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  i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco

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  •  redna
      redna
Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#121
Sono certo di non sapere
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Citazione:
E tu vieni a ripeterlo dicendo che io non so come si vive...


no io ho scritto :


Citazione:
i rendi conto che non sai in che mondo si vive e che quindi il 'pietismo' fa solo male ?


a riprova che non leggi i post che vengono scritti.
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 15/1/2010 0:41
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  •  florizel
      florizel
Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#122
Sono certo di non sapere
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a riprova che non leggi i post che vengono scritti.

E questo tuo ultimo commento, a riprova del fatto che invii post solo per aumentarne il numero.

Si stanno verificando molti casi, troppi, di utenti che "non leggono quello che scrivi", ed ho la sensazione che questo rimbrotto arrivi sempre quando ti si mette di fronte alle tue stesse contraddizioni.

redna, ciò di cui si parla qui riguarda milioni di persone in giro per il mondo che lottano per non avere fame; ed è davvero troppo importante perchè TU ne faccia una questione personalistica.

Dovresti, almeno questo, arrivare a capirlo.

Lavoro nero con l’etichetta, lo rivela un rapporto Coop.

Leggi, che ti fa bene.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 15/1/2010 0:58
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  •  ivan
      ivan
Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#123
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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"ti rendi conto che non sai in che mondo si vive e che quindi il 'pietismo' fa solo male ?".

A leggere le cronache mi chiedo "ma in che mondo il fato ha fatto vivere?":

Citazione:

«Clochard ucciso nell’acqua gelata»
La denuncia dei volontari che si occupano dei senzatetto: è stato aggredito da un gruppo di giovani
..

Non è stato soltanto il freddo a uccidere Yussuf Errahali, marocchino di 37 anni trovato morto martedì mattina su una panchina nella centralissima piazza Cavour, davanti alla stazione della metropolitana. Anzi, per quanto la temperatura della notte fosse stata gelida, Yussuf probabilmente l’avrebbe sopportata: non era la prima volta che dormiva in strada, ci dormiva sempre, come ci dormono in tanti in quella piazza di Napoli e in molte altre piazze e strade, soprattutto in prossimità delle stazioni ferroviarie. Però Yussuf la temperatura vicina a zero gradi l’ha affrontata inzuppato d’acqua gelata, dopo che un gruppo di balordi l’aveva buttato in una fontana lì a due passi e lui, intontito cronico per una vita consumata a scolare bottiglie e a cercare i soldi per la droga (fino all’altro giorno era in ospedale per un trattamento sanitario obbligatorio di disintossicazione), non ha saputo reagire, e nemmeno è stato capace di tirarsi su in fretta. È rimasto lì chissà per quanto tempo, e anche quando ne è uscito non aveva certo un posto dove andare a asciugarsi, cambiarsi e prendere calore.

...


Link

Leggiamo cronache terribili che hanno un comune denominatore: la banalità del male. Davvero non ci si aspettava un nuovo millennio così violento.
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The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 15/1/2010 4:54
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  •  redna
      redna
Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#124
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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O.T.
Florizel,

mi auguro solo che tu capisca che gli insulti in forum non sono ammessi. E ci sono diversi post in cui parli solo perchè hai tempo da perdere o per dare consigli che nessuno ti ha mai chiesto.

E i post che ho scritto sono ancora scrittie non è perchè tu li travisi, tanto per fare qualcosa, cambianone di contenuto secondo l'umore.

Le regole del forum sono ancora scritte e si possono leggere.

Da parte mia, per non insultarti pesantemente e scendere al tuo livello, non mi rivolgerò in alcun modo a te nemmeno in futuro, sia chiaro.

fine O.T.

****

Citazione:

Leggiamo cronache terribili che hanno un comune denominatore: la banalità del male. Davvero non ci si aspettava un nuovo millennio così violento.


un millennio violento e povero anche da noi
http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20090730_00/
In Italia, nel 2008, le famiglie che si trovano in condizioni di povertà relativa sono stimate in 2 milioni 737 mila e rappresentano l’11,3% delle famiglie residenti. Nel complesso sono 8 milioni 78 mila gli individui poveri, il 13,6% dell’intera popolazione.

La stima dell’incidenza della povertà relativa (la percentuale di famiglie e persone relativamente povere sul totale delle famiglie e persone residenti) viene calcolata sulla base di una soglia convenzionale (linea di povertà) che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in termini relativi.

Nel 2008, in Italia, 1.126 mila famiglie (il 4,6% delle famiglie residenti) risultano in condizione di povertà assoluta per un totale di 2 milioni e 893 mila individui, il 4,9% dell’intera popolazione.

La stima dell’incidenza della povertà assoluta viene calcolata sulla base di una soglia di povertà che corrisponde alla spesa mensile minima necessaria per acquisire un determinato paniere di beni e servizi. Tale paniere, nel caso specifico, rappresenta l’insieme dei beni e servizi che, nel contesto italiano e per una determinata famiglia, sono considerati essenziali a conseguire uno standard di vita minimamente accettabile.
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 15/1/2010 8:28
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  •  florizel
      florizel
Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#125
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ivan
Citazione:
Leggiamo cronache terribili che hanno un comune denominatore: la banalità del male.

Questo ennesimo episodio di violenza gratuita è davvero sconcertante.
Ieri se ne parlava un po' tutti, in città, vergognandosi non poco della continua prevaricazione di gruppi violenti sull'impegno di molte persone, organizzate in gruppi di volontariato o associazioni.

Una prevaricazione in qualche modo "consentita": a Napoli i violenti continuano ad agire indisturbati, ed anche in questo caso c'è stato bisogno del morto per avviare le dovute procedure di arresto.

Ma il racconto di quello che era successo la notte lo si deve ai volontari dell’associazione «Il Camper», operatori sociali che, per conto del Comune, girano la città cercando di portare assistenza a chi ne ha bisogno.
È stato con loro che si sono confidati quelli che durante la notte avevano assistito all’aggressione subita da Yussuf. È gente che vive in strada, abituata alla diffidenza di molti: comprensibile che cercassero qualche faccia amica per raccontare quello che avevano visto.
Non lo hanno fatto con i vigili urbani né con la polizia, ma con i volontari sì. E tutti hanno riferito la stessa scena: a buttare il marocchino nella fontana sarebbe stato un gruppetto composto per lo più da giovani e giovanissimi che già in altre occasioni si erano fatti vivi da queste parti e sempre per insultare e aggredire.
Stavolta hanno fatto di peggio, al pari di quelli (sempre che non siano gli stessi) che nel settembre scorso diedero fuoco a un anziano che dormiva davanti alla stazione.


Questi "gruppuscoli" agiscono indisturbati tutte le notti, e sarebbe davvero facile individuarli e fermarli prima che commettano le loro sudicie bravate.

Come a Rosarno, c'è da chiedersi se queste prevaricazioni non siano in qualche modo volute, o quanto meno sottovalutate.

Vedere quasi un intero paese NEGARE la presenza della criminalità organizzata sul proprio territorio dovrebbe suscitare molti interrogativi sulle richieste di maggior "presenza" dello stato: se si è arrivati a quei livelli di omertà, NON si può più affermare che LO STATO NON C'E', quelle condizioni di assoggettamento sono troppo vistose per poter affermare che lo stato sia all'oscuro di quanto avviene quotidianamente in realtà del genere.

A Rosarno come altrove, quello che prevale è la conseguenza di provvedimenti che non solo non consentono la regolarizzazione di immigrati, clandestini e non; ma che invece di rimuovere le cause di pericolose derive, ne consolidano i presupposti.

Rosarno non dista 1.250 km da Cuneo, non illudiamoci che sia così.

"Che senso ha mettere un tetto alla presenza di extracomunitari nelle classi?, non sono mica una malattia! in questo modo, si fomenta solo l'idea che loro siano qui per rubarci qualcosa."

Bergamo, aiuti a chi ha perso il lavoro ma solo per italiani: esclusi gli stranieri.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 15/1/2010 12:49
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#126
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Citazione:
Che senso ha mettere un tetto alla presenza di extracomunitari nelle classi?, non sono mica una malattia! in questo modo, si fomenta solo l'idea che loro siano qui per rubarci qualcosa


Premetto che non sono sicuro della mia opinione... ma io condivido l'idea del tetto nelle classi fissato al 30%.
Il motivo è molto semplice: per quanto molto probabilmente le intenzioni della Gelmini siano meno nobili, di fatto questo provvedimento previene la formazione di "classi ghetto", in cui scaraventare gli immigrati per tenere i piccoli ariani al sicuro. Perché è questo che molti collegi dei docenti fanno a settembre quando c'è da formare le classi.
In secondo luogo, anche quando la concentrazione non è così alta e non è dettata da intenti segregatori, trovo assurdo che un bambino italiano vada a imparare a leggere e scrivere l'Italiano insieme a chi non ne capisce una parola. È una questione di didattica, in questo modo si peggiora fortemente il livello complessivo dell'istruzione.
Inviato il: 15/1/2010 13:06
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  •  florizel
      florizel
Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#127
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RedK
Citazione:
di fatto questo provvedimento previene la formazione di "classi ghetto", in cui scaraventare gli immigrati per tenere i piccoli ariani al sicuro.

Ciao, Red.
Non sono sicura che si prefigga lo scopo di prevenire le classi-ghetto, anzi crea dei ghetti nelle classi, appunto riducendo il numero di figli di immigrati in relazione ad una maggioranza di italiani.

Al di là delle difficoltà circa i risvolti didattici (attualmente e facilmente superabili, a mio avviso) è proprio il fatto che il provvedimento giunga a seguito dei fatti di Rosarno a destare preoccupazione: è come se si volesse creare una pregiudiziale anche in ambito scolastico, e fra minori, a riprova del fatto che sia il numero di immigrati a determinare dinamiche negative, e NON invece la capacità di interazione e di accoglienza.

Citazione:
trovo assurdo che un bambino italiano vada a imparare a leggere e scrivere l'Italiano insieme a chi non ne capisce una parola.

Quando i bambini imparano a leggere e a scrivere non partono da quello che già sanno, ma dall'inizio, davvero dall'ABC.

Onestamente, non vedo difficoltà particolari nell'insegnamento, da questo punto di vista.
Bisognerebbe sentire la versione di qualche insegnante, che potrebbe dirci la sua con maggior cognizione di causa.

EDIT: lascio qualche link.

''Perche', se contemporaneamente mi dici il 30%, poi si riduce il numero delle classi perche' si riducono gli insegnanti, come si tengono insieme queste due cose?'', ha aggiunto. ''Occorre uscire dalla propaganda. Il tema non e' buonismo o repressione. Il problema e' lavorare sulla conoscenza e sulle identita'''.

Tetto del 30%, insegnanti dubbiosi.

"PIÙ CHE IMPORRE un tetto massimo per gli stranieri nelle scuole, occorrono consistenti risorse, indispensabili per avere personale fisso per la prima accoglienza e per la gestione di corsi di alfabetizzazione per i minori. È questo il parere unanime dei dirigenti scolastici e di docenti (soprattutto delle scuole elementari dove il problema è maggiore) comaschi in merito al tetto del 30% preannunciato dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, ovvero il numero degli alunni stranieri presenti in ciascuna classe (si comincia con le prime di ogni grado) non potrà superare, dall’anno scolastico 2010/2011, il 30% del totale degli iscritti quale esito di un’equilibrata distribuzione degli alunni con cittadinanza non italiana tra istituti dello stesso territorio."

A scuola chi è nato in Italia.

"Si riferisce solo agli studenti non nati in Italia il tetto del 30% annunciato due giorni fa dal ministro Mariastella Gelmini per gli alunni stranieri nelle scuole. Lo ha precisato lei stessa durante un’intervista della giornalista Lucia Annunziata nel corso della trasmissione «In Mezz’ora». Il ministro ha voluto precisare e tranquillizzare dopo le polemiche create dall’anuncio del nuovo provvedimento. Oltre all’intervista il ministero ha infatti anche diramato una nota in cui si specifica che lo sbarramento riguarderà in media meno del 5% degli istituti in prevalenza collocati al nord. E ha ribadito che il tetto non sarà affatto perentorio o invalicabile: qualora gli allievi stranieri fossero in possesso di «una adeguata competenza della lingua italiana» potrebbe essere aumentato dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale. La deroga al 30% potrebbe scattare, indica sempre il ministero dell’Istruzione, anche negli «stati di necessità provocati dall’oggettiva assenza di soluzioni alternative»: quindi laddove non vi fossero alternative valide all’inserimento scolastico - ad esempio nelle zone isolate, montane o nelle isole - gli Usr potrebbero precedere ad un innalzamento della soglia massima."

Dato che il provvedimento non mira a nessuna sostanziale differenziazione tra un prima ed un dopo, e vista la marcia indietro per chi è nato in Italia, credo sia fondata l'opinione che sia stato emesso a scopi strumentali.

A mio avviso, emesso ora e quasi impulsivamente prima di eventuali "riaggiusti", contribuisce ad aumentare la percezione di "pericolo" circa l'immigrazione, generalizzando una marchiatura nei confronti dell'immigrato, non certo a chiarire le vere responsabilità di un disequilibrio che viene utile ad altri che non ai docenti.
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Inviato il: 15/1/2010 14:50
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#128
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Citazione:
Bisognerebbe sentire la versione di qualche insegnante, che potrebbe dirci la sua con maggior cognizione di causa.


Mio padre è un insegnante elementare e ha il problema di cui parlavo. Ce la mette tutta per non lasciare nessuno indietro; ma il risultato è che la direzione della scuola approfitta della sua buona disposizione, diciamo così, per "appioppargli" ogni nuovo immigrato che si iscrive.
Nella sua attuale classe gli italiani sono una minoranza, e questo non aiuta i bambini stranieri a imparare la lingua, né quelli italiani a seguire la lezione, che deve essere spesso ripetuta più volte. Occorre anche tenere conto del fatto che i figli degli immigrati spesso arrivano già grandi, e ci si ritrova a dover scegliere tra spedire in prima elementare dei dodicenni, o in quinta chi non sa leggere e scrivere nemmeno nella propria lingua. Se questi fanno "gruppo", e succede, rifiutandosi di imparare la lingua o di socializzare con gli altri bambini la loro permanenza a scuola diventa inutile per se stessi e dannosa per gli altri. E succede anche che immigrati di nazionalità o etnie diverse si odino fra loro (succede tra i cinesi, per esempio). Insomma, non è un bello scenario.

Chiaramente mio padre non rappresenta l'Italia intera, ma se succede da lui non ho difficoltà a immaginare che possa accadere ovunque. E infatti succede, e credo che in regioni più "leghiste" (a Cagliari tutto sommato non si lamenta nessuno dei bambini stranieri) la tendenza alla segregazione possa essere un pericolo reale.

Come dicevo nel mio precedente post comunque, non sono sicuro della mia opinione. E credo anche che i propositi della Gelmini siano dettati da intenti di tutt'altra natura, però, di fatto, forse è una buona idea.
Inviato il: 15/1/2010 15:36
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  •  florizel
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Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#129
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Nella sua attuale classe gli italiani sono una minoranza, e questo non aiuta i bambini stranieri a imparare la lingua, né quelli italiani a seguire la lezione, che deve essere spesso ripetuta più volte. Occorre anche tenere conto del fatto che i figli degli immigrati spesso arrivano già grandi, e ci si ritrova a dover scegliere tra spedire in prima elementare dei dodicenni, o in quinta chi non sa leggere e scrivere nemmeno nella propria lingua.

Ah, ora ho capito meglio cosa intendevi.
E le rimostranze degli "addetti ai lavori", su cui ricadono i limiti (voluti o meno) di presunti o palesi disequilibri, sono anche condivisibili, da questo punto di vista.

Però, mi sembra di capire che anche in caso di tetto inferiore al 30% ci sia necessità di provvedere a corsi differenziati o ad interventi paralleli per mettere tutti gli alunni nelle stesse opportunità di seguire un unico programma didattico. E da questo punto di vista, resta il fatto che la Gelmini persevera nel prendere provvedimenti che tendono ad "escludere", piuttosto che ad includere o ad "integrare", qualsiasi cosa questo termine voglia significare.

Grazie per la spiegazione, RedK. Ogni tanto ho anch'io bisogno che mi si ripetano le cose.
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Inviato il: 15/1/2010 17:10
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Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#130
Sono certo di non sapere
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In secondo luogo, anche quando la concentrazione non è così alta e non è dettata da intenti segregatori, trovo assurdo che un bambino italiano vada a imparare a leggere e scrivere l'Italiano insieme a chi non ne capisce una parola. È una questione di didattica, in questo modo si peggiora fortemente il livello complessivo dell'istruzione.



che è esattamente quello che dice il governo:
È necessario distinguere tra le politiche di integrazione, che sono giuste, necessarie e sacrosante - e che si fanno in Italia, meglio e più di quanto si fanno in altri paesi europei - ed il fatto che può essere dannoso per tutti mettere insieme bambini che parlano lingue diverse e che non hanno un equilibrio comune nella composizione della classe. E può anche determinare condizioni per cui non si svolga correttamente l'azione didattica. Queste sono le motivazioni alla base della decisione del ministro Gelmini che noi condividiamo in pieno».

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=87115&sez=HOME_SCUOLA

Coincidenze?
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Inviato il: 15/1/2010 18:15
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Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#131
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Nella sua attuale classe gli italiani sono una minoranza, e questo non aiuta i bambini stranieri a imparare la lingua, né quelli italiani a seguire la lezione, che deve essere spesso ripetuta più volte. Occorre anche tenere conto del fatto che i figli degli immigrati spesso arrivano già grandi, e ci si ritrova a dover scegliere tra spedire in prima elementare dei dodicenni, o in quinta chi non sa leggere e scrivere nemmeno nella propria lingua. Se questi fanno "gruppo", e succede, rifiutandosi di imparare la lingua o di socializzare con gli altri bambini la loro permanenza a scuola diventa inutile per se stessi e dannosa per gli altri. E succede anche che immigrati di nazionalità o etnie diverse si odino fra loro (succede tra i cinesi, per esempio). Insomma, non è un bello scenario.


Mio fratello è professore a Modena, teoricamente una provincia ricca dove tutto sommato le possibilità di lavoro non mancano, per cui si può lavorare e/o studiare.
Le scene di Cagliari sono le stesse anche lì, con l'aggravante che qualcuno di questi ragazzi -quindi già più cresciuti e spesso nati in Italia- specie musulmani ha la discutibile abitudine di minacciare di stupro qualche compagna (inutile chiamare i genitori: due sono arrivati a rispondere che è colpa dei genitori della ragazza perché la mandano in giro senza protezione) o a minacciare una professoressa di un simpatico taglio di gola.

Quindi sono d'accordo con Red_knight: l'insegnante, tipicamente coscienzioso, si trova a dover fare didattica ad un polpettone di anime che a mala pena accetta di stare nella stessa aula, nel migliore dei casi.

Quanto alla Gelmini, ma rimanendo sulla didattica, l'unica cosa che può fare è sparare le percentuali sui limiti, per il semplice motivo che quando provi a parlare di didattica e di contenuti da trasmettere, i soloni dell'insegnamento ti osteggiano guardandoti come un matusalemme: per loro conta il metodo, a prescindere da cosa insegni. Parliamo delle persone che attualmente stilano i programmi di insegnamento.
Insomma gli insegnanti devono formare teste esteticamente belle (forse non sapete che razza di vuoti a rendere siano le riunioni didattiche), e non formare teste pensanti: sminuendo il valore della cultura, è gioco-forza che non si abbiano più problemi a mischiare gli uni con gli altri in una sintesi didatticamente fallimentare.

Tornando all'argomento degli scontri: gli immigrati che hanno spaccato un po' di cose, hanno preso di mira quelle dei loro sfruttatori, oppure hanno semplicemente dato sfogo alla rabbia del momento sulle prime a portata di tiro?
Se vale la seconda allora credo si possa parlare di scontro di inciviltà, senza per questo togliere nulla alla necessità sacrosanta dei neri di reagire.
Inviato il: 16/1/2010 0:38
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Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
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@RiccardoG

A giudicare dai pochi video che ho visto e da Annozero di avantieri, sembrerebbe che la rabbia sia stata sfogata sui primi che passavano, ma anche che componenti sostanziose del gruppo di neri fossero più consapevoli della situazione e sufficientemente moderate. È molto difficile capire queste dinamiche... comunque, al di là del razzismo manifestato, credo che tante Rosarno si verifichino incessantemente in Italia da decenni.
Chi non hai mai visto i cosiddetti "sgomberi" da parte delle forze del cosiddetto ordine di intere sezioni dei quartieri poveri delle città italiane?
Inviato il: 16/1/2010 2:42
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Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#133
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Chi non hai mai visto i cosiddetti "sgomberi" da parte delle forze del cosiddetto ordine di intere sezioni dei quartieri poveri delle città italiane?


Ammetto la mia ignoranza: io sono fermo ai tentativi nella periferia di Napoli, quelle volte che passano in tv (parliamo già di tanto tempo fa).

Se non ho letto male, gli immigrati sono stati portati in un centro di prima accoglienza.
Adesso sono curioso di capire se il balletto ricomincia, perché qualcuno le arance dovrà pur coglierle; conoscenti nel tempo mi hanno detto che in Sicilia alla frutta e alla verdura da far marcire ogni anno viene fissata una quota, altrimenti addio alti profitti; ma comunque il resto deve arrivare sulle tavole, altrimenti addio profitti alti o bassi che siano.

Non so se le voci sulla Sicilia siano vere. Qualcuno può confermare o smentire?
Inviato il: 16/1/2010 3:06
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Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#134
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RiccardoG
Citazione:
qualcuno di questi ragazzi -quindi già più cresciuti e spesso nati in Italia- specie musulmani ha la discutibile abitudine di minacciare di stupro qualche compagna (inutile chiamare i genitori: due sono arrivati a rispondere che è colpa dei genitori della ragazza perché la mandano in giro senza protezione) o a minacciare una professoressa di un simpatico taglio di gola.


D'entrata vorrei sgomberare il campo da qualunque equivoco: non sono musulmana, nè particolarmente propensa a farne una questione di schieramenti pseudopolitici, però quello che racconti si verifica anche presso studenti delle periferie del sud Italia; diverse amiche che insegnano riportano episodi raccapriccianti di minacce ripetute ad insegnanti e coetanei, e non si tratta di extracomunitari.

Se volessimo, a questo punto, farne un discorso di marchiatura, tutti gli studenti del sud ne uscirebbero malissimo...

Citazione:
gli immigrati che hanno spaccato un po' di cose, hanno preso di mira quelle dei loro sfruttatori, oppure hanno semplicemente dato sfogo alla rabbia del momento sulle prime a portata di tiro? Se vale la seconda allora credo si possa parlare di scontro di inciviltà, senza per questo togliere nulla alla necessità sacrosanta dei neri di reagire.


Credo che non basti fermarsi all'episodio contingente per darsi delle spiegazioni valide riguardo a quanto accaduto.

Qui c'è un blog in cui scrivono dei rosarnesi, credo che se non si individua quale sia il terreno su cui si sono verificati gli episodi di Rosarno, tutto ci apparirà come arbitrario:

"a quanto leggo su La Stampa, non era la prima volta; non solo c'era stato l'episodio del 2008, a cui gli immigrati avevano reagito pacificamente ma, a quanto pare, senza ottenere nulla, ma un episodio analogo a quello che ora ha scatenato la rivolta c'era stato un mese e messo prima: «Un episodio analogo a quello di un mese e mezzo fa: cose che capitano "in un posto in cui abbiamo più pistole che persone", dice don Pino Masi, anima dell'associazione Libera»."

Lascio anche un link informativo sulle condizioni di vita degli immigrati a Rosarno.

Arance amare: reportage da Rosarno, tra i braccianti immigrati.

Per quanto riguarda la manodopera, è storia vecchia: l'alternanza tra neri e migranti dell'est europeo ha una sua precisa "funzione":

ROSARNO: L'ULTIMA RISORSA I RACCOGLITORI DALL'EST.

Comunque, oggi c'è un incontro con associazioni ed immigrati sui fatti di Rosarno, forse ci sarà anche qualcuno che viene proprio da lì.
Mi sarà possibile approfondire, poi riporterò quanto ascoltato.

Posso solo anticipare che alcuni esponenti di un'associazione antirazzista, recatisi sul posto, hanno dichiarato (avendolo visto con i loro occhi) che proprio durante l'assedio ai neri, ad alcuni di loro asserragliati in casa per la paura di essere aggrediti, le donne del posto portavano da mangiare direttamente a casa.

Credo che tra quanto ci viene riportato e quanto davvero è accaduto, come al solito ci sono in mezzo tante altre cose.
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Inviato il: 16/1/2010 11:03
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Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#135
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Adesso sono curioso di capire se il balletto ricomincia, perché qualcuno le arance dovrà pur coglierle; conoscenti nel tempo mi hanno detto che in Sicilia alla frutta e alla verdura da far marcire ogni anno viene fissata una quota, altrimenti addio alti profitti; ma comunque il resto deve arrivare sulle tavole, altrimenti addio profitti alti o bassi che siano.

Riccardo G, ciao

mai sentito parlare di quote UE per la coltivazione ???
Le arance a altra verdura si fanno marcire perchè la manodopera non conviene e la UE da molto di più quale risarcimento.
E'tempo sprecato parlare di queste cose quando non si sa nemmeno da che parte inizia il vero problema e ognuno ha una propria opinione che è del tutto personale e non conforme alla realtà del momento.

Comunque non è solo la Sicilia ma tutta la coltivazione in Italia che è soggetta a quote UE...e da anni ormai.




Citazione:
Insomma gli insegnanti devono formare teste esteticamente belle (forse non sapete che razza di vuoti a rendere siano le riunioni didattiche), e non formare teste pensanti: sminuendo il valore della cultura, è gioco-forza che non si abbiano più problemi a mischiare gli uni con gli altri in una sintesi didatticamente fallimentare.


Gli insegnanti devono formare consumatori e consumatrici futuri che tengano questo sistema.
Per questo scopo è meglio se sono ' non pensanti '.
I veri insegnanti che sanno che viene svalutata in questa maniera la cultura perchè si sono arresi di fronte a questo? .... ovviamente al gioco ci stanno anche loro,....per la pagnotta si arriva a questo?

come risultato la scuola sta saltando....
Secondo i giudici, il Piano programmatico (quello che ha teorizzato e sta attuando il taglio di 133 mila posti nella scuola in soli tre anni) viene impropriamente "richiamato a monte e a valle", ma prende atto che il ministero riformulerà il testo. Ma c'è dell'altro. Il Consiglio di stato mantiene forti perplessità sul Comitato scientifico (con soggetti esterni) e sui Dipartimenti di cui le scuole dovrebbero dotarsi fra qualche mese. "La disposizione suscita perplessità" sia perché gli organismi in questione sono estranei alla delega che il Parlamento ha votato al governo sulla riforma, sia riguardo "al rispetto dell'autonomia scolastica, apparendo poco convincente la giustificazione fornita dal Ministero".

Citazione:
Tornando all'argomento degli scontri: gli immigrati che hanno spaccato un po' di cose, hanno preso di mira quelle dei loro sfruttatori, oppure hanno semplicemente dato sfogo alla rabbia del momento sulle prime a portata di tiro?

non saranno stati sobillati ad arte in prossità delle elezioni regionali?

Citazione:
Se vale la seconda allora credo si possa parlare di scontro di inciviltà, senza per questo togliere nulla alla necessità sacrosanta dei neri di reagire.

lo scontro di civiltà dopo che si accetta un lavoro a condizioni da schiavi o dopo che si entra con documenti falsi pensi che abbia una ragione di esistere? dopo che si è stati mandati via dal proprio paese natale come surplus pensi che si possa parlare di scontri di 'civilta'?

E dopo chi viene espulso dall'italia lo si lascia morire così a seguito di accordi chiami ancora questo 'scontro di civilità:
MORIRE NEL DESERTO
La sacrosanta ragione dei neri di reagire, siccome sono essere intelligenti come noi, la dovevano di diritto farla valere sulla propria terra di origine e non piegarsi a compromessi.

RiccardoG...buon proseguimento.
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Inviato il: 16/1/2010 11:40
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Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#136
Dubito ormai di tutto
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Inviato il: 16/1/2010 12:16
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Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#137
Sono certo di non sapere
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Fra Italia e Egitto come al solito si è risolto tutto a tarallucci e vino a riprova che nessuno vuole cambiare le cose e tantomeno le cambierà in futuro:

Rosarno, Frattini: nessuna condanna all'Italia. Egitto: solo nuvola passeggera

L CAIRO (16 gennaio) - Fra Italia ed Egitto «non credo si sia trattato di un malinteso ma di una "nuvola passeggera". Oggi abbiamo parlato chiaramente, credo che ci siamo capiti bene e che queste cose non debbano influenzare i nostri rapporti sempre saldi». Sono le parole del ministro degli Esteri egiziano Ahmed Aboul Gheit, dopo l'incontro di oggi a Il Cairo con il suo omologo italiano Franco Frattini, dopo l'uccisione di cristiani copti in Egitto, sulla quale l'Italia aveva espresso la sua posizione, e alle violenze avvenute a Rosarno in Calabria stigmatizzate dall'Egitto. «Non credo che da parte del ministro egiziano ci sia stata una condanna dei comportamenti italiani». ha confermato il ministro degli Esteri Frattini, rispondendo alla domanda sullo scambio di interventi fra le due diplomazie. «Entrambi abbiamo un comune spirito di amicizia - ha detto ancora Frattini sottolineando i buoni rapporti tra i due paesi - e non è difficile affrontare anche questo argomento. Io del resto avevo subito espresso il mio apprezzamento per la pronta reazione delle autorità egiziane e gli arresti» seguiti al caso di Gamaa Hamadi.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=87794&sez=HOME_INITALIA

EDIT
Lezik se leggevi il post 119 avresti fatto a meno di rimettere lo stesso articolo che ora risulta doppio.

L'interessante punto di vista non era proabilmente interessante per nessuno e da molti post a quanto pare.
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Inviato il: 16/1/2010 14:49
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Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#138
Ho qualche dubbio
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@florizel
Ho citato il fatto dei musulmani perché riporto testimonianze: di perdere tempo a fare il razzista della domenica non ne ho proprio voglia. Lo so perfettamente che anche gli Italiani sono in grado di fare le stesse cose, è questione di cultura; ma se ci metti pure la differenza linguistica e la poca voglia di non mischiarsi (perché integrazione è già troppo oltre), beh... sfido qualunque insegnante a completare decentemente un programma minimo.

Citazione:
E'tempo sprecato parlare di queste cose quando non si sa nemmeno da che parte inizia il vero problema

redna, se lo dici sarà sicuramente vero. Infatti notoriamente per risolvere un problema che non ha né capo né coda si evita accuratamente di parlarne.
Io direi invece che anche questo fatto aiuta nella politica schiavista (contenta florizel?) che porta questi morti di fame a tentare di fare un po' meno fame, perché se accettano quelle condizioni disumane posso immaginare che lo facciano solo per quei quattro miseri euro, dal momento che anche una minima parte, se finisce nelle mani delle loro famiglie, ne significa la sopravvivenza per mesi.

Prima si parlava di sussidi stagionali ad esempio per studenti, anni fa: adesso che mi fai presente la truffa burocratica della UE, comincio a collegare i fatti. Non è poi tanto lontano dal vero che le due questioni siano legate.

Citazione:
I veri insegnanti che sanno che viene svalutata in questa maniera la cultura perchè si sono arresi di fronte a questo? .... ovviamente al gioco ci stanno anche loro,....per la pagnotta si arriva a questo?

A quanto pare sì.
Non dimentichiamo il bel periodo dei 18, 27 e 30 politici, che ha sfornato anche una parte degli attuali insegnanti, i quali se ne guardano bene dal curare la formazione umana degli studenti, perché non ne sono in grado né potrebbero sopportare di venire superati in intelligenza dai discenti.
È la solita mentalità da paese secondo la quale pur di non risultare inferiore agli altri, si preferisce che gli altri stiano più in basso di loro: un'ottimizzazione che credo Vilfredo Pareto avrebbe trovato alquanto discutibile.

Citazione:
“Per favore non aiutateci più!”

Ho visto ultimamente un video, a proposito del genocidio che si è tentato di imporre nel vertice di Copenaghen con la scusa volgare del falso riscaldamento globale causato dall'uomo: in esso un economista nero, suppongo centroafricano, si lamentava del fatto che le nazioni ricche sconsigliavano (e posso immaginare i metodi di persuasione) ai paesi poveri di usare le loro risorse, petrolio in primis, per cercare di risollevarsi dalla povertà. Continuava il tipo dicendo che premevano per far adottare loro le tecnologie alternative, ma di cui i locali non sapevano che farsene, ovviamente.
Esistono associazioni protette dai governi -che infangano il nome di molte onlus- che non aspettano altro che le disgrazie perché su quelle campano, a suon di gioielli. Haiti non farà eccezione... anzi.
Già da parecchi decenni molte personalità africane chiedono di non essere aiutate, esattamente come il sud Italia non vuole più i soldi a pioggia: un motivo ci sarà se sono così apparentemente pazzi da non volere i finanziamenti!
Bisognerebbe imparare la lezione dell'Argentina che, sbattendo la porta in faccia al (s)Fondo monetario internazionale, dandosi una moneta propria -del popolo- guarda caso ha ribaltato la situazione di povertà. Ma siccome è un argomento troppo scottante, col cavolo che lo vedrete in televisione (o come la chiamo io, teleguardone)

Citazione:
L'interessante punto di vista non era probabilmente interessante per nessuno

redna, fa piacere vedere con quanta passione ti butti nella mischia, ma non è che la gente stia qui ai tuoi piedi. Può darsi che Lezik85 non abbia potuto vedere quel post per motivi molto più semplici del menefreghismo.
Inviato il: 16/1/2010 16:11
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      redna
Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#139
Sono certo di non sapere
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Citazione:
E'tempo sprecato parlare di queste cose quando non si sa nemmeno da che parte inizia il vero problema

redna, se lo dici sarà sicuramente vero. Infatti notoriamente per risolvere un problema che non ha né capo né coda si evita accuratamente di parlarne.


non è che sbagli termine?non stavo parlando di VERO o FALSO stavo solo dicendo la mia opinione in proposito.
Sei tu che parli di ....sicuramente vero...Se è ironia è fuori luogo.

Evita di parlare di cose che ti inventi e che nessuno ha scritto e che per te sono NOTORIE...



Citazione:
Prima si parlava di sussidi stagionali ad esempio per studenti, anni fa: adesso che mi fai presente la truffa burocratica della UE, comincio a collegare i fatti. Non è poi tanto lontano dal vero che le due questioni siano legate.


intuisco che non sai nulla di quanto ho stabilito la UE .
Non è nemmeno una truffa (questo lo dici tu) sono solo leggi dell'unione europea.
Sei sicuro di poter collegare i fatti quando non sai nemmeno di che cosa si sta parlando?....
Mi auguro che,alemeno tu,arrivi a capire che il tutto è regolato da leggi.Sarebbe già un passo avanti.

Citazione:
redna, fa piacere vedere con quanta passione ti butti nella mischia, ma non è che la gente stia qui ai tuoi piedi. Può darsi che Lezik85 non abbia potuto vedere quel post per motivi molto più semplici del menefreghismo.

chi si butta nella mischia sei tu e non sai nemmeno di che mischia di tratta da quello che scrivi pertanto cerca, prima di tutto, di non confonderti che è meglio.
Infatti ti incarti alla grande quando parli di menefreghismo.....sul web le cose rimangono scritte...è diverso.
Non so se comprendi la differenza o se ti piace solo scrivere.


Citazione:
ma non è che la gente stia qui ai tuoi piedi.

ma nemmeno ai tuoi.... Non ho alcuna intenzione infatti di risponderti ancora, guarda un pò!
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Inviato il: 16/1/2010 18:10
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Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#140
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Bene, evitiamo le cose notorie.

Citazione:
Mi auguro che,alemeno tu,arrivi a capire che il tutto è regolato da leggi.

Mi vuoi lasciare intendere di escludere che una legge possa essere fatta per truffare?
Se io ti pagassi per non lavorare o per non far lavorare, a te potrebbe andare bene; ma fino a quando potrà andare avanti il carrozzone?
Ho ipotizzato, sfruttando la delucidazione che mi hai fornito su questa politica risarcitoria dalla UE, che quelli che ora risarciscono sono figli (inteso in senso culturale) di quelli che hanno permesso un simile stato di cose: perché un conto è far lavorare un italiano nei campi, ché almeno è a casa sua e può sentirsi in potere di battersi o almeno -si spera- abbia la coscienza di ribellarsi allo sfruttamento; un altro è quello di garantire un sussidio ai coltivatori se smettono di raccogliere il surplus (che è diventato tale per legge, e non per le necessità umane) di fatto allontanando il padrone dei campi dal tessuto sociale dal quale prima dipendeva la sua riuscita nel raccolto.
L'ultima eventualità io la vedo collegata alla possibilità che si offre ai coltivatori di fregarsene della manodopera, come probabilmente è nelle intenzioni delle succitate leggi; se poi il mercato offre schiavi a pochi spiccioli, l'introito migliora: il cane che si morde la coda, solo che il cane è bello grosso.

Fermo restando che ci sono anche i coltivatori che si vedono marcire la roba perché non vogliono sfruttare i neri, e neanche trovano Italiani che vogliano lavorare.

Citazione:
Gli insegnanti devono formare consumatori e consumatrici futuri che tengano questo sistema. Per questo scopo è meglio se sono ' non pensanti '. I veri insegnanti che sanno che viene svalutata in questa maniera la cultura perchè si sono arresi di fronte a questo?

Prendo di nuovo questo tuo passaggio per sottolineare che la legge che garantisce autonomia alla scuola è forse il più grosso cancro che la sta mangiando: i genitori possono partecipare alla scuola, e in linea di principio va bene, peccato che questo aumenti la confusione.
Possiamo ricordare gli episodi di genitori che aggrediscono presidi e professori solo perché per una volta i loro figli sono stati bocciati? O anche solo del fatto che non non puoi più mettere i voti ma solo giudizi, perché il voto è discriminatorio (sperando che questa mostruosità sia stata eliminata nel tempo)?

La legge di autonomia (leggi: autonomia finanziaria) ha gettato tutti nel panico, perché con la scusa di regalare libertà, ha portato velocemente al disastro attuale.
Questo è un tipico esempio di truffa, in questo caso di tipo simil-intellettuale.

Citazione:
chi si butta nella mischia sei tu e non sai nemmeno di che mischia di tratta da quello che scrivi pertanto cerca, prima di tutto, di non confonderti che è meglio.

A parte il fatto che sulla mischia il mio era un complimento sincero (dunque siamo già in due a non saper leggere), dal momento che non so niente non significa che non debba muovermi per capire, anche con parole dure se serve.
Se poi tu sai tutto e alla perfezione, se ti candidi avvertimi perché farò carte false pur di farti avere il mio voto.

Citazione:
lo scontro di civiltà dopo che si accetta un lavoro a condizioni da schiavi o dopo che si entra con documenti falsi pensi che abbia una ragione di esistere? dopo che si è stati mandati via dal proprio paese natale come surplus pensi che si possa parlare di scontri di 'civilta'?

Come ben ricordavo, io ho scritto inciviltà, non civiltà: troppa fretta di liquidarmi?
Vivere come animali può imbarbarire, può rendere incivili; vivere con i soldi non dà la civiltà automaticamente, altrimenti gli esponenti della 'ndrangheta sarebbero dei modelli da imitare.
Ecco perché mi sono permesso di far notare che quella espressione, mi pare di Blondet, potesse avere senso.
Inviato il: 16/1/2010 20:57
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#141
Sono certo di non sapere
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Riccardo G
Citazione:
Ho citato il fatto dei musulmani perché riporto testimonianze: di perdere tempo a fare il razzista della domenica non ne ho proprio voglia.


Ma non è nemmeno che io faccia l’antirazzista per principio, o per hobby, tanto da vedere razzisti ovunque (tant’è vero che sono tuttora convinta del fatto che a Rosarno ci sia solo una piccola minoranza che può essere definita tale).

Quello che sottolineavo, nel caso degli studenti musulmani, è semmai il rischio che comporta il categorizzare (in questo caso in merito all’appartenza religiosa) un comportamento che si può verificare in diversi casi e da parte di gente appartenente a culture diverse.

E’ questione di abbrutimento derivante da altro, non dall’essere musulmani, campani, o modenesi.
Poi, c’è chi ci naviga alla grande servendosi di quelle categorizzazioni, o indicendo ad esse; quindi, la tua precisazione vale solo se le martellate sui coglioni continuerai a dartele da solo, senza alcun bisogno che lo facciano altri.

Citazione:
ci metti pure la differenza linguistica e la poca voglia di non mischiarsi (perché integrazione è già troppo oltre), beh... sfido qualunque insegnante a completare decentemente un programma minimo.

Potrebbe accadere lo stesso anche con studenti dell’america latina, o dell’est europeo, giusto per evitare di appiattirsi sui “musulmani”…

Comunque, andiamo avanti.

Riguardo al problema dei fondi UE, c’è
questo articolo de La Stampa (strano ma vero… ogni tanto è davvero impossibile NON dire la verità, o quanto meno avvicinarsi ad essa…) che spiega bene una parte dei meccanismi che portano a richiedere manodopera a basso costo, specie se “nera” o dell’est europeo.

“Fino a pochi anni fa, un ettaro di arance da industria (per fare i succhi) garantiva un reddito annuo di 7-8 mila euro: oltre alla vendita, c'erano i contributi europei legati alla quantità di agrumi commercializzati.
.....
Le associazioni di produttori gestivano i contributi europei. Il contadino portava le arance alla cooperativa che poi le conferiva a un'associazione. Quest'ultima smerciava gli agrumi ai colossi alimentari e incassava i soldi dall'Ue.


In questi passaggi, accadeva un «miracolo»: le arance si moltiplicavano, ma solo sulle fatture, per gonfiare i rimborsi.
………
Su tre associazioni di produttori, una era controllata dalla sinistra e l'altra era di estrazione Dc. Mentre la 'ndrangheta stendeva la sua longa manus sui mercati ortofrutticoli.


Grazie alle «arance di carta» come qui le chiamano, prosperavano anche tanti magazzini e industrie di trasformazione, che davano lavoro a 1.000-1.500 rosarnesi. Altri 2.000-2.500 campavano con un diverso stratagemma. L'Inps garantisce un sussidio ai braccianti disoccupati, purché abbiano lavorato almeno 102 giorni nell'ultimo biennio.
.....
Dieci anni fa, c'erano tremila rosarnesi iscritti come braccianti disoccupati. In un terzo dei casi le assunzioni erano fittizie e servivano a riscuotere gli assegni statali: bastava un'autocertificazione e ogni anno piovevano 8 milioni di euro divisi in 2.500 persone, circa 3 mila euro a testa. Anche in questo caso il sistema si reggeva su una truffa.


I contributi previdenziali non venivano versati, i finti braccianti facevano un altro lavoro e in campagna ci andavano gli immigrati, che costano la metà.

Negli ultimi anni, i pilastri del sistema hanno ceduto. La stretta dell'Inps ha ridotto i braccianti disoccupati a 1.200 e i relativi assegni da 8 a 2 milioni l'anno. E l'escalation delle truffe sui contributi ai produttori ha messo in allarme l'Ue. Nel 2004 otto persone finirono in galera per aver riscosso 600 mila euro di contributi illeciti: dei 250 camion di agrumi dichiarati ne erano partiti solo 12. Due anni fa, altri 45 arresti per un affare di 18 milioni di euro. Gli 11 milioni di chili di arance certificati? Mai esistiti. E le spremute d'arancia? Mai viste né bevute. Due anni fa sono cambiate le regole.

Oggi i rimborsi arrivano a forfAit: 1500 euro a ettaro
a prescindere dalla produzione.

Oltre alle «arance di carta», sono sparite cooperative, associazioni di produttori, magazzini e aziende di trasformazione. Ma contemporaneamente è crollato il prezzo di vendita degli agrumi: gli incassi non coprono più le spese, dunque oggi i contadini lasciano le arance sugli alberi. Rosarno, che fino a due anni fa aveva bisogno nei campi di 1.800 immigrati clandestini, oggi ne richiede solo alcune centinaia.

E bulgari e romeni, cittadini europei, sono più appetibili degli africani: se li assumi in nero, rischi multe più lievi. Così i mille neri degli accampamenti sono rimasti senza lavoro. Nei ghetti cresceva la tensione. Fuori, l'insofferenza per una comunità non più «funzionale» al sistema. È bastata una miccia per innescare l'esplosione.”


Chiedo scusa se ho postato gran parte dell’articolo, ma mi serviva per arrivare all’ultimo stralcio e per riportare quanto ho “raccolto” dalle parole di alcuni immigrati provenienti proprio da Rosarno: confermato che la rivolta è scoppiata in seguito all’aggressione da parte di un gruppetto di rosarnesi che, pistole alla mano, si sono recati nel campo dove vivevano gli immigrati, ferendone due.

Ma sono i presupposti dell’aggressione ad essere rimasti in parte taciuti da quasi tutta la stampa, o acui non è stata posta maggiore attenzione: sbrogliando la matassa, si scopre che una parte dei braccianti non intendeva tornarsene a casa, senza la paga che spettava loro per il lavoro finito, e con ancora molto lavoro da sbrigare.

Se ne è parlato sommariamente in questo articolo di Repubblica:

"Restare è impossibile, ce ne andiamo e, almeno io, per non tornare mai più" dice Peter, 30 anni, ghanese - La reazione da parte di qualcuno di noi è stata sproporzionata, ma ci hanno sparato addosso e questo non è tollerabile. Ci dispiace perchè qui c'è il lavoro e avanziamo ancora dei soldi, ma la gente ci è troppo ostile e le violenze contro di noi sono state troppo gravi".

E’ ipotizzabile che le aggressioni siano arrivate in seguito a qualche “resistenza” da parte degli immigrati; in fondo non è certo la prima volta che immigrati africani lavorano a Rosarno: perché non è accaduto lo stesso altre volte? Perchè queste aggressioni solo ora, e non con "continuità", come razzismo giustificherebbe?
Ovvio che il RAZZISMO c'è, ma è lo strumento su cui vengono innestate altre cause; e non è un razzismo generalizzabile.

C’è da aggiungere che gli immigrati hanno tenuto a sottolineare che le aggressioni NON hanno riguardato gente che fino ad allora li aveva aiutati, fornendo loro cibo, e beni di sussistenza quotidiana come coperte, biancheria, abiti e quant’altro. No, gli aggressori erano persone che mai si erano avvicinati a loro prima di allora.

Addirittura, la furia cieca dei “rosarnesi” non ha risparmiato l’impegno domenicale di una donna di 85 anni, detta “mamma Africa”, che aveva allestito una mensa per far da mangiare agli immigrati ogni domenica.

Le hanno distrutto la mensa.

Tra l’altro, hanno precisato gli immigrati, le forze dell’ordine giunte sul posto hanno bloccato i neri, ma intorno la caccia all’immigrato continuava.

Consiglio la lettura di questo articolo:

“Gambizzare, non uccidere. Messaggio chiaro: chi si ribella alla ‘ndrangheta deve andarsene. Non si toccano i cinesi, di cui le ‘ndrine hanno paura, né gli altri migranti. «Anche noi arabi veniamo presi a bottigliate, ma non reagiamo. I fratelli neri invece si voltano e attaccano briga», spiegano Ahmed e Ibrahim, a Rosarno da 3 anni.”

Ovviamente, non condivido le proposte circa le ronde di immigrati: ove mai ci fosse stato bisogno di un’ulteriore conferma della strumentalizzazione (in questo caso incosciente, oltre che subdola) della terribile realtà dell’immigrazione ad uso politico, l’abbiamo avuta con l’uscita di quegli “uomini delle istituzioni”…

Ma il resto dell’articolo descrive bene le dinamiche che devono esser state create per scatenare tutto quel darsi addosso:

““PeaceReporter” racconta come la follia della violenza generalizzata sia stata innescata da false voci diffuse ad arte dai mafiosi, gli stessi che il 7 gennaio hanno aperto le ostilità ferendo due africani a colpi di fucile.

Prima reazione dei migranti: danni materiali, ma niente scontri.

«Mentre questi disperati rientravano nei loro ghetti, viene ferito un terzo ragazzo, ghanese, e ai migranti viene riferito che 4 di loro sono stati uccisi».

A quel punto gli africani perdono la testa e nell’esplosione di rabbia viene ferita anche una donna.

L’aggressione, ingigantita dalle solite voci, precipita Rosarno nel caos. «Il Ku Klux Clan si è messo in pista e non tornerà a casa.

Niente sarà mai più come prima, sulla Piana di Gioia Tauro e nei nostri cuori di calabresi, che finora, in mezzo a tutte le infamie che accompagnano il nostro nome, potevamo almeno mantenere l’onore di essere riconosciuti come popolo ospitale»”


E qui se ne fa ancora una questione di "pari" inciviltà. Mah.
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Inviato il: 16/1/2010 23:03
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Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#142
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Quello che sottolineavo, nel caso degli studenti musulmani, è semmai il rischio che comporta il categorizzare


autocitazione
Citazione:
Lo so perfettamente che anche gli Italiani sono in grado di fare le stesse cose, è questione di cultura


No, non categorizzo.
Alle medie ero in classe con un ragazzo musulmano, Marocchino, sono sempre stato bene con lui, ci ridevo e scherzavo. Quando era il periodo del ramadan veniva ogni giorno più sfigurato in volto ma sempre sereno, e ciò mi diede occasione di ammirarlo; casomai le botte le prendevo dagli altri della mia classe, tutti Italianissimi.
Ci si passa per queste storie.

Quindi se Red_knight accenna ai cinesi (e lo sa lui/lei il perché), io parlo di ciò che ho sentito: ovvero di un'esperienza molto limitata (verificatasi in 1 o 2 classi di una sola città d'Italia) e neanche mia. Se chi legge quanto scrivo non sa farlo -e parlo in generale, non di te- questo non significa che io debba usare il bilancino per curare la forma fino al parossismo.

E infine sì, da parte mia se ne fa una storia di inciviltà proprio perché, non avendo avuto modo di documentarmi finora tramite ad esempio le fonti che gentilmente mi hai indicato, ho tentato di capire con mezzi scarsi: e sai qual è il risultato? non ci crederai ma la lettura mi è servita per chiarirmi meglio le idee, per cui ora faccio fatica a riportare la scena di Rosarno nella categoria di scontro di inciviltà.

Meno male almeno tu continui a rispondere: evidentemente, aldilà degli slogan sulle parole negro o inciviltà, ti va comunque di interloquire.

Citazione:
D'entrata vorrei sgomberare il campo da qualunque equivoco: non sono musulmana, nè particolarmente propensa a farne una questione di schieramenti pseudopolitici, però quello che racconti si verifica anche presso studenti delle periferie del sud Italia; diverse amiche che insegnano riportano episodi raccapriccianti di minacce ripetute ad insegnanti e coetanei, e non si tratta di extracomunitari.

No, non mi martello i coglioni; oppure sì, ma tu mi fai compagnia.
Inviato il: 17/1/2010 2:14
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#143
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non mi martello i coglioni; oppure sì, ma tu mi fai compagnia.

Mi tiro fuori da questa pratica autolesionista: io non faccio affermazioni che poi devo smentire a causa dell'automatismo da cui scaturiscono.
Sei in ottima compagnia anche senza di me: pensa a quanta gente si è bevuta la storiella che l'11 settembre è stato generato da uno scontro di "civiltà".

In ogni caso, se approfondire la vicenda di Rosarno è servita a capirne meglio le dinamiche e le cause, ne sono ben lieta.

Ascoltare, ieri, le parole dei diretti interessati è stato molto diverso dal leggere i resoconti della cosiddetta "informazione".

A colpirmi è stata soprattutto la gran calma degli immigrati, una calma che io non sono certa di aver potuto conservare se fosse capitato a me. Al loro posto avrei visto dei brutti musi bianchi in chiunque, e la razzista sarei diventata io.

In questo articolo di Panorama (che io trovo molto fantasiosio) si accenna alla reazione dei rosarnesi come a quello che potrebbe essere definito uno "smacco" alla mafia: con la cacciata degli immigrati si sarebbe sottratta una fonte di guadagno alle cosche, ed unitamente ai controlli da parte delle forze dell'ordine, nei campi non ci metterà più piede alcun immigrato.

Un punto di vista fantasioso o quantomeno da comprovare, non c'è che dire. Se non altro perchè altri quotidiani riportano tutt'altre notizie:

«La raccolta degli agrumi ormai è agli sgoccioli - risponde la rappresentante degli imprenditori agricoli - e, secondo le necessità, verrà sicuramente reclutata altra manodopera, qualcuno già parla di romeni in arrivo».
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 17/1/2010 12:35
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Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#144
Ho qualche dubbio
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Citazione:
Mi tiro fuori da questa pratica autolesionista

Che vuoi vedere in me a tutti i costi.

Da Panorama
Citazione:
Tutte le istituzioni sul territorio – tutte – sono state colpevolmente e dolosamente assenti


Da Il Messaggero
Citazione:
«Certo - aggiunge - i casi di sfruttamento illegale ci sono, eccome. Ed evidentemente esistono imprenditori che non si fanno tanti scrupoli nel reclutare e retribuire la manodopera. Ma, mi chiedo, come mai qui va in tilt sistematicamente il sistema dei controlli? Chi è chiamato a vigilare dov’era? Che ha fatto finora?»


A quanto pare le istituzioni non ne escono sane; sembra l'unico punto in comune tra gli articoli.
Per valutare le conclusioni non ci vorrà molto; ancora un po' per sapere se arriveranno nuovi braccianti irregolari o se la 'ndrangheta preferirà ritirarsi un pochino per ritornare indisturbata sotto la superficie.

Citazione:
pensa a quanta gente si è bevuta la storiella che l'11 settembre è stato generato da uno scontro di "civiltà"

Benito Li Vigni
Qui parla colui che fu stretto collaboratore di Mattei; consiglio anche di guardare la conferenza tenuta da "Senza bavaglio" dove Li Vigni parla per quasi 50 minuti, tant'è che sono 5 spezzoni su youtube.
Svela pesanti retroscena sulla morte di Mattei.
Inviato il: 18/1/2010 0:06
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  •  florizel
      florizel
Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#145
Sono certo di non sapere
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A quanto pare le istituzioni non ne escono sane; sembra l'unico punto in comune tra gli articoli.

Già. Ma dalle testate dei media non ne escono sane in relazione alla loro presunta assenza; mentre, come tu stesso individui nelle interviste a Li Vigni, non solo non è possibile che si pervenga ad eventi tanto ridondanti e dalle conseguenze disastrose senza la partecipazione (diretta o taciuta) degli stati, quanto anche tutto questo non è immediatamente percepibile perchè celato da un'abile propaganda basata sulla politica del "nemico" e del terrorismo.

Circa la lettura di eventi come l'omicidio Matteo, o la guerra infinita dell'imperialismo USA (o anche circa la "parte" avuta dalla sinistra istituzionale) è possibile darne chiavi di lettura e giungere a conclusioni differenti; ma il punto denominatore comune resta che, di fatto, non sarebbe stato possibile pervenire ad eventi "regolatori" dell'economia e del dominio globale (capillarmente organizzato) all'insaputa delle istituzioni.

I fatti di Rosarno, volendo ampliare lo sguardo, si inquadrano in un contesto molto meno localistico di quanto si possa immaginare, anche se sfruttano la "contingenza" del luogo e dei fatti in cui e attraverso cui si esprimono.

A Rosarno, in pochi giorni di guerriglia urbana, viene fuori l'intreccio scivoloso e incandescente tra potere locale e mafia, tra clandestinita' ed economia, tra il governo della regolarita' propagandata e la banale routine degli affari guadagnati sulla pelle degli immigrati. Il succulento piatto della clandestinita'.

Purtroppo (ahinoi) la "capacità" degli eventi di suscitare sdegno, o scalpore, o appunto terrore, è proporzionale all'assunzione dell'inganno.
Il NWO è "servito".

Interessanti, comunque, i video delle interviste a Li Vigni.

Ciao.
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Inviato il: 18/1/2010 8:14
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  •  redna
      redna
Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#146
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Come ben ricordavo, io ho scritto inciviltà, non civiltà: troppa fretta di liquidarmi?


se ho scritto civiltà e non inciviltà c'è un motivo. Si dovrebbe dire NON civiltà invece che inciviltà che non significa nulla.
Ti liquidi da solo in questa maniera.

Citazione:
Ecco perché mi sono permesso di far notare che quella espressione, mi pare di Blondet, potesse avere senso.


non ne ha nemmeno a cercarla con il lanternino, anche se lo ha detto Blondet

.Citazione:
A parte il fatto che sulla mischia il mio era un complimento sincero (dunque siamo già in due a non saper leggere), dal momento che non so niente non significa che non debba muovermi per capire, anche con parole dure se serve.
Se poi tu sai tutto e alla perfezione, se ti candidi avvertimi perché farò carte false pur di farti avere il mio voto


il tuo complimento sincero è patetico. Pensi che si possa leggere la sincertià su quello che scrivi.
E'meglio se leggi QUELLO HE C'E critto e non i complimenti sinceri che hai nella tua mente e che bisogna intuire....Parlare a chi ha 5mila post di mettersi nella mischia è ridicolo e lo dice un utente che è entrato da poco....Qualcosa non quadra Riccardo/Riccarda?!

Quello che so io è che è meglio se si attieni al tema e non andare a fantasticare se mi candido o meno che nessuno te lo ha chiesto.

E adesso smartellati pure i coglioni, in tutta tranquillità.

EDIT

L'italiano sta diventando lingua sconosciuta
è stata fatta diventare sconosciuta da chi dice una cosa e intende dirne un'altra. Non certamente da chi sa il significato di quello che dice, ma da chi, per stupida supponenza,dice che non è corretto il 'modo' in cui lo afferma.
Più che lingua sconosciuta l'italiano, stanno diventando gli italiani incapaci di esprimersi.



Televisione, Internet e giornali hanno una grossa influenza sulla circolazione delle parole: "Dopo alcune campagne pubblicitarie ci chiedevano se era corretto utilizzare il plurale di latte e in effetti si può, se si intendono diverse qualità di latti. Altri ci hanno consultato sulla differenza fra immigrato o migrante" riprende Raffaella Setti. Il fatto è che la lingua è in continuo mutamento e l'uso comune finisce col modificare la grammatica:

la circolazione delle parole senza il loro significato intrinseco finisce col rincoglionire tutti.
Casomai le campagne pubblicitarie e internet non lo avessero già fatto.



Pe la serie nulla di nuovo sulla penisola e isole comprese...


Sul piano più generale, poi, il responsabile dell'Interno ha sostenuto che "l'Italia non è un paese razzista", anche perché "gli immigrati che hanno un regolare contratto di lavoro in Italia hanno tutti gli stessi diritti dei cittadini italiani, tranne quello di voto e non è così in tutta Europa e nel resto del mondo". Il ministro dell'Interno ha poi fatto il punto sulla lotta alla criminalità organizzata. In 18 mesi, ha ricordato, ci sono stati sequestri per 7 miliardi di euro e sono stati arrestati una media "di otto picciotti al giorno ma questa è la parte sbirresca". Insieme a questa serve una "ribellione", che può partire con la denuncia di un'estorsione, "una rivolta come è successo in Sicilia" dove il responsabile degli industriali ha deciso l'espulsione dall' associazione di categoria dei collusi con la mafia. Un aiuto in questo senso viene anche dalla decisione di obbligare chi vince appalti pubblici a denunciare eventuali tentativi di estorsione. uesto non riguarda solo il Sud ma anche il Nord visto che "ci sono segnali che mostrano interessi della criminalità organizzata perchè ci sono tanti soldi" per eventi come l'Expo o per la ricostruzione dell'Abruzzo.
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/01/17/news/maroni_su_rosarno-1984669/

anche questo è un tipico caso in cui ci si esprime con un italiano 'corretto' ma in sostanza non si dice nulla.
Però lo dice bene e questo consola quelli che vogliono farsi la solita bella 'italica' pennichella.
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Inviato il: 18/1/2010 9:13
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  •  audisio
      audisio
Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#147
Sono certo di non sapere
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Le argomentazioni di redna sono le stesse che accampano i leghisti.
Dietro la scusa di voler difendere gli immigrati dallo sfruttamento della globalizzazione si nasconde il desiderio di tenerli il più a lungo possibile nella condizione di schiavitù.
Infatti, se fosse un ragionamento sincero (i presupposti alla base, ossia la globalizzazione, sono talmente palesi e scontati che tirarli fuori non vuol dir nulla) bisognerebbe essere perlomeno coerenti ed espellerli realmente, questi extracomunitari.
Ma i leghisti col cazzo che lo fanno questo, perchè altrimenti si ritroverebbero i cummenda del nord con i forconi ad inseguirli per le strade della Padania, visto che detti cummenda è proprio sui neger che costruiscono la loro fortuna, a condizione che siano irregolari e ricattabili.
Quanto, appunto, alla globalizzazione chi la fermerà?
Chi sradicherà dai tetti delle bidonville africane le migliaia di parabole con le quali ci si nutre del credo capitalista e globalista?
Redna?
Mah...
Io ci sono stato in Africa e un cellulare costa meno della fornitura di acqua per una settimana.
E una coca-cola meno di una bottiglia d'acqua che, comunque, è sempre imbottigliata dalla coca-cola che ha dunque l'interesse a farla costare di più.
Per cui, mi spiace, ma certi ragionamenti internazionalisti occorreva farli 20 anni fa, forse 30.
Ora è tardi, ora bisogna solo fare in modo che coloro che entrano nel nostro paese non siano sfruttabili e ricattabili.
Quindi, a Rosarno tutti i ragionamenti sulla legalità fanno ridere, tanto più che non c'è un solo italiano che viva nella legalità assoluta.
In quel caso, ciò che mi interessa sono le condizioni di vita di esseri umani.
Il resto è ipocrisia...
Inviato il: 18/1/2010 15:01
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  •  redna
      redna
Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#148
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Le argomentazioni di redna sono le stesse che accampano i leghisti.
Dietro la scusa di voler difendere gli immigrati dallo sfruttamento della globalizzazione si nasconde il desiderio di tenerli il più a lungo possibile nella condizione di schiavitù.

E tu argomenti da fascista, da comunista o da che?
Hai idea di quello che stai dicendo dopo tutte queste cretinate?

Citazione:
Chi sradicherà dai tetti delle bidonville africane le migliaia di parabole con le quali ci si nutre del credo capitalista e globalista?

ci vai tu invece di cianciare per nulla dal tuo pc dopo che ti ho detto di non tirarmi più in ballo e continui associandomi ai leghisti.
Ma smettila e vaffanculo ancora....se non la smetti.

Citazione:
n quel caso, ciò che mi interessa sono le condizioni di vita di esseri umani.
Il resto è ipocrisia...

e allora alza il culo e vai ad aiutarli e smettila di continuare a tirarmi in ballo.
E'chiaro?
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Inviato il: 18/1/2010 17:37
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Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#149
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@ redna
Citazione:
Si dovrebbe dire NON civiltà invece che inciviltà che non significa nulla.

Non civiltà significa non avere alcuna civiltà; inciviltà significa mancare alle regole di civiltà (umana), pur possedendole. Era un mio dubbio legittimo dovuto ancora a mancanza di informazione. Con florizel ci siamo chiariti, dovresti averlo letto: se non lo hai fatto ti invito adesso, ma se lo hai fatto allora complimenti sinceri per la malafede.

Citazione:
Pensi che si possa leggere la sincertià su quello che scrivi.

Sì, e ancora vale che con florizel ci siamo spiegati, pur essendo partiti da posizioni opposte. Segno che chi vuole leggere, aldilà delle intenzioni del sottoscritto, lo può fare. Non è stato il tuo caso; poco male.

Citazione:
Parlare a chi ha 5mila post di mettersi nella mischia è ridicolo e lo dice un utente che è entrato da poco....Qualcosa non quadra Riccardo/Riccarda?!

Riccardo.
Quanto all'osservazione: il fatto che gli scarafaggi superino numericamente gli esseri umani, non li rende necessariamente superiori a loro.

@ florizel
Citazione:
Purtroppo (ahinoi) la "capacità" degli eventi di suscitare sdegno, o scalpore, o appunto terrore, è proporzionale all'assunzione dell'inganno.

Hai mai visto il film "Il presidente del Borgorosso Football Club"?
Io ricordo bene la scena di Alberto Sordi asserragliato dai tifosi a causa dei pessimi risultati, e nel momento di difficoltà il padre che gli appare e gli dice (più o meno):
"Figlio mio... ricordati che la folla è femmina: ama essere fottuta."
Sordi si alza, parla alla finestra come un piccolo duce, e tutto si risolve magicamente.

Brutalità a parte, la sintesi è perfetta.
Inviato il: 19/1/2010 17:00
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  •  redna
      redna
Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco
#150
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Citazione:
Si dovrebbe dire NON civiltà invece che inciviltà che non significa nulla.

Non civiltà significa non avere alcuna civiltà; inciviltà significa mancare alle regole di civiltà (umana), pur possedendole. Era un mio dubbio legittimo dovuto ancora a mancanza di informazione.


inciviltà dove l'hai trovata? è un neologismo per caso inventato or ora o è perchè qualcuno altro l'ha scritta e quindi è vera?

La tua cattiva informazione è solo tua.




Citazione:
Pensi che si possa leggere la sincertià su quello che scrivi.

Sì,

e io ti dico che menti. Non può essere...chiaro?

Citazione:
Parlare a chi ha 5mila post di mettersi nella mischia è ridicolo e lo dice un utente che è entrato da poco....Qualcosa non quadra Riccardo/Riccarda?!

Riccardo.
Quanto all'osservazione: il fatto che gli scarafaggi superino numericamente gli esseri umani, non li rende necessariamente superiori a loro.


A volte gli scarafaggi sono migliori degli uomini come ad esempio nel tuo caso, Riccardo.

E se ci trovi un messo a quanto scrivi con i fatti di Rosarno Calabro fammelo sapere.<Di solito si resta in tema sui forum .. e non si va ad personam.I forum sono pubblici (cioè tutti possono leggere e ho già scritto che non ti rispondo più e quindi non tirarmi più in ballo,chiaro?)
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 19/1/2010 17:31
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