, e che quando Sitchin non ci sarà più sul tema anunnaki/nibiru regnerà il caos più assoluto. L' establishment farà grande festa quel giorno.

Non è ancora detto. Senza dubbio Sitchin lascia degli eredi.
E anche noi siamo qui a parlare della sua teoria malgrado le le varie 'incursioni'....non sarà che parlare di nibiru/annunaki e sumeri porti bene?

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Inviato il: 1/2/2009 20:58
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#561
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riferimento al post 546



03/02/2009
Predator contro i pirati della Somalia



Il Golfo di Aden grande palestra per i temibili droni amrmati di missili Hellfire
Scritto per noi da
Antonio Mazzeo



Le forze armate statunitensi hanno schierato nel Golfo di Aden i micidiali velivoli senza pilota "Predator" per dare la caccia ai pirati somali. Il comando della nuova flotta navale "Combined Task Force CTF-151", attivata dal Pentagono nelle acque del Corno d'Africa, ha reso noto che un aereo UAV (Unmanned Aerial Vehicle) è stato trasferito a bordo del cacciatorpediniere lanciamissili USS Mahan, "per contribuire alla sorveglianza marittima e segnalare ogni azione sospetta, rendendo così sempre più efficaci le missioni anti-pirateria".
"Ciò rappresenta un significativo passo in avanti e riflette la crescita nell'uso dei velivoli senza pilota in tutto lo spettro delle operazioni militari", ha spiegato il comandante della USS Mahan, Steve Murphy. "Il Predator - ha aggiunto - è un aereo versatile e di pronta risposta, in grado di modificare in volo aree operative e missioni. Può volare segretamente di giorno o di notte e renderà sempre più difficile ai pirati di nascondersi. Le immagini e le informazioni che otterremo ci permetteranno di velocizzare i nostri processi decisionali, assicurandoci un significativo vantaggio tattico nell'azione contro la pirateria".

Le caratteristiche tecniche del Predator sono lodate da strateghi e aziende produttrici: il velivolo gode di un'autonomia di volo di 40 ore e può volare sino ad un'altezza di 9.000 metri sul livello del mare. Grazie ai sensori ottici e ai sistemi radar di bordo può individuare e fotografare qualsiasi target anche in condizioni di intensa nuvolosità. Ma più che un aereo spia o "d'intelligence", il Predator, è una vera arma letale da first strike, in grado d'individuare, inseguire ed eliminare l'obiettivo con estrema precisione.
Il velivolo senza pilota è dotato di missili aria-terra AGM-114 Hellfire, i quali hanno già causato centinaia di morti nei più recenti teatri di guerra. I primi UAV da combattimento sono stati installati nel novembre 2001 in alcune basi USA in Pakistan ed Uzbekistan per eseguire, in Afghanistan, "omicidi selettivi" di presunti leader di al-Qaeda. L'anno successivo, i velivoli Predator sono stati utilizzati dall'US Air Force per assassinare alcuni militanti radicali islamici che si erano rifugiati in Yemen. L'ultima azione di guerra risale a meno di una decina di giorni fa e ha causato un vero e proprio massacro. Il 23 gennaio, tre giorni dopo l'insediamento come presidente degli States di Obama Barack, due missili lanciati da un Predator hanno ucciso in Pakistan diciassette civili. Secondo la rete televisiva CNN, solo nel 2008 gli attacchi missilistici effettuati da questi aerei nel paese islamico, sarebbero stati una trentina.
Oltre ai Predator, la flotta navale USA anti-pirati ha a disposizione una lunga serie di sofisticati strumenti di morte. Il cacciatorpediniere USS Mahan è dotato dei missili da crociera "Tomahawk" (la versione navale dei Cruise che furono installati a Comiso negli anni '80) e dei missili anti-nave MK 41. Ci sono poi cannoni, mitragliatori e siluri Mk 32. L'ammiraglia della CTF 151, la nave anfibia San Antonio (LPD 17), ospita tre elicotteri HH-60H "Seahawk" per la guerra navale e antisottomarina, inviati dalla portaerei nucleare USS Theodore Roosvelt, di stanza nel Golfo Persico. L'equipaggio della San Antonio è costituito da personale proveniente dai reparti specializzati di US Navy, Coast Guard e Marine Corps. Tra questi spiccano i cecchini del 26th Marine Expeditionary Unit (MEU), in possesso di fucili ad altissima precisione come l'Mk-11, capaci di colpire un bersaglio distante 1,000 yards (circa 915 metri) e quelli calibro 50 che possono raggiungere le 1,800 yards.

Che il Pentagono stia pianificando in ogni dettaglio un possibile attacco in Corno d'Africa trova conferma da quanto trapelato a Washington. Il quartier generale del Comando congiunto delle forze di guerra degli Stati Uniti di Suffolk-Norfolk (Virginia) è stato sede dal 10 al 15 gennaio 2009 di un'esercitazione militare a cui hanno partecipato alcuni ufficiali del nuovo Comando per le operazioni USA in Africa, Africom, attualmente ospitato a Stoccarda (Germania). Nello specifico, sarebbero stati simulati la mobilitazione e il trasferimento nel continente africano di truppe militari USA per rispondere a tre eventi simultanei: un ciclone che devasta la Tanzania; la minaccia di alcuni "estremisti" di attaccare un gruppo d'ingegneri che lavora alla realizzazione di pozzi d'acqua in Kenya; l'evacuazione dall'Eritrea di cittadini USA e di un paese terzo, per il rischio di un conflitto alla frontiera con l'Etiopia. Elemento chiave della triplice spedizione di guerra in Africa orientale, il Combined Joint Task Force Horn of Africa, la forza di rapido intervento di 2.000 uomini che gli Stati Uniti hanno dislocato nella ex colonia francese di Gibuti.
Si fa intanto ancora più caotico il traffico navale militare nelle acque somale. Oltre alla Combined Task Force 151 USA con cui collaborano 14 nazioni alleate, ad una flotta dell'Unione europea a comando greco ("Operazione Atalanta") ed alle navi inviate da Cina, Russia ed Iran, starebbero per giungere alcune unità del Giappone. Per aggirare le norme costituzionali che sanciscono il carattere meramente difensivo delle forze armate nazionali, il premier Taro Aso, potrebbe dichiarare lo "stato d'emergenza" per la lotta alla pirateria navale.
Dal porto di Rota-Cadice (Spagna) è invece salpata per la Somalia la fregata Victoria, che dal prossimo mese di aprile assumerà il comando dell'operazione "Atalanta" dell'Unione Europea.

Il governo Zapatero sta valutando con attenzione la possibilità d'imbarcare poliziotti di paesi africani sulle navi da guerra spagnole che pattuglieranno le coste somale. Ad essi verrebbe delegato il "trattamento" diretto delle persone catturate durante gli interventi anti-pirateria. Secondo quanto indicato dalla ministra della difesa Carme Chacon, Spagna e altri paesi europei avrebbero avviato contatti con Kenia, Gibuti e Tanzania per ottenere l'autorizzazione a trasferire le persone catturate in alcune prigioni locali. È in fondo quello che gli Stati Uniti hanno fatto con i prigionieri di guerra di Afghanistan e Iraq, deportandoli in massa nel lager di Guantanamo (Cuba).Il problema di cosa fare con i "pirati" somali è stringente: lo scorso 27 gennaio un elicottero della marina francese ha aperto il fuoco contro i presunti assalitori di una nave battente bandiera maltese in transito nel Golfo di Aden. Il blitz si è concluso con la cattura di 9 persone. Secondo quanto dichiarato dal comando navale francese, negli ultimi mesi le proprie unità avrebbero arrestato 57 pirati. Si sconosce, ad oggi, dove essi siano stati condotti.
fonte.peacereporter




Citazione:
Le caratteristiche tecniche del Predator sono lodate da strateghi e aziende produttrici: il velivolo gode di un'autonomia di volo di 40 ore e può volare sino ad un'altezza di 9.000 metri sul livello del mare. Grazie ai sensori ottici e ai sistemi radar di bordo può individuare e fotografare qualsiasi target anche in condizioni di intensa nuvolosità. Ma più che un aereo spia o "d'intelligence", il Predator, è una vera arma letale da first strike, in grado d'individuare, inseguire ed eliminare l'obiettivo con estrema precisione.


certamente Predator con i quattro pirati somali hanno ben poco a che fare....
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Inviato il: 4/2/2009 12:03
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#562
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Scusate ma i predator e i pirati nigeriani con la teoria di Sitchin non hanno a che vedere.
Inviato il: 4/2/2009 14:42
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria
#563
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dal post 546


Secondo la fonte Sorcha Faal, il governo russo ricondurrebbe il vero motivo di questo dispiegamento ad un’offensiva da sferrare contro una base sottomarina aliena.

Le unità navali che sono già nella regione o che si stanno dirigendo nel Golfo di Aden includono "amici e nemici" come Stati Uniti, Iran, Cina, Russia, Germania, Svizzera, Unione europea ed India. Dietro la versione di copertura che si riferisce alla protezione delle navi mercantili dagli arrembaggi dei pirati, si nasconde un'altra verità.

Quello che ha attratto la nostra attenzione, per dirla bruscamente, è un rapporto combinato del Ministero dell'Interno russo e del F.S.B., che circola nel Kremlino. La nota afferma che le marine di molti stati stanno combattendo i "grandi fondatori" dell'antico Giardino dell'Eden per evitare che il nostro pianeta venga nuovamente colonizzato da una razza aliena conosciuta come gli Anunnaki, che gli antichi testi indicano come i Vigilanti della Terra.


si parla di base sottimarina aliena e di annunaki. Basta leggere....


Ma perchè diventa così difficile leggere ?
PS-la domanda è se questo dispiegamento di forze internazionali e di mezzi è direttamente proporziale alla pirateria somala.
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Inviato il: 4/2/2009 14:49
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria - sole, fermati!
#564
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Uno degli episodi dell' esodo (approx: 1400 a.C.), che trova già riscontro in un annale del XV 'sovrano antico' Yupanqui Pachacuti (centro america), sembra avere base scientifica.
L' episodio in questione é il 'sole che sorge e si ferma nel cielo, per circa 20 ore più del dovuto'. E' raccontato in Giosuè 10:12-13.
L' annale del 3° anno di regno di Yupanqui Pachacuti invece (tra il 1700 e il 1400 a.C.) narra di una notte durata più di un giorno intero.

Ora un documento di analisi delle meccaniche celesti sembra provare la fondatezza teorica di un avvenimento simile.
In sostanza a fermarsi o ralentare non é il moto del sole, ma quello del pianeta Terra. O meglio della sua CROSTA, che (pochi lo sanno) NON E' in nessuna maniera ancorata al suo interno ma poggia letteralmente su un ammasso di fluido viscoso di altissima temperatura.

Se volete sbizzarrirvi ci son tanto di formule per il calcolo delle energie coinvolte perchè un simile evento si possa verificare.

http://www.halexandria.org/dward233.htm

una nota riguardo all' autore del trattato:


Daniel Ward holds a Ph.D. in Nuclear Physics from the University of Texas at Austin, as well as a Bachelor of Engineering Science from the same university. He is the author of over one hundred and fifty technical and semi-technical articles in a variety of scientific journals, magazines and conference proceedings, and has been doing research in a wide diversity of scientific disciplines and esoteric subjects for over three decades. (Actually longer, but he's trying to think young.) These subjects include nuclear and elementary particle physics, solar energy (including building the world's first solar heated and cooled house), the economics and politics of alternative energy systems, Zero-Point Energy, Cold Fusion, Sacred Geometry, ancient history, goddess-related topics, Hyperdimensional Physics, the enigma of Crop Circles, and the list goes on and on. As a true synergistic generalist, Dr. Ward is also a teacher, prolific writer, theoretical and experimental researcher, futurist, and unrepentant humorist (specializing in puns). He is currently President and Chief Scientist of Quantum Genesis, L.L.C., and CEO and Chancellor of ialexandria Foundationh.
Inviato il: 4/2/2009 17:56
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria - sole, fermati!
#565
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Se pensi che sotto la crosta (tra l'altro di spessore variabile a seconda che sia crosta oceanica o continentale) ci sia uno strato fluido e continuo tipo magma, sei in errore.
Il termine astenosfera ti dice nulla? In realtà c'è una situazione di parziale fusione.
Inoltre ad essere precisi le placche tettoniche sono composte dalla litosfera cioè crosta più una parte iniziale di mantello.
Inviato il: 5/2/2009 9:03
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  •  sitchinite
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria - sole, fermati!
#566
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Citazione:

Clorofilla ha scritto:
Se pensi che sotto la crosta (tra l'altro di spessore variabile a seconda che sia crosta oceanica o continentale) ci sia uno strato fluido e continuo tipo magma, sei in errore.
Il termine astenosfera ti dice nulla? In realtà c'è una situazione di parziale fusione.
Inoltre ad essere precisi le placche tettoniche sono composte dalla litosfera cioè crosta più una parte iniziale di mantello.


Io non penso niente.
Leggiti l' articolo anzi che rompere con frasi simili.
Poi se sei capace fai obiezioni all' articolo.
Inviato il: 5/2/2009 11:09
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  •  Davide71
      Davide71
Re: Zecharia Sitchin: la teoria - sole, fermati!
#567
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Ciao Sitchinite:
mi spiace, l'articolo di cui parli é una semplice elucubrazione a cui i fisici teorici si lasciano andare per divertirsi.
In quell'articolo egli afferma che un corpo grosso vome Venere, avvicinandosi a 5 milioni di km dalla Terra,potrebbe "sollevare"la crosta terrestre quel tanto che basta perché il mantello, al di sotto della crosta, continui a ruotare mentre essa rimanga ferma, generando i fenomeni di "Sole e Luna fermi nel cielo".
Tuttavia egli non ha speso una parola per valutare i "danni" che una cosa del genere potrebbe provocare.
Roba da Giudizio Universale.
In ogni caso si é dimenticato un pezzo. Egli calcola la forza necessaria per sollevare la crosta terrestre dal mantello, ma non calcola quella necessaria a vincere la VISCOSITA' del mantello.
Se solo sapessi qualche cosa di fisica non lo troveresti un dettaglio trascurabile.
Conclusione: Clorofilla ha perfettamente ragione. Ti consiglio di dimenticare l'articolo.
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Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 5/2/2009 11:59
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Zacharia Sitchin - Chi ci crede entri. Gli altri vadano altrove a rompere!!!
#568
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Citazione:

Io non penso niente.
Leggiti l' articolo anzi che rompere con frasi simili.
Poi se sei capace fai obiezioni all' articolo.


Capito? Chi non la pensa come me "rompe"! Che vada altrove!

Più chiaro di così......



Questa discussione sta diventando sempre più emblematica.....

Ma perché non cambiamo il titolo della discussione?

Potremmo chiamarla "Zacharia Sitchin - Chi ci crede entri. Gli altri vadano altrove a rompere!!!"
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Inviato il: 5/2/2009 12:13
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Re: Zacharia Sitchin - Chi ci crede entri. Gli altri vadano altrove a rompere!!!
#569
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Sitchinite, è inutile che fai l'offeso, non ti ho certo mandato a quel paese. Semplicmente ho sottolineato che la concezione di uno strato fluido continuo sotto la crosta non c'è.
E non sarebbe neanche realistico l'esempio di Venere e del sollevamento della crosta a causa dell'attrazione gravitativa di questo pianeta. Lo spostamento della litosfera è lento (tettonica a placche e deriva continenti) e non è certo qualcosa che avvenga in modo unico e compatto come se fosse uno strato che si muove tutto in un senso o che scorre come una buccia come presentato qui nella discussione.
E poi a fronte di una certa fusione, da cui originano poi vulcani ecc... abbiamo rocce, anche se hanno un comportanmento più plastico nell'astenosfera.
La geologia dice questo.
Inviato il: 5/2/2009 13:00
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Re: Zecharia Sitchin: la teoria - sole, fermati!
#570
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Citazione:

Davide71 ha scritto:
Ciao Sitchinite:

Tuttavia egli non ha speso una parola per valutare i "danni" che una cosa del genere potrebbe provocare.
Roba da Giudizio Universale.
In ogni caso si é dimenticato un pezzo. Egli calcola la forza necessaria per sollevare la crosta terrestre dal mantello, ma non calcola quella necessaria a vincere la VISCOSITA' del mantello.
Se solo sapessi qualche cosa di fisica non lo troveresti un dettaglio trascurabile.
Conclusione: Clorofilla ha perfettamente ragione. Ti consiglio di dimenticare l'articolo.


1) non li chiama danni, ma afferma chiaramente che un evento del genere potrebbe causare la compressione della 'crosta' dando origine a 'formazione di montagne', cioè masse di terreno che si muoverebbero verso l' alto.

The first is that the distance between the various continental land masses may have been effected, resulting in continental relative movement considerably more notable than a slow moving “continental drift”. This could result in a major mountain building episode if the process of the restart mechanism caused the Earth's continents to interact with an uneven rotating core/mantle in such a way as to crumple the leading edge of the continents as they struck a lump in the mantle.

2) spiegami perchè dovrebbe tenere conto della viscosità del mantello, e se questo fattore può IMPEDIRE il verificarsi del fenomeno o semplicemente implicare una MAGGIORE quantità di energia.

Non sono un fisico, non so se lo sia tu. Nel qual caso potrai sicuramente darmi più informazioni e calcoli più precisi di quelli dati da questo fisico nucleare che si lancia in elucubrazioni.
Inviato il: 5/2/2009 13:48
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