Tra le testimonianze del 9/11 attualmente disponibili, quelle di Barry Jennings e Michael Hess rappresentano pienamente quelle di una parte di persone che dichiararono di avere udito esplosioni all’interno o in prossimità del WTC7.
Quest’edificio non venne colpito da un aereo, ma, alle 17:20 del pomeriggio, crollò, a dire delle autorità preposte, principalmente a causa degli incendi sviluppati in seguito agli impatti delle pesanti macerie scagliate dalla Torre Nord durante il suo crollo…
Da rimarcare il fatto che Jennings, dopo 6 anni, e molto tempo dopo la stesura del rapporto NIST NCSTAR 1-8, che lo vorrebbe collocato e intrappolato al piano 6° del WTC7 durante il crollo della Torre Nord, ha apertamente dichiarato di essersi invece rifugiato al piano 8° a seguito di un’esplosione accorsa al piano 6° avvenuta diverso tempo prima del crollo della prima delle due torri gemelle.
Entrando quindi in aperto contrasto con la c.d. “versione ufficiale” del 9/11 diffusa dal NIST che ricorrendo evidentemente ai rumori indotti dal crollo della Torre Nord pretenderebbe archiviare rapidamente i clamori di Jennings…
Pochi mesi prima(Aprile/Maggio 2008) della pubblicazione del rapporto definitivo sul crollo del WTC7, l’intervista di Barry Jennings, registrata nel 2007, venne diffusa su internet destando immediatamente l’interesse da parte del pubblico… e da parte dello stesso NIST.
Dalla sua intervista, alcuni estratti descriventi il fatto più importante riferito:
- Big explosion!
- There was an explosion. And the landing 'gave way'.
- All this time I'm hearing explosions.
- The 6th floor..right..that's when the explosion happened.
- Under uh, it was definitely under us..it was definitely under us.
- When I made it to the 6th floor and there was an explosion. The explosion was beneath me.Trad.: Grande esplosione. Ci fu un’esplosione. E il pavimento cedette. Tutto quel tempo udii esplosioni. Il 6° piano… giusto… è quando [fui] lì che avvenne l’esplosione. Sotto, era definitivamente sotto di noi… era definitivamente sotto di noi. Quando raggiunsi il 6° piano e ci fu un’esplosione. L’esplosione era sotto di me.Da questi dettagli emerge che Jennings avrebbe intuito anche la provenienza dell’esplosione che lo bloccò…
NCSTAR 1-8 “Emergency of response”Il NIST, nel rapporto NCSTAR 1-8(Settembre 2005), colloca l’”emergency responder”(Barry Jennings) nel “core” interno del WTC7, in uno dei due androni delle scale principali, al 6° piano e nella mattina durante il crollo della Torre Nord:
“…they started down the stairs. When they got the 6th floor, WTC1 collapsed …”Trad: …iniziarono[Jennings e Hess] a scendere giù per le scale. Quando raggiunsero il 6° piano, WTC1 collassò…http://wtc.nist.gov/pubs/NISTNCSTAR1-81.pdf…non citando, allora(Settembre 2005), i forti boati uditi da Jennings, nonostante questi ha riferito, nell’intervista, di aver menzionato tali esperienze alle autorità inquirenti e che la sua intervista sia citata come fonte tra le note dei rapporti del NIST(ad oggi il NIST ha negato il rilascio al pubblico di tali documenti).
NIST report fucks its own FAQ!La FAQhttp://www.nist.gov/public_affairs/factsheet/wtc_qa_082108.htmlNell’asserzione prima della domanda contenuta nella FAQ, pubblicata in coincidenza della presentazione del rapporto (versione commentabile) sul crollo dell’”edificio 7”(Agosto 2008), il NIST riporta che Jennings dice di aver udito dei rumori/boati, citandolo precisamente come quel soccorritore bloccato tra il piano 6° e 8°, quindi obbligatoriamente la mattina del 9/11:
An emergency responder caught in the building between the 6th and 8th floors says he heard two loud booms. Isn’t that evidence that there was an explosion?
The sound levels reported by all witnesses do not match the sound level of an explosion that would have been required to cause the collapse of the building. If the two loud booms were due to explosions that were responsible for the collapse of WTC 7, the emergency responder—located somewhere between the 6th and 8th floors in WTC 7—would not have been able to survive the near immediate collapse and provide this witness account.Trad.: Un soccorritore intrappolato nell’edificio tra i piani 6° e 8° dice di aver udito forti boati. Non è questa la prova che ci furono esplosioni?
I livelli sonori riportati da tutti i testimoni non coincidono con il livello sonoro di un’esplosione che sarebbe occorsa per causare il collasso dell’edificio. Se i due forti boati fossero dovuti alle esplosioni responsabili del crollo del WTC7, il soccorritore –situato da qualche parte tra i piani 6° e 8° nel WTC7- non sarebbe stato in grado di sopravvivere al collasso immediato e di fornire questa testimonianza.Di fatto, la risposta della FAQ risulta composta da una dichiarazione e da un’ipotesi:
- La dichiarazione: è relativa a (presunti) livelli sonori non coincidenti con quelli di… esplosioni di eventuali cariche esplosive perché non uditi/registrati da testimoni/prove-video…
- L’ipotesi: (ovvia quanto irragionevole e pseudo-logica) pretenderebbe collocare Jennings nel WTC7 durante il collasso stesso dell’edificio avvenuto il pomeriggio, per concludere che se le cariche fossero state quelle responsabili del collasso l’uomo non sarebbe sopravvissuto. Sappiamo però che qualsiasi carica fosse stata non sarebbe certo stata una carica responsabile del collasso, visto che questo è avvenuto alle 17:20 e Jennings era stato liberato diverse ore prima…
L’IPOTESI
Un imprevisto come una carica che deflagra accidentalmente o un sistema di cariche per cui è richiesto, a seconda della necessità, un’implosione controllata in più tempi confuta irrimediabilmente l’assunto dal quale il NIST vorrebbe trarre una conclusione: un uomo infatti non obbligatoriamente perde la vita o remane lesionato fisicamente se si trova in una parte dell’edificio abbastanza distante dal luogo in cui è avvenuta l’esplosione o se tra lui e l’esplosione si trovi un solaio rinforzato come lo era per esempio il piano 6° di WTC7. Poiché la filosofia di una demolizione si basa sul principio “quantitativo minimo necessario al taglio di una colonna” ne consegue che un qualsiasi danno collaterale nello spazio circostante alla deflagrazione della carica è un danno inferiore rispetto a quello esercitato per il taglio dell’elemento per cui ne è richiesto l’utilizzo.
L’ipotesi del NIST genera comunque un’altra ipotesi contrapposta. Sicuramente più realistica visto che esclude il periodo del crollo di WTC7, nel quale Jennings non si trovava perché era già stato liberato:
Se i due forti boati fossero dovuti alle esplosioni
non responsabili del crollo del WTC7, il soccorritore –situato da qualche parte tra i piani 6° e 8° nel WTC7-
sarebbe stato in grado di sopravvivere e a fornire questa testimonianza.
LA DICHIARAZIONE
Chiunque, leggendo, potrebbe essere portato a confidare che, per rilasciare (il NIST) conclusioni così certe, siano state svolte meticolose analisi e siano state utilizzate sofisticate apparecchiature per il rilevamento e la misurazione dei rumori accorsi quella mattina dell’11 settembre 2001.
Anche se, nel caso di Jennings ed Hess, i rumori/boati provenivano da uno dei punti all’interno dell’edificio, più lontani dalle facciate esterne, prima di potersi propagare ed essere registrati o uditi da qualsiasi apparecchiatura o persona dall’esterno…
Considerazione obbligatoria data una testimonianza a confermarla in maniera simile:
Brown (II° parte)Timothy Brown è un pompiere addetto anche alle operazioni dell’OEM. Venne intervistato il 16/01/2002. Di seguito un estratto della sua testimonianza:
http://graphics8.nytimes.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110458.PDF OEM's offices are in Seven World Trade Center, so we were there when the first plane hit. I was on the third floor. I was eating breakfast. The electricity went out in the building for about three to four seconds, and then it rerouted and came back on. I knew something major had happened, although I did not feel any vibration or hear any crash from where I was sitting.Trad: Gli uffici dell’OEM sono nel WTC7, così noi eravamo lì quando il primo aereo impattò[la torre nord]. Ero al piano 3°. Stavo facendo colazione. La corrente saltò nell’edificio per circa 3-4 secondi, e dopo ritornò e funzionò. Sapevo che qualcosa di grave era accaduto, anche se non mi resi conto di nessuna vibrazione o[e] non udii alcun impatto da dove ero seduto. Dai piani bassi del WTC7 Brown non udì un boato come quello dell’aereo pesante oltre 100 tonnellate schiantatosi contro i piani alti della torre Nord a 350 metri ca. di distanza da lui.
Ciò dovendo evidentemente tenere conto di un ostacolo effettivo che impedisse la propagazione diretta del rumore, ossia la parete della facciata sud del WTC7 e, più precisamente, le più fragili finestre…
Il rapporto definitivo: NCSTAR 1-Ahttp://wtc.nist.gov/NCSTAR1/PDF/NCSTAR%201A.pdfNel rapporto definitivo del NIST sul collasso del WTC7, NCSTAR 1-A(Novembre 2008), viene ripetuto 4 volte (pag. 38, pag. 70, pag. 91 e pag. 96 del PDF), in maniera generalizzata, che l’utilizzo di cariche da demolizione non è riscontrabile nel crollo del WTC7 perché un’esplosione di una di queste avrebbe conseguito una registrazione di un rumore del valore di 130-140 db(decibel), a 800 metri di distanza: il NIST conclude che poiché non sono stati registrati simili valori, parimenti non si può ritenere l’utilizzo di esplosivo una causa responsabile del crollo dell’edificio.
Nel rapporto viene espressamente dichiarato che la rottura delle finestre avrebbe permesso al rumore di propagarsi all’esterno dell’edificio.
- Non ci furono testimonianze di qualsiasi boato, né di qualsiasi rumore sentito nelle tracce audio dei video del collasso di wtc7.
- La rottura delle finestre avrebbe permesso al rumore di un’esplosione di propagarsi all’esterno dell’edificio.
- Le tracce audio dei video registrati al momento del collasso non contengono suoni così intensi come quelli che avrebbero dovuto seguire un’esplosione. Quindi, il gruppo inquirente ha concluso che non ci fu nessuna esplosione da demolizione che sarebbe stata abbastanza intensa da condurre al collasso di WTC7 l’11 di settembre 2001.
I volumi ad integrazione: NCSTAR 1-9Per determinare se la conclusione rilasciata nella FAQ corrisponda alle analisi effettuate dal NIST, si devono consultare i volumi 1 e 2 del rapporto NCSTAR 1-9.
In questo rapporto di poco meno di 1000 pagine, gli unici argomenti pertinenti alle sintetiche conclusioni rilasciate nella FAQ, ricadono nei seguenti paragrafi:
- Appendix D: Hypothetical Blast Scenarios (Vol. 2)
- 5.7.5 Audio Characteristics Based on Video Soundtracks (Vol. 1)
-
Appendix D:
http://wtc.nist.gov/media/NIST_NCSTAR_1-9_vol2_for_public_comment.pdfNell’”Appendix D” del “Volume 2”, il NIST svolge un’ipotesi avente come oggetto la simulazione dell’esplosione di una carica da demolizione all’interno del WTC7.
In poco meno di venti pagine e ripartita in sei capitoli, l’analisi viene suddivisa in 3 fasi:
-a Identificazione dei potenziali scenari esplosivi che avrebbero potuto indurre al collasso l’edificio
-b Accertamento dei danni alle finestre in seguito alla propagazione della compressione conseguita dall’esplosione
-c Accertamento della distanza dalla quale il rumore sarebbe stato udibile all’interno di un insediamento urbano
Nell’”accertamento della distanza dalla quale il rumore sarebbe stato udibile” l’analisi di un ipotetico evento esplosivo è incentrata sul calcolo della misura di rumore conseguito a seguito della deflagrazione di una carica esplosiva collocata all’interno dell’edificio e apposta sulla colonna 79. NLAWS è il programma utilizzato per la previsione della misura di decibel in funzione della distanza dalle finestre di WTC7.
I valori ricavati nella simulazione risultano essere pari a 130-140 decibel ad una distanza di 800 metri/1 km.
…ammettendo che i calcoli del NIST siano senza difetti e/o privi di vizi e/o replicabili scientificamente, per confutare ragionevolmente le parole di Jennings, le simulazioni rappresentate non bastano a stabilire se esplosioni di cariche esplosive siano avvenute o meno nei tempi riferiti da Jennings e/o dal rapporto NCSTAR 1-8.
…a meno che, l’individuazione della misura di db ottenuta nelle simulazioni non sia comparata a quella rilevata nelle tracce audio delle riprese del c.d. “mondo reale”, così come presunto in maniera generalizzata e limitatamente al periodo del collasso nel rapporto definitivo NIST NCSTAR 1-A.
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5.7.5 Audio Characteristics Based on Video Soundtracks (NCSTAR 1-9, Volume 1)http://wtc.nist.gov/media/NIST_NCSTAR_1-9_Vol1_for_public_comment.pdfTra i 16 video nell’archivio del NIST, 9 vengono scelti per le analisi del collasso.
Tra i nove video soltanto 3 sarebbero dotati di traccia audio.
Secondo le descrizioni rilasciate dal NIST, nessuno di questi video, viene girato la mattina, ma sempre mentre o immediatamente prima del crollo del WTC7 avvenuto alle 17:20.
Nessun video dotato di traccia audio viene analizzato dal NIST in orari compatibili con la versione di Jennings e/o del NCSTAR 1-8.
Conclusione:
a) La dichiarazione contenuta nella risposta della FAQ è identica a quella rilasciata per il periodo relativo al collasso di WTC7 avvenuto nel pomeriggio.
b) Nel NCSTAR 1-A è espressamente dichiarato che la rottura delle finestre avrebbe permesso la propagazione del rumore all’esterno dell’edificio.
c) Nell’Appendix D le simulazioni esposte dimostrano che una deflagrazione di una carica esplosiva collocata sulla colonna 79 avrebbe frantumato più finestre di quante avrebbe potuto se avesse incontrato meno ostacoli tra il punto in cui fosse stata collocata la carica e le finestre.
d) Dai rapporti NIST si evince che il piano 5° del WTC7, da dove Jennings presume aver intuito la provenienza dell’esplosione, non aveva finestre e tra l’androne delle scale e le facciate c’erano muri spessi 20 cm non in cartongesso, come da parametri inseriti nei “layout” delle simulazioni, ma in cemento. Il piano 6° era fornito di finestre soltanto sul lato Nord e una sul lato ovest.
e) Le testimonianze cui si riferisce il NIST nella FAQ, in relazione ai livelli sonori, non sono specificate nei rapporti del NIST se non quando si richiamano le reazioni degli operatori dei video che sono stati analizzati esclusivamente prima o durante il collasso del WTC7.
f) Dei 9 video scelti per le analisi video-audio nell’archivio del NIST, soltanto 3 sono dotati di tracce audio.
g) Dei 3 video dotati di tracce audio, nessuno è girato la mattina.
h) Nessuna comparazione è stata fatta tra i risultati dei presunti livelli sonori ottenuti virtualmente e le tracce audio presenti nei video girati la mattina.
i) Nel caso del NCSTAR 1-8 nella FAQ non viene descritto come, se Jennings fosse rimasto bloccato al 6° piano del WTC7 durante il crollo della Torre Nord, sarebbe stato possibile distinguere, nelle tracce audio comunque non analizzate, i rumori del crollo della torre e delle macerie in caduta da altri rumori.
j) Sempre nel caso del NCSTAR 1-8, il NIST non spiega come le testimonianze richiamate, comunque non specificate perché non considerate, avrebbero potuto distinguere i rumori del crollo della torre e delle macerie in caduta da altri rumori.
k) Nell’ipotesi aggiunta nella risposta della FAQ il NIST non spiega perché a considerato l’ipotesi più favorevole e non quella più realistica.